Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-04-02 Per discussione Enrico Franchi


On 02/apr/07, at 08:53, solimo wrote:


 Volevo semplicemente dire che se devo eseguire
quel task mentre sto editando un file CSV, eseguo la trasformazione  
all'istante all'interno dell'

editor stesso.


Come puoi fare anche con text mate, usando una regex.
Ma *io* preferisco altri sistemi che TM mi mette a disposizione, che  
sono un po' l'evoluzione del :r di vim.

Se ricordo il nome del comando...

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-04-01 Per discussione solimo

Ludovico Magnocavallo wrote:

io per queste cose uso la console, tipo

>>> import csv
[CUT]

Anche se il csv è un po' un caso a se, e per quasi tutto il resto le 
regex multilinea di solito fanno il loro dovere.
Evidentemente non sono stato un buon comunicatore: ho fatto in modo che 
l'esempio (perlartro
banale) diventasse il problema da risolvere. Volevo semplicemente dire 
che se devo eseguire
quel task mentre sto editando un file CSV, eseguo la trasformazione 
all'istante all'interno dell'

editor stesso. Tutto e solo questo.

Saluti :-)

-- solimo
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-04-01 Per discussione Y3s


Comunque con emacs-gtk si può iniziare a scrivere un testo e salvarlo
senza dover saper scrivere 'wq' e premere 'i' ecc. ecc.



Solo per correttezza e completezza, anche con gvim puoi fare quasi  
tutto senza conoscere i comandi, ma dal menu




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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-04-01 Per discussione Alan Franzoni

Il 31/03/07, Emanuele Santoro<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


Vi è lo standard _de_facto_  su ogni sistema operativo in stile UNIX.


intendi dire che è installato su più o meno ogni sistema operativo
unix-like? Sì, boh, può anche essere vero, ma mi pare che anche Emacs
non scherzi come installato.


testo. Tuttavia continua ad avere la leggerezza l'intuitività delle
origini.


*Cough cough* vada per la leggerezza, per l'intuitività... che intuito
hai? Provare ad usare vim, magari in modalità terminale, senza essersi
letti l'help, significa più o meno provare a premere ogni tasto finché
non si capisce che cosa l'editor stia facendo. 'Intuire' ogni comando
del Command Mode, poi... mamma mia. Editare un .vimrc ogni volta...
ahinoi.


Io quando uso Eclipse mi sono accorto che a volte mi ritrovo a non
capire perchè l'editor non si chiude, e dopo un po' che premo tasti mi
accorgo che invece di prendere il mouse ed andare a cliccare la crocetta
in alto a destra sto scrivendo all'infinito: ":wq" (senza virgolette
ovviamente).


Questa si chiama 'abitudine'. Io quando uso VIm non capisco perché
devo dargli, in command-mode, 'y' per copiare e 'p' per incollare (non
ditemi che stanno per 'yank' e 'paste', lo so) al posto dei 'c' e 'v'
che sono ormai più o meno lo standard globale per quei comandi.


Vi è come UNIX/Linux: è potente, semplice, lineare e ci puoi fare di
tutto, ma bisogna saperlo usare.


Potente, ok. lineare... ti do il beneficio del dubbio. Semplice...
insisto a dire che tu ci sei probabilmente abituato, ma la semplicità
di un Vim (come anche di un emacs) è tutta da dimostrare.


sette anni in tibet con le varie combinazioni di tasti (i vari CTRL+X
+VATTELAPPESCA, META+V+NONMIRICORDO).


Mmh... beh... ma... di solito i tasti da premere insieme sono al
massimo tre. Anche in Eclipse svariate combo sono complesse, ma poi
basta impostarsi a piacimento con combinazioni facili quelle che
vengono impiegate maggiormente.


si hanno le mani alla Pagannini (il violinista) o si va in contro ad una
tendinite.


[modalità spot]
Contro le tendiniti, io consiglio un prodotto della MS: la Natural
Ergonomic Keyboard 4000. Attenzione, non andate su altre versioni;
questa purtroppo è wired, ma è veramente ottima per quanto riguarda la
posizione dei polsi ed è dotata di un comodo appoggiapalmi in gomma.
Ho avuto altre tastiere 'natural' in vita mia ma nessuna è risultata
al suo livello. Credo sia il miglior prodotto MS uscito negli ultimi
10 anni, fra hardware e software. la trovate a 40-50 euro ed è un gran
investimento. Sotto Linux non sono ancora riuscito a far funzionare
correttamente i tasti aggiuntivi (la patch apposita è ancora grezza),
ma tutte le funzioni base sono OK.

Per quanto riguarda il mouse, non posso non consigliare un altro
gioiello: Evoluent VerticalMouse 2. E' un mouse molto particolare
(esiste anche l'edizione mancina) con il quale la mano rimane durante
l'uso 'perpendicolare' al piano di lavoro, evitando oltre alle
tendiniti anche la fastidiosa sindrome del tunnel metacarpale. Se
provate formicolii notturni al polso della mano con cui usate il
mouse, è un toccasana. Ordinandolo negli States dovreste riuscire ad
averlo a 60-70 euro compresa spedizione, in Italia è disponibile
d'importazione ma a prezzi bulgari, dai 130 euro in su, mi sembra.
[/modalità spot]


In parole spicciole: emacs è potentissimo, ma è pesante e non è per
niente in linea con la filosofia UNIX: fa qualsiasi cosa in qualsiasi
modo. E' è poco intuitivo.


Pesante... bah, forse una volta. Potresti dirmi che Eclipse (che nella
versione 3.2 si è comunque dotato di una grande iniezione di
velocità), o qualche altra IDE, è pesante. Emacs mi sembra davvero un
fuscello, a meno che tu non stia utilizzando qualche sistema davvero
molto datato.

Che Emacs sia poco intuitivo... meno di Vim? Ma ne sei sicuro?
Il problema di Emacs, come ho già detto, non è veramente emacs: è
l'interfaccia, che è una cosa ben diversa, e la sua 'grezzuria'. Emacs
viene difficilmente usato da un novizio, ed è programmato da gente
esperta che conosce tutto di lui, non è interessata a migliorarne
l'usabilità. Cosa che pure sarebbe non credo troppo difficile.

Comunque con emacs-gtk si può iniziare a scrivere un testo e salvarlo
senza dover saper scrivere 'wq' e premere 'i' ecc. ecc.



Ebbene, io credo che le tradizioni siano importanti.
UNIX (quindi anche Linux) era bello perché richiedeva un certo budget di
conoscenze per essere sfruttato al meglio: come dice il vecchio
proverbio:


Calma... no, non sono d'accordo. Una cosa non necessariamente è bella
perché è difficile. Di certo è giusto che una cosa abbia un livello di
difficoltà appropriato a quanto richiesto per il suo utilizzo.
Windows, ad esempio, ha creato l'illusione di poter portare il
computer a casa di tutti, anche dei profani, ma ciò si è rivelato
anche un problema: l'enorme diffusione di worm, phishing, virus di
ogni genere, reti di bot e pc zombie, malware, ecc. è dovuto anche al
fatto che molti '

Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-04-01 Per discussione Enrico Franchi


On 31/mar/07, at 16:01, Emanuele Santoro wrote:


Il giorno gio, 29/03/2007 alle 20.39 +0200, Enrico Franchi ha scritto:

1) vim
2) emacs
3) kate/kwrite
4) gedit
5) scite


Imho, è proprio questo il bello di GNU/Linux.


Uh? Non ci vedo nulla di bello ne di brutto.


In fondo, programmi come vi (quindi anche vim, elvis ei vari cloni, ma
non [x|]emacs) aiutano a tenere in vita tradizioni che risalgono ai
tempi di UNIX (quello vero).


'UNIX (quello vero)' sarebbe a dire? Ci sono un numero sostanzialmente
improponibile di sistemi che si sono sentiti 'UNIX quello vero'.

Immagino che tu intenda le prime
versioni dello stesso. Ma ti confesso che in campo tecnologico non vedo
tutto questo bisogno di tener in vita le tradizioni: le buone pratiche
restano in vita da sole. E purtroppo anche le cattive pratiche, eh.


Vi è lo standard _de_facto_  su ogni sistema operativo in stile UNIX.


E questo non è certamente un motivo per usarlo, più di quanto non  
consideriamo
allo stesso modo di consigliare l'uso di .doc in quanto standard de  
facto.



Il bello di vi[m|] è che è pienamente in linea con lo "stile UNIX":
tanti piccoli programmi che hanno un loro ben preciso compito, e fanno
solo quello e niente di più.


Attenzione: il fatto che sia modale non ha nulla a che vedere con  
questo.

Nano andrebbe ugualmente bene dal punto di vista dello 'stile UNIX'.


Vi era (o è ?) l'editor di UNIX, e faceva _solo_ quello.


Cosa vuole dire 'essere l'editor di UNIX'?

Direi comunque *era* visto che UNIX non è più sviluppato da anni.
Poi se i tuoi predecessori avessero seguito il tuo modo di vedere,
vi non si sarebbe diffuso, e saremmo rimasti con ed.


