Re: [revisione] DPN 11

2010-09-13 Per discussione Marco Solieri
Il giorno sabato 11 settembre 2010 alle 10:16 Giovanni Mascellani ha scritto:
 [...] Introdurre un vocabolo come debug in
 italiano senza introdurre le sue forme parallele (ossia quelle che in
 inglese sarebbero debugging, to debug, e tutte le forme coniugate e
 declinate che in italiano sono milioni) è molto scomodo. Secondo me i
 giri di parole come effettuare il debug sono piuttosto scomodi per la
 lettura (soprattutto quando la loro introduzione comporta un eccessivo
 sovraccarico della frase, cosa che, nella mia esperienza, spesso capita).

Un principio diffuso e` quello di non coniugare o declinare durante la 
traduzione, nonostante la scomodita`. Ma non mi sembra sia questo il caso, 
poiche` debugging, nonostante consista del gerundio del verbo debug, puo` 
essere trasportato in italiano come sostantivo che indica l'azione relativa.

 Secondo me conviene trovare un modo che permetta di utilizzare anche le
 forme parallele. Si può discutere sul fatto che tali forme debbano
 essere direttamente trasportate dall'inglese oppure italianizzate
 (creando, per esempio, il verbo debuggare). In generale preferisco le
 forme inglesi (un esempio per tutti: cachare), ma casi specifici
 possono richiedere valutazioni specifiche.

Laddove la traduzione non e` possibile trovo preferibile il prestito, 
piuttosto che il calco.

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-13 Per discussione Marco Solieri
Il giorno sabato 11 settembre 2010 alle 17:16 Giuseppe Sacco ha scritto:
 Vero: «debug» è diverso da correzione. Possiamo anche discuterne, ma
 solo se vogliamo introdurre delle sineddoche, il che non è normalmente
 possibile in una traduzione che debba conservare anche lo stile
 dell'originale.

Il significato di correggere non fa esplicito riferimento alla 
individuazione degli errori, questo e` vero. Ma neppure debugging nel suo 
significato originario di spidocchiare, che indica l'azione del rimozione e 
non nella ricerca dei pidocchi. Supponendo che il significato di debugging 
informatico si sia esteso nella lingua inglese, trovo motivata una traduzione 
italiana con correzione che rispecchi questa estensione semantica.

 [...]
 Riassumendo: preferisco usare i termini italiani o, se l'italiano fa
 difetto, quelli originali, senza mai declinarli o coniugarli. Nel caso
 dell'uso di parole straniere adotto anche il corsivo per evidenziarle.
 Se per usare una parola inglese non declinata devo aggiungerci un'altra
 o due parole in più, lo faccio volentieri senza pensare che sia un
 «sovraccarico».

Pienamente d'accordo.

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-13 Per discussione Marco Solieri
Il giorno sabato 11 settembre 2010 alle 22:43 Giovanni Mascellani ha scritto:
 [...]
 Uhm, forse ho utilizzato un significato troppo ampio di traslitterare:
 qui intendevo il portare una parola da una lingua all'altra senza
 tradurla correttamente, ma copiando le stesse lettere. Per esempio
 forwardare è una traslitterazione, inoltrare una traduzione.
 [...]

La parola che cercavi al posto di traslitterazione e` calco.

-- 
Marco Solieri
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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-13 Per discussione Marco Solieri
Il giorno sabato 11 settembre 2010 alle 18:41 Francesca Ciceri ha scritto:
 [...]
 Ok, allora qui chiarisco la mia posizione in termini inequivocabili.
 Per me debugging==bug hunting + bug triaging + bug fixing + (n)coffee
 
 ergo debugging!=bug fixing

Fin qui concordo.

 ergo non possiamo tradurre debugging semplicemente con il termine
 correzione (proposto da Marco, non da me, Gio).
 
 Poi che la cosiddetta correzione sia ricompresa nel debugging mi sta bene
 e concordo. Ma tradurre debugging con correzione è riduttivo.
 [...]

Non si puo` presumere di tradurre con piena corrispondenza semantica, ne` si 
puo` riempire di prestiti la traduzione.

