Non sò Alex se hai letto l'Internazionale n. 466 del 2002. Vi erano due articoli interessanti:
"Obiettivo Baghdad" e "Affari di famiglia" in relazione agli interessi e ai personaggi che si muovono intorno al gruppo Carlyle.
In ogni caso andare a rileggersi i numeri della rivista che parlano di questa guerra non è un passatempo faticoso, ma piuttosto intrigante.
www.internazionale.it


Quando entri nel mondo degli affari legati ai settori militare e del petrolio è come stare sospesi fra la banalità più assurda e l'ingegno più sorprendente.
Oggi ci si domanda perchè l'Italia compra tecnologia per lo sviluppo, la produzione o l'utilizzazione di agenti tossici.
http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=34261


Si può rispondere pensando a chissà quale uso in chissà quale guerra, o semplicemente dire che così si mette in moto un bel business fra compra-vendita e stoccaggio + smaltimento (visto che i materiali sono deperibili e la tecnologia ha bisogno di controlli).
Pensa all'affare delle mine antiuomo: vi è un giro d'affari incredibile fra la ricerca di alternative, altri tipi di sistemi letali più quelli di sminamento.
Oppure guardiamo alla questione del muro che Sharon non vuole abbattere. E ci credo.
Ma sai quanto denaro gira attorno alla sicurezza dei confini, all'osservazione e sorveglianza, alla protezione balistica, al controllo delle carceri, alle munizioni non letali e all'addestramento per la sicurezza?


Che Saddam non costituisse un problema lo sapevano tutti (al solito tutti sapevano, ma...), anche i rapporti pubblicati dagli USA e dalla Gran Bretagna, classificati e non classificati, affermavano che bastava un incremento dei controlli.
Sarebbe stato più clamoroso trovare le armi di distruzione di massa, ti pare? E poi, come far "trovare" senza essere scoperti con le "mani nella marmellata" missili balistici e impianti funzionanti per la produzione industriale di armi biologiche-chimiche, se non addirittura reattori nucleari per produrre in piena autonomia uranio arricchito?
In realtà mi sembra che anche l'ultima trovata, quella del programma "futures del terrore" riguardi sempre la solita storia:
fra creatività e banalità, la dottrina che afferma che un "nemico" oggi non è una minaccia mortale, ma lo può diventare se lo si lascia fare, serve a smuovere cervelli e denaro in giro per il mondo. Che importa se l'Intellicence ha fatto cilecca, se Donald Rumsfeld e Paul Wolfowitz hanno più volte ammesso il bluff, l'importante è credere nel continuo bisogno della guerra.
Ovviamente sono mie banalissime considerazioni.
Ciao e buon reddito per [EMAIL PROTECTED]




At 13.07 29/07/2003 +0200, you wrote:
Sarebbe bellissimo se qualcuno mi spiegasse perche'
gli americani e gli inglesi hanno ammesso che in Iraq
non 'erano armi di distruzione di massa. Eppure,
sarebbe stato semplicissimo presumo, far venir fuori
anche Gesù in persona da un qualsiasi bunker iraqeno,
dalla villa di Saddam, dal cesso di un imam...
Questa mossa strabiliante di usa e uk mi/ci ha
lasciati interdetti? avrei scommesso sul ritrovamento
di mega arsenali...
Quindi che qualcuno mi spieghi perche'.
Se e' gia' stato trattato questo argomento, scusatemi!

Ciao, Ale

=====
Alex ::.. KJ
Reddito di Cittadinanza per Tutti

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