E' ovvio che
poi in VIM (Vi IMproved) sono stati aggiunti dei miglioramenti per
facilitare tutti i possibili utilizzi di questo fantastico editor, che
ad ogni modo contiunua nel tempo ad avere una sola funzione: editare
testo. Tuttavia continua ad avere la leggerezza l'intuitività delle
origini.


No, dimmi tutto, parlami di potenza, di pochi tasti battuti, quello  
che vuoi.
Ma *non* di intuitività. Ad uno un editor modale può essere comodo, e  
non

ho nulla da dire [ io uso senza difficoltà sia Emacs che vim ].

Ma *intuitivo* no.


Io quando uso Eclipse mi sono accorto che a volte mi ritrovo a non
capire perchè l'editor non si chiude, e dopo un po' che premo tasti mi
accorgo che invece di prendere il mouse ed andare a cliccare la  
crocetta

in alto a destra sto scrivendo all'infinito: ":wq" (senza virgolette
ovviamente).


Dovresti provare a vedere, ma credo ci siano dei plugin per fare  
comportare

Eclipse come vim.


Vi è come UNIX/Linux: è potente, semplice, lineare e ci puoi fare di
tutto, ma bisogna saperlo usare.


Attenzione:
1) attenzione a questo UNIX/Linux: è un concetto che fatico a comprenere
2) il fatto che 'bisogna saperlo usare' è evidentemente una nota a  
sfavore,

anche se tu la metti come lato positivo.

Non è che i vecchi sistemi unix sono stati fatti 'difficili' da usare  
apposta:
hanno cercato di farli più amichevoli possibili, tenendo conto  
dell'hardware

e tutto. *Oggi* non esiste scusa per il 'dovere saperlo usare'.

E' chiaramente un difetto rispetto al: lo può usare anche un bambino.




Emacs è un ambiente operativo estremamente potente, con all'interno un
ancora più potente interprete lisp (il famoso interprete elisp).
Io ho provato diverse volte ad imparare emacs, ma non ci sono mai
riuscito.


Uh? Mi tornerebbe di più se dici che non ti sei trovato bene.
Cosa del tutto possibile, peraltro.


Penso che sia perchè se si vuole usare emacs in modalità testo bisogna
avere otto dita per mano ed aver fatto prima dell'uso un  
allenamento per

sette anni in tibet con le varie combinazioni di tasti (i vari CTRL+X
+VATTELAPPESCA, META+V+NONMIRICORDO).


Macchè, dai. Poi ad ognuno il suo, ma non è particolarmente  
problematico.
Certo: è una filosofia vecchia. E ha un sacco di svantaggi, tipo che  
quando

passo da Emacs a firefox provo a fare le ricerche con ctrl-s.

Ma questo mi pare di avere capito sia un problema anche di vim.  
Ovvero che
sono due programmi antidiluviani con le loro convenzioni, mentre il  
resto

del mondo si è sviluppato in un'altra direzione.

Il bello delle tradizioni, eh.


E non sempre, quando si lavora su un host remoto (a me piacciono gli
shell-account) si ha a disposizione X per far partire emacs-gtk2.


Ma infatti non capisco sta cosa: usare Emacs in GUI o in console è la
stessa cosa.


In quei casi, se si decide di fare un lavoro completamente in emacs, o
si hanno le mani alla Pagannini (il violinista) o si va in contro  
ad una

tendinite.


Macchè.


In parole spicciole: emacs è potentissimo, ma è pesante e non è per
niente in linea con la filosofia UNIX: fa qualsiasi cosa in qualsiasi
modo.


Fa qualsiasi cosa, ma non in qualsiasi modo. Normalmente anche li c'è un
modo abbastanza ovvio per fare le cose.

Dopo di che Emacs non sia 'in linea con la filosofia Unix' è fatto noto.
Ma non è che per questo debba esse

Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-31 Per discussione Emanuele Santoro
Il giorno gio, 29/03/2007 alle 20.39 +0200, Enrico Franchi ha scritto:
> 1) vim
> 2) emacs
> 3) kate/kwrite
> 4) gedit
> 5) scite

Imho, è proprio questo il bello di GNU/Linux.
In fondo, programmi come vi (quindi anche vim, elvis ei vari cloni, ma
non [x|]emacs) aiutano a tenere in vita tradizioni che risalgono ai
tempi di UNIX (quello vero).

Vi è lo standard _de_facto_  su ogni sistema operativo in stile UNIX.
Io deciso di impararlo quandi ancora non avevo una stazione di lavoro
"stabile", quindi ho optato per qualcosa che avrei potuto trovare su
qualsiasi sistema Unix-like che avessi usato. E l'ho usato come editor
predefinito anche su Windows, per quel poco che l'ho tenuto (windows).

Il bello di vi[m|] è che è pienamente in linea con lo "stile UNIX":
tanti piccoli programmi che hanno un loro ben preciso compito, e fanno
solo quello e niente di più.
Vi era (o è ?) l'editor di UNIX, e faceva _solo_ quello. E' ovvio che
poi in VIM (Vi IMproved) sono stati aggiunti dei miglioramenti per
facilitare tutti i possibili utilizzi di questo fantastico editor, che
ad ogni modo contiunua nel tempo ad avere una sola funzione: editare
testo. Tuttavia continua ad avere la leggerezza l'intuitività delle
origini.

Io quando uso Eclipse mi sono accorto che a volte mi ritrovo a non
capire perchè l'editor non si chiude, e dopo un po' che premo tasti mi
accorgo che invece di prendere il mouse ed andare a cliccare la crocetta
in alto a destra sto scrivendo all'infinito: ":wq" (senza virgolette
ovviamente).
Vi è come UNIX/Linux: è potente, semplice, lineare e ci puoi fare di
tutto, ma bisogna saperlo usare.

Emacs è un ambiente operativo estremamente potente, con all'interno un
ancora più potente interprete lisp (il famoso interprete elisp).
Io ho provato diverse volte ad imparare emacs, ma non ci sono mai
riuscito. 
Penso che sia perchè se si vuole usare emacs in modalità testo bisogna
avere otto dita per mano ed aver fatto prima dell'uso un allenamento per
sette anni in tibet con le varie combinazioni di tasti (i vari CTRL+X
+VATTELAPPESCA, META+V+NONMIRICORDO).
E non sempre, quando si lavora su un host remoto (a me piacciono gli
shell-account) si ha a disposizione X per far partire emacs-gtk2.
In quei casi, se si decide di fare un lavoro completamente in emacs, o
si hanno le mani alla Pagannini (il violinista) o si va in contro ad una
tendinite.
In parole spicciole: emacs è potentissimo, ma è pesante e non è per
niente in linea con la filosofia UNIX: fa qualsiasi cosa in qualsiasi
modo. E' è poco intuitivo.
Ma questo non significa che non sia produttivo. Come ha già detto
qualcuno se configurato bene Emacs è un ambiente perfetto per
programmare in Java.

Qualcuno potrebbe dire che GNU sta per GNU is NOT UNIX, quindi non sta
scritto da nessuna parte che Emacs (per diverso tempo progetto di punta
del progetto GNU) deve seguire la filosofia UNIX.

Ebbene, io credo che le tradizioni siano importanti.
UNIX (quindi anche Linux) era bello perché richiedeva un certo budget di
conoscenze per essere sfruttato al meglio: come dice il vecchio
proverbio:

"Unix IS user-friendly. It's just more selective on who his friends are"

Io credo che la scelta dell'editor sia anche una questione di stile di
vita. Mi dispiace che le tradizioni Unix stiano sparendo. 
Io credo che usare vi sia uno dei modi per aiutarle a rimanere in vita.
Senza contare che usare vim aiuta ad avere molto più allenamento: se
devi tenere a mente molti dati perché non c'è un pannello con tutti gli
oggetti e le librerie importate, alla lunga riuscirai ad avere anche più
memoria.

Io sono per Vi.
Ma non sono estremista, di fatto consiglio anche editor ancora più
pesanti di Emacs (tipo Eclipse e NetBeans).

Poi è una questione di gusti.


Chiedo scusa in anticipo a tutta la mailing list se ho scritto
troppo. :P


Emanuele Santoro
-- 
manca qualcosa in me...
quel qualcosa che possa arricchire le mie giornate.
quel qualcosa che potrebbe rendermi più sicuro,più sereno.
quel qalcosa che potrebbe rendemi più piacevole agli occhi degli
altri,ma prima di tutto a me stesso.
quel …

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-31 Per discussione Enrico Franchi


On 31/mar/07, at 00:47, Ludovico Magnocavallo wrote:

Anche se il csv è un po' un caso a se, e per quasi tutto il resto  
le regex multilinea di solito fanno il loro dovere.


Chiaro, ma ribadisco, io le regex le preferisco vedere solo dentro i  
tokenizzatori :)


E un buon pythonista avrebbe usato il modulo csv (vedi sopra, non  
che io mi reputi buono eh). :)


Vabè, nel caso specifico. Io ho interpretato la cosa in senso più  
generale, come fare una trasformazione
testuale non banale e ripetuta: qualcosa che a farlo a mano ci metti  
un secolo, insomma.



