[Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Salve.
Questa affermazione mi pare un po' forte. Chi ne sa di piu' puo' darci una 
visione
piu' completa?
Grazie.

 Messaggio originale 

Last but not least, to be included in debian main or ubuntu universe packages 
should
be free software and use only free software.  As far as I know this excludes 
almost
all java-based gis projects, many of which require JAI, which is not even 
remotely
free software.
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Re: [Gfoss] regione sicilia servizio WCS per dtm2 m

2012-03-22 Per discussione G. Allegri
Grazie Ivan.
Non ho i permessi per modificare la pagina dei geodatai su gfoss.it, però
forse aggiungerei questo link diretto al paragrafo della Sicilia [1], e
aggiungerei la tipologia di servizio, visto che per ora viene indicato solo
WMS.

giovanni

[1] http://wiki.gfoss.it/index.php/Geodati_Regioni#Sicilia

Il giorno 22 marzo 2012 00:32, ivan marchesini
ivan.marches...@gmail.comha scritto:

 Magari non ne eravate a conoscenza..

 servizio WCS del modello digitale del terreno passo 2m derivato da dati
 LIDAR volo ATA 2007-2008
 http://www.sitr.regione.sicilia.it/geoportale/it/Home/ServiceCatalog#

 sui metadati trovate:
 Condizioni per l'accesso e l'uso:
 nessuna condizione applicabile
 Vincoli per l'accesso pubblico:
 Vincolo di accesso: nessuna limitazione


 ciao

 PS: per usare il WCS con QGIS/GDAL:
 http://www.gfosservices.com/2012/03/04/wcs-con-qgis-e-gdal/



 --
 Ti prego di cercare di non inviarmi files .dwg, .doc, .xls, .ppt.
 Preferisco formati liberi.
 Please try to avoid to send me .dwg, .doc, .xls, .ppt files.
 I prefer free formats.
 http://it.wikipedia.org/wiki/Formato_aperto
 http://en.wikipedia.org/wiki/Open_format

 Ivan Marchesini
 Perugia (Italy)
 Socio fondatore GFOSS Geospatial Free and Open Source Software
 http://www.gfoss.it
 e-mail: ivan.marches...@irpi.cnr.it
ivan.marches...@gmail.com
 fax (mailfax): +39 1782092534
 jabber: geoiva...@jabber.org
 skype: geoivan73

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[Gfoss] Gia' che siamo a parlare di java

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
ho trovato questo articolo, e quelli citati, una lettura interessante:
http://kohsuke.org/2012/03/16/debian-and-maven-a-crash-of-culture/
Due citazioni mi piacciono particolarmente:

Debian is not just a means to let you conveniently install all the programs you 
need.
It’s a pursuit of certain kinds of freedom.

Criticizing them for their principles while you enjoy the benefits of the very 
same
principles feel bit single-handed to me.

Saluti.
-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
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[Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Luca Mandolesi
Salve a tutti,

dato che la mia ditta deve fare una ricognizione archeologica sul
territorio per conto di autostrade per l'Italia e facciamo tonnellate di
foto ad ogni sezione esposta, vorrei poter battere i punti in cui mi trovo
mentre scatto.

Inoltre lo vorrei sfruttare per battere le trincee che scaviamo nei campi
per le indagini preliminari alla posa di impianti fotovoltaici o per il
biogasdi solito uso il GPS garmin da bici di mio padre camminando
dentro la trincea e devo dire che di solito la linea mi viene ben centrata
dentro alla trincea disegnata sul GIS a priori...

Quindi,
che prodotto potrei acquistare che poi sia compatibile in tempo reale con
il plugin di  Qgis montato su tablet e portato sul campo?

Ciao e grazie

Luca
___
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione andrea antonello
 Dov'è scritto che JAI non è open source?!
 A me risulta che lo sia:
 http://java.sun.com/javase/technologies/desktop/media/jai/ .
 Anche il manuale di Geoserver lo
 afferma: http://docs.geoserver.org/stable/en/user/webadmin/server/JAI.html

Avevo cercato di capirci qualcosa leggendomi le licenze e quel poco
che avevo capito e' che non si tratta di free and open source, almeno
a tratti.
Ne avevo discusso brevemente con Franky perche' mi sarebbe piaciuto
pacchettizzare uDig per Debiangis.
Cosi', a memoria (e in memoria della cazzuolata che mi tiro' :) ), il
problema e' jai-imageio, piu' che jai stesso. Mi pare che imageio
soffra di una SUN (ora ORacle immagino) research license che non e'
per nulla chiara. Mi sarebbe piaciuto molto sentire dei commenti seri
di qualcuno di agile nella lettura di licenze custom.

Andrea



 giovanni


 2012/3/22 Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it

 Salve.
 Questa affermazione mi pare un po' forte. Chi ne sa di piu' puo' darci una
 visione
 piu' completa?
 Grazie.

  Messaggio originale 

 Last but not least, to be included in debian main or ubuntu universe
 packages should
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 excludes almost
 all java-based gis projects, many of which require JAI, which is not even
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[Gfoss] un webgis mi par di capire particolare

2012-03-22 Per discussione Pierluigi Santin Fintel
Chissa se han fatto una gara...
http://www.leggo.it/roma/bianca/roma_individuare_le_prostitute_dal_satellite_un_progetto_del_comune/notizie/171676.shtml


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Re: [Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Vito Borneo
Se cerchi in rete ci sono tanti navigatori stadali cinesi con Windows CE non 
bloccato,
su cui puoi montare qualsiasi software.
Questi nascono però per restare incollati al carica batteria dell'auto e quindi 
hanno poca autonomia.
Ci sono anche tante macchine fotografiche con gps incorportato e la cosa è 
simpatica.
Scatti le foto e poi te le vedi su mappa...
Vito




 Da: Luca Mandolesi mandol...@gmail.com
A: GFOSS gfoss@lists.gfoss.it 
Inviato: Giovedì 22 Marzo 2012 8:35
Oggetto: [Gfoss] Acquistare un GPS
 

Salve a tutti,

dato che la mia ditta deve fare una ricognizione archeologica sul territorio 
per conto di autostrade per l'Italia e facciamo tonnellate di foto ad ogni 
sezione esposta, vorrei poter battere i punti in cui mi trovo mentre scatto.

