Re: Futuro della GPL

2011-05-02 Per discussione Giovanni Bonenti
Vai a leggere la Open Source Definition: ti accorgerai che sono le DFSG 
depurate.  Si può definire open source solo ciò che risponde alla OSD.  Ma 
questo fraintendimento dimostra ancora una volta perchè è meglio parlare di SL 
e non di OS

Ciao

Giovanni

Paride Desimone h...@autistici.org ha scritto:

Il giorno sab, 09/04/2011 alle 01.50 +0200, Christian Surchi ha scritto:

  Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
  necessariamente le 4 regole di rms.
  Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.
 
 No.
  

Come no? 
Illuminami allora, e dico veramente, perche' per me open source e'
proprio quello.

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-20 Per discussione Dario

In tema con l'oggetto di cui si è parlato un pò in lista,
per chi è interessato volevo segnalare questi due articoli:

1) 
http://www.consulenti-ict.it/Area-Legale/Licenze/in-principio-era-libero-parte-i.html 
http://www.consulenti-ict.it/Area-Legale/Licenze/in-principio-era-libero-parte-i.html
2) 
http://www.consulenti-ict.it/Area-Legale/Licenze/in-principio-era-libero-parte-ii.html 
http://www.consulenti-ict.it/Area-Legale/Licenze/in-principio-era-libero-parte-ii.html



Dario


Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti

On Lun, Aprile 11, 2011 05:12, marco wrote:
 Allora non dovrebbe esistere, visto che uso Ubuntu, una negazione
 assoluta per questo SO. D'accordo, Debian è diverso, l'ho provato anche
 io, come Ubuntu, ma se il software è libero, diamine, nondovrebbero
 esistere promisquità tra software e software. E' limpida la differenza
 fra i due sistemi, ma se possibile a volte di cose che non so,
 riguardanti Linux, a volte mi capita di scrivere qui. A volte con scarso
 successo, però.


Non capisco, potresti spiegarti meglio per favore?

Ciao :)

Giovanni

-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Linux user 209071
Veniva un fiato tiepido dal mare, che smorzava le parole e alimentava una
dolcezza inesprimibile.
(Cesare Pavese - Il carcere)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione White_Rabbit
On Mon, 2011-04-11 at 08:51 +0200, Dott. Giovanni Bonenti wrote:
 
 Non capisco, potresti spiegarti meglio per favore?
 
 Ciao :) 

Generatore autmatico di testi?
;)

bruno


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti

On Lun, Aprile 11, 2011 10:14, White_Rabbit wrote:
 Generatore autmatico di testi?
 ;)


ROTFL :-D

Giovanni

-- 
Dott. Giovanni Bonenti
Linux user 209071
Veniva un fiato tiepido dal mare, che smorzava le parole e alimentava una
dolcezza inesprimibile.
(Cesare Pavese - Il carcere)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione Paride Desimone
Il giorno dom, 10/04/2011 alle 19.54 +0200, Federico Di Gregorio ha
scritto:

 Ma te la sei letta la Open Source Definition?! Contiene *esattamente* le
 4 libertà (non regole) citate sempre dalla FSF. Quindi l'open source
 per te, non è l'open source per definizione.

Intanto non ti arrabbiare :-) Poi, no, non me la sono letta la osd.
Rileggendomi il thread pero' ho capito dove stavo sbagliando. Quindi mi
leggero' la osd visto che si parlava appunto di licenza...

Paride
-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione Davide Prina

On 09/04/2011 12:16, Paride Desimone wrote:


Oltre busybox, come bootloader, quanti altri ne esistono?


busybox non è un bootloader

$ apt-cache show busybox

Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione per l'uso di formati accessibili nell'Unione Europea
http://tinyurl.com/y6u4m5
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


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Re: Futuro della GPL

2011-04-11 Per discussione Paride Desimone
Il giorno lun, 11/04/2011 alle 19.43 +0200, Davide Prina ha scritto:

 busybox non è un bootloader
 
 $ apt-cache show busybox

Vabbe', non ne azzecco una ultimamente...
Tornero a lurkare :-)

Paride
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Re: Futuro della GPL

2011-04-10 Per discussione Federico Di Gregorio
On 08/04/11 20:25, Davide Prina wrote:
 Se invece agisci tu, allora hai un potere decisamente maggiore: sei il
 detentore unico del copyright e puoi addirittura arrivare a proibire
 all'azienda A1 di usare per sempre il tuo software SW1 (se hai usato ad
 esempio la licenza AGPL 3.0 o GPL 3.0), puoi chiedere un risarcimento
 danni (non solo le spese legali).

