Re: PC Desktop nuovo: Grub e dischi
On 4/27/23 11:29, Diego Zuccato wrote: [...] Con XFS, fintanto che non ci sono problemi HW (soprattutto con la RAM), non ho mai avuto problemi. E boot sempre in tempi accettabili. Finora ho avuto problemi solo con una mobo che talvolta leggeva male dalla RAM (stessi problemi dopo la sostituzione della RAM, risolti con la sostituzione della mobo) e ovviamente quando ci sono stati problemi al disco (ma spesso si riescono a recuperare gran parte dei dati). Scusate, per amore d'onestà devo fare una piccola precisazione. Sono andato a ripassare il problema avuto nel 2011, il filesystem era raiserfs e non xfs ricordavo male. Comunque in tanti anni ext3/ext4 non mi ha mai tradito ed in effetti ho tolto anch'io da tempo il fsck periodico automatico al boot e non ho mai avuto alcun problema. Buona giornata Piviul
Re: PC Desktop nuovo: Grub e dischi
Beh, c'è sempre da imparare :) Sicuramente c'è stata una grande evoluzione e potrebbe essere interessante ri-valutare ext4 e btrfs. Anche se magari non sui nodi Gluster (30 dischi da 12T per ogni server)... Diego Il 27/04/2023 16:55, Marco Ciampa ha scritto: On Thu, Apr 27, 2023 at 11:29:22AM +0200, Diego Zuccato wrote: Personalmente ho "bidonato" ext* da quando ho iniziato ad avere dischi da 2T o più: tenendo le macchine sempre accese (magari in suspend) per mesi, ad ogni reboot ci volevano ore per il check del fs, e ogni volta trovava qualche incongruenza senza che ci fossero stati eventi anomali. Con XFS, fintanto che non ci sono problemi HW (soprattutto con la RAM), non ho mai avuto problemi. E boot sempre in tempi accettabili. Finora ho avuto problemi solo con una mobo che talvolta leggeva male dalla RAM (stessi problemi dopo la sostituzione della RAM, risolti con la sostituzione della mobo) e ovviamente quando ci sono stati problemi al disco (ma spesso si riescono a recuperare gran parte dei dati). Diego Lungi da me insegnarti qualcosa, sicuramente ne sai più di me senza dubbio. Anche io non ho mai avuto problemi con xfs ma i problemi che riporti tu di ext* non esistono più da tempo. Ora, anche per check completo di dischi molto grandi, ext* è una scheggia, e il controllo periodico del disco non serve più tanto che molte distro lo hanno disabilitato e lo forzano solo in caso di arresto imprevisto per mancanza di corrente o crash del sistema. https://en.wikipedia.org/wiki/Ext4#Features https://en.wikipedia.org/wiki/File:E2fsck-uninit.svg e comunque io preferisto btrfs anche se aspetto che Ubuntu lo metta di default come OpenSuse per averne tutti i vantaggi "di sistema". Per ora btrfs lo uso solo sui NAS, persino su un NAS che mi sono fatto con RaspberryPi (3x8TB di dischi sata in RAID5+LVM+Btrfs) e prestazioni comparabili a ext4, per dire quante poche risorse (CPU+RAM) usa... -- Diego Zuccato DIFA - Dip. di Fisica e Astronomia Servizi Informatici Alma Mater Studiorum - Università di Bologna V.le Berti-Pichat 6/2 - 40127 Bologna - Italy tel.: +39 051 20 95786
Re: grub2 2.06-13: Please update debconf PO translation for the package grub2
Il giorno gio 27 apr 2023 alle ore 20:32 Luca Monducci ha scritto: > >>> "some appropriate partitions are offered here. However, this forces > >>> GRUB to " > >>> "qui sono elencate le partizioni più appropriate. Purtroppo questo > >>> obbliga " > Cosa ne pensate di un "Però"? mi piace perché non aggiunge significati positivi o negativi alla parte "meno affidabile/non raccomandato" che è l'informazione da comunicare con quella frase -- Daniele Forsi
