Re: [OT] un consiglio su git

2019-11-17 Per discussione Gollum1
Il giorno dom 17 nov 2019 alle ore 16:57 Gollum1
 ha scritto:
>
> Il progetto è parecchio ampio, ma in accordo con gli sviluppatori, si
> vuole cercare di suddividerlo in più pacchetti autonomi, per fare
> questo mi servirebbe capire se posso, nel mio repository, creare un
> branch vuoto, e spostare dal master in questo solo alcuni pacchetti,
> per verificare le reciproche dipendenze, e quindi costruire l'unità
> funzionale. naturalmente vuol dire avere la possibilità di spostare
> tra i due branchi i file in funzione del risultati dei test, non
> necessariamente questi file devono subire modifiche.
>
> mi ricordo che con un altro sistema di versioning che ho usato in
> passato (ma non ricordo quale fosse) una cosa del genere ero riuscito
> a farla, con git, è possibile?
>

forse ho trovato:
git checkout —orphan 

crea un branch non legato a quelli precedenti, e quindi si può
ripulire e lavorare in modo separato da tutto...

faccio qualche prova...
Byez
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[OT] un consiglio su git

2019-11-17 Per discussione Gollum1
Ciao Lista,

ho bisogno di capire come posso muovermi in un progetto Open Source a
cui voglio contribuire.

Il progetto è parecchio ampio, ma in accordo con gli sviluppatori, si
vuole cercare di suddividerlo in più pacchetti autonomi, per fare
questo mi servirebbe capire se posso, nel mio repository, creare un
branch vuoto, e spostare dal master in questo solo alcuni pacchetti,
per verificare le reciproche dipendenze, e quindi costruire l'unità
funzionale. naturalmente vuol dire avere la possibilità di spostare
tra i due branchi i file in funzione del risultati dei test, non
necessariamente questi file devono subire modifiche.

mi ricordo che con un altro sistema di versioning che ho usato in
passato (ma non ricordo quale fosse) una cosa del genere ero riuscito
a farla, con git, è possibile?

Grazie

-- 
Byez
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Re: Repository Debian powerpc

2019-10-10 Per discussione Gollum1
Il 10 ottobre 2019 12:04:48 CEST, Dede Carli  ha 
scritto:
>Scusa, casini con la posta…
>La rete funziona, con il browser anche… ma se Synaptic vede i pacchetti
>non significa che riesce ad accedervi?
>
>Dede
>
>
>
>
>
>
>> Il giorno 10 ott 2019, alle ore 11:26, valerio
> ha scritto:
>> 
>> hai risposto a me solo...
>> 
>> Il 10/10/19 11:14, Dede Carli ha scritto:
>>> Mi sembra tutto a posto…
>>> Mi dice “Temporary failed to fetch…”.
>>> Proverò a disinstallare LibreOffice, per vedere se riprende a
>funzionare…
>> problemi di rete? prova con il browser a caricare la pagina del
>repository
>> 
>> valerio
>> 
>> 
>>> Grazie,
>>> Dede
>>>> Il giorno 10 ott 2019, alle ore 11:08, valerio
> ha scritto:
>>>> 
>>>> 
>>>> 
>>>> Il 10/10/19 11:00, Dede Carli ha scritto:
>>>>> Ho cantato vittoria troppo presto…
>>>>> Ora Synaptic mi vede tutti gli oltre 73.000 pacchetti, e ieri sono
>riuscito a scaricare LibreOffice, ma adesso, nonostante veda sempre
>tutti i pacchetti, mi dice che non riesce a “raggiungere” gli URL e non
>mi scarica più niente!
>>>>> Cosa posso fare?
>>>> non so, puoi vedere se qualche aggiornamento/installazione ha
>modificato qualcosa: i repository, grub, synaptic, o altro...
>>>> 
>>>> valerio
>>>> 
>>>> 
>>>>> Grazie,
>>>>> Dede
>>>> 
>> 

prova da linea di comando.

apt update
apt upgrade
apt dist-upgrade

così vedi gli eventuali errori 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: chiavetta multiuso, fallimento totale

2019-10-03 Per discussione Gollum1
Il 3 ottobre 2019 22:50:10 CEST, Filippo Dal Bosco -  ha 
scritto:
>Il giorno Thu, 03 Oct 2019 22:02:29 +0200
>Gollum1  ha scritto:
>
>>
>> 
>> https://www.sarducd.it/it/sardu_for_dummies_it.html
> 
>io non sono contrario a pagare il lavoro altrui.
>
>Ma SARDU PRO  costa troppo: mi sembra 20 €/anno  ed è praticamente
>obbligatorio visto che ormai moltisismi PC ( tra cui i miei)  sono UEFI
>
>
>La licenza PRO consente di creare pendrive USB o DVD utilizzando non
>solo il boot Legacy, ma anche lo standard UEFI, rendendo così il
>dispositivo compatibile con le più recenti generazioni di PC, Notebook,
>Tablet e Mac.

lo avevo visto molto tempo fa, era più smart...

in realtà, proverei a fare una USB di un installer debian eufi, poi dovrebbe 
essere solo questione di giocare con i file nella directory uefi, per decidere 
cosa caricare e come... primo o poi ci provo. 
byez
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Re: chiavetta multiuso, fallimento totale

2019-10-03 Per discussione Gollum1
Il 3 ottobre 2019 18:49:24 CEST, Filippo Dal Bosco -  ha 
scritto:
>Ho tentato molte volte di farmi una sd multiuso caricando  assieme
>( ovviamente in partizioni separate)  qualche iso di Linux per poterle
>installare , supergrub,   gparted,  rescatux e simili e che boottase in
>modo EFI.
>Ho sempre fallito
>
>
>Onde evitarmi di iniziare nuove ricerche qualcuno mi sa dire se ci sono
>novità recenti e mi sa indirizzare a qualche .doc che spieghi in modo
>dettagliato come fare ? 
>

https://www.sarducd.it/it/sardu_for_dummies_it.html

byez
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gollum1

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Hosting free per mailing list

2019-09-30 Per discussione Gollum1
Ciao,
a scuola di mia figlia, un'insegnante ha chiesto alla classe di creare
una mailing list per scambiarsi informazioni (non vuole, giustamente
secondo me, usare whatsapp e altri social).

ho provato a creare una lista con googlegroups, ma alcune utenze non
riescono ad entrare (forse che debbano per forza essere mail di
google?, in questo caso non andrebbe bene).

ho provato a crearlo su freelist.org, ma qualcosa non va bene (non
piace una lista chiusa? ad uso scolastico? forse perché (pensando alla
descrizione fosse di interesse per i ragazzi, tale descrizione è
scritta in italiano?).

Qualcuno mi sa dare un hosting free per una lista chiusa, a basso
traffico, senza troppe pretese, che mi permetta di creare una lista
diversa ad ogni anno scolastico (e chiudere la precedente?).

Byez
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Re: [OT] Sistema operativo per Smartphone

2019-09-25 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 25 set 2019 alle ore 18:30 Portobello
 ha scritto:
>
>
> Ora volevo sapere, per acquistare un nuovo Telefono, se ci sono dei
> modelli che supportano gli aggiornamenti software (del sistema
> operativo) per tempi un po più lunghi ? Forse per 5 o 7 anni almeno ?

considera che anche i telefoni APPLE, tanto decantati, dopo un po' di
anni, non sono più aggiornabili e vanno bene come soprammobili.

>
> Ho anche sentito dire che i telefoni "Asiatici" sono stati esclusi dagli
> aggiornamenti perché mettevano a rischio la sicurezza nazionale di
> qualcuno.

Non tutti i telefoni asiatici, solo gli HAWEI... e il qualcuno è pel
di carota...
Comunque è probabile che entro la fine anno sistemino anche questa
cosa e tutto tornerà come prima.

HAWEI sta comunque gestendo (a mio parere) meglio di tanti altri il
mantenimento nel tempo del S.O. e quindi anche le APP risultano
gestibili per maggior tempo.
(il mio parte con la Android 8, ed ora ha android 9, quindi
l'aggiornamento è stato fatto).

>
> Con il modello che ho adesso, quando era nuovo, sono riuscito ad
> installare delle App per circa tre anni, poi ho avuto già delle
> difficoltà, ma sicuramente dopo 4 anni era già obsoleto.

puoi cercare se esistono dei MOD che gli fanno caricare in modo non
ufficiale le nuove versioni di android, il grosso problema non è tanto
il sistema operativo obsoleto, quanto proprio l'HW, che non è più
adeguato a supportare le nuove versioni di S.O.

> Quindi c'è qualche possibilità oppure ci dobbiamo rassegnare a cambiare
> il telefono ogni tre anni ?

come dicevo prima, è una questione di obsolescenza dell'HW, e da
quello non ci si scappa, qualunque modello e casa tu possa comprare.

> Forse ci sono dei telefoni "occidentali" che hanno la possibilità di
> avere gli aggiornamenti software per tempi un po più lunghi ?

non esistono telefoni occidentali... anche Apple è prodotta in Cina.

se dici che il marchio sia "orientale" ok Apple (blea), Nokia (adesso
che hanno cominciato a mettere android invece di windows, potrebbe
essere apetibile), erikson, sarebbe occidentale, ma è insieme al più
orientale degli orientali (Sony).

Quindi, secondo me, a meno di non andare su cose esoteriche (c'è roba
anche con linux) che non avrà mai un adeguato supporto e, sopratutto,
non avranno compatibilità con la maggioranza delle app, devi metterti
l'animo in pace... se ti va bene... puoi tirare anche 5 o 6 anni... ma
sicuramente non di più. (e quindi, per principio non vado a prendere
telefoni da 700 o 1000 e passa euro).

Byez
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Re: Strano comportamento su vs sudo

2019-09-25 Per discussione Gollum1
Il giorno mar 24 set 2019 alle ore 22:29 Luca Costantino
 ha scritto:
>
> In passato pero' (fino all'altro giorno con Debian 9, in realta') usavo su, 
> non su - e non riscontravo questo comportamento.
>
> Mi sono quindi ritrovato spiazzato :)
>

In realtà su si è sempre comportata così, io ho sempre usato su- e mai
su, proprio perché non mi cambiava le variabili d'ambiente.
Quando davi i comandi con su (senza -) venivano sì eseguiti, ma non
eri certo del loro risultato (dipende dal comando, naturalmente), ora
hanno semplicemente tolto quell'ambiguità che ci sono stati per anni.

Byez
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Re: fs error

2019-08-29 Per discussione Gollum1
Il 29 agosto 2019 06:24:41 CEST, Piviul  ha scritto:
>Il 28/08/19 19:33, Davide Prina ha scritto:
>> On 28/08/19 09:46, Piviul wrote:
>>
>>> È da qualche settimana che la procedura in modo deterministico si 
>>> interrompe esclusivamente sulla fase di backup completo a causa di
>un 
>>> errore sul filesystem dello snapshot. Nei log trovo problemi su 
>>> differenti 9 blocchi
>> ma non ho capito, hai fatto un check del disco per verificare se 
>> effettivamente ci sono errori logici e hai provato a correggerli?
>nello script creo lo snapshot LVM e poi faccio in automatico un fsck
>con 
>l'opzione -p sullo snapshot (lo faccio perché in questo modo non
>vengono 
>riscontrati errori durante il backup se un file cambia mentre il backup
>
>lo sta archiviando); comunque errori durante il fsck automatico non ne 
>vengono segnalati. Poi quando ha finito di fare il backup lo elimina.
>Ma 
>immagino che se la procedura non lo eliminasse troverei davvero degli 
>errori nel filesystem... ma perché dovrebbe corrompersi il file system 
>di uno snapshot in cui non vado a scrivere nulla e che mi serve solo
>per 
>fare il backup a caldo?
>
>Ho provato anche a creare lo snapshot manualmente e lanciare il fsck ma
>
>ancora non sembrano esserci problemi. Sembra quindi che durante il 
>backup il fs dello snapshot si corrompa (nonostante non venga scritto 
>nulla sullo snapshot) ma soltanto durante il backup completo che in 
>effetti mantiene lo snapshot per parecchie ore. Io non so proprio cosa 
>pensare...
>
>Piviul

aspetta... c'è qualcosa che non mi convince...

da quello che ho capito io, degli snapshot, quando attivi uno snapshot, non fai 
altro che attivare un'area in cui vanno a finire tutte le modifiche che tu stai 
facendo al tuo f.s., quindi, per fare il backup, dovresti montare in sola 
lettura l'immagine originale del tuo disco, non lo snapshot, che è soggetto a 
cambiamenti.

poi, magari ricordo male io, è tantissimo tempo che non li uso più. 
byez
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Re: Programma gestione posta elettronica utente

2019-08-27 Per discussione Gollum1
Il 27 agosto 2019 10:09:19 CEST, Stefano Pardini  ha scritto:
>
>Evolution funziona egregiamente sono d'accordo, però ti posso dire che 
>tante persone lo trovano poco immediato nelle funzioni, è altresì vero
>che 
>è ben integrato in Gnome e questo ne agevola la configurazione oltre a 
>mettere a disposizione tutta una serie di funzionalità che in altri 
>programmi non ci sono o richiedono estensioni e altro...
>
>Stefano.
>
>In data 26 agosto 2019 23:48:20 Leandro Noferini
> 
>ha scritto:
>
>> Ciao a tutti,
>>
>>
>> spezzo una lancia a favore di evolution proprio per un uso come
>quello 
>> indicato:
>> ben integrato con gnome e piuttosto facile da configurare
>(specialmente
>> attraverso gli account online di gnome) tanto che i miei genitori
>neanche sanno
>> esattamente che programma usano, che credo sia il miglior complimento
>che si
>> possa fare ad un programma del genere.
>>
>>
>> --
>> ciao
>> leandro

vedo però che nessuno li configura per non fare il top quoting... che 
tristezza... 
byez
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Re: [in parte OT] cellulare software per ricezione SMS

2019-08-21 Per discussione Gollum1
Il 21 agosto 2019 10:15:33 CEST, Davide Prina  ha 
scritto:
>Ciao,
>
>sto cercando un servizio che mi permetta di avere un numero di
>cellulare 
>personale, senza avere il cellulare per invio/ricezione di SMS. 
forse ricordo male, ma Asterix non aveva moduli proprio per questo? 
byez
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xrdp e audio remoto

2019-08-14 Per discussione Gollum1
Ciao Lista,

ho messo xrdp su una macchina che raggiungo in remoto (purtroppo da
una macchina winzoz, ma al lavoro, quella mi danno).

riesco ad accedervi tranquillamente, ma non riesco a fare in modo che
pulse audio mi rediriga l'output (e forse prenda anche l'input) alla
mia macchina remota.

ho cercato un po' di documentazione in giro, ma evidentemente buona
parte è pure datata...

xrdp-pulseaudio-installer, dichiarato come consigliato anche dal
pacchetto xrdp, non esiste in debian [sid, ma neppure nelle altre
versioni di debian], ho provato a seguire le indicazioni trovate su
https://github.com/neutrinolabs/pulseaudio-module-xrdp/wiki/README

che è linkato nel documento:

https://salsa.debian.org/debian-remote-team/xrdp

ma non riesco a completare la compilazione dei moduli.

Qualcuno di voi ha già fatto prove per ottenere l'audio con xrdp?

Grazie

Byez
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Re: debian 10

2019-07-18 Per discussione Gollum1
Il 18 luglio 2019 12:59:07 CEST, valerio  ha scritto:
>
>
>sarebbe interessante sapere se i dischi sono dos o gpt: il sistema uefi
>

se I dischi sono superiori ai 2TB, l'uso di GPT e un obbligo, e quindi mi pare 
che sia un obbligo anche l'uso di uefi/efi. 

parlando di mbr, personalmente quando ho fatto installazioni multi sistema, ho 
sempre installato per primo il S.O. che mi farà da gestore del loader 
principale (a meno che non si voglia usare anche l'innominabile, nel qual caso 
va installato lui per primo). in questo caso il loader principale è aggiornato 
insieme al sistema principale. tutti gli altri sistemi li installo mettendo il 
loader nella partizione. il loader principale ha solo l'indicazione di far 
partire un sistema generico dalla partizione X, indipendentemente da quale 
questo sia. 

in questo modo ti eviti conflitti quando i vari sistemi aggiornano il proprio 
kernel, aggiornano solo il proprio loader e non impattano con gli altri, 
neppure per il sistema principale. 

Con uefi, in realtà la cosa dovrebbe essere "virtualmente" più semplice in 
quanto il loader è in realtà un file che viene salvato nella partizione 
fat32/uefi/efi che richiamano le singole posizioni dei sistemi operativi, 
quindi in realtà, in teoria, sarebbe sufficiente salvare file diversi per 
sistemi diversi e poi farli caricare dal sistema uefi. 
in questo caso uso il condizionale, perché da quando c'è uefi, ho smesso di 
usare sistemi multipli, usandoli invece in macchine virtuali con un unico 
sistema di base. 

>non è molto semplice e nemmeno "maturo", infatti in certi sistemi ti 
>suggeriscono di caricare grub su supporto esterno (chiavetta usb per 
>esempio) anche se personalmente non lo ho mai fatto.
>

il mio Serverino di casa funziona proprio così, un sistema minimale su 
chiavetta, che monta il raid e tutta la parte variabile, nel raid stesso. è in 
piedi dal 2012,senza problemi. 


byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Thunderbird problemi accesso secondo HD.

