Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Picchiottino Roberto



Il 13/06/2015 19:31, Italo Vignoli ha scritto:

On 13/06/15 19:17, Paolo Pedaletti wrote:


http://www.outercurve.net/about.html


E' un altro elemento di quello che scrivo qui:
http://www.techeconomy.it/2015/06/10/strategie-comunicazione-microsoft-3-0/.


Articolo interessante. Complimenti.

	Mi viene in mente che ormai tutto il mondo è in mano a questi figuri, 
in tutti i campi ... ma diventiamo ot.


	Una delle vie d'uscita potrebbe essere di infiltrare il mondo marcio 
fingendo di essere "dalla loro parte" e poi rigirare la frittata. Fare 
il doppio gioco in sostanza. Io non ne sarei capace ma se ci fossero 
1000 incorruttibili? Oppure se ad un certo punto si risollevassero le 
coscienze della maggior parte dei dipendenti? Sogno ... speranza ...


Ciao
Picchio





--
Picchiottino Roberto
http://www.gnu.org/philosophy/no-word-attachments.it.html
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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Marco Ciampa
On Sat, Jun 13, 2015 at 02:21:04PM +0200, Angelo Marra wrote:
> Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti,
> sapete?

Ne sei veramente convinto?

Ah beata ignorarnza! ;-)

--

Marco Ciampa



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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Italo Vignoli
On 13/06/15 19:17, Paolo Pedaletti wrote:

> http://www.outercurve.net/about.html

E' un altro elemento di quello che scrivo qui:
http://www.techeconomy.it/2015/06/10/strategie-comunicazione-microsoft-3-0/.

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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Paolo Pedaletti
Ciao Italo,

> Il Past President di Apache Software Foundation Jim Jagielski oggi è
> President di Outercurve Foundation, finanziata solo da Microsoft, e ha
> il compito di attrarre il maggior numero di progetti open source
> dentro a una fondazione finanziata solo da Microsoft. 

non la conoscevo.

http://www.outercurve.net/about.html

Si può considerare la "controparte" della Free Software  Foundation?

ciao

-- 
Paolo Pedaletti
www.openlabs.it
http://www.ecis.eu/documents/Finalversion_Consumerchoicepaper.pdf
http://linguistico.sourceforge.net/pages/traduzioni/ms_illegal.html


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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Paolo Pedaletti
ciao Angelo,

> Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti,
> sapete?

:-)

senza alcuna volontà polemica,
ma questa affermazione è così lontana dalla realtà (eufemismo) da far
ridere...

il cambio della licenza di un software può stravolgere la vita degli utenti!

certo, se uno vuol rispettare la licenza (=contratto)

non puoi pensare che tutte le licenze software siano uguali finché ti
permettono di usare GRATIS un programma, dai!

ciao

-- 
Paolo Pedaletti
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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Italo Vignoli
On 13/06/15 14:21, Angelo Marra wrote:
> Premesso che la mia domanda non voleva scatenare alcuna guerra di
> religione o ideologica, da utente finale vi chiedo: potreste finirla di
> litigare e, magari, prendere il meglio dei due mondi?

Mi spiace, non c'è nessuna guerra di religione e nessuna ideologia, ma
due diversi modelli di business: uno che funziona (LibreOffice) e uno
che non funziona (Apache OpenOffice).

Non esiste il meglio dei due mondi, perché la licenza permissiva -
voluta da IBM e accettata da coloro che non capivano che il modello di
business non era compatibile con un software desktop come OOo - è quella
che ha portato al fallimento di AOO.

Tutto il resto è identico, e se non è identico è perché la licenza
copyleft ha consentito a LibreOffice di attrarre sviluppatori volontari
(oltre 900) e aziende che hanno investito sullo sviluppo del software,
che ha portato LibreOffice a essere molto più avanti di AOO.

Ovviamente, anche la governance del modello "Apache Way" è sbagliata per
un software desktop, e deriva dalle condizioni della licenza permissiva.

Oggi, applicando a LibreOffice la licenza permissiva e la governance
Apache, porremmo le basi per la scomparsa del progetto in un lasso di
tempo di 3/5 anni, esattamente nello stesso modo in cui hanno ucciso AOO.

> Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti, sapete?

Certamente, ne sono convinto, ma dovrebbe riguardare coloro che scelgono
il software per utilizzarlo all'interno di un'organizzazione, in quanto
la sopravvivenza e l'evoluzione di un software open source sipendono dal
modello di business, e questo dipende dalla licenza.

