In data 01 dicembre 2008 alle ore 20:16:34, Davide Prina <[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Se Red Hat fosse il punto centrale per qualcosa di cruciale, allora permetterebbe a chiunque avesse abbastanza denaro di "comprarsela", dato che è quotata in borsa, e di impadronirsi di questa risorsa disponibile solo li. Questo metterebbe in ginocchio tutti gli altri progetti che si basavano su questa risorsa e per arrivare ad avere un'alternativa potrebbero passare mesi, se non anni.

Più di questo, che ha una pericolosità relativa perché le azioni non possono "semplicemente" essere comperate in borsa altrimenti Microsoft avrebbe scalato Yahoo da un bel pezzo (esistono regole ferree per le offerte pubbliche d'acquisto), è interessante vedere come vi siano anche brevetti software su molti progetti open source.

Ne discutevano, accesamente alcune settimane fa con scambio di accuse reciproche, Robert Kaiser di Mozilla Seamonkey e Michael Vincent van Rantwijk di Multizilla, a proposito del fatto che quest'ultimo possiede brevetti specifici.

La possibilità di avere, in quei paesi che li consentono, brevetti software su un'applicazione rilasciata poi come software libero è decisamente pericoloso, ma teoricamente e praticamente fattibile. Il pericolo è molto maggiore se chi registra il brevetto è l'autore originale che può poi rilasciare l'applicazione sotto altra licenza proprietaria, sostenuta però dalla disponibilità del brevetto. A quel punto tutti i distributori/sviluppatori dell'applicazione open source si troverebbero in una posizione assai particolare, perché la potrebbero distribuire/modificare in base alla licenza libera, tuttavia non in maniera royalties-free.

Per fortuna, recentemente negli USA, grazie alla sentenza "in re Bilski", si è posto un limite alla brevettabilità dell'idea dietro al processo che porta allo sviluppo di una determinata applicazione.

Per esempio, per tornare al caso specifico e un po' più IT, si potrebbe brevettare un determinato sistema di installazione o di suite software per l'ufficio, ma non il processo mentale di controllo delle dipendenze o di completamento di un'operazione tramite interfaccia grafica.

Sinceramente, non ho idea se Sun o altre società possiedano o meno brevetti su OOo, in sé o per il collegamento con Java o altre tecnologie. Penso diventerà importante se e quando Sun stessa dovesse ritirare il proprio sostegno alla comunità o, caso forse più probabile in questa fase di recessione, Sun dovesse entrare in amministrazione controllata e si dovessero verificare beni e proprietà.

Ciao,

Gianluca
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