2019-07-16 Per discussione Gollum1
Il 16 luglio 2019 11:58:17 CEST, "Paolo Redælli"  ha 
scritto:
> 
> Da vecchio amighista dove
>lo 
>swap era motivo di dileggio nei confronti degli utenti Windows, la cosa
>
>mi ha lasciato un po' basito...

bhe... all'epoca winzoz lo si poteva prendere per il culo per tanti motivi, ma 
difficilmente per la swap.
Per la swap, il problema in realtà era Amiga, che non aveva un sistema di 
protezione della memoria, che risultava sempre condivisa tra tutti gli 
applicativi (allora non si facevano problemi sulla privacy).
e questo perché il processore mancava di una mmu (introdotta con il 68040). 
Infatti non si poteva installare un S.O. unix like. 
byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: come scaricare un 'file' via ssh (senza usare sftp)

2019-07-16 Per discussione Gollum1
Il 16 luglio 2019 09:39:09 CEST, Leonardo Boselli  ha 
scritto:
>Problema: come scaricare in automatico la configurazione di una switch
>?
>quello si aspetta che faccia un login via ssh ;
>
>ssh switchmaster@192.168.254.254 show run
>
>funziona, ma chiede la password .
>Come faccio (magari c'è una opzione) a fare un qualcosa del tipo
>
>program | ssh switchmaster@192.168.254.254 show run > 254.txt ?
>dove program semplicemente genera la password per farlo girare in cron?
>( magari c'è una optine nascosta che non trovo)
>
>--
>Leonardo Boselli
>Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale UNIFI
>tel +39 0552758808  +39 3488605348

un breve script in python che usi il modulo ssh, e una volta aperta la 
sessione, spedisca i comandi e registri l'output in un file. 
byez
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gollum1

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Re: aggiungere macchina debian a active directory microsoft

2019-06-09 Per discussione Gollum1
Il 6 giugno 2019 12:35:59 CEST, "Nicola Ferrari (#554252)" 
 ha scritto:
>Il 04/06/2019 20:53, Gollum1 ha scritto:
>> gli utenti che usano le macchine su dominio di produzione vengono
>trusthati dal dominio corporate.
>
>che relazione c'è tra i due domini?
>è un vecchio trust in stile NT4 oppure sono due domini della stessa
>foresta, uno figlio dell'altro?
>
>N

credo la seconda, il dominio corporate, gestisce, praticamente, tutto il 
personale e tutte le macchine della corporate, alcuni gruppi in cui viene 
inserito il personale nel dominio corporate, determinano l'appartenenza ad 
alcuni gruppi funzionali nel dominio di produzione.

se tanto mi da tanto, come la classe A di indirizzi è stata spezzettata in 
diverse reti, tra loro completamente separate, ho il dubbio che all'interno di 
alcune di queste, abbiano creato altri sottodomini... il tutto gestito dalla 
corporate. 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-05 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 5 giu 2019 alle ore 09:26 Gian Uberto Lauri
 ha scritto:
>
> >>>>> "G" == Gollum1   writes:
>
> G> oddio... il fatto che abbia avuto a che fare con tutti questi tipi
> G> di terminali, vuol dire che sono vecchio?
>
> No, hai un uptime elevato.


Bhe... vista così, ha un sapore diverso...
>
>
>
> G> però i giovani d'oggi non sanno che vuol dire, avere a che dare con
> G> quei vecchi catafalchi, non proveranno mai le soddisfazioni che
> G> abbiamo avuto noi.
>
> Contattare con Re Sorcio il passaggio dei cavi seriali sotto il
> pavimento flottante. Corso extra di diplomazia


Adesso hanno i cavi antiratto... piace vincere facile...

a poi... a livello di programmazione... spaccare il byte, per
sfruttare i singoli bit, visto che avevi pochi MB di memoria in
tutto... S.O. e applicativo compreso...

eppure si tiravano fuori gran bei pezzi di codice, ottimizzato
all'inverosimile...
(naturalmente era un suicidio farlo in assembly, ma in casi
particolari si faceva direttamente così)...

-- 
Byez
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Re: cambio proprietario a link simbolici

2019-06-04 Per discussione Gollum1
Il 5 giugno 2019 00:42:43 CEST, Paride Desimone  ha scritto:
>Buonasera tutti.
>E' possibile cambiare il proprietario ad un link simbilico in init.d da
>
>root ad altro utente?
>facendo il chown pi:pi file (che è un link simbolico) non mi da errore,
>
>ma controllando successivamente con un ls -ls l'utente è rimasto root 
>root.
>
>Paride

e perché mai farlo? per poter far eseguire lo script ad un utente non root? Non 
mi pare una buona idea, anche perché dovrebbe comunque poter usare systemctrl, 
che viene richiamato nello script.

forse la via migliore potrebbe essere quella di usare sudo e imporre che 
l'utente in oggetto possa dare solo il comando systemctrl restart script.

in questo modo puoi dare la possibilità di esecuzione anche a più di un utente.


byez
-- 
gollum1

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aggiungere macchina debian a active directory microsoft

2019-06-04 Per discussione Gollum1
come da oggetto, in azienda esistono due active directory, tra loro legati, il 
primo è quello corporate, che è gestito dal lato it, il secondo è quello 
produzione, che è gestito da un gruppo di amministratori di produzione.

io ho l'autorizzazione ad inserire/togliere macchine in dominio produzione, lo 
faccio però con un account su dominio corporate.

gli utenti che usano le macchine su dominio di produzione vengono trusthati dal 
dominio corporate.

in pratica, per le macchine winzoz, creo una entry nell'albero del dominio di 
produzione, per fissare poi la sua posizione nell'albero dell'AD, altrimenti lo 
mette genericamente in computer, che non è sotto il mio controllo, e non posso 
più cancellarla, in caso di necessità... e poi, la struttura ad albero ci 
permette di suddividere le macchine in funzione delle funzioni svolte.

a questo punto sulla macchina, sempre winzoz, faccio il join del computer nel 
dominio di produzione, ma il mio user viene autenticato dal dominio corporate, 
il mio utente corporate, nel dominio produzione è in un gruppo amministrativo 
che può fare il join, quindi il tutto va a buon fine.

al reboot successivo, il computer è in dominio produzione, ma al login, 
presenta l'accesso agli utenti attraverso il dominio corporate... e con winzoz, 
tutto funziona perfettamente.

ora vorrei fare la stessa cosa di macchine debian e mac (so che si può fare, ho 
già visto macchine Linux e Mac inserite nel dominio), ma non so quale procedura 
usare.

Oggi ho provato con una macchina Mac, riesco ad inserirla in dominio di 
produzione, solo se uso un utente amministrativo dichiarato su produzione (che 
ho a disposizione) ma permette il login solo dal dominio di produzione. non 
riesco a far trusthare gli utenti tra i due domini.

non ho ancora provato con la macchina debian, ma credo che mi troverò con lo 
stesso problema.

qualcuno ha qualche dritta da darmi? (non ho altre possibilità di accesso al 
dominio di produzione, se non per la gestione di gruppi di utenze ereditate da 
corporate e l'inserimento / rimozione di macchine, mentre sul dominio corporate 
non posso fare proprio nulla).

naturalmente, per tutto il resto, sono completamente a digiuno di AD.

ringrazio chiunque sia in grado di darmi qualche informazione.

byez
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gollum1

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Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?

2019-06-04 Per discussione Gollum1
Il 4 giugno 2019 14:57:29 CEST, "Paolo Redælli"  ha 
scritto:
>
>E allora vorrete usare questo: 
>https://monodes.com/predaelli/2019/04/07/swordfish90-cool-retro-term/
>!!!

oddio... il fatto che abbia avuto a che fare con tutti questi tipi di 
terminali, vuol dire che sono vecchio?

sigh...

però i giovani d'oggi non sanno che vuol dire, avere a che dare con quei vecchi 
catafalchi, non proveranno mai le soddisfazioni che abbiamo avuto noi. 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: [OT] node.js e apache, consigli su come gestire più app

2019-05-24 Per discussione Gollum1
Il 24 maggio 2019 10:23:43 CEST, Giuseppe Naponiello  ha 
scritto:
>Buongiorno lista,
>vado al dunque.
>Dopo anni di utilizzo di php ho avuto la possibilità di sviluppare una
>Progressive Web App...e mi si è aperto un mondo!
>Per interesse personale avevo già smanettato con qualche framework tipo
>angular, react e vue, ed ho iniziato a studiarmi i service worker e
>workbox.
>Ma se volessi mettere in produzione app basate su node?
>Ho visto che fare il deploy su server remoto (apache o nginx) è
>possibile
>con proxy pass, e diversi tutorial consigliano di "demonizzare" node
>per
>renderlo sempre attivo.
>Ma nel caso di più app qual'è, secondo la vostra esperienza, il modo
>migliore per gestire il tutto? Creando un demone per ogni app che
>voglio
>pubblicare, questa cosa come incide sulle prestazioni di apache?
>Grazie per i consigli.
>
>Buona giornata
>
>-beppe-

è un po' OT, ma visto che stai facendo nuove esperienze, prova a fare un occhio 
anche a genropy, un framework basato su Python server side e js client side, ti 
permette di fare App we che si comportano come App desktop. per maggiori info 
www.genropy.org naturalmente è open source ed è sviluppato da un team tutto 
italiano, molto disponibile in caso di problemi.


byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: standard per url

2019-05-23 Per discussione Gollum1
Il 23 maggio 2019 14:23:17 CEST, Piviul  ha scritto:
>Il 23/05/19 12:51, gerlos ha scritto:
>> 
>> Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 17:00 Piviul > <mailto:piv...@riminilug.it>> ha scritto:
>> 
>> Ciao a tutti, che voi sappiate esiste uno standard per creare un
>file
>> che rappresenta un internet/intranet uri?
>> 
>> Avrei bisogno di inserire un file in una condivisione samba che
>venga
>> aperto con il browser di default e che si colleghi ad un sito
>specifico
>> inserito nel file...
>> 
>> 
>> Ciao,
>> Noi usiamo le URI smb://server/condivisione/file
>Non intendevo questo, intendevo proprio un file che è un collegamento
>ad 
>un uri di un indirizzo web... ma come dicevo se non esiste uno standard
>
>pazienza, mi arrangio in altro modo.
>
>Piviul

dipende su cosa lo usi... puoi fare i file .desktop che sono come i file .lnk 
di winzoz
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-23 Per discussione Gollum1
Il 23 maggio 2019 14:22:31 CEST, dea  ha scritto:
>
>Il 23/05/19 14:15, Bertorello, Marco ha scritto:
>> Il 23/05/2019 06:58, Luca De Andreis ha scritto:
>>> Unica nota negativa su server di vecchia impronta, ZFS è vorace di
>>> RAM, quindi se è poca potrebbe essere un problema.
>> Ecco, questo ha sempre frenato anche me dall'adozione di ZFS.
>> Ci sono speranze che in futuro la cosa migliori o è proprio così "by
>> design"?
>>
>> --
>> Marco Bertorello
>> https://www.marcobertorello.it
>>
>
>Ti rispondo, anche se sono OT.
>
>A dire il vero ZFS non è esoso di RAM è che per sua natura è fatto per 
>ottimizzare al massimo, quindi più riesce a tenere in cache meglio è.
>
>Di fatto, quando la RAM non è usata è quella la natura, usarla come 
>cache e ZFS la usa eccome.
>

bhe... la filosofia Linux/unix dice: ram non usata, ram sprecata. 
>
>il uHP con 16 Gbyte di RAM sopra per prestazioni decenti con 4 dischi 
>SATA in raid-z1
>
il uHP è il mio caso, ma non ho 16 GB di ram, sopratutto non quella ECqualcosa

>Luca

avrò un po' di tempo per pensarci...

tanto dovrei prima trovare i dischi... e soprattutto un posto dove fare il 
backup. 

byez
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gollum1

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Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-23 Per discussione Gollum1
Il 23 maggio 2019 10:38:20 CEST, dea  ha scritto:
>
>> Ora, per quanto moderno, chiedere di sostituire md+lvm+ext su una
>> macchina in produzione non risolve il problema di base e impone altre
>> valutazioni non di poco conto. I dischi restano sempre da sostituire
>e
>> va tutto riviste in chiave zfs.
>Si, avete ragione, la mia risposta è stata impropria, non coerente con 
>la domanda.

bhe... conoscere qualcosa in più, non è mai male.

Non credo che, nel mio caso, convenga impegnarsi in un cambio così drastico, 
md+lvm+ext4, nel mio caso sta funzionando più che bene, e da come me lo hai 
descritto, la mia macchina non ha le caratteristiche fisiche adeguate per 
supportate questa tecnologia.

grazie comunque.
a breve comincio a procurarmi un disco, e poi attendo ancora un po' di tempo, 
prima di cominciare le sostituzioni, a quanto mi confermate, la situazione dei 
dischi è ancora buona, e posso quindi prorogate la sostituzione (però, tenermi 
un disco in casa, probabilmente non guasta)

grazie a tutti. 
byez
-- 
gollum1

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Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
ho dimenticato il file, sperando in un vostro intervento...

Byez
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smart.log
Description: Binary data


Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 17:48 Mauro  ha scritto:
>
> intanto, ti suggerirei di utilizzare i tool per l'interrogazione dello
> stato dei dischi attraverso SMART.
>

Ho lanciato il comando per fare il controllo dei dischi con lo
smarttools,  ma sinceramente non so di preciso come interpretare i
risultati.

da quello che leggo, mi pare di vedere che non ci sono problemi, anche
se qualcosina di strano forse in qualche cosa c'é... però non sono un
esperto, e faccio fatica a interpretare i risultati.

allego il file in cui ho rediretto il comanto "smartctl -a /dev/sdX"
con X uguale ad ogni disco del raid (in realtà l'ultimo è quello della
chiavetta USB, che non è supportata dagli smarttools).

Dopo l'estate comincerò ad acquistare i dischi da sostituire...

poi, da decidere se mi conviene mantenere la struttura attuale, o
seguire il suggerimento di Luca e passare a zfs.

Grazie

Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
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Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 20:52 Luca De Andreis
 ha scritto:
>
> Si, devi distruggere e ricreare.
>
> Zfs SOSTITUISCE md+lvm+ext4 in un sistema completamente integrato e con molte 
> funzioni extra tipiche di un COW.
>

ma adesso zfs è nativo su debian? nel senso, posso fare una
installazione del sistema direttamente in zfs?
se non ricordo male alcune info che avevo letto tempo fa, zfs non
veniva usato per i dischi su cui è installato il sistema, ma per
eventuali estensioni di FS, tipo appunto la parte resa "pubblica" di
una NAS.

Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 18:08 Luca De Andreis
 ha scritto:
>
> Ciao, sai che sono sempre contro corrente.
> Ti consiglierei di svecchiare la macchina usando lo storage in zfs (raid z, 
> 2,3) beneficiando delle funzioni di scrub e di mille altre.
>

Che vantaggi avrei rispetto alla situazione attuale?

presumo che per la conversione dovrei copiare tutto in un altro
supporto, non credo che sia possibile farlo on the fly...

zfs a che punto si inserisce?

attualmente uso md+lvm+ext4...

Tnx&Byez
-- 
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Re: Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
Il 22 maggio 2019 17:48:05 CEST, Mauro  ha scritto:
>
>Il 22/05/19 17:19, Gollum1 ha scritto:
>> Mi chiedevo... conviene che cominci a fare una opera di sostituzione
>> programmata dei dischi, magari un disco al mese, nel giro di 5 mesi
>li
>> ho sostituiti tutti... e distribuisco la spesa nel tempo.
>
>
>intanto, ti suggerirei di utilizzare i tool per l'interrogazione dello
>stato dei dischi attraverso SMART.
>

ok... questo è sicuramente un ottimo suggerimento, e così posso anche decidere 
quale sostituire per primo. 

>il raid restera' silente fino a che i dischi non daranno veramente i
>numeri. con smart puoi avere dettagli migliori e piu' approfonditi
>circa
>lo stato dell'hardware.
>
>Il fatto che tu abbiamo montato i dischi presi probabilmente dalla
>stessa partita, per quanto statisticamente una scelta non proprio

no, dovrebbero essere partite diverse, in quanto acquistati in tempi diversi e 
poi montati (certamente non posso essere sicuro che gli stock di magazzino, 
venduti in tempi diversi, non siano in realtà dello stesso lotto, ma voglio 
sperare che con l'elevato numero di dischi che vengono venduti, non sia questo 
il caso) 

>perfetta e' un classico... arriva la macchina, arrivano i dischi, monto
>i dischi, via.
>
>I dischi vivono di vita propria e non si guastano tutti nello stesso
>periodo. ho visto dischi morire di vecchiaia dopo anni di onorato
>servizio, guando gli stessi modelli erano morti il giorno dopo essere
>stati montati.

certamente... 