Piccola correzione, non puoi. Se l'azienda decide di rispettare la GPL
non hai alcun modo di impedirle di usare il tuo software.

federico

-- 
Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
 E tu usa il prefisso corretto Re: non R:, questa è una ML seria.
-- cosmos, su debian-italian


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-10 Per discussione Federico Di Gregorio
On 09/04/11 11:45, Paride Desimone wrote:
 Il giorno sab, 09/04/2011 alle 01.50 +0200, Christian Surchi ha scritto:
 
   Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
   necessariamente le 4 regole di rms.
   Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.
  
  No.
   
 Come no? 
 Illuminami allora, e dico veramente, perche' per me open source e'
 proprio quello.

Ma te la sei letta la Open Source Definition?! Contiene *esattamente* le
4 libertà (non regole) citate sempre dalla FSF. Quindi l'open source
per te, non è l'open source per definizione.

-- 
Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
  There are 10 types of people in this world, those that understand
   binary, and those that don't.   -- Michael Gittelsohn


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-10 Per discussione Christian Surchi
On Sat, Apr 09, 2011 at 11:45:06AM +0200, Paride Desimone wrote:
 Il giorno sab, 09/04/2011 alle 01.50 +0200, Christian Surchi ha scritto:
 
   Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
   necessariamente le 4 regole di rms.
   Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.
  
  No.
   
 
 Come no? 
 Illuminami allora, e dico veramente, perche' per me open source e'
 proprio quello.

puoi inventarti i termini che meglio credi, ma questo non aiuterà gli 
altri a comunicare con te... ti hanno già spiegato cosa si intende per 
open source e continuare a proporre il tuo significato alternativo 
non cambia la realtà :)

ciao
christian



signature.asc
Description: Digital signature


Re: Futuro della GPL

2011-04-10 Per discussione marco

On 10/04/2011 23:20, Christian Surchi wrote:

On Sat, Apr 09, 2011 at 11:45:06AM +0200, Paride Desimone wrote:

Il giorno sab, 09/04/2011 alle 01.50 +0200, Christian Surchi ha scritto:


Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
necessariamente le 4 regole di rms.
Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.

No.


Come no?
Illuminami allora, e dico veramente, perche' per me open source e'
proprio quello.

puoi inventarti i termini che meglio credi, ma questo non aiuterà gli
altri a comunicare con te... ti hanno già spiegato cosa si intende per
open source e continuare a proporre il tuo significato alternativo
non cambia la realtà :)

ciao
christian

Allora non dovrebbe esistere, visto che uso Ubuntu, una negazione 
assoluta per questo SO. D'accordo, Debian è diverso, l'ho provato anche 
io, come Ubuntu, ma se il software è libero, diamine, nondovrebbero 
esistere promisquità tra software e software. E' limpida la differenza 
fra i due sistemi, ma se possibile a volte di cose che non so, 
riguardanti Linux, a volte mi capita di scrivere qui. A volte con scarso 
successo, però.



Marco.


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Davide Prina

On 09/04/2011 01:55, Dario wrote:


In quale caso può accadere che io rilasci lo stesso codice con due
licenze diverse, magari commerciale chiusa e allo stesso tempo GNU GPL ?


se sei tu il detentore unico del copyright, cioè se il proprietario di 
quel software puoi fare quello che vuoi e quindi puoi rilasciarlo sotto 
X licenze diverse a persone o gruppi differenti.



Oppure non è lo stesso codice, ma differisce per alcune modifiche?


il codice può essere esattamente lo stesso.


Assomiglierebbe a questa ipotesi --
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#ReleaseNotOriginal ?


no. Qui dice che quella clausola aggiuntiva rende la licenza non GPL 
compatibile e in pratica non è neppure software libero.



L'azienda che distribuisse l'apparecchio ad uso interno potrebbe
benissimo non dare nessun codice, rispettando GPL.


sì, se non lo ridistribuisci agli altri (all'esterno) puoi far quello 
che vuoi.



