2016-05-26 17:09 GMT+01:00 alessandro medici <alexxandro.med...@gmail.com>:
> In effetti pensavo a qualcosa di assai piĆ¹ complesso ma, ovvio, > Io pero' sono un po' confuso. Ovvero, capisco la specifica "generica" voglio qualcosa che si comporti come gli insiemi, ma... il punto e' che nella pratica e' qualcosa che non vuoi (o ci sono gia' cose che fanno quello che ti serve). Ovvero... cosa e' un insieme? In matematica un insieme e' *semplicemente* una collezione di "oggetti" (ovviamente non parliamo in questo caso di programmazione ad oggetti... parliamo di oggetti matematici). Questo e' un insieme. Niente di piu', niente di meno. Quindi poi si apre la questione di "come specifico un insieme"? E veniamo appunto alla descrizione intensionale o estensionale. Ma questo non e' parte della *definizione* di insieme (ovvero del concetto di insieme), ma della descrizione di uno specifico insieme. Sono solo modi di specificare insiemi. Ma la faccenda fondamentale e' che in matematica non c'e' reale differenza fra manipolare enti finiti ed infiniti. Esattamente come in matematica non ci sono grossi problemi ad avere teoremi "di esistenza". Poi certo, c'e' tutta una polemica interna verso teoremi non costruzionisti... ma appunto, la matematica va avanti. L'informatica, invece, ha grosse difficolta' con cose non costruzioniste. Perche' vuole dire che non abbiamo l'algoritmo: sappiamo che una certa cosa esiste, ma non sappiamo calcolarla. Tutto questo e' anche legato (ci arriviamo dopo) al concetto di turing-calcolabile. Ora... per un po' mi sono occupato di programmazione logica. E tutto questo discorso e' terribilmente relato a cose come assunzione di mondo chiuso/mondo aperto (OWA/CWA) e alla negazione come fallimento (NAF) e alle logiche non-monotone. E questi sono problemi di ricerca *molto* sentiti. Perche' appunto... sappiamo fare linguaggi di programmazione logici che fanno CWA... ma per avere NAF (che e' relativamente comoda) si esce dalla logica del primo-ordine (tipo in Prolog). Nota anche che questa parte di Prolog e' fuori dalla parte strettamente dichiarativa di Prolog e diventa invece procedurale. Ora perche' tutto sto pappardello? Per dire che dimenticati Python (per semplicita'). Tutto questo discorso degli insiemi, fallo in Prolog. Fallo in Prolog perche' Prolog *li ha*, di fatto -- anche se non nella forma che ti aspetti --. Poi capisci quali sono le limitazioni che Prolog ti da su sta roba (niente affatto banali). Tutto questo puoi farlo in modo "relativamente semplice" anche in Python -- relativamente semplice vuole dire che in pratica devi scrivere un motore grosso modo equivalente a Prolog... il che vuole dire che si puo' fare e si sa come farlo, non che sia effettivamente rapido da fare --. Ecco... e scoprirai che il concetto di insieme in Prolog e' comunque sostanzialmente diverso dal concetto "intuitivo" di insieme che hai (ed e' diverso pure dal concetto di insieme della logica matematica -- ricordiamo che prolog implementa "completamente" la first-order logic, ma di fatto ha bisogno di features extra-logiche, che diventano anche procedurali -- per fare il resto, fra cui naf, che appunto e' importante parte del discorso). E qui si scopre che uno dei primi concetti da gestire e' quello di modello stabile e poi di modello ben fondato (incidentalmente, la mia tesi magistrale era su sta roba). E si scopre anche che non ci sono modi efficienti per implementare la semantica di modello ben fondato in un linguaggio di programmazione. Wikipedia sostiene che ci siano algoritmi quadratici per calcolarlo (ma a suo tempo mi pare fosse ben piu' complicato, io ricordo che eravamo molto contenti di averlo fatto in modo cubico). E quindi si arriva ad answer set programming. Ma insomma... TL;DR MediciSet("is zero of Zeta Function") & MediciSet("is complex and has real part == 1/2") Se hai veramente implementato gli insiemi "come li vuoi tu", mi sai anche calcolare quella roba lassu'. Se sai calcolare quella roba lassu', hai appena dimostrato (o disprovato) l'ipotesi di Riemann e diventi il matematico piu' importante della nostra generazione. Si... ho saltato un botto di passaggi per arrivare dal pappardello a questa versione breve. Ora... buona fortuna. Ma per un uso pratico degli insiemi, non ti serve niente di cui sopra... e li hai gia'. Per esempio... vuoi sapere se un ente matcha certe proprieta'? Banale. Ci sono anche librerie -- tipo hamcrest -- che ti rendono facile scrivere le regole. Se le regole sono relativamente semplici computazionalmente e parti da un insieme finito, puoi anche calcolarlo facilmente. Se l'insieme e' infinito, beh... amen. Puoi comunque comporre regole e compagnia e testare ogni candidato. Quindi non capisco cosa siano i tuoi insiemi. Non possono essere "i veri insiemi" (scusa, ma sono scettico sul fatto che in un estate rifondi tutta la logica computazionale risolvendo alcuni dei problemi piu' ardui della materia). E quindi che resta... quello che gia' abbiamo. O mi sono perso qualcosa? -- . ..: -enrico-
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