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strategie per la comunicazione indipendente
http://www.rekombinant.org/media-activism
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> Bifo scrive:
>
> Come si concepisce, come si dispiega il movimento di attiva
> sottrazione della corporeita' dal destino cui il capitale ha
> incatenato il pianeta?


Scrivo poco ma leggo molto! Ed in questi anni di lettura delle liste di
movimento la tematica dell' "esodo" come sottrazione autonoma
all'esistente, mi sembra sia sempre stata presente e non sia una novita'
del momento.

L'attiva sottrazione di cui parla Bifo ha a che fare con il concetto di
autonomia, anch'esso molto presente nelle discussioni di movimento, specie
europee? Non so. Ho l'impressione che cio' di cui parla Bifo sia un
qualcosa di piu' vasto che abbia a che fare anche con un distacco
"emozionale" dall'esistente, ma - confesso - il concetto che lui esprime
mi appare, allo stato attuale della definizione che finora ne ha dato, un
concetto troppo nebuloso. Almeno in termini di azione politica.

Nel mio piccolo vorrei provare ad affrontare la tematica dell'esodo in
modo costruttivo e molto limitato.

Vi racconto la genesi di un'idea a cui sto lavorando.


In questi ultimi anni mi sono interessato a fasi alterne alla tematica
delle monete sociali (Lets, Ithaca Hours, Banche del Tempo ma anche
Baratto ed economia del dono in Rete)  come possibile strumento pratico,
autogestionario e D.I.Y.,  di esodo dal mercato capitalista.

Attraverso questa lista, l'anno scorso conobbi le tesi di Domenico De
Simone, che propone un sistema, informato dalle teorie dell'economista
tedesco di estrazione proudhoniana Silvio Gesell, basato su una moneta "a
scadenza", cioe' una moneta il cui valore si deprezza progressivamente,
che nel concreto poi sono obbligazioni a tasso negativo emesse da un
"emittente" non statuale. Questa neo-moneta abolisce di fatto
l'accumulazione capitalista, in quanto la moneta e' "obbligata" per sua
natura a circolare velocemente!  Il progetto di De Simone e' di creare
zone di autonomia finanziaria (F.A.Z., il cui acronimo - non a caso - si
rifa' al piu' famoso T.A.Z.), comunita' autonome che regolano gli scambi
al proprio interno attraverso questa moneta auto-emessa, ma le cui
modalita' di esistenza possono estendersi viralmente verso la societa'
"esterna", attraverso un meccanismo "automatico" di cooptazione, non
dipendente dalle singole volonta' individuali. Questo sistema e'
sostanzialmente una "macchina antagonista", simile per natura alla licenza
GPL del FreeSoftware/GNU, in quanto le caratteristiche "rivoluzionarie"
sono "embedded" nella sua stessa forma. Al di la' della pratica
fattibilita', mi sembra che un sistema del genere propone una possibile
modalita' su come affrontare in termini concreti la tematica
dell'autonomia e dell'esodo. Non vi pare?

Non sono un economista e quindi vi invito a verificare queste mie
affermazioni documentandovi personalmente. Alcune possibili ipotesi
concrete (che personalmente condivido parzialmente) le potete trovare in
questo articolo, copia di quello gia' passato (inosservato) su
Rekombinant:

http://www.disinformazione.it/bancadelmovimento.htm


Dopo questa breve premessa, ritorno all'idea che mi piacerebbe sviluppare
a partire dalla proposta di De Simone.

Tutto nasce in modo molto informale e caotico, da un incontro tra me e
Domenico De Simone al convegno sul reddito di cittadinanza al Loa
Acrobax di Roma il mese passato. Mi piace molto la sua proposta
economica e cosi decido di proporgli un'idea che avevo in mente da un po':
organizzare un laboratorio teorico/pratico autogestito sulle economie
"alternative", che - ipotizzo - si potra' tenere, attraverso una serie di
incontri, in uno spazio romano, magari lo stesso Loa Acrobax verso aprile
2003.

I modelli economici su cui mi interesserebbe fare approfondimento
attraverso questo laboratorio sono tutti modelli autogestionari ed
autopoietici. Penso, facendo qualche esempio, alle monete sociali
(L.e.t.s.,Ithaca Hours, Banche del Tempo), al sistema Titan (il sistema proposto
da Domenico De Simone), alla Parecon di Albert, al sistema
mutualistico di Proudhon o alle economie del dono sviluppate su
Internet... Gli obiettivi del laboratorio sono sostanzialmente due:
informare le persone dell'esistenza di modelli generali di
autoorganizzazione edautogestione in campo economico ma anche creare un laboratorio
teorico/pratico che porti allo sviluppo di un modello direttamente
applicabile su media/larga scala qui in Italia, che sia fruibile e
gestibile da chiunque. Do-it-yourself Economy! Vorrei che questo
laboratorio si realizzasse con un approccio simile a quello del
freesoftware/open source: saranno proposti alcuni modelli, si invitera'al confronto ed 
alla discussione paritaria su questi modelli e si
provera' a sviluppare collaborativamente - dal vivo ed attraverso una
piattaforma di software collaborativo su internet (che permetta il
coordinamento successivo e la continuazione dell'elaborazione oltre i
giorni del laboratorio "fisico") - un modello finale che possa essere
sperimentato concretamente attraverso degli esperimenti sul territorio, le
F.A.Z. appunto.

Volendo questo articolo e' una involontaria call for participation..


Vorrei che partecipassero alla costruzione/autogestione di questo
laboratorio individui *a titolo personale* e non entita' politiche
organizzate. Questo della partecipazione individuale(tra l'altro mutuato dagli 
Encuentros zapatisti..heheh) mi sembra debba
essere il requisito minimo richiesto, che a mio parere e' fondamentale per
evitare tentativi di egemonia e di inclusione/esclusione da parte di
chicchessia, su un progetto che riguarda potenzialmente chiunque.Mi piacerbbe anche 
che non si sviluppasse la classica dinamica da
"seminario" in cui ogni tesi rimane compartimentata ed isolata dalle
altre...che chi volesse partecipare alla costruzione del laboratorio lo
facesse con uno spirito collaborativo, sapendo che ogni cosa nel
laboratorio potra' essere messa in discussione e che l'approccio di
massima possa essere basato sulla contaminazione reciproca e l'interesse
comune ad arrivare all'elaborazione di un modello pratico che possa
integrare piu prospettive.

It's a dream...let's dream togheter!


magius


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