Sterpone Fabio ha scritto:
credo che nel pezzo di andrea ci sia un omissis che a mio avviso non fa
capire la situazione attuale:
la prendo come al solito con una frase estrema
"MAGARI" CI FOSSE UNA VERA PRIVATIZZAZIONE.
tradotto "magari" al taglio dei fondi pubblici corrispondesse un estensione
di quelli privati.
in realtà non è cosi, c'é una tensione in alcuni campi ben specifici verso
il mercato. sopratutto ricerche applicative. ma nella maggior parte dei casi
assistiamo solo al deserto dei tertari senza alcuna iniezione di capitali da
fuori.
il deserto dei tartari creerà l'inutilità dell'università come luogo di
riproduzione e innovazione del sapere (tutto).

Nel pezzo ho scritto:


">>politiche per la formazione al ribasso e da finanziamenti pubblici
>>ridicoli, che le imprese non hanno mai compensato."

proprio per dire che le aziende non hanno mai preso possesso dell'universita' come temevamo nella Pantera, ma hanno semplicemente fatto decadere i rami secchi. Sui privati, poi, quello che dici tu lo dicono un po' tutti e quindi non mi sembrava utile ripeterlo.



per quanto riguarda gli stage, a me se uno che fa una tesi di 6-7 mesi in una azienda e si prenda qualche spicciolo mi fa solo che piacere. E non credo che il contributo in 6-7 mesi rappresenti la costruzione del più alto plus-valore in una azienda. Disolito questi stages funzionano come preselezione pagata: se lavori bene ti do un posto di lavoro buono, in un settore vicino a quello dove hai studiato. MAGARI fosse cosi per tutte le discipline. Invece purtroppo non è cosi.

sugli stage siamo d'accordo: male che va e' lavoro usa e getta in affitto (gratuito per l'azienda), bene che va e' preselezione non pagata. In ogni caso, mi pare l'unico servizio straccione prodotto dall'universita' per le aziende, e quando ci si riempie la bocca sulla didattica, sarebbe bello mettersi nei panni degli studenti, non sempre dei loro padri.




Se poi vogliamo attaccare l'organizzazione del 3+2 beh allora facciamolo seriamente e diciamo: agli studenti il 3+2 in una prima fase fa solo comodo, perchè l'università è stata trasformata in Disneland. Tutti hanno l'uillusione di prendere un pezzo di carta che servirà sempre meno. Il dramma del 3+2 è che il livello medio deell'istrruzione si è drammaticamente abbassato. Fra 5-6 anni il mercato della ricerca internazionale guardera' i nuovi Pippo e Paperino e li mandera' a pedalare!!!!!!!!Questo corrisponderà priùma di tutto ad una selezione elitista, da scienza e ricerca di massa,

Sul 3+2 non so nemmeno se e' stato cosi' negativo: ma e' stato fatto dalla sinistra, quella che oggi si lamenta dello scadimento della didattica. Insomma, ci dicano se e' quella l'univ. che vogliono.


Cmq, non voglio fare un programma alternativo laseriolo sull'universita', perche' a me sta anche benissimo accodarmi a ADI e altri diessini se sono onesti. L'articolo vola basso proprio per questo.
Semplicemente, vorrei far notare che alcuni nodi andrebbero sciolti, da punti di vista che condividerebbero anche i diessini che hanno appoggiato le precedenti riforme. Semplice buon senso, non delirio laseriolo :)


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