On Mon, Feb 18, 2013 at 07:59:42PM +0100, Francesco Potortì wrote: > Lo sapevo già, ma in maniera confusa, e oggi l'ho capito bene. > > Mentre tradizionalmente in Italia, analogamente al mondo anglosassone, > si paralva di "proprietà intellettuale a includere tutti i diritti > immateriali derivanti dal lavoro dell'ingegno, a partire dal 2005 in > Italia si parla più propriamente di "proprietà industriale" quando si > indicano marchi, brevetti e varie altre cose meno note, comprese nel CPI > (codice della propietà industriale). > > Di conseguenza, negli scritti recenti spesso il termine "proprietà > intellettuale" è relegato alle opere coperte dalla LdA (legge sul > diritto d'autore), in particolare scritti e programmi. > > Questa illuminazione potrebbe forse avere delle conseguenze sulle nostre > traduzioni. Finora abbiamo sempre tradotto "intellectual property" con > "proprietà intellettuale", e abbiamo, seguendo il testo originale, detto > che questa comprende marchi, brevetti e diritto d'autore. Forse, d''ora > in poi, sarebbe più opportuno appena capita aggiungere una nota che dica > qualcosa del tipo: > > [NdT: dal 2005 in Italia i marchi e i brevetti sono disciplinati dal > codice della proprietà industriale, e sempre più spesso non vengono > compresi sotto il cappello di "proprietà intellettuale"]. > > Non sono sicuro che sia la maniera migliore di gestire la faccenda, e > certamente non è urgente, ma cominciamo a considerare la questione.
Anche perché il termine "proprietà intellettuale" è un nonsenso, creato ad arte dai fautori dei brevetti sul software. http://www.lastampa.it/2006/03/17/blogs/web-notes/richard-stallman-la-proprieta-intellettuale-non-esiste-9hncbzvgI00TlNweSutvlI/pagina.html http://www.gnu.org/philosophy/not-ipr.it.html Ho avuto qualche tempo fa una discussione con un "filosofo" (laureato in filosofia) che alla fine ha dovuto darmi ragione: ciò che l'ha convinto è stato il fatto ineluttabile che la proprietà non "scade". Scadono i diritti su un qualche tipo di sfruttamento di qualcosa che non è tuo. Quindi parlare di proprietà e forviante. Inoltre se io faccio una copia, tu ne sei stato defraudato? No, ce ne sono due. Quindi il "furto" di "proprietà intellettuale" semplicemente non esiste. Esiste la "paternità" ed i diritti ad essa associata. Tutto questo per dire che se si trova una traduzione con questo termine andrebbe contattato l'autore per cambiare il testo originale. E qui mi fermo. -- Marco Ciampa +--------------------+ | Linux User #78271 | | FSFE fellow #364 | +--------------------+ -- principale: http://www.linux.it/tp/ ausiliaria: http://fly.cnuce.cnr.it/gnu/tp/ausiliaria.html