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strategie per la comunicazione indipendente
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Non so se avete visto ultimamente Indymedia. Il newswire era diventato
praticamente infrequentabile. Bande di facinorosi innegianti a Stalin, a
Hitler, anti-anti-psichiatri, proclkami filo BR e così via. come è noto la
filosofia di Indy impediva un intervento dall'alto. Quando una serie di
utenti del newswire, non appartenenti a indy hanno cominciato a bombardare i
messaggi più rivoltanti, cancellanoli o facendo apparire un unica scritta:
non rompete i c.....
Stalinisti, hitleriti, anti-antipsichiatri e filo BR hanno incominciato a
strillare come pazzi. Gli hacker hanno continuato indomiti il loro lavoro di
"censura dal basso", non sensa aver rimorsi di coscienza a hackerare Indy,
ma lucidamente spietati
Morale, da una settimana il newswire è riutilizzabile e i "rompic..." sono
ridotti a livello fisiologico (bassissimo).
Vedere la cosa in diretta è stato entusiasmante. Non so ancora quali
conseguenze la cosa avrà e forse non so neanche come giudicarla. Sul momento
però sembrava la "colonna Durruti"... Insomma è nata una nuova politica del
cyberspazio con censure dal basso? Il dibattito è aperto
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- Re: [RK] hacker to indymedia! Sbancor Parvus
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