2013/11/12 Stefano Salvador <stefano.salva...@gmail.com> > Ma esiste una convenzione "italiana" atta ad uniformare... ? >> > > Mi autocito da una discussione analoga avvenuta in lista un annetto fa: > > stando alla normativa di legge i civici indicano gli accessi, quindi > il nodo andrebbe messo in corrispondenza dell'ingresso / cancello / > porta a cui il civico si riferisce. > I riferimenti agli specifici articoli si trovano anche su wikipedia: > > http://it.wikipedia.org/wiki/Numerazione_civica_in_Italia >
veramente lo leggo diversamente: "La numerazione adottata nella Repubblica Italiana ha lo scopo di costituire un inequivoco riferimento spaziale con cui sia individuabile con esattezza l'ubicazione<http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ubicazione&action=edit&redlink=1>di un accesso a un fabbricato o a un terreno <http://it.wikipedia.org/wiki/Terreno>, verso o da, l'area di circolazione (strada, piazza, via, ecc.), viene operata a cura del Comune<http://it.wikipedia.org/wiki/Comune>, che può porre il relativo costo a carico dei proprietari dei fabbricati" E' chiaro che i civici devono essere posti agli accessi, però per individuare poi un'intero terreno o fabbricato, no? Si, ci sono anche casi con più di un civico per lo stesso fabbricato, comunque: insistere che vale solo su un nodo mi sembra paragonabile a dire una città consiste solo in cartelli di inizio città. Ho cercato di vedere come la legge lo definisce, ma non ho trovato indicazioni nel merito: (legge 24 dicembre 1954, n. 1228, art. 10), forse voi avete più fortuna? ciao, Martin
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