2016-06-20 8:16 GMT+02:00 Francesco Piero Paolicelli <pierso...@gmail.com>:

>
> il 118 sa che nella scuola XY c'è un DAE. il problema si pone non tanto
> per l'ambulanza che arriva sul posto (che ha il DAE con se) ma per i
> migliaia di volontari "laici" che hanno fatto il corso di primo intervento.
>


in realtà le ambulanze hanno un defibrillatore non automatico (al meno
qualche tempo fa era così).



> Se una persona ha un infarto e si interviene nei primi 10 minuti ci sono
> speranze. dopo no..
>


10 minuti mi sembra tantissimo, nel caso che il cuore non trasporta più
ossigeno al cervello, 5 minuti sono già un limite critico (dopodichè avrai
quasi sicuro i danni molto seri e inrevertibili). Oltre ad affidarsi ad un
defibrillatore automatico (che comunque male non fa se automatico e "spara"
solo nel caso che si deve) sarebbe da fare al più presto (ogni seconda
conta) una reanimazione per assicurare che un minimo di ossigeno arrivi nel
cervello, poi l'ambulanza avrà gli appositi mezzi per tentare di rimettere
il cuore in funzione "normale" (iniezione di medicinali, defibrillazione
nel caso di  fibrillazione/flutter/tachicardia/... ventricolare).

ciao,
Martin
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