2009/11/9 Federico Cozzi <f.co...@gmail.com> > 2009/11/9 Carlo Stemberger <carlo.stember...@gmail.com>: > >> Per piacere risponda qualcun altro se no faccio scattare una > flame-war... > > Vai, vai, io adoro i flame, quando ci vogliono! > > Ho cercato di essere moderato. > > Il mio ragionamento si basa su questa idea: siccome OpenCycleMap è una > mappa per ciclisti, io fruitore della mappa ASSUMO che qualsiasi > percorso riportato sulla mappa sia fruibile in bicicletta (cioè sia, > esplicitamente o implicitamente, bicycle=yes). >
hm, percorso. cmq. ci sono anche delle altre percorsi che servono per orientarsi, per lasciarti la scelta di portare la bici per 30 m di scale invece di prolungare per 5 km, ecc., non è che puoi assumere ogni percorso sia ideale per "le bici" (vedi sotto). Cmq. della cyclemap mi aspetterei una differenziazione tra unpaved, cobblestone, paved e probabilemente tanti altri valori di surface (che non devono essere tutti visualizati diverso, ma invece si potrebbe fare per gruppi: buono, abbastanza buono, male (Sand, Earth, Dirt, Grass, Gravel, Pebbles, ecc.), e questi gruppi possono essere anche diverso secondo la bici che usi (mtb, citybike, bici da corsa). > [Potremmo sostenere che i percorsi dove bicycle=no dovrebbero essere > riportati con colori sfumati, o con un'evidenziazione simile a quella > di access=no usata da Mapnik]. > > si > E la bontà, su OSM, si traduce nel tag =designated oppure =official. > dipende, in Germania ci sono ciclisti chi cercono di evitare strade con piste ciclabili ufficiali a canto, perché in questo caso diventa obbligatorio di usare la pista ciclabile, e loro dicono che le piste sono troppo lenti (semafori, incrocci). ciao, Martin
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