-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Lawrence Oluyede

On 3/31/07, Lawrence Oluyede <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

On 3/31/07, Ludovico Magnocavallo <[EMAIL PROTECTED]> wrote:
> Lawrence Oluyede wrote:
> >
> > Ah ah io ho un plugin per Gedit in stallo da anni. Ma siccome non uso
> > più molto Linux resterà li a morire :P
> >
> > Sarebbe da sistemare e rilasciare credo
>
> E che fa?

è un plugin per l'universal newline e le conversioni tra le varie
piattaforme ma non so nemmeno più se serve o se funziona :D


Aggiungi che ai tempi non c'era doc e la mia doc era il mantainer
(Italiano) su IRC. Diciamo che fu più una prova commissionatami da lui
:P

Penso che non fosse nemmeno finito il framework per i plugin. Proprio
preistoria.

Corro al rItaliaCamp che sono già in ritardo

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Lawrence Oluyede

On 3/31/07, Ludovico Magnocavallo <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

Lawrence Oluyede wrote:
>
> Ah ah io ho un plugin per Gedit in stallo da anni. Ma siccome non uso
> più molto Linux resterà li a morire :P
>
> Sarebbe da sistemare e rilasciare credo

E che fa?


è un plugin per l'universal newline e le conversioni tra le varie
piattaforme ma non so nemmeno più se serve o se funziona :D


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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Enrico 'Henryx' Bianchi
Gian Mario Tagliaretti wrote:
> Esempi concreti di produttiità VIM?
Personalmente utilizzo Vim per tutto, dalla lettura di un documento
(comodo il command mode, in quanto mi permette di porre meno attenzione
alle modifiche accidentali) alla programmazione in Python (ottimo
soprattutto il fatto di poter avere piu` tab aperte, in modo da poter
editare antani documenti contemporaneamente)

Enrico
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Lawrence Oluyede wrote:


Ah ah io ho un plugin per Gedit in stallo da anni. Ma siccome non uso
più molto Linux resterà li a morire :P

Sarebbe da sistemare e rilasciare credo


E che fa?

L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Lawrence Oluyede wrote:

 >>> out = list('')


Attenzione che questo crea una lista di tutti quei caratteri :-P



Sai che stavo rileggendo e me ne ero appena accorto? Una di notte dopo 
un geek dinner, che ci vuoi fà? :)


L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Lawrence Oluyede

Ahhh belli, e non mi ero mai accorto dei plugin per gedit in Python. :)


Ah ah io ho un plugin per Gedit in stallo da anni. Ma siccome non uso
più molto Linux resterà li a morire :P

Sarebbe da sistemare e rilasciare credo

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Lawrence Oluyede

 >>> out = list('')


Attenzione che questo crea una lista di tutti quei caratteri :-P

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Enrico Franchi wrote:



Resta cmq il dato di fatto. Un esempio che mi viene a caso: convertire
un foglio CSV in una tabella HTML. Con vi e' banale, con gli altri editor
facili e intuitivi come si fa?


Direi sempre con una regex. Io poi ti confesso che non sono un patito 
delle regex
e suppongo che in ogni caso avrei buttato giù un qualche script in 
Ruby/Python.


io per queste cose uso la console, tipo

>>> import csv
>>> out = list('')
>>> for row in csv.reader(open("some.csv", "r")):
... out.append('%s%s' % row)
>>> out.append('')
>>> file('some.html', 'w').write("\n".join(out))

Anche se il csv è un po' un caso a se, e per quasi tutto il resto le 
regex multilinea di solito fanno il loro dovere.



Chiaramente un buon perlista invece di scrivere lo scriptino e salvarlo 
come comando, avrebbe
usato un one liner perl tramite l'opzione -e con l'identico risultato. O 
magari avrebbe usato

sed. Io probabilmente avrei usato Ruby per l'one-liner.


E un buon pythonista avrebbe usato il modulo csv (vedi sopra, non che io 
mi reputi buono eh). :)


L.

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Enrico Franchi


On 30/mar/07, at 22:52, solimo wrote:


Resta cmq il dato di fatto. Un esempio che mi viene a caso: convertire
un foglio CSV in una tabella HTML. Con vi e' banale, con gli altri  
editor

facili e intuitivi come si fa?


Direi sempre con una regex. Io poi ti confesso che non sono un patito  
delle regex
e suppongo che in ogni caso avrei buttato giù un qualche script in  
Ruby/Python.


Anzi, tipicamente avrei fatto così: avrei fatto il mini script (una  
manciata di righe,

e qui si usando regex),
fatto in modo tale che segua la filosofia unix delle pipe, poi avrei  
selezionato il cvs e avrei fatto
'filter text selection through command' (il che mi da l'opzione di  
creare un nuovo file con
l'output, oppure di sostituire la selezione con lo stesso o farci  
quello che volevo).


Chiaramente un buon perlista invece di scrivere lo scriptino e  
salvarlo come comando, avrebbe
usato un one liner perl tramite l'opzione -e con l'identico  
risultato. O magari avrebbe usato

sed. Io probabilmente avrei usato Ruby per l'one-liner.

Certo, avrei potuto usare anche le regex e basta, ma potendo scegliere.

Per dire. In Emacs pure credo che avrei usato le regex (come le avrei  
usate in vim).


-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Enrico Franchi


On 30/mar/07, at 20:55, Alan Franzoni wrote:


Ora mi sto sparando un po' di tutorial, nei prossimi giorni vi saprò
dire se sarò della fazione dei Vimmari o degli Emaxisti.


Io come dicevo, non prendo *assolutamente* campo. Mi trovo mediamente  
con entrambi, veramente bene con nessuno dei due.


-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Carlo C8E Miron wrote:


* un class browser


Entrambi disponibili attraverso questi plugin (in python):
http://www.stambouliote.de/projects/gedit_plugins.html


Ahhh belli, e non mi ero mai accorto dei plugin per gedit in Python. :)


Poi per carità, posso anche usare notepad o editare i file dal prompt,
ma perchè bisogna per forza tirarsi il martello sui piedi?


Uhm, che la prima opzione (NOTEPAD.EXE) sia assimilabile alla
martellata sui cogl^Hpiedi son d'accordo. se per "editare i file dai
prompt" intendi usare il sacrosanto VIM da console, ovviamente no.


Uh no, pensavo ad editare alcuni file dei test di feedparser con 
encoding assurdi da dentro la console di python con string.replace(). :)


L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Gian Mario Tagliaretti

solimo:

Resta cmq il dato di fatto. Un esempio che mi viene a caso: convertire
un foglio CSV in una tabella HTML. Con vi e' banale, con gli altri editor
facili e intuitivi come si fa?


ad esempio si usano gli editor che supportano templates.

Hai comunque fatto due esempi che con il mondo reale centrano poco,
quello del file binario da centinaia di megabyte in remoto e questo
dell'HTML.

Esempi concreti di produttiità VIM?


Per la programmazione finora non ho trovato niente di meglio di
vim in un terminale alfanumerico. Il vim grafico per X11 non va
altrettanto bene perche' il click del mouse opera dove si trova il
mouse e non dove si trova il cursore. IMHO.


Questa non l'ho capita.

ciao
--
Gian Mario Tagliaretti
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione solimo

Nicola Larosa wrote:

Però almeno con Slackware Linux lo impari (l'ho usata
per un paio d'anni), poi la molli perché è scomoda. vi no, ti distorce il
cervello, e una volta che sei deformato non riesci a mollarlo più.
  

Questa e' buona. Veramente. Senza ironia.

Pensate che una volta un medico (che non so come aveva da giovane
usato il vi), mi diede del matto sentendo che usavo quell'editor!

Resta cmq il dato di fatto. Un esempio che mi viene a caso: convertire
un foglio CSV in una tabella HTML. Con vi e' banale, con gli altri editor
facili e intuitivi come si fa?

Per la programmazione finora non ho trovato niente di meglio di
vim in un terminale alfanumerico. Il vim grafico per X11 non va
altrettanto bene perche' il click del mouse opera dove si trova il
mouse e non dove si trova il cursore. IMHO.

-- solimo
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione solimo

Nicola Larosa wrote:

E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.
  
Solo per arricchire la discussione e senza polemica: con vi si fanno 
cose inimmaginabili.
Ad es. editare un file (magari binario) di svariate centinaia di 
megabyte residente su un
computer con un s.o. non meglio precisato. Servira' a pochi, ma per quei 
pochi e' insostituibile.


Chiaramente i suoi sostenitori non sono entusiasti di azzerare la rampa 
di apprendimento
iniziale, molto ripida. Almeno io sono tra quelli, ma che vogliamo fare, 
siamo comuni

mortali :-)

Come sto prendendo in considerazione Python in 
affiancamento/sostituzione dell'amato
Perl, allo stesso modo potra' esserci pure un editor che possa 
affiancare il vi!


-- solimo


  




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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Alan Franzoni

Il 30/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Beh, per l'AA è colpa di chi fa le distribuzioni più che di Emacs.
Per il resto sono d'accordo.


