2009/5/20 Martin Koppenhoefer <dieterdre...@gmail.com>:
>> B. secondo me il cartografo non "descrive" la realtà, ma la
>> "interpreta". Cioè non si limita a riprodurre in maniera oggettiva la
>> realtà (anche se in scala ridotta), ma la modifica in modo da renderla
>> più fruibile all'utente. Per questo motivo secondo me non ha senso
>> parlare de "La Mappa Universale", perché una (buona) mappa contiene al
>> suo interno anche il fine per cui è stata progettata. Paradossalmente
>> una mappa è tanto più chiara tanto più il cartografo *elimina* i dati
>> inutili.
> si, pero noi non siamo facendo "una mappa" ma un geodatabase aperto,
> che permette di creare varie mappe, il cartografo OSM invece è quello
> che renderizza una mappa con questi dati. Lui è la persona chi
> generalizza e seleziona.

Vorrei sfatare questo mito, o per lo meno sostenere che è irraggiungibile.
L'idea che OSM possa contenere "tutto" e che poi l'utente estragga le
informazioni che gli servono è bella ma impossibile.

Noi cartografi OSM, quando carichiamo dati nel geodatabase, facciamo
delle scelte irreversibili che non permettono l'estrazione di
"qualsiasi" mappa:
1. mappiamo la mezzeria delle strade e non i marciapiedi: va bene se
vuoi estrarre una mappa 1:25000, inizia a scricchiolare se vuoi una
mappa 1:10000 ed è insufficiente se vuoi una mappa 1:2000
2. quali edifici mappiamo? (building=yes) So che qualcuno risponderà
"tutti" ma questo ha senso se si vuole una mappa 1:2000. Se invece si
vuole una mappa 1:50000 bisogna mostrare solo gli edifici
significativi (attualmente il tag building non è così raffinato)
3. con che criterio mappiamo il landuse? In aperta campagna, in una
zona totalmente agricola, metto un solo poligono landuse=farm oppure
mappo ogni singolo campo e lascio scoperte le zone di passaggio tra i
campi/i fossi/i filari/i muretti?
4. con quale precisione mappo le way? In una pista ciclopedonale (bici
+ pedoni) a corsie separate (cartello blu con la barra di separazione
tra bici e pedoni) traccio due way (una ciclabile, l'altra pedonale)
oppure ne metto una sola (highway=cycleway, foot=designated,
segregated=yes=?
5. con che precisione traccio la linea costiera? (Mandelbrot si
chiese: "quanto è lunga la costa della Gran Bretagna?" e nacque la
geometria frattale)
6. ecc.

Volente o nolente, qualsiasi inserimento di dati in un geobase è
inevitabilmente una semplificazione della realtà che è accettabile
solo avendo ipotizzato un uso futuro della carta per il quale quella
semplificazione è indifferente.

Si potrebbe risolvere osservando che la fruizione della carta sarà
limitata dalla precisione del sistema GPS, che è dell'ordine dei 5
metri, e quindi il nostro obiettivo potrebbe essere quello di produrre
un'ottima carta 1:2000 (non avrebbe senso produrre carte a scale
maggiori perché sarebbero infruibili). Dalla carta master 1:2000 uno o
più software otterrebbero carte a scala minore.
Obietto che anche questo è impossibile, non solo oggi con i software
un po' semplicistici che abbiamo, ma anche in futuro: i problemi
legati alla "semplificazione" in cartografia richiedono spesso
algoritmi NP-hard o anche peggio, cioè l'inesistenza di un software
che faccia una buona semplificazione non è dovuta a pigrizia dei
programmatori ma ad una impossibilità teorica (a meno che qualcuno non
dimostri che P=NP...)

Ciao

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