Chi propone un software open source dovrebbe sempre chiarire il modello
di business (io lo faccio sempre nelle mie presentazioni), e chi non lo
fa secondo me sbaglia, perché può indurre a pensare che le licenze sono
tutte uguali, quando non lo sono affatto.

By the way, la Apache License è stata creata per prodotti server, e per
quella tipologia di prodotti può anche essere accettabile (io continuo a
non esserne convinto, ma sono consapevole che ci sono modelli di
business funzionanti, come quello del Server HTTP Apache).

> Al massimo, ma siamo già ad una sensibilità adulta rispetto alla
> stragrande maggioranza degli utilizzatori, la domanda è: l'uso di questo
> software senza pagare è legale?

Questo va bene a livello personale, ma non va bene a livello aziendale,
perché la licenza è libera ma non gratuita, in quanto il modello di
business prevede consulenza a pagamento per l'implementazione.

> Una volta accertato che si può usare legalmente un software senza
> acquistarlo, se fa quel che serve, l'utente è felice di ciò.

Ripeto, a livello individuale.

> UNIAMO le comunità e costruiamo insieme: il SW libero, Gratis e non
> proprietario è una grande cosa! Qualunque sia la licenza utilizzata.

Come ho cercato di spiegare più volte con una serie di scritti e di
articoli, e ho cercato di sintetizzare qui, l'equivoco sulla licenza va
eliminato, perché induce a trascurare un punto fondamentale per il
successo di un progetto di software libero..

Purtroppo, la scelta della licenza permissiva ha ucciso la comunità di
Apache OpenOffice, visto che fuori dall'Italia - dove la comunità si è
aggregata contro il sottoscritto (e non voglio darmi delle arie, ma è la
squallida realtà) - la comunità AOO entra in una monovolume.

Quindi, c'è molto poco da unire.

-- 
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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Italo Vignoli
On 13/06/15 09:51, Ferrari Renato Maria wrote:
> Il 12/06/2015 15:11, dav...@flossconsulting.it ha scritto:
>> Io rimango tra quelli che pensano che le due comunità dovrebbero, a
>> tutti i costi, cercare un compromesso che permetta ad entrambi di
>> portare avanti i propri valori. Apache Open Office nella figura di
>> Andrea Pescetti ha più e più volte aperto la porta, l'ultima volta al
>> FOSDEM. Non mi sembra che dall'altra parte ci sia tutta questa
>> volontà, anzi.

Come sempre, è esattamente il contrario: al FOSDEM c'è stato un
incontro, organizzato dal sottoscritto - nonostante la mia posizione
rispetto ad AOO - che è poi proseguito con una serie di discussioni tra
Ian Iversen e Thorsten Behrens. A un certo punto Ian Iversen ha inviato
un messaggio in cui diceva che il PMC di AOO (che credo sia il Project
Management Committee) ha espresso parere contrario rispetto alla
possibilità di un accordo con LibreOffice.

Purtroppo, ho eliminato il messaggio, ma posso chiedere a Thorsten di
recuperarlo (se mai qualcuno volesse la prova provata di quello che dico).

> Quando iniziò questa diatriba, il cambio di licenza di OpenOffice da
> parte di Oracle e la conseguente nascita di LibreOffice.

La storia viene spiegata con dovizia di particolari nel documento che ho
pubblicato sul mio blog, che è scritto come lo scriverebbe chiunque
abbia una preparazione accademica come la mia, ovvero come un saggio di
ricerca basato su fonti.

Ovviamente, chi non è d'accordo dice che è un documento fazioso, ma
trascura il fatto che tutte le affermazioni sono basate su documenti o
su fatti incontrovertibili.

Siete liberi di leggerlo oppure no, queste risposte sono ovviamente
sintetiche e non forniscono lo stesso livello di dettaglio.

LibreOffice è nato per motivi completamente diversi dalla licenza,
legati al futuro di OOo dopo l'acquisizione di Sun da parte di Oracle,
anche perché Oracle non ha cambiato la licenza di OOo.

Oracle ha fatto quello che tutti coloro con un minimo di competenza si
aspettavano che facesse, ovvero che valutasse il progetto OOo in base ai
suoi obiettivi di business, e una volta compreso che questi erano
incompatibili abbandonasse il progetto.

