Re: R: Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29 agosto 2014 22:55:14 CEST, Gollum1 gollum1.smeag...@gmail.com wrote: Il 29/ago/2014 22:15 solver sol...@gmx.com ha scritto: Ps Top quoto x il motivo implicito della domanda e io uso un samsung che fa quello che vuole o devo spendere 800 euro x far contento qualcuno? Io non ho speso 800 euro, uso android su uno smartphone, il client di suo fa il top quoting, mi prendo la briga di cancellare la parte di messaggio che non serve e scrivo una risposta dopo la domanda... E come ne tanti altri partecipanti alla lista, ma vista la strafottenza della tua risposta, e l'arroganza di non rispettare le regole, per quanto mi riguarda è chiuso ogni colloquio. Mi scuso con il resto della lista, e mi tiro fuori dalla discussione. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it Per il quoting c'e' K9 un cliente GPL. Per l'OT invece, non ci sembra che basti qui? Saremmo andati un bel po' oltre... Paride -- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.
Re: R: Re: [OT] Una ferale notizia?
In data venerdì 29 agosto 2014 22:55:14, Gollum1 ha scritto: Il 29/ago/2014 22:15 solver sol...@gmx.com ha scritto: Ps Top quoto x il motivo implicito della domanda e io uso un samsung che fa quello che vuole o devo spendere 800 euro x far contento qualcuno? Io non ho speso 800 euro, uso android su uno smartphone, il client di suo fa il top quoting, mi prendo la briga di cancellare la parte di messaggio che non serve e scrivo una risposta dopo la domanda... E come ne tanti altri partecipanti alla lista, ma vista la strafottenza della tua risposta, e l'arroganza di non rispettare le regole, per quanto mi riguarda è chiuso ogni colloquio. Bravo! :) Quando ci vuole . . . -- elio -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/201408301448.39296.emarvin3...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 23:45, Marco Bertorello wrote: Comunque m'è sempre sfuggito come faccia un software libero a non essere opensource... probabilmente tutto il software libero è anche opensource, a livello teorico. Però c'è il problema che se ha una licenza che non è esplicitamente elencata come licenza opensouce (qui[1]), allora è difficile dire che è opensource, mentre potrebbe essere elencata come licenza di software libero (qui[2]). In pratica se tu hai una licenza non è così semplice stabilire se è libera e/o opensource, ci vuole qualcuno che se ne intenda di leggi e licenze a livello legislativo sia nazionale che internazionale, infatti potresti avere delle licenze che hanno delle validità diverse a seconda delle leggi nazionali. Poi, tempo fa, l'OSI aveva dichiarato che avrebbe iniziato a limitare il numero di licenze da riconoscere come opensource, questo non vuol dire che non lo siano quelle che non riconosce, ma non c'è un'ufficializzazione che ti permette di essere sicuro se quella licenza è opensouce o no. Se non ricordo male questa limitazione era una cosa voluta per evitare la proliferazione di licenze e quindi l'incompatibilità tra di loro di sorgenti con licenze diverse. La FSF fa qualcosa di più, ad ogni licenza libera che ha esaminato ti indica se è meglio non usarla e ti spiega anche perché. Ciao Davide [1] http://opensource.org/licenses/alphabetical [2] https://www.gnu.org/licenses/license-list.html -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Motivi per non comprare/usare ms-windows-vista: http://badvista.fsf.org/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5402131d.70...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 21:29, Saturno wrote: Il giorno ven, 29/08/2014 alle 19.26 +0200, Davide Prina ha scritto: On 28/08/2014 23:56, Saturno wrote: incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... non ne capisco il senso. Se incarichi qualcuno per realizzarti un software e vuoi che i sorgenti siano tuoi, quindi te li devono consegnare... perché devi chiedergli di distribuirlo con licenza di software libero? In realta' ho scritto che sia software libero, nel senso delle 4 libertà di Stallman: se un software non mi priva di queste liberta', puo' essere definito libero, che ci sia o meno una licenza. ok, ma se vuoi che ti consegnino un software che è software libero, poi, come già detto, potresti essere obbligato a distribuire tutte le modifiche insieme agli eseguibili o se ne permetti l'uso via remoto. Per quello che poi dicevi la soluzione migliore è richiedere i sorgenti e la proprietà su tutti i sorgenti e librerie usate, o per lo meno sulle librerie che non ci sia nulla che vincoli il resto. Basta che ti diano i sorgenti e nel contratto ci sia scritto che sono tuoi (sei tu il detentore unico del copyright) e sei a posto, poi puoi fare quello che vuoi A questo punto il programma è ancora libero, perchè nessuna delle 4 liberta' mi viene negata. no, non è libero. Lo potrà essere solo se tu lo distribuisci con una licenza di software libero. Quello che devi capire è che le libertà non possono essere solo di un singolo, come vuoi fare tu nei tuoi esempi, ma devono essere libertà accessibili da tutti. Questa delle sedie è proprio l'obiezione che non riesco a comprendere. Il mio business non e' la vendita di software, ho un azienda, diciamo, di logistica integrata, trasporti...Questo nuovo software mi dà dei vantaggi perche' mi permette di svolgere meglio e a costi minori la mia attivita' che non c'entra nulla con lo sviluppo di applicazioni informatiche. Per esempio mi permette di ottimizzare i tempi di consegna o i costi di carburante, o il carico degli automezzi etc.. secondo Eric Steven Raymond non devi usare una licenza opensource (qui parlo di opensource perché lui è stato uno di quelli che ha favorito la nascita e l'uso di tale termine), ma anzi devi tenerti tutto proprietario per evitare che altri usino quanto da te fatto e ne traggano profitto. Se distribuisci il tuo software con licenza libera tipo BSD revised, allora gli altri possono addirittura commercializzare modifiche del tuo software senza rilasciare i sorgenti. Se però tu usi una licenza tipo GPL, sono obbligati a distribuire anche i sorgenti con gli eseguibili; se usi AGPL devono rilasciare i sorgenti delle modifiche anche per uso via remoto (es: WEB). Questo è uno dei motivi per cui la licenza AGPL 3 è, per me, la migliore attualmente esistente. Ci sarà di sicuro chi userà e basta il tuo prodotto e basta e ne avrà dei vantaggi, ma ci sarà anche chi suggerirà modifiche, ti riporterà bug, ti aiuterà a mantenerlo, a svilupparlo e a migliorarlo. Se uno vuole usarlo senza contribuire e apporta delle modifiche, allora potrebbe arrivare che apportare le sue personalizzazioni/migliorie alle nuove versioni gli potrebbe costare di più che passartele per essere integrate. Secondo me alla lunga è meglio usare software libero e creare software libero. Nuovo Fantaesempio: l'idea del software miracoloso è stata mia, ma non avendo fondi a sufficienza propongo l'idea ad altre due aziende; la ritengono valida e decidiamo di commissionare il software; chiediamo consiglio a te che di licenze te ne intendi, e ci spieghi il discorso del copyright per cui il programma avra' il copyright delle tre aziende commissionanti. Se un giorno una delle aziende decide di collaborare con una non facente parte del gruppo originario, non potrebbe (credo) condividere il codice senza l'accordo delle altre due non è detto. In ogni caso ci deve essere un contratto che stabilisce tra di voi come gestire il software. Bisogna basarsi su questo. mentre se da principio si fosse scelta una licenza libera nulla lo impedirebbe. sì, è possibile ottenere un software derivato da quello. Forse puo' sembrare che queste considerazioni tradiscano la filosofia alla base del software libero, ma in realtà io credo fermamente che il software libero possa essere strumento di business, valido economicamente certamente, ci sono molte aziende che vivono con il software libero. Vedi Red Hat ad esempio. Poi si può vedere l'esempio di Sun Microsystem, ora non più esistente. Aveva grossi problemi economici. Ha abbracciato la filosofia del software libero e ha iniziato ad avere degli utili, che però non erano sufficienti a coprire le perdite nella parte hardware. Alla fine ha venduto tutto... Secondo me doveva adagio adagio
Re: R: Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 22:15, solver wrote: Se c'è copyright significa che non è libero o quantomeno non totalmente. ... assolutamente no. Se non c'è il copyright la licenza non è valida, come ho già indicato in una risposta precedente. Quindi un software può essere libero solo e solo se c'è il copyright. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Fate una prova di guida ... e tenetevi la macchina!: http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo2 Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/54021a39.2090...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 29/ago/2014 08:11 Marco Bertorello marco.bertore...@gmail.com ha scritto: Il 29 agosto 2014 00:26, Gollum1 gollum1.smeag...@gmail.com ha scritto: Visto che sei il detentore della licenza, puoi cambiarla in qualsiasi momento, addirittura metterne due o più... Per esempio: GPL per uso personale un'altra licenza più restrittiva per uso commerciale. Non tutte le licenze sono compatibili fra loro e comunque no, non puoi restringere la GPL all'uso personale, visto che uno dei capisaldi della GPL è proprio la libertà di eseguire il software per qualunque scopo Sì, hai ragione, la mia era solo una forzatura per dire che puoi usare più licenze (tra loro compatibili), il fatto di dover poi pagare il software per uso non personale, se è software open source, è più una visione morale che effettiva... Ci mai controllerà che l'uso che ne stai facendo non è personale? Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Gollum1 writes: Sì, hai ragione, la mia era solo una forzatura per dire che puoi usare più licenze (tra loro compatibili), il fatto di dover poi pagare il software per uso non personale, se è software open source, è più una visione morale che effettiva... Ci mai controllerà che l'uso che ne stai facendo non è personale? Se includi software libero in software proprietario la gente se ne accorge prima o poi. Vedi la storia di Pysol. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21504.10417.382241.708...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 29/ago/2014 09:16 Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Gollum1 writes: Sì, hai ragione, la mia era solo una forzatura per dire che puoi usare più licenze (tra loro compatibili), il fatto di dover poi pagare il software per uso non personale, se è software open source, è più una visione morale che effettiva... Ci mai controllerà che l'uso che ne stai facendo non è personale? Se includi software libero in software proprietario la gente se ne accorge prima o poi. Vedi la storia di Pysol. Non mi sono spiegato bene... Uno rilascia un software open source gratis per uso personale e a pagamento per uso professionale, se lo usi nella tua organizzazione, anche per uso professionale (a meno di strani sistemi di registrazione) sei tenuto a pagare per una questione morale, se non modifichi e rilasci le modifiche, nessuno verrà mai a guardare se l'uso che ne fai è personale o meno... Diverso il caso in cui prendo il tuo codice GPL e lo uso nel mio prodotto commerciale (che posso fare senza nulla pagare, purché a muta volta rilasci il codice delle modifiche apportate)... E se non ho capito male, con la versione 2 della GPL dovevo rilasciare solo le parti già GPL che ho usato/modificato, mentre il mio codice poteva rimanere chiuso, con la versione 3 invece anche il mio codice deve essere rilasciato come GPL ... Correggetemi se hi detto una castroneria... Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
- Original Message - From: elio marvin emarvin3...@gmail.com Newsgroups: linux.debian.user.italian Sent: Tuesday, August 19, 2014 10:30 PM Subject: [OT] Una ferale notizia? Ciao lista Anche se nell'oggetto ho un po' esagerato, non è certamente un buon segnale, sembra che a Monaco di Baviera si voglia ritornare a Windows: http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?ID=11230 http://punto-informatico.it/4123696/PI/News/monaco-fa-marcia-indietro-linux-no-non-proprio.aspx -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/8F93F70985B44D0EB7BF1B8169A2B73C@rx
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 28/08/2014 23:56, Saturno wrote: incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... non ne capisco il senso. Se incarichi qualcuno per realizzarti un software e vuoi che i sorgenti siano tuoi, quindi te li devono consegnare... perché devi chiedergli di distribuirlo con licenza di software libero? Basta che ti diano i sorgenti e nel contratto ci sia scritto che sono tuoi (sei tu il detentore unico del copyright) e sei a posto, poi puoi fare quello che vuoi A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. nel caso descritto non ti da nessun vantaggio. I vantaggi li hai se distribuisci i sorgenti come software libero con licenza AGPL (massimi vantaggi) o tipo GPL/LGPL. Altrimenti ricadi nell'esempio delle sedie economiche... che però non vendi... e quindi come fanno ad essere economiche? Come fai ad avere dei vantaggi sulla concorrenza se non distribuisci le tue sedie? Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) se nel contratto hai messo che i sorgenti sono tuoi (sei l'unico detentore del copyright), allora non devi distribuire nulla. Ma se hai chiesto che fosse software libero e il detentore del copyright è l'azienda che l'ha creato o il copyright è diviso tra te e tale azienda o tra te e un terzo soggetto, allora sei obbligato a distribuire i sorgenti in questi casi: 1) la licenza è AGPL e distribuisci l'eseguibile o fai usare l'eseguibile all'esterno tramite remoto, direttamente o indirettamente 2) la licenza è tipo GPL/LGPL e distribuisci l'eseguibile Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! quindi stai dicendo che vuoi un software proprietario: tuo e basta. Cosa c'entra la licenza libera qui? Come dicevo nell'altra mail puoi usare anche software libero tipo GPL/LGPL e non libero (se non distribuisci nulla) e anche addirittura AGPL (se non permetti neanche l'uso tramite remoto)... e le licenze libero non ti obbligano a far nulla... Da quello che ho capito io questo e' possibile, ma ammetto la mia ignoranza in merito e ti ringrazio per il link che ora vado a leggere (prima ho voluto risponderti alla cieca pero'). per capire tutto il giro bisogna: 1) capire cosa è il copyright 2) capire cosa sono le licenze senza il copyright la licenza non è valida. Se io faccio un software e lo distribuisco con licenza AGPL, ma non indico il copyright (software anonimo)... allora nessuno ha il diritto né di modificare, né di usare, né di guardare i sorgenti, ... Questo perché la licenza è invalida... per essere valida occorrono delle indicazioni precise: il copyright, composto da: * nome e cognome dei detentori del copyright * anni in cui il prodotto è stato modificato (con indicato, se necessario, anche chi tra i detentori ha fatto le modifiche e quindi chi era il detentore nei vari anni delle modifiche) * nome del prodotto Se non ci sono tali dati, allora la licenza non ha nessun valore. Poi oltre questi è meglio indicare anche una storia delle modifiche, per far capire cosa è stato fatto. Poi queste cose dovrebbero essere presenti su ogni file sorgente. Il tutto è un po' complesso, io qui ho semplificato e non ho fatto vedere tutti i casi, per esempio il caso particolare dell'opera rilasciata al pubblico dominio da anonimo. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Motivi per non comprare/usare ms-windows-vista: http://badvista.fsf.org/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400b7b5.6040...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 00:26, Gollum1 wrote: Il 28/ago/2014 23:56 Saturno satu...@dellafonte.eu ha scritto: Se lo hai commissionato tu, non importa che sia software libero, è tuo, hai i sorgenti e ci fai quello che vuoi... Sei tu il detentore della licenza, e puoi decidere di mettere la licenza che vuoi, nel momento in cui decidi di distribuirlo. no, no, no... bisogna prima di tutto distinguere: * detentore della licenza non è di sicuro lui, a meno che si è scritto una licenza ex-novo. Ad esempio delle licenze GPL/LGPL/AGPL è la Free Software Foundation (FSF). È solo lei che puoi agire per difendere una delle sue licenze. La FSF ti permette di usare le sue licenze, ma non di diventarne il proprietario o coproprietario * il detentore dell'opera (es: software) è chi ha il copyright e quindi bisogna distinguere tra detentore unico o più detentori (il secondo caso è più complesso e rognoso, perché potrebbe non essere trattato allo stesso modo a seconda del paese) Per il resto rileggi la risposta che ho dato io alla sua mail. A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. Nessun vantaggio... Se non c'è distribuzione, è come non avere licenza. ok Però per la AGPL ci deve essere anche il non utilizzo remoto. Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) Se lo hai distribuito con una licenza libera tipo GPL V3, sì... E no... Visto che sei il detentore della licenza, puoi cambiarla in qualsiasi momento, addirittura metterne due o più... Per esempio: GPL per uso personale un'altra licenza più restrittiva per uso commerciale. puntualizzo se è il detentore unico del copyright, allora può cambiare la licenza associata o, come hai detto, a seconda dei casi indicare che licenza usare. Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! Lo distribuisci con una licenza closed, se vuoi distribuirlo. volendo può usare una licenza libera che non è tipo la GPL, ma è tipo la BSD revised... però non ha senso se non distribuisce mai i sorgenti. In questo caso i sorgenti sono BSD, mentre l'eseguibile ha un'altra licenza. In realtà bisogna dire un'altra cosa, che, per semplicità, non ho riportato. Se chi ha realizzato il tuo software ha usato librerie/sorgenti di altri, allora la situazione si complica parecchio. Potresti addirittura non poter distribuire a terzi né i sorgenti né l'eseguibile... o essere obbligato a distribuire i sorgenti se distribuisci l'eseguibile... o... Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Strumenti per l'ufficio: https://www.libreoffice.org GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400bc58.5020...@gmail.com
R: Re: [OT] Una ferale notizia?
Ciao sono uno dei penso molti che non leggeranno mai le licenze di cui si parla Se posso farmi togliere una curiosità Ma se è software libero perché c'è una o più lincenze? Mi sembra una contraddizione. ..è come dire ti faccio un regalo ma x usarlo in qualunque modo devi prima accettare alcune mie condizioni Non è polemica ma sono curiosità Ciao a tutti i liberi da licenze;-) Messaggio originale Da: Davide Prina davide.pr...@gmail.com Data: 29/08/2014 19:26 (GMT+01:00) A: debian-italian@lists.debian.org Oggetto: Re: [OT] Una ferale notizia? On 28/08/2014 23:56, Saturno wrote: incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... non ne capisco il senso. Se incarichi qualcuno per realizzarti un software e vuoi che i sorgenti siano tuoi, quindi te li devono consegnare... perché devi chiedergli di distribuirlo con licenza di software libero? Basta che ti diano i sorgenti e nel contratto ci sia scritto che sono tuoi (sei tu il detentore unico del copyright) e sei a posto, poi puoi fare quello che vuoi A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. nel caso descritto non ti da nessun vantaggio. I vantaggi li hai se distribuisci i sorgenti come software libero con licenza AGPL (massimi vantaggi) o tipo GPL/LGPL. Altrimenti ricadi nell'esempio delle sedie economiche... che però non vendi... e quindi come fanno ad essere economiche? Come fai ad avere dei vantaggi sulla concorrenza se non distribuisci le tue sedie? Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) se nel contratto hai messo che i sorgenti sono tuoi (sei l'unico detentore del copyright), allora non devi distribuire nulla. Ma se hai chiesto che fosse software libero e il detentore del copyright è l'azienda che l'ha creato o il copyright è diviso tra te e tale azienda o tra te e un terzo soggetto, allora sei obbligato a distribuire i sorgenti in questi casi: 1) la licenza è AGPL e distribuisci l'eseguibile o fai usare l'eseguibile all'esterno tramite remoto, direttamente o indirettamente 2) la licenza è tipo GPL/LGPL e distribuisci l'eseguibile Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! quindi stai dicendo che vuoi un software proprietario: tuo e basta. Cosa c'entra la licenza libera qui? Come dicevo nell'altra mail puoi usare anche software libero tipo GPL/LGPL e non libero (se non distribuisci nulla) e anche addirittura AGPL (se non permetti neanche l'uso tramite remoto)... e le licenze libero non ti obbligano a far nulla... Da quello che ho capito io questo e' possibile, ma ammetto la mia ignoranza in merito e ti ringrazio per il link che ora vado a leggere (prima ho voluto risponderti alla cieca pero'). per capire tutto il giro bisogna: 1) capire cosa è il copyright 2) capire cosa sono le licenze senza il copyright la licenza non è valida. Se io faccio un software e lo distribuisco con licenza AGPL, ma non indico il copyright (software anonimo)... allora nessuno ha il diritto né di modificare, né di usare, né di guardare i sorgenti, ... Questo perché la licenza è invalida... per essere valida occorrono delle indicazioni precise: il copyright, composto da: * nome e cognome dei detentori del copyright * anni in cui il prodotto è stato modificato (con indicato, se necessario, anche chi tra i detentori ha fatto le modifiche e quindi chi era il detentore nei vari anni delle modifiche) * nome del prodotto Se non ci sono tali dati, allora la licenza non ha nessun valore. Poi oltre questi è meglio indicare anche una storia delle modifiche, per far capire cosa è stato fatto. Poi queste cose dovrebbero essere presenti su ogni file sorgente. Il tutto è un po' complesso, io qui ho semplificato e non ho fatto vedere tutti i casi, per esempio il caso particolare dell'opera rilasciata al pubblico dominio da anonimo. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Motivi per non comprare/usare ms-windows-vista: http://badvista.fsf.org/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 07:07, Gollum1 wrote: No. Se lo hai commissionato tu è tuo, altrimenti sei un pirlotto che non sa fare i contratti. non è detto. Se sono state usate librerie GPL3 di terzi, allora il software non è poi così tanto tuo... è tua solo la parte che è stata realizzata, se vuoi distribuirlo con licenza incompatibile GPL3, allora devi rimpiazzare quelle librerie con qualcosa d'altro. Se hai in mano i sorgenti e ne sei il prioritario ci puoi fare quello che vuoi. preciso Se sei il detentore unico del copyright e non sono usati sorgenti/librerie di terzi con altra licenza che potrebbe darti problemi. Se vado in un negozio a comprare Microsoft Office, nonostante io paghi in contanti, quel programma non sara' mai veramente mio, rimane sempre un po' (un bel po') di Mr Gates, perche' chi lo ha prodotto ci ha apposto una licenza limitante. non lo hai commissionato tu, non ne sei il proprietario. in teoria dovresti essere il proprietario di quella copia, ma la cosa è complessa. Potrebbe essere che tu in realtà stai comprando una licenza d'uso e non la copia. Poi dipende dal paese in molti casi m$ e altre società hanno fatto causa a utenti che rivendevano la loro copia originale perché non la usavano più... Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Browser: http://www.mozilla.org/products/firefox GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400be9b.5040...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 08:11, Marco Bertorello wrote: Il 29 agosto 2014 00:26, Gollum1 ha scritto: Visto che sei il detentore della licenza, puoi cambiarla in qualsiasi momento, addirittura metterne due o più... Per esempio: GPL per uso personale un'altra licenza più restrittiva per uso commerciale. Non tutte le licenze sono compatibili fra loro e comunque no, non puoi restringere la GPL all'uso personale, visto che uno dei capisaldi della GPL è proprio la libertà di eseguire il software per qualunque scopo in realtà puoi fare qualcosa del genere, nelle licenze è possibile aggiungere un'eccezione. Su questo fronte non me ne intendo molto, non conosco bene i limiti. Però presento un esempio da un sito più che affidabile: www.gnu.org ricopio il pezzo presente qui: https://www.gnu.org/licenses/license-list.it.html#QPL ---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8 Come eccezione, avete il permesso di unire questo programma alla libreria XYZ e di distribuire eseguibili se rispettate i termini delle licenza GNU GPL per quanto riguarda tutto il software nell'eseguibile eccetto la parte XYZ. ---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8---8 Io avevo visto qualcosa del genere in OpenOffice.org. Qualcosa rilasciato sotto GPL che aveva un'eccezione e permetteva di usarlo sotto licenza LGPL se usato all'interno di OpenOffice.org. Come dicevo prima su questa parte sono un po' carente e ho molti dubbi. Anche perché così facendo le cose, che sono già complesse, si potrebbero complicare all'ennesima potenza :-( Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Browser: http://www.mozilla.org/products/firefox GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400c44b.8050...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 09:49, Marco Bertorello wrote: Premesso che, dal punto di vista giuridico, Opensource e Software Libero sono la stessa cosa: questo non è vero ad esempio i software rilasciati dalla NASA sotto licenza opensource NASA OSA non sono software liberi. Qui avevo scritto questa paginetta, non l'ho riletta... http://linguistico.sourceforge.net/pages/differenza_tra_software_libero_e_software_open_source.html Non mi sono spiegato bene... Uno rilascia un software open source gratis per uso personale e a pagamento per uso professionale, se lo usi nella tua Non può farlo, banalmente. Se lo rilascia con una licenza libera, non può limitarle le libertà della licenza stessa. Dire è libero per scopi non commerciali significa non è libero. penso che Gollum volesse portare l'esempio di MySQL e di altri. Rilasci il prodotto sotto GPL. Tutti possono usarlo rispettando la GPL... però c'è qualcuno che vorrebbe usarlo ma con un'altra licenza (perché sviluppano qualcosa e vuole che diventi proprietaria), quindi MySQL, dietro pagamento, ti rilascia MySQL sotto licenza proprietaria e quindi tu non sei più tenuto a rispettare la GPL, pur usando un prodotto che *è anche* distribuito sotto GPL. Non ne sono sicuro... con la GPLv2 dovevi rilasciare sotto GPL il prodotto derivato (quindi se il tuo codice era parte del prodotto, dovevi distribuirlo GPL), mentre con la GPLv3 devi rilasciare l'intera chaintool che ti permette di ricreare l'applicativo (escluse le librerie di sistema). no, questa parte è uguale. Se distribuisci un software sotto GPL devi anche indicare come ottenere gli eseguibili, altrimenti, in alcuni casi, potrebbe essere impossibile ottenere lo stesso eseguibile e quindi violeresti la possibilità di modifica. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Browser: http://www.mozilla.org/products/firefox GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400c6fe.2040...@gmail.com
Re: R: Re: [OT] Una ferale notizia?