>
>La tua idea di iniziare a sostituirli gradatamente e' decisamente
>valida. Per lo meno svecchi allegramente la parte piu' critica di tutto
>il sistema senza perarltro esporti a un costo e a tempi di fermo magari
>non accettabili. Magari per stringere i tempi, procedi a cambiarli ogni
>volta che la ricostruzione del raid e' completata, almeno due a ogni
>giro, cosi', anziche' rischiare per i prossimi quattro mesi, stringi a
>meno tempo e minor criticita'.
>
>

bha... non è una macchina critica, anche a livello di accessi... è la mia nas 
casalinga... quindi posso dilungarmi nei tempi, per diluire i costi, posso 
anche permettermi un down per un po' di tempo. 

azz... ho appena finito l'aggiornamento... ho perso il contatto con la 
macchina... risulta proprio spenta (devo decidermi a scendere in studio a 
controllare). 

>MAuro.
 grazie. 

byez
-- 
gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Durata dischi in un sistema raid5

2019-05-22 Per discussione Gollum1
Ciao LIsta,

dopo un po' di tempo, mi sono connesso al mio serverino HP, che da
anni sta funzionando silenziosamente nello studio, fornendo i suoi
servizi senza battere ciglio (è da un po' che non facevo neppure
aggiornamenti, quindi ora sta lavorando come non faceva da tempo).

sulla macchina sono installati 5 dischi in raid5 (4 attivi e 1 Hot Spare).

oggi ho dato il comando per vedere lo stato del raid:

 sudo mdadm --detail /dev/md0
/dev/md0:
Version : 1.2
  Creation Time : Fri Jun 29 21:09:02 2012
 Raid Level : raid5
 Array Size : 5860538880 (5589.05 GiB 6001.19 GB)
  Used Dev Size : 1953512960 (1863.02 GiB 2000.40 GB)
   Raid Devices : 4
  Total Devices : 5
Persistence : Superblock is persistent

Update Time : Wed May 22 17:08:04 2019
  State : active
 Active Devices : 4
Working Devices : 5
 Failed Devices : 0
  Spare Devices : 1

 Layout : left-symmetric
 Chunk Size : 512K

   Name : imladris:0
   UUID : bfe91baa:dc4c4025:b84e6d36:759afea7
 Events : 60339

Number   Major   Minor   RaidDevice State
   0   810  active sync   /dev/sda1
   1   8   171  active sync   /dev/sdb1
   2   8   332  active sync   /dev/sdc1
   3   8   493  active sync   /dev/sdd1

   4   8   65-  spare   /dev/sde1


come potete vedere, è tutto perfettamente regolare, i dischi stanno
facendo il loro lavoro e non sembrano avere problemi... però...
guardando la data di creazione del raid, che è la stessa data di
installazione dei 5 dischi (forse lo spare lo aggiunto qualche mese
dopo), mi rendo conto che il tutto è in piedi e funzionante 24/7 da
ben 7 anni circa...

i dischi sono dei WD green (addiritura non sarebbero neppure i più
adatti per i sistemi raid 24/7)

Mi chiedevo... conviene che cominci a fare una opera di sostituzione
programmata dei dischi, magari un disco al mese, nel giro di 5 mesi li
ho sostituiti tutti... e distribuisco la spesa nel tempo.

altra domanda... ora che i prezzi sono calati, se dovessi comprare dei
dischi più capienti, so che la parte usata è sempre quella relativa al
disco più piccolo, ma quando sarebbero sostituiti tutti e cinque con
dischi di maggior capienza, uguali tra di loro, e visto che il sistema
si appoggia su lvm+md+ext4, credete che sia poi possibile estendere lo
spazio fino ad occupare l'intero spazio dato dalla maggior capacità
dei dischi?

mentre scrivo, mi viene da pensare, che la parte più sensibile per
ora, potrebbe essere la chiavetta usb, su cui gira il sistema
operativo... forse sarebbe la prima da sostituire (in realtà tutta la
parte /var è sui dischi meccanici, quindi dovrebbe avere poche
sollecitazioni in scrittura).

grazie degli eventuali suggerimenti...

Tnx&Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: script bash

2019-05-19 Per discussione Gollum1
Il 20 maggio 2019 00:07:50 CEST, Mario  ha scritto:
>Il 19/05/19 23:20, Gollum1 ha scritto:
>> Il 19 maggio 2019 17:43:17 CEST, Mario  ha
>scritto:
>> 
>>> Sto provando anche con
>>>> VG='vgname'
>>>> LV='lvname'
>>>> TARGET0='/dev/'"$VG"'/'"$LV"
>> 
>> hai provato con:
>> 
>> TARGET0="/dev/$VG/$LV"
>> ? 
>> 
>> byez
>> 
>ciao Gollum,
>
>appena provato, stesso errore: fsck non trova la directory che però
>esiste...

hai provato a sostituire il comando con un echo, per vedere come vengono 
espanse le variabili? 
byez
-- 
gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: script bash

2019-05-19 Per discussione Gollum1
Il 19 maggio 2019 17:43:17 CEST, Mario  ha scritto:

>Sto provando anche con
>> VG='vgname'
>> LV='lvname'
>> TARGET0='/dev/'"$VG"'/'"$LV"

hai provato con:

TARGET0="/dev/$VG/$LV"
? 

byez
-- 
gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]

2019-05-08 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 8 mag 2019 alle ore 10:43 Mario Vittorio Guenzi
 ha scritto:
>
>
> Il 07/05/19 17:53, Gollum1 ha scritto
> > prossimo step da fissare...
> >> dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la
> >> configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules
> >> vengono cancellate.
>
> Premesso che sono abbastanza scarso in routing la prima cosa che mi
> viene in mente da provare e' una roba del tipo /etc/network/interfaces
>
> allow-hotplug eth0
> iface eth0 inet static
> address xxx.xxx.xxx.xxx/24
>
> up ip rule to $rete dev $interfaccia table PROD
>
> se funziona per aggiungere un IP alla scheda (e funziona perche' lo uso)
> potrebbe anche passargli dei parametri di routing
> Magari e' una castroneria o magari e' una cosa cosi' semplice che non ci
> hai pensato.
>
Grazie Mario, in realtà ci avevo pensato, ma poi ho cambiato
completamente il paradigma del progetto, nel senso che non uso più
l'obsoleto sistema di gestione delle reti, ma il nuovo sistema
iproute2 e systemd-network.

quindi, la configurazione delle interfacce, per esempio non è più
dentro /etc/network/interfaces ma in due file distinti in
/etc/systemd/netowrking, nel primo di questa serie di messaggi, ho
fatto un cat dei miei file di configurazione, in modo che possa
tornare utile anche ad altri.

 una volta configurate le interfacce (e in questo caso sono in file
ben precisi che vengono caricati durante il boot) ho creato due
tabelle di routing (anche queste dichiarate in file ben precisi nel
file system).

quello che mi manca da fissare, che ho caricato solo in memoria sono
le rotte di default:

ip route add default via 10.38.97.193 dev enp2s0f0 table CORP
ip route add default via 10.76.196.1 dev enp2s0f1 table PROD

e le regole di ingaggio di queste tabelle di routing:

ip rule add to 10.79.0.128/28 table PROD
ip rule add to 10.79.58.0/25 table PROD
ip rule add to 10.79.58.128/25 table PROD
ip rule add to 10.66.134.0/27 table PROD
ip rule add to 10.66.132.64/27 table PROD
ip rule add to 10.76.196.0/28 table PROD # quest'ultima ho dovuto
toglierla, perché copriva la regola di default routing, e provocava la
non raggiungibilità a layer 2 della sua stessa vlan.

ip rule add to 10.38.0.0/16 table CORP

questo invece è relativo alla rete CORPORATE.

è tutta questa ultima parte, che è in memoria, e viene cancellata al
reboot... certo, potrei fare uno script da mettere in un rt_ che me lo
lancia al boot, ma prima vorrei capire se non è stato pensato una
struttura adeguata dai progettisti di iproute2, mi pare una cosa
troppo importante, per lasciarla in mano ad uno script o la sciarlo
solamente in memoria.

Sto ancora cercando soluzioni si google, ma (cosa più unica che rara,
non l'ho ancora trovata).

Byez
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Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]

2019-05-07 Per discussione Gollum1
Il giorno mar 7 mag 2019 alle ore 17:46 Gollum1
 ha scritto:

passo 2 concluso:

> in qualche modo
> posso indicare tutte le reti del tipo 10.38.x.y anche se in questo
> range di indirizzi ci sono tante vlan separate? so che di sicuro
> queste si trovano dal lato della rete CORPORATE.

ho fatto le regola in modo molto banale 10.38.0.0/16 a magicamente
tutto il traffico verso la rete CORPORATE che mi interessa funziona
perfettamente, senza perdere neppure un ping... quindi anche questo è
risolto...

prossimo step da fissare...
> dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la
> configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules
> vengono cancellate.

Byez
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Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]

2019-05-07 Per discussione Gollum1
Il giorno mar 7 mag 2019 alle ore 14:29 Gollum1
 ha scritto:
>
> Finalmente sono riuscito a mettere in piedi il sistema con le due
> interfacce attive, con due indirizzi diversi, uno sulla rete corporate
> e uno sulla rete di produzione, cosa che alla rete corporate non piace
> per nulla, ma purtroppo ho necessità di questa doppia zampa.
>
> quindi, passo 1 concluso:

passo 2, sembrerebbe concluso:

ho capito l'errore che avevo fatto sulle rule per le due interfaccie,
avevo fatto il comando nel seguente modo:

ip rule from $rete dev $interfaccia table PROD

invece doveva essere:

ip rule to $rete dev $interfaccia table PROD

ora dalle vlan che ho indicato nella tabella di routing di PRODUZIONE,
posso arrivare sul server e dal server su queste vlan senza colpo
ferire, quindi riesco ad accedere agli apparati di rete e dalle
macchine di amministrazione in rete PRODUZIONE accedo al server.
addirittura adesso riesco ad accedere al server anche dalle macchine
in rete CORPORATE per poterle amministrare.

l'unica cosa che ho notato, è che avendo esplicitato le vlan di
management di rete PRODUZIONE, queste accedono molto velocemente, i
ping non sbagliano mai un colpo, mentre, per quanto riguarda la rete
CORPORATE, la connessione è un po' più lenta, in quanto non ci sono
regole esplicite (non conosco tutta la composizione della rete
CORPORATE, ma dovrebbe esserci un modo per fargliela imparare
direttamente dalla rete a cui è collegato, solo che temo che usando un
protocollo di routing dinamico, il BPDUGARD che è presente sulle porte
client dello switch, mi chiuda direttamente la porta) in qualche modo
posso indicare tutte le reti del tipo 10.38.x.y anche se in questo
range di indirizzi ci sono tante vlan separate? so che di sicuro
queste si trovano dal lato della rete CORPORATE.

dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la
configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules
vengono cancellate.

una volta stabilizzato questo, devo capire come attivare la vpn su
rete CORPORATE, per l'accesso in sola lettura egli apparati di rete
CORPORATE.

Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]

2019-05-07 Per discussione Gollum1
Finalmente sono riuscito a mettere in piedi il sistema con le due
interfacce attive, con due indirizzi diversi, uno sulla rete corporate
e uno sulla rete di produzione, cosa che alla rete corporate non piace
per nulla, ma purtroppo ho necessità di questa doppia zampa.

quindi, passo 1 concluso: ho configurato le due interfacce, ognuna con
il suo gateway, le due interfacce sono indipendenti e rispondono
entrambe al ping, naturalmente l'interfaccia corporate è oingabile
solo da un pc dellarete corporate, mentre l'interfaccia produzione è
pingabile solo da una macchina di produzione. (la gestione del
firewall è data da un apparato esterno cisco).

l'interfaccia corporate risponde ad un ping ogni 10, quindi
evidentemente qualche problema di instradamento c'é, mentre
l'interfaccia di produzione risponde regolarmente nei tempi canonici.

Per accedere alla macchina in ssh, posso accedere solo da due macchine
che siano nella stessa VLAN delle due interfacce (quindi riesco ad
accedere solo perché sono a layer 2, questo fatto mi fa capire che ci
sono SERI problemi di routing sulle interfacce).

Le due interfacce sono così configurate:

# cat /etc/systemd/network/20-enp2s0f0.network
[Match]
MACAddress=d8:d3:85:ba:dd:3c
name=enp2s0f0
[Network]
Description=Connessione a rete CORPORATE
Address=10.38.97.203/26
Gateway=10.38.97.193
DNS=10.55.0.32
DNS=10.98.112.32
Domain=servizi.corporate.it



# cat /etc/systemd/network/25-enp2s0f1.network
[Match]
MACAddress=d8:d3:85:ba:dd:3e
name=enp2s0f1
[Network]
Description=Connessione a rete PRODUZIONE
Address=10.76.196.14/28
Gateway=10.76.196.1
DNS=10.66.0.231
DNS=10.66.8.231


naturalmente dal sarver riesco a pingare tranquillamente i rispettivi
default gateway per ogni interfaccia.

a questo punto ho cercato di creare le due tabelle di routing:

# cat /etc/iproute2/rt_tables.d/rt_table_CORPORATE
#
# attivazione della tabella di routing per la rete CORPORATE
#
1 CORP



# cat /etc/iproute2/rt_tables.d/rt_table_CORPORATE
#
# attivazione della tabella di routing per la rete PRODUZIONE
#
2 PROD


In questa situazione, dal server riesco ad accedere ad alcuni apparati
di rete che devo amministrare sulla rete di PRODUZIONE, riesco a
pingarli ed accedervi via telnet/ssh.

Ho provato ad aggiungere successivamente con ip route add e ip role
add delle regole per forzare il routing verso le rispettive
interfacce, considerando che le latenze lunghe siano dovuto al fatto
che non essendo esplicitata nessuna rotta, il server provi a
contattare gli apparati su entrambe le schede.

dal momento in cui ho inserito queste regole, non sono più stato in
grado di accedere agli apparati... ok... probabilmente ho sbagliato la
configurazione, e ci può anche stare, sto studiando la cosa... quello
che non sono riuscito a trovare in nessun documento che ho letto
fin'ora è come faccio a rendere permanenti le route e le rule... in
pratica, resettando il server, mi sono ritrovato alla situazione di
partenza, con le interfacce configurate, le due tabelle di routing
create, ma completamente vuote... invece devo fare in modo che una
volta che ho imparato a mettere le regole corrette, queste vengano
ricaricate anche dopo un restart del server... qualcuno ha qualche
info in merito?


Tnx&Byez
--
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-17 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 13:11 Giancarlo Martini
 ha scritto:
>
> guarda se c'è qualcosa in /etc/dhcp...conf o meglio fai un rgrep IP in
> /etc e vedi in quale file è memorizzato

Come dicevo, ho cancellato tutti i file e ridotto al minimo (solo lo:)
quello di /etc/network/interfaces, e non mi spariva l'IP
dall'interfaccia anche riavviando il servizio.

Adesso ho riavviato completamente il server... e finalmente non ho più
nessuna configurazione attiva sulle interfacce (ip addr show mi mostra
tutte le interfacce, ma senza configurazione IP)...

quindi evidentemente il mio riavvio dei servizi, in realtà lasciava
qualcosa in sospeso (da indagare il perché e il per come).

Adesso devo capire come configurare adeguatamente le singole
interfacce, da quello che sto vedendo dal man di systemd-network, devo
fare un file separato per ogni interfaccia, e configurarla,
metchandola anche con il macaddress, ma tutto nel file .network, senza
bisogno del file .link... adesso faccio un po' di prove... e vediamo
se riesco a tirarlo nuovamente in piedi.

Tnx&Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
Tesoro, dov'é il mio teoro...



Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-17 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 12:07 Gollum1
 ha scritto:
>
> Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 11:36 Gollum1
>  ha scritto:
> >
> > MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua.
> >
> > ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces
>
> ho provato a mettere in disable il servizio networking.service, quindi
> il vecchio sistema non dovrebbe più essere usato.
>

altra stranezza: ho tolto tutti i file di configurazione in
/etc/systemd/networking/, ho lasciato solo lo: in
/etc/network/interfaces

eppure al riavvio dei servizi, ho ancora una interfaccia con il suo
indirizzo IP (almeno non viene più assegnato alle altre interfacce)

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Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-17 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 11:36 Gollum1
 ha scritto:
>
> MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua.
>
> ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces

ho provato a mettere in disable il servizio networking.service, quindi
il vecchio sistema non dovrebbe più essere usato.

> ed ho inserito in /etc/systemd/network/10-ICT.network e
> /etc/systemd/network/20-PROD.network le due configurazioni delle due
> interfacce.

Ho provato anche a mettere i due file che dovrebbero legare il nome
delle due interfacce al proprio mac address...

> quando riavvio il servizio, mi perdo completamente il controllo da
> remoto della macchina, per un semplice motivo... la configurazione che
> si trova nel primo file, riferito ad una sola delle interfacce, viene
> duplicata su entrambe...e quindi il sistema non è più in grado di
> funzionare, trovandosi con due interfacce con gli stessi parametri e
> lo stesso IP.

oltretutto, ho notato proprio ora, che entrambi gli indirizzi, vengono
assegnati anche all'interfaccia lo:

ma che casino sta avvenendo su questa macchina? in cosa sto
sbagliando? (cavolo... i cisco IOS sono così semplici da mettere in
piedi, spero che i Nexus che ci devono mandare prossimamente, basati
su linux, non abbiano tutti questi casini)

Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-17 Per discussione Gollum1
MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua.

