Nella zona dove vivo (Belluno) è il contrario: le aziende non ne
vogliono sapere, mentre Comuni e scuole sono più propensi.
La risposta che ho dedotto, parlando un po' in giro nei vari settori in
zona, è che le aziende hanno già molte macro già fatte, fogli Excel che
gli costerebbe troppo tradurre. E il modulo Base, diciamolo, deve ancora
fare molta strada per essere accettabile.
Le scuole e i comuni hanno esigenze diverse e meno soldi a disposizione.
Francesca Chiarelli
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Stefano Bassi ha scritto:
Io invece con dei comuni un pò più "meridionali" (bassa Lombardia) ho incontrato qualche
difficoltà in più: dei 6 enti che seguo o con i quali ho avuto a che fare soltanto 2 l'hanno capita
e sono soddisfatti della scelta. Il primo che avevo migrato dopo tre anni è ritornato sui propri
passi (intelligentemente, dopo aver utilizzato risorse e "fatica", così alcuni l'hanno
vissuta, per superare le differenze con word, hanno deciso di sprecarne molte di più per comprare
licenze Microsoft, proprio nel periodo di massima diffusione di openoffice e all'alba della
standardizzazione da parte dell'ISO del formato OpenDocument!!).
Chissà perchè invece le aziende con le quali collaboro hanno meno difficoltà a
prendere in considerazione gli argomenti e valutarli positivamente: che sia
perchè ci mettono i soldi direttamente di tasca propria :-\?
Un saluto a tutti
Stefano
At 20.01 08/05/2007, you wrote:
Danielinux ha scritto:
Giuseppe Castagno ha scritto:
Ciao a tutti,
non so se sia già stato segnalato o se ne sia parlato da qualche parte,
se sì me ne scuso.
Ma lo segnalo lo stesso: il 29/04 scorso su Rai Tre durante la
trasmissione Report è stato trasmesso un servizio [1] sul software
libero, in cui si parla anche di OOo, titolo "Risparmio digitale"
mms://rntlivewm.rai.it/raitre/report/report03_290407.wmv
Grazie Giuseppe!! Mi era sfuggito proprio.
Io sto tenendo in questo mesi un corso su OpenOffice proprio ai dipendenti
comunali del Comune di Feltre (che è confinante con il Trentino), che hanno
raccolto l'idea e si sono lanciati positivamente anche loro. Qualcosa si muove
sempre più...
Francesca Chiarelli
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