Top quoting è male Il 29/ago/2014 19:55 solver sol...@gmx.com ha scritto: Ciao sono uno dei penso molti che non leggeranno mai le licenze di cui si parla Se posso farmi togliere una curiosità Ma se è software libero perché c'è una o più lincenze? Mi sembra una contraddizione. ..è come dire ti faccio un regalo ma x usarlo in qualunque modo devi prima accettare alcune mie condizioni Non è polemica ma sono curiosità Ciao a tutti i liberi da licenze;-) Prima di tutto cerca su google quotare bene e non prendere la scusa di smartphone o pad, siamo in tanti ad usarli, ma ci premuriamo di correggerne gli errori, anche manualmente. Il motivo per cui metto una licenza è per dare a te dei diritti, e a me delle protezioni... Se non metto una licenza tipo GPL, posso non darti i sorgenti, se uso una licenza tipo GPL tu puoi prendere i sorgenti e modificarli e ridistribuire il tuo lavoro insieme al mio. Se uso una licenza tipo BSD tu puoi prendere il mio lavoro, metterlo in un tuo prodotto e venderlo, magari rendendolo pure chiuso (chi ha parlato di OSX?). Con GPL questo non avviene, a meno che tu non rilasci una deroga scritta a questo soggetto. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.ituu
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 29/08/2014 19:55, solver wrote: Ma se è software libero perché c'è una o più lincenze? la licenza nasce per modificare la legge nazionale/internazionale sulle opere: il copyright. Se crei un'opera, allora quella è sotto la normativa del copyright e gli altri possono farci ben poco, se non nulla. Per molte cose questo è un grosso problema. Il detentore del copyright dovrebbe ogni volta fare un contratto per distribuire la sua opera. Per Alcuni settori questo non è un grosso problema, ma per il software sarebbe davvero problematico. Per superare questo ostacolo e distribuire l'opera su cui detieni il copyright in un modo uniforme, senza dover fare un contratto con ogni utente, crei/usi un contratto standard: la licenza d'uso. Indicando che l'utente può usare la tua opera solo se rispetta la licenza ad esso associata. Perché ci sono così tante licenze? Perché non tutti vogliono far usare le proprie opere in un solo modo. C'è chi vuole dare libero utilizzo a tutti senza nessuna restrizione, rinunciando al copyright (opera distribuita al pubblico dominio), chi vuole invece far si che chi trae dei derivati dalla sua opera rilasci anche questi derivati con la stessa licenza (licenza tipo GPL), ... fino a chi vuole essere pagato per l'acquisto o addirittura per il numero di utenti che la usano o per il numero di CPU su cui è eseguita o... Ogni licenza stabilisce quali parti del copyright vengono rinunciate dal detentore del copyright e quali invece vengono mantenute. Quindi ci sono tante licenze perché gli scopi che il detentore del copyright vuole ottenere sono diversi :-) Mi sembra una contraddizione. ..è come dire ti faccio un regalo ma x usarlo in qualunque modo devi prima accettare alcune mie condizioni nessun regalo. Il tutto nasce dalla legge del copyright. Tale legge è molto restrittiva e si appiccica in automatico ad ogni opera creata. Se vuoi regalare (nel senso più lato del termine) un'opera devi rinunciare al copyright su quell'opera e rilasciarla al pubblico dominio o lasciare i diritti di copyright a chi la riceve. Poi la situazione è ancora più complessa e qui non me ne intendo molto, faccio un esempio che ho letto tempo fa. Per il software, che è immateriale e gode di proprietà completamente a sé stanti dalle cose immateriali la situazione è probabilmente molto diversa. Però se sei un artista (diciamo famoso) che fai quadri, allora tu puoi cedere i diritti di un'opera vendendola, però l'opera è tua nel senso che tu sei il realizzatore (ci sono dei diritti che sono inalienabili). In teoria potresti richiedere a chi l'ha acquistata di poterla visionare per controllarne il buon stato. Se chi l'ha acquistata la distrugge potresti fargli causa e chiedere un risarcimento danni. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Petizione per uso di software interoperabile nell'UE: http://openparliament.eu/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400cc49.8030...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Ciao Davide, grazie per gli utilissimi chiarimenti. Il giorno ven, 29/08/2014 alle 19.26 +0200, Davide Prina ha scritto: On 28/08/2014 23:56, Saturno wrote: incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... non ne capisco il senso. Se incarichi qualcuno per realizzarti un software e vuoi che i sorgenti siano tuoi, quindi te li devono consegnare... perché devi chiedergli di distribuirlo con licenza di software libero? In realta' ho scritto che sia software libero, nel senso delle 4 libertà di Stallman: se un software non mi priva di queste liberta', puo' essere definito libero, che ci sia o meno una licenza. Correggimi se sbaglio! Basta che ti diano i sorgenti e nel contratto ci sia scritto che sono tuoi (sei tu il detentore unico del copyright) e sei a posto, poi puoi fare quello che vuoi A questo punto il programma è ancora libero, perchè nessuna delle 4 liberta' mi viene negata. A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. nel caso descritto non ti da nessun vantaggio. I vantaggi li hai se distribuisci i sorgenti come software libero con licenza AGPL (massimi vantaggi) o tipo GPL/LGPL. Altrimenti ricadi nell'esempio delle sedie economiche... che però non vendi... e quindi come fanno ad essere economiche? Come fai ad avere dei vantaggi sulla concorrenza se non distribuisci le tue sedie? Questa delle sedie è proprio l'obiezione che non riesco a comprendere. Il mio business non e' la vendita di software, ho un azienda, diciamo, di logistica integrata, trasporti...Questo nuovo software mi dà dei vantaggi perche' mi permette di svolgere meglio e a costi minori la mia attivita' che non c'entra nulla con lo sviluppo di applicazioni informatiche. Per esempio mi permette di ottimizzare i tempi di consegna o i costi di carburante, o il carico degli automezzi etc.. Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) se nel contratto hai messo che i sorgenti sono tuoi (sei l'unico detentore del copyright), allora non devi distribuire nulla. Ma se hai chiesto che fosse software libero e il detentore del copyright è l'azienda che l'ha creato o il copyright è diviso tra te e tale azienda o tra te e un terzo soggetto, allora sei obbligato a distribuire i sorgenti in questi casi: 1) la licenza è AGPL e distribuisci l'eseguibile o fai usare l'eseguibile all'esterno tramite remoto, direttamente o indirettamente 2) la licenza è tipo GPL/LGPL e distribuisci l'eseguibile Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! quindi stai dicendo che vuoi un software proprietario: tuo e basta. Cosa c'entra la licenza libera qui? Un software proprietario, di cui io detenga il copyright (se ho capito bene le tue spiegazioni), otterrebbe sicuramente lo scopo, ma ancora ritengo che cio', sebbene possibile, non sia necessario, forse potrebbe essere addirittura controproducente.(?) Nuovo Fantaesempio: l'idea del software miracoloso è stata mia, ma non avendo fondi a sufficienza propongo l'idea ad altre due aziende; la ritengono valida e decidiamo di commissionare il software; chiediamo consiglio a te che di licenze te ne intendi, e ci spieghi il discorso del copyright per cui il programma avra' il copyright delle tre aziende commissionanti. Se un giorno una delle aziende decide di collaborare con una non facente parte del gruppo originario, non potrebbe (credo) condividere il codice senza l'accordo delle altre due mentre se da principio si fosse scelta una licenza libera nulla lo impedirebbe. Forse puo' sembrare che queste considerazioni tradiscano la filosofia alla base del software libero, ma in realtà io credo fermamente che il software libero possa essere strumento di business, valido economicamente, sia dal punto di vista del profitto meramente personale sia per quanto riguarda l'obiettivo più ecumenico di avere un'economia globale più sana (vedi Stallman, tante piccole comunita' di programmatori piuttosto poche multinazionali che si pappano tutto.) Come dicevo nell'altra mail puoi usare anche software libero tipo GPL/LGPL e non libero (se non distribuisci nulla) e anche addirittura AGPL (se non permetti neanche l'uso tramite remoto)... e le licenze libero non ti obbligano a far nulla... Da quello che ho capito io questo e' possibile,
R: Re: [OT] Una ferale notizia?
Grazie della risposta...ma la domanda era diversa Se c'è copyright significa che non è libero o quantomeno non totalmente. ... Non volevo polemizzare x cui x me è chiusa qui. Grazie. Ps Top quoto x il motivo implicito della domanda e io uso un samsung che fa quello che vuole o devo spendere 800 euro x far contento qualcuno? Grazie a tutti Messaggio originale Da: Davide Prina davide.pr...@gmail.com Data: 29/08/2014 20:54 (GMT+01:00) A: debian-italian@lists.debian.org Oggetto: Re: [OT] Una ferale notizia? On 29/08/2014 19:55, solver wrote: Ma se è software libero perché c'è una o più lincenze? la licenza nasce per modificare la legge nazionale/internazionale sulle opere: il copyright. Se crei un'opera, allora quella è sotto la normativa del copyright e gli altri possono farci ben poco, se non nulla. Per molte cose questo è un grosso problema. Il detentore del copyright dovrebbe ogni volta fare un contratto per distribuire la sua opera. Per Alcuni settori questo non è un grosso problema, ma per il software sarebbe davvero problematico. Per superare questo ostacolo e distribuire l'opera su cui detieni il copyright in un modo uniforme, senza dover fare un contratto con ogni utente, crei/usi un contratto standard: la licenza d'uso. Indicando che l'utente può usare la tua opera solo se rispetta la licenza ad esso associata. Perché ci sono così tante licenze? Perché non tutti vogliono far usare le proprie opere in un solo modo. C'è chi vuole dare libero utilizzo a tutti senza nessuna restrizione, rinunciando al copyright (opera distribuita al pubblico dominio), chi vuole invece far si che chi trae dei derivati dalla sua opera rilasci anche questi derivati con la stessa licenza (licenza tipo GPL), ... fino a chi vuole essere pagato per l'acquisto o addirittura per il numero di utenti che la usano o per il numero di CPU su cui è eseguita o... Ogni licenza stabilisce quali parti del copyright vengono rinunciate dal detentore del copyright e quali invece vengono mantenute. Quindi ci sono tante licenze perché gli scopi che il detentore del copyright vuole ottenere sono diversi :-) Mi sembra una contraddizione. ..è come dire ti faccio un regalo ma x usarlo in qualunque modo devi prima accettare alcune mie condizioni nessun regalo. Il tutto nasce dalla legge del copyright. Tale legge è molto restrittiva e si appiccica in automatico ad ogni opera creata. Se vuoi regalare (nel senso più lato del termine) un'opera devi rinunciare al copyright su quell'opera e rilasciarla al pubblico dominio o lasciare i diritti di copyright a chi la riceve. Poi la situazione è ancora più complessa e qui non me ne intendo molto, faccio un esempio che ho letto tempo fa. Per il software, che è immateriale e gode di proprietà completamente a sé stanti dalle cose immateriali la situazione è probabilmente molto diversa. Però se sei un artista (diciamo famoso) che fai quadri, allora tu puoi cedere i diritti di un'opera vendendola, però l'opera è tua nel senso che tu sei il realizzatore (ci sono dei diritti che sono inalienabili). In teoria potresti richiedere a chi l'ha acquistata di poterla visionare per controllarne il buon stato. Se chi l'ha acquistata la distrugge potresti fargli causa e chiedere un risarcimento danni. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Petizione per uso di software interoperabile nell'UE: http://openparliament.eu/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/5400cc49.8030...@gmail.com
Re: R: Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 29/ago/2014 22:15 solver sol...@gmx.com ha scritto: Ps Top quoto x il motivo implicito della domanda e io uso un samsung che fa quello che vuole o devo spendere 800 euro x far contento qualcuno? Io non ho speso 800 euro, uso android su uno smartphone, il client di suo fa il top quoting, mi prendo la briga di cancellare la parte di messaggio che non serve e scrivo una risposta dopo la domanda... E come ne tanti altri partecipanti alla lista, ma vista la strafottenza della tua risposta, e l'arroganza di non rispettare le regole, per quanto mi riguarda è chiuso ogni colloquio. Mi scuso con il resto della lista, e mi tiro fuori dalla discussione. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 28/08/2014 07:36, Gollum1 ha scritto: Il 28/ago/2014 06:58 Saturno satu...@dellafonte.eu mailto:satu...@dellafonte.eu ha scritto: Fatemi sapere le vostre opinioni, un software libero puo' essere segretissimo? Secondo me sì! Dipende con quale licenza (anche libera) viene rilasciato. E dipende anche da chi è l'utente finale. Parlando di GPL, se io prendo un pacchetto software rilasciato con la GPL e lo modifico, ma lo uso all'interno della mia organizzazione e non lo rilascio pubblicamente, non sono tenuto a rilasciare il codice sorgente. Nella PA non è detto che il software che usano debba per forza essere rilasciato al cittadino, la cosa importante è che i protocolli e i dati siano liberamente fruibili. Cosa il cittadino uso per leggerli può non interessare (generalmente poi sono PDF o pagine web). Viceversa, se rilascio al pubblico un pacchetto modificato, se qualcuno mi fa la richiesta di visionare il codice (ribadisco, GPL), sono tenuto, anzi, obbligato a dargli il codice. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it http://www.gollumone.it E' come hai detto e aggiungo la seguenti considerazioni: In questa modalità d'uso non c'è una sostanziale differenza fra un software GPL e un software fatto su commessa in cui uno dei requisiti sia l'acquisizione dei diritti sui sorgenti da parte del committente, salvo che nel primo caso (licenza GPL) il programma deve essere già stato rilasciato pubblicamente. Se il committente ha i diritti sui sorgenti, può a un certo punto decidere di rilasciarlo con licenza GPL (se non c'è una clausola di riservatezza che riguarda il segreto industriali dell'appaltatore). Non ho però ben chiaro se un software su commessa, in cui l'appaltatore richiede all'appaltante il rilascio dei sorgenti con licenza GPL, può essere liberamente diffuso anche dall'appaltatore. Se l'appaltatore NON può diffondere i sorgenti penserei, ma chiedo conforto, che la licenza GPL viene applicata DOPO il rilascio del codice all'appaltante e quindi il primo accordo fra appaltante e appaltatore NEI FATTI non la prevede. Vorrei estendere le considerazioni anche a un ulteriore argomento che mi sembra cruciale e che riguarda il rapporto tra licenza GPL e servizi cloud: quando usiamo software nel cloud non veniamo siamo posti a conoscenza del codice. Luciano
Re: [OT] Una ferale notizia?