Ma la distribuzione in modo commerciale, (accordi o no con il
proprietario) ricade in questa situazione
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#TOCGPLCommercially
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#TOCGPLCommerciallye quindi
di fatto violerebbe la GPL ?


se distribuisci il software libero, allora devi rispettare la GPL. Però 
per la distribuzione puoi chiedere il prezzo che vuoi.
Un esempio, io posso prendere un qualsiasi software distribuito sotto 
GPL e vendertelo a 1.000.000 di € ed è tutto legale... se tu sei 
disposto a pagarmelo :-)


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione per liberare i PC:
http://www.petitiononline.com/liberasw/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione bodrato
Ciao,

Il Sab, 9 Aprile 2011 1:55 am, Dario ha scritto:
 In fondo la GPL non ha una funzione anche propagativa ? [il contagio è
 una forma di propagazione :-)]

Si', ma non è l'unica.

Anche la complicità è una forma di alleanza, ma non è la stessa cosa
dire che Tizio è alleato di Caio o dire che ne è complice.

Esiste una teoria dei memi, che avrebbero per la vita delle idee il
ruolo che i geni hanno per quella biologica. Non ne conosco le finezze, ma
per parallelismo mi permetteri di dire che la GPL è un meme dominante.
Se si incrociano due codici, uno GPL e uno BSD, il nuovo generato porterà
dentro di sé entrambi i memi, ma mostrerà le caratteristiche del
meme dominante: quello GPL. Questo non impedirà a una successiva
ibridazione di togliere le parti GPL e far riemergere il meme
recessivo.

Succede lo stesso ai biondi ed ai bruni, è qualcosa che per noi che
facciamo parte del regno animale ha a che fare con l'idea stessa della
vita.
Mentre le parole virus e contagio richiamano l'idea della malattia.

La scelta delle parole non è neutrale, mai.

 In quale caso può accadere che io rilasci lo stesso codice con due
 licenze diverse, magari commerciale chiusa e allo stesso tempo GNU GPL ?

Qualunque licenza non esclusiva (come la GPL, ma anche tutte le altre,
commerciali comprese, rivolte al pubblico) vincola solo chi riceve e mai
l'autore che, finché non li cede in esclusiva, mantiene sempre tutti i
diritti.
Quindi, se tu scrivi del codice, puoi rilasciarlo quante volte ti pare con
tutte le licenze (non esclusive) che ti pare.

 Assomiglierebbe a questa ipotesi --
 http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#ReleaseNotOriginal ?

No.

 P.S.
 Pensate sia necessario proporre un aggiornamento delle GPL-FAQ
 http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html ?
 l'ultimo aggiornamento risale a: $Date: 2005/05/05 19:37:12 $ $Author:
 novalis $

Intendi un aggiornamento della traduzione, immagino, visto che per la
versione in inglese http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html l'ultimo
aggiornamento è abbastanza recente: $Date: 2011/02/11 23:26:37$.

Potresti contribuire tu! Il lavoro non manca per chi ha voglia di andarsi
a leggere i documenti originali e dedicare tempo a facilitare la
diffusione di queste idee!
Ti consiglio di cominciare da qui:
https://savannah.gnu.org/projects/www-it

Però, se dovrai tradurre ... attento alla scelta delle parole, sempre !-)

Buon fine-settimana!
m

-- 
http://bodrato.it/papers/


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Paride Desimone
Il giorno sab, 09/04/2011 alle 01.50 +0200, Christian Surchi ha scritto:

  Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
  necessariamente le 4 regole di rms.
  Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.
 
 No.
  

Come no? 
Illuminami allora, e dico veramente, perche' per me open source e'
proprio quello.

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Paride Desimone
Il giorno ven, 08/04/2011 alle 21.25 +0200, Davide Prina ha scritto:

 Però tu sei chi ha rilevato la violazione.
 Hai già provato a chiedere i sorgenti a loro?

Naturalmente, ed inutile dire che attendo ancora una risposta.
Questi fanni i furbi e della peggior specie.

 http://www.busybox.net/license.html

Va bene lo comunico anche a loro.
Quindi se ho ben compreso anche Alcatel dovrebbe utilizzare busybox in
quanto trattasi anche in quel caso di un embedded. O sbaglio?

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
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la sicurezza.”

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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Paride Desimone
Il giorno ven, 08/04/2011 alle 21.27 +0200, Davide Prina ha scritto:
 On 08/04/2011 21:25, Davide Prina wrote:
 
  Puoi comunicarlo a loro:
  http://www.busybox.net/license.html
 
 mi è partita la mail prima di terminare ... se naturalmente sei sicuro 
 che sia incluso busybox e quindi sia violata la sua licenza.

