Buon giorno a tutti,

D'accordo, Italo...
Voglio provare Libre Office...


Il giovedì 3 marzo 2016, Italo Vignoli <it...@vignoli.org> ha scritto:

> On 03/03/2016 08:28, Roberto Crosio wrote:
>
> > Mi limito ad indicare quanto mi fu detto da una persona che lavora a
> > tempo pieno nell'ambito IT.
>
> Talvolta, anche le persone che lavorano a tempo pieno nell'IT prendono
> delle topiche, e direi che in Italia su LibreOffice di topiche ne hanno
> prese diverse, e di dimensioni significative.
>
> > Libre Office è usato dai privati (anche perché con le distro linux
> > se lo trovano già preinstallato), mentre nelle aziende è preferibile
> > Apache Open Office perché più stabile; un po' quello che capita tra
> > la distribuzione linux Debian e le altre ....
>
> La situazione è esattamente opposta, ovvero AOO è usato di più a livello
> individuale come effetto della maggiore popolarità del brand OpenOffice
> e del fatto che gli aggiornamenti delle copie installate puntano ad AOO.
>
> A livello mondiale, e ormai anche in Italia (visto che AOO viene ormai
> usato solo da Regione Emilia Romagna), tutte le organizzazioni di una
> certa dimensione sono passate - all'estero sin dal primo momento - a
> LibreOffice.
>
> Questa è una lista di quelle conosciute:
>
> Governo Francese (500.000 PC), Comunitat Valenciana (120.000 PC),
> Ministero della Difesa Olandese (50.000 PC), Città di Monaco di Baviera
> (15.000 PC). Erano tutti partiti con OpenOffice, e sono tutti passati a
> LibreOffice. Tutti incompetenti?
>
> Ospedali di Copenhaghen (25.000 PC), Gruppo Banco Popolare (15.000 PC),
> Stato Maggiore della Difesa (150.000 PC), Regione Umbria (3.000 PC),
> Province di Cremona e Macerata (500 PC ciascuna), Provincia di Milano
> (1.200 PC), Comuni di Piacenza e Reggio Emilia (500 PC ciascuno), sono
> partiti direttamente con LibreOffice. Tutti incompetenti?
>
> La Provincia di Trento aveva iniziato a migrare ad AOO, ma dopo circa un
> anno dall'inizio della migrazione è passata a LibreOffice.
>
> La Provincia di Bolzano sta migrando a LibreOffice, la Regione Valle
> d'Aosta sta iniziando il processo di migrazione a LibreOffice, la
> Regione Piemonte dovrebbe iniziare a breve.
>
> Facendo qualche ricerca potrei aggiungere altri nomi, ma credo di aver
> già fornito un elenco abbastanza esauriente. Tutti incompetenti?
>
> > E' vero che questa considerazione risale ad almeno 2/3 anni fa, ma
> > l'inprinting ed il feedback mi sembrano chiari.
>
> In Italia c'è stato chi ha fatto propria la teoria secondo la quale AOO,
> essendo sostenuto da IBM (gli sviluppatori a tempo pieno, quando
> c'erano, erano pagati da IBM), era un prodotto più professionale e più
> solido, e di conseguenza ha sposato la tesi - creata da IBM (che ha
> creato il progetto AOO con la speranza di uccidere LibreOffice, fatto
> ormai riconosciuto dalla stessa IBM) - che LibreOffice fosse un software
> "sperimentale".
>
> Tutto questo è successo solo in Italia, visto che al di fuori
> dell'Italia la comunità AOO non ha mai contato su più di una ventina di
> membri attivi a livello mondiale, a cui si sono aggiunti personaggi che
> per motivazioni personali hanno assecondato il progetto di eliminazione
> di LibreOffice (basta leggere gli archivi della mailing list AOO per
> avere una conferma di questo fatto).
>
> Giova ricordare che gli sviluppatori IBM sono scomparsi dal progetto AOO
> a tre anni esatti di distanza dalla creazione del progetto, quando è
> stato chiaro che l'obiettivo di uccidere LibreOffice era fallito, per
> cui il budget triennale stanziato nel 2011 non è stato rinnovato (e gli
> sviluppatori sono stati dirottati su altri progetti: oggi almeno uno di
> loro lavora a tempo pieno su LibreOffice).
>
> > E' corretto però avere dati oggettivi "tecnici", e non di
> > statistiche sui downloads, ad esempio.
>
> I dati oggettivi sono stati forniti a più riprese, anche se Rob Weir di
> IBM li ha sempre tacciati di dati "falsificati" (e per sostenere questa
> posizione ha falsificato i dati di AOO su OpenHub, ma nonostante questo
> non è mai riuscito a produrre dei dati tali da corroborare la sua tesi,
> secondo la quale i numeri di AOO erano migliori di quelli di LibreOffice).
>
> Comunque, questi sono i dati aggiornati che visualizzano l'attività di
> sviluppo corrente sui repository:
>
> ULTIMO MESE
>
> AOO: https://github.com/apache/openoffice/pulse/monthly
> LibreOffice: https://github.com/LibreOffice/core/pulse/monthly
>
> ULTIMI 12 MESI
>
> AOO: https://github.com/apache/openoffice/graphs/commit-activity
> LibreOffice: https://github.com/LibreOffice/core/graphs/commit-activity
>
> Guardare sempre con attenzione la scala sulla sinistra dei grafici.
>
> Per la cronaca, questi sono i dati OpenHub (nonostante quelli di AOO
> continuino a essere ampiamente taroccati con l'aggiunta del wiki e del
> sito al repository del codice sorgente, tanto che stando a questi dati
> un terzo del codice sorgente di AOO è scritto in HTML, il confronto è
> eloquente), sintetizzati nel riquadro Activity:
>
> AOO: https://www.openhub.net/p/openoffice
> LibreOffice: https://www.openhub.net/p/libreoffice
>
> Sono certo che questo intervento scatenerà i soliti flame. Per chi
> volesse saperne di più sulle mie posizioni, ovviamente schierate dalla
> parte di LibreOffice (essendo uno dei fondatori del progetto), c'è il
> blog all'indirizzo: http://www.italovignoli.com.
>
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Cordiali saluti
Roberto Crosio

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