fran...@modula.net writes: Vi sembra una gran bella trovata mettere a disposizione di un ipotetico nemico i sorgenti GNU di un software di lancio e navigazione di un missile, software finanziato con le vostre tasse e difficilmente deviabile in quanto ben debuggato - e gratuitamente - dalla comunità open source di cui facciamo parte? C'era una volta una agenzia spaziale europea a caso, questa agenzia spaziale europea a caso aveva un vettore funzionante chiamato Arianne IV. Arrivò la decisione dei dirigenti di creare un nuovo e più potente vettore, Arianne V. Vennero i responsabili della preparazione del codice di controllo navigazione (non dico la nazione, ma la so) e affermarono possiamo risparmiare varie decine di migliaia di euro (su svariati milioni!) utilizzando direttamente il software di controllo di Arianne IV su Arianne V. Applausi e approvazione. Arriva il giorno del lancio. Il computer di bordo si inizializza e dice bene, sono ad altezza tale (diciamo 10 m slm) e velocità 0. Peccato per il computer di navigazione che Arianne V - confrontato ad Arianne IV - sia un dragster e quando il nostro computer di controllo fa quella affermazione il missile sia già in volo e corra come un razzo. E qui devo fare una digressione sui controlli automatici (ramo cui appartiene il programma di controllo navigazione di un missile). Nei controlli automatici si usano delle funzioni matematiche che sono sicure solo quando le si fa lavorare su un certo insieme di valori, altrimenti danno errori - che in un computer si trasformano in eccezioni (SIGFPE nel caso di Linux). Per maggiori dettagli vedete ad esempio http://it.wikipedia.org/wiki/Controllo_automatico Risultato? Il povero computer di controllo si trova a lavorare con valori al di fuori dell'insieme in cui le funzioni matematiche non vanno in errore. Quindi il computer va in errore e... - non c'è supporto di debug o per trappare e gestire l'errore? - Non serve! Il sistema ha dimostrato di essere funzionante in tutti i voli di Ariane 4 OOps, l'errore c'è stato, viene lanciato un SIGFPE e visto che nessuno lo gestisce, il programma viene terminato scaricando il core dump. Su disco? Disco?? Ma siamo matti? I dischi PESANO e vanno a discapito del carico pagante. Quindi il computer scarica il dump in memoria e... sovrascrive i registri di controllo degli ugelli, forzando una strettissima virata che compromette l'integrità strutturale del missile che si spezza. La cosa viene rilevata dall'apertura del circuito di cui fa parte un sottile conduttore che ricopre il missile come una 'calza', rotto il conduttore si considera compromessa l'integrità strutturale e parte l'autodistruzione. Da terra premono il pulsante apposito solo per essere sicuri. Morale: anche se ti rubano il programma di controllo non è detto che siano in grado di debuggarlo. Secondo errore: pensare che il software libero implichi la comunità. Io posso fare un programma per un singolo cliente e cederglielo sotto GNU GPL. Posso anche non distribuire ulteriormente il programma, i.e. perché il cliente è anche mio amico e voglio lasciargli un vantaggio o più probabilmente perché nessun'altro me lo chiede o ancora più probabilmente tale prodotto non risulta immediatamente riutilizzabile. Ma potrei usare comunque parti dell'applicazione in altre per usi diversi o anche in altre per gli stessi usi ma che sono diverse perché diversi sono i processi in cui si inseriscono. Tutto questo con i sorgenti che rimangono solamente nelle mie mani ed in quelle dei miei clienti. Peraltro, non è infrequente che una P.A. commissioni la creazione di un programma che rimane proprietà della P.A. e la cui ridistribuibilità viene decisa dalla P.A. proprietaria e non dalla software house creatrice. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21502.59750.912279.938...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno 25/ago/2014, alle ore 18:03, Marco Bertorello marco.bertore...@gmail.com ha scritto: Il 22 agosto 2014 18:51, Christian Surchi csur...@debian.org ha scritto: l tipo dell'articolo fa ragionamenti condivisibili, ma ne fa anche altri poco fondati Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero nella PA, il fatto che sia *giusto* ? Standing ovation e applausi di sottofondo! Essendo strumenti pubblici per uso pubblico da parte (anche, ma non solo) di dipendenti pubblici, pagati con soldi pubblici, penso che dovrebbero essere sviluppati in modo trasparente al cittadino. Anche per incoraggiare un uso responsabile delle risorse (tempo, energie, personale, e, solo per ultimo, denaro), che parte dal riuso degli strumenti disponibili: magari parti di software sviluppato per gli uffici del catasto potrebbe essere utilizzato negli ospedali pubblici o nelle scuole, per esempio. Manca il SL che fa tal funzione? Benissimo! La PA può indirre un bando per la fornitura di un software che soddisfi tale funzione a cui può partecipare chiunque, basta che il software sia libero. Così MS non può rompere con la storia della concorrenza sleale: se rilascia Office come software libero, può stare nella PA... altrimenti, via dalle scatole e largo ai produttori locali di software libero! Sono d’accordo. Tra l’altro ci sono ormai un certo numero di esempi di software libero venduto a livello commerciale, quindi non regge più neanche il ragionamento che il software non viene liberato perché non remunerativo. Microsoft potrebbe anche fare una versione libera per le PA e una versione con funzioni aggiuntive proprietarie per i privati, che potrebbe continuare a vendere come fa finora (certo, correndo un po’ di più, perché competerebbe con i fork della versione libera che emergerebbero nel frattempo, ma tant’è...). Davvero non capisco l'ostinazione di cercare soluzioni tecniche quando problemi tecnici non ve ne sono… Sono d’accordo. Se in questo momento non abbiamo software libero per alcuni usi, è solo perché evidentemente non c’è stata sufficiente massa critica” di sviluppatori di software libero attorno a quel problema. Quello che a mio avviso dovrebbe fare lo Stato, se vivessimo in un mondo ideale, ovviamente, è favorire la formazione di questa massa critica con leggi, decreti e regolamenti che (per esempio) impongano l’uso di software libero e formati liberi nella PA, e vigilare perché queste norme siano rispettate (è questo uno dei nostri punti deboli in Italia, facciamo le leggi e non le facciamo applicare). Detto ciò, mi rimane un dubbio: questa discussione è sicuramente appassionante, ma ormai non sarà mica OT in debian-italian?!?!? ;-) saluti gerlos -- Fairy tales are more than true, not because they tell us that dragons exist, but because they tell us that dragons can be beaten. G. K. Chesterton http://gerlos.altervista.org gerlos +- - - gnu/linux registred user #311588 -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/98decbfe-eaf2-495c-b6a5-05e9bd9d7...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 28 agosto 2014 10:33, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: fran...@modula.net writes: Vi sembra una gran bella trovata mettere a disposizione di un ipotetico nemico i sorgenti GNU di un software di lancio e navigazione di un missile, software finanziato con le vostre tasse e difficilmente deviabile in quanto ben debuggato - e gratuitamente - dalla comunità open source di cui facciamo parte? C'era una volta una agenzia spaziale europea a caso, questa agenzia spaziale europea a caso aveva un vettore funzionante chiamato Arianne IV. Arrivò la decisione dei dirigenti di creare un nuovo e più potente vettore, Arianne V. Vennero i responsabili della preparazione del codice di controllo navigazione (non dico la nazione, ma la so) e affermarono possiamo risparmiare varie decine di migliaia di euro (su svariati milioni!) utilizzando direttamente il software di controllo di Arianne IV su Arianne V. Applausi e approvazione. Arriva il giorno del lancio. Il computer di bordo si inizializza e dice bene, sono ad altezza tale (diciamo 10 m slm) e velocità 0. Peccato per il computer di navigazione che Arianne V - confrontato ad Arianne IV - sia un dragster e quando il nostro computer di controllo fa quella affermazione il missile sia già in volo e corra come un razzo. [...] Morale: anche se ti rubano il programma di controllo non è detto che siano in grado di debuggarlo. Il fatto che sia libero o meno, non influisce in alcun modo sul fatto che sia fatto bene il software in se', ne che l'ingegnerizzazione dell'intero sistema (di cui questo software è parte) sia fatta bene, tantomeno che chi le implementa effettui tutti i test e le previsioni del caso possibili ed immaginabili. Decisioni discutibili (per non dire stupide) come quella descritta, dove il disco costa quindi se ne fa a meno (come se perdere i dati fosse più economico), vengono prese alla stessa maniera, sia con software libero, sia con software proprietario. Secondo errore: pensare che il software libero implichi la comunità. Io posso fare un programma per un singolo cliente e cederglielo sotto GNU GPL. Posso anche non distribuire ulteriormente il programma, i.e. perché il cliente è anche mio amico e voglio lasciargli un vantaggio o più probabilmente perché nessun'altro me lo chiede o ancora più probabilmente tale prodotto non risulta immediatamente riutilizzabile. Ma potrei usare comunque parti dell'applicazione in altre per usi diversi o anche in altre per gli stessi usi ma che sono diverse perché diversi sono i processi in cui si inseriscono. Tutto questo con i sorgenti che rimangono solamente nelle mie mani ed in quelle dei miei clienti. Se è libero, però, non puoi prevedere che rimanga solo nelle tue mani, se lo distribuisci (con licenza libera) anche ai tuoi clienti: è lo scopo della licenza. Però, d'altra parte, hai la garanzia che rimanga libero! Peraltro, non è infrequente che una P.A. commissioni la creazione di un programma che rimane proprietà della P.A. e la cui ridistribuibilità viene decisa dalla P.A. proprietaria e non dalla software house creatrice. In questi casi, l'importante è che la P.A. riceva il software con una licenza libera, poi se non vuole condividerlo ne ha tutto il diritto, ma almeno in questo modo non è tenuta per le palle dal vendor di turno bye, -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CALymkU5a2=ntrprp15e1qxpiuvbvjp7rjabj2oodq62wxsf...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno 25/ago/2014, alle ore 20:18, Davide Prina davide.pr...@gmail.com ha scritto: On 25/08/2014 19:48, Alessandro Pellizzari wrote: ma se la PA non compra da MS (e altre aziende americane) poi ci troviamo con un embargo come la Russia. non penso proprio. Al massimo appaiono magicamente una o più persone che ti accusano pubblicamente di essere anti-USA. Ma anche no: non si può certo proibire l’acquisto di software da aziende americane, e comunque imporre l’uso di software libero per le PA non impedirebbe certo ad aziende americane di vendere i propri prodotti, purché siano software libero (e non è che negli USA non si produca software libero!). Anzi, probabilmente potrebbe far emergere nuovi attori sul mercato. Per una volta microsoft peserebbe un po’ meno. saluti gerlos -- Fairy tales are more than true, not because they tell us that dragons exist, but because they tell us that dragons can be beaten. G. K. Chesterton http://gerlos.altervista.org gerlos +- - - gnu/linux registred user #311588 -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/bf44bfee-c685-4034-80a2-792b8758c...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno 25/ago/2014, alle ore 20:35, Mario mariogo...@tiscali.it ha scritto: Il 25/08/2014 18:03, Marco Bertorello ha avuto l'onore e l'ardire di scrivere: Se il SL fosse *imposto* per legge alla PA, starà alla PA e ai suoi tecnici (pagati da noi per fare questo, eh...) farla funzionare con SL. Non entro in merito perché concordo circa la questione morale nell'adozione del SL (è giusto!), ma vorrei aggiungere che le PA sono già costrette ad adottare SL tranne in alcuni casi descritti. Vedi la legge 134/2012 ma soprattutto il Codice dell'amministrazione digitale (circolare 63/2013 dell'Agenzia per l'Italia Digitale) Tra i risultati di Google, questo [1] è il primo che ho trovato. Un post (non certo autorevole) che delinea due cose essenziali con minime citazioni normative. Lavoro come insegnante nella Pubblica Istruzione e costantemente cerco di far capire ai piani alti l'importanza del SL da un punto di vista filosofico e pratico, più che per quello economico. Il problema con cui mi sono scontrato spesso è la (falsa) pigrizia di fronte al cambiamento e ad un pregiudizio di fondo per cui l'open-source appare come un movimento per smanettoni e non per utenti comuni... Io aggiungerei anche che, a parte le belle parole sull’innovazione di cui i politici amano riempirsi la bocca, al contrario dei paesi anglosassoni che ho conosciuto, qui in Italia c’è un po' dappertutto un atteggiamento di sufficienza e quasi rifiuto nei confronti delle scienze e delle tecnologie, come se fossero “giocattoli per smanettoni”, non adatti all’uomo della strada o a chi è un po’ più avanti d’età. Aggiungici poi la grossolanità e l’approssimazione con cui spesso vengono implementate queste tecnologie (più per fare l’appalto che non per erogare un servizio), grossolanità ed approssimazione che danno il pretesto per giustificare quell’atteggiamento di sufficienza… Oltre a tutte le considerazioni, avremmo anche un serio bisogno di più cultura scientifica e tecnologica… saluti gerlos -- Fairy tales are more than true, not because they tell us that dragons exist, but because they tell us that dragons can be beaten. G. K. Chesterton http://gerlos.altervista.org gerlos +- - - gnu/linux registred user #311588 -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/01e327d1-b85f-46a3-aba1-7efef0a9e...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 28/08/2014 06:36, Saturno wrote: le licenze software cosiddette libere garantiscono alcuni diritti dell'utilizzatore del software come per esempio la possibilità di usare il software per qualsiasi scopo, di poter accedere al relativo codice sorgente, e di modificarlo come meglio si crede, ma tali licenze NON obbligano in nessuno modo l'utente a divulgarne il codice sorgente. non è proprio così. Semplifico l'argomento. Primo se tu prendi un software libero e lo usi solo internamente: non lo distribuisci e non lo fai usare in nessun modo all'esterno della tua organizzazione (es: tramite uso remoto, ad esempio WEB), allora puoi farne quello che vuoi. Puoi mischiarlo anche con software non libero o comunque con software rilasciato sotto una licenza incompatibile (potrebbero essere entrambi software liberi, ma le licenze incompatibili tra loro). Se invece lo fai usare all'esterno senza distribuirlo, allora bisogna iniziare a distinguere che licenza libera usi. Se stai usando software con una licenza AGPL3, allora sei costretto a distribuire anche i sorgenti, se hai apportato delle modifiche. Se invece distribuisci il software, allora sei obbligato a distribuire anche i sorgenti se hai usato una licenza del tipo GPL/LGPL/AGPL (poi a seconda della versione della licenza l'obbligo ha delle varianti). In altri casi di licenza di software libero non hai questo obbligo (es: BSD modificata). per una categorizzazione delle licenze vedi: https://www.gnu.org/licenses/license-list.html il fatto che le pubbliche amministrazioni adottino software libero (giusto!) non implica che il codice sorgente di tali software DEBBA essere reso pubblico , infatti, molte PA attualmente usano software libero, ma non lo distribuiscono. Molte lo modificano e non distribuiscono le modifiche, perché l'uso è solo interno. significa soltanto che i diritti dell'utente di cui sopra sono garantiti, in questo caso alla PA. La valutazione sul fatto se sia conveniente o meno rendere pubblico il codice, distribuendo il software, spetta all'utente e a lui soltanto. non è proprio così, vedi quanto ho scritto sopra. In sintesi: Uso remoto e AGPL = obbligo distribuzione modifiche sorgenti Distribuzione e licenza tipo GPL/LGPL/AGPL = obbligo distribuzione anche sorgenti (con varianti). Distribuzione e licenza tipo BSD modificata = nessun obbligo per la distribuzione dei sorgenti. La corrente di pensiero dell' Open Source ritiene che divulgarlo permetta di migliorarlo e renderlo piu' robusto, e in alcuni ambiti,come l'implementazione degli algoritmi crittografici, ciò e' ampiamente accettato da tutti; di open source non me ne intendo molto. Però il discorso qui sarebbe un po' più complesso. Faccio solo una piccola premessa. Se stiamo parlando di sorgenti e di software libero, allora la distribuzione permette a chi lo modifica di poterlo distribuire. Se stiamo parlando di software open source, ma non libero, allora potrebbe non essere permesso o limitata la possibilità di distribuire le modifiche o limitare altre libertà che ha invece il software libero. Poi se invece parliamo di crittografia, allora tutto il discorso cambia completamente. Un algoritmo di crittografia è qualcosa di molto complesso e, internazionalmente dagli esperti, è ritenuto un codice crittografico sicuro solo se ha avuto il vaglio degli esperti internazionali. Questo perché è complicatissimo stabilire la bontà o meno di qualcosa di nuovo (o la modifica di qualcosa di esistente) e solo la valutazione di molte persone esperte può dare un giudizio abbastanza attendibile. Quindi se una società inventa un algoritmo di crittografia e lo mantiene segreto, allora per gli esperti è intrinsecamente insicuro. L'equazione software libero = codice conosciuto dal mondo intero è secondo me assolutamente da sfatare perchè non c'entra il punto della questione, per quanto possa a prima vista sembrare paradossale. se crei un software e non lo distribuisci, allora quel software non è libero in nessun modo, anche se gli hai agganciato una licenza libera. Per essere libero devi distribuirlo, altrimenti è come non aver messo la licenza libera. Lo stesso discorso vale per modifiche di un software libero. Perché è un prodotto derivato. In pratica puoi dire che è software libero solo se usi software libero e non lo modifichi. Faccio un esempio banale: io faccio sedie per diletto e ci metto un prezzo di 0,01 € a sedia. Però non le metto in vendita. Posso dire che le mie sedie sono economiche? No, se non le vendo il prezzo è come se non l'avessero. Fatemi sapere le vostre opinioni, un software libero puo' essere segretissimo? no Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Petizione contro i brevetti software in Europa: http://petition.stopsoftwarepatents.eu/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 28/08/2014 12:17, gerlos wrote: Il giorno 25/ago/2014, alle ore 20:18, Davide Prina davide.pr...@gmail.com ha scritto: Al massimo appaiono magicamente una o più persone che ti accusano pubblicamente di essere anti-USA. Ma anche no: non si può certo proibire l’acquisto di software da aziende americane ti dico questo perché è già accaduto più volte. Ad esempio ad una convention su OpenOffice.org quando c'era ancora Sun, un italiano che stava parlando ed elogiava OOo consigliandone l'uso... è stato accusato da un americano del pubblico di essere anti-USA... C'era il filmato in rete... se magari hai un po' di tempo riesci a trovarlo. Forse ne avevamo parlato anche qui in lista... un bel po' di anni fa. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki I lati oscuri del secure boot: https://www.fsf.org/campaigns/secure-boot-vs-restricted-boot/whitepaper-web Petizione contro il secure boot: https://www.fsf.org/campaigns/secure-boot-vs-restricted-boot/statement GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53ff85b7.8070...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
La cosa che non mi è chiara è questa: se crei un software e non lo distribuisci, allora quel software non è libero in nessun modo, anche se gli hai agganciato una licenza libera. Per essere libero devi distribuirlo, altrimenti è come non aver messo la licenza libera. Mettiamo il caso sia un imprenditore, e commissiono un software che ritengo dia alla mia azienda un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza; incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! Da quello che ho capito io questo e' possibile, ma ammetto la mia ignoranza in merito e ti ringrazio per il link che ora vado a leggere (prima ho voluto risponderti alla cieca pero'). Anche i termini, come utente, distribuire etc credo che abbiano un peso ben maggiore di quello che sembra a prima vista per cui vedro' di studiare. Ciao Luca -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1409262970.31660.16.ca...@satellite.toshiba.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 28/ago/2014 23:56 Saturno satu...@dellafonte.eu ha scritto: La cosa che non mi è chiara è questa: se crei un software e non lo distribuisci, allora quel software non è libero in nessun modo, anche se gli hai agganciato una licenza libera. Per essere libero devi distribuirlo, altrimenti è come non aver messo la licenza libera. Mettiamo il caso sia un imprenditore, e commissiono un software che ritengo dia alla mia azienda un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza; incarico una società di produrlo e pretendo che sia software libero: perchè voglio farlo modificare dai miei programmatori interni alla bisogna, utilizzarlo per qualsiasi scopo, installarlo su un qualsiasi numero di macchine senza royalty da pagare, etc etc... Se lo hai commissionato tu, non importa che sia software libero, è tuo, hai i sorgenti e ci fai quello che vuoi... Sei tu il detentore della licenza, e puoi decidere di mettere la licenza che vuoi, nel momento in cui decidi di distribuirlo. A questo punto della storia, prima cioè di qualsiasi tentativo di distribuirlo, non è come aver messo la licenza non libera dal mio punto di vista, perchè la licenza libera mi dà alcuni vantaggi piu' o meno sostanziali. Nessun vantaggio... Se non c'è distribuzione, è come non avere licenza. Ora mi stai dicendo che il giorno che io modifichero' quei sorgenti, sarò obbligato a pubblicare le modifiche pubblicamente ?? (dove poi...ed entro quanto) Se lo hai distribuito con una licenza libera tipo GPL V3, sì... E no... Visto che sei il detentore della licenza, puoi cambiarla in qualsiasi momento, addirittura metterne due o più... Per esempio: GPL per uso personale un'altra licenza più restrittiva per uso commerciale. Il programma l'ho pagato e non voglio che altre aziende concorrenti ne usufruiscano a gratis (e nemmeno a pagamento), per cui ho intenzione di tenere i sorgenti in una cassetta di sicurezza inespugnabile e far morire con me il segreto del mio successo! Lo distribuisci con una licenza closed, se vuoi distribuirlo. Da quello che ho capito io questo e' possibile, ma ammetto la mia ignoranza in merito e ti ringrazio per il link che ora vado a leggere (prima ho voluto risponderti alla cieca pero'). Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Se lo hai commissionato tu, non importa che sia software libero, è tuo, hai i sorgenti e ci fai quello che vuoi... Sei tu il detentore della licenza, e puoi decidere di mettere la licenza che vuoi, nel momento in cui decidi di distribuirlo. Come non importa...il software è mio SOLO se è libero. Forse non mi sono spiegato bene, io parlo delle condizioni con le quali MI deve essere rilasciato il software dai produttori, non di un'eventuale licenza che devo mettere io sui sorgenti. In linea teorica poi il possesso dei sorgenti non garantisce che quel software sia libero (forse poi nella realta' queste distinzioni,sono meno nette, non so) Se vado in un negozio a comprare Microsoft Office, nonostante io paghi in contanti, quel programma non sara' mai veramente mio, rimane sempre un po' (un bel po') di Mr Gates, perche' chi lo ha prodotto ci ha apposto una licenza limitante. Non credo che sia un vizio soltanto della Microsoft o di altre aziende di simile grandezza, potrebbe accadere anche in realta' piu' piccole, eventualmente anche per quanto riguarda lavori su commissione. Ciao Luca -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1409267435.31660.43.ca...@satellite.toshiba.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 29/ago/2014 01:11 Saturno satu...@dellafonte.eu ha scritto: Se lo hai commissionato tu, non importa che sia software libero, è tuo, hai i sorgenti e ci fai quello che vuoi... Sei tu il detentore della licenza, e puoi decidere di mettere la licenza che vuoi, nel momento in cui decidi di distribuirlo. Come non importa...il software è mio SOLO se è libero. No. Se lo hai commissionato tu è tuo, altrimenti sei un pirlotto che non sa fare i contratti. Forse non mi sono spiegato bene, io parlo delle condizioni con le quali MI deve essere rilasciato il software dai produttori, non di un'eventuale licenza che devo mettere io sui sorgenti. In linea teorica poi il possesso dei sorgenti non garantisce che quel software sia libero (forse poi nella realta' queste distinzioni,sono meno nette, non so) Se hai in mano i sorgenti e ne sei il prioritario ci puoi fare quello che vuoi. Se vado in un negozio a comprare Microsoft Office, nonostante io paghi in contanti, quel programma non sara' mai veramente mio, rimane sempre un po' (un bel po') di Mr Gates, perche' chi lo ha prodotto ci ha apposto una licenza limitante. non lo hai commissionato tu, non ne sei il proprietario. Non credo che sia un vizio soltanto della Microsoft o di altre aziende di simile grandezza, potrebbe accadere anche in realta' piu' piccole, eventualmente anche per quanto riguarda lavori su commissione Se quando fai il contratto con il produttore, scrivi sul contratto che TU sei il proprietario e che A TE devono essere consegnati i sorgenti, così deve essere... Poi tu come prioritario decidi SE divulgarlo e nel caso CON quale licenza, e quindi solo in questo caso, se hai scelto una licenza tipo GPL DEVI RILASCIARE I SORGENTI. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 26/08/2014 23:51, Marco Bertorello ha scritto: Il 26 agosto 2014 21:43, Davide Prina davide.pr...@gmail.com ha scritto: On 26/08/2014 20:49, franchi wrote: In altri casi, l'open source è improponibile: es. nei settori difesa o sicurezza interna. secondo me sono esempi che non stanno in piedi. In entrambi i casi è meglio l'uso di software libero, ma, come dicevo nell'altra mia mail, soprattutto di formati liberi. bastava andare appunto a sentire, anche solo per curiosità, i discorsi di Correa di cui parlavo prima, dove esplicitamente diceva che non si può affidare il controllo di infrastrutture critiche (faceva proprio l'esempio dell'esercito) a un software di cui non si ha il controllo. Voglio dire che rendere pubblico il codice di talune applicazioni sarebbe già una falla in sé è stato dimostrato che rendere disponibili i sorgenti non implica una riduzione sulla sicurezza rispetto ad un prodotto che non li rende disponibili. Quoto, la sicurezza attraverso la segretezza è semplicemente falsa. Comunque nessuno obbliga la PA a rilasciare pubblicamente il software libero che usa; da un certo punto di vista, è suo interesse avere revisione e patch gratuite, dalla comunità. Almeno, per certi tipi di software. Non ho fatto nessuna similitudine del genere. Anzi, ho specificato che il committente dovrebbe comunque possedere il codice sorgente, anche se non lo rende pubblico per motivi di sicurezza, che possono trovare una giustificazione più alta che non la possibilità di debug a opera di terzi. Quando si parla dei settori sicurezza e difesa, ovviamente, non mi riferisco ai programmi per le paghe o al gestionale per l'inventario degli arredi. Anzi, vorrei rincarare la dose per affermare che in alcuni casi anche semplicemente sapere dell'esistenza di un software che svolge determinate operazioni può essere una falla rilevante. Non faccio esempi: lascio alla vostra intelligenza. ad esempio, rendere di dominio pubblico la struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e questo in certi settori non è bene. scusa, ma questo cosa c'entra con il software libero o con qualsiasi altro software... qui mi stai facendo l'esempio di uso di un software generico... perché mai chi usa un database distribuito come software libero dovrebbe anche distribuire la struttura del database che usa, etc, etc... forse non hai idea di un progetto dinamico di grosse dimensioni quante modifiche continue abbia. Ammesso e non concesso che ciò che pubblichi, magari per i vantaggi di quì sopra, non è necessariamente *tutto* quello che usi o esattamente uguale... comunque, mi pare una bella cosa, che un cittadino possa vedere che dati raccolga la sua PA... no? Ovviamente non vuol dire che non dev'esserci sicurezza, ma non è nascondere il problema il modo per ottenerla. Credo che qui però si travalichi il problema del software per entrare in un campo diverso, e cioè quello del rapporto fra stato e cittadino. C'è già il T.U. sulla Privacy che regola la materia dei dati, che comunque non sono soggetti alla licenza GNU. Luciano -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fdeadc.8050...@modula.net
