On Tue, 15 Nov 2005 12:29:24 -0600, fabio sterpone wrote

> Mercoledi 9 novembre. Si e' svolta una audizione al congresso degli 
> Stati Uniti. Tema: L'incremento del prezzo del petrolio e i profitti 
> dell'industria petrolifera.
Se vuoi puoi aggiungere da qualche parte questo:

Molti politici amerciani si ostanino a identificare l'Asia e la sua crescita 
economica 
come causa della crisi interna. In realtà in questo momento chi sta 
rastrellando enormi 
volumi di danaro sono le compagnie petrolifere: gli esportat ori di greggio, 
inparticolare l'Arabia, la Russia e la Norvegia, vendendo petroio agli altri 
hanno 
guadagnato quest'anno 700 miliardi di dollari. Combinando invece il blancio 
delle 
transizioni avvenute in Cina e altre economie asiatiche emergenti, si arriva a 
188 
miliardi di dollari, mentre quello die produttori di greggio arriva a 400 
miliardi di dollari.
Inpratica l'aumento dei prezzi rappresenta uuna interessante redistribuzione 
degli 
introiti da chi compera petrolio a chi lo produce. 
Cosa succederà ai petrodollari? Potrebbero essere immagazzinati, coome spesi. 
In 
questo casouna parte ritornerebbe inevitabilmente verso i paesi consumatori, 
riducendo l'impatto del prezzo elevato dell'energia. Va dettp però che l'Arabia 
Saudita 
ha una elevata tendenza al rispaarmio:  attualmente mette da parte il 40 % del 
proprio 
Prodotto interno lordo. 
Nello stesso tempo se i paesi consumatori riducessero l'impatto della crisi, 
continuerebbero a utilizzare petrolio, consumando le riserve più in fretta e 
facendo 
ulteriormente lievitare i prezzi.
--
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