Ho scoperto alla fine che era necessaria un'opzione da passare ad
emacs che non può essere ancora integrata in .emacs. Vabbè :-)

Ora mi sto sparando un po' di tutorial, nei prossimi giorni vi saprò
dire se sarò della fazione dei Vimmari o degli Emaxisti.


--
Alan Franzoni <[EMAIL PROTECTED]>
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Carlo C8E Miron

Il 30/03/07, Ludovico Magnocavallo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:
[...]

Si lo so. A me mancano alcune cose fondamentali, tipo

* selezionare una parola e avere una finestra con tutte le occorrenze
nel/nei file che sto editando, tutte visibili nel contesto, tutte attive
(clic e ti porta al punto giusto)

* un class browser


Entrambi disponibili attraverso questi plugin (in python):
http://www.stambouliote.de/projects/gedit_plugins.html


* possibilità di splittare l'editor in due (come fa VI), mentre trovo le
tab totalmente inutili


Ecco, questo manca anche amme`. Infatti e` una ficiur richiesta e
accettata (ma non assegnata, afaik).


* diff "attivi", clcchi su un diff e si apre il file giusto al punto giusto

* find/replace con regexp multilinea (forse gedit ce l'ha, ma non mi
sembrava)


Beh, sono plugin banali, lasciati come esercizio per il lettore ;-)


Poi per carità, posso anche usare notepad o editare i file dal prompt,
ma perchè bisogna per forza tirarsi il martello sui piedi?


Uhm, che la prima opzione (NOTEPAD.EXE) sia assimilabile alla
martellata sui cogl^Hpiedi son d'accordo. se per "editare i file dai
prompt" intendi usare il sacrosanto VIM da console, ovviamente no.


Magari ne parliamo al prossimo pydinner :)


Ovvero domani :D

(c)
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Carlo Miron
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Massimo wrote:
Pensavo: non sarebbe carino a questo punto provare a predisporre una 
sorta di "howto" sull'utilizzo "produttivo" di un editor? La cosa 
dovrebbe essere, imho, molto semplice ed immediata, del tipo:
quando ho bisogno di fare questa cosa (qualsiasi cosa, da banalità tipo 
il bilanciamento delle parentesi, ai diff "attivi", passando per il 
class browser o qualsiasi altra cosa) su questo editor la faccio in 
questo modo. Ovviamente, Python oriented...


Bella idea. E perchè non fare degli screencast in cui ognuno fa vedere 
come utilizza il suo editor preferito? E' semplice e abbastanza veloce...


L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Massimo

Ludovico Magnocavallo ha scritto:
[...]

Si lo so. A me mancano alcune cose fondamentali, tipo

[...]
* selezionare una parola e avere una finestra con tutte le occorrenze 

[...]

* un class browser

* possibilità di splittare l'editor in due (come fa VI), mentre trovo le 

[...]

* diff "attivi", clcchi su un diff e si apre il file giusto al punto giusto

[...]
* find/replace con regexp multilinea (forse gedit ce l'ha, ma non mi 


A prescindere che quell'"IDE" nel subject ormai mi sembra poco rilevante 
;) , mi pare che la discussione stia prendendo una piega utile. Mi 
spiego: chi sviluppa usa e trova utili alcune "funzionalità", che poi un 
certo editor rende disponibili in un certo modo, potrebbe rendere noto 
sia il "problema" che la "soluzione".


Forse a qualcuno (ad esempio, a me!) può capitare di fare alcune cose 
(quando le faccio, perché per me programmare è un hobby) in modi 
estremamente distanti da quelli che sarebbero ottimali (me ne rendo 
conto leggendo ad esempio alcune delle attività sopra riportate).


Pensavo: non sarebbe carino a questo punto provare a predisporre una 
sorta di "howto" sull'utilizzo "produttivo" di un editor? La cosa 
dovrebbe essere, imho, molto semplice ed immediata, del tipo:
quando ho bisogno di fare questa cosa (qualsiasi cosa, da banalità tipo 
il bilanciamento delle parentesi, ai diff "attivi", passando per il 
class browser o qualsiasi altra cosa) su questo editor la faccio in 
questo modo. Ovviamente, Python oriented...


Si potrebbe procedere su un "binario" in cui da un lato uno mette le 
funzionalità che gli sembrano utili (mi serve fare questa cosa) e 
dall'altro chi conosce un certo editor spiega come come farlo in tale 
ambiente (con vi imposto questo poi premo quello e via...).


Magari una cosa del genere c'è già, ed io ho scritto per nulla 'sta 
pappardella, quando magari bastava il link al documento giusto... ^_^


Ciao,
Max.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-30 Per discussione Enrico Franchi


On 30/mar/07, at 09:56, De Santis Luca wrote:

Sicuarmente 39€ nn sono tanti, ma visto che di lavoro faccio il  
geometra
(in un impresa e non in proprio) e sviluppo software opensource per  
hobby

nn mi andava di spendere i soldi per un editorr visto che, soprattutto
in ambiente MacOS, X si paga quasi tutto.


Peccato: è una delle cose che mi fa risparmiare più tempo in assoluto.
Poi ad ognuno le sue scelte, chiaramente.

-enrico

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RE: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione De Santis Luca
> Poi io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma è così importante che> 
> siano *gratuiti*?> Anche solo con lo stipendio di un tecnico generico windows 
> (non > perchè ce l'abbia> con win, ma solo perchè c'è più diffusione) 39 € te 
> li ripaghi parecchio> alla svelta.
Sicuarmente 39€ nn sono tanti, ma visto che di lavoro faccio il geometra (in un 
impresa e non in proprio) e sviluppo software opensource per hobby nn mi andava 
di spendere i soldi per un editorr visto che, soprattutto in ambiente MacOS, X 
si paga quasi tutto.
 
Luca
_
Sai cosa è successo oggi?
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 30/mar/07, at 01:17, Alan Franzoni wrote:


Anch'io in effetti non capisco la necessità di un editor opensource su
Mac, visto che lo stesso MacOS X è software proprietario. Intendo
dire: se uno è un purista dell'opensource, e guarda alla licenza prima
che alla funzionalità, massimo rispetto, ma non può essere questo il
caso di un Mac-ista.


Infatti. Poi io ribadisco, preferisco ragionare da tecnico che da  
ideologo.
Abbastanza interessantemente alcune conclusioni sono comuni ad  
entrambi i

modi di ragionare [ per esempio il *no* ad un ambiente di programmazione
chiuso e proprietario, da un lato per problemi di migrazione del  
codice e

simile, mentre dall'altro proprio su base ideologica ], altre no.

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 21:27, Alan Franzoni wrote:




In ogni caso, continuo a pensare che emacs/vim siano un po'
'trascurati'... probabilmente sono editor talmente da programmatori
avanzati (immagino che i rispettivi sviluppatori utilizzino per
programmare i medesimi editor che stanno programmando) che non si
rendono conto del distacco accumulato con il 'mondo esterno'. Mi pare
veramente folle dovermi andare a cercare & ricompilare un branch
specifico con certe ottimizzazioni per avere una funzionalità non
estremamente ricercata com'è l'AA sui font (in realtà mi pare ora di
aver trovato un repo non ufficiale, vediamo come sono i pacchetti).



Beh, per l'AA è colpa di chi fa le distribuzioni più che di Emacs.
Per il resto sono d'accordo.

La cosa che mi fa preferire TM ad Emacs è che tutte le features  
avanzate sono li praticamente da subito e funzionano immediatamente e  
in modo ovvio, senza dovermi andare a cercare librerie,  
settare .emacs e compagnia.



Ciò porta come risultato i due difetti che abbiamo individuato: la
scoscesa ripidezza (lic. poetica) della curva di apprendimento, e
l'apparente ruvidità dell'interfaccia; tutte cose che fanno fuggire le
nuove leve.


Per quanto riguarda il discorso Greenmac - Io credo che la crociata di
Greenpeace fosse mirata alla Apple perché i suoi computer sembrano
tutti 'belli, buoni, puliti, perfetti', in quanto è un po' su questo
che si basa il loro fascino. Greenpeace ha voluto dimostrare che non è
tutto oro quel che luccica; certo, ci sarebbero altri bersagli
possibili, ma si è preso quello più clamoroso.


Come ti dico, sparare hanno sparato: bisognerebbe fare i conti se hanno
sparato nel mucchio e preso Apple o sparato ad Apple e detto che hanno
sparato nel mucchio. O ancora sparato vicino ad Apple e proprio Apple
hanno preso.

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 22:07, Enrico 'Henryx' Bianchi wrote:

Ok, allora rilancio: in modalita` comando, premendo il tasto V si  
passa

nel modo visuale (selezioni un carattere), premendo SHIFT + V si passa
nel modo visuale a linee (selezioni una linea intera), premendo  
CTRL + V

si passa nel modo visuale a blocchi (le selezioni sono fatte anche per
colonna) :)


Questo lo conosco. Ma IMHO è ancora relativamente troppo macchinoso.


P.S. in una eventuale guerra di religione sugli editor, si vede verso
quale fazione mi schiererei? :)


si.