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 27 agosto 2014 16:27, fran...@modula.net fran...@modula.net ha scritto: Il 26/08/2014 23:51, Marco Bertorello ha scritto: Il 26 agosto 2014 21:43, Davide Prina davide.pr...@gmail.com ha scritto: On 26/08/2014 20:49, franchi wrote: In altri casi, l'open source è improponibile: es. nei settori difesa o sicurezza interna. secondo me sono esempi che non stanno in piedi. In entrambi i casi è meglio l'uso di software libero, ma, come dicevo nell'altra mia mail, soprattutto di formati liberi. bastava andare appunto a sentire, anche solo per curiosità, i discorsi di Correa di cui parlavo prima, dove esplicitamente diceva che non si può affidare il controllo di infrastrutture critiche (faceva proprio l'esempio dell'esercito) a un software di cui non si ha il controllo. Voglio dire che rendere pubblico il codice di talune applicazioni sarebbe già una falla in sé è stato dimostrato che rendere disponibili i sorgenti non implica una riduzione sulla sicurezza rispetto ad un prodotto che non li rende disponibili. Quoto, la sicurezza attraverso la segretezza è semplicemente falsa. Comunque nessuno obbliga la PA a rilasciare pubblicamente il software libero che usa; da un certo punto di vista, è suo interesse avere revisione e patch gratuite, dalla comunità. Almeno, per certi tipi di software. Non ho fatto nessuna similitudine del genere. Anzi, ho specificato che il quale similitudine? noi commentavamo la tua asserzione che abbiamo quotato: è banalmente falsa committente dovrebbe comunque possedere il codice sorgente, anche se non lo rende pubblico per motivi di sicurezza, che possono trovare una giustificazione più alta che non la possibilità di debug a opera di terzi. Quando si parla dei settori sicurezza e difesa, ovviamente, non mi riferisco ai programmi per le paghe o al gestionale per l'inventario degli arredi. Non vedo differenze, almeno nel software. Se parliamo di dati è un'altro discorso, ma di per se un software per il controllo del lancio dei missili e un software per la gestione dei badge d'accesso, sono la stessa identica cosa. Poi, chiaramente, se c'è hardcodato dentro il codice di lancio, uno se lo va anche a cercare :D Anzi, vorrei rincarare la dose per affermare che in alcuni casi anche semplicemente sapere dell'esistenza di un software che svolge determinate operazioni può essere una falla rilevante. Non faccio esempi: lascio alla vostra intelligenza. L'unico esempio sensato è quello del software che fa $COSE all'insaputa dell'utente. E questo per me è un bug, non una feature. ad esempio, rendere di dominio pubblico la struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e questo in certi settori non è bene. scusa, ma questo cosa c'entra con il software libero o con qualsiasi altro software... qui mi stai facendo l'esempio di uso di un software generico... perché mai chi usa un database distribuito come software libero dovrebbe anche distribuire la struttura del database che usa, etc, etc... forse non hai idea di un progetto dinamico di grosse dimensioni quante modifiche continue abbia. Ammesso e non concesso che ciò che pubblichi, magari per i vantaggi di quì sopra, non è necessariamente *tutto* quello che usi o esattamente uguale... comunque, mi pare una bella cosa, che un cittadino possa vedere che dati raccolga la sua PA... no? Ovviamente non vuol dire che non dev'esserci sicurezza, ma non è nascondere il problema il modo per ottenerla. Credo che qui però si travalichi il problema del software per entrare in un campo diverso, e cioè quello del rapporto fra stato e cittadino. Veramente tutto il vertice del mio discorso si basa proprio sul voler lasciar perdere i dettagli implementativi (che sono davvero irrilevanti, o comunque affrontabili, se c'è una volontà politica), tecnici ed economici, e puntare più l'attenzione sul lato politico della questione[1]. IMHO il software libero non va usato perchè migliore, non va usato perchè più economico: va usato perchè libero! C'è già il T.U. sulla Privacy che regola la materia dei dati, che comunque non sono soggetti alla licenza GNU. I dati sono una cosa, il software è un'altra. Anche molti dati possono essere pubblici (il catasto per esempio), ma l'argomento meriterebbe non un thread, ma prorpio una mailing-list ad-hoc. bye, [1] Ai geek piace illudersi di poter ignorare la politica: potete anche ignorarla, ma la politica non ignorerà voi. (RMS) -- MB -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/calymku653b-0d+tdfmqybfbwfz-eafdpehgdpuchzdyhz7q...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Marco Bertorello writes: Non vedo differenze, almeno nel software. Se parliamo di dati è un'altro discorso, ma di per se un software per il controllo del lancio dei missili e un software per la gestione dei badge d'accesso, sono la stessa identica cosa. Si se ti riferisci al badge con cui si accede alla sala con la console di lancio, ovvero se ritieni 'uguali' software che bloccano l'accesso a risorse di pari importanza. Anche se probabilmente nel software di controllo di lancio del missile c'è il controllo che la traiettoria sia nei parametri per un certo periodo del volo. IMHO il software libero non va usato perchè migliore, non va usato perchè più economico: va usato perchè libero! Parole sacrosante e non (solo) dal punto di vista ideologico. L'assenza di limiti sull'uso e la possibilità di ispezionare e (far) modificare il codice sono dei bonus micidiali. [1] Ai geek piace illudersi di poter ignorare la politica: potete anche ignorarla, ma la politica non ignorerà voi. (RMS) Il più bell'hack che conosca è proprio quello con cui RMS ha preso una legge fatta per limitare i diritti degli utenti e l'ha usata per ottenere l'effetto opposto. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21501.61700.860778.989...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Marco Bertorello writes: Il 27 agosto 2014 16:53, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Si se ti riferisci al badge con cui si accede alla sala con la console di lancio, ovvero se ritieni 'uguali' software che bloccano l'accesso a risorse di pari importanza. no no, intendo proprio a livello di codice, non per cosa viene usato :) Pensa l'esempio del software di lancio dei missili: a livello di codice, posso utilizzarlo anche per gestire il rilascio delle crocchette nella ciotola del gatto. Devi reimplementare la logica nel caso delle crocchette che si dirigono fuori dalla ciotola... Poi sta all'implementazione di produzione essere adeguatamente protetta (o magari proprio irraggiungibile). Come ricorda Bruce Schneier, la sicurezza è un processo, non un prodotto; Ma il software è parte del processo. E il processo non deve arrecare un danno economico maggiore della perdita di ciò che deve proteggere (ecco perché io dicevo che i programmi possono non essere uguali). quindi che sia software chiuso per non far vedere come funziona, non vale granchè come sicurezza se poi c'è come password 'pippo' e non viene cambiata dal 1948... e questo è valido sia se non vuoi che i tuoi missili vengano lanciati, Su questo sono pienamente d'accordo. E ora capisco dove dici che sono uguali: per tutti e due cercare di nascondere cosa fanno con la chiusura del programma non serve a una cippa. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21501.63235.791101.92...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
A proposito di missili e crocchette per gatti: Il 27/08/2014 17:49, Marco Bertorello ha scritto Il 27 agosto 2014 17:19, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Marco Bertorello writes: Il 27 agosto 2014 16:53, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Si se ti riferisci al badge con cui si accede alla sala con la console di lancio, ovvero se ritieni 'uguali' software che bloccano l'accesso a risorse di pari importanza. no no, intendo proprio a livello di codice, non per cosa viene usato Pensa l'esempio del software di lancio dei missili: a livello di codice, posso utilizzarlo anche per gestire il rilascio delle crocchette nella ciotola del gatto. Devi reimplementare la logica nel caso delle crocchette che si dirigono fuori dalla ciotola... Bè ragazzi: mi sembra che a questo punto della discussione siamo arrivati alla frutta, e qui la chiudo pregandovi di formulare una risposta alla seguente domanda: Vi sembra una gran bella trovata mettere a disposizione di un ipotetico nemico i sorgenti GNU di un software di lancio e navigazione di un missile, software finanziato con le vostre tasse e difficilmente deviabile in quanto ben debuggato - e gratuitamente - dalla comunità open source di cui facciamo parte? Consiglio anche la lettura (o rilettura ma con maggiore attenzione) della seguente opera, propedeutica alla res militaris: Sun Tsu - L'arte della guerra - Cina - IV Secolo A.C. Luciano -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fe126c.4030...@modula.net
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 27/08/2014 16:53, Gian Uberto Lauri wrote: Marco Bertorello writes: Si se ti riferisci al badge con cui si accede alla sala con la console di lancio, ovvero se ritieni 'uguali' software che bloccano l'accesso a risorse di pari importanza. secondo me in entrambi i casi è meglio usare software libero... poi per vent'anni o più le password per eseguire il lancio dei missili nucleari USA è stata e nessuno l'ha mai cambiata... [1] La sicurezza non deriva solo dal software, ma anche da come viene usato [1] Ai geek piace illudersi di poter ignorare la politica: potete anche ignorarla, ma la politica non ignorerà voi. (RMS) Il più bell'hack che conosca è proprio quello con cui RMS ha preso una legge fatta per limitare i diritti degli utenti e l'ha usata per ottenere l'effetto opposto. veramente le leggi sul copyright e sui brevetti sono nate con scopi completamente diversi da quelli per cui sono usati ora. Lo scopo era quello di invogliare le persone che avevano fatto un'opera o un'invenzione a divulgarla ottenendo in cambio la protezione della paternità, nel primo caso, e lo sfruttamento economico dell'invenzione, nel secondo... ma sempre per un limitato tempo. Questo perché molti tenevano per sé quanto prodotto... Poi tutto è andato degenerando e le due leggi sono state sfruttate per ottenere l'effetto opposto. Ciao Davide [1] un link a caso sull'argomento: http://www.agoravox.it/Il-codice-di-lancio-delle-testate.html -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Petizione contro il formato ms-ooxml: http://www.noooxml.org/petition Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fe1f4a.8080...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 27/08/2014 19:16, franchi wrote: Vi sembra una gran bella trovata mettere a disposizione di un ipotetico nemico i sorgenti GNU di un software di lancio e navigazione di un missile, software finanziato con le vostre tasse e difficilmente deviabile in quanto ben debuggato - e gratuitamente - dalla comunità open source di cui facciamo parte? hai dimenticato una cosa molto importante: l'hardware (i missili, la rampa di lancio, la sala di controllo, ...) i nemici non dovrebbero averlo e quindi quel software, così com'è non è da lui usabile con gli stessi risultati o addirittura non usabile completamente. Se è venuto in possesso dell'hardware, penso che abbia meno difficoltà ad avere anche il software. Poi oltre al software ci saranno anche tutte le parti di configurazione (non per la sua compilazione, ma per il suo uso con quel determinato hardware), che non devono venire rilasciati. Infine il software che gestisce tutto questo è di sicuro formato da molti pacchetti software che sono stati configurati per funzionare tra loro. È possibile rilasciare le singole parti che da sole non ti permettono di poter lanciare dei missili... Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Strumenti per l'ufficio: https://www.libreoffice.org GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fe225a.3050...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Wed 20 August 2014, alle 20:14 +0200, MaX ha scritto: Ma rimanendo nel campo informatico GNU... suppongo che tu conosci a menadito qualsiasi programma o tool opensource esistente sulla terra e sai configurarli ad occhi chiusi... o no? No, tutti siamo schiacciabottoni nella maggioranza dei campi che ci circondano e mai avremo la possibilità di capire neanche il 1% di quello che ci circonda neppure studiando tutta la vita. Suppongo che avrei dovuto perdermi nella metropolitana londinese, oppure sarei dovuto rimanere appiedato in qualche fermata dell'autobus, vivendo in una citta' dove quella rara volta in cui viene avvistato un mezzo pubblico si accelera per superarlo con la macchina. A Catania si sa: ad ogni persona corrisponde un mezzo di trasporto privato, e OGNI volta che il catanese esce di casa non puo' fare a meno di esclamare: e che XXX e' questo traffico OGGI?? Cio' non e' accaduto, perche' ho avuto la pazienza (essendo nel mio interesse) di leggere, e chiedere. Da zero a perfettamente in grado di muovermi nell'intricata rete di trasporti. E' un controesempio. Vi ho gia' scritto che non avevo mai pianificato un tragitto tramite mezzi pubblici? Nel caso specifico, io suppongo che la logica da attuare sia un'altra. Al posto di sponsorizzare gnu/linux come RISPARMIO, il cambio vada sponsorizzato come evviva adesso possiamo spendere gli stessi soldi in personale specializzato al posto delle licenze d'uso. Io ho installato debian sulle varie macchine utilizzate dalla mia famiglia, dalla mia ragazza, i genitori della mia ragazza, amici. Il livello medio di questa gente, relativamente ad un punto di vista informativo, si avvicina piu' al livello capra, che a quello hacker, eppure..eppur si muovono, parafrasando Galileo Perche' ho fatto il lavoro grosso io, a loro ho lasciato l'utilizzo e una parziale gestione del software (sanno come installare e rimuovere applicazioni, sebbene l'applicazione desiderata debba sempre suggerirla io), perche' l'ho reso accessibile (o meglio, ho reso particolarmente visibile, strumenti che gia' esistevano). Nulla di che, debian testing aggiornata ogni quando io dico di aggiornare. Per situazioni particolari, chiaramente chiamano me, ma il concetto e' che bisognerebbe sempre chiedere e affidarsi a qualcuno che sa quello che sta facendo. Miglioramenti rispetto al passato (windows): non devo fare manutenzione/reinstallazioni ogni 5 secondi, non devo fare un miliardo di cose che un sistema tendente all'imputtanamento richiede. Dunque, concludo: e' vero che non siamo scienziati in ogni campo dello scibile umano, ma e' anche vero che persone capaci hanno pensato anche a questa eventualita' e hanno convenuto, tutti assieme, che una prima soluzione facile e' LEGGERE, una seconda soluzione facile e' chiedere, in ambito di amicizia. In ambito lavorativo bisogna PAGARE. Non si puo' fare altrimenti, senza sminuire un lavoro molto bello tanto quanto incompreso da chi deve pagare. questo e' sostanzialmente il mio pensiero, scusate per la divagazione gratuita :D -- Francesco Alaimo - GnuPG ID Key: A07FF2DB Fingerprint 3D2F DCD4 6AB3 9C52 995A 969E D634 02FF A07F F2DB -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140827183837.ga13...@alaimo.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 26/08/2014 23:51, Marco Bertorello wrote: Il 26 agosto 2014 21:43, Davide Prina ha scritto: On 26/08/2014 20:49, franchi wrote: bastava andare appunto a sentire, anche solo per curiosità, i discorsi di Correa di cui parlavo prima, dove esplicitamente diceva che non si può affidare il controllo di infrastrutture critiche (faceva proprio l'esempio dell'esercito) a un software di cui non si ha il controllo. come gli scanner negli aeroporti USA... che sono talmente pieni di bug (scoperto recentemente) che è possibile passare con qualsiasi arma/esplosivo/... [1] ad esempio, rendere di dominio pubblico la struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e questo in certi settori non è bene. scusa, ma questo cosa c'entra con il software libero o con qualsiasi altro software... qui mi stai facendo l'esempio di uso di un software generico... perché mai chi usa un database distribuito come software libero dovrebbe anche distribuire la struttura del database che usa, etc, etc... forse non hai idea di un progetto dinamico di grosse dimensioni quante modifiche continue abbia. qui ho sbagliato io... probabilmente intendevi rendere pubblico l'applicativo della PA che salva i dati in un database e quindi rendere pubblica anche la struttura del database (se non come fa a funzionare il software?). Però in questo caso dai solo la struttura e non i dati, che potrebbero essere sensibili, privacy, ... In effetti in questo caso devi indicare quali tipi di informazioni potrebbero esserci, ma non quali effettivamente ci siano (un campo o una tabella potrebbe non essere mai compilata, prevista, ma poi mai compilata) e se i dati siano affidabili (magari sono dati approssimativi caricati o dedotti in automatico che non hanno nessuna affidabilità). Posso assicurarti che queste casistiche sono sempre presenti in grosse banche dati. mi pare una bella cosa, che un cittadino possa vedere che dati raccolga la sua PA... no? non potresti vederlo comunque perché i dati non li puoi avere. Come dicevo sopra non sai se sono compilati e se contengono qualcosa di sensato. L'aspetto divertente è che se la PA sviluppasse un software libero e lo rilasciasse, con in mente questo modello di sicurezza, probabilmente una valanga di cazzuti hacker si divertirebbe un mondo a trovargli tutti i bug possibili ed immaginabili, rendendolo, alla fine, un software molto più sicuro e il tutto completamente gratis! :) in teoria dovrebbero esserci già degli applicativi sviluppati e rilasciati, molti con licenza libera. Dovrebbe esserci un portale chiamato portale del riuso dove le PA dovrebbero cercare prima di implementare qualcosa (per non rifare qualcosa di già esistente). Ciao Davide [1] io avevo letto una notizia sui body-scanner, mentre ora ho trovato solo questa sugli scanner per i bagagli https://blog.kaspersky.it/hackerare-lo-scanner-di-sicurezza-dellaeroporto/ -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Client di posta: http://www.mozilla.org/products/thunderbird GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fe26dd.80...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Buongiorno a tutti, la discussione è molto interessante, e vorrei anche io dire la mia: secondo me c'è un fraintendimento su cosa sia e soprattutto cosa implichi il software libero, in alcuni interventi che sono stati fatti; le licenze software cosiddette libere garantiscono alcuni diritti dell'utilizzatore del software come per esempio la possibilità di usare il software per qualsiasi scopo, di poter accedere al relativo codice sorgente, e di modificarlo come meglio si crede, ma tali licenze NON obbligano in nessuno modo l'utente a divulgarne il codice sorgente. Questa puo' sembrare una banalità, ma evidentemente per alcuni non lo è: il fatto che le pubbliche amministrazioni adottino software libero (giusto!) non implica che il codice sorgente di tali software DEBBA essere reso pubblico , significa soltanto che i diritti dell'utente di cui sopra sono garantiti, in questo caso alla PA. La valutazione sul fatto se sia conveniente o meno rendere pubblico il codice, distribuendo il software, spetta all'utente e a lui soltanto. La corrente di pensiero dell' Open Source ritiene che divulgarlo permetta di migliorarlo e renderlo piu' robusto, e in alcuni ambiti,come l'implementazione degli algoritmi crittografici, ciò e' ampiamente accettato da tutti; ma come lo stesso Stallman mi pare affermi, questa è una valutazione esclusivamente tecnica, il cui esito non pregiudica nè rafforza il livello di libertà di quel determinato software, che è determinato esclusivamente dai diritti dell'utilizzatore che vengono o meno garantiti. Se quindi non ho dubbi nell'affermare che tutte le branche della PA dovrebbero utilizzare software libero per svolgere anche compiti sensibili (vedi missili e simili), non altrettanto sicuro sono in merito all'opportunita' di diffondere liberamente il codice relativo a operazioni sensibili al mondo intero: è una valutazione che va fatta caso per caso, da persone competenti (si spera), tenendo conto dei costi e dei benefici; e qualunque sia l'esito di tale valutazione quel software rimane libero (o non libero) come prima! L'equazione software libero = codice conosciuto dal mondo intero è secondo me assolutamente da sfatare perchè non c'entra il punto della questione, per quanto possa a prima vista sembrare paradossale. Fatemi sapere le vostre opinioni, un software libero puo' essere segretissimo? Secondo me sì! Ciao Luca -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1409200600.18951.70.ca...@satellite.toshiba.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 28/ago/2014 06:58 Saturno satu...@dellafonte.eu ha scritto: Fatemi sapere le vostre opinioni, un software libero puo' essere segretissimo? Secondo me sì! Dipende con quale licenza (anche libera) viene rilasciato. E dipende anche da chi è l'utente finale. Parlando di GPL, se io prendo un pacchetto software rilasciato con la GPL e lo modifico, ma lo uso all'interno della mia organizzazione e non lo rilascio pubblicamente, non sono tenuto a rilasciare il codice sorgente. Nella PA non è detto che il software che usano debba per forza essere rilasciato al cittadino, la cosa importante è che i protocolli e i dati siano liberamente fruibili. Cosa il cittadino uso per leggerli può non interessare (generalmente poi sono PDF o pagine web). Viceversa, se rilascio al pubblico un pacchetto modificato, se qualcuno mi fa la richiesta di visionare il codice (ribadisco, GPL), sono tenuto, anzi, obbligato a dargli il codice. Byez -- Gollum1 teoro, dov'è il mio teoro... http:\\www.gollumone.it
Re: [OT] Una ferale notizia? (2)
e questa l'avete letta? http://politics.slashdot.org/story/14/08/21/1751235/microsoft-lobby-denies-the-state-of-chile-access-to-free-software Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Esci dall'illegalità: utilizza LibreOffice/OpenOffice: http://linguistico.sf.net/wiki/doku.php?id=usaooo Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fcd4da.2000...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 25/08/2014 18:03, Marco Bertorello ha scritto: Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero nella PA, il fatto che sia *giusto* ? Il fatto che una scelta sia moralmente giusta non implica automaticamente la attitudine a risolvere un problema o la sua universale praticabilità. Credo che nel software viga una sorta di evoluzione darwiniana dove la morale ha ben poca influenza: o sei adatto a vivere e prolificare in un ambiente tecnico-commerciale estremamente competitivo o, ben che vada, di devi adattare a vivacchiare alla meglio in una nicchia piuttosto ristretta. Credo che la comunità open source abbia finora dimostrato la sua capacità di stare sul mercato, ma non sono completamente sicuro che siamo ben attrezzati per le sfide future. Del resto anche Microsoft ha dimostrato di saper perdere la bussola di tanto in tanto: vedi ad esempio le rincorse che è costretta a fare sulla telefonia mobile e sul cloud computing. Se il SL fosse *imposto* per legge alla PA, starà alla PA e ai suoi tecnici (pagati da noi per fare questo, eh...) farla funzionare con SL. Marco, se il software libero è imposto per legge, allora diventa subito un pò meno libero. Inoltre, se la p.a. può imporre per legge una cosa forse può imporre per legge anche il suo contrario, e allora mi sembra veramente pericoloso introdurre questo principio. Se poi vuoi dire che il software libero nella p.a. può essere adottato massivamente solo se imposto per legge in quanto con le sue forze non ce la farà mai, allora fai una ammissione di debolezza tecnico-commerciale dell'ecosistema di sviluppo e diffusione dell'open source. Io credo che questa debolezza ci sia, in parte in campo tecnico ma prevalentemente in campo commerciale, tuttavia preferirei che venisse va risolta liberamente, all'interno dell'ecosistema GNU. Va da sé che per alcuni tipi di software l'open source è imprescindibile: un esempio per tutti il voto elettronico (se mai verrà introdotto). In altri casi, l'open source è improponibile: es. nei settori difesa o sicurezza interna. Attenzione, non dico che in questi settori non si deve usare linux o che i codici sorgenti degli applicativi non devono essere a disposizione dei committenti (mi sembra chiaro che se pago per un software da produrre su commessa voglio tutti i diritti per il software che ho pagato). Voglio dire che rendere pubblico il codice di talune applicazioni sarebbe già una falla in sé: ad esempio, rendere di dominio pubblico la struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e questo in certi settori non è bene. Luciano. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fcd6a7.7070...@modula.net
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 26/08/2014 20:49, franchi wrote: se il software libero è imposto per legge, allora diventa subito un pò meno libero. perché? È software libero se c'è agganciata una licenza di software libero valida e rispetta tale licenza... e basta! Inoltre, se la p.a. può imporre per legge una cosa forse può imporre per legge anche il suo contrario, e allora mi sembra veramente pericoloso introdurre questo principio. infatti, in alcuni casi lo fa... e lo ha fatto in passato. Se poi vuoi dire che il software libero nella p.a. può essere adottato massivamente solo se imposto per legge in quanto con le sue forze non ce la farà mai, allora fai una ammissione di debolezza tecnico-commerciale dell'ecosistema di sviluppo e diffusione dell'open source. che discorso è. Non regge. La legge viene usata per ottenere degli obbiettivi politici. La legge contro l'inquinamento che obbliga le auto ad emettere pochi inquinanti non sono una dimostrazione del fatto che le macchine che inquinano poco sono più deboli tecnicamente, ma è un'imposizione per obbligare a rispettare l'ambiente e la salute di tutti noi. La legge che impone norme di sicurezza non sono perché tali norme vogliono introdurre qualcosa di debole tecnicamente, ma per evitare, ad esempio, che il tuo datore di lavoro di obblighi a fare dei lavori a rischio della tua vita e della tua salute e tu non possa opporti... pena licenziamento. Va da sé che per alcuni tipi di software l'open source è imprescindibile: un esempio per tutti il voto elettronico (se mai verrà introdotto). In altri casi, l'open source è improponibile: es. nei settori difesa o sicurezza interna. secondo me sono esempi che non stanno in piedi. In entrambi i casi è meglio l'uso di software libero, ma, come dicevo nell'altra mia mail, soprattutto di formati liberi. Voglio dire che rendere pubblico il codice di talune applicazioni sarebbe già una falla in sé è stato dimostrato che rendere disponibili i sorgenti non implica una riduzione sulla sicurezza rispetto ad un prodotto che non li rende disponibili. ad esempio, rendere di dominio pubblico la struttura di un database indica quali tipi di informazione raccolgo e questo in certi settori non è bene. scusa, ma questo cosa c'entra con il software libero o con qualsiasi altro software... qui mi stai facendo l'esempio di uso di un software generico... perché mai chi usa un database distribuito come software libero dovrebbe anche distribuire la struttura del database che usa, etc, etc... forse non hai idea di un progetto dinamico di grosse dimensioni quante modifiche continue abbia. Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Petizione per uso di software interoperabile nell'UE: http://openparliament.eu/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fce344.8040...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia? (2)
In data martedì 26 agosto 2014 20:41:30, Davide Prina ha scritto: e questa l'avete letta? Purtroppo, in Cile coloro che potrebbero opporsi a questi furfanti hanno bel altri problemi di cui occuparsi. saluti -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/70458961.ij2hkpYa0a@debian
Re: [OT] Una ferale notizia?
