Re: [OT] un consiglio su git
Il giorno dom 17 nov 2019 alle ore 16:57 Gollum1 ha scritto: > > Il progetto è parecchio ampio, ma in accordo con gli sviluppatori, si > vuole cercare di suddividerlo in più pacchetti autonomi, per fare > questo mi servirebbe capire se posso, nel mio repository, creare un > branch vuoto, e spostare dal master in questo solo alcuni pacchetti, > per verificare le reciproche dipendenze, e quindi costruire l'unità > funzionale. naturalmente vuol dire avere la possibilità di spostare > tra i due branchi i file in funzione del risultati dei test, non > necessariamente questi file devono subire modifiche. > > mi ricordo che con un altro sistema di versioning che ho usato in > passato (ma non ricordo quale fosse) una cosa del genere ero riuscito > a farla, con git, è possibile? > forse ho trovato: git checkout —orphan crea un branch non legato a quelli precedenti, e quindi si può ripulire e lavorare in modo separato da tutto... faccio qualche prova... Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
[OT] un consiglio su git
Ciao Lista, ho bisogno di capire come posso muovermi in un progetto Open Source a cui voglio contribuire. Il progetto è parecchio ampio, ma in accordo con gli sviluppatori, si vuole cercare di suddividerlo in più pacchetti autonomi, per fare questo mi servirebbe capire se posso, nel mio repository, creare un branch vuoto, e spostare dal master in questo solo alcuni pacchetti, per verificare le reciproche dipendenze, e quindi costruire l'unità funzionale. naturalmente vuol dire avere la possibilità di spostare tra i due branchi i file in funzione del risultati dei test, non necessariamente questi file devono subire modifiche. mi ricordo che con un altro sistema di versioning che ho usato in passato (ma non ricordo quale fosse) una cosa del genere ero riuscito a farla, con git, è possibile? Grazie -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Repository Debian powerpc
Il 10 ottobre 2019 12:04:48 CEST, Dede Carli ha scritto: >Scusa, casini con la posta… >La rete funziona, con il browser anche… ma se Synaptic vede i pacchetti >non significa che riesce ad accedervi? > >Dede > > > > > > >> Il giorno 10 ott 2019, alle ore 11:26, valerio > ha scritto: >> >> hai risposto a me solo... >> >> Il 10/10/19 11:14, Dede Carli ha scritto: >>> Mi sembra tutto a posto… >>> Mi dice “Temporary failed to fetch…”. >>> Proverò a disinstallare LibreOffice, per vedere se riprende a >funzionare… >> problemi di rete? prova con il browser a caricare la pagina del >repository >> >> valerio >> >> >>> Grazie, >>> Dede >>>> Il giorno 10 ott 2019, alle ore 11:08, valerio > ha scritto: >>>> >>>> >>>> >>>> Il 10/10/19 11:00, Dede Carli ha scritto: >>>>> Ho cantato vittoria troppo presto… >>>>> Ora Synaptic mi vede tutti gli oltre 73.000 pacchetti, e ieri sono >riuscito a scaricare LibreOffice, ma adesso, nonostante veda sempre >tutti i pacchetti, mi dice che non riesce a “raggiungere” gli URL e non >mi scarica più niente! >>>>> Cosa posso fare? >>>> non so, puoi vedere se qualche aggiornamento/installazione ha >modificato qualcosa: i repository, grub, synaptic, o altro... >>>> >>>> valerio >>>> >>>> >>>>> Grazie, >>>>> Dede >>>> >> prova da linea di comando. apt update apt upgrade apt dist-upgrade così vedi gli eventuali errori byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: chiavetta multiuso, fallimento totale
Il 3 ottobre 2019 22:50:10 CEST, Filippo Dal Bosco - ha scritto: >Il giorno Thu, 03 Oct 2019 22:02:29 +0200 >Gollum1 ha scritto: > >> >> >> https://www.sarducd.it/it/sardu_for_dummies_it.html > >io non sono contrario a pagare il lavoro altrui. > >Ma SARDU PRO costa troppo: mi sembra 20 €/anno ed è praticamente >obbligatorio visto che ormai moltisismi PC ( tra cui i miei) sono UEFI > > >La licenza PRO consente di creare pendrive USB o DVD utilizzando non >solo il boot Legacy, ma anche lo standard UEFI, rendendo così il >dispositivo compatibile con le più recenti generazioni di PC, Notebook, >Tablet e Mac. lo avevo visto molto tempo fa, era più smart... in realtà, proverei a fare una USB di un installer debian eufi, poi dovrebbe essere solo questione di giocare con i file nella directory uefi, per decidere cosa caricare e come... primo o poi ci provo. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: chiavetta multiuso, fallimento totale
Il 3 ottobre 2019 18:49:24 CEST, Filippo Dal Bosco - ha scritto: >Ho tentato molte volte di farmi una sd multiuso caricando assieme >( ovviamente in partizioni separate) qualche iso di Linux per poterle >installare , supergrub, gparted, rescatux e simili e che boottase in >modo EFI. >Ho sempre fallito > > >Onde evitarmi di iniziare nuove ricerche qualcuno mi sa dire se ci sono >novità recenti e mi sa indirizzare a qualche .doc che spieghi in modo >dettagliato come fare ? > https://www.sarducd.it/it/sardu_for_dummies_it.html byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Hosting free per mailing list
Ciao, a scuola di mia figlia, un'insegnante ha chiesto alla classe di creare una mailing list per scambiarsi informazioni (non vuole, giustamente secondo me, usare whatsapp e altri social). ho provato a creare una lista con googlegroups, ma alcune utenze non riescono ad entrare (forse che debbano per forza essere mail di google?, in questo caso non andrebbe bene). ho provato a crearlo su freelist.org, ma qualcosa non va bene (non piace una lista chiusa? ad uso scolastico? forse perché (pensando alla descrizione fosse di interesse per i ragazzi, tale descrizione è scritta in italiano?). Qualcuno mi sa dare un hosting free per una lista chiusa, a basso traffico, senza troppe pretese, che mi permetta di creare una lista diversa ad ogni anno scolastico (e chiudere la precedente?). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT] Sistema operativo per Smartphone
Il giorno mer 25 set 2019 alle ore 18:30 Portobello ha scritto: > > > Ora volevo sapere, per acquistare un nuovo Telefono, se ci sono dei > modelli che supportano gli aggiornamenti software (del sistema > operativo) per tempi un po più lunghi ? Forse per 5 o 7 anni almeno ? considera che anche i telefoni APPLE, tanto decantati, dopo un po' di anni, non sono più aggiornabili e vanno bene come soprammobili. > > Ho anche sentito dire che i telefoni "Asiatici" sono stati esclusi dagli > aggiornamenti perché mettevano a rischio la sicurezza nazionale di > qualcuno. Non tutti i telefoni asiatici, solo gli HAWEI... e il qualcuno è pel di carota... Comunque è probabile che entro la fine anno sistemino anche questa cosa e tutto tornerà come prima. HAWEI sta comunque gestendo (a mio parere) meglio di tanti altri il mantenimento nel tempo del S.O. e quindi anche le APP risultano gestibili per maggior tempo. (il mio parte con la Android 8, ed ora ha android 9, quindi l'aggiornamento è stato fatto). > > Con il modello che ho adesso, quando era nuovo, sono riuscito ad > installare delle App per circa tre anni, poi ho avuto già delle > difficoltà, ma sicuramente dopo 4 anni era già obsoleto. puoi cercare se esistono dei MOD che gli fanno caricare in modo non ufficiale le nuove versioni di android, il grosso problema non è tanto il sistema operativo obsoleto, quanto proprio l'HW, che non è più adeguato a supportare le nuove versioni di S.O. > Quindi c'è qualche possibilità oppure ci dobbiamo rassegnare a cambiare > il telefono ogni tre anni ? come dicevo prima, è una questione di obsolescenza dell'HW, e da quello non ci si scappa, qualunque modello e casa tu possa comprare. > Forse ci sono dei telefoni "occidentali" che hanno la possibilità di > avere gli aggiornamenti software per tempi un po più lunghi ? non esistono telefoni occidentali... anche Apple è prodotta in Cina. se dici che il marchio sia "orientale" ok Apple (blea), Nokia (adesso che hanno cominciato a mettere android invece di windows, potrebbe essere apetibile), erikson, sarebbe occidentale, ma è insieme al più orientale degli orientali (Sony). Quindi, secondo me, a meno di non andare su cose esoteriche (c'è roba anche con linux) che non avrà mai un adeguato supporto e, sopratutto, non avranno compatibilità con la maggioranza delle app, devi metterti l'animo in pace... se ti va bene... puoi tirare anche 5 o 6 anni... ma sicuramente non di più. (e quindi, per principio non vado a prendere telefoni da 700 o 1000 e passa euro). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Strano comportamento su vs sudo
Il giorno mar 24 set 2019 alle ore 22:29 Luca Costantino ha scritto: > > In passato pero' (fino all'altro giorno con Debian 9, in realta') usavo su, > non su - e non riscontravo questo comportamento. > > Mi sono quindi ritrovato spiazzato :) > In realtà su si è sempre comportata così, io ho sempre usato su- e mai su, proprio perché non mi cambiava le variabili d'ambiente. Quando davi i comandi con su (senza -) venivano sì eseguiti, ma non eri certo del loro risultato (dipende dal comando, naturalmente), ora hanno semplicemente tolto quell'ambiguità che ci sono stati per anni. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: fs error
Il 29 agosto 2019 06:24:41 CEST, Piviul ha scritto: >Il 28/08/19 19:33, Davide Prina ha scritto: >> On 28/08/19 09:46, Piviul wrote: >> >>> È da qualche settimana che la procedura in modo deterministico si >>> interrompe esclusivamente sulla fase di backup completo a causa di >un >>> errore sul filesystem dello snapshot. Nei log trovo problemi su >>> differenti 9 blocchi >> ma non ho capito, hai fatto un check del disco per verificare se >> effettivamente ci sono errori logici e hai provato a correggerli? >nello script creo lo snapshot LVM e poi faccio in automatico un fsck >con >l'opzione -p sullo snapshot (lo faccio perché in questo modo non >vengono >riscontrati errori durante il backup se un file cambia mentre il backup > >lo sta archiviando); comunque errori durante il fsck automatico non ne >vengono segnalati. Poi quando ha finito di fare il backup lo elimina. >Ma >immagino che se la procedura non lo eliminasse troverei davvero degli >errori nel filesystem... ma perché dovrebbe corrompersi il file system >di uno snapshot in cui non vado a scrivere nulla e che mi serve solo >per >fare il backup a caldo? > >Ho provato anche a creare lo snapshot manualmente e lanciare il fsck ma > >ancora non sembrano esserci problemi. Sembra quindi che durante il >backup il fs dello snapshot si corrompa (nonostante non venga scritto >nulla sullo snapshot) ma soltanto durante il backup completo che in >effetti mantiene lo snapshot per parecchie ore. Io non so proprio cosa >pensare... > >Piviul aspetta... c'è qualcosa che non mi convince... da quello che ho capito io, degli snapshot, quando attivi uno snapshot, non fai altro che attivare un'area in cui vanno a finire tutte le modifiche che tu stai facendo al tuo f.s., quindi, per fare il backup, dovresti montare in sola lettura l'immagine originale del tuo disco, non lo snapshot, che è soggetto a cambiamenti. poi, magari ricordo male io, è tantissimo tempo che non li uso più. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Programma gestione posta elettronica utente
Il 27 agosto 2019 10:09:19 CEST, Stefano Pardini ha scritto: > >Evolution funziona egregiamente sono d'accordo, però ti posso dire che >tante persone lo trovano poco immediato nelle funzioni, è altresì vero >che >è ben integrato in Gnome e questo ne agevola la configurazione oltre a >mettere a disposizione tutta una serie di funzionalità che in altri >programmi non ci sono o richiedono estensioni e altro... > >Stefano. > >In data 26 agosto 2019 23:48:20 Leandro Noferini > >ha scritto: > >> Ciao a tutti, >> >> >> spezzo una lancia a favore di evolution proprio per un uso come >quello >> indicato: >> ben integrato con gnome e piuttosto facile da configurare >(specialmente >> attraverso gli account online di gnome) tanto che i miei genitori >neanche sanno >> esattamente che programma usano, che credo sia il miglior complimento >che si >> possa fare ad un programma del genere. >> >> >> -- >> ciao >> leandro vedo però che nessuno li configura per non fare il top quoting... che tristezza... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [in parte OT] cellulare software per ricezione SMS
Il 21 agosto 2019 10:15:33 CEST, Davide Prina ha scritto: >Ciao, > >sto cercando un servizio che mi permetta di avere un numero di >cellulare >personale, senza avere il cellulare per invio/ricezione di SMS. forse ricordo male, ma Asterix non aveva moduli proprio per questo? byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
xrdp e audio remoto
Ciao Lista, ho messo xrdp su una macchina che raggiungo in remoto (purtroppo da una macchina winzoz, ma al lavoro, quella mi danno). riesco ad accedervi tranquillamente, ma non riesco a fare in modo che pulse audio mi rediriga l'output (e forse prenda anche l'input) alla mia macchina remota. ho cercato un po' di documentazione in giro, ma evidentemente buona parte è pure datata... xrdp-pulseaudio-installer, dichiarato come consigliato anche dal pacchetto xrdp, non esiste in debian [sid, ma neppure nelle altre versioni di debian], ho provato a seguire le indicazioni trovate su https://github.com/neutrinolabs/pulseaudio-module-xrdp/wiki/README che è linkato nel documento: https://salsa.debian.org/debian-remote-team/xrdp ma non riesco a completare la compilazione dei moduli. Qualcuno di voi ha già fatto prove per ottenere l'audio con xrdp? Grazie Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: debian 10
Il 18 luglio 2019 12:59:07 CEST, valerio ha scritto: > > >sarebbe interessante sapere se i dischi sono dos o gpt: il sistema uefi > se I dischi sono superiori ai 2TB, l'uso di GPT e un obbligo, e quindi mi pare che sia un obbligo anche l'uso di uefi/efi. parlando di mbr, personalmente quando ho fatto installazioni multi sistema, ho sempre installato per primo il S.O. che mi farà da gestore del loader principale (a meno che non si voglia usare anche l'innominabile, nel qual caso va installato lui per primo). in questo caso il loader principale è aggiornato insieme al sistema principale. tutti gli altri sistemi li installo mettendo il loader nella partizione. il loader principale ha solo l'indicazione di far partire un sistema generico dalla partizione X, indipendentemente da quale questo sia. in questo modo ti eviti conflitti quando i vari sistemi aggiornano il proprio kernel, aggiornano solo il proprio loader e non impattano con gli altri, neppure per il sistema principale. Con uefi, in realtà la cosa dovrebbe essere "virtualmente" più semplice in quanto il loader è in realtà un file che viene salvato nella partizione fat32/uefi/efi che richiamano le singole posizioni dei sistemi operativi, quindi in realtà, in teoria, sarebbe sufficiente salvare file diversi per sistemi diversi e poi farli caricare dal sistema uefi. in questo caso uso il condizionale, perché da quando c'è uefi, ho smesso di usare sistemi multipli, usandoli invece in macchine virtuali con un unico sistema di base. >non è molto semplice e nemmeno "maturo", infatti in certi sistemi ti >suggeriscono di caricare grub su supporto esterno (chiavetta usb per >esempio) anche se personalmente non lo ho mai fatto. > il mio Serverino di casa funziona proprio così, un sistema minimale su chiavetta, che monta il raid e tutta la parte variabile, nel raid stesso. è in piedi dal 2012,senza problemi. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Thunderbird problemi accesso secondo HD.