P.P.S. il trucchetto del vimrc, probabilmente e` piu` utile associarlo
ad una tipologia di file specifici piuttosto che mantenerla globale  
per

tutti i file...


infatti: ma bisognerebbe trovare una classe di files con cui farlo, più
che una sequenza di singole tipologie. Ma probabilmente si può accettare
che valga ovunque.

Diverso sono <>: in contesto xml/html devono essere appaiati. In  
contesto

Python/C/etc no.

Che è esattamente una cosa che mi sta facendo incazzare del pair-mode di
Emacs. Oltre al fatto che so troppo poco Lisp per capire veramente
quello che fa e metterlo a posto 'a mano'.


-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 21:21, Ludovico Magnocavallo wrote:

Sicuramente molto meglio di scite e gedit (comodo per scrivere  
testo e poco altro). Il fatto che non lo usi quasi nessuno a parte  
qualche lisper e qualche googler (credo che il supporto a perforce  
sia stato aggiunto pe rloro) è un vero peccato, perchè un editor  
eccezionale, gira benissimo sia su Linux che su Windows (su OSX si  
integra così così), e ha funzionalità comode come un classbrowser,  
navigazione del filesystem, XML validation, integrazione con CVS e  
programmabilità assoluta con il suo motore LISP. E il codice è  
disponibile, ovviamente.


Il mio elenco non era assolutamente relativo alla 'bontà'  
dell'editor, quanto alla sua diffusione.
Io per parte mia di J ho sentito parlare per la prima volta qui (e  
non conoscevo nemmeno nessuno che lo usasse).


Lo proverò, anche se per quando lavoro su Linux, sono relativamente  
soddisfatto di Emacs e di vim (che uso

abbastanza insolittamente in coppia).

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Alan Franzoni

Il 29/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Poi io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma è così importante che
siano *gratuiti*?
Anche solo con lo stipendio di un tecnico generico windows (non
perchè ce l'abbia
con win, ma solo perchè c'è più diffusione) 39 € te li ripaghi parecchio
alla svelta.


Penso che il problema sia di filosofia, più che di prezzo.
Anch'io in effetti non capisco la necessità di un editor opensource su
Mac, visto che lo stesso MacOS X è software proprietario. Intendo
dire: se uno è un purista dell'opensource, e guarda alla licenza prima
che alla funzionalità, massimo rispetto, ma non può essere questo il
caso di un Mac-ista.

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Carlo C8E Miron wrote:

Ciao Ludo,


Carlo! :)


Non sono d'accordo. Pur non usandolo personalmente (come tekNico ben
sa sono un irriducible VIMmer-on-terminal ;-), una rapida occhiata a
gedit rivela subito (in ordine sparso):


...snip...


Nessuna rocket science, per carita`, ma da qui a definirlo "comodo per
scrivere testo e poco altro" ne passa, IMVHO...


Si lo so. A me mancano alcune cose fondamentali, tipo

* selezionare una parola e avere una finestra con tutte le occorrenze 
nel/nei file che sto editando, tutte visibili nel contesto, tutte attive 
(clic e ti porta al punto giusto)


* un class browser

* possibilità di splittare l'editor in due (come fa VI), mentre trovo le 
tab totalmente inutili


* diff "attivi", clcchi su un diff e si apre il file giusto al punto giusto

* find/replace con regexp multilinea (forse gedit ce l'ha, ma non mi 
sembrava)


ecc. ecc. Non è TextMate, ma è gratis il codice è disponibile e funziona 
più o meno dappertutto senza installazioni o altre diavolerie. E i 
settaggi sono, secondo tradizione Unix, in un folder .j che ti porti in 
giro o di cui puoi fare il controllo di versione.


Poi per carità, posso anche usare notepad o editare i file dal prompt, 
ma perchè bisogna per forza tirarsi il martello sui piedi?


Magari ne parliamo al prossimo pydinner :)

L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Carlo C8E Miron

Ciao Ludo,

Il 29/03/07, Ludovico Magnocavallo<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

6) J
Sicuramente molto meglio di scite e gedit (comodo per scrivere testo e
poco altro).


Non sono d'accordo. Pur non usandolo personalmente (come tekNico ben
sa sono un irriducible VIMmer-on-terminal ;-), una rapida occhiata a
gedit rivela subito (in ordine sparso):

- multitab/multiwindow;
- controllo ortografico multilingua;
- make key;
- grep;
- gestione strumenti esterni programmabile;
- snippet multilinguaggio programmabili, con completion e shortcut;
- tag browser per html, latex e xslt;
- syntax highlighting;
- URL support
- shell output;
- plugin vari (anche in python, )
- interprete python con possibilita` di scripting del documento

E queste sono alcune delle cose disponibili out-of-the-box; molti altri su

Wow, vedo adesso che c'e` anche VI key bindings, mhm... =D

Nessuna rocket science, per carita`, ma da qui a definirlo "comodo per
scrivere testo e poco altro" ne passa, IMVHO...

Cheers,

(c)
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Carlo Miron
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Manlio Perillo

Alan Franzoni ha scritto:

Il 29/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


Qualche tempo fa andava di moda che 'my second program in C' era un
editor.
Ma alla fine se ci pensi su GNU/Linux le scelte sono:

1) vim
2) emacs
3) kate/kwrite
4) gedit
5) scite


Be', in ogni caso dopo questa discussione una paginetta da piazzare su
python.it penso sia quasi doverosa.



+ 1.
Ma solo trovato il modo migliore per farlo.


Saluti  Manlio Perillo
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico 'Henryx' Bianchi
enrico franchi wrote:
> Vero. Pensa che per OS X distribuisco anche una build di Vim. Sigh,
> quanto tempo che non lo uso.

Ok, allora rilancio: in modalita` comando, premendo il tasto V si passa
nel modo visuale (selezioni un carattere), premendo SHIFT + V si passa
nel modo visuale a linee (selezioni una linea intera), premendo CTRL + V
si passa nel modo visuale a blocchi (le selezioni sono fatte anche per
colonna) :)

> Per esempio quando scrivi ( lui scrive () e ti mette il cursore in
> mezzo. Idem per altre parentesi e '' e "". Quando ti ci abitui fa un
> sacco comodo.
>

Nel .vimrc:

imap ( ()i

And so on...

Enrico
P.S. in una eventuale guerra di religione sugli editor, si vede verso
quale fazione mi schiererei? :)
P.P.S. il trucchetto del vimrc, probabilmente e` piu` utile associarlo
ad una tipologia di file specifici piuttosto che mantenerla globale per
tutti i file...
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Alan Franzoni

Il 29/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:


Qualche tempo fa andava di moda che 'my second program in C' era un
editor.
Ma alla fine se ci pensi su GNU/Linux le scelte sono:

1) vim
2) emacs
3) kate/kwrite
4) gedit
5) scite


Be', in ogni caso dopo questa discussione una paginetta da piazzare su
python.it penso sia quasi doverosa.

In ogni caso, continuo a pensare che emacs/vim siano un po'
'trascurati'... probabilmente sono editor talmente da programmatori
avanzati (immagino che i rispettivi sviluppatori utilizzino per
programmare i medesimi editor che stanno programmando) che non si
rendono conto del distacco accumulato con il 'mondo esterno'. Mi pare
veramente folle dovermi andare a cercare & ricompilare un branch
specifico con certe ottimizzazioni per avere una funzionalità non
estremamente ricercata com'è l'AA sui font (in realtà mi pare ora di
aver trovato un repo non ufficiale, vediamo come sono i pacchetti).

Ciò porta come risultato i due difetti che abbiamo individuato: la
scoscesa ripidezza (lic. poetica) della curva di apprendimento, e
l'apparente ruvidità dell'interfaccia; tutte cose che fanno fuggire le
nuove leve.


Per quanto riguarda il discorso Greenmac - Io credo che la crociata di
Greenpeace fosse mirata alla Apple perché i suoi computer sembrano
tutti 'belli, buoni, puliti, perfetti', in quanto è un po' su questo
che si basa il loro fascino. Greenpeace ha voluto dimostrare che non è
tutto oro quel che luccica; certo, ci sarebbero altri bersagli
possibili, ma si è preso quello più clamoroso.

--
Alan Franzoni <[EMAIL PROTECTED]>
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Enrico Franchi wrote:


Ma alla fine se ci pensi su GNU/Linux le scelte sono:

1) vim
2) emacs
3) kate/kwrite
4) gedit
5) scite


6) J

Sicuramente molto meglio di scite e gedit (comodo per scrivere testo e 
poco altro). Il fatto che non lo usi quasi nessuno a parte qualche 
lisper e qualche googler (credo che il supporto a perforce sia stato 
aggiunto pe rloro) è un vero peccato, perchè un editor eccezionale, gira 
benissimo sia su Linux che su Windows (su OSX si integra così così), e 
ha funzionalità comode come un classbrowser, navigazione del filesystem, 
XML validation, integrazione con CVS e programmabilità assoluta con il 
suo motore LISP. E il codice è disponibile, ovviamente.


