On Thu, Mar 5, 2009 at 12:44 PM, Marco Ciampa <ciam...@libero.it> wrote:
>> Per questo motivo, *personalmente* non ritengo libere le licenze
>> copyleft: l'unica licenza libera è la public domain.
> Infatti *personalmente* considero le licenze copyleft non propriamente libere,
> giustamente non ti consentono di negare ad altri le libertà di cui hai
> usufruito, ma *giuste*, cioè libere quel tanto che ha senso.


E' vero, però c'è differenza tra la CC-BY-SA che dice: i dati possono
essere ri-licenziati solo sotto licenze CC-BY-SA (e poche altre); e la
licenza di Schio:
"...i dati suddetti siano divulgati senza limitazioni nell’uso in modo
che possano essere usati, copiati, rielaborati da chiunque, per
qualsiasi finalità, con l’unica condizione che i nuovi dati
implementati nel sistema siano pure essi con licenza libera;"
che non impone nessuna restrizione artificiale all'ulteriore ri-licenziamento.

Se Schio avesse detto "...i dati suddetti siano divulgati sotto
CC-BY-SA..." saremmo stati fregati.

Ciao

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