Che paroloni! No, volevo solo fare un personalissimo appunto su questa questione di Darwin e degli antievoluzionisti.
Dunque, credo certamente che escludere la teroia dell'evoluzione non sia una cosa da fare. Anche se tante altre teorie simpatiche sono state proposte in sostituzione o correzione, è cmq opportuno un riferimento ad una corrente di pensiero che ha così tanto influenzato il pensiero degli ultimi 200 anni.
Ma non mi attenterei a criticare chi si dichiara antievoluzionista. Non conosco bene queste teorie, cmq immagino che come ogni teoria scientifica si basi su postulati indimostrati, indimostrabili e intuitivi; e come credo quasi ogni teoria sull'evoluzione, si basa su una buona fondamenta di soggettività e creatività: non è possibile fare tanti mondi, aspettare miliardi e miliardi di anni e guardare se è piacevole considerarla vera, o se ci sommuove il nostro senso di onestà verso la natura e perciò va considerata falsa.
La teoria dell'evoluzione non ci dice nulla sul futuro (non è possibile contraddirla), se non nel brevissimo termine, nanocronometrico vista la durata di una vita umana o di una civiltà intera.
E' un po' come una religione: nulla dice del mondo reale. Parla solo dell'uomo, di dove va e donde viene. Ecco perché evoluzione e religione si infastidiscono così tanto a vicenda: ognuna delle due dice qualcosa sull'uomo. E soprattutto, la teoria evoluzionistica si spaccia per appartenente a quello stesso gruppo di teorie che fanno muovere le automobili o guardare programmi demenziali in tv.
Dal mio punto di vista, non essendo in pratica falsificabile con esperimenti ripetibili, non è possibile dire che si tratta di vera e propria "scienza".
Pretendere poi di imporre alla natura concetti come "causalità" o "casualità" è un'assurdità. La natura fa quello che gli pare, e si presta ad essere interpretata da tutti i punti di vista, ma mai e poi mai credo si lasci spiegare (non mi risulta sia mai successo...).
ciaociao


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