Gollum1 writes: a quel punto la tool crea tutto il codice per interfaccia a caratteri tipo ncurses per intenderci, in un linguaggio da stabilire, aggiungendo delle opzioni standard, tipo stampa, esportazione dati, menu, ecc. Fare un programma con curses non è più facile che farlo con un toolkit grafico. sei già al programma... troppo rigido... Il punto era che ncurses non è facile anche se è da terminale, penso che nel post originale non fosse molto chiaro. Ah, per la business intelligence di libero c'è Spago BI. ce ne sono tanti di programmi, se solo si avesse la voglia di impararli ed esplirarli... Spago BI è tra i top download di OW2. E sarebbe anche multipiattaforma (magari con IE9 :P) Ti voglio vedere a manutenerlo quando cambiano le regole... ecco l'errore... in poche settimane non si fa nulla... ma proprio nulla... Da pochi a pochi/2 sprint se lavori in modo Agile... -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/87siklkrbd@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Marco Bertorello writes: Il 23 agosto 2014 21:23, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: E senza i driver, quella make a che cavolo serve? Lo hanno detto. Open, non Free (libero) Mi chiedo se qualcuno abbia già avvisato RMS, della tua nuova definizione di Software Libero g Guarda che avere i driver proprietari rischia di mettere a repentaglio la proprietà 0. Tanto è vero che la FSF ha una sola combinazione hw HTC+Android dichiaratamente accettabile. -- Gian Friends will be friends right to the end! -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/87r405kr7s@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 25 agosto 2014 08:39, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Marco Bertorello writes: Il 23 agosto 2014 21:23, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: E senza i driver, quella make a che cavolo serve? Lo hanno detto. Open, non Free (libero) Mi chiedo se qualcuno abbia già avvisato RMS, della tua nuova definizione di Software Libero g Guarda che avere i driver proprietari rischia di mettere a repentaglio la proprietà 0. Tanto è vero che la FSF ha una sola combinazione hw HTC+Android dichiaratamente accettabile. Ma questo non cambia la licenza del software. Tant'è che Android è stato portato anche su x86, dove i driver liberi ci sono. Se FSF lo ritiene così importante, e personalmente sono d'accordo che lo sia, che vengano raccolti i fondi per pagare sviluppatori che si dedichino alla creazione di driver liberi. Cioè, non dico che non sia un problema, ma è più un problema di open(free?)hardware, che software libero. ciao, -- MB -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CALymkU6+7yEbkCqNr-7rx__Hpc=o+ilue+gau7c1tt5juvy...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Marco Bertorello writes: Ma questo non cambia la licenza del software. Tant'è che Android è stato portato anche su x86, dove i driver liberi ci sono. Occhio a usi borderline del licensing. Se da un lato puoi portare Android su x86, dall'altro su altri dispositivi sei bloccato come con iOS o quasi. E questo buco lo hanno lasciato a bella posta. Quindi giustissimo sfruttare a fondo la libertà offerta, ma non si meritano applausi e non dobbiamo pensare vittoria. La realtà è che stanno sperimentando nuove tecniche di chiusura. Se FSF lo ritiene così importante, e personalmente sono d'accordo che lo sia, che vengano raccolti i fondi per pagare sviluppatori che si dedichino alla creazione di driver liberi. Sai anche tu che puoi fare i driver solo sapendo come va l'HW. Cioè, non dico che non sia un problema, ma è più un problema di open(free?)hardware, che software libero. Perfettamente giusto. È la prossima frontiera, visto che via HW riescono a chiudere il software. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/87oav9kojw@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno lun, 25/08/2014 alle 18.03 +0200, Marco Bertorello ha scritto: Il 22 agosto 2014 18:51, Christian Surchi csur...@debian.org ha scritto: l tipo dell'articolo fa ragionamenti condivisibili, ma ne fa anche altri poco fondati Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero nella PA, il fatto che sia *giusto* ? Dico questo per riportare in auge un mio ragionamento sul perchè sia fallimentare l'atteggiamento delle varie comunità SL, circa l'utilizzo dello stesso nella PA. Far leva sul mero fattore economico, IMHO, è non solo sbagliato, ma proprio fallimentare; sopratutto visto che il futuro predetto da RMS (il sistema operativo non sarà più ambito di concorrenza) sta arrivando... ok, non come ce lo aspettavamo, ma sia MS che Apple, son pronti a regalare le prossime release. Secondo me occorre far leva sul lato politico della questione. La PA dovrebbe usare SL perchè è giusto farlo, per garantire che i software comprati con i soldi dei cittadini, siano di proprietà di questi cittadini e/o perchè non ci si può fidare di qualcosa che non possiamo vedere come funziona, per l'infrastruttura del nostro paese. Sono solo esempi, ma basta prendere un qualunque discorso di Rafael Correa per trovarne altri. Il problema che vedo, nelle comunità di SL, è che non si riesce a mettere da parte la nerditudine di dover andar a spaccare il centesimo su usabilità, sull'andar dietro ai crismi di chi fa fatica ad adeguarsi al cambiamento (che sarà mai? tutti i grandi cambiamenti hanno mietuto vittime), ecc. IMHO questi sono aspetti trascurabilissimi. Se il SL fosse *imposto* per legge alla PA, starà alla PA e ai suoi tecnici (pagati da noi per fare questo, eh...) farla funzionare con SL. Manca il SL che fa tal funzione? Benissimo! La PA può indirre un bando per la fornitura di un software che soddisfi tale funzione a cui può partecipare chiunque, basta che il software sia libero. Così MS non può rompere con la storia della concorrenza sleale: se rilascia Office come software libero, può stare nella PA... altrimenti, via dalle scatole e largo ai produttori locali di software libero! Davvero non capisco l'ostinazione di cercare soluzioni tecniche quando problemi tecnici non ve ne sono... Scusate se sono stato prolisso Forse perché l'indirizzo della PA non è quello che auspichiamo da decenni ormai? e quindi, come per tanti altri prodotti si lavora per criteri più o meno chiari, tecnici, economici misti a opportunità? Per questo il software non viene visto in maniera molto diversa dall'acquisti di altri tipi di servizi o beni materiali. Può non piacerci, ma resta la realtà e quindi per vendere alla PA non basta essere bravi, buoni e simpatici. Non mi piace, ma non mi pare che negli anni si siano fatti troppi passi avanti in questo senso. Anzi, ci sono realtà in cui il SL funziona bene e domina solo perché c'è qualcuno che ci si è speso direttamente. E' vero che bisognerebbe prendere una decisione precisa che metta in secondo piano problematiche tecniche perché risolvibili, ma hai uno strumento preciso che permetta tutto questo? non mi pare di averlo visto... e infatti, anche il discorso Monaco, ampiamente travisato dalla stampa italiana, non vede un ritorno obbligato al software proprietario, ma una sorta di punto della situazione per capire cosa fanno e cosa vorrebbero fare. http://www.omgubuntu.co.uk/2014/08/munich-council-say-talk-limux-demise-greatly-exaggerated ciao Christian -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1408985070.2851.32.ca...@zorn.fi.trl
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Mon, 25 Aug 2014 18:03:20 +0200, Marco Bertorello ha scritto: Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero nella PA, il fatto che sia *giusto* ? Con me sfondi una porta aperta. Ho scritto più o meno quello che hai scritto tu su Google+, e ho ricevuto in risposta eh, ma se la PA non compra da MS (e altre aziende americane) poi ci troviamo con un embargo come la Russia. E allora ho smesso di rispondergli... :/ Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/ltfstk$n28$1...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 25/08/2014 19:48, Alessandro Pellizzari wrote: ma se la PA non compra da MS (e altre aziende americane) poi ci troviamo con un embargo come la Russia. non penso proprio. Al massimo appaiono magicamente una o più persone che ti accusano pubblicamente di essere anti-USA. I soldi che noi (come PA) spendiamo per acquistare prodotti ms e anche di altre aziende americane, non finiscono negli USA, ma in paradisi fiscali, con giri vari tra Europa e centro-America per far pagare alle multinazionali forse 1-2% di tasse sugli utili (prendi il tuo stipendio lordo, togli il 2% e confrontalo con il netto che prendi ora, per avere un'idea). Questi soldi non possono farli rientrare negli USA, altrimenti verrebbero tassati e quindi li usano per diverse cose, tra le quali comprare azioni proprie per far salire i prezzi delle stesse e diminuire il numero di azioni presenti sul mercato. Addirittura alcune aziende si comprano azioni proprie indebitandosi e dando come garanzia l'azienda stessa... Non vi siete mai chiesti come mai le azioni di certe aziende, soprattutto USA, continuino a salire a cifre stratosferiche? Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fb7dfe.60...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 25/08/2014 18:03, Marco Bertorello ha avuto l'onore e l'ardire di scrivere: Se il SL fosse *imposto* per legge alla PA, starà alla PA e ai suoi tecnici (pagati da noi per fare questo, eh...) farla funzionare con SL. Non entro in merito perché concordo circa la questione morale nell'adozione del SL (è giusto!), ma vorrei aggiungere che le PA sono già costrette ad adottare SL tranne in alcuni casi descritti. Vedi la legge 134/2012 ma soprattutto il Codice dell'amministrazione digitale (circolare 63/2013 dell'Agenzia per l'Italia Digitale) Tra i risultati di Google, questo [1] è il primo che ho trovato. Un post (non certo autorevole) che delinea due cose essenziali con minime citazioni normative. Lavoro come insegnante nella Pubblica Istruzione e costantemente cerco di far capire ai piani alti l'importanza del SL da un punto di vista filosofico e pratico, più che per quello economico. Il problema con cui mi sono scontrato spesso è la (falsa) pigrizia di fronte al cambiamento e ad un pregiudizio di fondo per cui l'open-source appare come un movimento per smanettoni e non per utenti comuni... Inoltre il fatto che sia gratis, e noi sappiamo che non è un vincolo ed è comunque un motivo degno di nota, può diventare controproducente perché appare più come non costa quindi non ha valore. Chiudo dicendo che so di molte scuole primarie e secondarie di 1° grado nelle quali sono stati installati dei nuovi computer acquistati direttamente dal Comune. Senza alcun problema c'era Ubuntu già installato e di Windows nemmeno l'odore! Qualche docente si è sentito costretto ad usare SL e posso anche capirlo in mancanza di un piano di formazione che puntualmente non è inserito nel bilancio... Almeno è un inizio e si passa dalle parole delle leggi ai fatti... Scusate la lunga mail, ma la questione non è banale. Mario PS: arriva un po' dopo la scrittura per problemi di connessione internet... signature.asc Description: OpenPGP digital signature
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 25/08/2014 20:35, Mario ha avuto l'onore e l'ardire di scrivere: Il 25/08/2014 18:03, Marco Bertorello ha avuto l'onore e l'ardire di scrivere: Tra i risultati di Google, questo [1] è il primo che ho trovato. mancava il link: [1] http://blog.mrwebmaster.it/2014/01/28/le-linee-guida-per-la-scelta-del-software-open-source-nella-pa.html Sorry! :) signature.asc Description: OpenPGP digital signature
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 25/08/2014 18:03, Marco Bertorello wrote: Scusate, ma fra tutti i punti di vista trattati, ma è mai possibile che nessuno elenchi fra i motivi per l'utilizzo di software libero nella PA, il fatto che sia *giusto* ? Secondo me più che *giusto* dovrebbe essere *obbligatorio* per moltissimi motivi più che validi, tra i quali i più importanti: * antivirus: recentemente più aziende produttrici di anti-virus hanno dichiarato che la battaglia è persa e il miglior anti-virus riesce a fermare solo il 30-40% del malware possibile. Inoltre è sempre meno produttivo produrre tali tipi di software, ...[1] Tendendo conto che la maggior parte dei virus attaccano un determinato sistema operativo... per gli altri è sufficiente tenere il sistema aggiornato per essere ben più protetti che nel caso di quel sistema operativo che accennavo qui sopra * spiate: ormai è palese a tutti che ogni governo cerca di spiare gli altri, anche se alleati, con tutti i mezzi possibili. Ci sono stati esempi anche in passato che queste spiate sono state fatte tramite software proprietari. Questo vuol dire che l'uso di software proprietario mette a rischio tutti i dati delle PA e quindi i nostri dati. Solo per questo non bisognerebbe usare nessun software proprietario in una PA * proprietà dei dati: ci sono stati diversi casi in cui i dati sono in qualche modo stati rubati da chi gestiva un determinato software proprietario obbligando chi lo usava a pagare cifre non previste per potervi accedere * accessibilità dei dati: l'accessibilità del dato, soprattutto per una PA, deve essere estesa nel tempo, anche molto a lungo. Solo un formato completamente libero e con specifiche complete disponibili permette questo. Adesso non ditemi che ms-ooxml è un formato libero e standard ISO, perché altrimenti vi rispondo subito che tale formato non è attualmente usato da nessun software al mondo. * iteroperabilità tra dati e software completa, semplice e veloce. Idem come sopra tutto libero e con specifiche completamente disponibili * sorgenti completamente disponibili senza restrizioni sull'uso, etc, etc. come definito dalle specifiche del software libero. Poi meglio anche protezioni contro i brevetti software, che dovrebbero essere dichiarati illegali (basta vedere come fanno a crearli). Secondo me l'unica licenza buona attualmente disponibile è l'AGPL che perché fornisce delle protezioni che le altre licenze non danno... e per fortuna non sono il solo a considerarla tale. * ... un po' di link a notizie li trovate su http://linguistico.sourceforge.net/pages/licenza.html Far leva sul mero fattore economico, IMHO, è non solo sbagliato, ma proprio fallimentare; purtroppo che decide non è, nella maggior parte dei casi, in grado di capire cos'è il software libero e neppure gli interessa capirlo. Ci sono diversi casi in Italia in cui il software libero viene usato nelle PA, anche a livello desktop. Però, nella maggior parte dei casi, viene lasciato usare perché non ci sarebbero fondi per permettersi altro. In altri perché chi gestisce la parte software ha messo a disposizione del software libero per determinate cose e gli utenti lo usano senza problemi... anche perché per fare quella determinata cosa usano solo software libero e quindi non hanno poi problemi con formati proprietari. Ci sono esempi d'uso anche di LibreOffice in grosse PA per gestire determinati tipi di documenti. sopratutto visto che il futuro predetto da RMS (il sistema operativo non sarà più ambito di concorrenza) sta arrivando... ok, non come ce lo aspettavamo, ma sia MS che Apple, son pronti a regalare le prossime release. in un caso potrebbe non esserci più un sistema operativo, con il cloud computing potrebbe essere tutto su remoto... e i PC o altri dispositivi simili sarebbero dei semplici terminali con il minimo indispensabile per collegarsi al server remoto che farà e darà a disposizione tutti i servizi necessari. Però la gente non si rende conto che questo vuol dire cedere il bene più prezioso: il dato, la proprietà del dato. Senza il dato tutto il resto non ha senso, è completamente inutile. E poi anche la privacy, come ci si può fidare di un sistema su cui né tu, né nessun altro può fare nessun controllo? È come giocare ai vari casinò on-line, io non capisco come la gente non riesca a capire che chi ti mette a disposizione quei sistemi può imbrogliare e decidere se devi vincere o perdere... chi può effettivamente controllare? Nessuno... è come dare i tuoi soldi e far decidere a loro in quanto tempo li devi perdere... Un altro caso sono i sistemi hardware completamente chiusi in cui il software, se libero, può anche essere distribuito, ma se modifica non fa funzionare più l'apparecchio e poi è difficile se non impossibile caricarci una versione modificata... Un terzo caso sono i firmware, sempre più potenti e spaziosi. Ci puoi mettere di tutto e far gestire molte cose direttamente da questa parte che
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 25/08/2014 20:35, Mario wrote: ma vorrei aggiungere che le PA sono già costrette ad adottare SL tranne in alcuni casi descritti. Vedi la legge 134/2012 ma soprattutto il Codice dell'amministrazione digitale (circolare 63/2013 dell'Agenzia per l'Italia Digitale) sì, ma prima di tutto nessuno segue quanto indicato e poi possono indicare qualsiasi cosa per giustificare il fatto che non usano software libero: tutto il pregresso è salvato in formato che può essere usato solo dal prodotto X Poi, probabilmente, non sono previste sanzioni o altro se uno non lo fa... non mi ricordo più, avevo dato un'occhiata tempo fa. Lavoro come insegnante nella Pubblica Istruzione e costantemente cerco di far capire ai piani alti l'importanza del SL da un punto di vista filosofico e pratico, più che per quello economico. è questo il vero problema. Chi decide è completamente disinteressato da questa cosa, non la capisce e non gli interessa capirla. Il problema con cui mi sono scontrato spesso è la (falsa) pigrizia di fronte al cambiamento e ad un pregiudizio di fondo per cui l'open-source appare come un movimento per smanettoni e non per utenti comuni... attenzione perché opensource non è software libero. Il primo contiene il secondo ma ci sono dei software (o meglio licenze) opensource che non sono liberi, ad esempio quasi tutti quelli rilasciati dalla NASA. Inoltre il fatto che sia gratis, e noi sappiamo che non è un vincolo ed è comunque un motivo degno di nota, può diventare controproducente perché appare più come non costa quindi non ha valore. questo è un altro errore. Il software libero non è gratis: chiunque potrebbe vedere software libero per qualsiasi cifra. ms vendeva un po' di anni fa i gnutools (in pratica la parte GNU del sistema operativo) per alcune centinaia di dollari... c'erano delle pagine dedicate a questi prodotti per i suoi sistemi unix... Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Motivi per non comprare/usare ms-windows7: http://windows7sins.org/ Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53fb9026.5080...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 23 agosto 2014 21:50, Gian Uberto Lauri sa...@eng.it ha scritto: Del tipo... quante tabelle deve avere il db? quali nomi gli diamo ad ogniuna? quandi campi e caratteristiche avrá ogniuna? Questo lo puoi fare com mysql-workbench, per esempio. Puoi anche creare lo schema UML del DB e definire le constraint e le foreign keys. Oppure usare Postgres. Fatto meglio e non è di Oracle. Mysql è un trappolone con cagate progettuali favolose (esempio: fate un'applicazione su un file System non case sensitive e poi usatela su uno case sensitive) +1 Oppure in certe situazioni meglio un non SQL. +1 Comunque ci vuole una persona che conosca il dominio ed una che sappia progettare la base dati. questa è una cosa che mi avevano insegnato durante i corsi universitari di informatica (non ingegneria del software, tutta un'altra cosa)... quando vuoi realizzare una nuova modalità di lavoro informatizzando un lavoro che già esiste, devi prima di tutto passare alcuni mesi (nota bene, mesi, non giorni) seduto affianco alle persone che il lavoro già lo fanno, capire ogni minima parte del loro lavoro, cominciando a limare e riorganizzare il loro lavoro nel modo standard in cui già lo fanno... solo quando arrivi a suddividere in singole azioni atomiche tutto il workflow, puoi permetterti di cominciare ad informatizzare alcune parti... le più remote tipicamente... e solo quando queste sono definitivamente collaudate fai un passo ulteriore... quindi dire che si deve passare all'open source tutto di un botto... forse è un tirarsi la zappa sui piedi... comincia a migrare alcuni server, i meno importanti per iniziare... magari pure basandoti su sistemi virtualizzati... poi passi alla gestione delle basi di dati, con una base di dati offline che venga continuamente sincronizzata con il vecchio sistema, in modo da permetterti lo sviluppo di un'interfaccia web che ti permetta di gestire le basi di dati originali trasferite... (e qui sta la gran parte della sfida)... insomma... è un percorso lungo, che non può essere fatto dall'oggi al domani... e non siamo ancora arrivati a toccare i singoli utenti utilizzatori del sistema... loro sono l'ultimo passo del cambiamento... Lasciamo perdere quel catorcione di PHP. +1 ad ogni schermata quali campi di quali tabelle mettiamo? Questo non ha molto senso. Molto raramente hai una corrispondenza 1:1 tra quello che devi mostrare a schermo e come lo salvi in DB. Qui è compito del programmatore definire i model che interfacciano appunto lo storage con le view. Eh, cipolle. Prima di arrivare al codice si deve capire cosa la programmazione dovrà fare ed in che modo, qui ci vuole l'esperto di dominio con l'analista... appunto... ci vogliono mesi di analisi... e analisi approffondita.. non superficiale, altrimenti ti trovi con il culo per terra... e non devi fare un qualcosa che poi non possa essere ampliata... Non sarebbe male avere qualcuno che sappia quali sono i i limiti della tecnologia ed anche quale interfaccia è in grado di accompagnare l'utente e non di ostacolarlo o punirlo quando fa un errore. questo vuol dire anche spese di addestramento di personale che poi deve accompagnare gli utenti all'uso del nuovo sistema... non è come dirlo... sono spese non indifferenti. a quel punto la tool crea tutto il codice per interfaccia a caratteri tipo ncurses per intenderci, in un linguaggio da stabilire, aggiungendo delle opzioni standard, tipo stampa, esportazione dati, menu, ecc. Fare un programma con curses non è più facile che farlo con un toolkit grafico. sei già al programma... troppo rigido... Il punto è che non esistono opzioni standard. :) A meno che non fai una banale rubrica, un gestionale avrà la sua forza nel modo in cui salva e gestisce i dati. Occhio al gestisce. La vera forza di un gestionale è quanto riesce a rendere i dati utili all'azienda. Ah, per la business intelligence di libero c'è Spago BI. ce ne sono tanti di programmi, se solo si avesse la voglia di impararli ed esplirarli... Le eccezioni sono quegli ambienti che cercano di astrarre tutto (Java, Mono, Gambas per dirne tre) che vorrebbero essere multipiattaforma. Basta ignorarli. :) O basta non essere pirlotti dietro ad una delle tante e usare i tool con intelligenza conoscendoli (veramente) appunto... conoscenza degli strumenti prima di tutto... prima ancora di iniziare... Se devo creare un report di stampa alivello professionale, è melgio partire da zero con le librerie, o creare un file di testo per latex e farglielo processare? Per alcune cose è meglio usare reportlab da python, per esempio. Per altre magari generare HTML e trasformarlo in pdf con wkhtml2pdf, o generare markdown e trasformarlo in epub, pdf e html in modo da averlo leggibile ovunque. Insomma, dipende. :) Alla fine avremmo ottenuto in poche settimane di lavoro, un gestionale con interfaccia a caratteri perfettamente funzionale. Dipende dal gestionale, ma in poche
Re: [OT] Una ferale notizia?