Il giorno gio 11 apr 2019 alle ore 14:33 Giuseppe Sacco
 ha scritto:
>
> Il giorno gio, 11/04/2019 alle 11.56 +0200, Gollum1 ha scritto:
> [...]
> > Ho letto qualcosa su IP route2, che praticamente mi permette di
> > creare
> > diverse tabelle di routing, per le diverse interfacce...
> > mi viene da pensare alle vrf del mondo cisco...
> >
> > potrebbe essere un metodo per gestire questo discorso che sto
> > cercando
> > di portare avanti? oppure sto andando direttamente fuori strada?
>
> Lo puoi fare anche con le tabelle, che funzionano più o meno così:
> definisci un nome simbolico e un numero per la nuova tabella di routing
> nel file /etc/iproute2/rt_tables, poi definisci delle regole con "ip
> rule" per dire che in certi casi va usata la tabella che hai definito
> anziché quella predefinita, che si chiama main.
>

Come ho precedentemente scritto, sto cercando di usare la nuova
infrastruttura iproute2 / systemd-network

ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces

ed ho inserito in /etc/systemd/network/10-ICT.network e
/etc/systemd/network/20-PROD.network le due configurazioni delle due
interfacce.

quando riavvio il servizio, mi perdo completamente il controllo da
remoto della macchina, per un semplice motivo... la configurazione che
si trova nel primo file, riferito ad una sola delle interfacce, viene
duplicata su entrambe...e quindi il sistema non è più in grado di
funzionare, trovandosi con due interfacce con gli stessi parametri e
lo stesso IP.

Stranamente la stessa cosa accade anche se lascio un solo file di
configurazione, e anche se stacco il cavo da una delle due
interfacce... pare che non sia più gestibile nulla...

Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 11 apr 2019 alle ore 18:30 paolo gagini
 ha scritto:
>
> Ciao Gollum1,
>
> la parte piu´ semplice per disabilitare in modo persistente il
> servizio network-manager puoi usare:
>
> sudo systemctl disable network-manager
>
> Al riavvio il servizio sara´ disabilitato e non configurera´ alcunche´.
Grazie Paolo, ma sono stato molto più drastico. proprio disinstallato
networkmanager, e tutto quello che si era portato dietro.

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Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-11 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 10 apr 2019 alle ore 19:12 Gollum1
 ha scritto:
>
> Ciao Giuseppe
>
> Il giorno mar 9 apr 2019 alle ore 23:03 Giuseppe Sacco
>  ha scritto:
> > Puoi usare lo stesso file interfaces, come in questo esempio:
> >
> > auto enp0s31f6
> > iface enp0s31f6 inet static
> > address 10.84.78.105
> > netmask 255.255.255.0
> > dns-nameserver 10.180.60.103
> > post-up  /sbin/ip route add 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true
> > pre-down /sbin/ip route del 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true
> >
> > Forse l'ultima riga si può eliminare, perché quando va giù
> > l'interfaccia, dovrebbero essere rimosse anche le varie route che la
> > usano.
>
> in realtà nessuna delle due righe ha l'effetto voluto, tutto il
> traffico è passato sulla prima interfaccia che è quella che volevo
> usare come amministrazione, ho dato una letta molto veloce al man, e
> credo che il problema sia che l'interfaccia 1 è la prima ad andare
> online, e quindi prende quella come principale, infischiandosene poi
> dei parametri di routing inseriti.
> Probabilmente mi dovrebbe essere sufficiente invertire le due
> dichiarazioni (o invertire proprio i due cavi, e quindi cambiare di
> destinazione e configurazione)...
>
> Per questa sera lo lascio come è... domani ci penso un po' su... ho
> ancora un bel po' di dubbi su come giocarmi queste interfacce.

Ho letto qualcosa su IP route2, che praticamente mi permette di creare
diverse tabelle di routing, per le diverse interfacce...
mi viene da pensare alle vrf del mondo cisco...

potrebbe essere un metodo per gestire questo discorso che sto cercando
di portare avanti? oppure sto andando direttamente fuori strada?

Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-10 Per discussione Gollum1
Ciao Giuseppe

Il giorno mar 9 apr 2019 alle ore 23:03 Giuseppe Sacco
 ha scritto:
> Puoi usare lo stesso file interfaces, come in questo esempio:
>
> auto enp0s31f6
> iface enp0s31f6 inet static
> address 10.84.78.105
> netmask 255.255.255.0
> dns-nameserver 10.180.60.103
> post-up  /sbin/ip route add 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true
> pre-down /sbin/ip route del 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true
>
> Forse l'ultima riga si può eliminare, perché quando va giù
> l'interfaccia, dovrebbero essere rimosse anche le varie route che la
> usano.

in realtà nessuna delle due righe ha l'effetto voluto, tutto il
traffico è passato sulla prima interfaccia che è quella che volevo
usare come amministrazione, ho dato una letta molto veloce al man, e
credo che il problema sia che l'interfaccia 1 è la prima ad andare
online, e quindi prende quella come principale, infischiandosene poi
dei parametri di routing inseriti.
Probabilmente mi dovrebbe essere sufficiente invertire le due
dichiarazioni (o invertire proprio i due cavi, e quindi cambiare di
destinazione e configurazione)...

Per questa sera lo lascio come è... domani ci penso un po' su... ho
ancora un bel po' di dubbi su come giocarmi queste interfacce.

Byez
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Re: Nome periferica bluetooth

2019-04-09 Per discussione Gollum1
Il giorno dom 7 apr 2019 alle ore 17:12 Piviul  ha scritto:
>
> Il 05/04/19 22:23, Dario ha scritto:
> > [...]
> > visto che sei in ambiente grafico, a questo punto fai tutto direttamente
> > da *gnome-bluetooth* (1).
> >
> > Nelle preferenze dovresti poter assegnare un nome ai vari dispositivi.
> >
> > Dario
> >
> > -- Ref --
> > (1)https://help.gnome.org/users/gnome-bluetooth/stable/gnome-bluetooth-preferences.html.en
> temo che sia una documentazione un po' vecchia, gnome-bluetooth come
> programma non l'ho trovato in nessun pacchetto nei repos di testing. Ora
> sembra che l'interfaccia la si richiami con gnome-control-center
> bluetooth ma dall'applet non è possibile riuscire a cambiare nome...
> speravo che qualcuno conoscesse qualche hack per farlo andando a
> modificare direttamente  qualche file di configurazione...

Non vorrei dire una castroneria, ma mi pare di ricordare che si
potesse fare qualcosa attraverso le udev-rules o qualcosa del genere
(sono rimembranze di un tempo che fu, quindi scusami se l'informazione
non è corretta o obsoleta).

Byez
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Re: Comunicare con due reti diverse

2019-04-09 Per discussione Gollum1
Il giorno sab 6 apr 2019 alle ore 12:03 Giuseppe Sacco
 ha scritto:
> Il giorno ven, 05/04/2019 alle 14.43 +0200, Graziano Giacobazzi ha
> scritto:
> > Salve ho installato debian 9 stretch, sul server in questione ho due
> >
> > Come posso fare per usare le deu reti contemporaneamente?
> [...]
>

Mi trovo in una situazione analoga, e da come poni le domande, mi pare
che te ne intendi... (quando si tratta di router e switch, riesco a
gestirmele, ma su una macchina server linux, non ho mai fatto una
configurazione del genere.

Ho un server linux Debian 9. ho necessità di utilizzare due interfacce di rete.

> Non dici se stai usando un indirizzo dinamico, via DHCP, o se una o
> entrambe le schede hanno una configurazione statica.

entrambe le schede sono con IP statico su due vlan diverse del piano
di indirizzamento aziendale (classe A)

entrambe le vlan sono raggiungibili da tutto il resto della rete, ma
da parte loro, possono raggiungere solo alcune parti della rete (da
qui la necessità di averle entrambe).

> In ogni caso,
> ciascuna delle due reti ha associato un gateway predefinito e, per
> motivi di prestazioni, immagino, quello della rete cablata ha la precedenza. 
> Non dici neppure se le due schede sono collegate a gateway generici verso 
> Internet o se almeno una va invece verso un'altra LAN o una VPN.

In una prima configurazione, avevo configurato le reti in modo manuale
attraverso il file /etc/network/interfaces, poi successivamente, per
cercare di usare la VPN Cisco, ho provato a mettere Network Manager
(controllata con l'interfaccia testuale nmtui).

Nella prima configurazione avevo inserito entrambi i gateway, con nm,
ho visto che uno dei gateway viene eliminato al salvataggio.
La mia intenzione sarebbe quella di eliminare completamente network
manager, e tornare a gestire tutto manualmente, quindi avere i due
gateway e separare il routing tra le due vlan, esclusivamente
attraverso rotte statiche. la cosa essenziale è che non vi sia routing
tra le due vlan attraverso la mia macchina.

La prima rete, raggiungibile da tutta la rete aziendale, è quella di
accesso per i client che si connettono alla pagina web, mentre la
seconda interfaccia dovrebbe essere dedicata solo per
l'amministrazione (file sharing con smb per caricare i file del sito e
MySQL/pPostgreSQL per l'amministrazione dei DB) e per l'apertura di
una VPN su una rete (sempre interna) privata per il controllo (in sola
lettura) degli apparati di rete (per fare in modo di prelevare dei
dati ben precisi da router e switch, da presentare dopo elaborazione
attraverso una pagina web privata).

Quindi, se qualcuno mi da una mano, vorrei procedere per gradi, con la
pulizia di NM, e la configurazione corretta delle due schede di rete
(e su questo non dovrebbero esserci problemi), mentre i problemi
iniziano quando devo decidere come gestire le rotte statiche, con il
comando route posso inserirle, ma fino al reboot, dopo di che le
perdo, evidentemente le devo inserire in qualche file particolare.

per gestire cosa far passare, e da che parte, oltre al routing come mi
consigliate di procedere? attraverso ACL che in linux mi pare si
chiamino iptables o in altro modo?

Per adesso comincerò a configurare le due porte e ne tengo una spenta
fino a che non riesco a capire (anche attraverso i vostri
suggerimenti) su come procedere.

> Quindi, se stai usando una configurazione statica, togli il gateway da
> una delle schede, oppure definisci le regole con "ip rule". Se invece
> una delle connessione non va verso Internet ma verso altre LAN, usa "ip
> route", e togli il gateway predefinito.

ecco... qui devo capire questa parte del tuo discorso... nei prossimi
giorni mi studio un po' di documentazione, grazie delle info.

Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
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Re: VPN da client linux

2019-03-20 Per discussione Gollum1
Il giorno mer 20 mar 2019 alle ore 07:35 Gollum1
 ha scritto:
>
> Posso usare i dati contenuti in questo file per aprire una connessione dal 
> mio server debian? pensavo di installare openvpn, va bene per una connessione 
> con protocolli Cisco?
>

Grazie a tutti per le informazioni, nel frattempo, cercando un po' in
giro, avevo trovato che il pacchetto vpnc è scritto appositamente per
connettersi con Cisco, attravesro IPSec, nel frattempo ho anche
installato network-manager, per vedere se mi risolveva il problema che
al reboot mi scambiava le interfacce, una non si configura mai, e
l'altra invece rimane dawn, devo fare ipup manualmente.

con network-connect gli ho imposto i dati di entrambe le interfacce,
ed entrambe salgono senza problemi, oltretutto adesso la routing table
non mi cambia ad ogni riavvio (ho impostato che la rete su cui poi
farò la vpn, non deve mai essere la privileggiata, il default route
deve essere sempre sull'altra, mentre con la configuarzione
precedente, ad ogni boot cambiava... e non so perché).

ho un file che su windows mi permette di fare la connessione,
convertito con l'apposito tools nel file di configurazione di vpnc. ma
devo capire come legare questa vpn alla scheda di rete, per ora, credo
che vada sulla scheda di rete principale, in quanto perdo il controllo
della macchina, che è quello che voglio evitare... ci devo studiare un
po' su...

Prenderò in considerazione anche il vostro suggerimento di anyconnect,
nel caso che vpnc si dimostri un fallimento.

Nuovamente grazie a tutti.

Byez
-- 
Gollum1 - http://www.gollumone.it
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VPN da client linux

2019-03-19 Per discussione Gollum1
ciao lista,

ho messo in piedi un server ad uso test e sviluppo, è nella nostra rete 
aziendale, ma per il raggiungimento di alcuni appartati ho bisogno di attivare 
una VPN.

non faccio uso di network manager, ho due interfacce di rete, configurate con 
IP statici, su due reti aziendali, questo perché nel momento in cui apro la 
VPN, perderei il contatto con il server, che normalmente non è fisicamente 
disponibile. giocando con le rotte statiche farò in modo che tutto il traffico 
ordinario passi esclusivamente da una delle due interfacce, mentre dall'altra 
passerà solo il traffico della VPN. Su Windows mi connetto a questa VPN con un 
client della Cisco, quindi presumo che faccia uso di uno dei loro protocolli. 
Su Windows ho un file di configurazione in formato testo, con tanto di 
certificato per la connessione.

Posso usare i dati contenuti in questo file per aprire una connessione dal mio 
server debian? pensavo di installare openvpn, va bene per una connessione con 
protocolli Cisco?

qualcuno è in grado di darmi una dritta su come procedere in sicurezza, senza 
creare problemi all'infrastruttura esistente?

tnx&byez
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gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: Come isolare il timestamp di un file? [ls, cut e num. campi/field]

2019-01-25 Per discussione Gollum1
Il 25 gennaio 2019 19:57:49 CET, Ennio-Sr  ha scritto:
>Ciao a tutti,
>
>sto cercando di isolare il timestamp di alcuni file per poter creare
>una
>'condizione' ('if') in uno script di controllo.
>Non avendo mai usato 'awk' ho provato con ls -l e cut, ma il risultato
>sperato viene alterato dagli spazi dei singoli campi, non potendo
>prevedere il campo in cui si collocherà il timestamp del file che mi
>interessa.
>
>Una occhiata alle righe che seguono vale più di cento spiegazioni:
>
>- quote ---
>
>Script started on Fri 25 Jan 2019 18:38:14 CET
>mennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ l alias ls
>alias ls='ls -s -F -T 0 -b -H -1 -C --color=auto'
>[il risultato non cambia se uso il comando con la sola opzione -l]
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ ls -l file?
> 52 -rw-r- 1 ennio ennio  52598 Sep  8 00:27 file1
>356 -rw-r- 1 ennio ennio 363137 Jan 25 17:34 file2
>  4 -rw-r- 1 ennio ennio   2179 Jan 25 17:35 file3
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ ls -l file? | cut -d ' ' -f 1
>
>356
>
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 2
>52
>-rw-r-
>
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 3,4,5,6,7
>[...]
>
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 9
>Sep
>17:34
>
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 12
>00:27
>
>25
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 13
>file1
>
>17:35
>ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kexit
>
>Script done on Fri 25 Jan 2019 18:39:40 CET
>
>-- unquote --
>
>Come si vede, la colonna del timestamp corrisponde a campi diversi
>secondo il numero di spazi di ogni riha prodotta da 'ls'.
>Penso che se potessi usare '\t' (TAB) come delimiter potrei ottenere il
>risultato desiderato, ma non mi pare sia possibile ;-(
>
>Avete suggerimenti su come potrei individuare quel dato, magari con
>awk?
>
>Grazie dell'attenzione, Ennio

e usare uno script in python? le librerie di python mi risulta che considerino 
il timestamp come dato del file stesso.

dipende da quello che poi ci devi fare 
byez
-- 
gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: [OT?] Il server box.tin.it dà i numeri?

2018-12-29 Per discussione Gollum1
Il 28 dicembre 2018 00:20:15 CET, Ennio-Sr  ha scritto:
>Ciao Simone e grazie della risposta,
>
>* liste DOT girarsi AT posteo DOT eu  [271218,
>19:52]:
>> Il 27/12/18 19:14, Ennio-Sr ha scritto:
>> > Ciao a tutti e auguri di serene (passate e future) festività.
>> > 
>> > Su un portatile usato sporadicamente ho dato il comando fetchmail
>per
>> > scaricare gli ultimi messaggi: leggendo quanto appariva sulla
>console ho
>> > visto che nel server c'erano oltre 15 mila messaggi (dai primi di
>agosto
>> > 2018 ad oggi).
>> > [...] 
>> 
>> 
>> La più vecchia email sarebbe quella delle prime email in termini di
>tempo?
>> intendo prima del 2018 o altro che ancora conservi?
>> 
>Sì, sul portatile avevo dei post del 4 agosto 2018 e mi ha scaricato
>quelle a partire dal 5 agosto 2018.
>
>> Magari controlla le impostazioni che non siano cambiate in un
>eventuale tuo
>> script che usi per scaricarti la posta, oppure son cambiate le
>politiche di
>> scaricamento su alice?
>
>Non ho modificato nulla. La cosa riguarda solo box.tin.it > 
>
>> Vado a naso perchè con alice mi servivo anni "anòri" fà.
>Parlavo di alice riferendo di problemi lamentati da altri...
>
>Temo che sia un problema del server della tim. Se fossi a casa potrei
>provare se fa la stessa cosa con il PC principale...
>
>Ciao e di nuovo auguri, Ennio

ma tu stai facendo il fetch di una casella imap, e non pop3. quindi in pratica 
stai facendo u una sincronizzazione della casella locale con quella remota. 
quindi se da agosto non avevi scaricato sul portatile, ci sta che abbia 
scaricato da allora ad oggi. 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



[sid] problema dopo aggiornamento

2018-12-25 Per discussione Gollum1
buon Natale lista.

prima di fare la migrazione del disco da meccanico a ssd, ho voluto aggiornare 
la macchina (debian sid).
Quando ora parte, i tempi di boot sono diventati enormi (anche dopo la 
migrazione a ssd). la prima cosa che posso notare è un errore di lvm:

lvm2-activation-generator: lvmconfig failed

lvm2-activation-generator: activation generator failed

systemd[295]: /lib/systemd/system-generator/lvm2-activation-generator failed 
with exit status 1

questo problema non pare invalidante, dopo 1' 30" riesce comunque a partire.
il secondo problema è al login grafico (kde), ci vogliono quasi 10 minuti prima 
che il desktop venga caricato (fino a quel momento ho un bel puntatore del 
mouse che si muove in uno schermo nero, completamente vuoto).

una volta che è caricato, mi sono accorto che è sparito il disco di sistema 
nell'elenco dei dispositivi, ed infatti, pur essendo regolarmente montato 
(mount me lo fa vedere), non è presente in /dev/mapper/ dove invece trovo la 
partizione dei dati (in cui è montata /home).