Inoltre lo vorrei sfruttare per battere le trincee che scaviamo nei campi per 
le indagini preliminari alla posa di impianti fotovoltaici o per il 
biogasdi solito uso il GPS garmin da bici di mio padre camminando dentro la 
trincea e devo dire che di solito la linea mi viene ben centrata dentro alla 
trincea disegnata sul GIS a priori...

Quindi,
che prodotto potrei acquistare che poi sia compatibile in tempo reale con il 
plugin di  Qgis montato su tablet e portato sul campo?

Ciao e grazie

Luca
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Re: [Gfoss] un webgis mi par di capire particolare

2012-03-22 Per discussione iacopo
Be se la pubblicano on line alla fine superano il numero di accessi gratuito e 
gli tocca pure pagare G, vedi che succede allo stato se non usa risorse OS 3:)

Iacopo

In data giovedì 22 marzo 2012 09:39:43, a.furi...@lqt.it ha scritto:
 On Thu, 22 Mar 2012 08:18:18 +, Pierluigi Santin Fintel wrote:
  Chissa se han fatto una gara...
  
  http://www.leggo.it/roma/bianca/roma_individuare_le_prostitute_dal_satell
  ite_un_progetto_del_comune/notizie/171676.shtml
 
 LOL :-D
 
 al solito, trovo particolarmente spassoso il titolo scelto
 dal fantasioso giornalista Individuare le prostitute dal
 satellite.
 mi sono subuto chiesto: chissa' come avranno fatto.
 magari si viene a scoprire che le prostitute hanno una segnatura
 spettrale tutta particolare, chissa', magari nell'infrarosso remoto ?
 comunque, grossi complimenti per la risoluzione dei sensori utilizzati,
 se riescono ad isolare singoli esseri umani dallo spazio riconoscendo
 addirittua le donne-donne dai trans (come promette l'articoletto) :-D
 
 ... poi uno legge meglio, e scopre che molto piu' terra-terra i vigili
 urbani hanno posizionato i rapporti delle proprie auto-pattuglie su
 Google
 Maps fino ad ottenere una specie di mappetta :-P
 
 come commentare ?
 magari, se invece di usare Google Maps usavano un qualsiasi GIS oppure
 uno Spatial DBMS alla fine i vigili urbani almeno avrebbero potuto
 provare
 ad elaborare un ragionevole straccio di analisi spaziale e temporale.
 cosi' invece alla fine otterranno semplicemente una cartina colorata
 con
 tanti puntolini da guardare ad occhio.
 
 lo sapeva fare anche mio nonno maresciallo dei Reali Carabinieri negli
 anni
 '30: attaccava al muro una carta topografica dell'IGM e poi ci infilava
 via
 via tanti spilli con la capocchia colorata. ;-)
 insomma, in cosa consisterebbe l'alta tecnologia satellitare ???
 
 commento finale: notizie che sono assolutamente non-notizie.
 
 ciao Sandro

___
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Re: [Gfoss] un webgis mi par di capire particolare

2012-03-22 Per discussione Paolo Corti
2012/3/22  a.furi...@lqt.it:

 al solito, trovo particolarmente spassoso il titolo scelto
 dal fantasioso giornalista Individuare le prostitute dal
 satellite.
 mi sono subuto chiesto: chissa' come avranno fatto.
 magari si viene a scoprire che le prostitute hanno una segnatura
 spettrale tutta particolare, chissa', magari nell'infrarosso remoto ?
 comunque, grossi complimenti per la risoluzione dei sensori utilizzati,
 se riescono ad isolare singoli esseri umani dallo spazio riconoscendo
 addirittua le donne-donne dai trans (come promette l'articoletto) :-D


lol


 come commentare ?
 magari, se invece di usare Google Maps usavano un qualsiasi GIS oppure
 uno Spatial DBMS alla fine i vigili urbani almeno avrebbero potuto provare
 ad elaborare un ragionevole straccio di analisi spaziale e temporale.
 cosi' invece alla fine otterranno semplicemente una cartina colorata con
 tanti puntolini da guardare ad occhio.


Crowdmaps/Ushahidi sarebbe stato perfetto per questo use case

ciao
P

-- 
Paolo Corti
Geospatial software developer
web: http://www.paolocorti.net
twitter: @capooti
skype: capooti
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Re: [Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Maurizio Marrese
io consiglio un telefono android (o tablet)
con le varie applicazioni e con la qualità fotografica si fanno cose
meravigliose per chi effettua sopralluoghi in campo.

ciao
Maurizio Marrese







Il giorno 22 marzo 2012 09:35, Vito Borneo vitobor...@yahoo.it ha scritto:

 Se cerchi in rete ci sono tanti navigatori stadali cinesi con Windows CE
 non bloccato,
 su cui puoi montare qualsiasi software.
 Questi nascono però per restare incollati al carica batteria dell'auto e
 quindi hanno poca autonomia.
 Ci sono anche tante macchine fotografiche con gps incorportato e la cosa è
 simpatica.
 Scatti le foto e poi te le vedi su mappa...
 Vito

   --
 *Da:* Luca Mandolesi mandol...@gmail.com
 *A:* GFOSS gfoss@lists.gfoss.it
 *Inviato:* Giovedì 22 Marzo 2012 8:35
 *Oggetto:* [Gfoss] Acquistare un GPS

 Salve a tutti,

 dato che la mia ditta deve fare una ricognizione archeologica sul
 territorio per conto di autostrade per l'Italia e facciamo tonnellate di
 foto ad ogni sezione esposta, vorrei poter battere i punti in cui mi trovo
 mentre scatto.

 Inoltre lo vorrei sfruttare per battere le trincee che scaviamo nei campi
 per le indagini preliminari alla posa di impianti fotovoltaici o per il
 biogasdi solito uso il GPS garmin da bici di mio padre camminando
 dentro la trincea e devo dire che di solito la linea mi viene ben centrata
 dentro alla trincea disegnata sul GIS a priori...