leggi l' ultima linea - This is a project to port Android open source project to x86 platform, formerly known as patch hosting for android x86 support. The original plan is to host different patches for android x86 support from open source community. A few months after we created the project, we found out that we could do much more than just hosting patches. So we decide to create our code base to provide support on different x86 platforms, and set up a git server to host it. *This is an open source project licensed under Apache Public License 2.0.* http://www.android-x86.org/ - Al massimo possiamo discutere che la licenza Apache non è GNU. Anche le versioni ci sono tutte. Magari te le danno un 1 anno di ritardo, ma te le danno. L' ultima disponibile sotto questa licenza è la: The Android-x86 4.4-r1 released (kitkat-x86). ...non so a che punto è arrivata google con la versione commerciale, ma a naso non mi sembra molto più avanti. Con tutto questo non voglio difendere google a spada tratta, semplicemente dire che abbiamo visto di peggio in questi ultimi 30 anni vedi apple per esempio ciao MaX Il 23/08/14, Gian Uberto Laurisa...@eng.it ha scritto: On 22/ago/2014, at 21:15, MaX maxlinux2...@gmail.com wrote: a dire il vero stavamo parlando di linux nelle PA. Sugli smartphone attraverso android abbiamo già vinto... Palle. Non è libero. Credo esista una sola versione su un particolare HW che sia veramente libera... -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/caeyavmueago6b2knqe7fcncreed9rkqbmr3rpde3gj8asja...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Tue, 19 Aug 2014 23:34:30 +0200, MaX maxlinux2...@gmail.com ha scritto: È stato cosí anche in internet.. Linux e tutti gli altri sapori unix, Per un attimo mi è sembrato che si parlasse di cucina ;-) -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/knmgv9d853km0itp0mustuskg8kicqh...@4ax.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Wed, 20 Aug 2014 08:58:31 +0200, MaX ha scritto: Per invadere il campo dei gestionali, serve un ambiente di sviluppo specializzato in questo. Sarei curioso di sapere che caratteristiche dovrebbe avere questo ambiente di sviluppo. Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt9pqs$qu0$1...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Wed, 20 Aug 2014 11:31:50 +0200, gnu ha scritto: Questo è il vero problema degli sviluppatori, l'incapacità a capire le difficoltà che incontra una persona normale che si ritrova davanti ad un pc, obbligato ad usarlo al posto di una macchina da scrivere, che funziona eggregiamente senza tante rotture di zebedei. Questo non è e non dovrebbe essere un problema degli sviluppatori, ma dell'esperto di UX, che deve fare uno studio di usabilità, includendo anche panel con utenti reali per avere feedback diretto, e adattare la UI prima di dare le specifiche ai programmatori (che nel frattempo possono anche iniziare a lavorare sull'architettura dell'applicazione, eh. Non dico di no) Il problema di molti progetti opensource è che o sono fatti solo da programmatori, o, se hanno un esperto di UX, non è un vero esperto (vedi Gnome :P Sì, continuo a lanciargli frecciate) o non ha i soldi o le possibilità di fare panel con gli utenti. Precisando che un grafico non è un esperto di UI che, a sua volta, non è un esperto di UX. Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt9qe2$qu0$2...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Fri, 22 Aug 2014 12:02:10 +0200, Gian Uberto Lauri ha scritto: Arrivo in un ufficio. Mi danno un certo tool. Ripeto: me lo danno, non 'lo chiedo' o 'scelgo cosa prendere' Mi faccio in 4 per imparare a far fare al tool tutte le parti ripetitive e ora me lo togli? No grazie, ho regalato abbastanza del mio tempo In un mondo pulito gli si direbbe: 1- ti sto pagando per impararlo, non lo fai nel tempo libero 2- ti metto qualcuno a spiegartelo 3- ti dò il tempo per impararlo Quindi usi quello che dico io. So benissimo che non siamo in un mondo perfetto, e solitamente mancano il punto 2 o il punto 3 o entrambi. Ma se fai un progetto di migrazione che preveda tutti e 3 i punti, uno che ti risponde ma io non voglio semplicemente lo licenzi. Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt9quh$qu0$3...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno Sat, 23 Aug 2014 10:29:22 + (UTC) Alessandro Pellizzari a...@amiran.it ha scritto: Il problema di molti progetti opensource è che o sono fatti solo da programmatori, o, se hanno un esperto di UX, non è un vero esperto (vedi Gnome :P Sì, continuo a lanciargli frecciate) o non ha i soldi o le possibilità di fare panel con gli utenti. Precisando che un grafico non è un esperto di UI che, a sua volta, non è un esperto di UX. chiedetevi perchè il mitico Norton Commander del DOS ha avuto tanti cloni anche nel mondo Linux -- Filippo -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140823124157.428c72f3.filippo.dalbo...@whiteready.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Fri, 22 Aug 2014 12:15:26 +0200, Luca Panella ha scritto: Per integrare la discussione [1] http://www.keinpfusch.net/2014/08/l-open-source-nella-pa-scontro-di.html Ho letto l'articolo qualche giorno fa, ma non sono riuscito a rispondergli perché sia sul sito che su G+ ci sono i commenti chiusi. Può aver ragione a un livello concettuale, ma sbaglia un sacco di premesse. Il successivo articolo che ha scritto ha molto più senso, ma è visto da una prospettiva aziendale e non PA. Per quanto riguarda quello che linki, lui presuppone, per esempio, che: 1- se hai una rete MS non ti servono i sistemisti, mentre se ne hai una Linux sì. È semplicemente falso. 2- che MS ti metta a disposizione strumenti per aggiornare macchine a distanza (Windows Update e il suo Dominio) e Linux no. Ma sappiamo tutti che Puppet e Chef sono molto più potenti, anche se magari meno semplici da usare. 3- che non ci fossero costi di addestramento per il personale nel passaggio da XP/2000 a Vista/7/8 (e relativi Office e compagnia), quando sappiamo benissimo che sarebbe costato forse più che farli passare a OpenOffice 4- che gli servissero esattamente le stesse feature che avevano gli altri software. Il che non è automaticamente vero. 5- che gli utenti abbiano bisogno di OLE. Magari non sono espertissimo, ma mi pare che ormai sia rimasto solo Office a offrire/usare componenti OLE. :P 6- che per gli utenti sia più semplice imparare LaTeX che passare a OpenOffice (?!?!?). E concetti simili. Oltre a tutta una serie di sviste che mi fanno pensare che sia rimasto a Linux del 2004, senza una minima idea di cosa sia cambiato negli ultimi 10 anni. Insomma, più un delirio che un articolo sensato. Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt9ri5$qu0$4...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno 23/ago/2014, alle ore 12:38, Alessandro Pellizzari a...@amiran.it ha scritto: Il Fri, 22 Aug 2014 12:02:10 +0200, Gian Uberto Lauri ha scritto: Arrivo in un ufficio. Mi danno un certo tool. Ripeto: me lo danno, non 'lo chiedo' o 'scelgo cosa prendere' Mi faccio in 4 per imparare a far fare al tool tutte le parti ripetitive e ora me lo togli? No grazie, ho regalato abbastanza del mio tempo In un mondo pulito gli si direbbe: 1- ti sto pagando per impararlo, non lo fai nel tempo libero 2- ti metto qualcuno a spiegartelo 3- ti dò il tempo per impararlo Quindi usi quello che dico io. So benissimo che non siamo in un mondo perfetto, e solitamente mancano il punto 2 o il punto 3 o entrambi. Credo proprio che il punto debole sia qui: non sempre si prevede di mettere persone ad affiancare gli utenti, né il tempo necessario per apprendere. Dalle nostre parti non si fanno neanche progetti pilota con piccoli numeri per poter poi stimare tempi e risorse necessarie per migrazioni più estese. O si fa, o non si fa. Ma se fai un progetto di migrazione che preveda tutti e 3 i punti, uno che ti risponde ma io non voglio semplicemente lo licenzi. Nei paesi anglosassoni forse è vero. In Italia non proprio… licenziare un dipendente, anche il più infedele, è maledettamente difficile (e credetemi, mi è capitato), e nel pubblico è quasi impossibile. L’unica è imporgli la migrazione e costringerlo ad usare i nuovi strumenti, quali che siano. Certo, se gli spieghi i vantaggi e gli fai vedere come questi nuovi strumenti possano rendere più facile il suo lavoro (perché è questo che lo motiva), imporgli le novità sarà più facile… saluti gerlos -- Life is pretty simple: You do some stuff. Most fails. Some works. You do more of what works. If it works big, others quickly copy it. Then you do something else. The trick is the doing something else. http://gerlos.altervista.org gerlos +- - - gnu/linux registred user #311588 -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21fc44a1-02d0-4e65-94ee-1366d09e1...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Non è la licenza. Sono le onnipresenti componenti proprietarie. -- Gian Uberto Lauri Messaggio inviato da un tablet On 23/ago/2014, at 08:40, MaX maxlinux2...@gmail.com wrote: leggi l' ultima linea - This is a project to port Android open source project to x86 platform, formerly known as patch hosting for android x86 support. The original plan is to host different patches for android x86 support from open source community. A few months after we created the project, we found out that we could do much more than just hosting patches. So we decide to create our code base to provide support on different x86 platforms, and set up a git server to host it. *This is an open source project licensed under Apache Public License 2.0.* http://www.android-x86.org/ - Al massimo possiamo discutere che la licenza Apache non è GNU. Anche le versioni ci sono tutte. Magari te le danno un 1 anno di ritardo, ma te le danno. L' ultima disponibile sotto questa licenza è la: The Android-x86 4.4-r1 released (kitkat-x86). ...non so a che punto è arrivata google con la versione commerciale, ma a naso non mi sembra molto più avanti. Con tutto questo non voglio difendere google a spada tratta, semplicemente dire che abbiamo visto di peggio in questi ultimi 30 anni vedi apple per esempio ciao MaX Il 23/08/14, Gian Uberto Laurisa...@eng.it ha scritto: On 22/ago/2014, at 21:15, MaX maxlinux2...@gmail.com wrote: a dire il vero stavamo parlando di linux nelle PA. Sugli smartphone attraverso android abbiamo già vinto... Palle. Non è libero. Credo esista una sola versione su un particolare HW che sia veramente libera... -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/caeyavmueago6b2knqe7fcncreed9rkqbmr3rpde3gj8asja...@mail.gmail.com -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1da72187-c8c7-4f88-b503-8b572083e...@eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 23/08/14, Alessandro Pellizzaria...@amiran.it ha scritto: Il Wed, 20 Aug 2014 08:58:31 +0200, MaX ha scritto: Per invadere il campo dei gestionali, serve un ambiente di sviluppo specializzato in questo. Sarei curioso di sapere che caratteristiche dovrebbe avere questo ambiente di sviluppo. Bye. mah... non sono un esperto in programmazione ne in interfaccie, anche se ne ho viste e testate parecchie, cmq a mio parere non sarebbe male che esistesse una tool che rispondendo a varie domande ti crei uno scheletro funzionante di applicazione, collegata ad un database tipo mysql. Del tipo... quante tabelle deve avere il db? quali nomi gli diamo ad ogniuna? quandi campi e caratteristiche avrá ogniuna? Quante intefacce (schermate) deve avere il programma? ad ogni schermata quali campi di quali tabelle mettiamo? a quel punto la tool crea tutto il codice per interfaccia a caratteri tipo ncurses per intenderci, in un linguaggio da stabilire, aggiungendo delle opzioni standard, tipo stampa, esportazione dati, menu, ecc. Il programmatore si trova cosí in mano uno scheletro perfettamente funzionante, ma non usabile per l' utente. Lui deve mettere in ordine i campi, aggiungere un helponline, fare il codice per tutte le operazioni di calcolo necessarie, fare i report di stampa...ecc. Il linguaggio da usare sotto è da definire, ma sarebbe importante che per fare i calcoli o grafici o quello che deve fare il programma, si usassero le tool offerte da unix invece che le librerie del linguaggio stesso... o per lo meno che per default si usasse unix invece che le librerie... poi il programmatore puó cambiare a sua scelta. Per esempio non sarebbe male che i report d stampa venissero fatti in latex esportabili in pdf e da inviare alla stampa I grafici li facciamo con gnuplot o similare La connessione al database venisse fatta via ssh usando openssh Che venisse creato automaticamente un file di configurazione testuale da mettere in /etc/nome/programma Che facesse il backup usando le tool del database e comprimesse in tgz ...e tutte cose del genere Praticamente Unix è come un Lego... offre un sacco di mattonici da abbinare a propria scelta. Usiamoli al posto delle stermiante librerie che quasi tutti i linguaggi di programmazioni offrono, cosí non dobbiamo reinventare la ruota ogni volta. Se devo creare un report di stampa alivello professionale, è melgio partire da zero con le librerie, o creare un file di testo per latex e farglielo processare? E se il report è lungo centienaia di pagine? Alla fine avremmo ottenuto in poche settimane di lavoro, un gestionale con interfaccia a caratteri perfettamente funzionale. Se vogliamo si puó usare anche una libreria tipo zenity per ottenere una interfaccia grafica. Il programma sarebbe robustissimo visto che usa tutto quello che offre unix e avrebbe una interfaccia doppia in modo da poterlo usare sia con i terminali a caratteri che con il mouse. La tool dovrebbe funzionare senza Xorg... praticamente lei stessa sarebbe un programma da console che genera codice e crea database. La tool dovrebbe semplificare al massimo il lavoro del progrmmatore. Per esempio per cambiare le dimensioni di un campo, si entra in modo edit nella schermata e si inserisce il numero di caratteri da visualizzare... invece che andare a cercare il valore corretto tra le linee di codice. Praticamente ci sarebbero 2 livelli di edit. Quello semplice e visuale, e poi quello testuale in cui si modifica il codice. Per il debug bisogna che si possa vedere in tempo reale cosa succede linea dopo linea comparando l'interfaccia con il cursore che si muove da solo tra le linee di codice, in modo da vedere cosa succede nelle varie condizioni if/while/for bho... per il momento non mi viene in mente altro. ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CAEyAVmsitvpNCvLY-JRTmmmX8O1NXYsDWrnPBcjeatj1=g6...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il Sat, 23 Aug 2014 14:02:14 +0200, MaX ha scritto: Del tipo... quante tabelle deve avere il db? quali nomi gli diamo ad ogniuna? quandi campi e caratteristiche avrá ogniuna? Questo lo puoi fare com mysql-workbench, per esempio. Puoi anche creare lo schema UML del DB e definire le constraint e le foreign keys. Quante intefacce (schermate) deve avere il programma? Questo lo fai con Glade o QtDesigner. Il secondo non lo conosco molto, ma in Glade puoi definire le callback per ogni area attiva, e ti genera un XML. Tramite libglade lo puoi usare da Python, C/C++, e probabilmente anche PHP e Ruby. ad ogni schermata quali campi di quali tabelle mettiamo? Questo non ha molto senso. Molto raramente hai una corrispondenza 1:1 tra quello che devi mostrare a schermo e come lo salvi in DB. Qui è compito del programmatore definire i model che interfacciano appunto lo storage con le view. a quel punto la tool crea tutto il codice per interfaccia a caratteri tipo ncurses per intenderci, in un linguaggio da stabilire, aggiungendo delle opzioni standard, tipo stampa, esportazione dati, menu, ecc. Il punto è che non esistono opzioni standard. :) A meno che non fai una banale rubrica, un gestionale avrà la sua forza nel modo in cui salva e gestisce i dati. Praticamente Unix è come un Lego... offre un sacco di mattonici da abbinare a propria scelta. Usiamoli al posto delle stermiante librerie che quasi tutti i linguaggi di programmazioni offrono, cosí non dobbiamo reinventare la ruota ogni volta. Praticamente tutte le librerie dei linguaggi sotto Linux sono wrapper attorno alle librerie standard. Le eccezioni sono quegli ambienti che cercano di astrarre tutto (Java, Mono, Gambas per dirne tre) che vorrebbero essere multipiattaforma. Basta ignorarli. :) Se devo creare un report di stampa alivello professionale, è melgio partire da zero con le librerie, o creare un file di testo per latex e farglielo processare? Per alcune cose è meglio usare reportlab da python, per esempio. Per altre magari generare HTML e trasformarlo in pdf con wkhtml2pdf, o generare markdown e trasformarlo in epub, pdf e html in modo da averlo leggibile ovunque. Insomma, dipende. :) Alla fine avremmo ottenuto in poche settimane di lavoro, un gestionale con interfaccia a caratteri perfettamente funzionale. Dipende dal gestionale, ma in poche settimane, volendo, puoi farlo anche in PHP. Prendi Bootstrap+Backbone o AngularJs per il frontend, Symfony o un altro framework per il backend, ecc. E sarebbe anche multipiattaforma (magari con IE9 :P) bho... per il momento non mi viene in mente altro. Io credo che tu stia cercando di sostituire un buon programmatore con un pessimo tool. :) Non offenderti. Capisco che non sei un programmatore, ma un tool come quello che proponi avrebbe limitazioni troppo strette per andare oltre la classica agenda telefonica o il programmino per prendere note o fare un todo. O comunque attirerebbe schiere di script kiddies e verrebbe ignorato dai senior. Gli strumenti ci sono, e sono anche abbastanza potenti. Il problema è la spinta di cui un team avrebbe bisogno per mettersi a sviluppare una cosa del genere. E soprattutto un team di senior che sappiano quello che fanno. Se nessuno paga per avere un gestionale che giri su Linux, nessuno si metterà a farlo. Quando fai un gestionale, per quanto scrivi nella licenza senza nessuna garanzia, se uno te lo paga o comunque lo usa per metterci la contabilità, si aspetta che le garanzie ci siano, e se succede qualcosa ti trovi in tribunale, alla faccia della GPL. Scusami, confesso che la mia era una domanda trabocchetto. ;) Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lta49v$qu0$5...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 23/ago/2014, at 15:17, Alessandro Pellizzari a...@amiran.it wrote: Il Sat, 23 Aug 2014 14:02:14 +0200, MaX ha scritto: Del tipo... quante tabelle deve avere il db? quali nomi gli diamo ad ogniuna? quandi campi e caratteristiche avrá ogniuna? Questo lo puoi fare com mysql-workbench, per esempio. Puoi anche creare lo schema UML del DB e definire le constraint e le foreign keys. Oppure usare Postgres. Fatto meglio e non è di Oracle. Mysql è un trappolone con cagate progettuali favolose (esempio: fate un'applicazione su un file System non case sensitive e poi usatela su uno case sensitive) Oppure in certe situazioni meglio un non SQL. Comunque ci vuole una persona che conosca il dominio ed una che sappia progettare la base dati. Quante intefacce (schermate) deve avere il programma? Questo lo fai con Glade o QtDesigner. Il secondo non lo conosco molto, ma in Glade puoi definire le callback per ogni area attiva, e ti genera un XML. Tramite libglade lo puoi usare da Python, C/C++, e probabilmente anche PHP e Ruby. Lasciamo perdere quel catorcione di PHP. ad ogni schermata quali campi di quali tabelle mettiamo? Questo non ha molto senso. Molto raramente hai una corrispondenza 1:1 tra quello che devi mostrare a schermo e come lo salvi in DB. Qui è compito del programmatore definire i model che interfacciano appunto lo storage con le view. Eh, cipolle. Prima di arrivare al codice si deve capire cosa la programmazione dovrà fare ed in che modo, qui ci vuole l'esperto di dominio con l'analista... Non sarebbe male avere qualcuno che sappia quali sono i i limiti della tecnologia ed anche quale interfaccia è in grado di accompagnare l'utente e non di ostacolarlo o punirlo quando fa un errore. a quel punto la tool crea tutto il codice per interfaccia a caratteri tipo ncurses per intenderci, in un linguaggio da stabilire, aggiungendo delle opzioni standard, tipo stampa, esportazione dati, menu, ecc. Fare un programma con curses non è più facile che farlo con un toolkit grafico. Il punto è che non esistono opzioni standard. :) A meno che non fai una banale rubrica, un gestionale avrà la sua forza nel modo in cui salva e gestisce i dati. Occhio al gestisce. La vera forza di un gestionale è quanto riesce a rendere i dati utili all'azienda. Ah, per la business intelligence di libero c'è Spago BI. Le eccezioni sono quegli ambienti che cercano di astrarre tutto (Java, Mono, Gambas per dirne tre) che vorrebbero essere multipiattaforma. Basta ignorarli. :) O basta non essere pirlotti dietro ad una delle tante e usare i tool con intelligenza conoscendoli (veramente) Se devo creare un report di stampa alivello professionale, è melgio partire da zero con le librerie, o creare un file di testo per latex e farglielo processare? Per alcune cose è meglio usare reportlab da python, per esempio. Per altre magari generare HTML e trasformarlo in pdf con wkhtml2pdf, o generare markdown e trasformarlo in epub, pdf e html in modo da averlo leggibile ovunque. Insomma, dipende. :) Alla fine avremmo ottenuto in poche settimane di lavoro, un gestionale con interfaccia a caratteri perfettamente funzionale. Dipende dal gestionale, ma in poche settimane, volendo, puoi farlo anche in PHP. Prendi Bootstrap+Backbone o AngularJs per il frontend, Symfony o un altro framework per il backend, ecc. E sarebbe anche multipiattaforma (magari con IE9 :P) Ti voglio vedere a manutenerlo quando cambiano le regole... -- Gian Uberto Lauri Messaggio inviato da un tablet -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1060fa7f-cfb6-4a8c-b37c-f4370a9ed...@eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 21 agosto 2014 21:24, giulianc51 giulian...@gmail.com ha scritto: Il giorno Thu, 21 Aug 2014 18:02:53 +0200 (CEST) bodr...@mail.dm.unipi.it ha scritto: Ciao, ciao, . Le cose che vanno _assolutamente_ sviluppate in modo coerente e difese senza esitazione sono i protocolli e i formati aperti, di interscambio tra programmi diversi. +1; per la parte desktop, va ricordato che sotto linux esistono una pletora di programmi console based, che si mangerebbero la controparte winzoz, se solo qualcuno pensasse di fare delle semplici interfacce (andrebbero bene anche in tcl-tk)... La grossa pecca di linux, è che si rincorre windows e OSX, sui più strabilianti effetti, ma non sulla sostanza, chi lavora con M$, e vuole passare a OOo o LibreOffice, nove volte su dieci non ci riesce, per il semplice motivo che non sono M$ e non girano le macro che ha usato fino a ieri... è vero che per il novanta per cento delle persone che usano un pacchetto di office, non fa alcuna differenza, ma se vuoi andare a beccare quelle strutture un po' più addentro, tipo la pubblica amministrazione, ricordiamoci che spesso la P.A. va avanti con macro fatte dal collega smanettone di turno, che magari ha realizzato qualcosa di non perfetto, ma pur sempre qualcosa che permette di risparmiare tempo e fatica. Purtroppo M$ ha una organizzazione capillare, dove ti perfezionano le cose di cui hai bisogno, ci sono centinaia di piccoli programmi che fanno un po' di tutto... fa nulla che poi come sistema è un colabrodo. Per linux, su quale società si appoggia una pubblica amministrazione che volesse passare a linux? con che benefici? Sarebbe bello che la pubblica amministrazione, in primis, finanziasse un gruppo di sviluppo, che prendendo dal mondo Open Source, senza reinventare l'acqua calda, cominciasse a sviluppare tutte quelle personalizzazioni necessarie per la pubblica amministrazione stessa... Spero veramente che per Torino si proceda su una strada analoga... non lo so come faranno... Il grosso errore è quello di pensare che con l'open source, e con linux in particolare, l'unico risparmio sia sulle licenze... non è così... perché hai costi aggiuntivi di formazione e gestione. Quello su cui la pubblica amministrazione deve battere, per non vanificare il tutto, è il presupposto di fornire al cittadino un servizio, dove la fa da padrone il codice aperto, il protocollo aperto, il formato di dati aperto... in modo che il cittadino abbia la possibilità di accedere per sempre ai dati che gli interessano. Naturalmente questa è tutta una mia personale interpretazione... aperto a qualsiasi confronto. -- Gollum1 - http://www.gollumone.it Tesoro, dov'é il mio teoro... -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CANTVqs-E+1vHG�HwO0=mspc8nsc_8sjv+r6vbfqfiwhn5...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Gollum1 writes: per la parte desktop, va ricordato che sotto linux esistono una pletora di programmi console based, che si mangerebbero la controparte winzoz, se solo qualcuno pensasse di fare delle semplici interfacce (andrebbero bene anche in tcl-tk)... Non è così banale, può non essere così facile. Certo, la console è meno appariscente, ma andando oltre i limiti del terminale ANSI a 16 colori già si potrebbe fare di meglio. Ma ho visto interfacce da console molto ma molto più usabili di molte GUI. La grossa pecca di linux, è che si rincorre windows e OSX, sui più strabilianti effetti, ma non sulla sostanza, chi lavora con M$, e vuole passare a OOo o LibreOffice, nove volte su dieci non ci riesce, per il semplice motivo che non sono M$ e non girano le macro che ha usato fino a ieri... E non è cosa da poco. Arrivo in un ufficio. Mi danno un certo tool. Ripeto: me lo danno, non 'lo chiedo' o 'scelgo cosa prendere' Mi faccio in 4 per imparare a far fare al tool tutte le parti ripetitive e ora me lo togli? No grazie, ho regalato abbastanza del mio tempo Gli date torto ad uno che vi dice questo del fatto che gli cambiate lo strumento di lavoro? amministrazione, ricordiamoci che spesso la P.A. va avanti con macro fatte dal collega smanettone di turno, che magari ha realizzato qualcosa di non perfetto, ma pur sempre qualcosa che permette di risparmiare tempo e fatica. Esatto. E diciamone un altra. Il qualcosa non sarà perfetto dal punto di vista della software engineering, ma spessissimo è perfetto per il dominio in cui viene impiegato. E non è poco. Sarebbe bello che la pubblica amministrazione, in primis, finanziasse un gruppo di sviluppo, che prendendo dal mondo Open Source, senza reinventare l'acqua calda, cominciasse a sviluppare tutte quelle personalizzazioni necessarie per la pubblica amministrazione stessa... Arriva di sicuro il leader del partito X che si lancia sullo spreco di soldi pubblici del partito Y... E poi ci vorrebbero dei manager nelle P.A. il cui unico ideale è il servizio alla P.A. e non far apparire bello il politico che gli ha procurato il posto. Il grosso errore è quello di pensare che con l'open source, e con linux in particolare, l'unico risparmio sia sulle licenze... non è così... perché hai costi aggiuntivi di formazione e gestione. Il vero risparmio lo hai sulla libertà di uso. Se il server attuale non regge, migri su un server molto più potente senza problemi, adesso che serve e non quando si avranno i soldi per la nuova licenza. Devi usare 10 persone invece di 5 e le avresti pronte? Bene, anche il programma è pronto, non devi aggiornare la licenza d'uso. Non sono risparmi di minuti, possono diventare risparmi di settimane se non mesi. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/8738con8pp@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Per integrare la discussione [1] [1] http://www.keinpfusch.net/2014/08/l-open-source-nella-pa-scontro-di.html
Re: [OT] Una ferale notizia?
