Il 08/08/2016 16:22, fayor ha scritto:
Diciamo la stessa cosa: se hanno diversi gradi di tutela è giusto
diversificare.
Quello che dico io, che secondo me è sbagliato, è che siano i locali a
decidere lo standard unico.

Ma i locali mica decidono lo standard unico, decidono come mappare la loro zona (non è che sono andati in Friuli a modificare i nomi delle località).

Il fatto è che i locali conoscono la situazione del luogo meglio di noi. Penso che dall'esterno si possa al massimo consigliare, ma che spetti a loro vedere come rappresentare al meglio la realtà.

Sostieni poi, se non ho capito male, che sul place dovrebbero andare tutti i
nomi locali anche senza tutela mentre sula relazione solo quelli ufficiali?

Stavo pensando. Effettivamente il tag place rappresenta la località, e la località per chi ci abita ha dei nomi ben definiti, a volte solo in una lingua a volte in più di una (sia essa o meno riconosciuta). Es. BL per chi è della zona è Belun ma anche Belluno. Allo stesso modo l'entità amministrativa (alla quale si riferiscono i confini) è riconosciuta ufficialmente solo con un nome. Formalmente il comune è Belluno, non Belun (anche se colloquialmente, parlando in vernacolo, ci si potrà riferire ad esso come "Comun de Belun"). Quando invece è ufficialmente riconosciuto anche il nome in altra lingua è giusto che ci sia pure sulla relazione dei confini.

E cosa intendi per autorità amministrativa vigente? A che organo ti
riferisci?

Non ad uno in particolare ma al complesso dell'organizzazione statale.

ciao
Paolo M

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