Ammetto quindi che il significato di correzione non corrisponde pienamente, 
ma la trovo comunque una possibile approssimazione, efficace in tutti quegli 
usi, nei quali il focus e` piu` sulla correzione che sull'analisi e la 
ricerca dell'errore. Laddove non fosse cosi`, nella lacuna che evidenziava 
per prima Francesca, si puo` usare la locuzione revisione e correzione che 
aggiungo alla rosa delle proposte.

Ma anche cosi` perderemmo quel significato che appartiene all'etimologia 
legata agli insetti. :-D

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-09 Per discussione Marco Solieri
Ciao a tutti,
essendo nuovo qui, comincio con qualche semplice commento.

Il giorno mercoledì 08 settembre 2010 alle 22:07 Francesca Ciceri ha scritto:
 Mancano però alcune cose su cui onestamente avevo dei dubbi: ad esempio
 non ho davvero idea di come tradurre binary compatible distribution (ho
 lasciato distribuzione binary compatible)
Non credo vada inteso come una locuzione da tradurre solo per intero quindi 
penso si possa usare distribuzione binaria compatibile, dove per binaria si 
intende compilata.

 ho tradotto il titolo di alcuni articoli citati (ma non so se è una
 operazione concettuale-intellettuale accettabile, dal momento che gli
 articoli sono in inglese).
Se non e` disponibile una traduzione, la cosa migliore potrebbe essere tenere 
il titolo tradotto segnalando che e` in lingua inglese con una notazione del 
tipo:
Introduzione all'universo (in inglese)

Nella traduzione ci sono termini ricorrenti e non tradotti, ma che hanno una 
traduzione italiana:
 changelog- registro dei cambiamenti
 developer- sviluppatore (m) o sviluppatrice (f)
 mailing list - lista di distribuzione
 maintainer   - manutentore (m) o manutentrice (f)
 master   - responsabile
Forse e` consuetudine lasciare questi termini invariati? Abbiamo una base di 
traduzione di questi termini specifici? Se e` cosi`, mi scuso, ma non sono 
riuscito a trovarla.

Sempre parlando in generale, nel documento le cifre hanno come separatore 
delle migliaia la virgola, mentre in Italia usiamo il punto.

 donne impegnate nella traduzione dei template debconf o delle
 descrizioni dei pacchetti
traduzione dei modelli debconf

 e` stato chiamato per aiutare nell'eseguire il debug di GRUB2
e` stato chiamato per aiutare al/alla debugging/correzione di GRUB2


Buona giornata a tutti.

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-09 Per discussione Marco Solieri
://wiki.debian.org/L10n/Italian
 
 in cui possiamo inserire il materiale utile per la traduzione, le
 indicazioni, e tutto il resto. È pensata per coordinare gli sforzi, per
 indirizzare chi si avvicina alla traduzione e per inserire documenti e
 link. Quindi sentitevi liberi di inserirvi le informazioni che pensate
 possano tornare utili. Per modificarla - o creare sottopagine - dovete
 crearvi un account sul wiki e il gioco è fatto.

Una lista dei termini specifici di Debian potrebbe risultare molto utile. 
Comincio il lavoro nei prossimi giorni.

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-09 Per discussione Marco Solieri
Il giorno giovedì 09 settembre 2010 alle 13:13 Francesca Ciceri ha scritto:
 On Thu, Sep 09, 2010 at 11:19:28AM +0200, Marco Solieri wrote:
   e` stato chiamato per aiutare nell'eseguire il debug di GRUB2
  e` stato chiamato per aiutare al/alla debugging/correzione di GRUB2
 
 No, rileggendo bene devo farti un appunto: debugging non va usato.
 Quando trovi un sostantivo inglese usato come verbo (ma che non ha
 corrispondente in italiano) devi usare una locuzione: dal momento che
 debuggare è assolutamente mostruoso, fare il debug è l'unica opzione.
 Questo perché non puoi sostantivare debugging che in effetti è l'atto
 del debug corrispondendo a un participio in inglese (-ing).
Non e` detto che sia necessaria una locuzione per la resa italiana, 
specialmente quando il vocabolo inglese entra nella nostra lingua (come 
jogging). Nel nostro caso debugging non e` bellissimo ed io stesso preferisco 
correzione, pero` bisogna ammettere una certa diffusione del termine.