 Quindi,
 che prodotto potrei acquistare che poi sia compatibile in tempo reale con
 il plugin di  Qgis montato su tablet e portato sul campo?

 Ciao e grazie

 Luca

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Re: [Gfoss] Gia' che siamo a parlare di java

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 08:25:24AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 ho trovato questo articolo, e quelli citati, una lettura interessante:
 http://kohsuke.org/2012/03/16/debian-and-maven-a-crash-of-culture/
 Due citazioni mi piacciono particolarmente:
 
 Debian is not just a means to let you conveniently install all the programs 
 you need.
 It’s a pursuit of certain kinds of freedom.
 
 Criticizing them for their principles while you enjoy the benefits of the 
 very same
 principles feel bit single-handed to me.
 

Alcuni dei pareri espressi nei commenti rafforzano la mia idea che molti
utenti e developer non hanno la minima capacità di distinguere il conveniente
dal sano. E tantomeno di distinguere free da gratis, fondamentalmente.
Come cercare di disquisire di etica e filosofia con un ragioniere, in pratica.
Senza offesa per i ragionieri...

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 07:45:18AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Salve.
 Questa affermazione mi pare un po' forte. Chi ne sa di piu' puo' darci una 
 visione
 piu' completa?
 Grazie.
 
  Messaggio originale 
 
 Last but not least, to be included in debian main or ubuntu universe packages 
 should
 be free software and use only free software.  As far as I know this excludes 
 almost
 all java-based gis projects, many of which require JAI, which is not even 
 remotely
 free software.

E' assolutamente corretto. Andate a leggervi la licenza di JAI. Un ennesimo
esempio di scelte di sviluppo (per chi usa JAI) basate sulla convenienza. 
Se a qualcuno dei gis-javari importasse veramente qualcosa di certe cose, 
avrebbero
già reimplementato JAI in modo indipendente e con una licenza free.

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Gia' che siamo a parlare di java

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 11:51, Francesco P. Lovergine ha scritto:

 Come cercare di disquisire di etica e filosofia con un ragioniere, in pratica.
 Senza offesa per i ragionieri...

o di contabilita' con un filosofo.
senza offesa per i filosofi :)

-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
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Non inviate messaggi commerciali.
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 07:51:22AM +0100, G. Allegri wrote:
 Dov'è scritto che JAI non è open source?!
 A me risulta che lo sia:
 http://java.sun.com/javase/technologies/desktop/media/jai/ .
 Anche il manuale di Geoserver lo afferma:
 http://docs.geoserver.org/stable/en/user/webadmin/server/JAI.html
 
 giovanni
 

Ti risulta qualcosa di non particolarmente corretto.

http://java.net/projects/jai/sources/svn/content/trunk/www/jdl-jai.pdf?rev=1433

JAI usa ancora oggi la Java Distribution License, ti ricordo che non tutte
le license 'open source' sono propriamente free. 

Questa è appunto una ben nota licenza 'pelosa'. Fra parentesi per lo stesso 
motivo, una brillante iniziativa di Oracle è stato il 'ritiro' del 
permesso di distribuzione di JDK 6/7, il che vuol dire che in wheezy+ ci sarà 
solo e unicamente OpenJDK, che è un giocattolo un po' diverso. La Sun JDK
si dovrà installarla come al solito prendendola da Oracle (ma naturalmente
un javaro risponderà che comunque 'è conveniente...' ;-)).

Fra parentesi, la licenza bisogna andarsela a cercare con la dovuta cura,
perché Sun prima e Oracle ora non è che la mettano proprio in primo piano.
Tanto è vero che non è nemmeno 'puntata' da Geoserver o qualsiasi altro
programma che usa JAI. Si vergognano un po'?

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione G. Allegri
Vabbè, ma non costa niente, quindi è free, no? :D :D :D
A parte gli scherzi, sono cosciente degli inghippi pelosi delle licenze
Sun/Oracle, e che la JRE marchiata Oracle non sarà più distribuibile...

giovanni

Il giorno 22 marzo 2012 12:11, Francesco P. Lovergine
fran...@debian.orgha scritto:

 On Thu, Mar 22, 2012 at 07:51:22AM +0100, G. Allegri wrote:
  Dov'è scritto che JAI non è open source?!
  A me risulta che lo sia:
  http://java.sun.com/javase/technologies/desktop/media/jai/ .
  Anche il manuale di Geoserver lo afferma:
  http://docs.geoserver.org/stable/en/user/webadmin/server/JAI.html
 
  giovanni
 

 Ti risulta qualcosa di non particolarmente corretto.


 http://java.net/projects/jai/sources/svn/content/trunk/www/jdl-jai.pdf?rev=1433

 JAI usa ancora oggi la Java Distribution License, ti ricordo che non tutte
 le license 'open source' sono propriamente free.

 Questa è appunto una ben nota licenza 'pelosa'. Fra parentesi per lo stesso
 motivo, una brillante iniziativa di Oracle è stato il 'ritiro' del
 permesso di distribuzione di JDK 6/7, il che vuol dire che in wheezy+ ci
 sarà
 solo e unicamente OpenJDK, che è un giocattolo un po' diverso. La Sun JDK
 si dovrà installarla come al solito prendendola da Oracle (ma naturalmente
 un javaro risponderà che comunque 'è conveniente...' ;-)).

 Fra parentesi, la licenza bisogna andarsela a cercare con la dovuta cura,
 perché Sun prima e Oracle ora non è che la mettano proprio in primo piano.
 Tanto è vero che non è nemmeno 'puntata' da Geoserver o qualsiasi altro
 programma che usa JAI. Si vergognano un po'?