+1 anzi... +10! quel tipo l' ha azzeccata sul perché linux ha perso la partita so o immagino anche il motivo... nei software moderni va di moda che siano multipiattaforma. E quindi come facciamo a fare un sw multipiattaforma se per esempio mi serve octave o latex su windows e non ce l' ho di default? (come se non ci fossero i porting) Allora il programmatore che di solito è pure un pessimo sistemista si butta a capofitto e riscrive latex senza rendersene conto...lo riscrive ma non è latex... è solo una pessima copia. Il fatto è che molti programmatori non sanno neppure cosa ci sia sotto la veste grafica di unix, e a parte poche e contate eccezzioni, ha perfettaemnte ragione il tipo dell' articolo. ciao MaX 2014-08-22 12:15 GMT+02:00, Luca Panella m...@lucapanella.net: Per integrare la discussione [1] [1] http://www.keinpfusch.net/2014/08/l-open-source-nella-pa-scontro-di.html -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CAEyAVmuCkehqtovZpi0=bgyxlqoeukmqpy7xwpjscja3mjh...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On Fri, Aug 22, 2014 at 06:32:25PM +0200, MaX wrote: +1 anzi... +10! quel tipo l' ha azzeccata sul perché linux ha perso la partita so o immagino anche il motivo... nei software moderni va di moda che siano multipiattaforma. E quindi come facciamo a fare un sw multipiattaforma se per esempio mi serve octave o latex su windows e non ce l' ho di default? (come se non ci fossero i porting) Allora il programmatore che di solito è pure un pessimo sistemista si butta a capofitto e riscrive latex senza rendersene conto...lo riscrive ma non è latex... è solo una pessima copia. Il fatto è che molti programmatori non sanno neppure cosa ci sia sotto la veste grafica di unix, e a parte poche e contate eccezzioni, ha perfettaemnte ragione il tipo dell' articolo. Il tipo dell'articolo fa ragionamenti condivisibili, ma ne fa anche altri poco fondati, perché ad esempio cron non c'entra niente con un calendario per la produttività personale e aziendale. E' vero che ci sono scelte tecniche che non stanno aiutandone la diffusione, ma non è solamente quello il punto, anche perché ora come ora buona parte delle postazioni di lavoro utilizzano quasi esclusivamente il browser e le applicazioni web e non c'è assolutamente bisogno di riscrivere tutta una suite di strumenti utente che parlino con questi fantomatici e sottovalutati servizi di sistema. Non sottovaluterei poi la crisi del desktop in atto in questo momento, perché abbiamo milioni di utenti che stanno utilizzando quotidianamente le applicazioni mobili su smartphone e tablet senza per questo avere mai o quasi mai a che fare con un desktop (windows, linux o mac) vecchia maniera. Fin troppe argomentazioni partono da presupposti tecnici e di user experience che ormai non sono più alla base del lavoro quotidiano. Non basta l'esistenza di vecchie applicazioni (client o server) in un sottoinsieme della PA (ma anche altrove) per giustificare una corsa verso il sorpasso del desktop windows (con tutti i suoi problemi). Ci sarebbe poi tanto da dire su quanto poco software libero giri sui nostri dispositivi mobili... saluti, Christian -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140822165100.ga1...@lampredotto.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
a dire il vero stavamo parlando di linux nelle PA. Sugli smartphone attraverso android abbiamo già vinto... al di la che android non sia esattamente GNU. MA direi che per esempio il porting opensource androidx86 dimostra che google non è malaccio tutto sommato. cmq tornando alle PA, continuo a dare ragione al tizio dell'articolo. fosse per me esisterebbe un desktop completamente a caratteri e quindi senza Xorg. Purtroppo si trovano desktop dei più minimalistici ai più sofisticati, ma tutti basati su X. è anche vero che apple usa spesso i comandi di unix per fare il lavoro sporco. Ricordo che anni fa mentre localizzavo per apple una applicazione di videoscrittura, scoprii che era in realtà una interfaccia di latex... molto molto potente e flessibile.,,, non so se la fanno ancora... mi sembra si chiamasse ipage o iwrite... non ricordo... son passati 10 anni. ciao, MaX Il 22/08/14, Christian Surchicsur...@debian.org ha scritto: On Fri, Aug 22, 2014 at 06:32:25PM +0200, MaX wrote: +1 anzi... +10! quel tipo l' ha azzeccata sul perché linux ha perso la partita so o immagino anche il motivo... nei software moderni va di moda che siano multipiattaforma. E quindi come facciamo a fare un sw multipiattaforma se per esempio mi serve octave o latex su windows e non ce l' ho di default? (come se non ci fossero i porting) Allora il programmatore che di solito è pure un pessimo sistemista si butta a capofitto e riscrive latex senza rendersene conto...lo riscrive ma non è latex... è solo una pessima copia. Il fatto è che molti programmatori non sanno neppure cosa ci sia sotto la veste grafica di unix, e a parte poche e contate eccezzioni, ha perfettaemnte ragione il tipo dell' articolo. Il tipo dell'articolo fa ragionamenti condivisibili, ma ne fa anche altri poco fondati, perché ad esempio cron non c'entra niente con un calendario per la produttività personale e aziendale. E' vero che ci sono scelte tecniche che non stanno aiutandone la diffusione, ma non è solamente quello il punto, anche perché ora come ora buona parte delle postazioni di lavoro utilizzano quasi esclusivamente il browser e le applicazioni web e non c'è assolutamente bisogno di riscrivere tutta una suite di strumenti utente che parlino con questi fantomatici e sottovalutati servizi di sistema. Non sottovaluterei poi la crisi del desktop in atto in questo momento, perché abbiamo milioni di utenti che stanno utilizzando quotidianamente le applicazioni mobili su smartphone e tablet senza per questo avere mai o quasi mai a che fare con un desktop (windows, linux o mac) vecchia maniera. Fin troppe argomentazioni partono da presupposti tecnici e di user experience che ormai non sono più alla base del lavoro quotidiano. Non basta l'esistenza di vecchie applicazioni (client o server) in un sottoinsieme della PA (ma anche altrove) per giustificare una corsa verso il sorpasso del desktop windows (con tutti i suoi problemi). Ci sarebbe poi tanto da dire su quanto poco software libero giri sui nostri dispositivi mobili... saluti, Christian -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140822165100.ga1...@lampredotto.org -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/caeyavmvujthiuodzcf_kfpuydbf08+ftdxomu8c2thhbfpf...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 22/ago/2014, at 21:15, MaX maxlinux2...@gmail.com wrote: a dire il vero stavamo parlando di linux nelle PA. Sugli smartphone attraverso android abbiamo già vinto... Palle. Non è libero. Credo esista una sola versione su un particolare HW che sia veramente libera... -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/f730129e-114a-457a-b5cb-80382b083...@eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
On Wed, Aug 20, 2014 at 08:39:12PM +0200, fran...@modula.net wrote: L'unione fà la forza e, sinceramente, non mi interessa se questo o quel progetto riesce o meno a sopravvivere. Non hai capito quello che ho detto. Se chiunque, messo davanti ad uno o più sistemi, riesce sempre a capire quello che vuole, perché esiste la frammentazione? Se fosse come dici tu, ci sarebbero un numero di progetti che si contano sulle dita di una mano per ogni esigenza, e semmai dev che cooperano altrove per altre cose che nessun utente, neanche loro stessi, usano. Anche in windows puoi sostituire buona parte del sistema con soluzioni non MS! Poi io non sarei del tutto in disaccordo con te sull'avere grandi progetti a cui collaborano tutti gli interessati. Peccato che pochi lo facciano The unix way, ossia lavorando su varie utility interfacciabili in pipeline da shell o chiamate da una gui. In modo che puoi usarle anche se nessuno lavora più sul progetto, che puoi farti le tue interfacce, che puoi riutilizzare l'output testuale (che non è necessariamente quello che vuoi, potrebbe essere il pathname di un file binario generato), che se ti serve qualcosa e qualcos'altro no, nei binari distribuiti dal progetto, puoi levarli. Già monolite, nel kernel, è diventato sinonimo di bulimia di binari, poi ora la moda del blob mostruoso che fa trecento cose diverse e guai a forkarne il codice, letteralmente (un libreoffice o un systemd, letto il codice, ti fanno venire solo voglia di riscrivere tutto e copiare solo parti utili e riutilizzabili), si è arrampicata su tutto l'albero della userbase. Per avere nel pc un sistema con un sacco di roba inutile, riuscivo con profitto a installare schifezze e scaricare giochi con lo spyware pure in windows, y'know! Il punto è che seguire gli stili di uno o dell'altro OS chiuso per le interfacce all'utenza è una piaga, quando non c'è un vero motivo di usabilità ma solo il non volere spaventare l'utente. Faccio più cose con tmux che con GNOME 2 sulla mia prima Debian. Anche perchè poi l'utente in questione, se viene da windows, potrebbe anche mettere via i soldi per comprare un mac, il cui OS è periodicamente e diametralmente diverso da windows, soprattutto in quello che interessa l'utente, cioè le GUI. Altro che GNOME OS X, KDE 8 e compagnia bella. Il mio interesse è di avere un sistema operativo robusto, facilmente gestibile e dotato di tutte le killer applications necessarie a farne una piattaforma di lavoro per il maggior numero possibile di utenti. Quello che però non riesco a capire è se tu voglia qualcosa per Linux o qualcosa che *giri bene* anche su un sistema stabile Linux-based, ottenendo di fatto ${il tuo sistema operativo chiuso preferito} libero. -- Teodoro Santoni -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140821153348.GB3666@bruttuntu
Re: [OT] Una ferale notizia?
Ciao, Il Mar, 19 Agosto 2014 10:22 pm, elio marvin ha scritto: sembra che a Monaco di Baviera si voglia ritornare a Windows: http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?ID=11230 Dando un'occhiata in rete, la notizia sembrerebbe semplicemente un fraintendimento... o meglio, una prevedibile pressione da parte di una nota multinazionale perché si torni indietro su una scelta che invece ha solide ragioni per essere confermata. Es: https://joinup.ec.europa.eu/community/osor/news/munich-city-council-shields-limux-against-mayor Quando ho letto la notizia ho pensato come volevasi dimostrare, infatti, anche se negli ultimi tempi le cose sono migliorate non di poco, i sistemi Una notizia falsa implica qualunque deduzione errata :-D Come volevasi dimostrare, visto che la città di Monaco sta diventando un esempio (la mia città, Torino, sembrerebbe volerlo seguire!), c'è chi sparge voci negative... me lo sviluppo di linux in generale procede troppo in ordine sparso e in maniera dispersiva, insomma andrebbe rivista la politica di sviluppo. Le cose che vanno _assolutamente_ sviluppate in modo coerente e difese senza esitazione sono i protocolli e i formati aperti, di interscambio tra programmi diversi. La biodiversità salva la natura da molti disastri, la varietà nel mondo del Software-Libero è una delle migliori difese contro virus ed attacchi pandemici. Del resto sono certo che la città di Monaco si sia fatta fare (da Canonical, se non sbaglio) una armonizzazione ad-hoc per le proprie esigenze, certo nulla di farraginoso... Debian in effetti non ha una politica di sviluppo particolarmente centralizzata, ma chi ha nostalgia di una struttura gerarchica più rigida può trovare molte risposte anche nel mondo Linux: RedHat, Suse... Basta sapere cosa si vuole. Io preferisco Debian. Ciau, m -- http://bodrato.it/papers/ -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/33642.151.33.13.100.1408636973.squir...@mail.dm.unipi.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
In data giovedì 21 agosto 2014 18:02:53, bodr...@mail.dm.unipi.it ha scritto: Io preferisco Debian. Amen. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1638329.gFTMbTm0re@debian
Re: [OT] Una ferale notizia?
Sarebbe interessante capire quali siano state le ragioni che li hanno spinti ha mettere in discussione questo progetto, magari attraverso un documento di analisi ben strutturato e approfondito. Sarebbe un bel segnale di trasparenza nei confronti dei cittadini e un aiuto importante per la comunità del software libero. Per quanto riguarda il nostro punto di vista io dico che ho visto banche (BCC) Utilizzare Ooffice. Ho visto molte delle postazioni in uffici bubblici, utilizzare software a schermo inero per tutte le operazioni, difficile apprezzare in questo modo le qualità del SO che gira sotto. Ho visto molti uffici pubblici utilizzare applicativi previa browser, anche in questo caso il SO ( più specificamente il DE) non si vedeva. Infine ho visto persone lavorare con *nix, senza attribuire alla cosa l'entusiasmo che, comprensibilmente, leggo qui. In generale sul posto di lavoro si utilizzano gli strumenti che si trovano, in quest'ottica non c'è sistema che spaventi, l'unica cosa che fa incazzare l'operatore sono i bsod, i reboot, i crash delle applicazioni, i problemi di rete, etc etc -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1408644973595.7c833ca935934@mozgaia
Re: [OT] Una ferale notizia?
In una nazione normale forse... Nicola Ferrari (#554252) nicola...@yahoo.it ha scritto: On 08/19/2014 10:25 PM, Luca Costantino wrote: nella pubblica amministrazione l'impiegato non sa COSA stia facendo, sa solo che su quel gestionale deve premere F8, clic qua, clic là, ESC, INVIO, INVIO e la pratica è fatta. guai a cambiare interfaccia, Ciao Luca. Ma cosa c'entra la pubblica amministrazione? Quelli che tu citi non sono utenti, ma operatori. Usano uno strumento propedeutico al loro lavoro. Non vale la stessa cosa per un'operatore di cassa di un magazzino qualsiasi, che ti stampa un documento fiscale con un gestionale in modo testo, quattro colpi di TAB e due di CTRL, e maneggia il tastierino numerico alla velocità della luce? Quello al massimo sa che dopo che si e' avviato windows, deve avviare il gestionale con il doppio click sull'icona, sempre che qualcuno non gliel'abbia messo in startup automatico. Non e' questione di pubblica amministrazione, è che loro sono li' per questo, pubblici o privati. Il problema è che i politici/dirigenti di turno, hanno forse fatto valutazioni prevalentemente economiche vedendo il software libero innanzitutto come fonte di risparmio e non di libertà. E non hanno investito tempo/soldi a sufficienza per 1. formare e soprattutto _affiancare_ gli utenti a dovere. 2. fornire agli utenti strumenti ad hoc pensati a dovere. Affiancare l'utente significa sedersi sulla sedia a fianco alla sua e guidarlo nel nuovo sistema. Un buon tecnico credo debba saper fare anche questo, e un buon dirigente deve saper trovare i soldi anche per questo, e considerarli un investimento. Non solo sperare che Linux sia improvvisamente la soluzione a tutti i mali dei loro portafogli a zero sforzo. N -- +-+ | Linux User #554252 | +-+ -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt1re7$j7m$1...@ger.gmane.org -- Inviato dal mio cellulare Android con K-9 Mail.
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 21/08/2014 17:33, Teodoro Santoni ha scritto: On Wed, Aug 20, 2014 at 08:39:12PM +0200, fran...@modula.net wrote: L'unione fà la forza e, sinceramente, non mi interessa se questo o quel progetto riesce o meno a sopravvivere. Non hai capito quello che ho detto. Se chiunque, messo davanti ad uno o più sistemi, riesce sempre a capire quello che vuole, perché esiste la frammentazione? La frammentazione dei progetti non corrisponde tout court a una base installata e nel nostro caso attiene prevalentemente attiene ai produttori, non ai consumatori. Se consulto la popularity list di Debian vedo che sono referenziati 141.275 pacchetti, di cui 454da 100.001 a 164.675 installazioni 1.050fra 50.001 e 100.000 1.910 fra 10.001 e 50.000 1.378 fra 5001 e 10.000 5.125 fra 1.001 e 5.000 5.046 fra 1.000 e 5.000 16.561 fra 101 e 1.000 28.766 fra 11 e 100 86.011 fra 1 e 10 di cui 49.078 solo una installazione Solo 454 pacchetti hanno oltre 100.000 installazioni e 49.079 pacchetti ne hanno una sola. Gli utenti scelgono, e la loro scelta rafforza i software realizzati con una mentalità industriale e penalizza il resto. Capisco che ci sono moltissime obiezioni che si possono fare a questi numeri, ma li riporto per rendere un'idea di quante risorse si sprecano dietro al nulla. Il mio interesse è di avere un sistema operativo robusto, facilmente gestibile e dotato di tutte le killer applications necessarie a farne una piattaforma di lavoro per il maggior numero possibile di utenti. Quello che però non riesco a capire è se tu voglia qualcosa per Linux o qualcosa che *giri bene* anche su un sistema stabile Linux-based, ottenendo di fatto ${il tuo sistema operativo chiuso preferito} libero. Non è che ho bisogno di niente per Debian o per Windows: informo il cliente e in base alle esigenze decidiamo: a volte si sceglie Windows e a volte si sceglie Debian. Non posso fare una guerra di religione sulla pelle del cliente: solo vorrei che su Debian ci fossero meno applicazioni e migliori (possibilmente GNU), in modo da installare più Debian e meno Windows. Parlo naturalmente di sole installazioni server. Purtroppo sul desktop non c'è partita, anche se vorrei che ci fosse, perchè il grosso della base installata sta lì, anche se vedo aumentata la centralità del browser rispetto al sistema operativo sottostante. Luciano -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53f64312.8040...@modula.net
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno Thu, 21 Aug 2014 18:02:53 +0200 (CEST) bodr...@mail.dm.unipi.it ha scritto: Ciao, ciao, . Le cose che vanno _assolutamente_ sviluppate in modo coerente e difese senza esitazione sono i protocolli e i formati aperti, di interscambio tra programmi diversi. +1; Ciau, m ciao, giuliano -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140821212401.06c28819@acerCF
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il 19 agosto 2014 23:12, Enrico Agliotti enrico.aglio...@gmail.com ha scritto: Non credo che la città di Monaco si basi sulla svogliatezza degli utenti per decidere se migrare su Windows 9000 postazioni Linux. Voglio sperare che le analisi effettuate siano un po' più profonde. Ovviamente. Immagino pero' che tra i vari fattori che sono stati presi in considerazione compaiano anche i pareri riportati dagli utilizzatori circa la facilita' di utilizzo (e il discorso mio iniziale a questo si rifaceva) e i pareri riportati dai sysadmin, magari gente in origine non skillata e che si e' ritrovata catapultata a dover amministrare macchine che non conosce e a dover fornire supporto dopo aver fatto qualche breve corso... luca -- Chiave pubblica http://luca.costantino.googlepages.com/luca.costantino.asc Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare. (Martin Niemöller) -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/ca+vfghbur-puobor087ccybhdufvcmbbgodxntpzrw-mmw9...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On Tue, Aug 19, 2014 at 10:25:52PM +0200, Luca Costantino wrote: il problema, a mio avviso, non sono i sistemi linux, ma gli utenti, pigri e svoglianti, ignoranti e meccanici. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: 1) gli utenti finali non sanno neppure dove si trova il terminale... sono solo degli schiacciabottoni. Temo che continuando a (mal)trattare gli utenti come degli idioti non li faremo magicamente diventare migliori (migliori per chi poi? Per lo sviluppatore, a cui danno meno noie? O per l'azienda in cui lavorano?). Se si sviluppa con un minimo di contatto con chi va a pigiare i bottoni sul rilascio, le cose spesso vanno più lisce del previsto. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: Il trucco era che ogni volta che un utente faceva una richiesta di modifica del programma, lo accontentavano in poche settimane. E se viene seguita questa filosofia (non software ma soluzioni), ancora meglio! Tornando OT, pescato dal feed di Stefano Zacchiroli, sembra che almeno su questo punto siamo più avanti dei tedeschi [1]! [1] http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/ signature.asc Description: Digital signature
Re: [OT] Una ferale notizia?