La licenza di OOo è passata da copyleft a permissiva per volere di IBM,
che voleva mantenere aperta la strada del prodotto proprietario (cosa
che è possibile con Apache License e non è possibile con MPL).

Aggiungo che la Apache License è la licenza open source preferita da
Microsoft, e che Apache Software Foundation è controllata - in un certo
senso - da Microsoft attraverso il suo President Ross Gardler, che è un
dipendente IBM.

Il Past President di Apache Software Foundation Jim Jagielski oggi è
President di Outercurve Foundation, finanziata solo da Microsoft, e ha
il compito di attrarre il maggior numero di progetti open source dentro
a una fondazione finanziata solo da Microsoft.

> Se poi, proprio, vogliamo mettere i puntini sulle i, la licenza di
> OpenOffice non rispetta i canoni dell'opensource, così come quelle di
> Apache in genere, per cui sarebbe abbastanza improprio parlare di
> software libero parlando di OpenOffice.

Al contrario, la Apache License - che io personalmente detesto, e
definisco predatoria invece che permissiva - è una licenza open source
sotto tutti i punti di vista, ed è OSI compliant.

Purtroppo, essendo nata da Apache Software Foundation, che è molto più
vicina alle aziende che alla comunità, protegge le aziende e non
protegge la comunità

> Tra le varie cose, tornando al passato, qualcuno mi spiegò che Apache è
> una Foundation, e per questo non usava codice di sviluppo OPenSource:
> non ebbi la prontezza di
> rispondere che anche Mozilla è una Foundation ed utilizza
> tranquillamente codice OpenSource.

Chi ha fornito la prima spiegazione è un incompetente, in quanto non
esiste relazione tra licenza e status del progetto: la licenza è una
conseguenza del modello di business (ricordiamoci che qualsiasi licenza,
anche la GPL, è un contratto, e quindi definisce i termini economici del
modello di business).

Chiunque può rilasciare un software con licenza copyleft, anche
Microsoft, se poi costruisce il proprio modello di business in base alla
licenza stessa (cosa che, ovviamente, con Microsoft - così come con IBM
e Oracle, tutte aziende che hanno una relazione solo tattica con il
software open source - non è possibile).

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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Angelo Marra
Premesso che la mia domanda non voleva scatenare alcuna guerra di 
religione o ideologica, da utente finale vi chiedo: potreste finirla di 
litigare e, magari, prendere il meglio dei due mondi?

Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti, sapete?
Al massimo, ma siamo già ad una sensibilità adulta rispetto alla 
stragrande maggioranza degli utilizzatori, la domanda è: l'uso di questo 
software senza pagare è legale?



Una volta accertato che si può usare legalmente un software senza 
acquistarlo, se fa quel che serve, l'utente è felice di ciò.


Non prendetemi per eretico...


Poi, io ho cercato di capire se mi piace di più la licenza di BSD o di 
Linux, ma questo dipende dalla mia propensione a filosofare :-)


UNIAMO le comunità e costruiamo insieme: il SW libero, Gratis e non 
proprietario è una grande cosa! Qualunque sia la licenza utilizzata.



Il 13/06/2015 09:51, Ferrari Renato Maria ha scritto:

Il 12/06/2015 15:11, dav...@flossconsulting.it ha scritto:
Io rimango tra quelli che pensano che le due comunità dovrebbero, a 
tutti i costi, cercare un compromesso che permetta ad entrambi di 
portare avanti i propri valori. Apache Open Office nella figura di 
Andrea Pescetti ha più e più volte aperto la porta, l'ultima volta al 
FOSDEM. Non mi sembra che dall'altra parte ci sia tutta questa 
volontà, anzi.


Quando iniziò questa diatriba, il cambio di licenza di OpenOffice da 
parte di Oracle e la conseguente nascita di LibreOffice, scrissi su 
questa lista chiedendo lumi:
ne nacque una corposa, a volte irruente discussione, in cui uno 
sviluppatore italiano di LibreOffice spiegò chiaramente i motivi della 
"scissione" tra le due comunità.


Se poi, proprio, vogliamo mettere i puntini sulle i, la licenza di 
OpenOffice non rispetta i canoni dell'opensource, così come quelle di 
Apache in genere, per cui sarebbe abbastanza improprio parlare di 
software libero parlando di OpenOffice.