Ho notato che manca anche la swap, ed infatti free dice 0 come spazio 
disponibile per swap.

Tutti questi errori sembrerebbero dovuti al primo errore di 
lvm2-activation-generator, ho provato a ripristinare il precedente file di 
configurazione di lvm.conf, che aveva modificato  durante l'aggiornamento, che 
dovrebbe rimettere i parametri lv-med alle condizioni originali (enable, nel 
qual caso lvm2-activation-generator dovrebbe uscire immediatamente. invece ciò 
non avviene.

qualcuno ha qualche dritta da darmi? 
byez
-- 
gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Auguri di buone feste!

2018-12-25 Per discussione Gollum1
Il 25 dicembre 2018 10:46:06 CET, liste DOT girarsi AT posteo DOT eu 
 ha scritto:
>Non mi pare sia passato, per cui con questa mia auguro a tutti serene e
>
>buone feste.

mi associo agli auguri, per tutti i partecipanti alla lista, e alle rispettive 
famiglie. 
byez
-- 
gollum1

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Re: consigli su backup.

2018-12-24 Per discussione Gollum1
Il 24 dicembre 2018 16:04:09 CET, Simone Rossetto  ha 
scritto:
>Ciao e Buon Natale anche a te.
>
>dopo che avrò sistemato il tutto, vorrei mettere in essere un sistema
>di
>> backup automatico, sempre rispetto al server, gestito dal sistema e
>non
>> dall'utente.
>>
>
>Per fare il backup dei PC collegati in rete io uso BackupPC [0], lo
>installi sul server e gestisci tutti i client di cui fare il backup
>direttamente da lì. Quando il PC risponde al ping viene backuppato,
>solo se
>è trascorso tot tempo dall'ultimo backup (impostabile ovviamente) e
>solo se
>non è nell'intervallo di blakout. I dati sono salvati sul server
>compressi
>e solo una volta per singolo file, ossia, se un medesimo file è
>presente in
>più PC, sul server questo file viene salvato solo una volta, così si
>risparmia spazio (ad esempio se hai 3 PC con la stessa installazione di
>Debian è sicuro che moltissimi file del sistema sono esattamente gli
>stessi).
>
>vorrei anche che i files cancellati tra due backup, non venissero
>> eliminati, ma spostati in una struttura di directory separata, da cui
>> vengano cancellati dopo un anno di presenza.
>>
>
>I backup possono essere FULL (e di questi imposti il tempo di
>mantenimento)
>oppure INCREMENTAL rispetto al FULL, quindi salva solo le differenze.
>Ad
>esempio io eseguo un full ogni settimana e un incrementale ogni giorno.
>Di
>incrementali ne tengo solo 7 versioni, i FULL li tengo per 12 mesi,
>quindi
>mediamente posso recuperare qualsiasi file per un anno.
>
>Puoi dare la "proprietà" di un PC sul server ad un singolo utente, così
>che
>possa modificarsi le impostazioni di backup e recuperare autonomamente
>i
>file, oppure puoi tenere la "proprietà" per te e gestire tutto in modo
>centralizzato.
>
>Le impostazioni base usano rsync client/server per trasferire i dati
>via
>rete, sia per GNU/Linux sia per Windows, ma ci sono altri metodi di
>backup.
>Qui [1] trovi tutta la documentazione.
>Il ripristino del backup lo puoi fare per singolo file oppure per
>alberature intere, direttamente sul client nel percorso originale
>oppure su
>un percorso diverso. L'interfaccia web ti permette anche di scaricare
>file
>tramite browser oppure uno zip di una o più cartelle. Mi è capitato
>anche
>di creare il tarball di un intero sistema per clonarlo ed è stato più
>che
>ottimo.
>
>Puoi lanciare anche uno script custom all'inzio del backup, io lo uso
>per
>salvare su filesystem la tabella delle partizioni e il MBR, così in
>caso di
>ripristino totale posso ricreare facilmente anche le partizioni.
>
>
>Ciao
>Simone
>
>[0] https://backuppc.github.io/backuppc/
>[1] https://backuppc.github.io/backuppc/BackupPC.html

grazie, do un occhio alle vostre proposte, e dopo la sostituzione dell'SSD 
provvederò a mettere in piedi il tutto. 
byez
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gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



consigli su backup.

2018-12-24 Per discussione Gollum1
ciao lista,

per iniziare, auguro un buon Natale a tutti voi.

Ho regalato a mio padre un SSD da mettere nel suo portatile. Prima di fare il 
pvmove per spostare le partizioni logiche lvm sul nuovo disco, sto facendo un 
backup sul mio serverino casalingo con rsync.

dopo che avrò sistemato il tutto, vorrei mettere in essere un sistema di backup 
automatico, sempre rispetto al server, gestito dal sistema e non dall'utente.

sul server ho replicato le utenze del portatile, quindi potrebbe essere uno 
script che parte al login per quanto riguarda i singoli utenti, e uno script 
che parte all'accensione per quanto riguarda alcune cartelle di sistema (/var, 
/root e /etc).

vorrei replicare la cosa su più computer portatili (quindi gestire anche la 
presenza o meno nella rete casalinga), considerando che gli utenti sono gli 
stessi, devo creare delle sottodirectory nelle utenze sul server per 
suddividere i backup.

vorrei anche che i files cancellati tra due backup, non venissero eliminati, ma 
spostati in una struttura di directory separata, da cui vengano cancellati dopo 
un anno di presenza.

dite che è fattibile tutto questo? con quali strumenti? sufficiente rsync o 
meglio usare altro?

grazie... 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Avvio del terminale dopo il login con xfce

2018-12-19 Per discussione Gollum1
[top-quotting è male]
[se possibile limitare la lunghezza del testo a 75 caratteri]

Il giorno mer 19 dic 2018 alle ore 11:42 Giancarlo Martini
 ha scritto:
>
> @Davide Prima, sono stato forse troppo sintetico nel mio messaggio, nel caso 
> me ne scuso.
> Avevo postato qualche giorno fà una richiesta di delucidazioni sulla bash 
> perchè avevo un problema sul posizionamento del cursore, problema che è 
> rimasto. Il problema si verificava su il terminale 'konsole' che si avvia 
> automaticamente dopo aver fatto il login su xfce. Cercando di capire se il 
> problema era la bash (si sono sicuro uso quella) o del terminale volevo 
> sostituire konsole con il terminale dell'ambiente xfce. Konsole non è nella 
> lista dei programmi salvati nella sessione prededente o in quelli che si 
> avviano dopo il login. Ok potevo anche provare a salvare una sessione senza 
> konsole e con il terminale dell'ambiente xfce ma mi rode di non capire dove è 
> l'inghippo.
> >Inoltre non capisco il nesso tra bash e il terminale (che probabilmente,
> >in realtà, è un emulatore del terminale)
> il nesso stà nel fatto che konsole richiama bash
>
> >Sullo stesso desktop environment puoi usare diversi windows manager e
> >questo non implica nulla

se hai installato diversi DE, probabilmente hai anche diversi
emulatori di terminale, se guardi tra i programmi installati, dovresti
avere xterm e qualche altro...

non è detto che konsole faccia partire bash, non ho una linux box
sottomano ora, ma mi pare che da un certo momento in poi, Debian usi
Dash come terminale di default, quindi potresti fare una verifica
nelle impostazioni di konsole.

usare konsole in un DE che non è KDE, a volte porta a questa
situazione di non completa omogeneità, probabilmente ti manca qualche
pacchetto di KDE (forse qualche pacchetto di caratteri particolari).

prova a rinominare completamente la directory .kde, in questo modo
cancelli tutte le configurazioni, se non dovesse bastare, puoi
rinominare anche .config, a quel punto parti da una situazione
completamente pulita a livello di configurazioni (poi, nel momento in
cui hai appurato che si tratta di un problema di configurazione, puoi
ripristinare le due configurazioni rinominate, e cercare il file
incriminato).. Ti consiglio di fare il logout dalla sessione grafica,
andare in console (TTY) e rinominare le due directory con le
configurazioni da terminale, e solo successivamente rientrare
nell'utenza con il login grafico.


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Byez
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Re: Impostazione client di posta: interruzione al 75 carattere [was: Parere Kernel DEBIAN STRETCH]

2018-12-18 Per discussione Gollum1
Il 18 dicembre 2018 23:50:43 CET, Vincenzo Gianfelice 
 ha scritto:
>
>Comunque appena ho tempo
>cercheró di rendere nota la cosa a gli sviluppatori di k9mail.

a quanto mi pare d'aver capito, c'è un ticket aperto a tal proposito dal 2015. 
peccato, perché finora è il miglior client di posta su mobile che ho trovato...



byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Impostazione client di posta: interruzione al 75 carattere [was: Parere Kernel DEBIAN STRETCH]

2018-12-17 Per discussione Gollum1

Il 17/12/2018 10:05, Gollum1 ha scritto:

Il 17 dicembre 2018 10:00:57 CET, Davide Prina  ha 
scritto:

On 17/12/18 05:24, Vincenzo Gianfelice wrote:

E poi il fatto degli 80 caratteri.. non é che mi posso mettere a

contare i caratteri ogni volta che scrivo.

non devi fare questo. Devi impostare il tuo client di posta a spezzare
le righe a meno di 80 caratteri, di solito 75.

Questo perché quando rispondi, se le righe sono più lunghe di 80
caratteri, non hai la formattazione corretta perché, come nel tuo caso,

rimane tutto su una riga. Questo provoca difficoltà di scrittura e poi
di lettura della risposta

Ciao
Davide

un po' di tempo fa ho avuto problema con K9-mail, che con un settaggio 
particolare, si perde l'interruzione delle righe.
byez


Ho installato thunderbird, per verificare K9-mail, ho inviato una mail 
da un account all'altro, e posso dire che malgrado avessi la convinzione 
di essere riuscito a configurare K9-mail per taglaire le righe a 75 
caratteri, nella realtà non lo fa.


E il problema è che non riesco più a trovare la voce di menù in K9-mail 
che permetta di gestire questo parametro.



se qualcuno ha idea di cosa configurare, gliene sarò grato (e 
probabilmente anche la lista).


(in compenso ora devo perdere un po' di tempo a configurare anche 
thunderbird)


Byez

--

Gollum1
Tesssoro, dov'é il mio teoro.



Re: Parere Kernel DEBIAN STRETCH

2018-12-17 Per discussione Gollum1
Il 17 dicembre 2018 10:00:57 CET, Davide Prina  ha 
scritto:
>On 17/12/18 05:24, Vincenzo Gianfelice wrote:
>> E poi il fatto degli 80 caratteri.. non é che mi posso mettere a
>contare i caratteri ogni volta che scrivo.
>
>non devi fare questo. Devi impostare il tuo client di posta a spezzare 
>le righe a meno di 80 caratteri, di solito 75.
>
>Questo perché quando rispondi, se le righe sono più lunghe di 80 
>caratteri, non hai la formattazione corretta perché, come nel tuo caso,
>
>rimane tutto su una riga. Questo provoca difficoltà di scrittura e poi 
>di lettura della risposta
>
>Ciao
>Davide

un po' di tempo fa ho avuto problema con K9-mail, che con un settaggio 
particolare, si perde l'interruzione delle righe. 
byez
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gollum1

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Re: Debian/Stretch - 'Freezing' a seguito mancato login?

2018-12-07 Per discussione Gollum1
Il giorno ven 7 dic 2018 alle ore 18:10 Ennio-Sr  ha scritto:
>
> Grazie Davide e scusa il ritardo:
> No, quando si blocca non è possibile alcun collegamento da altro PC e le
> tastiere - sia USB che WiFi - sono inutilizzabili. Dai log noto solo un
> certo aumento della temperatura (aria della ventola fino a 82 gr. e max
> 43 gr. l'altra, che immagino si riferisca alla CPU).
> É in pratica la stessa situazione di blocco che si verifica a login
> effettuato.
>

questa cosa della temperatura la devi assolutamente controllare,
perché è possibile che sia la causa principale dei tuoi blocchi...

ho avuto questo stesso problema in passato, ed erano le ventole (un
portatile) sporche.

più recentemente ho avuto problemi di blocchi con KDE, se lasciavo
chromium aperto per lungo tempo... con un widget ho visionato l'uso
della memoria, e praticamente il blocco subentrava quando tutta la
memoria fisica e virtuale era stata erosa... chiudere chromium prima
del blocco, solitamente risolveva il problema...

poi il problema si è risolto con l'aggiornamento di plasma-shell, che
era il vero colpevole della mamoria erosa... (ma stranamente sempre e
solo con chromium)... e solo sul portatile di mio padre, con la sua
utenza. con la mia utenza sul suo portatile o sul mio... mai avuto
questo problema (stessa versione di sistema, sid, ma non sempre
perfettamente allineati con gli aggiornamenti)

ora da un po' di tempo sembra tutto perfettamente stabile... (shhh
diciamolo sottovoce).

Byez
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Re: installazione su extensa 2540

2018-12-01 Per discussione Gollum1
Il 1 dicembre 2018 11:30:15 CET, valerio  ha scritto:
>
>
>se disabilito da bios l'UEFI, il disco parte...


non hai installato la versione di grub per l'uefi... 


byez
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Re: [OT] problemi ubuntu

2018-11-26 Per discussione Gollum1
Il 23 novembre 2018 14:08:10 CET, Piviul  ha scritto:
>Il 23/11/18 13:41, Gollum1 ha scritto:
>> Il 23 novembre 2018 09:00:54 CET, Piviul  ha
>scritto:
>>> Ciao a tutti, un amico ieri mi ha portato un PC che si blocca
>>> all'avvio;
>>> il problema è sorto dopo l'aggiornamento a ubuntu 18.04.
>>>
>> sbagliato lista?
>no, ho messo l'OT nell'oggetto e poi non è nemmeno così OT, in fondo si
>
>parla sempre di software libero e in più di una distro basata su
>debian.
>
>
>Piviul

naturalmente, stavo scherzando. Purtroppo ho dimenticato la faccina ;-)

byez
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Re: [OT] problemi ubuntu

2018-11-23 Per discussione Gollum1
Il 23 novembre 2018 09:00:54 CET, Piviul  ha scritto:
>Ciao a tutti, un amico ieri mi ha portato un PC che si blocca
>all'avvio; 
>il problema è sorto dopo l'aggiornamento a ubuntu 18.04.
>
sbagliato lista? 
byez
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Re: debian streatch kvm

2018-11-17 Per discussione Gollum1
Il 17 novembre 2018 10:38:40 CET, marco pirola  ha 
scritto:
>Ho installato debian stretch con ambiente grafico kde. L'hardware 
>supportata la virtualizzazione. Volevo chiedere se conoscete un buon 
>sito in italiano dove tratti l'installazione è configurazione di kvm
>con 
>la possibilità di creare macchine virtuali da un manager grafico.
>Grazie 
>e una buona giornata a tutti
>
>ps: purtroppo dovrei creare una macchina virtuale winzozz 10 e non so
>da 
>che parte partire.

se ti serve una installazione pura e semplice, che usi standalone sulla tua 
macchina, alla bisogna, e non un qualcosa che sia sempre attivo in background 
(come potrebbe essere una macchina server), mi farei poche paranoie, installi 
virtualbox, con la sua interfaccia ti crei la parte fisica della macchina 
virtuale e poi ci installi Windows, come lo installeresti su una macchina 
reale. 
byez
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Re: [OT] che fine ha fatto The Linux Documentation Project?

2018-11-14 Per discussione Gollum1
Il 14 novembre 2018 10:17:35 CET, Felipe Salvador  
ha scritto:
>Buongiorno,
>da ieri non riesco più a raggiungerlo: 
>
>https://www.tldp.org/
>
>
>Saluti

evidentemente non hanno pagato la bolletta...

scherzi a parte, anche a me risulta non raggiungibile, per un problema di dns 
(bisognerebbe provare con gli open dns) 
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: .profile non viene più eseguito.