Il 16 luglio 2019 11:58:17 CEST, "Paolo Redælli" ha scritto: > > Da vecchio amighista dove >lo >swap era motivo di dileggio nei confronti degli utenti Windows, la cosa > >mi ha lasciato un po' basito... bhe... all'epoca winzoz lo si poteva prendere per il culo per tanti motivi, ma difficilmente per la swap. Per la swap, il problema in realtà era Amiga, che non aveva un sistema di protezione della memoria, che risultava sempre condivisa tra tutti gli applicativi (allora non si facevano problemi sulla privacy). e questo perché il processore mancava di una mmu (introdotta con il 68040). Infatti non si poteva installare un S.O. unix like. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: come scaricare un 'file' via ssh (senza usare sftp)
Il 16 luglio 2019 09:39:09 CEST, Leonardo Boselli ha scritto: >Problema: come scaricare in automatico la configurazione di una switch >? >quello si aspetta che faccia un login via ssh ; > >ssh switchmaster@192.168.254.254 show run > >funziona, ma chiede la password . >Come faccio (magari c'è una opzione) a fare un qualcosa del tipo > >program | ssh switchmaster@192.168.254.254 show run > 254.txt ? >dove program semplicemente genera la password per farlo girare in cron? >( magari c'è una optine nascosta che non trovo) > >-- >Leonardo Boselli >Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale UNIFI >tel +39 0552758808 +39 3488605348 un breve script in python che usi il modulo ssh, e una volta aperta la sessione, spedisca i comandi e registri l'output in un file. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: aggiungere macchina debian a active directory microsoft
Il 6 giugno 2019 12:35:59 CEST, "Nicola Ferrari (#554252)" ha scritto: >Il 04/06/2019 20:53, Gollum1 ha scritto: >> gli utenti che usano le macchine su dominio di produzione vengono >trusthati dal dominio corporate. > >che relazione c'è tra i due domini? >è un vecchio trust in stile NT4 oppure sono due domini della stessa >foresta, uno figlio dell'altro? > >N credo la seconda, il dominio corporate, gestisce, praticamente, tutto il personale e tutte le macchine della corporate, alcuni gruppi in cui viene inserito il personale nel dominio corporate, determinano l'appartenenza ad alcuni gruppi funzionali nel dominio di produzione. se tanto mi da tanto, come la classe A di indirizzi è stata spezzettata in diverse reti, tra loro completamente separate, ho il dubbio che all'interno di alcune di queste, abbiano creato altri sottodomini... il tutto gestito dalla corporate. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?
Il giorno mer 5 giu 2019 alle ore 09:26 Gian Uberto Lauri ha scritto: > > >>>>> "G" == Gollum1 writes: > > G> oddio... il fatto che abbia avuto a che fare con tutti questi tipi > G> di terminali, vuol dire che sono vecchio? > > No, hai un uptime elevato. Bhe... vista così, ha un sapore diverso... > > > > G> però i giovani d'oggi non sanno che vuol dire, avere a che dare con > G> quei vecchi catafalchi, non proveranno mai le soddisfazioni che > G> abbiamo avuto noi. > > Contattare con Re Sorcio il passaggio dei cavi seriali sotto il > pavimento flottante. Corso extra di diplomazia Adesso hanno i cavi antiratto... piace vincere facile... a poi... a livello di programmazione... spaccare il byte, per sfruttare i singoli bit, visto che avevi pochi MB di memoria in tutto... S.O. e applicativo compreso... eppure si tiravano fuori gran bei pezzi di codice, ottimizzato all'inverosimile... (naturalmente era un suicidio farlo in assembly, ma in casi particolari si faceva direttamente così)... -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: cambio proprietario a link simbolici
Il 5 giugno 2019 00:42:43 CEST, Paride Desimone ha scritto: >Buonasera tutti. >E' possibile cambiare il proprietario ad un link simbilico in init.d da > >root ad altro utente? >facendo il chown pi:pi file (che è un link simbolico) non mi da errore, > >ma controllando successivamente con un ls -ls l'utente è rimasto root >root. > >Paride e perché mai farlo? per poter far eseguire lo script ad un utente non root? Non mi pare una buona idea, anche perché dovrebbe comunque poter usare systemctrl, che viene richiamato nello script. forse la via migliore potrebbe essere quella di usare sudo e imporre che l'utente in oggetto possa dare solo il comando systemctrl restart script. in questo modo puoi dare la possibilità di esecuzione anche a più di un utente. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
aggiungere macchina debian a active directory microsoft
come da oggetto, in azienda esistono due active directory, tra loro legati, il primo è quello corporate, che è gestito dal lato it, il secondo è quello produzione, che è gestito da un gruppo di amministratori di produzione. io ho l'autorizzazione ad inserire/togliere macchine in dominio produzione, lo faccio però con un account su dominio corporate. gli utenti che usano le macchine su dominio di produzione vengono trusthati dal dominio corporate. in pratica, per le macchine winzoz, creo una entry nell'albero del dominio di produzione, per fissare poi la sua posizione nell'albero dell'AD, altrimenti lo mette genericamente in computer, che non è sotto il mio controllo, e non posso più cancellarla, in caso di necessità... e poi, la struttura ad albero ci permette di suddividere le macchine in funzione delle funzioni svolte. a questo punto sulla macchina, sempre winzoz, faccio il join del computer nel dominio di produzione, ma il mio user viene autenticato dal dominio corporate, il mio utente corporate, nel dominio produzione è in un gruppo amministrativo che può fare il join, quindi il tutto va a buon fine. al reboot successivo, il computer è in dominio produzione, ma al login, presenta l'accesso agli utenti attraverso il dominio corporate... e con winzoz, tutto funziona perfettamente. ora vorrei fare la stessa cosa di macchine debian e mac (so che si può fare, ho già visto macchine Linux e Mac inserite nel dominio), ma non so quale procedura usare. Oggi ho provato con una macchina Mac, riesco ad inserirla in dominio di produzione, solo se uso un utente amministrativo dichiarato su produzione (che ho a disposizione) ma permette il login solo dal dominio di produzione. non riesco a far trusthare gli utenti tra i due domini. non ho ancora provato con la macchina debian, ma credo che mi troverò con lo stesso problema. qualcuno ha qualche dritta da darmi? (non ho altre possibilità di accesso al dominio di produzione, se non per la gestione di gruppi di utenze ereditate da corporate e l'inserimento / rimozione di macchine, mentre sul dominio corporate non posso fare proprio nulla). naturalmente, per tutto il resto, sono completamente a digiuno di AD. ringrazio chiunque sia in grado di darmi qualche informazione. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Come personalizzare il contenuto del menu a finestre di WMaker?
Il 4 giugno 2019 14:57:29 CEST, "Paolo Redælli" ha scritto: > >E allora vorrete usare questo: >https://monodes.com/predaelli/2019/04/07/swordfish90-cool-retro-term/ >!!! oddio... il fatto che abbia avuto a che fare con tutti questi tipi di terminali, vuol dire che sono vecchio? sigh... però i giovani d'oggi non sanno che vuol dire, avere a che dare con quei vecchi catafalchi, non proveranno mai le soddisfazioni che abbiamo avuto noi. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] node.js e apache, consigli su come gestire più app
Il 24 maggio 2019 10:23:43 CEST, Giuseppe Naponiello ha scritto: >Buongiorno lista, >vado al dunque. >Dopo anni di utilizzo di php ho avuto la possibilità di sviluppare una >Progressive Web App...e mi si è aperto un mondo! >Per interesse personale avevo già smanettato con qualche framework tipo >angular, react e vue, ed ho iniziato a studiarmi i service worker e >workbox. >Ma se volessi mettere in produzione app basate su node? >Ho visto che fare il deploy su server remoto (apache o nginx) è >possibile >con proxy pass, e diversi tutorial consigliano di "demonizzare" node >per >renderlo sempre attivo. >Ma nel caso di più app qual'è, secondo la vostra esperienza, il modo >migliore per gestire il tutto? Creando un demone per ogni app che >voglio >pubblicare, questa cosa come incide sulle prestazioni di apache? >Grazie per i consigli. > >Buona giornata > >-beppe- è un po' OT, ma visto che stai facendo nuove esperienze, prova a fare un occhio anche a genropy, un framework basato su Python server side e js client side, ti permette di fare App we che si comportano come App desktop. per maggiori info www.genropy.org naturalmente è open source ed è sviluppato da un team tutto italiano, molto disponibile in caso di problemi. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: standard per url
Il 23 maggio 2019 14:23:17 CEST, Piviul ha scritto: >Il 23/05/19 12:51, gerlos ha scritto: >> >> Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 17:00 Piviul > <mailto:piv...@riminilug.it>> ha scritto: >> >> Ciao a tutti, che voi sappiate esiste uno standard per creare un >file >> che rappresenta un internet/intranet uri? >> >> Avrei bisogno di inserire un file in una condivisione samba che >venga >> aperto con il browser di default e che si colleghi ad un sito >specifico >> inserito nel file... >> >> >> Ciao, >> Noi usiamo le URI smb://server/condivisione/file >Non intendevo questo, intendevo proprio un file che è un collegamento >ad >un uri di un indirizzo web... ma come dicevo se non esiste uno standard > >pazienza, mi arrangio in altro modo. > >Piviul dipende su cosa lo usi... puoi fare i file .desktop che sono come i file .lnk di winzoz byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il 23 maggio 2019 14:22:31 CEST, dea ha scritto: > >Il 23/05/19 14:15, Bertorello, Marco ha scritto: >> Il 23/05/2019 06:58, Luca De Andreis ha scritto: >>> Unica nota negativa su server di vecchia impronta, ZFS è vorace di >>> RAM, quindi se è poca potrebbe essere un problema. >> Ecco, questo ha sempre frenato anche me dall'adozione di ZFS. >> Ci sono speranze che in futuro la cosa migliori o è proprio così "by >> design"? >> >> -- >> Marco Bertorello >> https://www.marcobertorello.it >> > >Ti rispondo, anche se sono OT. > >A dire il vero ZFS non è esoso di RAM è che per sua natura è fatto per >ottimizzare al massimo, quindi più riesce a tenere in cache meglio è. > >Di fatto, quando la RAM non è usata è quella la natura, usarla come >cache e ZFS la usa eccome. > bhe... la filosofia Linux/unix dice: ram non usata, ram sprecata. > >il uHP con 16 Gbyte di RAM sopra per prestazioni decenti con 4 dischi >SATA in raid-z1 > il uHP è il mio caso, ma non ho 16 GB di ram, sopratutto non quella ECqualcosa >Luca avrò un po' di tempo per pensarci... tanto dovrei prima trovare i dischi... e soprattutto un posto dove fare il backup. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il 23 maggio 2019 10:38:20 CEST, dea ha scritto: > >> Ora, per quanto moderno, chiedere di sostituire md+lvm+ext su una >> macchina in produzione non risolve il problema di base e impone altre >> valutazioni non di poco conto. I dischi restano sempre da sostituire >e >> va tutto riviste in chiave zfs. >Si, avete ragione, la mia risposta è stata impropria, non coerente con >la domanda. bhe... conoscere qualcosa in più, non è mai male. Non credo che, nel mio caso, convenga impegnarsi in un cambio così drastico, md+lvm+ext4, nel mio caso sta funzionando più che bene, e da come me lo hai descritto, la mia macchina non ha le caratteristiche fisiche adeguate per supportate questa tecnologia. grazie comunque. a breve comincio a procurarmi un disco, e poi attendo ancora un po' di tempo, prima di cominciare le sostituzioni, a quanto mi confermate, la situazione dei dischi è ancora buona, e posso quindi prorogate la sostituzione (però, tenermi un disco in casa, probabilmente non guasta) grazie a tutti. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Durata dischi in un sistema raid5
ho dimenticato il file, sperando in un vostro intervento... Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro... smart.log Description: Binary data
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 17:48 Mauro ha scritto: > > intanto, ti suggerirei di utilizzare i tool per l'interrogazione dello > stato dei dischi attraverso SMART. > Ho lanciato il comando per fare il controllo dei dischi con lo smarttools, ma sinceramente non so di preciso come interpretare i risultati. da quello che leggo, mi pare di vedere che non ci sono problemi, anche se qualcosina di strano forse in qualche cosa c'é... però non sono un esperto, e faccio fatica a interpretare i risultati. allego il file in cui ho rediretto il comanto "smartctl -a /dev/sdX" con X uguale ad ogni disco del raid (in realtà l'ultimo è quello della chiavetta USB, che non è supportata dagli smarttools). Dopo l'estate comincerò ad acquistare i dischi da sostituire... poi, da decidere se mi conviene mantenere la struttura attuale, o seguire il suggerimento di Luca e passare a zfs. Grazie Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 20:52 Luca De Andreis ha scritto: > > Si, devi distruggere e ricreare. > > Zfs SOSTITUISCE md+lvm+ext4 in un sistema completamente integrato e con molte > funzioni extra tipiche di un COW. > ma adesso zfs è nativo su debian? nel senso, posso fare una installazione del sistema direttamente in zfs? se non ricordo male alcune info che avevo letto tempo fa, zfs non veniva usato per i dischi su cui è installato il sistema, ma per eventuali estensioni di FS, tipo appunto la parte resa "pubblica" di una NAS. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il giorno mer 22 mag 2019 alle ore 18:08 Luca De Andreis ha scritto: > > Ciao, sai che sono sempre contro corrente. > Ti consiglierei di svecchiare la macchina usando lo storage in zfs (raid z, > 2,3) beneficiando delle funzioni di scrub e di mille altre. > Che vantaggi avrei rispetto alla situazione attuale? presumo che per la conversione dovrei copiare tutto in un altro supporto, non credo che sia possibile farlo on the fly... zfs a che punto si inserisce? attualmente uso md+lvm+ext4... Tnx&Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Durata dischi in un sistema raid5
Il 22 maggio 2019 17:48:05 CEST, Mauro ha scritto: > >Il 22/05/19 17:19, Gollum1 ha scritto: >> Mi chiedevo... conviene che cominci a fare una opera di sostituzione >> programmata dei dischi, magari un disco al mese, nel giro di 5 mesi >li >> ho sostituiti tutti... e distribuisco la spesa nel tempo. > > >intanto, ti suggerirei di utilizzare i tool per l'interrogazione dello >stato dei dischi attraverso SMART. > ok... questo è sicuramente un ottimo suggerimento, e così posso anche decidere quale sostituire per primo. >il raid restera' silente fino a che i dischi non daranno veramente i >numeri. con smart puoi avere dettagli migliori e piu' approfonditi >circa >lo stato dell'hardware. > >Il fatto che tu abbiamo montato i dischi presi probabilmente dalla >stessa partita, per quanto statisticamente una scelta non proprio no, dovrebbero essere partite diverse, in quanto acquistati in tempi diversi e poi montati (certamente non posso essere sicuro che gli stock di magazzino, venduti in tempi diversi, non siano in realtà dello stesso lotto, ma voglio sperare che con l'elevato numero di dischi che vengono venduti, non sia questo il caso) >perfetta e' un classico... arriva la macchina, arrivano i dischi, monto >i dischi, via. > >I dischi vivono di vita propria e non si guastano tutti nello stesso >periodo. ho visto dischi morire di vecchiaia dopo anni di onorato >servizio, guando gli stessi modelli erano morti il giorno dopo essere >stati montati. certamente... > >La tua idea di iniziare a sostituirli gradatamente e' decisamente >valida. Per lo meno svecchi allegramente la parte piu' critica di tutto >il sistema senza perarltro esporti a un costo e a tempi di fermo magari >non accettabili. Magari per stringere i tempi, procedi a cambiarli ogni >volta che la ricostruzione del raid e' completata, almeno due a ogni >giro, cosi', anziche' rischiare per i prossimi quattro mesi, stringi a >meno tempo e minor criticita'. > > bha... non è una macchina critica, anche a livello di accessi... è la mia nas casalinga... quindi posso dilungarmi nei tempi, per diluire i costi, posso anche permettermi un down per un po' di tempo. azz... ho appena finito l'aggiornamento... ho perso il contatto con la macchina... risulta proprio spenta (devo decidermi a scendere in studio a controllare). >MAuro. grazie. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Durata dischi in un sistema raid5