Re: debian handbook
Il 27-04-2023 20:14 Beatrice Torracca ha scritto: La mailing list della traduzione del progetto per tutte le lingue penso sia questa http://alioth-lists.debian.net/pipermail/debian-handbook-translators/ Grazie P.S. Non importa mi metti in copia, sono iscritta alla lista, invece non ero sicura se eri sempre iscritto tu e ti ho messo anche in Cc:; scusami se ti arrivano i messaggi doppi. No, piuttosto scusami tu, è l'abitudine a dire reply all a roundcube. /paride -- https://keyserver.gnupg.org/pks/lookup?op=get=0xf14cd648d16d33c82a7d2ac778c59a24690431d3 Chi e' pronto a rinunciare alle proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita ne' la liberta' ne' la sicurezza.(Benjamin Franklin - dalla Risposta al Governatore, Assemblea della Pennsylvania, 11 novembre 1755)
Re: debian handbook
On 27/04/23 21:17, Paride Desimone wrote: Ciao Beatrice grazie della risposta. Sì ricordavo di weblate, ma credevo che si continuasse invece con la mailing list, anche perché io fui autore di un battibecco con un utente che sinceramente non ricordo più chi fosse ed infastidito lasciai perdere. Ora per combinazione mentre cercavo una via per compilare il kernel mi sono imbattuto nella pagina che tratta l'argomento ed ho visto che mezza in italiano e mezza in inglese. Per cui mi ero chiesto se esistesse ancora la famosa mailing list. Hai per caso i riferimenti di questa mailing list? Ciao Paride, ecco, ricordavo appunto che c'erano stati problemi di sovrapposizioni di traduzioni, ma scusami non ricordavo fossi direttamente coinvolto tu. Proprio perché la gestione di quei problemi era, come minimo, difficoltosa, si è lasciato perdere. Io di certo non ci potevo/volevo stare dietro. La mailing list della traduzione del progetto per tutte le lingue penso sia questa http://alioth-lists.debian.net/pipermail/debian-handbook-translators/ Credo, non ho più seguito la cosa da un bel po'. beatrice P.S. Non importa mi metti in copia, sono iscritta alla lista, invece non ero sicura se eri sempre iscritto tu e ti ho messo anche in Cc:; scusami se ti arrivano i messaggi doppi.
Re: debian handbook
Il 27 aprile 2023 17:41:39 UTC, Beatrice Torracca ha scritto: >Buongiorno, > >Per quello che ricordo la traduzione del Debian Handbook è iniziata coordinata >dall Team debian-l10n-italian in lista, però poi gli autori hanno aperto la >traduzione a Weblate e la gestione dalla lista era problematica. > >Credo che la traduzione sia sempre gestita via Weblate e dovrebbe esistere >sempre una mailing list dedicata che si chiamava qualcosa tipo >debian-handbook-translators > >Ciao, > >beatrice > >On 26/04/23 11:21, Paride Desimone wrote: >> Buongiorno, >> qualcuno sa a che punto è la traduzione per la prossima stable del "The >> Debian Handbook"? >> Non ricordo nemmeno più se c'era una apposita mailing list. >> Ricordo che una volta contribuii a tradurre un capitolo. >> /paride > Ciao Beatrice grazie della risposta. Sì ricordavo di weblate, ma credevo che si continuasse invece con la mailing list, anche perché io fui autore di un battibecco con un utente che sinceramente non ricordo più chi fosse ed infastidito lasciai perdere. Ora per combinazione mentre cercavo una via per compilare il kernel mi sono imbattuto nella pagina che tratta l'argomento ed ho visto che mezza in italiano e mezza in inglese. Per cui mi ero chiesto se esistesse ancora la famosa mailing list. Hai per caso i riferimenti di questa mailing list? /paride -- Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità.