 --
 Francesco P. Lovergine

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Mar 21, 2012 at 02:01:44PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 soluzione ?
 potenziare l'infrastruttura OSM: magari frugandosi anche in tasca,
 se serve. raccogliere le donazioni etc non significa necessariamente
 che debbano andare solo a beneficio dei progetti di sviluppo sw.
 le infrastrutture a supporto degli open data sono altrettanto
 strategiche.
 
 magari aiuterebbe mettere in piedi una nuvola di mirrors e di servizi
 in replica sparsi ai quattro angoli del mondo.
 sono open data su base sw libero: basta un po' di buona volonta' ed uno
 sforzo collettivo della community, nulla impedisce di realizzarlo.
 
 anzi, IMHO sarebbe proprio il tipo di attivita' di cui associazioni
 come GFOSS.it (OsGEO, tutti i vari local chapter etc) dovrebbero farsi
 carico con la massima priorita', se vogliamo evitare che le battaglie
 future vengano inevitabilmente vinte dai soliti big brothers
 

Wikimedia foundation lo ha fatto per Wikipedia, che ha problemi 
assolutamente analoghi. Mi pare esattamente il tipo di compito
che una fondazione OSM dovrebbe porsi.

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione a . furieri

On Thu, 22 Mar 2012 12:23:49 +0100, G. Allegri wrote:

Vabbè, ma non costa niente, quindi è free, no? :D :D :D
A parte gli scherzi, sono cosciente degli inghippi pelosi delle
licenze Sun/Oracle, e che la JRE marchiata Oracle non sarà più
distribuibile... 



Allarghiamo tranquillamente il giro: mica c'e' solo Java.
basta cercare velocemente su Google per scoprire che ci
sono un sacco di progetti open source (gis e non solo ...)
che girano solo sotto Windows ... magari solo sotto .NET
ma non mancano neppure esempi analoghi in altri contesti
(plug-in per apps proprietarie, iOS etc).

in alcuni casi si proclama orgogliosamente: licenza GPLv3 :-D
IMHO e' un non-sense completo: come puo' essere libero un
progetto che ha una dipendenza obbligata ed insormontabile
con un qualsiasi sw proprietario e chiuso ?
forse qua e' utile, per evitare di fare confusione, adottare
la terminologia usata dai nostri fratelli di Assoli

sw libero = sw che mette in primo piano le liberta' sia degli
utenti che degli sviluppatori (le famose 4 liberta' GNU)

sw open source = sw che mette a disposizione il proprio codice
sorgente sotto una qualsiasi licenza approvata OSF

N.B.: la prima definizione mette fortemente in rilievo l'aspetto
etico e sottindende un'intera visione culturale e filosofica.
la seconda invece e' una definizione meramente tecnica.

insomma, il sw libero e' anche sicuramente open source.
ma non tutto il sw open source puo' venire considerato
legittimamente come sw libero ...

ciao Sandro


--
This message has been scanned for viruses and
dangerous content by MailScanner, and is
believed to be clean.

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Niccolo Rigacci
 On Wed, Mar 21, 2012 at 02:01:44PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 
  potenziare l'infrastruttura OSM: magari frugandosi anche in tasca,
  se serve.

Io non sono d'accordo: la Fondazione offre il server con le mappe 
che è di supporto agli open data, ma non può e secondo me NON 
DEVE offrire un servizio che poi viene usato per fini 
commerciali.

Io che sono socio OSM-Foundation e di lavoro allestisco server di 
mappe OSM, non mi piacerebbe che la Fondazione mi facesse 
concorrenza!

Ma allora che vuoi? direte voi: i servizi sugli open data li 
fai te e ci guadagni pure, di cosa ti preoccupi?

Mi preoccupo che un big vendor o un monopolista tipo Esri possa 
sfruttare gli open data ingaggiando una battaglia ad armi impari 
con chi - come me - lavora con il software libero dove il 
monopolio e le grosse concentrazioni di capitale non esistono.

-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy
Tel. ufficio: 055-0118525
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Stefano Costa
Quoting Niccolo Rigacci nicc...@rigacci.org:

 Io che sono socio OSM-Foundation e di lavoro allestisco server di
 mappe OSM, non mi piacerebbe che la Fondazione mi facesse
 concorrenza!

D'accordissimo. E questo secondo me non è ancora abbastanza chiaro al grande
pubblico, e il paragone con Wikipedia di fatto non regge.

 Mi preoccupo che un big vendor o un monopolista tipo Esri possa
 sfruttare gli open data ingaggiando una battaglia ad armi impari
 con chi - come me - lavora con il software libero dove il
 monopolio e le grosse concentrazioni di capitale non esistono.

Qui non sono completamente d'accordo. Software libero = assenza di grandi
capitali non mi sembra una equazione corretta. Anche senza mettersi a fare
distinzioni tra libero e open source.

steko

--
Stefano Costa
http://www.iosa.it/ Open Archaeology

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Maurizio Napolitano



Io non sono d'accordo: la Fondazione offre il server con le mappe
che è di supporto agli open data, ma non può e secondo me NON
DEVE offrire un servizio che poi viene usato per fini
commerciali.


In ogni caso puoi sempre distinguerti da quello che OSM Foundation offre.
Levare la mappa dal sito di openstreetmap o limitarne l'uso sarebbe dare 
la zappata nei piedi al progetto.

Piuttosto farei un ragionamento legato alla google maps.
Per cui se mi intasi il server, allora ti banno e quindi ti consiglio di 
arrangiarti con i dati.



Io che sono socio OSM-Foundation e di lavoro allestisco server di
mappe OSM, non mi piacerebbe che la Fondazione mi facesse
concorrenza!


Rimane il fatto che osm continuerebbe a fornire solo i pochi rendering 
che gia' offre e che sono solo una view dei tanti dati che osm offre.



Ma allora che vuoi? direte voi: i servizi sugli open data li
fai te e ci guadagni pure, di cosa ti preoccupi?

Mi preoccupo che un big vendor o un monopolista tipo Esri possa
sfruttare gli open data ingaggiando una battaglia ad armi impari
con chi - come me - lavora con il software libero dove il
monopolio e le grosse concentrazioni di capitale non esistono.