2018-11-07 Per discussione Gollum1
Il 7 novembre 2018 22:03:47 CET, Felipe Salvador  ha 
scritto

>https://askubuntu.com/a/123594
>

grazie Felipe, avevo trovato anche io questa pagina, e pensavo fosse 
risolutiva, invece non ha funzionato.

a parte che nel file indicato la chiamata a /etc/profile c'è già di suo, ben 
due volte, in testa e in coda al file, ma anche mettendolo esplicitamente in 
testa al file, senza if fi di contorno, non viene richiamato quello nella mia 
home.

mi sono letto un po' il manuale di bash, e devo dire che ha comportamenti un 
po' arzigogolati, oltre che per i parametri con cui può essere chiamato, anche 
per il modo in cui è chiamato (sh invece di bash, pur essendo sempre bash, ha 
il comportamento di sh).

poco male, alla fine ho risolto in modo sporco, per ora ho messo in konsole 
alla chiamata di bash il parametro --login, e lo stesso ho fatto negli script 
che mi servono in questo momento.

una soluzione sicuramente migliore, è quella di crearmi un file con le 
variabili d'ambiente che mi interessano (invece che metterle in .profile o in 
.bashrc) e chiamarlo al termine del .bashrc

grazie del supporto. 

byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: .profile non viene più eseguito.

2018-11-07 Per discussione Gollum1
Il 7 novembre 2018 11:42:12 CET, Felipe Salvador  ha 
scritto:
>On Wed, Nov 07, 2018 at 10:54:21AM +0100, Gollum1 wrote:
>> Mi sono accorto che se faccio il login alla mia macchina di sviluppo
>> (che uso esclusivamente con connessione da remoto) mi ritrovo con le
>> seguenti due situazioni:
>> 
>> 1) login via ssh, viene avviata la sessione bash e viene eseguito
>> anche il .profile
>> 2) login via xrdp, quando in KDE avvio un sessione di konsole, non
>> viene caricato il .profile
>> 
>> quindi l'errore sta palesemente nella sessione grafica (non posso
>> accedere direttamente alla macchina, per capire se l'accesso via sddm
>> presenta lo stesso problema)
>
>Forse perché nella sessione grafica (konsole?) utilizzi una
>"non-login" shell, diversamente da quando esegui il login via ssh?  

probabile che sia questo il problema, ma in altre installazioni, in cui mi 
loggo con sddm, quando lancio konsole, pur non essendo una Shell di login,. 
profile viene letta (ed infatti nel path mi ritrovo ~/bin




byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



.profile non viene più eseguito.

2018-11-07 Per discussione Gollum1
Mi sono accorto che se faccio il login alla mia macchina di sviluppo
(che uso esclusivamente con connessione da remoto) mi ritrovo con le
seguenti due situazioni:

1) login via ssh, viene avviata la sessione bash e viene eseguito
anche il .profile
2) login via xrdp, quando in KDE avvio un sessione di konsole, non
viene caricato il .profile

quindi l'errore sta palesemente nella sessione grafica (non posso
accedere direttamente alla macchina, per capire se l'accesso via sddm
presenta lo stesso problema)

Che procedura mi consigliate di adottare per risolvere il problema?

scrivere la chiamata a .profile in .bashrc, non credo sia corretto, in
quanto poi un .profile, a sua volta c'é una chiamata a .bashrc e si
entrerebbe in un loop, e di contro, se eseguo da ssh funziona.

forse la soluzione è mettere la chiamata in xsession?


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Byez
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Re: NAS casalingo

2018-10-28 Per discussione Gollum1
Il 28 ottobre 2018 15:16:46 CET, pinguino  ha 
scritto:
>Il 28/10/18 12:54, developermailist@Vincenzo Gianfelice ha scritto:
>> Il 28 Ottobre 2018 11:17:02 CET, pinguino 
>>  ha scritto:
>> 
>> Buon giorno Lista,
>> 
>> Ho visto su ZeusNews questo modello di Nas :
>> 
>> Synology DiskStation DS119j.
>> 
>> Come funziona ?
>> Chi lo conosce ?
>> 
>> Pare che la versione base costi solo 100 euro.
>> 
>> A me potrebbe interessare, perché il mio PC non è più
>espandibile.
>> Quindi stavo valutando un Nas casalingo che funzioni bene e non
>costi
>> molto.
>> 
>> Ciao
>> Grazie
>> 
>> 
>> Che pc hai?
>PCAMD64, con 4Gb di Ram. Due hard disk vecchiotti.
>Anche la scheda madre è vecchiotta.
>Mi ero informato in un paio di negozi tecnici per mettere un Raid, ma 
>avevano detto che era complicato o non fattibile.
>Quindi sarebbe più semplice mettere un Nas esterno collegato con Usb o 
>rete locale.
>Ciao
>Grazie
>
>
>> -- 
>> Inviato dal mio dispositivo con K-9 Mail. Perdonate non la brevità,
>ma 
>> la prolissitá 🤔.
>> 
>> Se solo potreste vedere il mondo come lo vedo io
>> 
>> https://github.com/vincenzogianfelice
>> https://twitter.com/vincenzogi_

se devi fare un nas, meglio una macchina dedicata. c'è ne sono di diverse 
Marche, solitamente sono tutte (quasi tutte) basate su Linux.

in alternativa, io ho acquistato anni fa un hp microserver, il costo maggiore 
sono i dischi da mettere dentro (io ci ho messo 5 dischi da 2TB, 4 attivi e uno 
spare).
spesso mi dimentico di averlo, nel senso di manutenzione quasi nulla... 
byez
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gollum1

Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: Come avviare script in konsole.

2018-10-27 Per discussione Gollum1
Il giorno sab 27 ott 2018 alle ore 15:29 Gollum1
 ha scritto:
> Ho provato a mettere bash davanti al lancio del mio script, con il
> risultato che nel mio script posso togliere le parti di export di
> alcune veriabili, che vengono prese automaticamente da .profile (o
> .bashrc,, non ricordo di preciso dove le ho inserite). ma ugualmente
> non c'é verso di far diventare la console attiva nel momento in cui si
> chiude l'ultimo comando dello script (o alla pressione di CTRL+C, che
> interrompe l'ultimo comando dello script).
>

Ho detto una cavolata. anche con bash come comando da eseguire, non
vengono lette le variabili d'ambiente, quindi gli script che ho fatto
devo ripreistinarli con le variabili d'ambiente.

Byez
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Re: Come avviare script in konsole.

2018-10-27 Per discussione Gollum1
Il giorno sab 27 ott 2018 alle ore 15:09 Gollum1
 ha scritto:
>
> Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 19:17 Davide Prina
>  ha scritto:
> >
> > On 26/10/2018 09:23, Gollum1 wrote:
> >
> > > mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script
> >
> > > konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh &
> >
> > > L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o
> > > va in crash, la finestra non si chiude
> >
> > . konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh &
>
> Ciao Davide, Non ho capito, perché dovrei anteporre la chiamata a
> konsole con un "." (punto)?
>
> comunque, ci ho provato, ma non funziona... non faccio neppure in
> tempo a vedere le varie console che si aprono, che sono già tutte
> chiuse.

Ho provato a mettere bash davanti al lancio del mio script, con il
risultato che nel mio script posso togliere le parti di export di
alcune veriabili, che vengono prese automaticamente da .profile (o
.bashrc,, non ricordo di preciso dove le ho inserite). ma ugualmente
non c'é verso di far diventare la console attiva nel momento in cui si
chiude l'ultimo comando dello script (o alla pressione di CTRL+C, che
interrompe l'ultimo comando dello script).

Byez
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Re: Come avviare script in konsole.

2018-10-27 Per discussione Gollum1
Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 19:17 Davide Prina
 ha scritto:
>
> On 26/10/2018 09:23, Gollum1 wrote:
>
> > mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script
>
> > konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh &
>
> > L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o
> > va in crash, la finestra non si chiude
>
> . konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh &

Ciao Davide, Non ho capito, perché dovrei anteporre la chiamata a
konsole con un "." (punto)?

comunque, ci ho provato, ma non funziona... non faccio neppure in
tempo a vedere le varie console che si aprono, che sono già tutte
chiuse.

-- 
Byez
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Re: Wine ed internet Explorer

2018-10-26 Per discussione Gollum1
Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 11:01 Paride Desimone
 ha scritto:
>
> Troppo datato il netbook per una macchina virtuale.
>

PlayOnLinux non è una macchiana virtuale, usa ancora wine, ma ti
permette di usare diverse versioni di wine, in funzione di quello che
devi fare, perché alcuni software girano solo su particolari
configurazioni di wine.

Byez
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Re: Wine ed internet Explorer

2018-10-26 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 25 ott 2018 alle ore 20:54 Paride Desimone
 ha scritto:
>
> Buonasera a tutti.
> Ho installato tramite winetricks, internet Explorer 7 perché ho necessità di 
> accedere ad un sito che dà accesso solo tramite questo browser.
> Non mi fa però navigare. Controllando le impostazioni vedo che non c'è 
> nessuna connessione di rete configurata. Se provo a dirgli di crearne una non 
> mi fa fare nulla. Qualcuno sa come fare?

prova ad usare playonlinux, che ti permette di creare delle "aree"
virtuali in cui far girare determinati programmi, perché magari hai
bisogno di una particolare versione di wine e una particolare
configurazione dello stesso. In passato, installando IE dalla lista di
playOnLinux, ero riuscito ad usarlo (poi ho avuto problemi per altri
plugin che dovevo usare, ma questa è un'altra storia).

Byez
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Come avviare script in konsole.

2018-10-26 Per discussione Gollum1
Buon giorno lista,
mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script su
altrettanti terminali, uso konsole di KDE.

i diversi script secondari sono chiamati con la seguente linea di
comando nello script principale:
konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh &

e tutto funziona abbastanza bene.
L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o
va in crash, la finestra non si chiude (per effetto del --noclose), ma
rimane inattiva, non ho praticamente il supporto di bash e l'ambiente
in cui è stato lanciato lo script (una virtualenv di python).

quindi non posso fare nulla, se non fermare anche tutti gli altri
script e rilanciare lo scrpt principale.

secondo voi, c'é qualche possibilità per fare in modo che le konsole
rimangano attive?

Byez
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Re: chromium e gnome-keyring.

2018-10-23 Per discussione Gollum1
Il 22 ottobre 2018 19:56:22 CEST, Davide Prina  ha 
scritto:
>
>hai magari modificato le configurazioni, magari usando seahorse o 
>secret-tool?

non credo sia questo, ha cominciato a farlo anche sul mio, con kde. senza, 
oltretutto, che io avessi scelto di usare il portafogli di kde... ho dovuto 
configurarlo a forza, perché anche se gli dicevo di non usarlo, ad ogni avvio 
me lo richiedeva comunque. quindi credo che sia un cambiamento in chromium (ho 
anche reinstallato la macchina, per altri motivi e si comporta ancora così). 
uso SID
byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Comando DD e seek

2018-10-07 Per discussione Gollum1
Il 7 ottobre 2018 20:08:54 CEST, Davide Prina  ha 
scritto:
>On 07/10/2018 11:19, Gollum1 wrote:
>> Il giorno dom 7 ott 2018 alle ore 09:45 Davide Prina
>> ha scritto:
>>>
>>> ahi, ahi, ahi... bottom quiting... questo è male! ;-)
>
>> per una volta che uno ha correttamente usato il bootm quoting invece
>> del top quoting, lo vai a riprendere? ;-P
>
>è sbagliato sia usare il botton quoting che il top quoting.
>Va eliminato dal messaggio iniziale tutto quello che non serve a 
>continuare il discorso, inoltre bisogna rispondere sotto ogni "domanda"
>
>e non in fondo a tutte le "domande"
>

Il top-quoting è male, e su questo non si transige.
Eliminare tutto quello che non fa parte del discorso (soprattutto firme e 
disclaimer) è una buona pratica.
Che il bottom-quoting sia il male e l'inline-quoting sia l'unico corretto, è 
una tua forzatura. La netetiquette parla di "preferire" l'inline-quoting, ma 
non che il bottom-quoting sia sbagliato.

Sono sempre stato marchiato come un talebano, su questo discorso, ma la tua 
forzatura mi pare del tutto fuori luogo. 
byez
-- 
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Comando DD e seek

2018-10-07 Per discussione Gollum1
Il giorno dom 7 ott 2018 alle ore 09:45 Davide Prina
 ha scritto:
>
> ahi, ahi, ahi... bottom quiting... questo è male! ;-)
>
> impara a quotare bene, così invogli anche gli altri a leggere le tue
> risposte e ad aiutarti.
> Se non sai di cosa stia parlando, allora cerca con un motore di ricerca
> (es: duckduckgo) la stringa "quotare bene"
>

per una volta che uno ha correttamente usato il bootm quoting invece
del top quoting, lo vai a riprendere? ;-P

> Inoltre dovresti evitare l'usto dell'html e far sì che le righe si
> spezzino circa al 72°-75° carattere.

su questo invece hai tutto il mio appoggio (maledetto colui che ha
inserito l'html nelle mail la prima volta... sempre maledetto sia).

> > Infatti non é un controllo approfondito.
>
> non è un controllo affidabile e basta o meglio è un controllo inutile
> che non ti fornisce i risultati che vuoi ottenere
>

infatti mi pare una operazione totalmente inutile.

Byez
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Re: Processo immortale

2018-10-02 Per discussione Gollum1
Il 2 ottobre 2018 10:48:00 CEST, Paolo Nicorelli  ha 
scritto:
>On Tue, 2 Oct 2018 at 09:48, liste DOT girarsi AT posteo DOT eu <
>liste.gira...@posteo.eu> wrote:
>
>> Probabile che sia in ambiente utente che non funziona, facendolo da
>> amministratore globale forse funzia.
>>
>
>Provato, rimane li.

killall -9 -w nome

rimane appeso fino a che il processo muore effettivamente (così te ne trovi due 
bloccati invece di uno ;-P) 
byez
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Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli 
errori, maledetto correttore automatico.



Re: Installazione dokuwiki (apt vs installazione manuale)

2018-09-07 Per discussione Gollum1
Il 7 settembre 2018 18:04:31 CEST, Federico Di Gregorio  ha 
scritto:
>On 09/07/2018 06:03 PM, Emanuele Bernardi wrote:
>> Ciao, sulle mie installazioni stable cerco di non mischiare
>repository 
>> per non andare a incasinare le dipendenze, io adotterei la strada 
>> dell'installazione manuale.
>> 
>> Emanuele
>> 
>> On 07/09/2018 17:45, Michele Carotta wrote:
>>> Ciao a tutti,
>>>
>>> dovrei installare dokuwiki su una Debian stable. Dokuwiki è stato 
>>> riammesso da poco nel ramo di testing. Cosa conviene fare,
>installare 
>>> il pacchetto testing sulla stable o lasciare perdere apt e procedere
>
>>> con l'installazione manuale?
>>>
>>> Grazie a tutti.
>
>Io metterei testing e farei un bel PIN per installare da testing solo 
>Dokuwiki e le sue dipendenze.
>
>federico

una soluzione potrebbe essere quella di usare i backports, magari hanno 
inserito anche dokuwiki.

un'altra soluzione è quella di installare dai sorgenti ufficiali (quindi non 
Debian) ma con la procedura che genera i pacchetti deb, non mi ricordo di 
preciso il comando, l'ho usato in passato ed era eccezionale, soprattutto per 
gestire le dipendenze e i cambi di versione nel tempo. 
byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-17 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 20:42 Gollum1
 ha scritto:
>
> >Prova a mettere
> >gtk-icon-theme-name = Adwaita
> >
> >nel settings.ini
> >
> >Prova per esempio anche con programmi più semplici tipo
> >vim-gtk3
>
> grazie di tutto il supporto, Walter.
>
[...]

> ora pare che tutto funzioni adeguatamente.

Ho provato a lanciare pycharm da terminale, e vedo che invece l'errore
su adwaita esiste ancora, ma non è più bloccante, nel senso che le
finestre ora vengono regolarmente popolate con il loro contenuto
corretto.

Appena ho un po' di tempo, provo a fare quelle modifiche che mi hai
suggerito (non posso essere sicuro che in realtà questo warning ci sia
sempre stato, solo che non avviandolo da terminale non me ne sono mai
accorto, quindi il mancato caricamento dell'interfaccia, in realtà non
dipendeva da questo tema).

