Dài, il referendum è stato una c*****a fin dall'inizio. Rimanda a quello di DP di 12 anni fa, quando poteva avere un senso. Oggi la questione fondamentale quella del precariato e della precarietà non è affrontata da questo referendum, fatto unicamente per togliere iniziativa a Cofferati e quindi fatto in maniera puramente politica senza guardare quali siano gli interessi reali delle persone che rif.com dice di rappresentare. Certo la proposta CGIL non ha chances (in questa legislatura) e si andrà a votare, perché figurati se MrB si perde l'occasione. A questo punto bisogna votare SI dibbrutto e fare campagna perché si arrivi a vincere. Certo che in un paese con 5milioni di piccoli imprenditori la strada sembra ancora più in salita del referendum sulla scala mobile...


At 23.33 19/01/03 +0100, you wrote:
---
strategie per la comunicazione indipendente
http://www.rekombinant.org/media-activism
---

bèh, ogni tanto alle c*****e bisogna pur obiettare...
su quanto e come sia di sinistra il 'cinese', è stato già
abbondantemente risposto in lista, quindi inutile tornarci
su. quanto al referendum sull'art. 18, giusto qualche
notazione.
è possibile che il referendum venga perduto, certo.
forse, stando così il panorama politico 'a sinistra', è
più che possibile. di sicuro, la legge che immagina
cofferati non sta nè in cielo nè in terra, perchè in
questo parlamento non passerebbe MAI. il referendum,
comunque, non è di rifondazione, ma anche, se non
soprattutto, della fiom, e di qualcun altro. certo, se
si affrontano le questioni politiche e sociali con l'impianto
di sbancor, ovvio che si va a perdere. ma non perchè
la sconfitta è predeterminata - e certo non è nel dna,
almeno le mega-fesserie ce le potremmo risparmiare... -
ma perchè invece di guardare alla sostanza dei
problemi ognuno (bertinotti compreso!) guarda prima
ai propri interessi di bottega politica.
un'altra cosa che mi fa davvero girare i cosiddetti, è
questo atteggiamento tanto diffuso a sinistra (?), per
cui quello che fanno gli altri è sempre e comunque
stupido e sporco. si può essere d'accordo o meno,
ed in tal caso sarebbe meglio confrontarsi sui fatti,
o quantomeno sulle opinioni!, ma quando le obiezioni
trasudano supponenza e disprezzo per l'altro, bèh
davvero diffido di chi le muove.
rifondazione fa la sua politica; può piacere o meno,
la si può condividere o no (e, tanto per chiarire, io
la condivido alquanto poco...) ma serebbe ben ora
che si smettesse con questo atteggiamento di
sprezzante superiorità, questo fastidio nemmeno celato.
gli altri sono più in gamba? più intelligenti? hanno il dna
puro? bèh, se sono tanto bravi com'è che perdono sempre?
e comunque, si giocassero la partita sul terreno politico,
non su quello dell'insulto.
sotto il profilo della visione politica di rifondazione, e
di questo non fanno mistero, bisogna spaccare l'ulivo
per poi ricreare un'allenanza nuova, in cui la sinistra
abbia maggiore peso; quindi, ed in questo sono invece
d'accordo, cofferati non è una risorsa per il paese, ma
per il personale politico del centrosinistra. tutto quello
che sta portando a termine il polo è stato iniziato dal
centrosinistra, con l'appoggio e l'avallo del cinese.
che non ci pensa nemmeno a dire: scusate, ho detto
delle cazzate (chessò, sulla guerra - kosovo - o su
genova - g8). quindi, la sua apertura ai movimenti
(che poi significa essenzialmente i girotondini) è del
tutto strumentale e 'continuista'. il centrosinistra vuole
come leader cofferati, da solo o in tandem con prodi?
facciano pure. 'competano' sul terreno politico.
quindi, siano anche pronti ad essere 'sputtanati' sulla
collocazione a sinistra che cercano di attribuirsi.
in tal senso, il referendum sull'estensione dell'art. 18
serve a fare chiarezza,  strappa il velo dell'equivoco
e dell'ipocrisia agli aspiranti leader.

   Enrico Tomaselli
 >> web designer <<
[EMAIL PROTECTED]
http://www.metatad.it
+39/0818688279

___________________________________________
Rekombinant   http://www.rekombinant.org

Rispondere a