 Non puoi neanche sostituirlo con correzione dal momento che il debug e
 la correzione sono due operazioni assai diverse: spesso avvengono nello
 stesso contesto, certo, ma non sono necessariamente equivalenti nè
 contemporanee.
Io penso siano necessariamente equivalenti e contemporanee, quando ci si 
riferisce ad un software, nel nostro caso GRUB2. E` forse possibile 
correggere senza togliere un baco? O forse togliere un baco senza correggere?

 [...]
 Insomma, a volte tradurre è questione di equilibrismo: per questo è
 divertente.
Vero! :-)

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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Re: [revisione] DPN 11

2010-09-09 Per discussione Marco Solieri
Il giorno giovedì 09 settembre 2010 alle 14:21 Francesca Ciceri ha scritto:
 On Thu, Sep 09, 2010 at 01:49:38PM +0200, Marco Solieri wrote:
  Riguardo manutentore, non credo si tratti di una traduzione forzata di
  un vocabolo ormai in uso, dal momento che con una ricerca web come:
 site:debian.org manutentore
  si puo` notare quanto la sua traduzione sia usata.
 
 Sì. Potrei obiettare che in passato - prima che in Italia, e quindi anche
 nel nostro parlato, si diffondesse Debian e la sua cultura - si traduceva
 il termine per semplificare la comprensione di un universo ancora poco
 conosciuto (aka: *ora* la lingua - per lo meno nel settore specifico - si
 è evoluta). :P
 Per questo motivo troverai numerosi riferimenti a manutentore nel sito.
 Per questo motivo proponevo di aggiornare certe consuetudini. Anche vista
 l'annosa questione della confusione nell'uso del termine generico
 maintainer all'interno del progetto Debian, dove tale termine viene
 usato per indicare le due figure specifiche di DD e DM, che entrambe
 mantengono i pacchetti ma che sono completamente diverse sotto altri
 aspetti. Anche per questo motivo, meglio evitare di scendere nei
 particolari con la traduzione, secondo me.
 
 Il fatto poi che ci siano
 
  acronimi inglesi non mi sembra rilevante, visto che possiamo
  tranquillamente forgiare i rispettivi italiani con le diffuse
  traduzioni dei termini che li compongono.
 
 No. Questo non possiamo farlo per un motivo semplicissimo: DD e DM (Debian
 Developer e Debian Maintainer), così come altri acronimi presenti nei
 testi che traduciamo, non sono invenzioni dell'autore del testo ma
 corrispondono a ruoli specifici ed ufficiali all'interno del progetto
 Debian. Questo significa che se dall'oggi al domani decidi di forgiare
 i rispettivi italiani non solo rischi di spaesare il lettore italiano che
 magari ha necessità di fare riferimento poi ai gruppi internazionali o
 alla versione internazionale del sito ma che dovresti anche modificare
 una mole immensa di contenuti e documentazione pre-esistente per adeguare
 tutto il resto delle traduzioni a questa tua scelta.
 Per non parlare che - dal punto di vista concettuale - la trovo
 un'operazione di scarso rigore - come dire?- deontologico: modificheresti
 la realtà. Tu sei lì per condurre (significato etimologico di tradurre)
 il testo da una lingua all'altra, questo però non significa modificarlo
 in tutto e per tutto.
 
 Gli acronimi e i nomi di ruoli ufficiali sono da intendersi, dove
 possibile, quasi come dei nomi propri.

Manutentore non e` una vecchia traduzione che e` bene dimenticare, ma e` un 
termine che nella nostra lingua ha un significato ben piu` esteso di quello 
informatico e corrisponde proprio a maintainer. Inoltre risulta essere 
usato in tutti i quasi tutti i documenti Debian italiani anche recenti, fra 
cui quelli legati alla procedura per divenire nuovo Manutentore.