Byez
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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il 16 agosto 2018 22:16:14 CEST, Paolo Miotto  ha 
scritto:
>Scusa, sono in ferie e non  riesco a seguire la lista.
>
>Devi studiarti le funzionalità dei remote: in pratica tu hai il tuoi 
>repo locale che ha bitbucket come remote origin, in quanto l'hai
>clonato 
>da lì.
>
>Poi aggiungi altri remote, ovvero altri repository su cui puoi fare
>push 
>e pull di tutti i branch o solo di alcuni. Nel tuoi caso forse è 
>preferibile avere un branch per ciascu remote, per non incasinarsi.
>
>quindi tu avresti:
>
>master -> origin/master
>
>Branch_A -> remote-a/master
>
>Branch_b -> remote_b/master
>
>ecc.
>
>
>Dopo di che puoi fare il diff tra master e Branch_A, se le cose che
>sono 
>su Branch_A ti servono le mergi in master e le pushi su origin.
>
>Lo stesso discorso per gli altri branch.

quindi, ribaltare la soluzione che ho adottato io, invece di entrare in ogni 
backup e fare il push verso la copia locale... entro nella copia locale, creo 
un branch e faccio il pull da un backup, poi un'altro, e un'altro ancora...

in effetti così diventa più gestibile controllare le differenze e fare il merge 
delle cose interessanti...

grazie delle info (mi sto studiando la documentazione di git, e comincio a 
capire quello che mi dite in modo più chiaro e sensato... git è una gran 
figata).


byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il 16 agosto 2018 18:40:58 CEST, Walter Valenti  ha 
scritto:
>> per quanto riguarda libreoffice, nulla è cambiato, le icone sono
>tutte
>> bianche (anche se si vedono i contorni delle figure, cosa strana).
>
>> pycharm non mi fornisce più l'errore della mancanza del modulo
>> adweita, però continua a non partire...
>
>> comincio a pensare che questi upgrade automatici abbiano rotto
>> qualcosa a livello di java, alla fine questi ultimi sono tutti i
>> programmi scritti in java.
>
>
>
>
>libreoffice non è scritto in java.
>Ci sono delle componenti scritte in Java per interfacciarsi
>con alcuni DB, ma sono disabilitabili.
>
>Prova a mettere
>gtk-icon-theme-name = Adwaita
>
>nel settings.ini
>
>
>
>Prova per esempio anche con programmi più semplici tipo 
>vim-gtk3

grazie di tutto il supporto, Walter.

Alla fine, dovendo abbandonare la macchina per tornare a casa, ho utilizzato un 
metodo più drastico.
ho fatto il remove e purge dei task che installano la parte grafica e utente 
(ho quindi cancellato xorg, kde, gimp, office, e qualcosa d'altro in breve 
tempo) poi ho rifatto l'installazione dei tre task, e mi sono ritrovato con 
tutto funzionante.

lo so, non è la Debian way, ma non avevo ulteriore tempo per analizzare il 
problema, certo, sono stato fortunato che la procedura ha dato l'effetto 
sperato.

ora pare che tutto funzioni adeguatamente.

grazie ancora del tempo che mi hai dedicato. (per curiosità, andrò comunque a 
rivedere
quelle configurazioni che mi hai indicato)

buona serata a te, e a tutta la lista. 
byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: Nuova installazione su SSD

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:54 Luca Costantino
 ha scritto:

> Inoltre, anche se so benissimo che ci sono mille scuole di pensiero 
> differenti, avete uno schema di partizionamento da consigliare?
> Solitamente creo 4 partizioni, una per /boot, una per /swap, una per /home ed 
> una per il sistema. A questo giro pensavo di farne 3, ovvero di eliminare la 
> partizione dedicata ad /home e metterla insieme a sistema.

personalmente non metterei /home insieme al sistema, nel momento in
cui dovessi trovarti costretto a reinstallare, perderesti tutto il tuo
materiale. Magari potresti mettere /boot insieme al resto del sistema
operativo, visto che non c'é più la necessità di stare entro i primi
1024 byte per il loader (già da parecchi anni).

> Ci sono delle opzioni particolari da specificare in fase di partizionamento, 
> per quanto riguarda gli SSD?

anche qui, ci sono diverse scuole di pensiero... mi astengo su questo argomento.

Byez
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Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:46 Walter Valenti
 ha scritto:
>
> >> Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ?
>
> > assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché
> > normalmente non uso gnome/GTK3
>
>
>
> Prova a impostare da shell il tema, ovvero:
>
> export GTK_THEME=Adwaita
>
> e da lì lancia una applicazione GTK3 e vedi se funziona.
> Se ti funziona imposti il tema in maniera definitiva:
> nel file:
> $HOME/.config/gtk-3.0/settings.ini
> nella sezione [Settings]
> gtk-theme-name = Adwaita
>

lanciando gimp non è cambiato nulla, questo è l'errore che ottengo, ma
pare essere un altro problema (sempre con gtk) che poi vedrò se riesco
a risolvere.

===
Gtk-Message: 17:54:42.011: Failed to load module "atk-bridge"
Missing fast-path babl conversion detected, Implementing missing babl fast paths
accelerates GEGL, GIMP and other software using babl, warnings are printed on
first occurance of formats used where a conversion has to be synthesized
programmatically by babl based on format description

*WARNING* missing babl fast path(s): "R'G'B' double" to "CIE Lab double"
===

per quanto riguarda libreoffice, nulla è cambiato, le icone sono tutte
bianche (anche se si vedono i contorni delle figure, cosa strana).

pycharm non mi fornisce più l'errore della mancanza del modulo
adweita, però continua a non partire...

comincio a pensare che questi upgrade automatici abbiano rotto
qualcosa a livello di java, alla fine questi ultimi sono tutti i
programmi scritti in java.





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Byez
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Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:06 Gollum1
 ha scritto:
>
> > Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ?
>
> assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché
> normalmente non uso gnome/GTK3
>

Stavo guardando i log di apt, esistono un casino di entry che sono
lanciate da /usr/bin/unattended-upgrade, in pratica mi ritrovo la
macchina costantemente aggiornata, che se potrebbe andarmi bene su una
stable, dove le cose sono più che controllate prima del rilascio, meno
bene mi va su una unstable... adesso risalire a quello che è stato
aggiornato in automatico, che potrebbe aver portato il problema delle
GTK3...

mi sa che vado a disabilitare tutti questi utomatismi... maledetti...
ora cosa devo quardare, per capire che cosa è andato storto?

Byez
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Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 15:56 Walter Valenti
 ha scritto:
>
> >ho riscontrato i seguenti problemi:
>
> > gimp (problema di rendering di alcune parti, le thumbnail delle icone
> > tendono al blu)
> > opnJDK 8 e 9 e IcedTea aprono la finestra di configurazione, ma rimane
> > completamente vuota, come per pycharm (e anche questi dovrebbero
> > essere scritti in java).
> > libreoffice, ha dei grossi problemi nell'interfaccia, con icone
> > trasparenti o parti mancanti.
> > gns3 non parte proprio, ma credo che questo sia un problema di
> > configurazione del programma stesso (non l'ho mai usato, solo
> > installato).
>
> > altri programmi che potrebbero essere gtk3 non ne conosco, uso
> > synaptic come gestore dei pacchetti, ma credo che usi ancora le gtk2,
>
> > infatti sembra funzionare adeguatamente.
>
>
> Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ?

assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché
normalmente non uso gnome/GTK3


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Byez
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Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 14:45 Walter Valenti
 ha scritto:

> Prova a lanciare qualche applicazione GTK3 non Java e vediamo
> come si comporta.

ho provato a lanciare quasi tutti i programmi che non siano di KDE,
pochi per la verità.

ho riscontrato i seguenti problemi:

gimp (problema di rendering di alcune parti, le thumbnail delle icone
tendono al blu)
opnJDK 8 e 9 e IcedTea aprono la finestra di configurazione, ma rimane
completamente vuota, come per pycharm (e anche questi dovrebbero
essere scritti in java).
libreoffice, ha dei grossi problemi nell'interfaccia, con icone
trasparenti o parti mancanti.
gns3 non parte proprio, ma credo che questo sia un problema di
configurazione del programma stesso (non l'ho mai usato, solo
installato).

altri programmi che potrebbero essere gtk3 non ne conosco, uso
synaptic come gestore dei pacchetti, ma credo che usi ancora le gtk2,
infatti sembra funzionare adeguatamente.

La macchina è una unstable.
Byez
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Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»

2018-08-16 Per discussione Gollum1
Ciao Lista,

   Ho installato pycharm sul mio portatile (era già installato, ma una
vecchia versione, che presentava lo stesso problema, pensando ad una
incompatibilità dovuta alla versione del 2017, ho pensato di fare una
nuova installazione).

Quando lancio pycharm.sh per configurare e far partire il programma,
mi ritrovo una finestra di dialogo completamente vuota (ma
evidentemente i campi esistono, in quanto schiacciando a caso sulla
finestra vengono eseguite delle azioni).

Ho provato a lanciare lo stesso file da console, ed ottengo il warning
che ho scritto nel subject.

credo che sia un qualcosa legato a java (visto che pycharm è scritto
con questo linguaggio), ma non riesco a capire quale possa essere il
problema, e perché fino a poco tempo fa tutto funzionava, ed ora
invece no... (ho il grosso sospetto che debian si stia mantenendo
aggiornata in autonomia, e la cosa non mi piace molto).

ho provato a cercare con apt in quali pacchetti si faccia riferimento
a questo tema, ed è contenuto in alcuni pacchetti di gnome, che ho
provveduto ad installare (anche se io uso kde). purtroppo neppure
questo pare che sia risolutivo, pycharm continua a non funzionare (e
non saprei se è il solo programma coinvolto nel malfunzionamento).

qualcuno ha qualche idea? cosa dovrei cercare?

Grazie
Byez
-- 
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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-15 Per discussione Gollum1
Il 15 agosto 2018 18:31:49 CEST, Alessandro Pellizzari  ha 
scritto:
>
>Qui onestamente non saprei. Dipende troppo da quante differenze hai.
>Rischi di trovarti tre branch impossibili da mergiare.
>
>Probabilmente il modo più semplice è prendere un progetto come "base",
>da lì creare un branch e poi copiare fisicamente i file in modo che si
>calcoli lui le differenze.
>
>Questo però ti fa perdere la storia dei commit, e nel branch avrai un
>singolo commit con tutto dentro (a meno che non committi gruppi di file
>un po' alla volta).
>
alla fine credo di aver risolto:
sono entrato nel primo backup, ho fatto il commit di tutto quello che era 
rimasto non commitato, e ho fatto il push, sono entrato nel secondo backup, ho 
fatto il pull, il merge e nuovamente il push. stessa cosa per il terzo.

Ho dovuto mettere a posto qualcosina a mano, che il merge non univa, e 
disolvere un problemino di branch, ora tutto è caricato su un singolo 
repository locale.

ora mi riservo di esaminare un po' i log e i file, per avere effettivamente una 
situazione coerente, prima di fare l'ultimo commit e il push verso il 
repository remoto. 
byez
-- 
gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-13 Per discussione Gollum1
Il giorno lun 13 ago 2018 alle ore 11:21 Gollum1
 ha scritto:
>
> lo so... sto facendo un bel po' di confusione, spero di dipanare al
> più presto questa nebbia che mi ritrovo davanti agli occhi
>
>

Mi sto studiando la documentazione sul sito di git, spero di riuscire
a dipanare la nebbia...
GRAZIE.

Byez
-- 
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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-13 Per discussione Gollum1
Il giorno lun 13 ago 2018 alle ore 10:36 Alessandro Pellizzari
 ha scritto:
>
> On 12/08/18 17:10, Gollum1 wrote:
>
> > vado su uno dei tre repository locali, e lo aggancio come remote al
> > repository locale, e ci paccio un push... a quel punto ho il
> > repository locale con tutti i commit del primo dei repository locali
> > vecchi... faccio così anche per gli altri due, committando di volta in
> > volta, e così facendo dovrebbe fare anche i merge, quando faccio i
> > push da ogni repository vecchio... oppure sto sbagliando ancora la
> > prospettiva?
>
> Provo a buttare giù una soluzione.
>

Grazie Alessandro, mi tengo la tua mail da parte, che appena comincio
a fare questo lavoro, la riprendo e me la studio...
Inizialmente avevo optato per tenere tutto su bitbucket (tutte e due i
repository), per il fatto che bitbucket mi permette di tenere privato
il repository.

Purtroppo insorgono due problemi non indifferenti:
Per fare in modo gli utenti possano prelevare i file, sono obbligato a
farli iscrivere e bitbucket, il che potrebbe anche essere fastidioso.
Il secondo problema, ancora più invalidante, è che la versione
"gratuita" di gestione del repository privato, mi permette di far
accedere solo 5 persone.

Constatando che il voler tenere privato il repository, non si dimostra
poi una gran soluzione (semplicemente perché, una volta che hanno in
mano la loro copia, nulla impedisce ai miei studenti di mandare in
giro tutta la mia documentazione), me ne faccio una ragione ed uso un
repositry pubblico (github o bitbucket a questo punto è indifferente).
Con questa considerazione, diventa ideale la procedura che mi hai
descritto.


Negli ultimi post, mi sono trovato invece con un ulteriore problema
(non è lo stesso progetto, ma parliamo sempre di git).

Ho eliminato e rifatto il repository su bitbucket del mio progetto
(repository privato, visto che ci lavoro solo io, e non devo
distribuirlo).
Mi trovo con tre versioni locali del repository originale, che vorrei
reinserire nel nuovo repository (più che altro, per inserire eventuali
modifiche rimaste disperse nei veri repository, altrimenti mi
basterebbe copiare spudoratamente i file dall'ultimo, e avrei anche
come effetto un rebase del repository).

quindi  la situazione è l'attuale:

1) un repository nuovo di pacca e completamente vuoto su bitbucket (privato).
2) un clone locale del repository di bitbucket (anche questo vuoto)
3) tre repository locali, copie in tempi diversi del repository
originale, vecchio (potrebbero anche aumentare, se spazzolando i vari
computer su cui lavoravo al progetto, dovessi trovare ulteriori
repository dispersi).

l'idea che mi è venuto, è quello di spostare tutti questi repository
su questo computer, entrare in ogni repository vecchio, e mettere come
suo remote il nuovo repository locale, fare un add dei file ed un
commit, per poi procedere ad un push verso il repository locale.

Il fatto è che non so come si comporta il repository locale con tutti
questi commit, ad un certo punto è come se fossero diversi
sviluppatori che lavorano contemporaneamente allo stesso progetto,
quindi ad un certo punto, quiando sul repository principale faccio il
commit per mandarlo su bitbucket, dovrebbe fare il merge dei vari
commit arrivati (e questa cosa mi spaventa un po', non avendola mai
gestita).

non dovrebbe essere nulla di trascendentale, ma sono un po' in ansia
(spero di non perdere nulla del mio progetto).

mi ricordo anche che uno dei veri repository aveva anche dei file in
stages (o come cavolo si chiama), come mi devo comportare con questi?
spostarli in un branch a parte e poi committare l'intero branch?
(presumo che se non faccio nulla, questi rimangono sempre nella
versione locale, senza mai essere esportata sul repository remoto...

lo so... sto facendo un bel po' di confusione, spero di dipanare al
più presto questa nebbia che mi ritrovo davanti agli occhi

Grazie di tutto...

Byez
-- 
Byez
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Re: Problema installazione debian su hp

2018-08-12 Per discussione Gollum1
Il 12 agosto 2018 18:36:31 CEST, "developermailist@Vincenzo Gianfelice" 
 ha scritto:
>Salve ragazzi. Oggi stavo installando debian 9 su un hp, ma ho notato
>differenti problemi:
>
>- 1° il primo problema é che quando parte l installazione, parte in un
>modo del tutto insolito: parte giá con la maggior parte dei parametri
>configurati in "default" e non posso cambiarli.
>

che tipo di immagine stai usando? 
che modalità di installazione hai scelto? 
quale branch vuoi installare? nel senso, rimani sulla stable, vuoi passare alla 
testing o vuoi andare addirittura alla unstable? 

>- 2° ho notato che su certe usb del mio computer, ( perche sto
>effettuando l isntallazione tramite usb ) l installazione parte in modo
>diverso se la chiavetta usb la attacco a una porta usb piuttosto che a
>una altra... bel mistero. Per modo diverso intendo proprio come se
>fosse il pc a "dettare le regole" su come deve avvenire l
>installazione.
>

questa mi giunge nuova, a meno che la tipologia di USB influenzi in qualche 
modo l'installazione (usb1, usb2 o usb3). sinceramente non ho mai notato 
qualcosa del genere. 

>Inoltre il pc ha anche il uefi,ma l ho prontamente disabilitato.

perché? uefi è comunque il futuro, e se il disco è maggiore di 2TB, sei 
obbligato ad usare l'accoppiata uefi+gpt

il fatto è che in realtà ci ho sempre litigato in malo modo, l'unica volta in 
cui tutto è andato subito liscio, è perché c'era su l'innominabile che già lo 
usava, ed io ho provveduto ad installare senza rimuovere la partizione uefi. 

>Qualcuno che puo darmi qualche spiegazione in merito? 

io personalmente preferisco installare con la mini ISO, almeno vado 
direttamente ad installare il branch che mi interessa (solitamente sis).


byez
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gollum1

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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-12 Per discussione Gollum1
Il giorno dom 12 ago 2018 alle ore 17:28 Gollum1
 ha scritto:
>
> Il 12 agosto 2018 11:23:47 CEST, Paolo Miotto  ha 
> scritto:

> >Devi fare il contrario: aggiungere gli altri repo al tuo clone di
> >bitbucket; da lì puoi vedere le differenze, fare i merge e pusharli
> >verso il repo definitivo.
> >
>
> vediamo se ho capito.
> io ho rifatto il repository vuoto su bitbucket e l'ho clonato in locale, ci 
> copio dentro quello che credo che sia il più vecchio dei tre che ho a 
> disposizione, e ne faccio il commit su bitbucket. ci copio dentro il 
> successivo e faccio il nuovo commit... c'è qualcosa che non mi torna...

come si comporterebbe invece il tutto, se io faccio il repository su
bitbucket, e me lo porto in locale.
vado su uno dei tre repository locali, e lo aggancio come remote al
repository locale, e ci paccio un push... a quel punto ho il
repository locale con tutti i commit del primo dei repository locali
vecchi... faccio così anche per gli altri due, committando di volta in
volta, e così facendo dovrebbe fare anche i merge, quando faccio i
push da ogni repository vecchio... oppure sto sbagliando ancora la
prospettiva?