Ciao LIsta, dopo un po' di tempo, mi sono connesso al mio serverino HP, che da anni sta funzionando silenziosamente nello studio, fornendo i suoi servizi senza battere ciglio (è da un po' che non facevo neppure aggiornamenti, quindi ora sta lavorando come non faceva da tempo). sulla macchina sono installati 5 dischi in raid5 (4 attivi e 1 Hot Spare). oggi ho dato il comando per vedere lo stato del raid: sudo mdadm --detail /dev/md0 /dev/md0: Version : 1.2 Creation Time : Fri Jun 29 21:09:02 2012 Raid Level : raid5 Array Size : 5860538880 (5589.05 GiB 6001.19 GB) Used Dev Size : 1953512960 (1863.02 GiB 2000.40 GB) Raid Devices : 4 Total Devices : 5 Persistence : Superblock is persistent Update Time : Wed May 22 17:08:04 2019 State : active Active Devices : 4 Working Devices : 5 Failed Devices : 0 Spare Devices : 1 Layout : left-symmetric Chunk Size : 512K Name : imladris:0 UUID : bfe91baa:dc4c4025:b84e6d36:759afea7 Events : 60339 Number Major Minor RaidDevice State 0 810 active sync /dev/sda1 1 8 171 active sync /dev/sdb1 2 8 332 active sync /dev/sdc1 3 8 493 active sync /dev/sdd1 4 8 65- spare /dev/sde1 come potete vedere, è tutto perfettamente regolare, i dischi stanno facendo il loro lavoro e non sembrano avere problemi... però... guardando la data di creazione del raid, che è la stessa data di installazione dei 5 dischi (forse lo spare lo aggiunto qualche mese dopo), mi rendo conto che il tutto è in piedi e funzionante 24/7 da ben 7 anni circa... i dischi sono dei WD green (addiritura non sarebbero neppure i più adatti per i sistemi raid 24/7) Mi chiedevo... conviene che cominci a fare una opera di sostituzione programmata dei dischi, magari un disco al mese, nel giro di 5 mesi li ho sostituiti tutti... e distribuisco la spesa nel tempo. altra domanda... ora che i prezzi sono calati, se dovessi comprare dei dischi più capienti, so che la parte usata è sempre quella relativa al disco più piccolo, ma quando sarebbero sostituiti tutti e cinque con dischi di maggior capienza, uguali tra di loro, e visto che il sistema si appoggia su lvm+md+ext4, credete che sia poi possibile estendere lo spazio fino ad occupare l'intero spazio dato dalla maggior capacità dei dischi? mentre scrivo, mi viene da pensare, che la parte più sensibile per ora, potrebbe essere la chiavetta usb, su cui gira il sistema operativo... forse sarebbe la prima da sostituire (in realtà tutta la parte /var è sui dischi meccanici, quindi dovrebbe avere poche sollecitazioni in scrittura). grazie degli eventuali suggerimenti... Tnx&Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: script bash
Il 20 maggio 2019 00:07:50 CEST, Mario ha scritto: >Il 19/05/19 23:20, Gollum1 ha scritto: >> Il 19 maggio 2019 17:43:17 CEST, Mario ha >scritto: >> >>> Sto provando anche con >>>> VG='vgname' >>>> LV='lvname' >>>> TARGET0='/dev/'"$VG"'/'"$LV" >> >> hai provato con: >> >> TARGET0="/dev/$VG/$LV" >> ? >> >> byez >> >ciao Gollum, > >appena provato, stesso errore: fsck non trova la directory che però >esiste... hai provato a sostituire il comando con un echo, per vedere come vengono espanse le variabili? byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: script bash
Il 19 maggio 2019 17:43:17 CEST, Mario ha scritto: >Sto provando anche con >> VG='vgname' >> LV='lvname' >> TARGET0='/dev/'"$VG"'/'"$LV" hai provato con: TARGET0="/dev/$VG/$LV" ? byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]
Il giorno mer 8 mag 2019 alle ore 10:43 Mario Vittorio Guenzi ha scritto: > > > Il 07/05/19 17:53, Gollum1 ha scritto > > prossimo step da fissare... > >> dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la > >> configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules > >> vengono cancellate. > > Premesso che sono abbastanza scarso in routing la prima cosa che mi > viene in mente da provare e' una roba del tipo /etc/network/interfaces > > allow-hotplug eth0 > iface eth0 inet static > address xxx.xxx.xxx.xxx/24 > > up ip rule to $rete dev $interfaccia table PROD > > se funziona per aggiungere un IP alla scheda (e funziona perche' lo uso) > potrebbe anche passargli dei parametri di routing > Magari e' una castroneria o magari e' una cosa cosi' semplice che non ci > hai pensato. > Grazie Mario, in realtà ci avevo pensato, ma poi ho cambiato completamente il paradigma del progetto, nel senso che non uso più l'obsoleto sistema di gestione delle reti, ma il nuovo sistema iproute2 e systemd-network. quindi, la configurazione delle interfacce, per esempio non è più dentro /etc/network/interfaces ma in due file distinti in /etc/systemd/netowrking, nel primo di questa serie di messaggi, ho fatto un cat dei miei file di configurazione, in modo che possa tornare utile anche ad altri. una volta configurate le interfacce (e in questo caso sono in file ben precisi che vengono caricati durante il boot) ho creato due tabelle di routing (anche queste dichiarate in file ben precisi nel file system). quello che mi manca da fissare, che ho caricato solo in memoria sono le rotte di default: ip route add default via 10.38.97.193 dev enp2s0f0 table CORP ip route add default via 10.76.196.1 dev enp2s0f1 table PROD e le regole di ingaggio di queste tabelle di routing: ip rule add to 10.79.0.128/28 table PROD ip rule add to 10.79.58.0/25 table PROD ip rule add to 10.79.58.128/25 table PROD ip rule add to 10.66.134.0/27 table PROD ip rule add to 10.66.132.64/27 table PROD ip rule add to 10.76.196.0/28 table PROD # quest'ultima ho dovuto toglierla, perché copriva la regola di default routing, e provocava la non raggiungibilità a layer 2 della sua stessa vlan. ip rule add to 10.38.0.0/16 table CORP questo invece è relativo alla rete CORPORATE. è tutta questa ultima parte, che è in memoria, e viene cancellata al reboot... certo, potrei fare uno script da mettere in un rt_ che me lo lancia al boot, ma prima vorrei capire se non è stato pensato una struttura adeguata dai progettisti di iproute2, mi pare una cosa troppo importante, per lasciarla in mano ad uno script o la sciarlo solamente in memoria. Sto ancora cercando soluzioni si google, ma (cosa più unica che rara, non l'ho ancora trovata). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]
Il giorno mar 7 mag 2019 alle ore 17:46 Gollum1 ha scritto: passo 2 concluso: > in qualche modo > posso indicare tutte le reti del tipo 10.38.x.y anche se in questo > range di indirizzi ci sono tante vlan separate? so che di sicuro > queste si trovano dal lato della rete CORPORATE. ho fatto le regola in modo molto banale 10.38.0.0/16 a magicamente tutto il traffico verso la rete CORPORATE che mi interessa funziona perfettamente, senza perdere neppure un ping... quindi anche questo è risolto... prossimo step da fissare... > dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la > configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules > vengono cancellate. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]
Il giorno mar 7 mag 2019 alle ore 14:29 Gollum1 ha scritto: > > Finalmente sono riuscito a mettere in piedi il sistema con le due > interfacce attive, con due indirizzi diversi, uno sulla rete corporate > e uno sulla rete di produzione, cosa che alla rete corporate non piace > per nulla, ma purtroppo ho necessità di questa doppia zampa. > > quindi, passo 1 concluso: passo 2, sembrerebbe concluso: ho capito l'errore che avevo fatto sulle rule per le due interfaccie, avevo fatto il comando nel seguente modo: ip rule from $rete dev $interfaccia table PROD invece doveva essere: ip rule to $rete dev $interfaccia table PROD ora dalle vlan che ho indicato nella tabella di routing di PRODUZIONE, posso arrivare sul server e dal server su queste vlan senza colpo ferire, quindi riesco ad accedere agli apparati di rete e dalle macchine di amministrazione in rete PRODUZIONE accedo al server. addirittura adesso riesco ad accedere al server anche dalle macchine in rete CORPORATE per poterle amministrare. l'unica cosa che ho notato, è che avendo esplicitato le vlan di management di rete PRODUZIONE, queste accedono molto velocemente, i ping non sbagliano mai un colpo, mentre, per quanto riguarda la rete CORPORATE, la connessione è un po' più lenta, in quanto non ci sono regole esplicite (non conosco tutta la composizione della rete CORPORATE, ma dovrebbe esserci un modo per fargliela imparare direttamente dalla rete a cui è collegato, solo che temo che usando un protocollo di routing dinamico, il BPDUGARD che è presente sulle porte client dello switch, mi chiuda direttamente la porta) in qualche modo posso indicare tutte le reti del tipo 10.38.x.y anche se in questo range di indirizzi ci sono tante vlan separate? so che di sicuro queste si trovano dal lato della rete CORPORATE. dopo questo, mi rimane solo da determinare il modo di salvare la configurazione, in quanto ad un eventuale reboot, tutte queste rules vengono cancellate. una volta stabilizzato questo, devo capire come attivare la vpn su rete CORPORATE, per l'accesso in sola lettura egli apparati di rete CORPORATE. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
IP2Route, questo misterioso oggetto... [was: Comunicare con due reti diverse]
Finalmente sono riuscito a mettere in piedi il sistema con le due interfacce attive, con due indirizzi diversi, uno sulla rete corporate e uno sulla rete di produzione, cosa che alla rete corporate non piace per nulla, ma purtroppo ho necessità di questa doppia zampa. quindi, passo 1 concluso: ho configurato le due interfacce, ognuna con il suo gateway, le due interfacce sono indipendenti e rispondono entrambe al ping, naturalmente l'interfaccia corporate è oingabile solo da un pc dellarete corporate, mentre l'interfaccia produzione è pingabile solo da una macchina di produzione. (la gestione del firewall è data da un apparato esterno cisco). l'interfaccia corporate risponde ad un ping ogni 10, quindi evidentemente qualche problema di instradamento c'é, mentre l'interfaccia di produzione risponde regolarmente nei tempi canonici. Per accedere alla macchina in ssh, posso accedere solo da due macchine che siano nella stessa VLAN delle due interfacce (quindi riesco ad accedere solo perché sono a layer 2, questo fatto mi fa capire che ci sono SERI problemi di routing sulle interfacce). Le due interfacce sono così configurate: # cat /etc/systemd/network/20-enp2s0f0.network [Match] MACAddress=d8:d3:85:ba:dd:3c name=enp2s0f0 [Network] Description=Connessione a rete CORPORATE Address=10.38.97.203/26 Gateway=10.38.97.193 DNS=10.55.0.32 DNS=10.98.112.32 Domain=servizi.corporate.it # cat /etc/systemd/network/25-enp2s0f1.network [Match] MACAddress=d8:d3:85:ba:dd:3e name=enp2s0f1 [Network] Description=Connessione a rete PRODUZIONE Address=10.76.196.14/28 Gateway=10.76.196.1 DNS=10.66.0.231 DNS=10.66.8.231 naturalmente dal sarver riesco a pingare tranquillamente i rispettivi default gateway per ogni interfaccia. a questo punto ho cercato di creare le due tabelle di routing: # cat /etc/iproute2/rt_tables.d/rt_table_CORPORATE # # attivazione della tabella di routing per la rete CORPORATE # 1 CORP # cat /etc/iproute2/rt_tables.d/rt_table_CORPORATE # # attivazione della tabella di routing per la rete PRODUZIONE # 2 PROD In questa situazione, dal server riesco ad accedere ad alcuni apparati di rete che devo amministrare sulla rete di PRODUZIONE, riesco a pingarli ed accedervi via telnet/ssh. Ho provato ad aggiungere successivamente con ip route add e ip role add delle regole per forzare il routing verso le rispettive interfacce, considerando che le latenze lunghe siano dovuto al fatto che non essendo esplicitata nessuna rotta, il server provi a contattare gli apparati su entrambe le schede. dal momento in cui ho inserito queste regole, non sono più stato in grado di accedere agli apparati... ok... probabilmente ho sbagliato la configurazione, e ci può anche stare, sto studiando la cosa... quello che non sono riuscito a trovare in nessun documento che ho letto fin'ora è come faccio a rendere permanenti le route e le rule... in pratica, resettando il server, mi sono ritrovato alla situazione di partenza, con le interfacce configurate, le due tabelle di routing create, ma completamente vuote... invece devo fare in modo che una volta che ho imparato a mettere le regole corrette, queste vengano ricaricate anche dopo un restart del server... qualcuno ha qualche info in merito? Tnx&Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 13:11 Giancarlo Martini ha scritto: > > guarda se c'è qualcosa in /etc/dhcp...conf o meglio fai un rgrep IP in > /etc e vedi in quale file è memorizzato Come dicevo, ho cancellato tutti i file e ridotto al minimo (solo lo:) quello di /etc/network/interfaces, e non mi spariva l'IP dall'interfaccia anche riavviando il servizio. Adesso ho riavviato completamente il server... e finalmente non ho più nessuna configurazione attiva sulle interfacce (ip addr show mi mostra tutte le interfacce, ma senza configurazione IP)... quindi evidentemente il mio riavvio dei servizi, in realtà lasciava qualcosa in sospeso (da indagare il perché e il per come). Adesso devo capire come configurare adeguatamente le singole interfacce, da quello che sto vedendo dal man di systemd-network, devo fare un file separato per ogni interfaccia, e configurarla, metchandola anche con il macaddress, ma tutto nel file .network, senza bisogno del file .link... adesso faccio un po' di prove... e vediamo se riesco a tirarlo nuovamente in piedi. Tnx&Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 12:07 Gollum1 ha scritto: > > Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 11:36 Gollum1 > ha scritto: > > > > MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua. > > > > ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces > > ho provato a mettere in disable il servizio networking.service, quindi > il vecchio sistema non dovrebbe più essere usato. > altra stranezza: ho tolto tutti i file di configurazione in /etc/systemd/networking/, ho lasciato solo lo: in /etc/network/interfaces eppure al riavvio dei servizi, ho ancora una interfaccia con il suo indirizzo IP (almeno non viene più assegnato alle altre interfacce) -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno mer 17 apr 2019 alle ore 11:36 Gollum1 ha scritto: > > MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua. > > ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces ho provato a mettere in disable il servizio networking.service, quindi il vecchio sistema non dovrebbe più essere usato. > ed ho inserito in /etc/systemd/network/10-ICT.network e > /etc/systemd/network/20-PROD.network le due configurazioni delle due > interfacce. Ho provato anche a mettere i due file che dovrebbero legare il nome delle due interfacce al proprio mac address... > quando riavvio il servizio, mi perdo completamente il controllo da > remoto della macchina, per un semplice motivo... la configurazione che > si trova nel primo file, riferito ad una sola delle interfacce, viene > duplicata su entrambe...e quindi il sistema non è più in grado di > funzionare, trovandosi con due interfacce con gli stessi parametri e > lo stesso IP. oltretutto, ho notato proprio ora, che entrambi gli indirizzi, vengono assegnati anche all'interfaccia lo: ma che casino sta avvenendo su questa macchina? in cosa sto sbagliando? (cavolo... i cisco IOS sono così semplici da mettere in piedi, spero che i Nexus che ci devono mandare prossimamente, basati su linux, non abbiano tutti questi casini) Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
