Si tratta di una banca dati di grande valore commerciale e bio-politico: oggi, infatti, le aziende personalizzano le pubblicita' e le tecniche di marketing al fine di rendere piu' efficaci le loro strategie, e per far questo hanno bisogno di raccogliere dati sempre piu' dettagliati su bisogni, desideri e abitudini dei loro clienti. Questa e' la ragione del successo del commercio via internet: a parte la possibilita' di registrare dati personali, infatti, i principali negozi online assomigliano molto a quelli tradizionali.
Ora, Google fa un salto di qualita', e si appresta ad offrire caselle di posta elettronica gratuite con spazio virtualmente illimitato (1 GB, mentre i concorrenti viaggiano sull'ordine del MegaByte). Ovviamente, per mantenere il controllo su questa enorme mole di informazione, Google non mettera' a disposizione server POP3, ovvero non consentira' agli abbonati di scaricare la posta sul proprio computer personale. Il servizio, denominato Gmail, studiera' attentamente il contenuto dei messaggi e-mail ricevuti e spediti dagli utenti (che con tutto questo spazio a disposizione non avranno bisogno di cancellarli) con gli stessi metodi con cui Google analizza e giudica i siti internet. In base ai risultati, spedira' pubblicita' personalizzata agli abbonati, contro ogni rispetto della loro privacy. Si tratta di un monopolio dell'informazione che passa quasi inosservato, ma che comprende ormai l'informazione, la comunicazione interpersonale e la stessa curiosita' di chi naviga in rete.
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