Re: grub2 2.06-13: Please update debconf PO translation for the package grub2
On 26/04/2023 23:01, Federico Vaga wrote: On Tue, Apr 25, 2023 at 08:11:12PM +0200, Daniele Forsi wrote: Ciao Luca, msgid "" "Note: it is possible to install GRUB to partition boot records as well, and " "some appropriate partitions are offered here. However, this forces GRUB to " "use the blocklist mechanism, which makes it less reliable, and therefore is " "not recommended." msgstr "" "Nota: è possibile installare GRUB anche nei boot record delle partizioni e " "qui sono elencate le partizioni più appropriate. Purtroppo questo obbliga " "GRUB a usare il meccanismo del \"blocklist\", che lo rende meno affidabile e " "di conseguenza non è raccomandato." nell'originale c'è "some appropriate partitions" che non spiega perché sono mostrate quelle (e non altre che potrebbero esistere), mentre nella traduzione "partizioni più appropriate" sembra dare un consiglio, quindi metterei letteralmente "alcune partizioni appropriate" Ok e per "However" metterei "Tuttavia", non mi sembra una frase così pessimista da rendere con "Purtroppo" Non saprei. Alla fine viene sconsigliato (non raccomandato) perché meno affidabile (non affidabile). Forse "purtroppo" non è poi così lontano dal messaggio che si vuole dare. Cosa ne pensate di un "Però"? Luca
Re: debian handbook
Buongiorno, Per quello che ricordo la traduzione del Debian Handbook è iniziata coordinata dall Team debian-l10n-italian in lista, però poi gli autori hanno aperto la traduzione a Weblate e la gestione dalla lista era problematica. Credo che la traduzione sia sempre gestita via Weblate e dovrebbe esistere sempre una mailing list dedicata che si chiamava qualcosa tipo debian-handbook-translators Ciao, beatrice On 26/04/23 11:21, Paride Desimone wrote: Buongiorno, qualcuno sa a che punto è la traduzione per la prossima stable del "The Debian Handbook"? Non ricordo nemmeno più se c'era una apposita mailing list. Ricordo che una volta contribuii a tradurre un capitolo. /paride
Re: PC Desktop nuovo: Grub e dischi
On Thu, Apr 27, 2023 at 11:29:22AM +0200, Diego Zuccato wrote: > Personalmente ho "bidonato" ext* da quando ho iniziato ad avere dischi da 2T > o più: tenendo le macchine sempre accese (magari in suspend) per mesi, ad > ogni reboot ci volevano ore per il check del fs, e ogni volta trovava > qualche incongruenza senza che ci fossero stati eventi anomali. > Con XFS, fintanto che non ci sono problemi HW (soprattutto con la RAM), non > ho mai avuto problemi. E boot sempre in tempi accettabili. Finora ho avuto > problemi solo con una mobo che talvolta leggeva male dalla RAM (stessi > problemi dopo la sostituzione della RAM, risolti con la sostituzione della > mobo) e ovviamente quando ci sono stati problemi al disco (ma spesso si > riescono a recuperare gran parte dei dati). > > Diego Lungi da me insegnarti qualcosa, sicuramente ne sai più di me senza dubbio. Anche io non ho mai avuto problemi con xfs ma i problemi che riporti tu di ext* non esistono più da tempo. Ora, anche per check completo di dischi molto grandi, ext* è una scheggia, e il controllo periodico del disco non serve più tanto che molte distro lo hanno disabilitato e lo forzano solo in caso di arresto imprevisto per mancanza di corrente o crash del sistema. https://en.wikipedia.org/wiki/Ext4#Features https://en.wikipedia.org/wiki/File:E2fsck-uninit.svg e comunque io preferisto btrfs anche se aspetto che Ubuntu lo metta di default come OpenSuse per averne tutti i vantaggi "di sistema". Per ora btrfs lo uso solo sui NAS, persino su un NAS che mi sono fatto con RaspberryPi (3x8TB di dischi sata in RAID5+LVM+Btrfs) e prestazioni comparabili a ext4, per dire quante poche risorse (CPU+RAM) usa... -- Amike, Marco Ciampa
Re: PC Desktop nuovo: Grub e dischi