MI sto perdendo, evidentemente in un bicchiere d'acqua. Il giorno gio 11 apr 2019 alle ore 14:33 Giuseppe Sacco ha scritto: > > Il giorno gio, 11/04/2019 alle 11.56 +0200, Gollum1 ha scritto: > [...] > > Ho letto qualcosa su IP route2, che praticamente mi permette di > > creare > > diverse tabelle di routing, per le diverse interfacce... > > mi viene da pensare alle vrf del mondo cisco... > > > > potrebbe essere un metodo per gestire questo discorso che sto > > cercando > > di portare avanti? oppure sto andando direttamente fuori strada? > > Lo puoi fare anche con le tabelle, che funzionano più o meno così: > definisci un nome simbolico e un numero per la nuova tabella di routing > nel file /etc/iproute2/rt_tables, poi definisci delle regole con "ip > rule" per dire che in certi casi va usata la tabella che hai definito > anziché quella predefinita, che si chiama main. > Come ho precedentemente scritto, sto cercando di usare la nuova infrastruttura iproute2 / systemd-network ho quindi commentato tutto il contenuto di /etc/network/interfaces ed ho inserito in /etc/systemd/network/10-ICT.network e /etc/systemd/network/20-PROD.network le due configurazioni delle due interfacce. quando riavvio il servizio, mi perdo completamente il controllo da remoto della macchina, per un semplice motivo... la configurazione che si trova nel primo file, riferito ad una sola delle interfacce, viene duplicata su entrambe...e quindi il sistema non è più in grado di funzionare, trovandosi con due interfacce con gli stessi parametri e lo stesso IP. Stranamente la stessa cosa accade anche se lascio un solo file di configurazione, e anche se stacco il cavo da una delle due interfacce... pare che non sia più gestibile nulla... Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno gio 11 apr 2019 alle ore 18:30 paolo gagini ha scritto: > > Ciao Gollum1, > > la parte piu´ semplice per disabilitare in modo persistente il > servizio network-manager puoi usare: > > sudo systemctl disable network-manager > > Al riavvio il servizio sara´ disabilitato e non configurera´ alcunche´. Grazie Paolo, ma sono stato molto più drastico. proprio disinstallato networkmanager, e tutto quello che si era portato dietro. -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno mer 10 apr 2019 alle ore 19:12 Gollum1 ha scritto: > > Ciao Giuseppe > > Il giorno mar 9 apr 2019 alle ore 23:03 Giuseppe Sacco > ha scritto: > > Puoi usare lo stesso file interfaces, come in questo esempio: > > > > auto enp0s31f6 > > iface enp0s31f6 inet static > > address 10.84.78.105 > > netmask 255.255.255.0 > > dns-nameserver 10.180.60.103 > > post-up /sbin/ip route add 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true > > pre-down /sbin/ip route del 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true > > > > Forse l'ultima riga si può eliminare, perché quando va giù > > l'interfaccia, dovrebbero essere rimosse anche le varie route che la > > usano. > > in realtà nessuna delle due righe ha l'effetto voluto, tutto il > traffico è passato sulla prima interfaccia che è quella che volevo > usare come amministrazione, ho dato una letta molto veloce al man, e > credo che il problema sia che l'interfaccia 1 è la prima ad andare > online, e quindi prende quella come principale, infischiandosene poi > dei parametri di routing inseriti. > Probabilmente mi dovrebbe essere sufficiente invertire le due > dichiarazioni (o invertire proprio i due cavi, e quindi cambiare di > destinazione e configurazione)... > > Per questa sera lo lascio come è... domani ci penso un po' su... ho > ancora un bel po' di dubbi su come giocarmi queste interfacce. Ho letto qualcosa su IP route2, che praticamente mi permette di creare diverse tabelle di routing, per le diverse interfacce... mi viene da pensare alle vrf del mondo cisco... potrebbe essere un metodo per gestire questo discorso che sto cercando di portare avanti? oppure sto andando direttamente fuori strada? Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Ciao Giuseppe Il giorno mar 9 apr 2019 alle ore 23:03 Giuseppe Sacco ha scritto: > Puoi usare lo stesso file interfaces, come in questo esempio: > > auto enp0s31f6 > iface enp0s31f6 inet static > address 10.84.78.105 > netmask 255.255.255.0 > dns-nameserver 10.180.60.103 > post-up /sbin/ip route add 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true > pre-down /sbin/ip route del 10.0.0.0/8 via 10.84.78.6 || true > > Forse l'ultima riga si può eliminare, perché quando va giù > l'interfaccia, dovrebbero essere rimosse anche le varie route che la > usano. in realtà nessuna delle due righe ha l'effetto voluto, tutto il traffico è passato sulla prima interfaccia che è quella che volevo usare come amministrazione, ho dato una letta molto veloce al man, e credo che il problema sia che l'interfaccia 1 è la prima ad andare online, e quindi prende quella come principale, infischiandosene poi dei parametri di routing inseriti. Probabilmente mi dovrebbe essere sufficiente invertire le due dichiarazioni (o invertire proprio i due cavi, e quindi cambiare di destinazione e configurazione)... Per questa sera lo lascio come è... domani ci penso un po' su... ho ancora un bel po' di dubbi su come giocarmi queste interfacce. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Nome periferica bluetooth
Il giorno dom 7 apr 2019 alle ore 17:12 Piviul ha scritto: > > Il 05/04/19 22:23, Dario ha scritto: > > [...] > > visto che sei in ambiente grafico, a questo punto fai tutto direttamente > > da *gnome-bluetooth* (1). > > > > Nelle preferenze dovresti poter assegnare un nome ai vari dispositivi. > > > > Dario > > > > -- Ref -- > > (1)https://help.gnome.org/users/gnome-bluetooth/stable/gnome-bluetooth-preferences.html.en > temo che sia una documentazione un po' vecchia, gnome-bluetooth come > programma non l'ho trovato in nessun pacchetto nei repos di testing. Ora > sembra che l'interfaccia la si richiami con gnome-control-center > bluetooth ma dall'applet non è possibile riuscire a cambiare nome... > speravo che qualcuno conoscesse qualche hack per farlo andando a > modificare direttamente qualche file di configurazione... Non vorrei dire una castroneria, ma mi pare di ricordare che si potesse fare qualcosa attraverso le udev-rules o qualcosa del genere (sono rimembranze di un tempo che fu, quindi scusami se l'informazione non è corretta o obsoleta). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Comunicare con due reti diverse
Il giorno sab 6 apr 2019 alle ore 12:03 Giuseppe Sacco ha scritto: > Il giorno ven, 05/04/2019 alle 14.43 +0200, Graziano Giacobazzi ha > scritto: > > Salve ho installato debian 9 stretch, sul server in questione ho due > > > > Come posso fare per usare le deu reti contemporaneamente? > [...] > Mi trovo in una situazione analoga, e da come poni le domande, mi pare che te ne intendi... (quando si tratta di router e switch, riesco a gestirmele, ma su una macchina server linux, non ho mai fatto una configurazione del genere. Ho un server linux Debian 9. ho necessità di utilizzare due interfacce di rete. > Non dici se stai usando un indirizzo dinamico, via DHCP, o se una o > entrambe le schede hanno una configurazione statica. entrambe le schede sono con IP statico su due vlan diverse del piano di indirizzamento aziendale (classe A) entrambe le vlan sono raggiungibili da tutto il resto della rete, ma da parte loro, possono raggiungere solo alcune parti della rete (da qui la necessità di averle entrambe). > In ogni caso, > ciascuna delle due reti ha associato un gateway predefinito e, per > motivi di prestazioni, immagino, quello della rete cablata ha la precedenza. > Non dici neppure se le due schede sono collegate a gateway generici verso > Internet o se almeno una va invece verso un'altra LAN o una VPN. In una prima configurazione, avevo configurato le reti in modo manuale attraverso il file /etc/network/interfaces, poi successivamente, per cercare di usare la VPN Cisco, ho provato a mettere Network Manager (controllata con l'interfaccia testuale nmtui). Nella prima configurazione avevo inserito entrambi i gateway, con nm, ho visto che uno dei gateway viene eliminato al salvataggio. La mia intenzione sarebbe quella di eliminare completamente network manager, e tornare a gestire tutto manualmente, quindi avere i due gateway e separare il routing tra le due vlan, esclusivamente attraverso rotte statiche. la cosa essenziale è che non vi sia routing tra le due vlan attraverso la mia macchina. La prima rete, raggiungibile da tutta la rete aziendale, è quella di accesso per i client che si connettono alla pagina web, mentre la seconda interfaccia dovrebbe essere dedicata solo per l'amministrazione (file sharing con smb per caricare i file del sito e MySQL/pPostgreSQL per l'amministrazione dei DB) e per l'apertura di una VPN su una rete (sempre interna) privata per il controllo (in sola lettura) degli apparati di rete (per fare in modo di prelevare dei dati ben precisi da router e switch, da presentare dopo elaborazione attraverso una pagina web privata). Quindi, se qualcuno mi da una mano, vorrei procedere per gradi, con la pulizia di NM, e la configurazione corretta delle due schede di rete (e su questo non dovrebbero esserci problemi), mentre i problemi iniziano quando devo decidere come gestire le rotte statiche, con il comando route posso inserirle, ma fino al reboot, dopo di che le perdo, evidentemente le devo inserire in qualche file particolare. per gestire cosa far passare, e da che parte, oltre al routing come mi consigliate di procedere? attraverso ACL che in linux mi pare si chiamino iptables o in altro modo? Per adesso comincerò a configurare le due porte e ne tengo una spenta fino a che non riesco a capire (anche attraverso i vostri suggerimenti) su come procedere. > Quindi, se stai usando una configurazione statica, togli il gateway da > una delle schede, oppure definisci le regole con "ip rule". Se invece > una delle connessione non va verso Internet ma verso altre LAN, usa "ip > route", e togli il gateway predefinito. ecco... qui devo capire questa parte del tuo discorso... nei prossimi giorni mi studio un po' di documentazione, grazie delle info. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: VPN da client linux
Il giorno mer 20 mar 2019 alle ore 07:35 Gollum1 ha scritto: > > Posso usare i dati contenuti in questo file per aprire una connessione dal > mio server debian? pensavo di installare openvpn, va bene per una connessione > con protocolli Cisco? > Grazie a tutti per le informazioni, nel frattempo, cercando un po' in giro, avevo trovato che il pacchetto vpnc è scritto appositamente per connettersi con Cisco, attravesro IPSec, nel frattempo ho anche installato network-manager, per vedere se mi risolveva il problema che al reboot mi scambiava le interfacce, una non si configura mai, e l'altra invece rimane dawn, devo fare ipup manualmente. con network-connect gli ho imposto i dati di entrambe le interfacce, ed entrambe salgono senza problemi, oltretutto adesso la routing table non mi cambia ad ogni riavvio (ho impostato che la rete su cui poi farò la vpn, non deve mai essere la privileggiata, il default route deve essere sempre sull'altra, mentre con la configuarzione precedente, ad ogni boot cambiava... e non so perché). ho un file che su windows mi permette di fare la connessione, convertito con l'apposito tools nel file di configurazione di vpnc. ma devo capire come legare questa vpn alla scheda di rete, per ora, credo che vada sulla scheda di rete principale, in quanto perdo il controllo della macchina, che è quello che voglio evitare... ci devo studiare un po' su... Prenderò in considerazione anche il vostro suggerimento di anyconnect, nel caso che vpnc si dimostri un fallimento. Nuovamente grazie a tutti. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
VPN da client linux
ciao lista, ho messo in piedi un server ad uso test e sviluppo, è nella nostra rete aziendale, ma per il raggiungimento di alcuni appartati ho bisogno di attivare una VPN. non faccio uso di network manager, ho due interfacce di rete, configurate con IP statici, su due reti aziendali, questo perché nel momento in cui apro la VPN, perderei il contatto con il server, che normalmente non è fisicamente disponibile. giocando con le rotte statiche farò in modo che tutto il traffico ordinario passi esclusivamente da una delle due interfacce, mentre dall'altra passerà solo il traffico della VPN. Su Windows mi connetto a questa VPN con un client della Cisco, quindi presumo che faccia uso di uno dei loro protocolli. Su Windows ho un file di configurazione in formato testo, con tanto di certificato per la connessione. Posso usare i dati contenuti in questo file per aprire una connessione dal mio server debian? pensavo di installare openvpn, va bene per una connessione con protocolli Cisco? qualcuno è in grado di darmi una dritta su come procedere in sicurezza, senza creare problemi all'infrastruttura esistente? tnx&byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Come isolare il timestamp di un file? [ls, cut e num. campi/field]
Il 25 gennaio 2019 19:57:49 CET, Ennio-Sr ha scritto: >Ciao a tutti, > >sto cercando di isolare il timestamp di alcuni file per poter creare >una >'condizione' ('if') in uno script di controllo. >Non avendo mai usato 'awk' ho provato con ls -l e cut, ma il risultato >sperato viene alterato dagli spazi dei singoli campi, non potendo >prevedere il campo in cui si collocherà il timestamp del file che mi >interessa. > >Una occhiata alle righe che seguono vale più di cento spiegazioni: > >- quote --- > >Script started on Fri 25 Jan 2019 18:38:14 CET >mennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ l alias ls >alias ls='ls -s -F -T 0 -b -H -1 -C --color=auto' >[il risultato non cambia se uso il comando con la sola opzione -l] >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ ls -l file? > 52 -rw-r- 1 ennio ennio 52598 Sep 8 00:27 file1 >356 -rw-r- 1 ennio ennio 363137 Jan 25 17:34 file2 > 4 -rw-r- 1 ennio ennio 2179 Jan 25 17:35 file3 >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ ls -l file? | cut -d ' ' -f 1 > >356 > >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 2 >52 >-rw-r- > >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 3,4,5,6,7 >[...] > >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 9 >Sep >17:34 > >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 12 >00:27 > >25 >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kls -l file? | cut -d ' ' -f 13 >file1 > >17:35 >ennio@mcmini-4_1-deb:~/prove$ Kexit > >Script done on Fri 25 Jan 2019 18:39:40 CET > >-- unquote -- > >Come si vede, la colonna del timestamp corrisponde a campi diversi >secondo il numero di spazi di ogni riha prodotta da 'ls'. >Penso che se potessi usare '\t' (TAB) come delimiter potrei ottenere il >risultato desiderato, ma non mi pare sia possibile ;-( > >Avete suggerimenti su come potrei individuare quel dato, magari con >awk? > >Grazie dell'attenzione, Ennio e usare uno script in python? le librerie di python mi risulta che considerino il timestamp come dato del file stesso. dipende da quello che poi ci devi fare byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT?] Il server box.tin.it dà i numeri?
