Il 05/08/2016 19:10, Germano Massullo ha scritto: Ciao Germano,
partendo dalla fine: > - come già detto, nella bassa mantovana non c'è neanche un collegamento > attivo; > chiedo a chi ha fatto tale prenotazione di ridimensionare fortemente > l'ammontare di IP che ha riservato. Questo nodo (http://map.ninux.org/select/ivan-casa/) risulta attivo dal 10/08/2014 secondo gli archivi delle richieste di attivazioni sul map server. Non so così su due piedi perché compare ancora arancione e perché non ha gli apparati. Ti consiglio di contattarlo, spiegarli la situazione e chiedere dei progressi sull'attivazione. Se non ce ne sono, concordate una riduzione, riassegnazione e/o cancellazione dello spazio ora assegnato a Ninux Bassa Mantovana. Mi sembra la cosa più semplice e comunitaria da fare. > Alla luce del fatto che in alcune organizzazioni / aziende/ ecc. si > desidera evitare una sovrapposizione di indirizzi IP tra quelli > utilizzati localmente e quelli di Ninux, anche se si usano tunnel vari > per collegarsi a quest'ultima rete; Noia forte, ma non è che è un criterio a cui possiamo sottostare quando scegliamo gli indirizzi IP, altrimenti non c'è una fine. Lo siento por le orgs, ho anche io dovuto coordinare IP con Ninux, ma *in generale* trovo sia responsabilità delle org interoperare Ninux con la propria rete preesistente e il resto di Ninux. > vorrei esprimere la mia netta contrarietà a questa consuetudine di > riservare grandi sottoreti per aree geografiche dove non c'è neanche > UN collegamento attivo e dove non c'è una previsione di grossa > espansione immediata. Oltretutto consultando la mappa dell'area vedo > che non c'è neanche una grande densità di nodi potenziali. La suddivisione * /16 "grande area geografica" mesh + * /16 HNA da cui estrarre le ** /24 LAN per i singoli nodi * altro /16 HNA all'esaurimento del primo. da tempo proposta a tutti i nuovi ingressi a me francamente pare più che sufficiente in termini di ordine, logica, chiarezza e di essere alla portata di più o meno tutti i livelli di conoscenze. Se Ninux partisse oggi con questa suddivisione, potremmo mappare tutta l'Italia e risolvere la questione dei blocchi di partenza dal momento zero, e tutti avrebbero indirizzi abbondantissimi per tutte le necessità dei primi 10 anni di isola, a prescindere da quando di preciso partono le installazioni in quell'area. Pure in IPv4. Il casino attuale non è figlio della suddivisione, ma della sua tardiva e inconstante applicazione, di ottimizzazioni precoci o del tutto inutili (tipo questa /17), di difficoltà procedurali, di pessima documentazione. Potremmo parlare di 3mila modi diversi rispetto a quello sopra di suddividere e dimensionare, e andrebbero tutti bene. Secondo me una zona con una 256 subnet che ne usa 3 da 2 anni NON è un problema, evitarlo non ha alcun valore; molto meglio la chiarezza iniziale che ti saresti creato. Subnet pre-assegnate che sono pronte per un'isola che esisterà solo tra 3 anni, VA BENONE. La chiarezza fin dall'inizio invece c'ha valore. Stefanauss.
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