Probabilmente parlo con poca cognizione di causa ma mi sembra che la 
maggior parte delle aziende di software libero siano paragonabili alle 
piccole/medie imprese e quindi la comparazione con ESRI non sta in piedi.
Le aziende di software libero che invece lavorano con grandi numeri, 
oltre che a fonire software e assistenza forniscono anche servizi e, 
spesso sul fronte cloud computing.


My 2 cents



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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 13:20, Stefano Costa ha scritto:

 Qui non sono completamente d'accordo. Software libero = assenza di grandi
 capitali non mi sembra una equazione corretta. Anche senza mettersi a fare
 distinzioni tra libero e open source.

puoi non essere d'accordo in generale, ma non puoi negare la realta'.
nei GIS, al momento, e' cosi'. punto.
e questo e' un fatto, da tenere ben presente.
altrimenti richiamo di danneggiare gli interessi che vorremmo proteggere.
saluti.
-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
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Re: [Gfoss] Conversione da raster a shape

2012-03-22 Per discussione Giovanni Manghi
  qgis ma la
 qualità che mi restituisce non è il massimo.

la qualitá in questo caso é la risoluzione massima del raster.

-- Giovanni --

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Maurizio Napolitano



puoi non essere d'accordo in generale, ma non puoi negare la realta'.
nei GIS, al momento, e' cosi'. punto.


Concordo ma non riesco ad essere convinto.
Sicuramente non ci sono aziende come Ubuntu nel mondo dei GIS liberi, ma 
puoi farmi qualche paragone?
Mi sforzo e non riesco a trovare qualcosa, in altri settori, che vada 
oltre la piccola/media impresa se non pensando a Ubuntu, IBM, Google, 
Oracle/SUN che, comunque, bilanciano fra software libero e proprietario.

Ammetto che i GIS senza i dati sono praticamente nulli.
Penso pero' anche che il GIS stiano ridimensionandosi causa l'arrivo di 
nuovi player provenienti da altri settori.
Un po' come quando l'AGFA e la KODAK, al tempo le due aziende 
produttrici di pellicole fotografiche di maggior impatto, si erano 
accordate sui prezzi e poi di colpo e' arrivata HP che dalle stampanti 
e' passata agli scanner e poi alle macchine fotografiche digitali e, 
cosi', ha praticamente ucciso il mercato delle pellicole.



e questo e' un fatto, da tenere ben presente.
altrimenti richiamo di danneggiare gli interessi che vorremmo proteggere.


mmm ... mapquest fornisce gran supporto a openstreetmap e sviluppa 
software libero in merito (nominatim), mapbox produce software libero 
gis con un buon seguito (tilemill - https://github.com/mapbox) e rivende 
servizi (http://mapbox.com/tour/#platform), stamen fornisce desing di 
qualita' (es http://maps.stamen.com) e distribuisce software e stili 
(https://github.com/Stamen), cloudmade fornisce servizi 
(http://cloudmade.com/products) e rilascia anche software 
(https://github.com/CloudMade)


... mi sembra che per la maggiore siano piccole medie imprese che 
campano anche con i dati di openstreetmap e distribuiscono anche 
software open source.

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[Gfoss] Strumenti GeoUML nel processo di produzione del Database geotopografico

2012-03-22 Per discussione stefano campus
segnalo il link del cisis che mette a disposizione della PA gli strumenti
GeoUML sviluppati dal politecnico di milano.

http://www.centrointerregionale-gis.it/catalogue/documenti2.asp

--
View this message in context: 
http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/Strumenti-GeoUML-nel-processo-di-produzione-del-Database-geotopografico-tp7395908p7395908.html
Sent from the Gfoss -- Geographic Free and Open Source Software - Italian 
mailing list mailing list archive at Nabble.com.
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Re: [Gfoss] Strumenti GeoUML nel processo di produzione del Database geotopografico

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 16:53, stefano campus ha scritto:
 segnalo il link del cisis che mette a disposizione della PA gli strumenti
 GeoUML sviluppati dal politecnico di milano.

Grazie Stefano.
E' normale che il prodotto di un investimento della PA, tramite il lavoro
dell'Università (mi pare pubblica), abbia questa licenza?

Il GeoUMLcatalogue vers. Editor e  Il GeoUMLvalidator: disponibile per la sola
Pubblica Amministrazione, per i fini istituzionali e non commerciali. Questi
programmi non possono essere distribuiti a soggetti privati in base all’accordo 
di
proprietà esistente tra il Politecnico di Milano e il CISIS.

Fra l'altro, immagino che anche un fornitore della PA li debba acquisire per 
conto
proprio, giusto?
Saluti.
-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 01:20:25PM +0100, Stefano Costa wrote:
 Quoting Niccolo Rigacci nicc...@rigacci.org:
 
  Io che sono socio OSM-Foundation e di lavoro allestisco server di
  mappe OSM, non mi piacerebbe che la Fondazione mi facesse
  concorrenza!
 
 D'accordissimo. E questo secondo me non è ancora abbastanza chiaro al grande
 pubblico, e il paragone con Wikipedia di fatto non regge.
 

Dici? E senza infrastruttura decente, di grazia come si dovrebbero fare
la manutenzione e inserimento dei dati? Una gran parte degli utenti poi
usa direttamente il service OSM principale.
Io per primo se cominciassi a vedere parecchia unresponsiveness della 
mappa lascerei perdere, sia per uso che per inserimento e correzioni.

Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì, ma
non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? Bah! Il paragone
con Wikipedia regge benissimo e francamente non vedo su che basi non
dovrebbe, a parte Cicero pro domo sua...

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Maurizio Napolitano



Dici? E senza infrastruttura decente, di grazia come si dovrebbero fare
la manutenzione e inserimento dei dati? Una gran parte degli utenti poi
usa direttamente il service OSM principale.
Io per primo se cominciassi a vedere parecchia unresponsiveness della
mappa lascerei perdere, sia per uso che per inserimento e correzioni.

Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì, ma
non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? Bah! Il paragone
con Wikipedia regge benissimo e francamente non vedo su che basi non
dovrebbe, a parte Cicero pro domo sua...


