On 13/06/15 14:21, Angelo Marra wrote: > Premesso che la mia domanda non voleva scatenare alcuna guerra di > religione o ideologica, da utente finale vi chiedo: potreste finirla di > litigare e, magari, prendere il meglio dei due mondi?
Mi spiace, non c'è nessuna guerra di religione e nessuna ideologia, ma due diversi modelli di business: uno che funziona (LibreOffice) e uno che non funziona (Apache OpenOffice). Non esiste il meglio dei due mondi, perché la licenza permissiva - voluta da IBM e accettata da coloro che non capivano che il modello di business non era compatibile con un software desktop come OOo - è quella che ha portato al fallimento di AOO. Tutto il resto è identico, e se non è identico è perché la licenza copyleft ha consentito a LibreOffice di attrarre sviluppatori volontari (oltre 900) e aziende che hanno investito sullo sviluppo del software, che ha portato LibreOffice a essere molto più avanti di AOO. Ovviamente, anche la governance del modello "Apache Way" è sbagliata per un software desktop, e deriva dalle condizioni della licenza permissiva. Oggi, applicando a LibreOffice la licenza permissiva e la governance Apache, porremmo le basi per la scomparsa del progetto in un lasso di tempo di 3/5 anni, esattamente nello stesso modo in cui hanno ucciso AOO. > Il cambio di licenza non è una cosa che riguardi troppo gli utenti, sapete? Certamente, ne sono convinto, ma dovrebbe riguardare coloro che scelgono il software per utilizzarlo all'interno di un'organizzazione, in quanto la sopravvivenza e l'evoluzione di un software open source sipendono dal modello di business, e questo dipende dalla licenza. Chi propone un software open source dovrebbe sempre chiarire il modello di business (io lo faccio sempre nelle mie presentazioni), e chi non lo fa secondo me sbaglia, perché può indurre a pensare che le licenze sono tutte uguali, quando non lo sono affatto. By the way, la Apache License è stata creata per prodotti server, e per quella tipologia di prodotti può anche essere accettabile (io continuo a non esserne convinto, ma sono consapevole che ci sono modelli di business funzionanti, come quello del Server HTTP Apache). > Al massimo, ma siamo già ad una sensibilità adulta rispetto alla > stragrande maggioranza degli utilizzatori, la domanda è: l'uso di questo > software senza pagare è legale? Questo va bene a livello personale, ma non va bene a livello aziendale, perché la licenza è libera ma non gratuita, in quanto il modello di business prevede consulenza a pagamento per l'implementazione. > Una volta accertato che si può usare legalmente un software senza > acquistarlo, se fa quel che serve, l'utente è felice di ciò. Ripeto, a livello individuale. > UNIAMO le comunità e costruiamo insieme: il SW libero, Gratis e non > proprietario è una grande cosa! Qualunque sia la licenza utilizzata. Come ho cercato di spiegare più volte con una serie di scritti e di articoli, e ho cercato di sintetizzare qui, l'equivoco sulla licenza va eliminato, perché induce a trascurare un punto fondamentale per il successo di un progetto di software libero.. Purtroppo, la scelta della licenza permissiva ha ucciso la comunità di Apache OpenOffice, visto che fuori dall'Italia - dove la comunità si è aggregata contro il sottoscritto (e non voglio darmi delle arie, ma è la squallida realtà) - la comunità AOO entra in una monovolume. Quindi, c'è molto poco da unire. -- Italo Vignoli - it...@vignoli.org mobile +39.348.5653829 - skype italovignoli jabber / sip it...@libreoffice.org GPG Key ID - 0xAAB8D5C0 DB75 1534 3FD0 EA5F 56B5 FDA6 DE82 934C AAB8 D5C0 --------------------------------------------------------------------- To unsubscribe, e-mail: utenti-it-unsubscr...@openoffice.apache.org For additional commands, e-mail: utenti-it-h...@openoffice.apache.org