Il 28 dicembre 2018 00:20:15 CET, Ennio-Sr ha scritto: >Ciao Simone e grazie della risposta, > >* liste DOT girarsi AT posteo DOT eu [271218, >19:52]: >> Il 27/12/18 19:14, Ennio-Sr ha scritto: >> > Ciao a tutti e auguri di serene (passate e future) festività. >> > >> > Su un portatile usato sporadicamente ho dato il comando fetchmail >per >> > scaricare gli ultimi messaggi: leggendo quanto appariva sulla >console ho >> > visto che nel server c'erano oltre 15 mila messaggi (dai primi di >agosto >> > 2018 ad oggi). >> > [...] >> >> >> La più vecchia email sarebbe quella delle prime email in termini di >tempo? >> intendo prima del 2018 o altro che ancora conservi? >> >Sì, sul portatile avevo dei post del 4 agosto 2018 e mi ha scaricato >quelle a partire dal 5 agosto 2018. > >> Magari controlla le impostazioni che non siano cambiate in un >eventuale tuo >> script che usi per scaricarti la posta, oppure son cambiate le >politiche di >> scaricamento su alice? > >Non ho modificato nulla. La cosa riguarda solo box.tin.it > > >> Vado a naso perchè con alice mi servivo anni "anòri" fà. >Parlavo di alice riferendo di problemi lamentati da altri... > >Temo che sia un problema del server della tim. Se fossi a casa potrei >provare se fa la stessa cosa con il PC principale... > >Ciao e di nuovo auguri, Ennio ma tu stai facendo il fetch di una casella imap, e non pop3. quindi in pratica stai facendo u una sincronizzazione della casella locale con quella remota. quindi se da agosto non avevi scaricato sul portatile, ci sta che abbia scaricato da allora ad oggi. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
[sid] problema dopo aggiornamento
buon Natale lista. prima di fare la migrazione del disco da meccanico a ssd, ho voluto aggiornare la macchina (debian sid). Quando ora parte, i tempi di boot sono diventati enormi (anche dopo la migrazione a ssd). la prima cosa che posso notare è un errore di lvm: lvm2-activation-generator: lvmconfig failed lvm2-activation-generator: activation generator failed systemd[295]: /lib/systemd/system-generator/lvm2-activation-generator failed with exit status 1 questo problema non pare invalidante, dopo 1' 30" riesce comunque a partire. il secondo problema è al login grafico (kde), ci vogliono quasi 10 minuti prima che il desktop venga caricato (fino a quel momento ho un bel puntatore del mouse che si muove in uno schermo nero, completamente vuoto). una volta che è caricato, mi sono accorto che è sparito il disco di sistema nell'elenco dei dispositivi, ed infatti, pur essendo regolarmente montato (mount me lo fa vedere), non è presente in /dev/mapper/ dove invece trovo la partizione dei dati (in cui è montata /home). Ho notato che manca anche la swap, ed infatti free dice 0 come spazio disponibile per swap. Tutti questi errori sembrerebbero dovuti al primo errore di lvm2-activation-generator, ho provato a ripristinare il precedente file di configurazione di lvm.conf, che aveva modificato durante l'aggiornamento, che dovrebbe rimettere i parametri lv-med alle condizioni originali (enable, nel qual caso lvm2-activation-generator dovrebbe uscire immediatamente. invece ciò non avviene. qualcuno ha qualche dritta da darmi? byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Auguri di buone feste!
Il 25 dicembre 2018 10:46:06 CET, liste DOT girarsi AT posteo DOT eu ha scritto: >Non mi pare sia passato, per cui con questa mia auguro a tutti serene e > >buone feste. mi associo agli auguri, per tutti i partecipanti alla lista, e alle rispettive famiglie. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: consigli su backup.
Il 24 dicembre 2018 16:04:09 CET, Simone Rossetto ha scritto: >Ciao e Buon Natale anche a te. > >dopo che avrò sistemato il tutto, vorrei mettere in essere un sistema >di >> backup automatico, sempre rispetto al server, gestito dal sistema e >non >> dall'utente. >> > >Per fare il backup dei PC collegati in rete io uso BackupPC [0], lo >installi sul server e gestisci tutti i client di cui fare il backup >direttamente da lì. Quando il PC risponde al ping viene backuppato, >solo se >è trascorso tot tempo dall'ultimo backup (impostabile ovviamente) e >solo se >non è nell'intervallo di blakout. I dati sono salvati sul server >compressi >e solo una volta per singolo file, ossia, se un medesimo file è >presente in >più PC, sul server questo file viene salvato solo una volta, così si >risparmia spazio (ad esempio se hai 3 PC con la stessa installazione di >Debian è sicuro che moltissimi file del sistema sono esattamente gli >stessi). > >vorrei anche che i files cancellati tra due backup, non venissero >> eliminati, ma spostati in una struttura di directory separata, da cui >> vengano cancellati dopo un anno di presenza. >> > >I backup possono essere FULL (e di questi imposti il tempo di >mantenimento) >oppure INCREMENTAL rispetto al FULL, quindi salva solo le differenze. >Ad >esempio io eseguo un full ogni settimana e un incrementale ogni giorno. >Di >incrementali ne tengo solo 7 versioni, i FULL li tengo per 12 mesi, >quindi >mediamente posso recuperare qualsiasi file per un anno. > >Puoi dare la "proprietà" di un PC sul server ad un singolo utente, così >che >possa modificarsi le impostazioni di backup e recuperare autonomamente >i >file, oppure puoi tenere la "proprietà" per te e gestire tutto in modo >centralizzato. > >Le impostazioni base usano rsync client/server per trasferire i dati >via >rete, sia per GNU/Linux sia per Windows, ma ci sono altri metodi di >backup. >Qui [1] trovi tutta la documentazione. >Il ripristino del backup lo puoi fare per singolo file oppure per >alberature intere, direttamente sul client nel percorso originale >oppure su >un percorso diverso. L'interfaccia web ti permette anche di scaricare >file >tramite browser oppure uno zip di una o più cartelle. Mi è capitato >anche >di creare il tarball di un intero sistema per clonarlo ed è stato più >che >ottimo. > >Puoi lanciare anche uno script custom all'inzio del backup, io lo uso >per >salvare su filesystem la tabella delle partizioni e il MBR, così in >caso di >ripristino totale posso ricreare facilmente anche le partizioni. > > >Ciao >Simone > >[0] https://backuppc.github.io/backuppc/ >[1] https://backuppc.github.io/backuppc/BackupPC.html grazie, do un occhio alle vostre proposte, e dopo la sostituzione dell'SSD provvederò a mettere in piedi il tutto. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
consigli su backup.
ciao lista, per iniziare, auguro un buon Natale a tutti voi. Ho regalato a mio padre un SSD da mettere nel suo portatile. Prima di fare il pvmove per spostare le partizioni logiche lvm sul nuovo disco, sto facendo un backup sul mio serverino casalingo con rsync. dopo che avrò sistemato il tutto, vorrei mettere in essere un sistema di backup automatico, sempre rispetto al server, gestito dal sistema e non dall'utente. sul server ho replicato le utenze del portatile, quindi potrebbe essere uno script che parte al login per quanto riguarda i singoli utenti, e uno script che parte all'accensione per quanto riguarda alcune cartelle di sistema (/var, /root e /etc). vorrei replicare la cosa su più computer portatili (quindi gestire anche la presenza o meno nella rete casalinga), considerando che gli utenti sono gli stessi, devo creare delle sottodirectory nelle utenze sul server per suddividere i backup. vorrei anche che i files cancellati tra due backup, non venissero eliminati, ma spostati in una struttura di directory separata, da cui vengano cancellati dopo un anno di presenza. dite che è fattibile tutto questo? con quali strumenti? sufficiente rsync o meglio usare altro? grazie... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Avvio del terminale dopo il login con xfce
[top-quotting è male] [se possibile limitare la lunghezza del testo a 75 caratteri] Il giorno mer 19 dic 2018 alle ore 11:42 Giancarlo Martini ha scritto: > > @Davide Prima, sono stato forse troppo sintetico nel mio messaggio, nel caso > me ne scuso. > Avevo postato qualche giorno fà una richiesta di delucidazioni sulla bash > perchè avevo un problema sul posizionamento del cursore, problema che è > rimasto. Il problema si verificava su il terminale 'konsole' che si avvia > automaticamente dopo aver fatto il login su xfce. Cercando di capire se il > problema era la bash (si sono sicuro uso quella) o del terminale volevo > sostituire konsole con il terminale dell'ambiente xfce. Konsole non è nella > lista dei programmi salvati nella sessione prededente o in quelli che si > avviano dopo il login. Ok potevo anche provare a salvare una sessione senza > konsole e con il terminale dell'ambiente xfce ma mi rode di non capire dove è > l'inghippo. > >Inoltre non capisco il nesso tra bash e il terminale (che probabilmente, > >in realtà, è un emulatore del terminale) > il nesso stà nel fatto che konsole richiama bash > > >Sullo stesso desktop environment puoi usare diversi windows manager e > >questo non implica nulla se hai installato diversi DE, probabilmente hai anche diversi emulatori di terminale, se guardi tra i programmi installati, dovresti avere xterm e qualche altro... non è detto che konsole faccia partire bash, non ho una linux box sottomano ora, ma mi pare che da un certo momento in poi, Debian usi Dash come terminale di default, quindi potresti fare una verifica nelle impostazioni di konsole. usare konsole in un DE che non è KDE, a volte porta a questa situazione di non completa omogeneità, probabilmente ti manca qualche pacchetto di KDE (forse qualche pacchetto di caratteri particolari). prova a rinominare completamente la directory .kde, in questo modo cancelli tutte le configurazioni, se non dovesse bastare, puoi rinominare anche .config, a quel punto parti da una situazione completamente pulita a livello di configurazioni (poi, nel momento in cui hai appurato che si tratta di un problema di configurazione, puoi ripristinare le due configurazioni rinominate, e cercare il file incriminato).. Ti consiglio di fare il logout dalla sessione grafica, andare in console (TTY) e rinominare le due directory con le configurazioni da terminale, e solo successivamente rientrare nell'utenza con il login grafico. -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Impostazione client di posta: interruzione al 75 carattere [was: Parere Kernel DEBIAN STRETCH]
Il 18 dicembre 2018 23:50:43 CET, Vincenzo Gianfelice ha scritto: > >Comunque appena ho tempo >cercheró di rendere nota la cosa a gli sviluppatori di k9mail. a quanto mi pare d'aver capito, c'è un ticket aperto a tal proposito dal 2015. peccato, perché finora è il miglior client di posta su mobile che ho trovato... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Impostazione client di posta: interruzione al 75 carattere [was: Parere Kernel DEBIAN STRETCH]
Il 17/12/2018 10:05, Gollum1 ha scritto: Il 17 dicembre 2018 10:00:57 CET, Davide Prina ha scritto: On 17/12/18 05:24, Vincenzo Gianfelice wrote: E poi il fatto degli 80 caratteri.. non é che mi posso mettere a contare i caratteri ogni volta che scrivo. non devi fare questo. Devi impostare il tuo client di posta a spezzare le righe a meno di 80 caratteri, di solito 75. Questo perché quando rispondi, se le righe sono più lunghe di 80 caratteri, non hai la formattazione corretta perché, come nel tuo caso, rimane tutto su una riga. Questo provoca difficoltà di scrittura e poi di lettura della risposta Ciao Davide un po' di tempo fa ho avuto problema con K9-mail, che con un settaggio particolare, si perde l'interruzione delle righe. byez Ho installato thunderbird, per verificare K9-mail, ho inviato una mail da un account all'altro, e posso dire che malgrado avessi la convinzione di essere riuscito a configurare K9-mail per taglaire le righe a 75 caratteri, nella realtà non lo fa. E il problema è che non riesco più a trovare la voce di menù in K9-mail che permetta di gestire questo parametro. se qualcuno ha idea di cosa configurare, gliene sarò grato (e probabilmente anche la lista). (in compenso ora devo perdere un po' di tempo a configurare anche thunderbird) Byez -- Gollum1 Tesssoro, dov'é il mio teoro.
Re: Parere Kernel DEBIAN STRETCH
Il 17 dicembre 2018 10:00:57 CET, Davide Prina ha scritto: >On 17/12/18 05:24, Vincenzo Gianfelice wrote: >> E poi il fatto degli 80 caratteri.. non é che mi posso mettere a >contare i caratteri ogni volta che scrivo. > >non devi fare questo. Devi impostare il tuo client di posta a spezzare >le righe a meno di 80 caratteri, di solito 75. > >Questo perché quando rispondi, se le righe sono più lunghe di 80 >caratteri, non hai la formattazione corretta perché, come nel tuo caso, > >rimane tutto su una riga. Questo provoca difficoltà di scrittura e poi >di lettura della risposta > >Ciao >Davide un po' di tempo fa ho avuto problema con K9-mail, che con un settaggio particolare, si perde l'interruzione delle righe. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Debian/Stretch - 'Freezing' a seguito mancato login?
Il giorno ven 7 dic 2018 alle ore 18:10 Ennio-Sr ha scritto: > > Grazie Davide e scusa il ritardo: > No, quando si blocca non è possibile alcun collegamento da altro PC e le > tastiere - sia USB che WiFi - sono inutilizzabili. Dai log noto solo un > certo aumento della temperatura (aria della ventola fino a 82 gr. e max > 43 gr. l'altra, che immagino si riferisca alla CPU). > É in pratica la stessa situazione di blocco che si verifica a login > effettuato. > questa cosa della temperatura la devi assolutamente controllare, perché è possibile che sia la causa principale dei tuoi blocchi... ho avuto questo stesso problema in passato, ed erano le ventole (un portatile) sporche. più recentemente ho avuto problemi di blocchi con KDE, se lasciavo chromium aperto per lungo tempo... con un widget ho visionato l'uso della memoria, e praticamente il blocco subentrava quando tutta la memoria fisica e virtuale era stata erosa... chiudere chromium prima del blocco, solitamente risolveva il problema... poi il problema si è risolto con l'aggiornamento di plasma-shell, che era il vero colpevole della mamoria erosa... (ma stranamente sempre e solo con chromium)... e solo sul portatile di mio padre, con la sua utenza. con la mia utenza sul suo portatile o sul mio... mai avuto questo problema (stessa versione di sistema, sid, ma non sempre perfettamente allineati con gli aggiornamenti) ora da un po' di tempo sembra tutto perfettamente stabile... (shhh diciamolo sottovoce). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: installazione su extensa 2540
Il 1 dicembre 2018 11:30:15 CET, valerio ha scritto: > > >se disabilito da bios l'UEFI, il disco parte... non hai installato la versione di grub per l'uefi... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] problemi ubuntu
Il 23 novembre 2018 14:08:10 CET, Piviul ha scritto: >Il 23/11/18 13:41, Gollum1 ha scritto: >> Il 23 novembre 2018 09:00:54 CET, Piviul ha >scritto: >>> Ciao a tutti, un amico ieri mi ha portato un PC che si blocca >>> all'avvio; >>> il problema è sorto dopo l'aggiornamento a ubuntu 18.04. >>> >> sbagliato lista? >no, ho messo l'OT nell'oggetto e poi non è nemmeno così OT, in fondo si > >parla sempre di software libero e in più di una distro basata su >debian. > > >Piviul naturalmente, stavo scherzando. Purtroppo ho dimenticato la faccina ;-) byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] problemi ubuntu
Il 23 novembre 2018 09:00:54 CET, Piviul ha scritto: >Ciao a tutti, un amico ieri mi ha portato un PC che si blocca >all'avvio; >il problema è sorto dopo l'aggiornamento a ubuntu 18.04. > sbagliato lista? byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: debian streatch kvm
Il 17 novembre 2018 10:38:40 CET, marco pirola ha scritto: >Ho installato debian stretch con ambiente grafico kde. L'hardware >supportata la virtualizzazione. Volevo chiedere se conoscete un buon >sito in italiano dove tratti l'installazione è configurazione di kvm >con >la possibilità di creare macchine virtuali da un manager grafico. >Grazie >e una buona giornata a tutti > >ps: purtroppo dovrei creare una macchina virtuale winzozz 10 e non so >da >che parte partire. se ti serve una installazione pura e semplice, che usi standalone sulla tua macchina, alla bisogna, e non un qualcosa che sia sempre attivo in background (come potrebbe essere una macchina server), mi farei poche paranoie, installi virtualbox, con la sua interfaccia ti crei la parte fisica della macchina virtuale e poi ci installi Windows, come lo installeresti su una macchina reale. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] che fine ha fatto The Linux Documentation Project?
Il 14 novembre 2018 10:17:35 CET, Felipe Salvador ha scritto: >Buongiorno, >da ieri non riesco più a raggiungerlo: > >https://www.tldp.org/ > > >Saluti evidentemente non hanno pagato la bolletta... scherzi a parte, anche a me risulta non raggiungibile, per un problema di dns (bisognerebbe provare con gli open dns) byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: .profile non viene più eseguito.