La questione che sollevi, di distinguere l'appellativo ufficiale dal nome 
semplice, mi sembra un argomento a parte. Non capisco perche` si dovrebbe 
tenere invariato il termine per questo fine, che a guardarci bene non ha 
nulla a che fare con la traduzione. Penso che le maiuscole, gia` usate da 
molti documenti, assolvano il compito senza ambiguita`.

Concordo pero` sul fatto che in italiano non abbiamo gli acronimi tradotti e 
che la loro traduzione possa essere una fonte di confusione. A mio parere, 
pero`, non vale la pena evitarla se si ricade nell'uso dell'inglese che rende 
difficile la comprensione ai nuovi arrivati non anglofoni. La confusione 
sarebbe poca se, come gia` fa l'inglese, l'acronimo e` di tanto in tanto 
spiegato nei testi.

Sul piano concettuale tento di perseguire l'uso dell'italiano per la sua  
comprensibilita` dal parlante: piu` il testo e` condotto alla lingua madre, 
meglio si capira`.

   Abbiamo una base di
   
traduzione di questi termini specifici?
   
   No, a parte i due documenti citati. Ma se vuoi provare a stilarne una
   lista ti segnalo, e segnalo a tutti che abbiamo a disposizione questa
   pagina:
   
   http://wiki.debian.org/L10n/Italian
   
   in cui possiamo inserire il materiale utile per la traduzione, le
   indicazioni, e tutto il resto. È pensata per coordinare gli sforzi,
   per indirizzare chi si avvicina alla traduzione e per inserire
   documenti e link. Quindi sentitevi liberi di inserirvi le
   informazioni che pensate possano tornare utili. Per modificarla - o
   creare sottopagine - dovete crearvi un account sul wiki e il gioco è
   fatto.
  
  Una lista dei termini specifici di Debian potrebbe risultare molto
  utile. Comincio il lavoro nei prossimi giorni.
 
 Tieni presente che è importante che ci sia accordo *condiviso* su una tale
 lista: dunque prima di considerarla definitiva magari inviala qui così ne
 parliamo tutti insieme!
No, decido io le traduzioni :P
Scherzi a parte, preferite discutere in questa lista o con la discussione 
della pagina wiki?

 [...]

-- 
Marco Solieri

Re: [revisione] DPN 11

2010-09-09 Per discussione Marco Solieri
Il giorno giovedì 09 settembre 2010 alle 14:37 Francesca Ciceri ha scritto:
 On Thu, Sep 09, 2010 at 01:55:47PM +0200, Marco Solieri wrote:
  Non e` detto che sia necessaria una locuzione per la resa italiana,
  specialmente quando il vocabolo inglese entra nella nostra lingua (come
  jogging). Nel nostro caso debugging non e` bellissimo ed io stesso
  preferisco correzione, pero` bisogna ammettere una certa diffusione
  del termine.
  
   Non puoi neanche sostituirlo con correzione dal momento che il debug
   e la correzione sono due operazioni assai diverse: spesso avvengono
   nello stesso contesto, certo, ma non sono necessariamente equivalenti
   nè contemporanee.
 
  Immagino che i programmatori qui presenti potranno meglio illuminarci ma
  secondo wikipedia:
 
  Debugging is a methodical process of finding and reducing the number of
 bugs, or defects, in a computer program or a piece of electronic
 hardware, thus making it behave as expected
 
  Ora questo significa che l'attività di debug consiste nella ricerca del
 bug. Non nella sua correzione. Il debug consiste nell'esame dei log,
 degli output vari di errore, e di tutti i possibili indizi che ti possono
 rivelare dove si trova il malfunzionamento.
  Il debug non equivale a eliminare il bug. Quello è il bug fixing: ed è
 questa la correzione del bug.
 
 In attesa di smentite da chi conosce meglio di me la programmazione,
 Francesca

Wikipedia parla non solo della ricerca, ma anche della riduzione del 
numero dei bachi o difetti, il che avviene se e solo se avviene i bachi o 
difetti vengono eliminati. Uno dei significati di correggere e` appunto 
quello di eliminare difetti.

Faccio notare che anche io sono un informatico e un programmatore.

-- 
Marco Solieri
 aka SoujaK


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