Ing. Federico Sebastiani wrote:
... e la domanda sorge spontanea: è bacato OOo, oppure sono bacato io?

Così su due piedi punterei sulla seconda ;))))

Forse ho in qualche modo contribuito a fare un po' di confusione. Però il messaggio di Luca Brivio è stato illuminante.

Penso che quando Calc ed Excel disegnano la linea che unisce i punti del grafico xy eseguono un'interpolazione: le linee passano *esattamente* per le coppie di punti dati e si "inventano" i valori restanti. Questo può avere conseguenze inattese ed è per questo che ci sono tantissimi metodi: la linea può essere una retta spezzata oppure avere derivata prima continua (ad esempio, nella spline cubica, tutti i punti sono congiunti a due a due da funzioni polinomiali di terzo grado unite tra loro in modo che la derivata prima nel punto di "raccordo" abbia lo stesso valore a sinistra e a destra). Ad esempio, per i dati che hai proposto, avrò una certa funzione per i valori compresi tra 0 e 10, un'altra tra 10 e 20, ecc... A priori non conosco la funzione generatrice e neppure mi interessa: i dati di partenza li considero esatti e mi interessa studiare l'andamento della funzione e fare ipotesi per i punti mancanti.

Quando Excel aggiunge le linee di tendenza cerca LA mappa che minimizza lo scostamento (scarto quadratico) dai dati originali secondo il metodo dei minimi quadrati: se noti, ad esempio, quella di grado 1 non passa per nessuno dei punti originali. Quello che ottengo è una sola funzione su tutto l'intervallo. Può essere utile se io "presumo" in anticipo che tipo di relazione lega i miei dati (classicamente sono dati sperimentali affetti da errore). Ma questo, come ingegnere, lo sai molto meglio di me!

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MC

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