Il 7 novembre 2018 22:03:47 CET, Felipe Salvador ha scritto >https://askubuntu.com/a/123594 > grazie Felipe, avevo trovato anche io questa pagina, e pensavo fosse risolutiva, invece non ha funzionato. a parte che nel file indicato la chiamata a /etc/profile c'è già di suo, ben due volte, in testa e in coda al file, ma anche mettendolo esplicitamente in testa al file, senza if fi di contorno, non viene richiamato quello nella mia home. mi sono letto un po' il manuale di bash, e devo dire che ha comportamenti un po' arzigogolati, oltre che per i parametri con cui può essere chiamato, anche per il modo in cui è chiamato (sh invece di bash, pur essendo sempre bash, ha il comportamento di sh). poco male, alla fine ho risolto in modo sporco, per ora ho messo in konsole alla chiamata di bash il parametro --login, e lo stesso ho fatto negli script che mi servono in questo momento. una soluzione sicuramente migliore, è quella di crearmi un file con le variabili d'ambiente che mi interessano (invece che metterle in .profile o in .bashrc) e chiamarlo al termine del .bashrc grazie del supporto. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: .profile non viene più eseguito.
Il 7 novembre 2018 11:42:12 CET, Felipe Salvador ha scritto: >On Wed, Nov 07, 2018 at 10:54:21AM +0100, Gollum1 wrote: >> Mi sono accorto che se faccio il login alla mia macchina di sviluppo >> (che uso esclusivamente con connessione da remoto) mi ritrovo con le >> seguenti due situazioni: >> >> 1) login via ssh, viene avviata la sessione bash e viene eseguito >> anche il .profile >> 2) login via xrdp, quando in KDE avvio un sessione di konsole, non >> viene caricato il .profile >> >> quindi l'errore sta palesemente nella sessione grafica (non posso >> accedere direttamente alla macchina, per capire se l'accesso via sddm >> presenta lo stesso problema) > >Forse perché nella sessione grafica (konsole?) utilizzi una >"non-login" shell, diversamente da quando esegui il login via ssh? probabile che sia questo il problema, ma in altre installazioni, in cui mi loggo con sddm, quando lancio konsole, pur non essendo una Shell di login,. profile viene letta (ed infatti nel path mi ritrovo ~/bin byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
.profile non viene più eseguito.
Mi sono accorto che se faccio il login alla mia macchina di sviluppo (che uso esclusivamente con connessione da remoto) mi ritrovo con le seguenti due situazioni: 1) login via ssh, viene avviata la sessione bash e viene eseguito anche il .profile 2) login via xrdp, quando in KDE avvio un sessione di konsole, non viene caricato il .profile quindi l'errore sta palesemente nella sessione grafica (non posso accedere direttamente alla macchina, per capire se l'accesso via sddm presenta lo stesso problema) Che procedura mi consigliate di adottare per risolvere il problema? scrivere la chiamata a .profile in .bashrc, non credo sia corretto, in quanto poi un .profile, a sua volta c'é una chiamata a .bashrc e si entrerebbe in un loop, e di contro, se eseguo da ssh funziona. forse la soluzione è mettere la chiamata in xsession? -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: NAS casalingo
Il 28 ottobre 2018 15:16:46 CET, pinguino ha scritto: >Il 28/10/18 12:54, developermailist@Vincenzo Gianfelice ha scritto: >> Il 28 Ottobre 2018 11:17:02 CET, pinguino >> ha scritto: >> >> Buon giorno Lista, >> >> Ho visto su ZeusNews questo modello di Nas : >> >> Synology DiskStation DS119j. >> >> Come funziona ? >> Chi lo conosce ? >> >> Pare che la versione base costi solo 100 euro. >> >> A me potrebbe interessare, perché il mio PC non è più >espandibile. >> Quindi stavo valutando un Nas casalingo che funzioni bene e non >costi >> molto. >> >> Ciao >> Grazie >> >> >> Che pc hai? >PCAMD64, con 4Gb di Ram. Due hard disk vecchiotti. >Anche la scheda madre è vecchiotta. >Mi ero informato in un paio di negozi tecnici per mettere un Raid, ma >avevano detto che era complicato o non fattibile. >Quindi sarebbe più semplice mettere un Nas esterno collegato con Usb o >rete locale. >Ciao >Grazie > > >> -- >> Inviato dal mio dispositivo con K-9 Mail. Perdonate non la brevità, >ma >> la prolissitá 🤔. >> >> Se solo potreste vedere il mondo come lo vedo io >> >> https://github.com/vincenzogianfelice >> https://twitter.com/vincenzogi_ se devi fare un nas, meglio una macchina dedicata. c'è ne sono di diverse Marche, solitamente sono tutte (quasi tutte) basate su Linux. in alternativa, io ho acquistato anni fa un hp microserver, il costo maggiore sono i dischi da mettere dentro (io ci ho messo 5 dischi da 2TB, 4 attivi e uno spare). spesso mi dimentico di averlo, nel senso di manutenzione quasi nulla... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Come avviare script in konsole.
Il giorno sab 27 ott 2018 alle ore 15:29 Gollum1 ha scritto: > Ho provato a mettere bash davanti al lancio del mio script, con il > risultato che nel mio script posso togliere le parti di export di > alcune veriabili, che vengono prese automaticamente da .profile (o > .bashrc,, non ricordo di preciso dove le ho inserite). ma ugualmente > non c'é verso di far diventare la console attiva nel momento in cui si > chiude l'ultimo comando dello script (o alla pressione di CTRL+C, che > interrompe l'ultimo comando dello script). > Ho detto una cavolata. anche con bash come comando da eseguire, non vengono lette le variabili d'ambiente, quindi gli script che ho fatto devo ripreistinarli con le variabili d'ambiente. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Come avviare script in konsole.
Il giorno sab 27 ott 2018 alle ore 15:09 Gollum1 ha scritto: > > Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 19:17 Davide Prina > ha scritto: > > > > On 26/10/2018 09:23, Gollum1 wrote: > > > > > mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script > > > > > konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh & > > > > > L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o > > > va in crash, la finestra non si chiude > > > > . konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh & > > Ciao Davide, Non ho capito, perché dovrei anteporre la chiamata a > konsole con un "." (punto)? > > comunque, ci ho provato, ma non funziona... non faccio neppure in > tempo a vedere le varie console che si aprono, che sono già tutte > chiuse. Ho provato a mettere bash davanti al lancio del mio script, con il risultato che nel mio script posso togliere le parti di export di alcune veriabili, che vengono prese automaticamente da .profile (o .bashrc,, non ricordo di preciso dove le ho inserite). ma ugualmente non c'é verso di far diventare la console attiva nel momento in cui si chiude l'ultimo comando dello script (o alla pressione di CTRL+C, che interrompe l'ultimo comando dello script). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Come avviare script in konsole.
Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 19:17 Davide Prina ha scritto: > > On 26/10/2018 09:23, Gollum1 wrote: > > > mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script > > > konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh & > > > L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o > > va in crash, la finestra non si chiude > > . konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh & Ciao Davide, Non ho capito, perché dovrei anteporre la chiamata a konsole con un "." (punto)? comunque, ci ho provato, ma non funziona... non faccio neppure in tempo a vedere le varie console che si aprono, che sono già tutte chiuse. -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Wine ed internet Explorer
Il giorno ven 26 ott 2018 alle ore 11:01 Paride Desimone ha scritto: > > Troppo datato il netbook per una macchina virtuale. > PlayOnLinux non è una macchiana virtuale, usa ancora wine, ma ti permette di usare diverse versioni di wine, in funzione di quello che devi fare, perché alcuni software girano solo su particolari configurazioni di wine. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Wine ed internet Explorer
Il giorno gio 25 ott 2018 alle ore 20:54 Paride Desimone ha scritto: > > Buonasera a tutti. > Ho installato tramite winetricks, internet Explorer 7 perché ho necessità di > accedere ad un sito che dà accesso solo tramite questo browser. > Non mi fa però navigare. Controllando le impostazioni vedo che non c'è > nessuna connessione di rete configurata. Se provo a dirgli di crearne una non > mi fa fare nulla. Qualcuno sa come fare? prova ad usare playonlinux, che ti permette di creare delle "aree" virtuali in cui far girare determinati programmi, perché magari hai bisogno di una particolare versione di wine e una particolare configurazione dello stesso. In passato, installando IE dalla lista di playOnLinux, ero riuscito ad usarlo (poi ho avuto problemi per altri plugin che dovevo usare, ma questa è un'altra storia). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Come avviare script in konsole.
Buon giorno lista, mi sono fatto uno script che deve lanciare diversi altri script su altrettanti terminali, uso konsole di KDE. i diversi script secondari sono chiamati con la seguente linea di comando nello script principale: konsole --new-tab --noclose -e ~/bin/mio_script.sh & e tutto funziona abbastanza bene. L'unico problema che rilevo è che quando lo script chiamato termina o va in crash, la finestra non si chiude (per effetto del --noclose), ma rimane inattiva, non ho praticamente il supporto di bash e l'ambiente in cui è stato lanciato lo script (una virtualenv di python). quindi non posso fare nulla, se non fermare anche tutti gli altri script e rilanciare lo scrpt principale. secondo voi, c'é qualche possibilità per fare in modo che le konsole rimangano attive? Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: chromium e gnome-keyring.
Il 22 ottobre 2018 19:56:22 CEST, Davide Prina ha scritto: > >hai magari modificato le configurazioni, magari usando seahorse o >secret-tool? non credo sia questo, ha cominciato a farlo anche sul mio, con kde. senza, oltretutto, che io avessi scelto di usare il portafogli di kde... ho dovuto configurarlo a forza, perché anche se gli dicevo di non usarlo, ad ogni avvio me lo richiedeva comunque. quindi credo che sia un cambiamento in chromium (ho anche reinstallato la macchina, per altri motivi e si comporta ancora così). uso SID byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Comando DD e seek
Il 7 ottobre 2018 20:08:54 CEST, Davide Prina ha scritto: >On 07/10/2018 11:19, Gollum1 wrote: >> Il giorno dom 7 ott 2018 alle ore 09:45 Davide Prina >> ha scritto: >>> >>> ahi, ahi, ahi... bottom quiting... questo è male! ;-) > >> per una volta che uno ha correttamente usato il bootm quoting invece >> del top quoting, lo vai a riprendere? ;-P > >è sbagliato sia usare il botton quoting che il top quoting. >Va eliminato dal messaggio iniziale tutto quello che non serve a >continuare il discorso, inoltre bisogna rispondere sotto ogni "domanda" > >e non in fondo a tutte le "domande" > Il top-quoting è male, e su questo non si transige. Eliminare tutto quello che non fa parte del discorso (soprattutto firme e disclaimer) è una buona pratica. Che il bottom-quoting sia il male e l'inline-quoting sia l'unico corretto, è una tua forzatura. La netetiquette parla di "preferire" l'inline-quoting, ma non che il bottom-quoting sia sbagliato. Sono sempre stato marchiato come un talebano, su questo discorso, ma la tua forzatura mi pare del tutto fuori luogo. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Comando DD e seek
Il giorno dom 7 ott 2018 alle ore 09:45 Davide Prina ha scritto: > > ahi, ahi, ahi... bottom quiting... questo è male! ;-) > > impara a quotare bene, così invogli anche gli altri a leggere le tue > risposte e ad aiutarti. > Se non sai di cosa stia parlando, allora cerca con un motore di ricerca > (es: duckduckgo) la stringa "quotare bene" > per una volta che uno ha correttamente usato il bootm quoting invece del top quoting, lo vai a riprendere? ;-P > Inoltre dovresti evitare l'usto dell'html e far sì che le righe si > spezzino circa al 72°-75° carattere. su questo invece hai tutto il mio appoggio (maledetto colui che ha inserito l'html nelle mail la prima volta... sempre maledetto sia). > > Infatti non é un controllo approfondito. > > non è un controllo affidabile e basta o meglio è un controllo inutile > che non ti fornisce i risultati che vuoi ottenere > infatti mi pare una operazione totalmente inutile. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Processo immortale
Il 2 ottobre 2018 10:48:00 CEST, Paolo Nicorelli ha scritto: >On Tue, 2 Oct 2018 at 09:48, liste DOT girarsi AT posteo DOT eu < >liste.gira...@posteo.eu> wrote: > >> Probabile che sia in ambiente utente che non funziona, facendolo da >> amministratore globale forse funzia. >> > >Provato, rimane li. killall -9 -w nome rimane appeso fino a che il processo muore effettivamente (così te ne trovi due bloccati invece di uno ;-P) byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Installazione dokuwiki (apt vs installazione manuale)
Il 7 settembre 2018 18:04:31 CEST, Federico Di Gregorio ha scritto: >On 09/07/2018 06:03 PM, Emanuele Bernardi wrote: >> Ciao, sulle mie installazioni stable cerco di non mischiare >repository >> per non andare a incasinare le dipendenze, io adotterei la strada >> dell'installazione manuale. >> >> Emanuele >> >> On 07/09/2018 17:45, Michele Carotta wrote: >>> Ciao a tutti, >>> >>> dovrei installare dokuwiki su una Debian stable. Dokuwiki è stato >>> riammesso da poco nel ramo di testing. Cosa conviene fare, >installare >>> il pacchetto testing sulla stable o lasciare perdere apt e procedere > >>> con l'installazione manuale? >>> >>> Grazie a tutti. > >Io metterei testing e farei un bel PIN per installare da testing solo >Dokuwiki e le sue dipendenze. > >federico una soluzione potrebbe essere quella di usare i backports, magari hanno inserito anche dokuwiki. un'altra soluzione è quella di installare dai sorgenti ufficiali (quindi non Debian) ma con la procedura che genera i pacchetti deb, non mi ricordo di preciso il comando, l'ho usato in passato ed era eccezionale, soprattutto per gestire le dipendenze e i cambi di versione nel tempo. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 20:42 Gollum1 ha scritto: > > >Prova a mettere > >gtk-icon-theme-name = Adwaita > > > >nel settings.ini > > > >Prova per esempio anche con programmi più semplici tipo > >vim-gtk3 > > grazie di tutto il supporto, Walter. > [...] > ora pare che tutto funzioni adeguatamente. Ho provato a lanciare pycharm da terminale, e vedo che invece l'errore su adwaita esiste ancora, ma non è più bloccante, nel senso che le finestre ora vengono regolarmente popolate con il loro contenuto corretto. Appena ho un po' di tempo, provo a fare quelle modifiche che mi hai suggerito (non posso essere sicuro che in realtà questo warning ci sia sempre stato, solo che non avviandolo da terminale non me ne sono mai accorto, quindi il mancato caricamento dell'interfaccia, in realtà non dipendeva da questo tema). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il 16 agosto 2018 22:16:14 CEST, Paolo Miotto ha scritto: >Scusa, sono in ferie e non riesco a seguire la lista. > >Devi studiarti le funzionalità dei remote: in pratica tu hai il tuoi >repo locale che ha bitbucket come remote origin, in quanto l'hai >clonato >da lì. > >Poi aggiungi altri remote, ovvero altri repository su cui puoi fare >push >e pull di tutti i branch o solo di alcuni. Nel tuoi caso forse è >preferibile avere un branch per ciascu remote, per non incasinarsi. > >quindi tu avresti: > >master -> origin/master > >Branch_A -> remote-a/master > >Branch_b -> remote_b/master > >ecc. > > >Dopo di che puoi fare il diff tra master e Branch_A, se le cose che >sono >su Branch_A ti servono le mergi in master e le pushi su origin. > >Lo stesso discorso per gli altri branch. quindi, ribaltare la soluzione che ho adottato io, invece di entrare in ogni backup e fare il push verso la copia locale... entro nella copia locale, creo un branch e faccio il pull da un backup, poi un'altro, e un'altro ancora... in effetti così diventa più gestibile controllare le differenze e fare il merge delle cose interessanti... grazie delle info (mi sto studiando la documentazione di git, e comincio a capire quello che mi dite in modo più chiaro e sensato... git è una gran figata). byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il 16 agosto 2018 18:40:58 CEST, Walter Valenti ha scritto: >> per quanto riguarda libreoffice, nulla è cambiato, le icone sono >tutte >> bianche (anche se si vedono i contorni delle figure, cosa strana). > >> pycharm non mi fornisce più l'errore della mancanza del modulo >> adweita, però continua a non partire... > >> comincio a pensare che questi upgrade automatici abbiano rotto >> qualcosa a livello di java, alla fine questi ultimi sono tutti i >> programmi scritti in java. > > > > >libreoffice non è scritto in java. >Ci sono delle componenti scritte in Java per interfacciarsi >con alcuni DB, ma sono disabilitabili. > >Prova a mettere >gtk-icon-theme-name = Adwaita > >nel settings.ini > > > >Prova per esempio anche con programmi più semplici tipo >vim-gtk3 grazie di tutto il supporto, Walter. Alla fine, dovendo abbandonare la macchina per tornare a casa, ho utilizzato un metodo più drastico. ho fatto il remove e purge dei task che installano la parte grafica e utente (ho quindi cancellato xorg, kde, gimp, office, e qualcosa d'altro in breve tempo) poi ho rifatto l'installazione dei tre task, e mi sono ritrovato con tutto funzionante. lo so, non è la Debian way, ma non avevo ulteriore tempo per analizzare il problema, certo, sono stato fortunato che la procedura ha dato l'effetto sperato. ora pare che tutto funzioni adeguatamente. grazie ancora del tempo che mi hai dedicato. (per curiosità, andrò comunque a rivedere quelle configurazioni che mi hai indicato) buona serata a te, e a tutta la lista. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: Nuova installazione su SSD