+1

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 17:27, Francesco P. Lovergine ha scritto:
 Dici? E senza infrastruttura decente, di grazia come si dovrebbero fare
 la manutenzione e inserimento dei dati? Una gran parte degli utenti poi
 usa direttamente il service OSM principale.
 Io per primo se cominciassi a vedere parecchia unresponsiveness della 
 mappa lascerei perdere, sia per uso che per inserimento e correzioni.
 
 Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì, ma
 non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? Bah! Il paragone
 con Wikipedia regge benissimo e francamente non vedo su che basi non
 dovrebbe, a parte Cicero pro domo sua...

ecco, questo e' un ottimo argomento per una discussione pubblica de visu: mi 
pare
evidente che non ci stiamo capendo, piu' che altro perche' partiamo da 
prospettive
molto diverse (ricerca/professionisti/cittadini ecc.).
secondo me su queste cose complesse la mail rivela i suoi limiti.
provo a spiegare meglio la mia posizione, ma temo che questo non aiutera' a 
dissipare
le incomprensioni.
In termini reali, il rischio e' che ad avvantaggiarsi della liberazione dei dati
siano soprattutto i sw proprietari - es:
- vendo il sw X; con una parte del prezzo ci metto su un servizio di 
consultazione e
scarico dei dati, che rende molto piu' appetibile il mio prodotto
- regalo il sw Y; non trovo sufficienti risorse per metter su una infrastruttura
analoga al caso precedente, quindi il sw Y e' meno appetibile di quello X.
La proposta di riequilibrare la situazione tramite un investimento di GFOSS.it 
e'
economicamente irragionevole, per semplici motivi di disponibilita' di risorse.
NON sto dicendo che liberare dati e' male, ma che comporta dei rischi: se siamo
intelligenti preveniamo questi rischi, e ne sappiamo trarre vantaggio, se non lo
facciamo ne risultiamo svantaggiati.
E', in termini diversi, quello che ha fatto RMS con la GPL: senza quella, il sw
libero non avrebbe avuto la capacita' competitiva che ha ora.
Saluti.
-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
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Re: [Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Niccolo Rigacci
Luca Mandolesi mandol...@gmail.com ha scritto:

Quindi,
che prodotto potrei acquistare che poi sia compatibile in tempo reale
con
il plugin di  Qgis montato su tablet e portato sul campo?


Gli smartphone sono eccezionali come strumenti integrati: foto, appunti vocali, 
tracce, ecc. Ma come qualità della traccia lasciano molto a desiderare. Ho 
confrontato una traccia presa con un Samsung da 300 euro con la traccia di un 
logger da 60: il logger vince a mani basse in precisione.
Inoltre il logger lo colleghi al netbook via usb o bluetooth. Io ho un vecchio 
i-blue 747.
-- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.
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Re: [Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 18:15, Niccolo Rigacci ha scritto:

 Gli smartphone sono eccezionali come strumenti integrati: foto, appunti 
 vocali, tracce, ecc. Ma come qualità della traccia lasciano molto a 
 desiderare. Ho confrontato una traccia presa con un Samsung da 300 euro con 
 la traccia di un logger da 60: il logger vince a mani basse in precisione.

Quando ho preso il primo androide ho provato, ed in realta' i risultati non 
erano
cosi' chiari, anzi. Non ho piu' provato con le macchine piu' recenti, ma ho 
avuto
anch'io la sensazione che siano meno efficaci; probabilmente per risparmiare 
batteria
(il fattore realmente critico nei telefoni furbi), la gestione del gps e' piu'
approssimativa.
qualcuno ha dati piu' precisi? Immagino che in rete si trovi qualcuno che ha 
fatto
prove piu' formali.
Saluti.
-- 
Paolo Cavallini - Faunalia
www.faunalia.eu
Full contact details at www.faunalia.eu/pc
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Niccolo Rigacci
Maurizio Napolitano n...@fbk.eu ha scritto:


 Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì,
ma
 non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? 
Quando Stallman ha scritto la licenza GPL ha pensato che libero va bene ma deve 
essere anche reciproco, altrimenti il vantaggio è maggiore (o esclusivo) per i 
soliti noti.
Con gli open data si presenta un problema analogo tutto da studiare.
-- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.
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Re: [Gfoss] Acquistare un GPS

2012-03-22 Per discussione Niccolo Rigacci
Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it ha scritto:

ma ho avuto
anch'io la sensazione che siano meno efficaci; probabilmente per
risparmiare batteria
(il fattore realmente critico nei telefoni furbi), la gestione del gps
e' piu'
approssimativa.

Da quello che ho letto molti applicativi Android che loggano tracce spengono il 
ricevitore GPS tra un punto e l'altro per risparmiare batteria, quindi il fix 
saltella di parecchi metri.
Sulla Genova-Alessandria piena di gallerie l'Android non riusciva a ristabilire 
il fix all'uscita di galleria mentre il logger sì.
Insomma un risultato molto approssimativo e non professionale.
-- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.
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Re: [Gfoss] Strumenti GeoUML nel processo di produzione del Database geotopografico

2012-03-22 Per discussione pierpiggi

Il 22/03/2012 16:56, Paolo Cavallini ha scritto:

Il 22/03/2012 16:53, stefano campus ha scritto:

segnalo il link del cisis che mette a disposizione della PA gli strumenti
GeoUML sviluppati dal politecnico di milano.

Grazie Stefano.
E' normale che il prodotto di un investimento della PA, tramite il lavoro
dell'Università (mi pare pubblica), abbia questa licenza?

Il GeoUMLcatalogue vers. Editor e  Il GeoUMLvalidator: disponibile per la sola
Pubblica Amministrazione, per i fini istituzionali e non commerciali. Questi
programmi non possono essere distribuiti a soggetti privati in base all’accordo 
di
proprietà esistente tra il Politecnico di Milano e il CISIS.

Fra l'altro, immagino che anche un fornitore della PA li debba acquisire per 
conto
proprio, giusto?
Saluti.

