Ho appena twittato questo:
https://twitter.com/simonecortesi/status/486041761023012864

@Agenzia_Entrate viola la licenza di OpenStreetMap non citando la
fonte nel sito delle Zone OMI, guardate qui:
http://bit.ly/agenziauscite

Abbiamo trovato la più grande violazione nei confronti di
OpenStreetMap. Di sempre. Il colpevole della violazione è l’Agenzia
delle Entrate.

http://agenziauscite.openstreetmap.it/

La licenza OSM, la ODBL[1], prevede che in ogni utilizzo pubblico del
dato OSM sia presente un richiamo al fatto di aver usato dati OSM per
produrre la mappa. Questo manca sul sito di Agenzia delle Entrate, noi
non apprezziamo che chi fa della legalià fiscale la sua battaglia
quotidiana violi in maniera così palese i diritti degli altri,
calpestando le poche regole alla diffusione di OpenStreetMap: il dare
credito della paternità dell’opera.

Dal 2007 liberiamo dati della Pubblica Amministrazione e da allora
sognamo di liberare i dati del Catasto, i dati di tutti gli edifici
d’Italia che porterebbero grande ricchezza al Paese se fossero diffusi
in maniera Open.

Mai ci saremmo aspettati di vedere OpenStreetMap, il progetto nato
dalla gente 10 anni fa, alla base del sistema mappe dell’Agenzia delle
Entrate, usato per produrre il sito web dell’Osservatorio sul Mercato
Immobiliare[0] proprio da chi gestisce il Catasto Italiano.

L’Agenzia ha copiato solo alcuni livelli (gli edifici e il tipo di uso
del suolo [parchi, fiumi, laghi]) e hanno sovraimposto i dati delle
strade presi da un'altra fonte, probabilmente mappe proprietarie.
Infatti le strade sono diverse - e in alcuni casi passano in mezzo
agli edifici) ed hanno tutti i nomi delle vie, che in OSM, invece,
spesso mancano.

Puntiamo a far ammettere loro l’errore e che si inizi a ragionare sul
rilascio dei LORO dati.

Sul sito avete la possibilità di confrontare in maniera sincrona la
mappa OpenStreetMap ed il rendering prodotto dall’Agenzia; vi
incoraggiamo ad utilizzare la funzione di condivisione sui social
network quando trovate una somiglianza tra le due mappe nelle zone che
andate a ricercare! Tutti possono verificare e tutti possono mandare
report personalizzati della violazione.

La cosa buffa della mappa realizzata da noi è che è migliore
dell’originale, in quanto permette di fare geolocalizzazione in
automatico, permette di inviare un link già centrato sulla zona di
interesse, è responsive e permette di completare in automatico i nomi.

Non è questa la massima prova che OpenStreetMap funziona? Il Catasto,
depositario dei dati sugli immobili italiani, usa una banca dati fatta
dai cittadini per visualizzare online il territorio. La comunità crea
prodotti più performanti, l’approccio wiki è vincente.

Per i passati tre mesi abbiamo cercato contatti formali con l’Agenzia
delle Entrate tramite PEC. Ben 3 tentativi. Nessuna risposta. Ora è il
momento di smettere di chiedere ed iniziare ad esigere.

Hanno partecipato a questa azione: Andrea Borruso, Cristian Consonni,
Simone Cortesi, Maurizio Napolitano, Stefano Sabatini.

[0] http://wwwt.agenziaentrate.gov.it/geopoi_omi/index.php
[1] http://opendatacommons.org/licenses/odbl/1-0/

-- 
-S

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