L.
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 11:01, De Santis Luca wrote:


Cmq a parte l'ineteresse a svilupparne uno, giusto per rivcapitolare
il punto della situazione, qual'é un buon editor per python che gira
su MacOS X gratuito (meglio se se opensource) che funziona e si
installa in perfetta filosofia Mac ?


Gli unici due che rispondono a tutti i requisiti da te elencati sono
gvim ed Aquamacs. Buona fortuna per l'apprendimento.

Poi io non voglio fare l'avvocato del diavolo, ma è così importante che
siano *gratuiti*?
Anche solo con lo stipendio di un tecnico generico windows (non  
perchè ce l'abbia

con win, ma solo perchè c'è più diffusione) 39 € te li ripaghi parecchio
alla svelta.

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 14:57, Alan Franzoni wrote:


Perchè non c'è l'interesse.


Mah, secondo me l'interesse c'è... ci sono una vagonata di editor di
testo opensource di ogni tipo; perché uno si creerebbe un nuovo
editor, se non fosse insoddisfatto di ciò che trova in giro?


Qualche tempo fa andava di moda che 'my second program in C' era un  
editor.

Ma alla fine se ci pensi su GNU/Linux le scelte sono:

1) vim
2) emacs
3) kate/kwrite
4) gedit
5) scite

Oggetti come nedit e altri, in pratica hanno una diffusione bassissima.

In pratica chi avesse tempo per scrivere un editor veramente buono,
probabilmente lo impiegherebbe per migliorare uno dei sopracitati.

Dopo tutto non è un caso se fra i primi due e gli ultimi c'è un gap di
funzionalità impressionante. E sia kate che gedit erano nati 'semplici'
e sono stati arricchiti mano a mano.

TextMate è 'nato' potente: non aveva tutto all'inizio, ma in pratica
era già stato pensato per essere esteso in vari modi (modi che sono poi
agilmente cambiati, ma questo è un altro discorso).


Saremmo un po' OT, comunque non é che io penso che Apple sia il
diavolo; semplicemente cerco di scegliere i miei fornitori (un po' di
qualsiasi cosa, dal cibo ai vestiti agli elettrodomestici ai pc) tra
quelli che hanno un minor impatto ambientale e sociale, o perlomeno
tra quelli che mostrano di andare nella direzione di migliorare la
loro attenzione a tali temi.


Quello che voglio dire è che uno deve anche decidere se una data fonte
sia attendibile o se stia calcando per fare più hype.

Per esempio nelle loro statistiche non viene considerato che un Mac
dura 'in uso' parecchio di più del PC medio (questo non vuole dire  
necessariamente
che il PC si rompa, vuole dire che il Mac viene mediamente cambiato  
meno spesso).


Inoltre visto che i Mac usati mantengono comunque un buon valore,
molti li vendono (e vengono usati). Quindi in pratica viene generato  
meno scarto.
E conoscendo il mercato dei Mac, questo è un fattore non  
trascurabile, ma che

dai loro conti viene totalmente ignorato.

Diciamo che hanno fatto i conti un po' come volevano, nella migliore  
delle ipotesi.




-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 12:01, Carlo C8E Miron wrote:


Beh, se non altro Greenpeace merita la menzione di utilizzatori di
Python (Django)


Beh, non lo sapevo!

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 29/mar/07, at 11:00, Lawrence Oluyede wrote:


È così anche su Linux, basta installare Emacs-Gtk2 con l'AA abilitato.


Vero. Ne avevo provato una versione con Ubuntu, ma alla fine ero  
tornato alla vecchia.

Poi ora sono anche tornato a Debian. Bah.

-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Alan Franzoni

Il 29/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Perchè non c'è l'interesse.


Mah, secondo me l'interesse c'è... ci sono una vagonata di editor di
testo opensource di ogni tipo; perché uno si creerebbe un nuovo
editor, se non fosse insoddisfatto di ciò che trova in giro?


Purtroppo nessuno ha ancora raggiunto l'optimum :-(
Ah, non parlarmi di Greenpeace. Hanno sostanzialmente diretto la
campagna
contro Apple solo perchè fa molto più hype. Comunque ognuno ha diritto
di scegliere le proprie fonti.


Saremmo un po' OT, comunque non é che io penso che Apple sia il
diavolo; semplicemente cerco di scegliere i miei fornitori (un po' di
qualsiasi cosa, dal cibo ai vestiti agli elettrodomestici ai pc) tra
quelli che hanno un minor impatto ambientale e sociale, o perlomeno
tra quelli che mostrano di andare nella direzione di migliorare la
loro attenzione a tali temi.

Nella scelta del mio Dell, la politica presa da quest'azienda per
quanto riguarda il ritiro & smaltimento dei rifiuti elettronici non
dico sia stata un fattore chiave, ma ha comunque pesato nella scelta.





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Alan Franzoni <[EMAIL PROTECTED]>
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Carlo C8E Miron

Il 29/03/07, Enrico Franchi<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

On 28/mar/07, at 22:43, Alan Franzoni wrote:
> Vabbè, alla fine di questa riflessione che cosa avrò mai capito? O
> devo aspettare che la Apple cambi atteggiamento nei confronti
> dell'ambiente (oppure che la mia anima ecologista si diradi) e
> pigliarmi un Mac... oppure adeguarmi.

Ah, non parlarmi di Greenpeace. Hanno sostanzialmente diretto la
campagna
contro Apple solo perchè fa molto più hype. Comunque ognuno ha diritto
di scegliere le proprie fonti.



Beh, se non altro Greenpeace merita la menzione di utilizzatori di
Python (Django)
per Custard/Melt (LGPL) 


Cheers,

(c)
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Carlo Miron
Open Source Solution Architect
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Manlio Perillo

Alan Franzoni ha scritto:

[...]
Emacs sembra che riesca a disabilitare qualsiasi funzionalità decente
di rendering. Sia Xemacs che emacs-gtk riescono a farmi vedere i pixel
dei caratteri sul mio schermo (un 15.4" da 1680x1050) .



Questo perchè non usa i font True Type.
Il porting per Windows è a posto.

Per XWindow esiste un branch che usa il font server (non ricordo il 
nome) per avere accesso ai font True Type sul sistema.



Saluti  Manlio Perillo
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RE: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione De Santis Luca
> From: [EMAIL PROTECTED]> Subject: Re: [Python] Re: IDE per Python> Date: Thu, 
> 29 Mar 2007 10:11:01 +0200> To: python@lists.python.it> > On 28/mar/07, at 
> 22:43, Alan Franzoni wrote:> > > Ovviamente non sto incolpando nessuno, sono 
> tutti software liberi e> > c'è ben poco da lamentarsi, ma mi pare davvero 
> strano che nonostante> > ci siano le basi non si è arrivati a sviluppare un 
> pezzo di software> > così centrale come un editor.> > Perchè non c'è 
> l'interesse.
Cmq a parte l'ineteresse a svilupparne uno, giusto per rivcapitolare il punto 
della situazione, qual'é un buon editor per python che gira su MacOS X gratuito 
(meglio se se opensource) che funziona e si installa in perfetta filosofia Mac ?
 
Io uso ScrIDE ma mi da qlche problemache mi consigliate ?
 
Luca
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Hai sempre tutte le risposte? Sfida gli amici con Duel Live!
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Lawrence Oluyede

In realtà non è questione di Emacs. Se per esempio provi Aquamacs (su
MacOS X)
che altro non è che il port di Emacs riscrivendo un po' della parte
grafica,
i caratteri hanno antialiasing e tutto. È fatto parecchio bene come
cosa.


È così anche su Linux, basta installare Emacs-Gtk2 con l'AA abilitato.
Ricordo che ai tempi lo compilavo a mano (tanto usavo Gentoo, ero
abituato a compilare qualsiasi cosa :P) direttamente dall'svn

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Lawrence, oluyede.org - neropercaso.it
"It is difficult to get a man to understand
something when his salary depends on not
understanding it" - Upton Sinclair
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 28/mar/07, at 22:43, Alan Franzoni wrote:


Ovviamente non sto incolpando nessuno, sono tutti software liberi e
c'è ben poco da lamentarsi, ma mi pare davvero strano che nonostante
ci siano le basi non si è arrivati a sviluppare un pezzo di software
così centrale come un editor.


Perchè non c'è l'interesse.


Vabbè, alla fine di questa riflessione che cosa avrò mai capito? O
devo aspettare che la Apple cambi atteggiamento nei confronti
dell'ambiente (oppure che la mia anima ecologista si diradi) e
pigliarmi un Mac... oppure adeguarmi. Potrei anche tentare di
scrivermi un editor di testo come lo voglio, ma non credo di essere
ancora in grado.


Ah, non parlarmi di Greenpeace. Hanno sostanzialmente diretto la  
campagna

contro Apple solo perchè fa molto più hype. Comunque ognuno ha diritto
di scegliere le proprie fonti.


-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-29 Per discussione Enrico Franchi


On 28/mar/07, at 23:04, Alan Franzoni wrote:


Io non credo che la questione 'apprendimento' sia necessariamente
centrale. Penso che tutti si possano mettere a dare un'occhiata a un
qualcosa che poi può rendere parecchio. Il grosso dei problema è che
tutti questi editor appaiono datati rispetto a qualsiasi altra cosa
che si utilizzi.


