Ladies & gentlemen,
ecco a voi il Reddito di Cittadinanza scomposto in passaggi politici concreti!!!
Orbene, mi spiego in marxistese per essere più conciso: il problema non
è attribuire allo Stato il controllo assoluto del valore di scambio attraverso
lo strapotere sull'erogazione monetaria. Piuttosto, occorre computare nel
reddito quella parte di tempo di vita (socialità formazione, tempo libero,
produzione di senso) che il processo capitalista mette a valore ma non retribuisce.

In altri termini, l'idea di sganciare il reddito dalla produzione è una
 mera astrazione
che non nasce né da lotte né da inchieste, occorre piuttosto un reddito
che tenga conto di tutte le variabili biopolitiche che entrano in gioco
nel processo produttivo.
Messa in questi termini, il RdC potrebbe tradursi in passaggi concreti:
retribuzione dei processi formativi, fondo previdenziale per il lavoro intermittente,
accesso al credito per gli start up di autoimpresa (quei milioni che - incorporando
il retaggio della lotta operaia contro il lavoro - rifiutano il lavoro subordinato)
ed altro ed altro ancora.
Per ottenere tali riforme, il riformismo è, ovviamente, uno strumento inadeguato.
Occorrono la disobbedienza civile e il sabotaggio, la mobilitazione autonoma
dei nuovi lavori. In generale, bisogna fa' casino. E quando dico "mobilitazione
autonoma" non è tanto per dire. Intervenire su argomenti così complessi
richiede una conoscenza diretta che i "politici" - tanto di partito quanto
di movimento - per la stragrande maggioranza non hanno. Come intervenire
sulla nuova composizione del lavoro possono saperlo solo i lavoratori stessi.

Questo documento non articola un programma, offre però dei piccoli spunti
tematici per iniziare a scomporre il problema del RdC. Si rivolge in parte
ad un pubblico indifferenziato e in parte alla Regione Emilia-Romagna affinché
migliori un po' il suo bando per lavoratori atipici. E' stato sottoscritto
da alcuni degli "sportelli per atipici" nati o nascenti a Bologna, che sono
tutti composti da individui con retaggi politici differenti (cioè anche
di simpatie diessine) ma tutti esistenzialmente impelagati coi problemi
della flessibilità. Verrà presentato in occasione dell'annuale convegno
sul lavoro atipico dell'Assessorato alle Attività Produtive della Regione
Emilia-Romagna
venerdì 7 febbraio (ore 9,30-18,30).
Ciao a tutti.


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