Ciao Paolo,
casualmente (?) ho posto le stesse domande a uno degli sviluppatori di 
questi strumenti, poco tempo fa, dato che a UniVR abbiamo intenzione di 
utilizzarli all'interno di un progetto che sto seguendo.
La risposta è stata all'incirca questa: è stato deciso di applicare tale 
licenza per un periodo limitato, il tempo necessario per distribuire il 
software il più possibile agli enti e farlo conoscere. L'idea è quella 
di evitare il prolificare di strumenti derivati, almeno in questa prima 
fase in cui non è ancora così facile per gli enti capire cosa 
acquisire/acquistare e come muoversi in questo settore. Mi è stato dato 
quasi per certo che l'idea è quella di applicare una licenza libera in 
futuro.

Spero di essere stata sufficientemente chiara e sintetica.

P.






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Re: [Gfoss] Strumenti GeoUML nel processo di produzione del Database geotopografico

2012-03-22 Per discussione Paolo Cavallini
Il 22/03/2012 19:02, pierpiggi ha scritto:

 La risposta è stata all'incirca questa: è stato deciso di applicare tale 
 licenza per
 un periodo limitato, il tempo necessario per distribuire il software il più 
 possibile
 agli enti e farlo conoscere. L'idea è quella di evitare il prolificare di 
 strumenti
 derivati, almeno in questa prima fase in cui non è ancora così facile per gli 
 enti
 capire cosa acquisire/acquistare e come muoversi in questo settore. Mi è 
 stato dato
 quasi per certo che l'idea è quella di applicare una licenza libera in futuro.
 Spero di essere stata sufficientemente chiara e sintetica.

sei stata chiarissima, pero' non capisco il ragionamento (il loro, non il tuo): 
se
voglio far conoscere e diffondere uno strumento, quale opzione migliore di una
licenza libera?
salulti.
-- 
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione a . furieri

On Thu, 22 Mar 2012 18:52:46 +0100, Niccolo Rigacci wrote:

Quando Stallman ha scritto la licenza GPL ha pensato che libero va
bene ma deve essere anche reciproco, altrimenti il vantaggio è
maggiore (o esclusivo) per i soliti noti.
Con gli open data si presenta un problema analogo tutto da studiare.



Scusami Niccolo',
un paio di cose non le capisco proprio: me le potresti spiegare meglio 
?


a) licenza GPL-like per i dati
==
OSM utilizzava la CC-BY-SA; ora e' passato alla ODbL
http://opendatacommons.org/licenses/odbl/summary/
sia l'una che l'altra sono tipiche licenze forti con clausole virali,
esattamente proprio come la GPL.
dov'e' che tu identifichi il punto debole di queste licenze ?


b) un problema tutto da studiare
=
le licenze libere per i dati sono argomento di discussione ormai da
svariati anni a questa parte: noi stessi come GFOSS.it ne abbiamo
dibattuto a lungo (per anni) sia al nostro interno che all'esterno.
l'anno scorso abbiamo organizzato una giornata di lavoro a Bologna
dedicata esclusivamente a queste tematiche.
al termine di un lavoro collegiale (che ha coinvolto direttamente
molti Soci e che si e' protratto per molti lunghi mesi) siamo arrivati
a definire la posizione ufficiale dell'associazione su queste materie.
http://www.gfoss.it/drupal/opendata
non mi pare proprio che siamo ancora nella fare iniziale di approccio.
direi che al contrario, per nostra fortuna, GFOSS.it e' oggi un punto 
di

riferimento solido ed autorevole per tutti processi che ruotano attorno
agli Open Data Geografici.

ciao Sandro


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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Maurizio Napolitano



secondo me su queste cose complesse la mail rivela i suoi limiti.
provo a spiegare meglio la mia posizione, ma temo che questo non aiutera' a 
dissipare
le incomprensioni.
In termini reali, il rischio e' che ad avvantaggiarsi della liberazione dei dati
siano soprattutto i sw proprietari - es:
- vendo il sw X; con una parte del prezzo ci metto su un servizio di 
consultazione e
scarico dei dati, che rende molto piu' appetibile il mio prodotto
- regalo il sw Y; non trovo sufficienti risorse per metter su una infrastruttura
analoga al caso precedente, quindi il sw Y e' meno appetibile di quello X.


mmm .. mi ricorda il discorso analogo fra OpenOffice e Microsoft Office.
Una delle critiche che mi sono sentito dire sempre e' che con Microsoft 
Office vengono forniti anche un po' di risorse utili: clipart, template, 
font che invece (almeno al tempo) in OpenOffice non ci sono.


Quello di dare delle risorse in piu' ad un software non mi sembra una 
novita'.
10 anni fa mi diedero una scatola con ArcView, al suo interno c'era 
anche un cdrom con dentro dei dati.
La politica di esri di dare dei dati assieme al loro software c'era 
anche allora.


Insomma ... faccio ancora fatica a capire ...
Mi sembra che le aziende di software proprietario non facciano niente di 
diverso da quello che hanno sempre fatto e, comunque, mi sembra rimanga 
una questione di marketing.


Sara' che qualche volta, quando voglio un template per Impress diverso 
dal solito, vado a cercare fra quelli per Microsoft che hanno una 
licenza ri-utilizzabile.


Prometto che non intervengo piu' fino a che non mi si presenta un caso 
reale su cui discutere.



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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Luca Delucchi
Il 22 marzo 2012 14:04, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it ha scritto:

 puoi non essere d'accordo in generale, ma non puoi negare la realta'.
 nei GIS, al momento, e' cosi'. punto.

opengeo ha grossi capitali direi, non so bene ma anche camptocamp non
è messo male (anche se ultimamente forse sono un po' più in
difficoltà)


-- 
ciao
Luca

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Luca Delucchi
Il 22 marzo 2012 17:58, Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it ha scritto:

 provo a spiegare meglio la mia posizione, ma temo che questo non aiutera' a 
 dissipare
 le incomprensioni.
 In termini reali, il rischio e' che ad avvantaggiarsi della liberazione dei 
 dati
 siano soprattutto i sw proprietari - es:
 - vendo il sw X; con una parte del prezzo ci metto su un servizio di 
 consultazione e
 scarico dei dati, che rende molto piu' appetibile il mio prodotto

per quanto riguarda osm non può, quei dati devono essere rilasciati
con la stessa licenza e perciò accessibili a tutti. Altro discorso è
il CC0 di alcune regioni

 - regalo il sw Y; non trovo sufficienti risorse per metter su una 
 infrastruttura
 analoga al caso precedente, quindi il sw Y e' meno appetibile di quello X.

non credo sia meno appettibile, e lo sforzo per mettere su
un'infrastruttura non è così elevato come possa sembrare. per fare un
clone del db di OSM per l'italia ci vuole si e no mezza mattinata di
tempo uomo e circa due giorni per avere tutto pronto.

