On Sat, Dec 06, 2008 at 08:01:49AM +0100, niubii wrote:

> Pero', per favore, non cercate di far passare il progetto internazionale 
> OSM come una branchia del vostro progetto che ha obiettivi di tutto 
> rispetto ma, in onesta', piu' modesti.
> OSM va oltre quello che si propone di fare GFOSS.

Ottimo spunto!

Secondo me questo punto di vista è mancato a Pontedera quando 
GFOSS si interrogava sullo scarso interesse da parte della 
comunità OSM.

Tu dici che la liberazione dei dati per OSM è solo un mezzo per 
ottenrere un risultato ben più importante: **FARE** la mappa 
libera. Perdonami, ma codesta visione è abbastanza "naif".

Anzitutto non si può pensare che OpenStreetMap sia **LA** mappa. 
Chi si occupa di geomatica professionale sa che ci sono mappe che 
per ora dentro OSM non ci stanno neanche a pigiarle. Basta 
pensare alla terza dimensione (altezza), alle curve di livello 
oppure ai dati catastali (lato dx e sx della strada, mica solo la 
linea mediana! spigoli degli edifici, sottosuolo, ecc.).

Insomma OSM ha ottenuto risultati mirabolanti, ma se gli OSMers 
pensano che **LA* cartografia finisca col TomTom si sbagliano di 
grosso!

Altro punto che forse sfugge agli Osmers: la pubblica 
amministrazione spende ingenti risorse per **FARE** e **TENERE 
AGGIORNATE** mappe che manco ci immaginiamo il livello di 
dettaglio. Da questo punto di vista la comunità OSM ha speso 
enormi risorse per duplicare questo sforzo, ma a mio parere è un 
obiettivo ben più modesto (inteso come rapporto costi/benefici) 
rispetto a liberare il dato che già esiste e già viene tenuto 
aggiornato.

La mia idea è che il futuro di OSM non può essere quello di 
rincorrere le mappe degli altri e nemmeno replicare gli sforzi 
che non potrebbe mai replicare.

Ad esempio la certificazione del dato: è una cosa che costa, c'è 
chi ne ha bisogno ed è disposto a spenderci. Una pubblica 
amministrazione o anche un privato la può fare, mentre dentro il 
modello OSM difficilmente riesci a metterla.

Il futuro dei dati geografici liberi io lo vedo così:

- Liberazione dei dati esistenti e futuri.
- Decine di altri progetti simili ad OSM, con la loro base di 
  dati specializzata.
- Creazione di strumenti che permettano l'interscambio tra basi 
  geografiche differenti, es. mappa certificata dalla 
  protezione civile <-> OSM, catasto <-> OSM, ecc.

Nota: il mio discorso si applica meno là dove non esiste 
cartografia; ad esempio nei paesi in via di sviluppo lo stile OSM 
è stato l'unico applicabile e sicuramente l'unico che per ora ha 
funzionato.

-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy

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