Re: PROBLEMA connessioni remote con Xorg
On 18/12/17 02:50, Vincenzo Gianfelice wrote: > vedere prima, effettivamente non gli dico dove "l'otuput grafico" deve > mandarlo... cioè non gli dico su quale terminale grafico deve operare > per mostrare le immagini a schermo; Il "Server X" manda le immagini alla sua stessa scheda video. So che è controintuitivo, ma nel caso di X, il server è dove ci sono tastiera, mouse e video, e i client sono i computer dove girano le applicazioni. > Xorg e notando come è stato lanciato durante la fase di init del pc mi > accorgo che tra le varie opzione passate al programma compare "vt7" dove > il "vt" è il terminale virtuale che utilizza per mostrare l'output. > (infatti in qualsiasi distribuzione GnuLinux premendo la combinazione > CTRL+ALT+F7 si va proprio nella console dove è presenta l'istanza > grafica lanciata da xorg). Questo è probabilmente gestito dal display manager che hai installato (quello che ti chiede la password in ambiente grafico), ed è l'istanza :0 di X > Ora provo a lanciare "X -listen tcp vt8 :1" Qui stai lanciando una seconda istanza di X, che di default (di solito) va a visualizzarsi su vt8, quindi con ctrl-alt-f8 ci puoi andare, e con ctrl-alt-f7 torni a quella locale). Alcune distro potrebbero occupare vt8 per altre cose e lo trovi su vt9, ecc. > Tutte le risorse della grafica ecc. ecc., vengono elaborate dal PC > veloce o dal PC lento? Dipende. Tutta l'elaborazione viene fatta dal PC lento (infatti io avrei fatto il contrario, mettendo X sul PC lento e usando le applicazioni che girano sul veloce, se possibile). Con le "vecchie" librerie grafiche e window manager (fvwm e soci) il grosso del disegno veniva fatto da X, quindi sulla macchina veloce. Da Gtk2, e soprattutto sul 3, e credo anche su Qt dalla 4 e ancora di più con la 5, il grosso viene fatto dalle suddette librerie, quindi sulla macchina lenta, e viene mandata solo una "bitmap" (ottimizzata, compressa, tiled, ecc.) alla macchina veloce, che a quel punto si limita a visualizzarla. L'unica ottimizzazione è lo shading. Molti window manager recenti usano le librerie 3D per, per esempio, mappare le finestre su un "rettangolo 3D" che poi viene messo un una "scena 3D" che è il tuo desktop. Così facendo semplificano gli effetti grafici tipo ombreggiature, "effetto genie" quando chiudi o minifichi, ecc. Queste operazioni vengono fatte da X, quindi dal PC veloce, ma il contenuto della finestra è comunque una bitmap che viene creata dal PC lento e mandata in rete al PC veloce. Bye.
Re: Installazione Stretch su un ssd
On 20/12/17 12:00, Giuliano Grandin wrote: > La mia idea è di mettere il sistema sull'ssd, mentre le dir su cui il > sistema scrive più spesso (swap /home /tmp /var) in un disco > tradizionale, lasciando una parte dell'ssd non partizionata (pensavo di > partizionarne 200 bg e il resto no, per l'over-provisioning). > Per il file system ho deciso per l'ext4 e _non_ mettere l'opzione > discard in /etc/fstab, ma di sfruttare util-linux per un trim periodico Onestamente, non mi sono mai preoccupato del trim, ho sempre lasciato fare alla config di default, e tengo tutto su SSD tranne le home, ma non per problemi di scrittture, ma semplicemente di spazio. Anzi, ho una ~/Apps (dove metto le app tipo IntelliJ) nella SSD e montate dentro la home, per motivi prestazionali. Ricordo di aver letto un articolo, forse sul sito Debian, che spiegava come ci volessero decine di anni per arrivare a distruggere una SSD con uso normale. > Il pc ha piastra madre Asus M3A79-T DELUXE, cpu AMD Phenom 9650, 8GB Però io metto almeno 16GB (32 nel PC attuale) e disattivo completamente la swap. Costa meno di una SSD, garantisce prestazioni più alte sempre e comunque (anche con swappiness a 10), non rovina l'SSD (ovviamente :D) e non mi massacra col thrashing quando inizia a usarla. Se puoi, metti almeno altri 8 GB e vai tranquillo. :) Bye.
Re: Installazione Stretch su un ssd
In data mercoledì 20 dicembre 2017 12:51:07, Giuliano Grandin ha scritto: > La mia idea è di mettere il sistema sull'ssd, mentre le dir su cui il > sistema scrive più spesso (swap /home /tmp /var) in un disco > tradizionale, lasciando una parte dell'ssd non partizionata (pensavo di > partizionarne 200 bg e il resto no, per l'over-provisioning). > Consigli? Ok, il mio sistema è molto simile a quello da te descritto. Visto che swap /home /tmp e /var li metti su un hard-disk tradizionale, forse per la sola root / 200Gb sono troppi al massimo farei 50Gb. Per farti capire una debian standard occupa al massimo 10Gb. Se la tua ram te lo permette metterei /tmp su ramdisk terrei sotto controllo la quantità di dati scritti su ssd utilizzando ad esempio: https://github.com/Am1GO/samsung_ssd_get_lifetime_writes/blob/master/samsung_ssd_get_lifetime_writes.bash
Installazione Stretch su un ssd
Un saluto a tutti. Come da oggetto, sto aspettando un ssd (Samsung 850 pro da 256gb) per sostituire il disco di sistema e chiedo consigli su come fare le cose per bene. La mia idea è di mettere il sistema sull'ssd, mentre le dir su cui il sistema scrive più spesso (swap /home /tmp /var) in un disco tradizionale, lasciando una parte dell'ssd non partizionata (pensavo di partizionarne 200 bg e il resto no, per l'over-provisioning). Per il file system ho deciso per l'ext4 e _non_ mettere l'opzione discard in /etc/fstab, ma di sfruttare util-linux per un trim periodico (vedi https://wiki.archlinux.org/index.php/Solid_State_Drives#Periodic_TRIM ). Il pc ha piastra madre Asus M3A79-T DELUXE, cpu AMD Phenom 9650, 8GB ram, scheda video Sapphire Radeon R7 240 4 GB DDR3. Ho poi due schede agiuntive per avere SATA 6 GB e USB 3, sono entrambe Startech, la PEXSAT34RH con 4 porte (e RAID che non m'interessa) e la PEXUSB312EIC. Attualmente ci gira il kernel di Buster 4.13.0-1-amd64 Consigli? Sto facendo stupidate? L'uso è prettamente domestico a parte farci girare un paio di macchine virtuali con Virtualbox che mi servono per vedere i testi multimediali che adottiamo a scuola e che non esistono in versione linux. Grazie in anticipo. Giuliano -- « I don't know what's the matter with people: they don't learn by understanding; they learn by some other way — by rote or something. Their knowledge is so fragile » Richard Phillips Feynman, Surely You're Joking, Mr. Feynman!: Adventures of a Curious Character.