Io credo che *sia* centrale. Se uno si configura Emacs per benino (mi
dicono) diventa -- per dire -- un tool stupendo per lavorare in Java.
Refactoring e compagnia all'ennesima potenza. Eppure la maggior parte
delle persone non sanno come fare (me compreso) e nel caso devono  
ricadere

su Eclipse e simili, che invece sono pronti da pacchetto.

Per non parlare di moduli di Emacs come semantics e ced. Fanno un  
sacco di

roba, ma non ho tempo di impararmeli.


Gvim, come ho già detto, apre una widget con dei menù abbastanza
piatti e brutti, ed è privo di qualsiasi schermata di configurazione
che sembri carina, con un terminale all'interno.


Vero tutto.


Emacs sembra che riesca a disabilitare qualsiasi funzionalità decente
di rendering. Sia Xemacs che emacs-gtk riescono a farmi vedere i pixel
dei caratteri sul mio schermo (un 15.4" da 1680x1050) .


In realtà non è questione di Emacs. Se per esempio provi Aquamacs (su  
MacOS X)
che altro non è che il port di Emacs riscrivendo un po' della parte  
grafica,
i caratteri hanno antialiasing e tutto. È fatto parecchio bene come  
cosa.


Il fatto è che (evidentemente) se ne impippano su X11. Poi a me non è  
che la

cosa dispiaccia, eh.


-enrico

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Sbaush

io uso kate per le cose "piccole"
quando serve un IDE kdevelop
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Alan Franzoni

Il 28/03/07, Gian Mario Tagliaretti<[EMAIL PROTECTED]> ha scritto:

Non riesco proprio a capire la produttività di VIM, sono una fila di
anni che ci provo senza risultati, nemmeno utilizzando cream, che in
teoria dovrebbe dare una grossa mano.

VIM e Emacs hanno indubbiamente la curva di apprendimento piu'
dispendiosa, credo che sia un fatto oggettivo riconosciuto, ma una
volta saltato l'ostacolo iniziale secondo me non c'e' confronto in
produttività, Emacs-VIM 4-0


Io non credo che la questione 'apprendimento' sia necessariamente
centrale. Penso che tutti si possano mettere a dare un'occhiata a un
qualcosa che poi può rendere parecchio. Il grosso dei problema è che
tutti questi editor appaiono datati rispetto a qualsiasi altra cosa
che si utilizzi.

Gvim, come ho già detto, apre una widget con dei menù abbastanza
piatti e brutti, ed è privo di qualsiasi schermata di configurazione
che sembri carina, con un terminale all'interno.

Emacs sembra che riesca a disabilitare qualsiasi funzionalità decente
di rendering. Sia Xemacs che emacs-gtk riescono a farmi vedere i pixel
dei caratteri sul mio schermo (un 15.4" da 1680x1050) .

Jedit mi pare faccia lo stesso, appena installato... mi sembra di
essere tornato ad una vecchia app per Windows 3.1 o una di quelle
applicazioni X che vedevo su Linux ai vecchi tempi, probabilmente il
look & feel delle gtk 1.x sarebbe migliore.

Cream l'ho installato in questo momento, pure... non capisco come si
attivino alcune modalità carine di Vim (tipo il visual mode) e il
packager di Edgy aveva probabilmente impoverito un po' troppo le sue
sigarette, cosicché non si riesce ad accedere all'help del pacchetto
né dai menù interni né dall'help di Ubuntu... ora me lo sto guardando
da web.

Comunque sono d'accordo con l'affermazione di Davide sui 'cervelli da
vim' e i 'cervelli da emacs'... era dai tempi delle diatribe C64 vs
Spectrum che non vedevo tanto fervore e tanta voglia di scarnificare
gli avversari ^_^

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Alan Franzoni

Neanch'io, e tanto meno OS/X.

E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.


Tu, se non ricordo male, eri un fan dello 'stateless' e per questo
dicevi di non amare il 'command mode' di vim, ed io ero in linea di
massima d'accordo con te.. finché non l'ho provato un po' seriamente!

C'è poco da fare, anche il command mode è utile. Di fatto, capita
raramente di dover tenere premuto più di un tasto contemporaneamente
(al contrario dei ctrl+alt+shift+qualcos'altro di altri editor) e di
fatto, quindi, la mente può mantenersi concentrata su un solo compito
alla volta.

Purtroppo vim ed emacs sembrano (verosimilmente: sono) due editor di
testi ottimi e configurabili, ma nati nel passato come editor in modo
puramente testuale e 'vagamente' adattati agli ambienti grafici come
X.

Voglio dire: in Gvim, devo comunque editarmi il file .vimrc per
salvare le impostazioni, nonostante (alcune) impostazioni siano
disponibili da menù... non c'è modo di salvarle... e in generale mi
pare di avere un widget di contorno con un terminale all'interno (e in
effetti mi pare che i menu di gvim non facciano altro che 'sparare' un
comando al command-mode di vim)

Discorso simile per emacs nelle sue incarnazioni grafiche. E
purtroppo, anche l'occhio vuole la sua parte, specialmente quando deve
stare ore e ore davanti ad uno schermo :-(

Ovviamente non sto incolpando nessuno, sono tutti software liberi e
c'è ben poco da lamentarsi, ma mi pare davvero strano che nonostante
ci siano le basi non si è arrivati a sviluppare un pezzo di software
così centrale come un editor.

Nella mia idea, un editor dovrebbe essere facile da usare fin
dall'inizio, la complessità dovrebbe emergere man mano che si
ricercano funzioni più avanzate... non posso mica mettermi a leggere
un manuale per scrivere quattro caratteri. Ricordo le prime volte
usavo vi non riuscivo neanche a capire come si immetteva il testo
(vabbè, era il 1998 se non sbaglio, quando installai la mia prima
Slackware ). E non mi pare il massimo doversi andare a leggere il
manuale ogni volta che si cerca un comando; ok, è utile che sia
accessibile anche dal command-mode, ma ci dovrebbe essere anche un
menu che permetta di raggiungere le funzioni meno usate.

Vabbè, alla fine di questa riflessione che cosa avrò mai capito? O
devo aspettare che la Apple cambi atteggiamento nei confronti
dell'ambiente (oppure che la mia anima ecologista si diradi) e
pigliarmi un Mac... oppure adeguarmi. Potrei anche tentare di
scrivermi un editor di testo come lo voglio, ma non credo di essere
ancora in grado.



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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Nicola Larosa
> Nicola Larosa:
>> E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto
>> zitto.

Gian Mario Tagliaretti wrote:
> Se non fossimo entrambi sposati e con figli ti chiederei la mano

Beh, magari ci sarebbe stata qualche altra "piccola" condizione
insoddisfatta. ;-D


> Non riesco proprio a capire la produttività di VIM, sono una fila di
> anni che ci provo senza risultati, nemmeno utilizzando cream, che in
> teoria dovrebbe dare una grossa mano.

Argh, questa è una brutta notizia, contavo di provare seriamente Cream
appena passato a Kubuntu Feisty, principalmente per il supporto di Vim 7.0
a RestructuredText, e speravo che Cream mi evitasse l'orrore fisiognomico
del command mode, sarebbe stata una bella soddisfazione usare Vim come un
qualsiasi altro editor. :-}


> VIM e Emacs hanno indubbiamente la curva di apprendimento piu'
> dispendiosa, credo che sia un fatto oggettivo riconosciuto, ma una
> volta saltato l'ostacolo iniziale secondo me non c'e' confronto in
> produttività, Emacs-VIM 4-0

Io ho provato molti anni fa a usare il semplice vi, ho rinunciato presto, e
non mi ci sono mai più avvicinato, se non costretto. L'unico comando che
ricordo (forse) è quello di uscita.

Invece Emacs, e XEmacs, ho provato a usarli a più riprese negli anni, ma
non mi ci trovo proprio, sono *troppo* poco intuitivi. Come diceva
qualcuno, la potenza è nulla senza controllo, e io ho anche una certa età,
mi sa che ormai non glie la fo più a domare la bestia. ;-)


> VIM lo vedo un po' come la Slackware degli "editor avanzati", fa tendenza.

In un certo senso. Però almeno con Slackware Linux lo impari (l'ho usata
per un paio d'anni), poi la molli perché è scomoda. vi no, ti distorce il
cervello, e una volta che sei deformato non riesci a mollarlo più.


> Visto che dalle IDE si è passati anche agli editor, non ho ancora
> visto nominato Jedit (ok ok è in java) che tramite un sistema di
> plugin molto funzionale lo rende un editor molto comodo, soprattutto
> per chi è abituato ad Emacs, nessuno lo usa?

Ho provato anche quello, non è male, ma sono allergico ai patocconi in
Java, li evito se non sono proprio indispensabili.

Come detto da qualcuno, mi trovo a usare sempre più Kate, non è male. Per
Python uso Eric, e per gli edit spiccioli l'editor interno del sempre
ottimo Midnight Commander, il mio file manager, più che preferito, direi
ormai genetico, neanche Krusader riesce a scalzarlo.


