Il 10 giugno 2010 20.31, niubii <f.pelu...@libero.it> ha scritto:
> Allora, la proposta e' questa.
> Il PCN puo' estrarre gli IP che accedono a loro giudizio "pesantemente" al
> WMS e le relative aree geografiche scaricate.
> OSM puo' estrarre gli IP di quelli che hanno caricato un edit in
> Openstreetmape e le relative aree geografiche modificate.
> A questo punto dovrebbe essere semplice verificare se, dallo stesso IP, sono
> state scaricate le ortofoto di una certa zona e successivamente caricate
> delle modifiche per la stessa zona, entro un certo intervallo di tempo.

Avevo pensato anch'io alla stessa proposta!

> Questa verifica incrociata potrebbe servire al PCN per stare tranquillo
> sulle nostre buone intenzioni.
> ... potrebbero progressivamente rivedere
> il loro concetto di "accesso pesante" al WMS, spostandolo verso l'alto.

Io ad es. ho usato il PCN (via Josm) per rifinire laghi o fiumi già
presenti in OSM, disegnandoli con più precisione. Dovendo risalire un
corso d'acqua, devo necessariamente scaricare una quantità di foto
molto più grande di chi ha bisogno della foto di un'area ben
delimitata, che immagino sia l'uso più frequente del servizio offerto
dal PCN.

Infine, mi chiedo: uno che voleva copiare le foto ed era pronto quindi
a fare una cosa illegale, perché mai avrebbe aspettato la concessione
del PCN a ricalcare le foto?? Lo avrebbe fatto già prima.
Che l'aumento di accessi al PCN sia avvenuto dopo la concessione
ottenuta da Simone mi pare la dimostrazione della correttezza dei
mappatori, che pur potendo tecnicamente usare prima le foto
(l'indirizzo del wms avrebbe funzionato anche prima?) hanno aspettato
la concessione.

Ciao,
Groppo

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