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:54 Luca Costantino ha scritto: > Inoltre, anche se so benissimo che ci sono mille scuole di pensiero > differenti, avete uno schema di partizionamento da consigliare? > Solitamente creo 4 partizioni, una per /boot, una per /swap, una per /home ed > una per il sistema. A questo giro pensavo di farne 3, ovvero di eliminare la > partizione dedicata ad /home e metterla insieme a sistema. personalmente non metterei /home insieme al sistema, nel momento in cui dovessi trovarti costretto a reinstallare, perderesti tutto il tuo materiale. Magari potresti mettere /boot insieme al resto del sistema operativo, visto che non c'é più la necessità di stare entro i primi 1024 byte per il loader (già da parecchi anni). > Ci sono delle opzioni particolari da specificare in fase di partizionamento, > per quanto riguarda gli SSD? anche qui, ci sono diverse scuole di pensiero... mi astengo su questo argomento. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:46 Walter Valenti ha scritto: > > >> Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ? > > > assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché > > normalmente non uso gnome/GTK3 > > > > Prova a impostare da shell il tema, ovvero: > > export GTK_THEME=Adwaita > > e da lì lancia una applicazione GTK3 e vedi se funziona. > Se ti funziona imposti il tema in maniera definitiva: > nel file: > $HOME/.config/gtk-3.0/settings.ini > nella sezione [Settings] > gtk-theme-name = Adwaita > lanciando gimp non è cambiato nulla, questo è l'errore che ottengo, ma pare essere un altro problema (sempre con gtk) che poi vedrò se riesco a risolvere. === Gtk-Message: 17:54:42.011: Failed to load module "atk-bridge" Missing fast-path babl conversion detected, Implementing missing babl fast paths accelerates GEGL, GIMP and other software using babl, warnings are printed on first occurance of formats used where a conversion has to be synthesized programmatically by babl based on format description *WARNING* missing babl fast path(s): "R'G'B' double" to "CIE Lab double" === per quanto riguarda libreoffice, nulla è cambiato, le icone sono tutte bianche (anche se si vedono i contorni delle figure, cosa strana). pycharm non mi fornisce più l'errore della mancanza del modulo adweita, però continua a non partire... comincio a pensare che questi upgrade automatici abbiano rotto qualcosa a livello di java, alla fine questi ultimi sono tutti i programmi scritti in java. -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 16:06 Gollum1 ha scritto: > > > Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ? > > assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché > normalmente non uso gnome/GTK3 > Stavo guardando i log di apt, esistono un casino di entry che sono lanciate da /usr/bin/unattended-upgrade, in pratica mi ritrovo la macchina costantemente aggiornata, che se potrebbe andarmi bene su una stable, dove le cose sono più che controllate prima del rilascio, meno bene mi va su una unstable... adesso risalire a quello che è stato aggiornato in automatico, che potrebbe aver portato il problema delle GTK3... mi sa che vado a disabilitare tutti questi utomatismi... maledetti... ora cosa devo quardare, per capire che cosa è andato storto? Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 15:56 Walter Valenti ha scritto: > > >ho riscontrato i seguenti problemi: > > > gimp (problema di rendering di alcune parti, le thumbnail delle icone > > tendono al blu) > > opnJDK 8 e 9 e IcedTea aprono la finestra di configurazione, ma rimane > > completamente vuota, come per pycharm (e anche questi dovrebbero > > essere scritti in java). > > libreoffice, ha dei grossi problemi nell'interfaccia, con icone > > trasparenti o parti mancanti. > > gns3 non parte proprio, ma credo che questo sia un problema di > > configurazione del programma stesso (non l'ho mai usato, solo > > installato). > > > altri programmi che potrebbero essere gtk3 non ne conosco, uso > > synaptic come gestore dei pacchetti, ma credo che usi ancora le gtk2, > > > infatti sembra funzionare adeguatamente. > > > Cosa hai usato per impostare il tema "adwaita" delle GTK3 ? assolutamente nulla... non ho fatto modifiche, anche perché normalmente non uso gnome/GTK3 -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Il giorno gio 16 ago 2018 alle ore 14:45 Walter Valenti ha scritto: > Prova a lanciare qualche applicazione GTK3 non Java e vediamo > come si comporta. ho provato a lanciare quasi tutti i programmi che non siano di KDE, pochi per la verità. ho riscontrato i seguenti problemi: gimp (problema di rendering di alcune parti, le thumbnail delle icone tendono al blu) opnJDK 8 e 9 e IcedTea aprono la finestra di configurazione, ma rimane completamente vuota, come per pycharm (e anche questi dovrebbero essere scritti in java). libreoffice, ha dei grossi problemi nell'interfaccia, con icone trasparenti o parti mancanti. gns3 non parte proprio, ma credo che questo sia un problema di configurazione del programma stesso (non l'ho mai usato, solo installato). altri programmi che potrebbero essere gtk3 non ne conosco, uso synaptic come gestore dei pacchetti, ma credo che usi ancora le gtk2, infatti sembra funzionare adeguatamente. La macchina è una unstable. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Impossibile trovare il motore del tema in module_path: «adwaita»
Ciao Lista, Ho installato pycharm sul mio portatile (era già installato, ma una vecchia versione, che presentava lo stesso problema, pensando ad una incompatibilità dovuta alla versione del 2017, ho pensato di fare una nuova installazione). Quando lancio pycharm.sh per configurare e far partire il programma, mi ritrovo una finestra di dialogo completamente vuota (ma evidentemente i campi esistono, in quanto schiacciando a caso sulla finestra vengono eseguite delle azioni). Ho provato a lanciare lo stesso file da console, ed ottengo il warning che ho scritto nel subject. credo che sia un qualcosa legato a java (visto che pycharm è scritto con questo linguaggio), ma non riesco a capire quale possa essere il problema, e perché fino a poco tempo fa tutto funzionava, ed ora invece no... (ho il grosso sospetto che debian si stia mantenendo aggiornata in autonomia, e la cosa non mi piace molto). ho provato a cercare con apt in quali pacchetti si faccia riferimento a questo tema, ed è contenuto in alcuni pacchetti di gnome, che ho provveduto ad installare (anche se io uso kde). purtroppo neppure questo pare che sia risolutivo, pycharm continua a non funzionare (e non saprei se è il solo programma coinvolto nel malfunzionamento). qualcuno ha qualche idea? cosa dovrei cercare? Grazie Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il 15 agosto 2018 18:31:49 CEST, Alessandro Pellizzari ha scritto: > >Qui onestamente non saprei. Dipende troppo da quante differenze hai. >Rischi di trovarti tre branch impossibili da mergiare. > >Probabilmente il modo più semplice è prendere un progetto come "base", >da lì creare un branch e poi copiare fisicamente i file in modo che si >calcoli lui le differenze. > >Questo però ti fa perdere la storia dei commit, e nel branch avrai un >singolo commit con tutto dentro (a meno che non committi gruppi di file >un po' alla volta). > alla fine credo di aver risolto: sono entrato nel primo backup, ho fatto il commit di tutto quello che era rimasto non commitato, e ho fatto il push, sono entrato nel secondo backup, ho fatto il pull, il merge e nuovamente il push. stessa cosa per il terzo. Ho dovuto mettere a posto qualcosina a mano, che il merge non univa, e disolvere un problemino di branch, ora tutto è caricato su un singolo repository locale. ora mi riservo di esaminare un po' i log e i file, per avere effettivamente una situazione coerente, prima di fare l'ultimo commit e il push verso il repository remoto. byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il giorno lun 13 ago 2018 alle ore 11:21 Gollum1 ha scritto: > > lo so... sto facendo un bel po' di confusione, spero di dipanare al > più presto questa nebbia che mi ritrovo davanti agli occhi > > Mi sto studiando la documentazione sul sito di git, spero di riuscire a dipanare la nebbia... GRAZIE. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il giorno lun 13 ago 2018 alle ore 10:36 Alessandro Pellizzari ha scritto: > > On 12/08/18 17:10, Gollum1 wrote: > > > vado su uno dei tre repository locali, e lo aggancio come remote al > > repository locale, e ci paccio un push... a quel punto ho il > > repository locale con tutti i commit del primo dei repository locali > > vecchi... faccio così anche per gli altri due, committando di volta in > > volta, e così facendo dovrebbe fare anche i merge, quando faccio i > > push da ogni repository vecchio... oppure sto sbagliando ancora la > > prospettiva? > > Provo a buttare giù una soluzione. > Grazie Alessandro, mi tengo la tua mail da parte, che appena comincio a fare questo lavoro, la riprendo e me la studio... Inizialmente avevo optato per tenere tutto su bitbucket (tutte e due i repository), per il fatto che bitbucket mi permette di tenere privato il repository. Purtroppo insorgono due problemi non indifferenti: Per fare in modo gli utenti possano prelevare i file, sono obbligato a farli iscrivere e bitbucket, il che potrebbe anche essere fastidioso. Il secondo problema, ancora più invalidante, è che la versione "gratuita" di gestione del repository privato, mi permette di far accedere solo 5 persone. Constatando che il voler tenere privato il repository, non si dimostra poi una gran soluzione (semplicemente perché, una volta che hanno in mano la loro copia, nulla impedisce ai miei studenti di mandare in giro tutta la mia documentazione), me ne faccio una ragione ed uso un repositry pubblico (github o bitbucket a questo punto è indifferente). Con questa considerazione, diventa ideale la procedura che mi hai descritto. Negli ultimi post, mi sono trovato invece con un ulteriore problema (non è lo stesso progetto, ma parliamo sempre di git). Ho eliminato e rifatto il repository su bitbucket del mio progetto (repository privato, visto che ci lavoro solo io, e non devo distribuirlo). Mi trovo con tre versioni locali del repository originale, che vorrei reinserire nel nuovo repository (più che altro, per inserire eventuali modifiche rimaste disperse nei veri repository, altrimenti mi basterebbe copiare spudoratamente i file dall'ultimo, e avrei anche come effetto un rebase del repository). quindi la situazione è l'attuale: 1) un repository nuovo di pacca e completamente vuoto su bitbucket (privato). 2) un clone locale del repository di bitbucket (anche questo vuoto) 3) tre repository locali, copie in tempi diversi del repository originale, vecchio (potrebbero anche aumentare, se spazzolando i vari computer su cui lavoravo al progetto, dovessi trovare ulteriori repository dispersi). l'idea che mi è venuto, è quello di spostare tutti questi repository su questo computer, entrare in ogni repository vecchio, e mettere come suo remote il nuovo repository locale, fare un add dei file ed un commit, per poi procedere ad un push verso il repository locale. Il fatto è che non so come si comporta il repository locale con tutti questi commit, ad un certo punto è come se fossero diversi sviluppatori che lavorano contemporaneamente allo stesso progetto, quindi ad un certo punto, quiando sul repository principale faccio il commit per mandarlo su bitbucket, dovrebbe fare il merge dei vari commit arrivati (e questa cosa mi spaventa un po', non avendola mai gestita). non dovrebbe essere nulla di trascendentale, ma sono un po' in ansia (spero di non perdere nulla del mio progetto). mi ricordo anche che uno dei veri repository aveva anche dei file in stages (o come cavolo si chiama), come mi devo comportare con questi? spostarli in un branch a parte e poi committare l'intero branch? (presumo che se non faccio nulla, questi rimangono sempre nella versione locale, senza mai essere esportata sul repository remoto... lo so... sto facendo un bel po' di confusione, spero di dipanare al più presto questa nebbia che mi ritrovo davanti agli occhi Grazie di tutto... Byez -- Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: Problema installazione debian su hp
Il 12 agosto 2018 18:36:31 CEST, "developermailist@Vincenzo Gianfelice" ha scritto: >Salve ragazzi. Oggi stavo installando debian 9 su un hp, ma ho notato >differenti problemi: > >- 1° il primo problema é che quando parte l installazione, parte in un >modo del tutto insolito: parte giá con la maggior parte dei parametri >configurati in "default" e non posso cambiarli. > che tipo di immagine stai usando? che modalità di installazione hai scelto? quale branch vuoi installare? nel senso, rimani sulla stable, vuoi passare alla testing o vuoi andare addirittura alla unstable? >- 2° ho notato che su certe usb del mio computer, ( perche sto >effettuando l isntallazione tramite usb ) l installazione parte in modo >diverso se la chiavetta usb la attacco a una porta usb piuttosto che a >una altra... bel mistero. Per modo diverso intendo proprio come se >fosse il pc a "dettare le regole" su come deve avvenire l >installazione. > questa mi giunge nuova, a meno che la tipologia di USB influenzi in qualche modo l'installazione (usb1, usb2 o usb3). sinceramente non ho mai notato qualcosa del genere. >Inoltre il pc ha anche il uefi,ma l ho prontamente disabilitato. perché? uefi è comunque il futuro, e se il disco è maggiore di 2TB, sei obbligato ad usare l'accoppiata uefi+gpt il fatto è che in realtà ci ho sempre litigato in malo modo, l'unica volta in cui tutto è andato subito liscio, è perché c'era su l'innominabile che già lo usava, ed io ho provveduto ad installare senza rimuovere la partizione uefi. >Qualcuno che puo darmi qualche spiegazione in merito? io personalmente preferisco installare con la mini ISO, almeno vado direttamente ad installare il branch che mi interessa (solitamente sis). byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il giorno dom 12 ago 2018 alle ore 17:28 Gollum1 ha scritto: > > Il 12 agosto 2018 11:23:47 CEST, Paolo Miotto ha > scritto: > >Devi fare il contrario: aggiungere gli altri repo al tuo clone di > >bitbucket; da lì puoi vedere le differenze, fare i merge e pusharli > >verso il repo definitivo. > > > > vediamo se ho capito. > io ho rifatto il repository vuoto su bitbucket e l'ho clonato in locale, ci > copio dentro quello che credo che sia il più vecchio dei tre che ho a > disposizione, e ne faccio il commit su bitbucket. ci copio dentro il > successivo e faccio il nuovo commit... c'è qualcosa che non mi torna... come si comporterebbe invece il tutto, se io faccio il repository su bitbucket, e me lo porto in locale. vado su uno dei tre repository locali, e lo aggancio come remote al repository locale, e ci paccio un push... a quel punto ho il repository locale con tutti i commit del primo dei repository locali vecchi... faccio così anche per gli altri due, committando di volta in volta, e così facendo dovrebbe fare anche i merge, quando faccio i push da ogni repository vecchio... oppure sto sbagliando ancora la prospettiva? Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il 12 agosto 2018 11:23:47 CEST, Paolo Miotto ha scritto: >Il 09/08/2018 20:16, Gollum1 ha scritto: >>> se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione >a >>> prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket >>> come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei >vari >>> commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione >>> delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle >>> andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli >>> file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo >>> principale? eventualmente con i merge del caso? >>> >>> è possibile e affidabile un approccio del genere? > >Devi fare il contrario: aggiungere gli altri repo al tuo clone di >bitbucket; da lì puoi vedere le differenze, fare i merge e pusharli >verso il repo definitivo. > >Mandi. > >Paolo vediamo se ho capito. io ho rifatto il repository vuoto su bitbucket e l'ho clonato in locale, ci copio dentro quello che credo che sia il più vecchio dei tre che ho a disposizione, e ne faccio il commit su bitbucket. ci copio dentro il successivo e faccio il nuovo commit... c'è qualcosa che non mi torna... byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT?] [PHP-PDO-CLASS] controllo incrociato tra due funzioni
Il giorno gio 9 ago 2018 alle ore 21:24 Davide Prina ha scritto: > > On 09/08/2018 16:20, Giuseppe Naponiello wrote: > > > ho un form per la creazione di un nuovo utente, i dati vengono salvati > > tramite PDO in un db postgres. > > > perché evitare 3? > se l'utente è creato devi impostare, all'interno della transazione un > flag che dice utente creato, mail da inviare. > > Poi un job ogni tot manda la mail a tutti quelli che hanno lo stato > creato, ma mail non inviata e se riesce ad inviare la mail cambia lo > stato, altrimenti mette in un log l'errore d'invio. > > In questo modo risolveresti anche il punto 4. > > Poi non è capito il tuo discorso, forse perché non conosco PHP, ma se > l'utente non viene creato non potevi semplicemente verificare quanti > record erano stati inseriti nella tabella con l'ultima insert fatta e se > ti ritornava 1, allora spedivi la mail? > la butto lì, non ho grande esperienza, ma perché non fare la procedura di creazione dell'utente, in un task successivo controllare se l'utente è stato creato, e solo a quel punto inoltrare la mail. oltretutto presentare in fase di login, il link per richiedere la mail con la password se non si è già ricevuta, sposti il problema all'utente (molti mandano una mail di certificazione dell'account, per verificare la mail, se non viene verificata, entro 48 ore cancelli l'utente, perché se dovessero aver messo la mail sbagliata, avresti altrimenti bruciato lo username, così invece l'utente può procedere a rifare la procedura diregistrazione). e ti toglieresti dalle cosidette tutti i controlli incrociati che devi fare (e che non sempre puoi verificare, tu puoi aver inviato la mail, ma l'utente potrebbe non averla ricevuta per problemi suoi). Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il giorno gio 9 ago 2018 alle ore 18:18 Gollum1 ha scritto: > > > spostando invece il discorso più propriamente su git, mi trovo in una > situazione un po' diversa... > > avevo un repository su cui stavo facendo lo sviluppo di un mio > programmino, nel tempo ho copiato il repository in diverse posizioni, > e probabilmente qualcuno di questi ha avuto pure delle modifiche... > > per fare un po' di pulizia, ho deciso di cancellare il reposity > remoto, e di ricomniciare a ricaricare il materiale, ma dei repository > che mi ero salvato, non ho un riferimento di quello che era il > repository più aggiornato e non so neppure quale sia quello che ha > avuto modifiche rispetto all'originale. > > se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione a > prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket > come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei vari > commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione > delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle > andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli > file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo > principale? eventualmente con i merge del caso? > > è possibile e affidabile un approccio del genere? guardando le date di alcuni file, nelle tre direcotry, posso dare una sequenza temporale alle stesse, quindi potrei individuare l'ultima trnauillamente, ma vorrei comunque reinserirle tutte e tre nel repository, seguendo la corretta sequenza, per recuperare le diverse parti successivamente, come mi consigliate di procedere ? Grazie -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Re: [OT - di nuovo] consiglio su uso di git.
