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Invio due pagine di riflessione sulla Giornata della Donna (sono state scritte dalla mia amica scrittrice catalana Mireia Camps e inserite on-line sul sito dei libri www.alice.it). Un saluto a tutti. Adriano Petta ***************************************** LA DONNA PARTORIVA NEI TEMPLI di Mireia Camps Quando la specie umana ebbe inizio tre milioni di anni fa, la prima crea-tura fu donna. E d’allora in poi, ogni volta che scocca la scintilla d’una nuova vita – e per quasi tre mesi dal concepimento –, secondo il programma scritto nel DNA, è una donna che deve nascere. Ma spesso avviene un "incidente di percorso". E nasce un uomo (che continuerò a chiamare proprio con l’appellativo datogli da uno degli scienziati inglesi autori della stupefacente scoperta). Ai primordi c’era un mondo senza armi né eserciti: un mondo in pace in cui arti, tecnologie, l’esperienza religiosa e la medicina erano patrimonio della donna, incarnazione dello spirito del mondo: la Grande Madre Terra. Millenni fa le donne partorivano nei templi. Ma ci fu l’avvento delle società guerriere: i maschi presero a cavalcare la storia, a fare guerre. E nel V secolo a.C. i Greci emanarono una legge: le donne erano inferiori agli uomini ed era loro proibito studiare e praticare farmacologia e medicina, pena la morte. I Romani introdussero invece l’uso di esporre i neonati: quando nasceva una bambina, la madre doveva “esporla” ai piedi del letto del padre… il quale spesso decideva che il numero delle donne nella sua famiglia stava diventando preoccupante, destabilizzante… ed allora dava l’ordine. La madre doveva subito immergere la bambina in una vasca piena d’acqua ed annegarla, oppure – in mancanza del prezioso liquido – soffocarla. Per questo il numero delle donne nell’antica Roma fu sempre molto minore di quello degli uomini. Con l’avvento del cristianesimo, alla donna è stato definitivamente impedito l’accesso alla religione, alla scuola, all’arte, alla scienza. Quando nella biblioteca d’Alessandria d’Egitto riuscì a studiare ed insegnare una delle più grandi figure del genere umano, Ipazia – filosofa, matematica, astronoma, medico, musicologa – dietro istigazione di San Cirillo da una turba di monaci-assassini le vennero cavati gli occhi quand’era ancora viva, il suo corpo scarnificato, fatto a pezzi e poi gettato a bruciare in un inceneritore per la spazzatura. Era l’otto marzo dell’anno 415 d.C. Vennero distrutte tutte le sue opere filosofiche e scientifiche. Era una creatura bella come il sole. Il suo compagno di studi nonché padre della Chiesa Sant’Agostino definiva il corpo della donna una immondizia. Lungo la breve storia umana, l’uomo-"incidente di percorso" è riuscito, poi, a scardinare e lacerare l’equilibrio e l’armonia del pianeta: nulla ha potuto la donna, sottomessa alla forza bruta dell’uomo. Spesso, per sopravvivere, lei – la creatura che porta dentro, ancora integre, briciole di natura selvaggia – è stata costretta a prostituire il proprio corpo; se ha tentato di opporsi al mondo delle regole dell’uomo, è stata scacciata, lapidata, bruciata viva come strega. Quando la fortuna le ha arriso, è stata beffeggiata col millenario appellativo che tronca ogni discorso razionale: puttana… mentre il suo compagno di viaggio – solo per sete di potere e di dominio – prostituiva la propria mente, l’anima. L’uomo ha depredato ed ucciso non solo per sopravvivere, ma per il piacere di dominare tutte le creature. E questo pianeta – ove la vita pulsa da cinque miliardi di anni – oggi è agonizzante grazie alla sua follia suicida. Questo nefasto incidente di percorso, proprio grazie alla sua irrefrenabile sete di potere e di dominio, è riuscito sì a raggiungere gli abissi più profondi nel campo della barbarie… ma anche le vette più elevate nel campo della scienza, creando le premesse perché la donna potesse sciogliersi dalle catene: l’uomo ha inventato la macchina. L’ha affinata per completare la sua opera di distruzione e di dominio su tutte le specie viventi di questo pianeta. La donna accenna a servirsene per liberarsi dalla forza bruta… ma, contem-poraneamente, la macchina – la rivoluzione industriale – sta favorendo il trionfo del sistema suicida più perverso: quello capitalistico, preferito, accettato e idolatrato dai feroci ipocriti popoli che osano addirittura fregiarsi dell’appellativo di cristiani. Alle pochissime donne che oggi vengono concessi alti incarichi di governo, viene richiesta la spietatezza e la ferocia degli uomini: vengono esamina-te, selezionate e promosse solo quelle che posseggono queste caratteristiche. In ogni settore del mondo capitalistico comandano uomini. Le donne che vo-gliono accedere a posti di comando, sono costrette a rispettare le regole dell’uomo, ad essere più spietate e disumane dell’incidente di percorso. L’uomo spalanca la porta degli eserciti affinché la donna sia complice nelle guerre di aggressione e di sterminio… ma fa di tutto affinché essa non metta piede nel mondo della scienza. L’UNESCO, dietro la richiesta di 190 stati membri, ha dovuto creare il progetto internazionale IPAZIA (www.womensciencenet.org e www.arpnet.it/unesco) che intende favorire piani scientifici al femminile nati dall’unione delle donne di tutte le nazionali-tà, perché se si vuole che la Scienza sia davvero al servizio dei reali bisogni dell’Umanità è necessaria l’urgente realizzazione di un migliore equilibrio nella partecipazione di entrambi i sessi alla scienza ed al suo progresso. Attualmente nell’ambito della scienza solo il 5% sono donne. È così che vorrei che si celebrasse questo 8 marzo: la donna che aiuta l’incidente di percorso a scrollarsi di dosso dèmoni, dèi, cieli piccini e mecca-nismi barbarici, la donna che monta in sella assieme all’uomo cavalcando la storia del mondo per tentare di riaccendere la brezza della speranza su que-sto pianeta dove ancora oggi si continua a stuprarla fra le mura domestiche, a mutilarle i genitali, a sgozzarla, a lapidarla, ad acidificarla. A perseguitarla per il solo fatto di essere donna. (brano tratto dal romanzo "La sinfonia maledetta") ______________________________________________________________________ Yahoo! Cellulari: loghi, suonerie, picture message per il tuo telefonino http://it.yahoo.com/mail_it/foot/?http://it.mobile.yahoo.com/index2002.html ___________________________________________ Rekombinant http://www.rekombinant.org