 La proposta di riequilibrare la situazione tramite un investimento di 
 GFOSS.it e'
 economicamente irragionevole, per semplici motivi di disponibilita' di 
 risorse.
 NON sto dicendo che liberare dati e' male, ma che comporta dei rischi: se 
 siamo
 intelligenti preveniamo questi rischi, e ne sappiamo trarre vantaggio, se non 
 lo
 facciamo ne risultiamo svantaggiati.

secondo me esistono già tutti i servizi che ci avvantaggiano basta saperli usare

 E', in termini diversi, quello che ha fatto RMS con la GPL: senza quella, il 
 sw
 libero non avrebbe avuto la capacita' competitiva che ha ora.

ci sono alcune licenze che funzionano uguale alla GPL altre invece
sono molto più permissive tipo BSD; bisogna solo scegliere quella più
adatta

 Saluti.


-- 
ciao
Luca

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Luca Delucchi
Il 22 marzo 2012 22:32, Luca Delucchi lucadel...@gmail.com ha scritto:


 per quanto riguarda osm non può, quei dati devono essere rilasciati
 con la stessa licenza e perciò accessibili a tutti. Altro discorso è
 il CC0 di alcune regioni

scusate riformulo meglio la frase

per quanto riguarda osm può venderli ma comunque deve rilasciarli con
la stessa licenza

-- 
ciao
Luca

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Re: [Gfoss] Strumenti GeoUML nel processo di produzione del Database geotopografico

2012-03-22 Per discussione pierpiggi

Il 22/03/2012 19:05, Paolo Cavallini ha scritto:

Il 22/03/2012 19:02, pierpiggi ha scritto:


La risposta è stata all'incirca questa: è stato deciso di applicare tale 
licenza per
un periodo limitato, il tempo necessario per distribuire il software il più 
possibile
agli enti e farlo conoscere. L'idea è quella di evitare il prolificare di 
strumenti
derivati, almeno in questa prima fase in cui non è ancora così facile per gli 
enti
capire cosa acquisire/acquistare e come muoversi in questo settore. Mi è stato 
dato
quasi per certo che l'idea è quella di applicare una licenza libera in futuro.
Spero di essere stata sufficientemente chiara e sintetica.

sei stata chiarissima, pero' non capisco il ragionamento (il loro, non il tuo): 
se
voglio far conoscere e diffondere uno strumento, quale opzione migliore di una
licenza libera?
salulti.
se ho capito bene, l'intenzione è di fare in modo che gli enti usino 
questo strumento prima di altri strumenti commerciali (derivabili da una 
licenza libera).
L'idea di fondo (sempre se ho capito bene) è quella di tutelare gli 
investimenti pubblici. E' un po' come dire che si preferisce che un 
geometra comunale conosca prima Qgis e solo in seguito un eventuale 
Qmiogis della Qditta che glielo vende a QXXX soldi. Poi, se vorrà 
comprare per il suo ente il Qmiogis,  che avrà una interfaccia grafica 
migliore, ma che farà le stesse cose di Qgis, sarà libero di farlo, ma 
con cognizione di causa (si spera).
Non so se sono riuscita a spiegare meglio...ma a me è parso che ci 
fossero buone intenzioni e un certo grado di lucidità alla base della 
scelta.

Vedremo cosa accadrà.


Ciao

P.





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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Stefano Costa

Il 22/03/2012 17:27, Francesco P. Lovergine ha scritto:

Dici? E senza infrastruttura decente, di grazia come si dovrebbero fare
la manutenzione e inserimento dei dati?


Non confondiamo l'infrastruttura per l'inserimento e la manutenzione con 
quella per il rendering e la visualizzazione, che sono due parrocchie 
ben distinte. Almeno non se ti chiami Francesco P. Lovergine! :-)


Sono anni che vengono offerti dump dei dati per la rielaborazione, da 
planet.osm.org, da geofabrik, da cloudmade (solo per citare i principali).



Una gran parte degli utenti poi
usa direttamente il service OSM principale.


Mi sembra che il trend sia esattamente opposto. Il target per i 4 
rendering proposti su osm.org (di cui solo uno al momento è fornito 
direttamente dall'infrastruttura OSM) è generico, mentre ci sono 
svariate possibilità di personalizzazione. Solo chi è abituato a Google 
Maps pensa che visualizzare una mappa standard dentro un canvas sia 
l'unica cosa da fare con geodati di quella portata: segnalo solo questa 
pagina http://wiki.openstreetmap.org/wiki/List_of_OSM_based_Services e 
auguro buona lettura.



Io per primo se cominciassi a vedere parecchia unresponsiveness della
mappa lascerei perdere, sia per uso che per inserimento e correzioni.

Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì, ma
non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? Bah! Il paragone
con Wikipedia regge benissimo e francamente non vedo su che basi non
dovrebbe, a parte Cicero pro domo sua...


Per capirci: io non vendo servizi basati su geodati liberi, né di 
mestiere né per hobby. Ma preferisco che chi vuole farlo sia in 
condizione di farlo, invece che seppellito da una ingenua ed errata 
equazione libero = gratuitamente fruibile senza limitazioni (che non 
dovrei nemmeno per scherzo stare a spiegare qui). E detto questo mi 
taccio per sempre su questo argomento.


Ciao,
steko
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