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Alle 09:41, giovedì 3 luglio 2003,  in merito a Re: Fwd: Re: [newbie-it] 
controllo filesystem fallito?!,  Emiliano La Licata   ha scritto:

> > uso da sempre reiser, quindi la mia conoscenza di ext3 è quella che
> > avevo di ext2 più poche cose che ho letto (non lo reputo un gran
>
> Scusate se mi intrometto.....
> Reiser invece che caratteristice ha, perché lo reputi migliore di
> ext3??

 Reiserfs, è nato  per la gestione di grosse quantità di file di 
ed in questo (dicono i benchmark)  è   10 volte più veloce di ext2, si 
spiega perchè :
- -sia i dati chegli stat_data (inode)rimangono  adiacenti (quindi vengono 
letti con meno  I/O su disco); i
- -tiene  insieme le porzioni di file (tail) durante la scrittura  
(tail-packing) oltre alla velocità, ne deriva un certo risparmio di 
spazio (5-6%)
infine, e non è poco:
- -ha una struttura dei file che usa un albero BTree bilanciato,
- -ha una allocazione dinamica degli inode, 
- -scrive  su disco l'esatta dimensione del file.

in rete trovi moltissimo in particolare sul sito di Suse che è un 
contributore importante al progetto;
visto che me lo trovo,  
ti incollo comunque un articolo di A. Arcangeli
 ***
 Il file system ext3 ha il vantaggio di non richiedere formattazione del 
disco, ma ha tutti gli svantaggi che ext2 comporta, a causa del suo 
design ormai obsoleto; a suo vantaggio ha la semplicità e 
l'affidabilità. Non lo ritengo un filesystem di nuova generazione, ma 
sicuramente può risultare molto comodo. Un'altra interessante 
caratteristica di ext3 è che può effettuare anche data journaling (non 
solo metadata journaling) e un'altra modalità chiamata "ordinata". Con 
quest'ultima caratteristica attiva non viene effettuato un vero e 
proprio "data journaling" (per evitare di rallentare troppo le 
operazioni di scrittura dei dati), ma si assicura solo che dopo un 
eventuale crash non sia possibile mostrare a dei normali utenti senza 
privilegi, dati presenti precedentemente sul disco, compromettendo in 
questo modo la sicurezza del sistema. Tale cosa può invece avvenire con 
ext2 (senza journaling) o con altri filesystem che effettuano solamente 
un puro "metadata journaling". A livello di robustezza, il maggior 
vantaggio di ext3, rispetto ai suoi rivali, è certamente la 
condivisione del super-collaudato /sbin/e2fsck. Il file system ext3 non 
sarà il futuro nel lungo periodo, ma sicuramente è una soluzione 
eccellente per il presente. 
 Il file system ReiserFS è molto più innovativo di ext2/ext3 dal lato 
del design, ed è interamente basato su una struttura che permette di 
raggiungere la parte "metadata" del filesystem (come il contenuto delle 
directory durante un lookup del nome di un file) in modo efficiente, 
con ridotta complessità computazionale rispetto all'algoritmo O(N) 
utilizzato dall'ext2/ext3. ReiserFS fornisce anche un modo 
"tailpacking": questo permette di evitare lo spreco di spazio causato 
dai piccoli file che non utilizzano pienamente i blocchi fisici a loro 
assegnati. Se una parte del blocco fisico rimane inutilizzata, il file 
system può prendere i tail di due file e impacchettarli insieme in un 
altro blocco di disco. Questo riduce lo spazio sprecato e riduce anche 
l'I/O necessario per la lettura di piccoli file. ReiserFS è certamente 
il filesystem più indicato per contenere una miriade di piccoli file 
(come capita spesso nell'environment linux). Inoltre, grazie anche alla 
sua inclusione nel kernel ufficiale, offre buona robustezza. In 
particolare /sbin/reiserfsck e' maturato notevolmente nel ciclo di 
sviluppo del kernel 2.4. 
****

in futuro, credo che il nuovo reiser (che sembra non sarà 
retrocompatibile) e XFS saranno davvero i killer FS,
vedrem..

***
JFS (ndr: IBM) è il "classico" filesystem journaling di nuova 
generazione: btree per directory (non globale), con qualche non ovvia 
considerazione sul bilanciamento dell'albero delle directory entry, a 
causa dei requisiti stateless dell'API getdents di linux (dove l'offset 
della directory entry non deve cambiare anche se qualche entry viene 
rimossa e la rimozione genera un ribilanciamente dell'albero). JFS 
offre extents nei metadata degli inodes, quindi ha le potenzialità per 
essere maggiormente efficiente di ext2 e di ReiserFS nella gestione di 
file di dimensioni molto elevate. 
 XFS (ndr: Sgi) è certamente il piu' complesso filesystem per linux: ha 
alberi nelle directory ed extents come jfs, tende ad effettuare molte 
ottimizzazioni a basso livello, all'interno del lowlevel filesystem 
code, tende anche a duplicare funzionalità già provvedute dal VFS di 
linux, ha potenzialità superiori agli altri filesystem per vari 
workload comuni, per i quali e' espressamente ottimizzato. XFS ha il 
vantaggio di essere stato ben testato su IRIX, ma a mio parere, a meno 
che non venga cleaned-up in modo sostanziale (perlomeno per le parti 
ridondanti), la sua rilevante complessità potrebbe anche giocare a 
svantaggio nel lungo periodo (dall'altro lato, tuttavia, un cleanup 
esteso invaliderebbe la sua robustezza derivante dalla condivisione di 
codice in production su IRIX). 
 Questa è lo stato di fatto. 
 In breve, ciascuno di essi ha dei pro e dei contro. L'integrazione 
durante il 2.5 non sarà un problema e sicuramente anche la competizione 
giocherà un ruolo positivo. Sarà interessante vedere come tali progetti 
evolveranno. Forse JFS e XFS sono i due progetti con il maggior numero 
di funzionalità overlapping. 
 
***
da: Un italiano nel cuore di Linux
 di Daniele Medri 
Interpuntonet.it n° 76
***



>
> Ciao

- -- 
bye

miKe



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