io sono favorevole ad una classificazione italiana anche se mi rendo
conto che il lavoro è molto
------ Messaggio originale ------
Da: "Martin Koppenhoefer" <dieterdre...@gmail.com>
però di conseguenza si dovrebbe sempre mettere il valore più difficile,
anche se per tratti lunghi forse la difficoltà non sarebbe alta. Io non
ho molto esperienze escursionistiche, ma lascerei questa scelta al
mappatore per poter adeguarsi alla situazione.
Io mappo la difficoltà tratto per tratto in base alla situazione reale,
diversa invece è la considerazione della difficoltà dell'intero
sentiero, ma in questo caso andrebbe indicata nella relazione?
Se si decide di prendere in mano la cosa si dovrebbe anche portare
avanti il discorso per le ferrate che hanno una classificazione
italiana:
F = Facile . Ferrata poco esposta, poco impegnativa con lunghi tratti su
sentiero.
MD = Media Difficoltà. Ferrata anche lunga ed esposta, ma poco di forza
e sempre facilitata dagli infissi posti su di essa.
D = Difficile. Ferrata che supera qualche breve strapiombo, con passaggi
atletici, vuoto continuo. Il pericolo (caduta di pietre o altro) viene
specificato ogni volta e non aumenta la valutazione della difficoltà, ma
del rischio oggettivo.
TD = Molto Difficile. Ferrata con passaggi molto acrobatici, tecnici,
che richiede forza nelle braccia ed assoluta mancanza di vertigini.
ED = Estremamente Difficile. A volte riferito ad un solo passaggio
volutamente creato ad arte per impegnare sopra ogni immaginazione il
frequentatore. In questo caso vi è un segnale di pericolo prima di
intraprendere il passaggio e comunque vi è sempre la possibilità di un
passaggio alternativo.
ed è in fase di proposta questa
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Proposed_features/via_ferrata
ciao
Dario
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