Tra le varie cose, tornando al passato, qualcuno mi spiegò che Apache 
è una Foundation, e per questo non usava codice di sviluppo 
OPenSource: non ebbi la prontezza di
rispondere che anche Mozilla è una Foundation ed utilizza 
tranquillamente codice OpenSource.





--
 Angelo D. Marra

Dottore di Ricerca in Diritto Civile Università di Reggio Calabria - Ph.d. in 
Private Law Post Doc University of Leeds, UK Assegnista Università di Catanzaro

Avvocato in Reggio Calabria

mobile  +39 349 6191156
ab +39 0965 640 335
avv.angelo.ma...@gmail.com


---
Questa e-mail è stata controllata per individuare virus con Avast antivirus.
http://www.avast.com


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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Ferrari Renato Maria

Il 12/06/2015 15:11, dav...@flossconsulting.it ha scritto:
Io rimango tra quelli che pensano che le due comunità dovrebbero, a 
tutti i costi, cercare un compromesso che permetta ad entrambi di 
portare avanti i propri valori. Apache Open Office nella figura di 
Andrea Pescetti ha più e più volte aperto la porta, l'ultima volta al 
FOSDEM. Non mi sembra che dall'altra parte ci sia tutta questa 
volontà, anzi.


Quando iniziò questa diatriba, il cambio di licenza di OpenOffice da 
parte di Oracle e la conseguente nascita di LibreOffice, scrissi su 
questa lista chiedendo lumi:
ne nacque una corposa, a volte irruente discussione, in cui uno 
sviluppatore italiano di LibreOffice spiegò chiaramente i motivi della 
"scissione" tra le due comunità.


Se poi, proprio, vogliamo mettere i puntini sulle i, la licenza di 
OpenOffice non rispetta i canoni dell'opensource, così come quelle di 
Apache in genere, per cui sarebbe abbastanza improprio parlare di 
software libero parlando di OpenOffice.


Tra le varie cose, tornando al passato, qualcuno mi spiegò che Apache è 
una Foundation, e per questo non usava codice di sviluppo OPenSource: 
non ebbi la prontezza di
rispondere che anche Mozilla è una Foundation ed utilizza 
tranquillamente codice OpenSource.


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Re: [utenti-it] AOO e LibreOffice

2015-06-13 Per discussione Ferrari Renato Maria

Il 12/06/2015 10:02, gumo...@email.it ha scritto:



Il 12/06/2015 09:47, Marco Ciampa ha scritto:
1) Attualmente AOO ha un buco di sicurezza da aprile grande come una 
casa. 2) IBM ha ufficialmente tolto i suoi sviluppatori dal progetto 
AOO 3) la comunità LibO è circa 20 volte quella di AOO Solo da questi 
3 fattori mi pare che le sorti di AOO siano segnate.

Spero di sbagliarmi.


Ne approfitto della vostra competenza per orientarmi.

Le poche volte che ho provato ad usare  Libo non sono rimasto 
soddisfatto:

-  Writer craschava con 20 pagine e qualche immagine (luglio 2014)
- Calc mi sortava solo 600 righe su un elenco di 2000 righe (2012) 
(sempre su Ubuntu)

Passato a OO ho lavorato senza problemi
Mi chiedo se sono stato il solo a tentare di farne un uso "intenso" ?

Non sono un talebano di OO e vedo che lo sviluppo di OO sta un po 
languendo,
ma dopo queste performance,  non mi va di usare un prodotto non 
affidabile con insidie nascoste (vedi sort errato!)


Che ne pensate?


Guido M





-
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No, con LibreOffice ho scritto tre manuali corposi, con dozzine di 
pagine e stili diversi, lo uso regolarmente in ufficio (dove la policy è 
solo M$Office, quindi con relativi salvataggi da opendocument a 
M$office) e non mi ha mai dato problemi; se non quando ho fatto di tutto 
per far crashare il pc e ci sono riuscito! :)


Sistema operativo: Linux Slackware 64 bit 14.1
LibreOffice aggiornata periodicamente all'ultima release (ma anche in 
versioni precedenti, a partire da StarOffice 5.2 su macchine emulate),

attualmente 4.4.3.2 usata il 98% delle volte.

OpenOffice aggiornata all'ultima release, oggi 4.1, ahimè.

ma se non funziona una delle due (a volte capita con file di M$Word con 
inseriti campi-modulo) si può pur sempre usare Calligra per tutto, 
Abiword per i tesyi, gnumeric per i fogli elettronici eccetara


--

Ferrari Renato Maria
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