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Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

Life is mainly a trade-off between money and time.
You must pay in money or time.
You will be paid in money or time.
 -- Gary North, October 2006

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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Gian Mario Tagliaretti

2007/3/28, Nicola Larosa <[EMAIL PROTECTED]>:


E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.


Se non fossimo entrambi sposati e con figli ti chiederei la mano
non ho scritto io la stessa identica cosa solo per non aizzare le
folle.

Non riesco proprio a capire la produttività di VIM, sono una fila di
anni che ci provo senza risultati, nemmeno utilizzando cream, che in
teoria dovrebbe dare una grossa mano.

VIM e Emacs hanno indubbiamente la curva di apprendimento piu'
dispendiosa, credo che sia un fatto oggettivo riconosciuto, ma una
volta saltato l'ostacolo iniziale secondo me non c'e' confronto in
produttività, Emacs-VIM 4-0

VIM lo vedo un po' come la Slackware degli "editor avanzati", fa tendenza.

Visto che dalle IDE si è passati anche agli editor, non ho ancora
visto nominato Jedit (ok ok è in java) che tramite un sistema di
plugin molto funzionale lo rende un editor molto comodo, soprattutto
per chi è abituato ad Emacs, nessuno lo usa?

ciao
--
Gian Mario Tagliaretti
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Y3s


Ecco qua, come vado a permalosità? ;-P


Puoi fare di meglio...mediocre diciamo ;-)


PS a me MacOS X piace MOLTO! (si, ce lo aggiungo: e chissenefrega)

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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Nicola Larosa
De Santis Luca wrote:
> Occhio che i MacUser sono molto permalosi

Non scherzo neanch'io, e infatti parliamo un po' di te.

Per cominciare, se puoi evitare il top posting è meglio: le repliche vanno
*dopo* il testo citato, così come le risposte vengono dopo le domande, di
solito. Poco importa se il programma di posta ha questo comportamento
assurdo di default, le impostazioni sono lì per essere cambiate, quando
serve. E qui *serve*.

Inoltre, i messaggi HTML in lista sono da evitare, se possibile. E` vero
che hai aggiunto anche una copia solo testo, ma prova a guardarla, e vedi
che disastro che è venuto fuori.

Infine, Hotmail e Live Messenger, sei cuggino di Tafazzi per caso? Pure a
mmio cuggino!

Ecco qua, come vado a permalosità? ;-P

(Mmh, devo migliorare le mie tecniche BOFH, mi sto un po' arrugginendo...)


-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

Life is mainly a trade-off between money and time.
You must pay in money or time.
You will be paid in money or time.
 -- Gary North, October 2006


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RE: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione De Santis Luca
Occhio che i MacUser sono molto permalosi

> Date: Wed, 28 Mar 2007 18:09:52 +0200> From: [EMAIL PROTECTED]> To: 
> python@lists.python.it> Subject: [Python] Re: IDE per Python> > [EMAIL 
> PROTECTED] wrote:> > Anche perchè (ok, sto per farmi TANTI nemici!) ancora 
> non sono riuscito ad apprezzare TM... ;-)> > Neanch'io, e tanto meno OS/X.> > 
> E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.> 
> > > -- > Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/> > Yes, there are personal 
> limits, usually physical but sometimes mental.> Rocket science is a 
> restricted profession. But there are so many potent-> ial areas of progress 
> in every person's life that there is no excuse> for not pushing these limits 
> outward. -- Gary North, October 2006> > > 
> ___> Python mailing list> 
> Python@lists.python.it> http://lists.python.it/mailman/listinfo/python
_
Sai cosa è successo oggi?
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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione Nicola Larosa
[EMAIL PROTECTED] wrote:
> Anche perchè (ok, sto per farmi TANTI nemici!) ancora non sono riuscito ad 
> apprezzare TM... ;-)

Neanch'io, e tanto meno OS/X.

E le sbrodolate per Vi/m che si sono sentite... bleah, meglio che sto zitto.


-- 
Nicola Larosa - http://www.tekNico.net/

Yes, there are personal limits, usually physical but sometimes mental.
Rocket science is a restricted profession. But there are so many potent-
ial areas of progress in every person's life that there is no excuse
for not pushing these limits outward. -- Gary North, October 2006


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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-28 Per discussione enrico franchi

On 3/27/07, Enrico 'Henryx' Bianchi <[EMAIL PROTECTED]> wrote:


Beh, intanto si potrebbe mettere questa: per avere l'autocompletamento,
premere CTRL + P o CTRL + SHIFT + P (Vim 7)


Vero. Pensa che per OS X distribuisco anche una build di Vim. Sigh,
quanto tempo che non lo uso.


Cosa sarebbe?


Per esempio quando scrivi ( lui scrive () e ti mette il cursore in
mezzo. Idem per altre parentesi e '' e "". Quando ti ci abitui fa un
sacco comodo.


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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-27 Per discussione Enrico 'Henryx' Bianchi
enrico franchi wrote:
> Direi di no. Ma sarebbe anche bello fare una faq su come massimizzare
> la produttività in Python con Vim (e magari anche con Emacs).

Beh, intanto si potrebbe mettere questa: per avere l'autocompletamento,
premere CTRL + P o CTRL + SHIFT + P (Vim 7)

> Per Python+Emacs per ora ho aggiunto gli hooks per usare pabbrev.
> Purtroppo non ho trovato una cosa tipo python-electric-mode in stile
> ruby-electric-mode.
> Peccatissimo.
>

Cosa sarebbe?

Enrico
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-27 Per discussione enrico franchi

On 3/25/07, Davide Lo Re <[EMAIL PROTECTED]> wrote:


Se dico VIm mi catalogate tra i fanatici irriducibili? :D


Direi di no. Ma sarebbe anche bello fare una faq su come massimizzare
la produttività in Python con Vim (e magari anche con Emacs).

Per Python+Emacs per ora ho aggiunto gli hooks per usare pabbrev.
Purtroppo non ho trovato una cosa tipo python-electric-mode in stile
ruby-electric-mode.
Peccatissimo.


Non sono un fanatico, ma sono cosi' abituato a scrivere codice con vim che
ogni volta che ho provato a staccarmene non ci sono riuscito..


Io credo che a patto di avere buone tecnologie sotto che non siano
intrinsecamente verbose e spaccapalle, un buon editor sia comunque il
miglior alleato per scrivere del codice. Il 'buon' dipende da quello
che ad uno piace, entro certi limiti.

--
-enrico
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Ludovico Magnocavallo

Joril ha scritto:


Gia' che ci siamo, che IDE usate per Python? :)


Io non uso un'IDE ma un editor con qualche funzione "avanzata" tipo un 
classbrowser, e ovviamente supporto per sintassi colorata, folding, ecc.


Per me è più che sufficiente, e oltretutto il sorgente (anche se in 
Java) è disponibile e l'autore risponde sempre. Ha anche un suo 
interprete LISP interno, supporto a CVS e perforce (ma non SVN), un 
browser e un client email.


http://armedbear.org/j.html

uno screenshot qui

http://qix.it/j.png

Ovviamente dato che è in Java è multipiattaforma e non necessita di 
setup particolari, cosa molto utile specie per chi dovesse trovarsi a 
lavorare su computer "blindati" in ufficio.


Ludo
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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Davide Lo Re
Joril ha scritto:

> Gia' che ci siamo, che IDE usate per Python? :)
Se dico VIm mi catalogate tra i fanatici irriducibili? :D
Non sono un fanatico, ma sono cosi' abituato a scrivere codice con vim che
ogni volta che ho provato a staccarmene non ci sono riuscito potrei
provare con il cerotto alla nicotina, forse :)

Ciao
Davide


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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Gian Mario Tagliaretti

2007/3/25, Salvatore MONACO <[EMAIL PROTECTED]>:


su linux io uso per qualsiasi cosa kate


che non è una IDE.

Per cortesia evitiamo il top posting.
ciao
--
Gian Mario Tagliaretti
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Re: [Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Salvatore MONACO
su linux io uso per qualsiasi cosa kate 


Joril ha scritto:

On Sun, 25 Mar 2007 17:33:38 +0200
Salvatore MONACO <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

  

http://mmm-experts.com/Products.aspx

pyscripter



Oops, ho dimenticato di specificare "IDE per Linux", scusate ^^;

  



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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Joril
On Sun, 25 Mar 2007 16:48:38 +0100
"Gian Mario Tagliaretti" <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> Non credo ci sia in giro niente di nuovo, tra le IDE non commerciali
> la lotta è sempre tra Eclipse+PyDEV, l'intramontabile Emacs [Xemacs],
> ed i vari Anjuta, Kdevelop, Pida etc...anche jedit non è male

Pida non l'avevo ancora provato, procedo :)

Grazie ancora!

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[Python] Re: IDE per Python

2007-03-25 Per discussione Joril
On Sun, 25 Mar 2007 17:33:38 +0200
Salvatore MONACO <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> http://mmm-experts.com/Products.aspx
> 
> pyscripter

Oops, ho dimenticato di specificare "IDE per Linux", scusate ^^;

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