fabio sterpone wrote on 30/11/2006 14.22:
Credo troppo, e non capisco cosa voglia dire. La prossima volta che si fa una convention sul clima, e si prevedono le conseguenze dell'effetto serra, applica esattamente quanto detto al concetto di previsione. Se non c'e' previsione perche' ridurre le emissioni dei gas?
La predizione c'e' a grandi linee. Ancora non si sa se Londra sara' al gelo o avra' le palme nel caso di scioglimento dei ghiacci. Non mi sembra una previsione cosi' precisa, o quanto meno, non e' esattamente l'onniscienza di Laplace. Dopo di che, possiamo anche dire che a Londra con le palme si starà meglio.
Ma d'altra parte, io avevo chiesto di lasciare new orleans sott'acqua ;)
Si fanno modelli, certo, semplificando da condizioni note. Faremo anche modelli sempre piu' complessi e precisi. Ma la mappa non puo' mai essere 1:1, per usare uno slogan. E mi sembra (o almeno, lo leggo in molti libri dei fisici) che cio' accada per dei limiti intrinseci nella nostra conoscenza.



C) E' necessario tutto cio' per il resto? forse si, almeno da un punto di vista epistemologico (nella prospettiva Cini). Se ammetti nelle scienze dure la difficoltà di previsione, allora anche le scienze sociali (politica, economia et al) possono essere scientifiche e in qualche modo autonome. Cioe', dice Cini, non possiamo pensare che solo la fisica sia la scienza (semplifico con l'accetta). E l'idea tecnocratica, progressista e prometeica di dominio sulla natura viene meno: si deve ragionare non solo nei termini della fisica laplaciana, ma aprire a diverse modalità, che forse possono far leggere meglio la natura. e comunque (dice Cini), una scelta etica è fondamentale.

La scelta etica non ha nulla a che fare con la possibilita' di predirre, e il predirre non ha a che fare con il progresso.
Aspe': l'automobile con il motore a scoppio e' stata progresso per 100 anni. Ora e' uno dei mali della nostra società. Se fossi stato in grado di prevedere, avresti scelto l'auto?
(esempiaccio da due lire).
Ma anche: l'idea che anche i fenomeni molto complessi si possono prevedere non e' stata molto sconnessa dall'idea che siano prevedibili anche fenomeni sociali. I sovietici rifiutavano la meccanica quantistica e il darwinismo anche per questo. La predizione e il controllo vanno di pari passo: se voglio controllare qualcosa, devo predirre. Il controllo della natura, il controllo della società, passano per qualche tipo di previsione sul loro comportamento.

Perche non impariamo a dire che la predizione deve solo fare i conti con scale teporali diverse. In alcuni casi questo rende impossibile l'umana azione, che è circoscritta esclusivamente ad una scala temporale.
Cioe'? Nel caso dei gas serra, vuoi dire che al massimo possiamo dire che domani il ghiacciaio del monte bianco ci sara' ancora, ma tra una settimana non lo sappiamo? E allora? fare una previsione inutile ai fini pratici, mi sembra - appunto - inutile. Soprattutto se le scale temporali e spaziali sono incommensurabili. cioe', maggiori le dimensioni spaziali (nel caso dei gas serra ad esempio), minore e' la mia previsione. Eppure, vorremmo che fosse il contrario. Come mai, se sappiamo predirre cosi' bene?

Trovo monotono che l'epistemologia ancora sta a cercare di capire se la fisica e' scienza regina, o meno, quando ormai ovunque chi fa ricerca, è ben andato oltre, senza per questo lasciare 1) riduzionismo
riduzionismo cosa? Oppure per te e' equivalente mangiare una torta e mangiare uno dopo l'altro un uovo, del cacao, della farina e dello zucchero. Certo tutti gli ingredienti sono necessari, ma poi succede qualcosa in piu' (e' un esempio, stupido e semplice, ma e' un esempio). E per sapere com'e' fatta la torta devo sapere quali sono gli ingredienti. ma tu diresti mai: la torta e' esattamente equivalente a un uovo, al cacao, alla farina e allo zucchero? Ecco, se tu lo dici, e' il c.d. riduzionismo ontologico (che considero in generale poco corretto). Mentre voler conoscere la torta a partire dai suoi ingredienti è ovvio, giusto e salutare riduzionismo metodologico. C'e' una differenza? si. Questa differenza influisce sulla ricerca scientifica? non lo so. Pero', se con la torta vuoi fare un esperimento di neuroscienze (e brain-imaging sulla percezione gastronomica), allora non puoi usare gli ingredienti separati, ma devi per forza usare la torta. Se quindi vogliamo dire che le neuroscienze non sono scientifiche in quanto non possono usare un uovo e la farina invece della torta.... (e un esempio creato ora, nessuna pretesa di correttezza: ma forse rende l'idea).


2) predizione 3) calcolo.
infatti, la biologia evoluzionista e' fuori dalle scienze, come sostiene un giovane filosofo emergente, Karl Popper :-P


Che sono gli elementi essenziali di una scienza modellistica, come è quella contemporanea.
Oh, ecco il punto. La scienza ha sempre cercato di costruire modelli. Modelli. semplificazioni. rappresentazioni. E quindi? Tutta la scienza contemporanea e' modellistica? E sei sicuro che il modello implichi la capacità di previsione? Mi fai un modello di predizione dell'evoluzione del genoma umano? Magari a partire dai legami che ci sono all'interno del DNA?

Il problema non e' negare la predizione. Il problema e' dire che tutto e' prevedibile. Se con le nanopippe riesci a prevedere che a Londra ci saranno le palme, dimmelo che inizio a mettere su un campeggio con sdraio e ombrelloni dalle parti di greenwich.....

ciao
m




ciaociaof
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