il problema è tutti noi siamo solo dei schiacciabottoni in moltissimi campi. tu per esempio puoi essere un ottimo informatico, ma probaqbilmente sai il minimo indispensabile sul tuo stereo dell'auto... hai montato i subwofer al carbonio, e il powercap? e rifatto l' impiento elettrico della batteria, alternatore e massa? hai montato la seconda batteria? Ma in parallelo o con i diodi di disaccoppiamento... e che tipo di diodi? questo è solo un esempio, ma potremmo affrontare altri campi, come la falegnameria, la metallurgia, il collezzionismo, ecc. Tutto sommato a me non serve sapere che il mio stereo della macchina potrebbe fare moltissimo di più mi basta che premendo un paio di bottoni mi faccia sentire la radio a basso volume, sennò mi da fastidio. Quindi il povero utente schiacciabottoni poi va a casa e fequensta il suo circolo di interessi e si scopre che è un genio nella falegnameria navale di porto e ha costruito già 4 barche a 12mt a vela, tutte perfettamente naviganti. Quindi siamo tutti degli schiacciabottoni in moltissimi campi, ma ne seiamo anche obbligati. La vita qui sulla terra, non è abbastanza lunga per potersi permettere di interessarsi a più dei 4-5 campi che più ci sono vicini. Proprio per questo bisogna rendere la vita più facile possibile a chi è lontano dai nostri campi di interesse. Loro non avranno mai la possibilità di apprezzare le cose che un informatico vede tutti i giorni... del resto un informatico difficilmente apprezzerà quello che fa un falegname ebanista, o un carpentiere metallico non ferrosi, o un idraulico di irrigazione a goccia. Ogni campo toccato dall' uomo viene approfondito fino a farlo diventare un' arte o una scienza.. .che poi è lo stesso. Tornando al tema...OT :) Per invadere il campo dei gestionali, serve un ambiente di sviluppo specializzato in questo. Poi magari diventa limitato se vogliamo scrivere altre cose, ma se volgiamo un gestionale... è perfetta. Scrivo questo per spingere i futuri programmatori in erba a sviluppare questo ambiente. Magari tra pochi anni salta fuori qualche cosa del genere che con pochi clic e quache riga di codice, hai un gestionale già collegato ad un database. Il 20/08/14, Francesco Ariisfa...@ariis.it ha scritto: On Tue, Aug 19, 2014 at 10:25:52PM +0200, Luca Costantino wrote: il problema, a mio avviso, non sono i sistemi linux, ma gli utenti, pigri e svoglianti, ignoranti e meccanici. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: 1) gli utenti finali non sanno neppure dove si trova il terminale... sono solo degli schiacciabottoni. Temo che continuando a (mal)trattare gli utenti come degli idioti non li faremo magicamente diventare migliori (migliori per chi poi? Per lo sviluppatore, a cui danno meno noie? O per l'azienda in cui lavorano?). Se si sviluppa con un minimo di contatto con chi va a pigiare i bottoni sul rilascio, le cose spesso vanno più lisce del previsto. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: Il trucco era che ogni volta che un utente faceva una richiesta di modifica del programma, lo accontentavano in poche settimane. E se viene seguita questa filosofia (non software ma soluzioni), ancora meglio! Tornando OT, pescato dal feed di Stefano Zacchiroli, sembra che almeno su questo punto siamo più avanti dei tedeschi [1]! [1] http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/ -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CAEyAVmvyAy+kKG5DJVR=bva1fn1cjdb6orphs6o+d-91tdb...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
+1 2014-08-20 8:58 GMT+02:00 MaX maxlinux2...@gmail.com: il problema è tutti noi siamo solo dei schiacciabottoni in moltissimi campi. tu per esempio puoi essere un ottimo informatico, ma probaqbilmente sai il minimo indispensabile sul tuo stereo dell'auto... hai montato i subwofer al carbonio, e il powercap? e rifatto l' impiento elettrico della batteria, alternatore e massa? hai montato la seconda batteria? Ma in parallelo o con i diodi di disaccoppiamento... e che tipo di diodi? questo è solo un esempio, ma potremmo affrontare altri campi, come la falegnameria, la metallurgia, il collezzionismo, ecc. Tutto sommato a me non serve sapere che il mio stereo della macchina potrebbe fare moltissimo di più mi basta che premendo un paio di bottoni mi faccia sentire la radio a basso volume, sennò mi da fastidio. Quindi il povero utente schiacciabottoni poi va a casa e fequensta il suo circolo di interessi e si scopre che è un genio nella falegnameria navale di porto e ha costruito già 4 barche a 12mt a vela, tutte perfettamente naviganti. Quindi siamo tutti degli schiacciabottoni in moltissimi campi, ma ne seiamo anche obbligati. La vita qui sulla terra, non è abbastanza lunga per potersi permettere di interessarsi a più dei 4-5 campi che più ci sono vicini. Proprio per questo bisogna rendere la vita più facile possibile a chi è lontano dai nostri campi di interesse. Loro non avranno mai la possibilità di apprezzare le cose che un informatico vede tutti i giorni... del resto un informatico difficilmente apprezzerà quello che fa un falegname ebanista, o un carpentiere metallico non ferrosi, o un idraulico di irrigazione a goccia. Ogni campo toccato dall' uomo viene approfondito fino a farlo diventare un' arte o una scienza.. .che poi è lo stesso. Tornando al tema...OT :) Per invadere il campo dei gestionali, serve un ambiente di sviluppo specializzato in questo. Poi magari diventa limitato se vogliamo scrivere altre cose, ma se volgiamo un gestionale... è perfetta. Scrivo questo per spingere i futuri programmatori in erba a sviluppare questo ambiente. Magari tra pochi anni salta fuori qualche cosa del genere che con pochi clic e quache riga di codice, hai un gestionale già collegato ad un database. Il 20/08/14, Francesco Ariisfa...@ariis.it ha scritto: On Tue, Aug 19, 2014 at 10:25:52PM +0200, Luca Costantino wrote: il problema, a mio avviso, non sono i sistemi linux, ma gli utenti, pigri e svoglianti, ignoranti e meccanici. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: 1) gli utenti finali non sanno neppure dove si trova il terminale... sono solo degli schiacciabottoni. Temo che continuando a (mal)trattare gli utenti come degli idioti non li faremo magicamente diventare migliori (migliori per chi poi? Per lo sviluppatore, a cui danno meno noie? O per l'azienda in cui lavorano?). Se si sviluppa con un minimo di contatto con chi va a pigiare i bottoni sul rilascio, le cose spesso vanno più lisce del previsto. On Tue, Aug 19, 2014 at 11:34:30PM +0200, MaX wrote: Il trucco era che ogni volta che un utente faceva una richiesta di modifica del programma, lo accontentavano in poche settimane. E se viene seguita questa filosofia (non software ma soluzioni), ancora meglio! Tornando OT, pescato dal feed di Stefano Zacchiroli, sembra che almeno su questo punto siamo più avanti dei tedeschi [1]! [1] http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/ -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/caeyavmvyay+kkg5djvrbva1fn1cjdb6orphs6o+d-91tdb...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
MaX writes: tutte cose che ovviamente anche su linux si possono fare e anche meglio... ma perché i programmatori non usano un equivalente a VB6 o .NET sotto linux? Ti consiglio di fare una prova di migrazione di un programma mediamente complesso da piattaforma M$ a piattaforma Linux. Ti darai, purtroppo, la risposta da solo. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21492.19431.133566.440...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Luca Costantino writes: Il 19 agosto 2014 23:12, Enrico Agliotti enrico.aglio...@gmail.com ha scritto: Non credo che la città di Monaco si basi sulla svogliatezza degli utenti per decidere se migrare su Windows 9000 postazioni Linux. Voglio sperare che le analisi effettuate siano un po' più profonde. Ovviamente. Immagino pero' che tra i vari fattori che sono stati presi in considerazione compaiano anche i pareri riportati dagli utilizzatori circa la facilita' di utilizzo (e il discorso mio iniziale a questo si rifaceva) e i pareri riportati dai sysadmin, magari gente in origine non skillata e che si e' ritrovata catapultata a dover amministrare macchine che non conosce e a dover fornire supporto dopo aver fatto qualche breve corso... Monaco non è in Lombardia! Ma i politici sono politici. A quanto pare, nonostante la migrazione sia stata dichiarata completa l'anno scorso, la nuova maggioranza di coalizione ha commissionato uno studio per vedere se conviene tornare a M$. Lasciate perdere le storie dei poveri dipendenti che soffrono, palle da politici. E tutta lobby. E per fare lobby ci vogliono gli schei. -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21492.19817.199178.243...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 19/08/2014 22:22, elio marvin wrote: Anche se nell'oggetto ho un po' esagerato, non è certamente un buon segnale, sembra che a Monaco di Baviera si voglia ritornare a Windows: http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?ID=11230 la stessa notizia era apparsa qualche anno fa. Secondo me partono da un errore di traduzione. Poco tempo fa era uscito un articolo che indicava i risparmi fin ora ottenuti e la buona riuscita della migrazione... se non sbaglio la migrazione è stata terminata nel 2013. Poi tutto può succedere: ci sono le elezioni, cambiano i partiti che guidano la città e hanno intrallazzi con m$... Ciao Davide -- Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/53f45b66.5030...@gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Le brutte notizie ci saranno sempre, ci sarà sempre qualcuno che gli piace giallo e non il verde, ovvio che per tifosi del verde è una disperazione, senza contare quelli che vendono la pittura magenta che anche loro vogliono la loro parte. A parte la facile ironia, il problema vero è un altro. Bisogna entrare nella situazione emotiva di chi è davanti ad uno sportello tutto il giorno a risolvere problemi di utenti dove il almeno il 50% sono cafoni il 30% non sa cosa vuole il rimanente vuole insegnare all'impiegato a fare il proprio lavoro. Se tu fossi uno di questi probabilmente l'ultima disperazione che vorresti provare arrivando al mattino è accendere il pc con davanti una fila di 50 persone in attesa e scoprire che il bottone per fare miao non c'è più, sostituito eggregiamente da file/pluto/crucco/topo/ciccio/uno/due/tre/quattro/dov'è/miao. Soltanto uno scansafatiche non lo trova. l'indomani cercare il pulsante topo e trovarlo a /file//gatto Questo è il vero problema degli sviluppatori, l'incapacità a capire le difficoltà che incontra una persona normale che si ritrova davanti ad un pc, obbligato ad usarlo al posto di una macchina da scrivere, che funziona eggregiamente senza tante rotture di zebedei. Il suo lavoro non è trovare i bottoni da cliccare ma soddisfare le esigenze del pubblico davanti al suo sportello, che nel frattempo che cerca di capire dov'è finito il pulsante miao la fila si allunga e allunga e qualcuno comincia ad urlare spazientito sulle proprietà natali e amatoriali della di lui mamma e di quanti padri ha! Per quanto riguarda Torino non sono poi cosi convinto che andrà in porto, è solo una questione politica, divento profeta e indovino. fra qualche giorno loziobill verrà a torino e tutto si accomoda. my 1¢ angelo bosio Ciao lista Anche se nell'oggetto ho un po' esagerato, non è certamente un buon segnale, sembra che a Monaco di Baviera si voglia ritornare a Windows: http://www.ilsoftware.it/articoli.asp?ID=11230 -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/d075d100e907b8c1b73c4d703448c867.squir...@www.siriomail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
On 08/19/2014 10:25 PM, Luca Costantino wrote: nella pubblica amministrazione l'impiegato non sa COSA stia facendo, sa solo che su quel gestionale deve premere F8, clic qua, clic là, ESC, INVIO, INVIO e la pratica è fatta. guai a cambiare interfaccia, Ciao Luca. Ma cosa c'entra la pubblica amministrazione? Quelli che tu citi non sono utenti, ma operatori. Usano uno strumento propedeutico al loro lavoro. Non vale la stessa cosa per un'operatore di cassa di un magazzino qualsiasi, che ti stampa un documento fiscale con un gestionale in modo testo, quattro colpi di TAB e due di CTRL, e maneggia il tastierino numerico alla velocità della luce? Quello al massimo sa che dopo che si e' avviato windows, deve avviare il gestionale con il doppio click sull'icona, sempre che qualcuno non gliel'abbia messo in startup automatico. Non e' questione di pubblica amministrazione, è che loro sono li' per questo, pubblici o privati. Il problema è che i politici/dirigenti di turno, hanno forse fatto valutazioni prevalentemente economiche vedendo il software libero innanzitutto come fonte di risparmio e non di libertà. E non hanno investito tempo/soldi a sufficienza per 1. formare e soprattutto _affiancare_ gli utenti a dovere. 2. fornire agli utenti strumenti ad hoc pensati a dovere. Affiancare l'utente significa sedersi sulla sedia a fianco alla sua e guidarlo nel nuovo sistema. Un buon tecnico credo debba saper fare anche questo, e un buon dirigente deve saper trovare i soldi anche per questo, e considerarli un investimento. Non solo sperare che Linux sia improvvisamente la soluzione a tutti i mali dei loro portafogli a zero sforzo. N -- +-+ | Linux User #554252 | +-+ -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt1re7$j7m$1...@ger.gmane.org
Re: [OT] Una ferale notizia?
Buon giorno alla lista, ho letto con interesse i vostri commenti in riferimento alla notizia, ma ho visto che nessuna ha parlato di un problema che ho riscontrato, e cioe' il fatto che se le pubbliche amministrazioni non utilizzano tutti gli stessi formati nella creazione dei documenti, alla fine ci saranno problemi nello scambio di informazioni. Un file di excel non e' compatibile al 100% con uno fatto con libreoffice o altro software free, e questo e' un problema per l'ente che ha adottato il software free ma anche per l'altra che non usa software free. Quindi non e' facile passare al software free se non lo fanno anche gli altri con cui vanno scambiati continuamente documenti. Si dovrebbero creare dei canali di scambio di informazioni che non compatibile per entrambi, basterebbe forse utilizzare solo formati aperti da tutti, con delle direttive precise da non trasgredire. Mimmo -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/025C48238B06458AA173200F06D9147C@apollo
Re: [OT] Una ferale notizia?
+1 aggiungo anche una cosa. mi ricordo quando negli anni '70 e principio anni '80, l' informatica era ancora una cosa del futuro, più o meno lontano. Eppure gli uffici funzionavano meglio di adesso... si, persino gli uffici statali e le banche. Con l' avvento dell' informatica si pensava che il lavoro del dipendente sarebbe stato più facile e veloce e invece è successo giusto il contrario. Non sono contrario all' informatica beninteso, ma l' umanità ha la tendenza a complicare sempre le cose quando arriva un nuovo strumento. Per esempio, se io fossi a capo di uno stato, MAI userei strumenti informatici compatibili con quello che c' è sul mercato, soprattutto a livello HW e di sistema operativo e mi farei una squadra di ingenieri informatici che lavori solo per la pubblica amministrazione In questo modo eviterei problemi di virus, soldi che continuamente escono verso i conti correnti di miliardari stranieri e ci sarebbero buone possibilità che nessun hacker possa entrare nella rete. Tra l'altro avrei anche le macchine sfruttate al 100% della loro capacità. 20 anni fa un commercialista con un 386 con 512KB di ram + msdos + il programma di contabilità con interfaccia a caratteri, teneva la contabilità di 200 clienti. Adesso i clienti sono gli stessi, il giro di affari è simile, ma deve usare 4 computer dell' ultima generazione da svariati GHz, memorie elevatissime, e pagare 4 stipendi alle 4 segretarie che inseriscono i dati, di cui 2 sono sempre in panne a turno per colpa del computer o del programma. Qualche cosa è andato per il verso sbagliato. ciao MaX Il 20/08/14, Nicola Ferrari (#554252)nicola...@yahoo.it ha scritto: On 08/19/2014 10:25 PM, Luca Costantino wrote: nella pubblica amministrazione l'impiegato non sa COSA stia facendo, sa solo che su quel gestionale deve premere F8, clic qua, clic là, ESC, INVIO, INVIO e la pratica è fatta. guai a cambiare interfaccia, Ciao Luca. Ma cosa c'entra la pubblica amministrazione? Quelli che tu citi non sono utenti, ma operatori. Usano uno strumento propedeutico al loro lavoro. Non vale la stessa cosa per un'operatore di cassa di un magazzino qualsiasi, che ti stampa un documento fiscale con un gestionale in modo testo, quattro colpi di TAB e due di CTRL, e maneggia il tastierino numerico alla velocità della luce? Quello al massimo sa che dopo che si e' avviato windows, deve avviare il gestionale con il doppio click sull'icona, sempre che qualcuno non gliel'abbia messo in startup automatico. Non e' questione di pubblica amministrazione, è che loro sono li' per questo, pubblici o privati. Il problema è che i politici/dirigenti di turno, hanno forse fatto valutazioni prevalentemente economiche vedendo il software libero innanzitutto come fonte di risparmio e non di libertà. E non hanno investito tempo/soldi a sufficienza per 1. formare e soprattutto _affiancare_ gli utenti a dovere. 2. fornire agli utenti strumenti ad hoc pensati a dovere. Affiancare l'utente significa sedersi sulla sedia a fianco alla sua e guidarlo nel nuovo sistema. Un buon tecnico credo debba saper fare anche questo, e un buon dirigente deve saper trovare i soldi anche per questo, e considerarli un investimento. Non solo sperare che Linux sia improvvisamente la soluzione a tutti i mali dei loro portafogli a zero sforzo. N -- +-+ | Linux User #554252 | +-+ -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/lt1re7$j7m$1...@ger.gmane.org -- ciao, MaX -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/CAEyAVmuzZoTf5bARSyMawCESjP1mGbLfTbWm8DgMpdZfTWqu=w...@mail.gmail.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
MaX writes: Per esempio, se io fossi a capo di uno stato, MAI userei strumenti informatici compatibili con quello che c' è sul mercato, soprattutto a livello HW e di sistema operativo Fai un po' i conti del costo della cosa... e mi farei una squadra di ingenieri informatici che lavori solo per la pubblica amministrazione In questo modo eviterei problemi di virus, soldi che continuamente escono verso i conti correnti di miliardari stranieri e ci sarebbero buone possibilità che nessun hacker possa entrare nella rete. Avresti altri problemi (ad esempio, con che mi interfaccio con la PA?), e sicuramente NON ti garantiresti dalle intrusioni. 20 anni fa un commercialista con un 386 con 512KB di ram + msdos + il programma di contabilità con interfaccia a caratteri, teneva la contabilità di 200 clienti. Adesso i clienti sono gli stessi, il giro di affari è simile, ma deve usare 4 computer dell' ultima generazione da svariati GHz, memorie elevatissime, e pagare 4 stipendi alle 4 segretarie che inseriscono i dati, di cui 2 sono sempre in panne a turno per colpa del computer o del programma. C'è qualcosa che non i torna. Lasciamo da parte il fatto che è cresciuta a dismisura la quantità di ram richiesta per il solo boot (ma ora c'è un S.O., col DOS una collezione di routine non rientranti), lasciamo da parte il fatto che troppa gente programma e gli standard minimi accettati per i programmatori sono troppo bassi. Ma 4 persone al data entry al posto di una mi suonano strane. O i computer sono usati anche per altro e prima pagava le dattilografe o qualcosa non mi torna Ah, una volta andavi ad ordinare la carta di identità e tornavi dopo alcuni giorni... -- /\ ___Ubuntu: ancient /___/\_|_|\_|__|___Gian Uberto Lauri_ African word //--\| | \| | Integralista GNUslamicomeaning I can \/ coltivatore diretto di software not install già sistemista a tempo (altrui) perso...Debian Warning: gnome-config-daemon considered more dangerous than GOTO -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/21492.39130.66079.690...@mail.eng.it
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno Tue, 19 Aug 2014 22:25:52 +0200 Luca Costantino luca.costant...@gmail.com ha scritto: Il 19 agosto 2014 22:22, elio marvin emarvin3...@gmail.com ha scritto: il problema, a mio avviso, non sono i sistemi linux, ma gli utenti, pigri e svoglianti, ignoranti e meccanici. nella pubblica amministrazione l'impiegato non sa COSA stia facendo, sa solo che su quel gestionale deve premere F8, clic qua, clic là, ESC, INVIO, INVIO e la pratica è fatta. guai a cambiare interfaccia, guai a spostargli un pulsante, guai a mischiare qualcosa. questo secondo me è il vero problema. verissimo, ma: 1) chi vende per conquistare il mercato deve fare i prodotti che più piacciono o alternativamente deve cercare di dirigere i gusti. Bill Gates è un ottimo venditore. 2) Tu hai un cervello. Hai mai studiato neurologia e psicologia per capire come funziona e capire COSA sta facendo ? -- Filippo -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140820162253.0584b17e.filippo.dalbo...@whiteready.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
:) http://www.techrepublic.com/article/no-munich-isnt-about-to-ditch-free-software-and-move-back-to-windows/ guardate che è una questione squisitamente politica... è inutile perderci tempo scrivendo fiumi di parole su open source, microsoft, linux e non linux... ciaociao :) -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/1408545958.56668.yahoomail...@web172605.mail.ir2.yahoo.com
Re: [OT] Una ferale notizia?
Il giorno Wed, 20 Aug 2014 10:25:10 +0200 Davide Prina davide.pr...@gmail.com ha scritto: Poi tutto può succedere: ci sono le elezioni, cambiano i partiti che guidano la città e hanno intrallazzi con m$... hai centrato il problema. Se il Pubblico Amministratore compera soft poi ha un ritorno personale. Se prende soft che non costa o costa poco che ritorno personale può esserci ? -- Filippo -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org Archive: https://lists.debian.org/20140820170258.0afdb215.filippo.dalbo...@whiteready.com