Caro Dada,
spero tu abbia qualcosa di solido da mostrare: solido almeno quanto i reperti fossili in chilometri di strati geologici.
La teoria dell'evoluzione è piuttosto confermata, e coincide in modo soddisfacente con le teorie fisiche sul decadimento radioattivo. Inoltre, è decisamente coerente con i meccanismi biomolecolari noti. Ci sono inoltre prove sperimentali sull'evoluzione (su piccola scala) di molti organismi. Che non faccia previsioni non vuol dire nulla, a meno di non volerci mettere ancora una volta sul vecchio positivismo (e allora forse solo qualche parte della fisica potrebbe essere 'scienza').
La teoria dell'evoluzione non parla solo dell'uomo. parla anche dell'uomo. per questo da' fastidio ai cristiani. Le tante teorie simpatiche di cui parli quali sono? Non vorrei definire simpatiche le teorie che parlano di 'disegno intelligente' o di interpretazione letterale della Bibbia. Spero tu non lo faccia. Dunque, preventivamente, ti invito a non considerare antievoluzioniste le teorie di Gould o quelle sull'autorganizzazione (come fanno invece i testimoni di geova), che sono invece antiselezioniste (c'e' una bella differenza).
I postulati indimostrabili, indimostrati e intuitivi nel caso della teoria dell'evoluzione quali sarebbero? Che molti anni fa esistevano specie che ora non esistono? E che ce ne sono di nuove che non esistevano prima? E che esistono fenomeni di resistenza agli antibiotici nei batteri? E il pollice del panda? E le orchidee e i loro impollinatori?
Se poi ci vogliamo imbarcare su una discussione del tipo: "siamo sicuri che domani sorgera' il sole?" oppure "l'albero esiste quando non lo guardo?", allora ridiscutiamo tutta la nostra cultura, e non solo il povero Darwin.
"La natura fa quello che gli pare" mi sembra un po' azzardata. Lungo la sua storia ha chiuso molti vie possibili: ad esempio, non è possibile che esistano animali a sangue caldo che si muovano su ruote invece che sugli arti (ovvio non parlo di biciclette o automobili).
Nonche' il numero delle dita (mai piu' di cinque) nei mammiferi. Insomma, la natura ha una storia. E' una storia di cambiamento. Se poi questo cambiamento l'ha messo in moto iddio o la grande madre o la zia peppa, lo scopriro' (forse) dopo morto o in seguito ad estasi. Per il momento, la biologia mi descrive bene le cose che potrebbero essere accadute e che sono accadute, senza bisogno di ricorrere a un deus ex machina.
spero basti.
ciao
m




dp wrote on 24/03/2004 22.52:

Che paroloni! No, volevo solo fare un personalissimo appunto su questa questione di Darwin e degli antievoluzionisti.
Dunque, credo certamente che escludere la teroia dell'evoluzione non sia una cosa da fare. Anche se tante altre teorie simpatiche sono state proposte in sostituzione o correzione, è cmq opportuno un riferimento ad una corrente di pensiero che ha così tanto influenzato il pensiero degli ultimi 200 anni.
Ma non mi attenterei a criticare chi si dichiara antievoluzionista. Non conosco bene queste teorie, cmq immagino che come ogni teoria scientifica si basi su postulati indimostrati, indimostrabili e intuitivi; e come credo quasi ogni teoria sull'evoluzione, si basa su una buona fondamenta di soggettività e creatività: non è possibile fare tanti mondi, aspettare miliardi e miliardi di anni e guardare se è piacevole considerarla vera, o se ci sommuove il nostro senso di onestà verso la natura e perciò va considerata falsa.
La teoria dell'evoluzione non ci dice nulla sul futuro (non è possibile contraddirla), se non nel brevissimo termine, nanocronometrico vista la durata di una vita umana o di una civiltà intera.
E' un po' come una religione: nulla dice del mondo reale. Parla solo dell'uomo, di dove va e donde viene. Ecco perché evoluzione e religione si infastidiscono così tanto a vicenda: ognuna delle due dice qualcosa sull'uomo. E soprattutto, la teoria evoluzionistica si spaccia per appartenente a quello stesso gruppo di teorie che fanno muovere le automobili o guardare programmi demenziali in tv.
Dal mio punto di vista, non essendo in pratica falsificabile con esperimenti ripetibili, non è possibile dire che si tratta di vera e propria "scienza".
Pretendere poi di imporre alla natura concetti come "causalità" o "casualità" è un'assurdità. La natura fa quello che gli pare, e si presta ad essere interpretata da tutti i punti di vista, ma mai e poi mai credo si lasci spiegare (non mi risulta sia mai successo...).
ciaociao


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