Byez
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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-12 Per discussione Gollum1
Il 12 agosto 2018 11:23:47 CEST, Paolo Miotto  ha 
scritto:
>Il 09/08/2018 20:16, Gollum1 ha scritto:
>>> se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione
>a
>>> prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket
>>> come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei
>vari
>>> commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione
>>> delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle
>>> andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli
>>> file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo
>>> principale? eventualmente con i merge del caso?
>>>
>>> è possibile e affidabile un approccio del genere?
>
>Devi fare il contrario: aggiungere gli altri repo al tuo clone di 
>bitbucket; da lì puoi vedere le differenze, fare i merge e pusharli 
>verso il repo definitivo.
>
>Mandi.
>
>Paolo

vediamo se ho capito.
io ho rifatto il repository vuoto su bitbucket e l'ho clonato in locale, ci 
copio dentro quello che credo che sia il più vecchio dei tre che ho a 
disposizione, e ne faccio il commit su bitbucket. ci copio dentro il successivo 
e faccio il nuovo commit... c'è qualcosa che non mi torna... 
byez
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errori, maledetto correttore automatico.



Re: [OT?] [PHP-PDO-CLASS] controllo incrociato tra due funzioni

2018-08-09 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 9 ago 2018 alle ore 21:24 Davide Prina
 ha scritto:
>
> On 09/08/2018 16:20, Giuseppe Naponiello wrote:
>
> > ho un form per la creazione di un nuovo utente, i dati vengono salvati
> > tramite PDO in un db postgres.
>
>
> perché evitare 3?
> se l'utente è creato devi impostare, all'interno della transazione un
> flag che dice utente creato, mail da inviare.
>
> Poi un job ogni tot manda la mail a tutti quelli che hanno lo stato
> creato, ma mail non inviata e se riesce ad inviare la mail cambia lo
> stato, altrimenti mette in un log l'errore d'invio.
>
> In questo modo risolveresti anche il punto 4.
>
> Poi non è capito il tuo discorso, forse perché non conosco PHP, ma se
> l'utente non viene creato non potevi semplicemente verificare quanti
> record erano stati inseriti nella tabella con l'ultima insert fatta e se
> ti ritornava 1, allora spedivi la mail?
>

la butto lì, non ho grande esperienza, ma perché non fare la procedura
di creazione dell'utente, in un task successivo controllare se
l'utente è stato creato, e solo a quel punto inoltrare la mail.
oltretutto presentare in fase di login, il link per richiedere la mail
con la password se non si è già ricevuta, sposti il problema
all'utente (molti mandano una mail di certificazione dell'account, per
verificare la mail, se non viene verificata, entro 48 ore cancelli
l'utente, perché se dovessero aver messo la mail sbagliata, avresti
altrimenti bruciato lo username, così invece l'utente può procedere a
rifare la procedura diregistrazione).

e ti toglieresti dalle cosidette tutti i controlli incrociati che devi
fare (e che non sempre puoi verificare, tu puoi aver inviato la mail,
ma l'utente potrebbe non averla ricevuta per problemi suoi).

Byez
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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-09 Per discussione Gollum1
Il giorno gio 9 ago 2018 alle ore 18:18 Gollum1
 ha scritto:
>
>
> spostando invece il discorso più propriamente su git, mi trovo in una
> situazione un po' diversa...
>
> avevo un repository su cui stavo facendo lo sviluppo di un mio
> programmino, nel tempo ho copiato il repository in diverse posizioni,
> e probabilmente qualcuno di questi ha avuto pure delle modifiche...
>
> per fare un po' di pulizia, ho deciso di cancellare il reposity
> remoto, e di ricomniciare a ricaricare il materiale, ma dei repository
> che mi ero salvato, non ho un riferimento di quello che era il
> repository più aggiornato e non so neppure quale sia quello che ha
> avuto modifiche rispetto all'originale.
>
> se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione a
> prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket
> come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei vari
> commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione
> delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle
> andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli
> file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo
> principale? eventualmente con i merge del caso?
>
> è possibile e affidabile un approccio del genere?

guardando le date di alcuni file, nelle tre direcotry, posso dare una
sequenza temporale alle stesse, quindi potrei individuare l'ultima
trnauillamente, ma vorrei comunque reinserirle tutte e tre nel
repository, seguendo la corretta sequenza, per recuperare le diverse
parti successivamente, come mi consigliate di procedere ?

Grazie


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Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.

2018-08-09 Per discussione Gollum1
Il giorno lun 16 lug 2018 alle ore 10:46 Paolo Nicorelli
 ha scritto:
>
> On Sun, 15 Jul 2018 at 22:49, Gollum1  wrote:
>>
>> Il giorno sab 14 lug 2018 alle ore 08:39 Paolo Miotto
>>  ha scritto:
>> >
>> > Il 13/07/2018 22:53, Gollum1 ha scritto:
>> > > Ho scelto bitbucket perché mi permette di fare il repository privato
>> >

> Però su bitbucket (account free)  puoi avere, tra i tuoi collaboratori, fino 
> a 5 users
>
> ... che tradotto vuol dire che, a prescindere da quanti repo hai, puoi avere 
> fino 5 persone che hanno accesso a tuoi repo privati.
>

non avevo valutato questo aspetto... e non mi va bene... ho quindi
deciso di usare comunque git per lo sviluppo, in modo da mantenere il
versioning, ma invece di usare un secondo repository per la
distribuzione, quando ritengo un file abbastanza completo, lo copio
spudoratamente in dropbox, ed invio il link alla cartella di dropbox
ai diversi utenti, sta a loro poi andare a vedere se ogni tanto ci
sono aggiornamenti oppure no.

Non è la soluzione ottimale, a meno che dropbox non preveda di
avvertire da solo tutti gli utenti che hanno ricevuto il link che c'é
stato un aggiornamento, e anche il discorso protezione, alla fin della
fiera, credo che vada a decadere, perché mi sa che chiunque abbia il
link riesca a scaricare i file, e non solo chi è stato esplicitamente
invitato. (falso problema, visto che poi basta che uno lo abbia in
mano, e lo distribuirà sicuremanete a tutti i suoi conoscenti).

spostando invece il discorso più propriamente su git, mi trovo in una
situazione un po' diversa...

avevo un repository su cui stavo facendo lo sviluppo di un mio
programmino, nel tempo ho copiato il repository in diverse posizioni,
e probabilmente qualcuno di questi ha avuto pure delle modifiche...

per fare un po' di pulizia, ho deciso di cancellare il reposity
remoto, e di ricomniciare a ricaricare il materiale, ma dei repository
che mi ero salvato, non ho un riferimento di quello che era il
repository più aggiornato e non so neppure quale sia quello che ha
avuto modifiche rispetto all'originale.

se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione a
prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket
come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei vari
commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione
delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle
andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli
file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo
principale? eventualmente con i merge del caso?

è possibile e affidabile un approccio del genere?

Grazie.

Byez
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Fwd: [ninux-not-wireless] NetSpectre

2018-07-29 Per discussione Gollum1




 Messaggio originale 
Da: Germano Massullo 
Inviato il: 27 luglio 2018 16:47:04 CEST
A: Not-Wireless 
Oggetto: [ninux-not-wireless] NetSpectre

Nuova puntata della saga Spectre
NetSpectre: A remote Spectre attack without attacker-controlled code on
the victim, and the first Spectre attack which works without the cache
as covert channel

Paper: https://misc0110.net/web/files/netspectre.pdf

https://twitter.com/misc0110/status/1022603751197163520
___
Not-wireless mailing list
not-wirel...@ml.ninux.org
http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/not-wireless

byez
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gollum1

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Re: [OT] DB semplice

2018-07-24 Per discussione Gollum1
Il 24 luglio 2018 15:42:36 CEST, Giuliano Grandin  
ha scritto:
>Il giorno Mon, 23 Jul 2018 15:11:38 +0200
>Gollum1  ha scritto:
>
>> Il 23 luglio 2018 14:52:42 CEST, Giuliano Grandin
>>  ha scritto:
>> >Il giorno Sun, 22 Jul 2018 19:52:38 +0200
>> >Davide Prina  ha scritto:
>> >
>> >...
>> >  
>> >> Il mio consiglio è prima di tutto studiare le basi di un database
>e
>> >> poi cimentarti con l'uso.  
>> >
>> >mi inserisco qui, che documenti in italiano mi consigliate?
>> >  
>> la domanda è fondamentalmente mal posta.
>
>provo a sistemarla: vorrei capire, non a livello di esame
>universitario o creatore/programmatore di database, ma più semplice,
>come sono i database, oggi.
>
>> 
>> tenendo conto che se ti vuoi cimentare con l'informatica, un pizzico
>> di inglese lo devi masticare, non puoi farne a meno.
>
>ok
>
>> 
>> il secondo errore è la richiesta troppo generica... hai presente
>> quanti tipi di DB-engine esistono, relazionali e non?
>> 
>> quindi, prima devi capire che cosa devi fare, in base a questo devi
>
>per ora, comunque a livello non professionale, non ho cose da fare.
>
>In un secondo momento, vorrei recuperare alcuni db fatti con paradox su
>dos 5.0 e windows 3.1 più di vent'anni fa. Quello che ho visto finora
>fra i convertitori non mi permette di recuperare/usare né i dati né le
>finestre per inserire e per interrogare i db fatti.
>
>> scegliere lo strumento (il DB-engine) più idoneo. A quel punto inizia
>> l'approfondimento di quel DB-engine in particolare.
>> 
>> Va da sé, che per poter fare la scelta, devi avere una minima
>> infarinatura della teoria che stanno dietro i DB e un elenco di
>> DB-engine da valutare (la valutazione implica un minimo di studio di
>> ogni engine). byez
>
>ecco, questo è quello che voglio fare ora, l'hai descritto meglio di
>me!
>
>Grazie
>Giuliano
>
>
>P.S.
>Potrei anche provare a riaccendere il Compaq che usavo all'epoca, ma il
>WAF (Wife Acceptance Factor) relativo è asintotico a zero con
>velocità infinita  :-)
>
>--
>Ci sono solamente 10 tipi di persone nel mondo:
>chi comprende il sistema binario e chi no.

da quello che ho capito, quello che serve a te è un content manager, dove devi 
archiviare documenti ed immagini, assegnando a ciascuno dei tag, in modo che 
sia facile reperire i contenuti, o sbaglio?

se questa è la soluzione, è inutile reinventarsi l'acqua calda. Anche se deve 
usarlo una persona solo, installerei sulla sua macchina un content manager via 
pagina web.

(anche perché non ci hai detto quali conoscenze hai di linguaggi di 
programmazione, necessari se vuoi farti un prodotto totalmente fatto in casa) 

ce ne sono diversi, da quello usati da Wikipedia, a WordPress, al già citato 
genropy, e ne puoi trovare altri.

la maggior parte di questi usano MySQL come DB-engine (oramai sostituito su 
quasi tutte le distribuzioni da MariaDB), qualcuno preferisce usare postgreSQL, 
ottimo engine, ma non so se può essere sostituito a MariaDB per quei framework 
citati, ad esclusione di genropy che è indipendente dall'engine usato (i primi 
sono scritti in php, genropy in python) L'engine partirebbe automaticamente al 
boot della macchina, come il server web, l'utente dovrebbe lanciare solo il 
browser su local host.

un discorso un po' diverso per quanto riguarda genropy, che una volta 
installato nella sua versione base non necessita di un DB-engine esterno (usa 
sqlite, di cui contiene già L'engine) , e contiene anche un suo web server di 
sviluppo, adattissimo per il tipo di lavoro che vuoi fare. potresti fare uno 
script che faccia partire il server al boot, o un semplice script che lo faccia 
partire all'occorrenza, dopo di che, si fa uso anche in questo caso del browser 
come interfaccia.

avere un'interfaccia web, aiuterebbe anche te nello sviluppo, tutti questi 
sistemi ti facilitano la gestione dei dati del DB, dandoti degli strumenti già 
collaudati per costruire l'interfaccia per l'utente. altrimenti dovresti farti 
un programma standalone, e gestirti tutto da solo.

Per quanto riguarda genropy, ti ho dato i riferimenti in una precedente mail:
www.genropy.org la pagina web
genr...@freelists.org la mailing list di supporto (tutto italiano, come il 
progetto)

per gli altri, trovi tonnellate di documenti, anche in italiano...

personalmente, prima di genropy, mi sono trovato bene con WordPress, Wikimedia 
solo in seconda battuta, anche se sarebbe più un content manager rispetto a 
WordPress.

buon lavoro
byez
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gollum1

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errori, maledetto correttore automatico.



Re: [OT] DB semplice

2018-07-23 Per discussione Gollum1
Il 23 luglio 2018 14:52:42 CEST, Giuliano Grandin  
ha scritto:
>Il giorno Sun, 22 Jul 2018 19:52:38 +0200
>Davide Prina  ha scritto:
>
>...
>
>> Il mio consiglio è prima di tutto studiare le basi di un database e
>> poi cimentarti con l'uso.
>
>mi inserisco qui, che documenti in italiano mi consigliate?
>
la domanda è fondamentalmente mal posta.

tenendo conto che se ti vuoi cimentare con l'informatica, un pizzico di inglese 
lo devi masticare, non puoi farne a meno.

il secondo errore è la richiesta troppo generica... hai presente quanti tipi di 
DB-engine esistono, relazionali e non?

quindi, prima devi capire che cosa devi fare, in base a questo devi scegliere 
lo strumento (il DB-engine) più idoneo. A quel punto inizia l'approfondimento 
di quel DB-engine in particolare.

Va da sé, che per poter fare la scelta, devi avere una minima infarinatura 
della teoria che stanno dietro i DB e un elenco di DB-engine da valutare (la 
valutazione implica un minimo di studio di ogni engine). 
byez
-- 
gollum1

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Re: [OT] DB semplice

2018-07-22 Per discussione Gollum1
Il 22 luglio 2018 18:03:02 CEST, Leandro sullo sgorbio 
 ha scritto:
>Il giorno dom, 22/07/2018 alle 13.40 +0200, Gollum1 ha scritto:
>> Il 22 luglio 2018 11:48:20 CEST, Leandro Noferini
>>  ha scritto:
>
>[...]
>
>> > C'è qualcosa di più semplice di base?
>> 
>> prima di tutto, devi determinare quante persone e quanti accessi
>> contemporanei devono essere fatti.
>
>Nessuno, un solo utente.
>
>> solitamente base e altri programmi del genere sono prevalentemente
>> monoutente.
>
>Esatto.
>
>> Altea considerazione che devi fare, come ci si accede al DB?
>
>Direttamente.
>
>> è una macchina che fa da server per diversi altri computer?
>
>Questo assolutamente no perché sarebbe un'implementazione assolutamente
>privata e personale.
>
>> comunque poi devi imparare ad interagire con il DB attraverso il
>> linguaggio SQL.
>
>Questo io lo posso anche imparare ma gli utenti assolutamente no.
>
>> spesso ci si interfaccia ai dB attraverso pagine web, per renderli
>> fruibili a più persone contemporanemente.
>
>Non c'è assolutamente questa prospettiva perché la cosa sarebbe anche
>piuttosto privata.
>
>> uno dei dB più semplici è sqlite, che si basa in realtà su un unico
>> file. Ci sono anche alcuni DB nosql, ma non ho mai guardato come
>> funzionano. 
>> byez
>
>E va bene, questo sarebbe il backend ma io cercavo qualcosa di più
>semplice per la creazione dell'interfaccia di interrogazione e modifica
>del db.

come ti è già stato detto, c'è la possibilità di costruirsi delle interface con 
python e le librerie qt.

io personalmente metterei in piedi un server locale genropy, un framework che 
gestisce buona parte della infrastruttura del DB (senza fare nulla di 
particolare usa sqlite, già di suo).

a questo punto basterebbe solo metterlo sulla macchina della persona che lo 
deve usare e fare uno script che lo lancia.

già di suo, se non si hanno grandi pretese, senza fare nulla si hanno delle 
ottime viste dei dati, con un pizzico di programmazione, si possono fare anche 
cose molto complesse. naturalmente, l'interfaccia è una pagina web, che si 
naviga con il browser puntando su localhost. 

il progetto è italiano, la documentazione non è perfetta, ma esiste una bella 
comunità dietro e gli sviluppatori sono sempre molto disponibili.

tra i destinatari della mail c'è anche la mailing list del progetto (nel caso 
volessi continuare il colloquio direttamente con la community genropy), mentre 
il sito di riferimento è http://www.genropy.org

byez
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gollum1

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