Ho inviato una mia foto (Mark_Bernardini.jpg). La foto è stata bloccata, perché non disporrei di sufficienti permessi in merito ai diritti d’autore.
Sono un interprete di simultanea e consecutiva. Nel 2017 stavo traducendo in una riunione presso il parlamento russo, durante la traduzione chiesi ad un mio conoscente di scattarmi una foto dal mio smartphone. Dunque, mia la foto, mia la persona che vi è ritratta (si può vedere nel link qui sotto) e mio l’apparecchio fotografico. Il 29 maggio 2020, la rivista torinese “Nuova Società” mi fece un’intervista, per la quale mi chiese una foto, gli spedii proprio la foto in questione. L’intervista è reperibile al link: nuovasocieta.it/ci-sono-due-russie-una-e-quella-raccontata-dai-mainstream-occidentali-laltra-quella-reale-intervista-a-mark-bernardini/ L’utente “Bradipo Lento” (tra l’altro, sono abituato a conversare con persone che si presentano con nome e cognome, non con anonimi nickname di dubbio gusto) ha bloccato la foto, affermando che essa appartenga alla rivista in questione. Ho contattato l’intervistatrice, che, sorpresa e mortificata, mi ha confermato che, ovviamente, la foto è e rimane di mia proprietà. Sono in attesa di avere la conferma scritta da parte della loro redazione, ma la vicenda è già ora di per se lampante ed emblematica. Avendo io contestato la decisione di “Bradipo Lento”, quest’ultimo ha bloccato il mio account (posso fornire lo screenshot, se necessario). Pongo dunque una questione che travalica l’episodio congiunturale. In Wikipedia si parla continuamente di “democrazia partecipativa”. Tecnicamente, etimologicamente, “democrazia” viene dal greco δημοκρατία, composto di δῆμος “popolo” e -κρατία “-crazia”. Potere al popolo. La democrazia è una forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico. La democrazia partecipativa (o diretta) è quella per cui gli antichi ateniesi avevano e utilizzavano la possibilità di esprimersi direttamente con la discussione e con il voto sulle tematiche di interesse per la loro città e di decidere. Rousseau ritenne che la democrazia non possa che esprimersi in forma di partecipazione personale e diretta, che garantisce e mantiene la libertà di tutti e consente la formazione della volontà generale. Se vogliamo, possiamo arrivare persino a Lincoln: “government of the people, by the people, for the people”. Il popolo si esprime attraverso le elezioni, ma può anche governare direttamente e il governo deve perseguire l’interesse del popolo. Poi nell’antica democrazia ateniese c’era anche un altro principio: quello dell’ostracismo. Era un tipo di sanzione consistente in un allontanamento della durata di 10 anni dal territorio della città, che l’assemblea popolare poteva comminare nei confronti di cittadini la cui attività fosse ritenuta pericolosa per lo Stato, ma in pratica utilizzato, per lo più pretestuosamente, per eliminare dalla scena politica personaggi pubblici invisi alla maggioranza. Quello che è stato operato nei miei confronti è peggio dell’ostracismo: non c’è nessuna assemblea popolare, bensì è sufficiente un singolo anonimo, non eletto da nessuno, investito di un potere abnorme, ingiustificato, sproporzionato e perciò pericoloso. _______________________________________________ WikiIT-l mailing list WikiIT-l@lists.wikimedia.org Pagina per iscriversi/disiscriversi: https://lists.wikimedia.org/mailman/listinfo/wikiit-l