Personalmente ho "bidonato" ext* da quando ho iniziato ad avere dischi da 2T o più: tenendo le macchine sempre accese (magari in suspend) per mesi, ad ogni reboot ci volevano ore per il check del fs, e ogni volta trovava qualche incongruenza senza che ci fossero stati eventi anomali. Con XFS, fintanto che non ci sono problemi HW (soprattutto con la RAM), non ho mai avuto problemi. E boot sempre in tempi accettabili. Finora ho avuto problemi solo con una mobo che talvolta leggeva male dalla RAM (stessi problemi dopo la sostituzione della RAM, risolti con la sostituzione della mobo) e ovviamente quando ci sono stati problemi al disco (ma spesso si riescono a recuperare gran parte dei dati). Diego Il 26/04/2023 19:57, Paride Desimone ha scritto: Il 26 aprile 2023 13:27:51 UTC, Piviul ha scritto: On 4/25/23 08:27, Paride Desimone wrote: Il 30 marzo 2023 09:36:14 UTC, Piviul ha scritto: beh, in lvm è vero che definisci la dimensione della partizione però puoi aumentarne la dimensione live (per diminuirla mi sembra di ricordare che la devi prima smontare). A me sembra utile proprio per tenere sotto controllo lo stato di occupazione di una partizione... Occhio però che con il ridimensionamento in negativo, se hai determinati file system, xfs è uno di questi, è distruttivo. Quindi hai bisogno di effettuare il backup, ridimensionare e ripristinare. Con ext4 invece va tutto liscio. Grazie Paride, non sapevo... Comunque da quando improvvisamente, senza che ci fosse stato un problema hardware un volume xfs mi ha dato forfait e poi cercando in internet ho scoperto di non essere il solo sfortunato, quel fs è scomparso dal mio vocabolario. Piviul Guarda, oramai parto dalla convinzione che se non mi serve per gli storage, dove ci sono macchine di un certo livello di affidabilità, ext4 rimane il fs predefinito. /paride -- Diego Zuccato DIFA - Dip. di Fisica e Astronomia Servizi Informatici Alma Mater Studiorum - Università di Bologna V.le Berti-Pichat 6/2 - 40127 Bologna - Italy tel.: +39 051 20 95786
R: Apache, CVE-2023-25690 e Rewrite Rules...
Ciao Marco, nelle rewriterule le backreferences dovrebbero essere i $1 $2 che corrispondono con i gruppi che si catturano nella prima parte della rule con le parentesi, e [L,NC] sono i flag che impostano il comportamento della rewrite rule tipo le seguenti: RewriteRule ^/(.*) http://www.example.com/$1 [L,NC] RewriteRule ^/sito2/(.*) http://www2.example.com/$1 [L,NC] Forse queste due rewriterule dovrebbero essere il prototipo di quelle indicate dall'annuncio. In questo caso il flag L dice ad Apache che la regola è l'ultima e quindi se ci fossero sotto altre regole, non vengono elaborate. In effetti per come è fatta questa coppia di regole (inventate di sana pianta), la prima acchiappa tutto e quindi la seconda non verrà mai eseguita. NC dice di fare il match case-insensitive. Ma nelle regole che hai inserito tu non ci sono backreferences, nel tuo caso le rewrite rule sono usate per rimbalzare eventuali riferimenti a vecchi path su un nuovo path statico, senza backreferences, quindi credo che non ci saranno problemi. Oltre al flag L c'è R=301, cioè impone al browser di fare redirect con codice 301 (moved permanently), altrimenti il default del flag R è 302 (moved temporarily). Mi rimane il dubbio di cosa voglia dire "Some out-of-specification RewriteRule directives that were previously silently accepted" Mi piacerebbe vederne una di queste out-of-specification RewriteRule per capirne l'errore e la giusta formulazione... Ciao Lorenzo -Messaggio originale- Da: Marco Gaiarin Inviato: mercoledì 26 aprile 2023 22:07 A: debian-italian@lists.debian.org Oggetto: Apache, CVE-2023-25690 e Rewrite Rules... Beccato baco di Apache, debian pubblica: https://lists.debian.org/debian-lts-announce/2023/04/msg00028.html in cui inserisce la sibillina: Unfortunately, fixing these security vulnerabilities may require changes to configuration files. Some out-of-specification RewriteRule directives that were previously silently accepted, are now rejected with error AH10409. For instance, some RewriteRules that included a back-reference and the flags "[L,NC]" will need to be written with extra escaping flags such as "[B= ?,BNP,QSA]". che o uno è un Guru delle Apache rewritre rule, o non ci capisce una sega. Ad esempio "[L,NC]" vuol dire le rewrite rule che contengono 'L' e 'NC' o esattamente quelle che contengono 'L,NC'?! Una rewritre rule come: RewriteRule ^/\.well-known/carddav https://%{SERVER_NAME}/remote.php/dav/ [R=301,L] RewriteRule ^/\.well-known/caldav https://%{SERVER_NAME}/remote.php/dav/ [R=301,L] RewriteRule ^/\.well-known/webfinger https://%{SERVER_NAME}/index.php/.well-known/webfinger [R=301,L] (nextcloud) è vulnerabile?! Grazie... -- If SMB was an animal it would go wolf and most people would have shot it or put it down humanely. (Rod Boyce)