Il giorno lun 16 lug 2018 alle ore 10:46 Paolo Nicorelli ha scritto: > > On Sun, 15 Jul 2018 at 22:49, Gollum1 wrote: >> >> Il giorno sab 14 lug 2018 alle ore 08:39 Paolo Miotto >> ha scritto: >> > >> > Il 13/07/2018 22:53, Gollum1 ha scritto: >> > > Ho scelto bitbucket perché mi permette di fare il repository privato >> > > Però su bitbucket (account free) puoi avere, tra i tuoi collaboratori, fino > a 5 users > > ... che tradotto vuol dire che, a prescindere da quanti repo hai, puoi avere > fino 5 persone che hanno accesso a tuoi repo privati. > non avevo valutato questo aspetto... e non mi va bene... ho quindi deciso di usare comunque git per lo sviluppo, in modo da mantenere il versioning, ma invece di usare un secondo repository per la distribuzione, quando ritengo un file abbastanza completo, lo copio spudoratamente in dropbox, ed invio il link alla cartella di dropbox ai diversi utenti, sta a loro poi andare a vedere se ogni tanto ci sono aggiornamenti oppure no. Non è la soluzione ottimale, a meno che dropbox non preveda di avvertire da solo tutti gli utenti che hanno ricevuto il link che c'é stato un aggiornamento, e anche il discorso protezione, alla fin della fiera, credo che vada a decadere, perché mi sa che chiunque abbia il link riesca a scaricare i file, e non solo chi è stato esplicitamente invitato. (falso problema, visto che poi basta che uno lo abbia in mano, e lo distribuirà sicuremanete a tutti i suoi conoscenti). spostando invece il discorso più propriamente su git, mi trovo in una situazione un po' diversa... avevo un repository su cui stavo facendo lo sviluppo di un mio programmino, nel tempo ho copiato il repository in diverse posizioni, e probabilmente qualcuno di questi ha avuto pure delle modifiche... per fare un po' di pulizia, ho deciso di cancellare il reposity remoto, e di ricomniciare a ricaricare il materiale, ma dei repository che mi ero salvato, non ho un riferimento di quello che era il repository più aggiornato e non so neppure quale sia quello che ha avuto modifiche rispetto all'originale. se io ricreo il repository su bitbucket (questa è la mia intenzione a prescindere), posso entrare in ogni repository, aggiungere bitbucket come remote, e caricarli tutti su di esso? le parti in comune dei vari commit verrebbero messe insieme, e quindi avrei una sola versione delle varie commit? le parti non commitate inizialmente, posso farle andare su vari branch in modo che poi facendo una analisi dei soli file modificati, riesca a ricostruire il mio branch di sviluppo principale? eventualmente con i merge del caso? è possibile e affidabile un approccio del genere? Grazie. Byez -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro...
Fwd: [ninux-not-wireless] NetSpectre
Messaggio originale Da: Germano Massullo Inviato il: 27 luglio 2018 16:47:04 CEST A: Not-Wireless Oggetto: [ninux-not-wireless] NetSpectre Nuova puntata della saga Spectre NetSpectre: A remote Spectre attack without attacker-controlled code on the victim, and the first Spectre attack which works without the cache as covert channel Paper: https://misc0110.net/web/files/netspectre.pdf https://twitter.com/misc0110/status/1022603751197163520 ___ Not-wireless mailing list not-wirel...@ml.ninux.org http://ml.ninux.org/mailman/listinfo/not-wireless byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] DB semplice
Il 24 luglio 2018 15:42:36 CEST, Giuliano Grandin ha scritto: >Il giorno Mon, 23 Jul 2018 15:11:38 +0200 >Gollum1 ha scritto: > >> Il 23 luglio 2018 14:52:42 CEST, Giuliano Grandin >> ha scritto: >> >Il giorno Sun, 22 Jul 2018 19:52:38 +0200 >> >Davide Prina ha scritto: >> > >> >... >> > >> >> Il mio consiglio è prima di tutto studiare le basi di un database >e >> >> poi cimentarti con l'uso. >> > >> >mi inserisco qui, che documenti in italiano mi consigliate? >> > >> la domanda è fondamentalmente mal posta. > >provo a sistemarla: vorrei capire, non a livello di esame >universitario o creatore/programmatore di database, ma più semplice, >come sono i database, oggi. > >> >> tenendo conto che se ti vuoi cimentare con l'informatica, un pizzico >> di inglese lo devi masticare, non puoi farne a meno. > >ok > >> >> il secondo errore è la richiesta troppo generica... hai presente >> quanti tipi di DB-engine esistono, relazionali e non? >> >> quindi, prima devi capire che cosa devi fare, in base a questo devi > >per ora, comunque a livello non professionale, non ho cose da fare. > >In un secondo momento, vorrei recuperare alcuni db fatti con paradox su >dos 5.0 e windows 3.1 più di vent'anni fa. Quello che ho visto finora >fra i convertitori non mi permette di recuperare/usare né i dati né le >finestre per inserire e per interrogare i db fatti. > >> scegliere lo strumento (il DB-engine) più idoneo. A quel punto inizia >> l'approfondimento di quel DB-engine in particolare. >> >> Va da sé, che per poter fare la scelta, devi avere una minima >> infarinatura della teoria che stanno dietro i DB e un elenco di >> DB-engine da valutare (la valutazione implica un minimo di studio di >> ogni engine). byez > >ecco, questo è quello che voglio fare ora, l'hai descritto meglio di >me! > >Grazie >Giuliano > > >P.S. >Potrei anche provare a riaccendere il Compaq che usavo all'epoca, ma il >WAF (Wife Acceptance Factor) relativo è asintotico a zero con >velocità infinita :-) > >-- >Ci sono solamente 10 tipi di persone nel mondo: >chi comprende il sistema binario e chi no. da quello che ho capito, quello che serve a te è un content manager, dove devi archiviare documenti ed immagini, assegnando a ciascuno dei tag, in modo che sia facile reperire i contenuti, o sbaglio? se questa è la soluzione, è inutile reinventarsi l'acqua calda. Anche se deve usarlo una persona solo, installerei sulla sua macchina un content manager via pagina web. (anche perché non ci hai detto quali conoscenze hai di linguaggi di programmazione, necessari se vuoi farti un prodotto totalmente fatto in casa) ce ne sono diversi, da quello usati da Wikipedia, a WordPress, al già citato genropy, e ne puoi trovare altri. la maggior parte di questi usano MySQL come DB-engine (oramai sostituito su quasi tutte le distribuzioni da MariaDB), qualcuno preferisce usare postgreSQL, ottimo engine, ma non so se può essere sostituito a MariaDB per quei framework citati, ad esclusione di genropy che è indipendente dall'engine usato (i primi sono scritti in php, genropy in python) L'engine partirebbe automaticamente al boot della macchina, come il server web, l'utente dovrebbe lanciare solo il browser su local host. un discorso un po' diverso per quanto riguarda genropy, che una volta installato nella sua versione base non necessita di un DB-engine esterno (usa sqlite, di cui contiene già L'engine) , e contiene anche un suo web server di sviluppo, adattissimo per il tipo di lavoro che vuoi fare. potresti fare uno script che faccia partire il server al boot, o un semplice script che lo faccia partire all'occorrenza, dopo di che, si fa uso anche in questo caso del browser come interfaccia. avere un'interfaccia web, aiuterebbe anche te nello sviluppo, tutti questi sistemi ti facilitano la gestione dei dati del DB, dandoti degli strumenti già collaudati per costruire l'interfaccia per l'utente. altrimenti dovresti farti un programma standalone, e gestirti tutto da solo. Per quanto riguarda genropy, ti ho dato i riferimenti in una precedente mail: www.genropy.org la pagina web genr...@freelists.org la mailing list di supporto (tutto italiano, come il progetto) per gli altri, trovi tonnellate di documenti, anche in italiano... personalmente, prima di genropy, mi sono trovato bene con WordPress, Wikimedia solo in seconda battuta, anche se sarebbe più un content manager rispetto a WordPress. buon lavoro byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] DB semplice
Il 23 luglio 2018 14:52:42 CEST, Giuliano Grandin ha scritto: >Il giorno Sun, 22 Jul 2018 19:52:38 +0200 >Davide Prina ha scritto: > >... > >> Il mio consiglio è prima di tutto studiare le basi di un database e >> poi cimentarti con l'uso. > >mi inserisco qui, che documenti in italiano mi consigliate? > la domanda è fondamentalmente mal posta. tenendo conto che se ti vuoi cimentare con l'informatica, un pizzico di inglese lo devi masticare, non puoi farne a meno. il secondo errore è la richiesta troppo generica... hai presente quanti tipi di DB-engine esistono, relazionali e non? quindi, prima devi capire che cosa devi fare, in base a questo devi scegliere lo strumento (il DB-engine) più idoneo. A quel punto inizia l'approfondimento di quel DB-engine in particolare. Va da sé, che per poter fare la scelta, devi avere una minima infarinatura della teoria che stanno dietro i DB e un elenco di DB-engine da valutare (la valutazione implica un minimo di studio di ogni engine). byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.
Re: [OT] DB semplice
Il 22 luglio 2018 18:03:02 CEST, Leandro sullo sgorbio ha scritto: >Il giorno dom, 22/07/2018 alle 13.40 +0200, Gollum1 ha scritto: >> Il 22 luglio 2018 11:48:20 CEST, Leandro Noferini >> ha scritto: > >[...] > >> > C'è qualcosa di più semplice di base? >> >> prima di tutto, devi determinare quante persone e quanti accessi >> contemporanei devono essere fatti. > >Nessuno, un solo utente. > >> solitamente base e altri programmi del genere sono prevalentemente >> monoutente. > >Esatto. > >> Altea considerazione che devi fare, come ci si accede al DB? > >Direttamente. > >> è una macchina che fa da server per diversi altri computer? > >Questo assolutamente no perché sarebbe un'implementazione assolutamente >privata e personale. > >> comunque poi devi imparare ad interagire con il DB attraverso il >> linguaggio SQL. > >Questo io lo posso anche imparare ma gli utenti assolutamente no. > >> spesso ci si interfaccia ai dB attraverso pagine web, per renderli >> fruibili a più persone contemporanemente. > >Non c'è assolutamente questa prospettiva perché la cosa sarebbe anche >piuttosto privata. > >> uno dei dB più semplici è sqlite, che si basa in realtà su un unico >> file. Ci sono anche alcuni DB nosql, ma non ho mai guardato come >> funzionano. >> byez > >E va bene, questo sarebbe il backend ma io cercavo qualcosa di più >semplice per la creazione dell'interfaccia di interrogazione e modifica >del db. come ti è già stato detto, c'è la possibilità di costruirsi delle interface con python e le librerie qt. io personalmente metterei in piedi un server locale genropy, un framework che gestisce buona parte della infrastruttura del DB (senza fare nulla di particolare usa sqlite, già di suo). a questo punto basterebbe solo metterlo sulla macchina della persona che lo deve usare e fare uno script che lo lancia. già di suo, se non si hanno grandi pretese, senza fare nulla si hanno delle ottime viste dei dati, con un pizzico di programmazione, si possono fare anche cose molto complesse. naturalmente, l'interfaccia è una pagina web, che si naviga con il browser puntando su localhost. il progetto è italiano, la documentazione non è perfetta, ma esiste una bella comunità dietro e gli sviluppatori sono sempre molto disponibili. tra i destinatari della mail c'è anche la mailing list del progetto (nel caso volessi continuare il colloquio direttamente con la community genropy), mentre il sito di riferimento è http://www.genropy.org byez -- gollum1 Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori, maledetto correttore automatico.