due note.
per il pezzo qui sotto direi che in realta gli introiti che l'universita' ricava dai brevetti e inferiore al 2%. avevo scritto una news che non mi ricordo
su due piedi, la cerco.




Molti laboratori, infatti, soprattutto nei paesi meno ricchi, non possono permettersi
di pagare le licenze per l'utilizzo delle scoperte altrui nelle proprie ricerche
quotidiane, e sono costrette ad abbandonare la competizione
scientifica. Tuttavia, dagli accordi <a
href="http://www.e-laser.org/htm/news.asp?idNews=285";>TRIPS</a> in poi sulla
proprieta' intellettuale, sembra che l'unico modo di finanziare la ricerca sia
il brevetto, e le stesse universita' pubbliche sono ormai misurate sulla
capacita' di depositare brevetti, nonostante si tratti di una privatizzazione di
fatto.
<p>


visto che volete fare le pulci, e' bene sapere che ad esempio la rockfeller university e' forse il piu importante luogo di ricerca in biologia sul
pianeta terra. Negli ultimi anni s'e' beccata 2 o 3 nobel. e' vero che sono ricchi a dismisura, ma sono anche quelli che hanno
percepito che i brevetti disseminati ovunque sono ormai un limite per la ricerca.


a) un problema di costi diretti da pagare direttamente se la tua ricerca usa questa o quella sequenza, o questa e quella tecnica.
( e questo l'abbiamo detto tante volte)


b) un problema di costi indiretti, perche' devi avere qualcuno nella tua universita', che tenga conto dei brevetti depositati da altri, fare da consulente
per un ipotetico progetto di ricerca. Costi aggiuntivi in un progetto. quindi moltiplichi spese per questi nuovi esperti e perdi tempo.


ormai il problema e' arrivato ad una soglia di sopportabilita', visto che ormai si depositano brevetti come bruscolini. e come ti muovi
hai un avvocato che reclama patents.
Anch le big-pharma sono un po scoglionate da questo. Ogni volta che devono avviare una ricerca nuova devono comprare una ditta bio-tech per
acquisirne il portfolio brevettuale e non dover pagare royalities. Un po una rottura di palle.


Credo dunque che in questo momento, i brevetti in biologia rappresentino piu' un gran casino che non una effettiva fonte di remunerazione
della scienza. Meglio aprire tutto e direzionare i fondi finanziari verso imprese tecnologiche salde, e non in imprese "cialtronesche", start up corsare
che aumentano solo le bolle e poi crolla tutto, e ti ritrovi a dover ripartire da zero. Fosse la open bios solo una operazione
per ridisegnare gli equilibri dei grandi capitali finanziari?


cf


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