Il 16/05/2013 01:23, Andrea Peri ha scritto:
>Rimango dell'idea che una PA non puo' fare discriminazioni e che una
piccola impresa potrebbe diventare una grande impresa (Google e Facebook
>erano delle PMI).
>
>La CC-BY-SA e' molto vincolante:
>per assurdo (e sottolineo per assurdo in quanto la cc-by-sa non e'
pensata per il software) e' come se tutto quello che viene generato con
un software >(dati, documenti, infografiche) debba per forza utilizzare
lo stesso tipo di licenza.
A mio avviso ci sono differenti premesse.
A me il ragionamento per cui "se condivido i miei dati con gli altri non
cresco" non convince.
mmm ... forse mi sono espresso male.
Ci riprovo:
- non reputo lo share a like un male
- penso che sui dati vada il concetto vada ben contestualizzato
- credo che lo share a like sui dati si debba fermare solo sui dati e
non sui prodotti derivati. Questo non vale per la cc-by-sa.
Es:
se dai dati produco una mappa, sulla base anche di un solo dataset in
cc-by-sa, e questa mappa finisce su un giornale, allora _teoricamente_
tutto il giornale dovra' essere rilasciato in cc-by-sa.
Questo non vale invece nel caso della ODbL:
se, per produrre la mappa ho modificato i dati, allora questi devono
essere rilasciati, mentre la mappa puo' finire sulle pagina del
giornale, a patto che venga citata la fonte dei dati.
Mi sembra una formula vincente.
Rimango pero' comunque dell'idea che il tutto vada ben contestualizzato,
perche' (altro esempio), se per produrre elaborazioni particolari, ho
bisogno di ulteriori dati che hanno invece altri vincoli (es. privacy)
allora il vincolo di ereditarieta' diventa
un ulteriore problema
[...]
>Le disposizioni di questa legge non si applicano ai testi degli atti
ufficiali dello stato e delle amministrazioni pubbliche, sia italiane
che straniere.
>---
>Facendo quindi cadere tutti gli atti ufficiali nel pubblico dominio
Gli atti ufficiali sono i documenti che rappresentano le disposizioni di
legge e le normative varie approvate dagli organi deputati.
Non sono i dati digitali che la PA produce a supporto dei processi
decisionali, e che spesso recano scritto che non hanno carattere di
ufficialità .
Concordo, infatti citavo quell'articolo di legge dicendo che esiste
un caso in cui la PA rinuncia.
Sul discorso di estendere l'articolo anche ai dati se ne e' dibattuto
ai tavoli del governo Monti sul tema dell'open government, da quello
che so e' stata fatta anche una analisi di come il testo doveva essere
modificato in relazione ad altri articoli, ma poi il tutto si e' dovuto
scontrare con questioni piu' grandi in merito a tutto cio' che quella
legge copre e i relativi stakeholder da coinvolgere
[...]
Per cui sarei portato a escludere che i dati gis e cartografici anche se
prodotti da un ente pubblico siano atti pubblici.
Come gia' detto, il discorso fatto era per mostrare un esempio sul fatto
che in Italia e' possibile rilasciare un prodotto della PA come pubblico
dominio.
Non era un motivo per dire "Ehi! i dati sono in pubblico dominio"
Tra l'altro la gazzetta ufficiale rientra pienamente in quella legge, ma
in fondo ci trovi un bel copyright ...
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