Ed io ti ho risposto prima di leggere quest'altra mail.
Oltre busybox, come bootloader, quanti altri ne esistono?
Anche se onestamente per un'azienda che si comporta in questo modo, non
credo proprio si siano presi minimamente la briga di utilizzarne
un'altro.
E poi comunque c'e' il kernel...

Paride
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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Dario

Il 09/04/2011 09:16, Davide Prina ha scritto:


se distribuisci il software libero, allora devi rispettare la GPL. 
Però per la distribuzione puoi chiedere il prezzo che vuoi.
Un esempio, io posso prendere un qualsiasi software distribuito sotto 
GPL e vendertelo a 1.000.000 di € ed è tutto legale... se tu sei 
disposto a pagarmelo :-)

Emm estremi per il bonifico ? :-D

Dario


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-09 Per discussione Dario

Il 09/04/2011 11:22, bodr...@mail.dm.unipi.it ha scritto:

Però, se dovrai tradurre ... attento alla scelta delle parole, sempre !-)

Ok la prima da inserire senz'altro è virus :-)

Dario


Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Federico Di Gregorio
On 07/04/11 19:47, Davide Prina wrote:
 On 07/04/2011 10:38, Federico Di Gregorio wrote:
 On 06/04/11 19:45, Davide Prina wrote:
 
 Le licenze tipo GPL (copyleft) sono virali e forzano la
 ridistribuzione delle modifiche mentre altre licenze (tipo MIT e BSD)
 non lo fanno ma queste differenze non intaccano la definizione legale di
 software libero o di open source.
 
 se definisci virale la GPL, allora le licenze dei prodotti commerciali
 cosa sono?

Cosa c'entra scusa? La GPL *è* virale. Mica è un male.

 GPL, MIT e BSD modificata sono considerate licenze sia libere che
 opensource.
 
 Ma
 questo non inficia il fatto che da un punto di vista legale tutto il
 software libero è open source e viceversa.
 
 *falso*, ci sono licenze che sono indicate come opensource dall'OSI, ma
 che la FSF indica come non libere.

Il fatto che esista un (uno!) esempio di definizione interpretata male
non significa che le due definizioni non siano equivalenti. La OSI si è
già sbagliata altre volte e poi ha corretto. Quella che conta è la
definizione di Open Source (come data nella OSD). Il fatto che poi
qualcuno possa dire questo è open source anche se non rispetta la OSD
è perfettamente normale.

federico

-- 
Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
 La mia nuova versione del mondo prevede una consapevolezza
  distribuita e insapore. -- sisterconfusion


-- 
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Archive: http://lists.debian.org/4d9eba7c.2080...@dndg.it



Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Federico Di Gregorio
Che poi, volendo parlare di provocazioni:

1) La FSF (per bocca di RMS) se ne frega completamente del modello di
sviluppo e della collaborazione (questo è il motivo per cui i progetti
FSF spesso languono... hurd, gcc, emacs, etc.) Alla FSF importa solo che
la licenza sia rispettata.

2) Quel simpatico militarista (ESR) che ha fondato l'OSI afferma che
open source (con le minuscole) è anche un modello di sviluppo, di
collaborazione, di comunità. La licenza è importante ma il modello di
sviluppo lo è altrettanto (ed in effetti i progetti che progrediscono in
fretta sono quelli con un modello di sviluppo aperto, a bazaar[1]
tanto per citare l'articolo originale).

Lasciando perdere il fatto che il termine open source è stato abusato
nei peggio modi (e questi abusi hanno confuso tutti e sono il motivo per
cui preferisco software libero) ... preferiamo free software o open
source? :D

federico


[1] Che tutti quelli coinvolti nella discussiona hanno letto vero?
http://www.catb.org/~esr/writings/cathedral-bazaar/cathedral-bazaar/

-- 
Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
   There's no certainty - only opportunity. -- V


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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Christian Surchi
Il giorno ven, 08/04/2011 alle 01.43 +0200, Dario ha scritto:
 Il 08/04/2011 00:25, Christian Surchi ha scritto:
  On Thu, Apr 07, 2011 at 11:57:58PM +0200, Paride Desimone wrote:
 [cut]
  Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
  completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
  qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
  nonostante tutto ancora non ci sono.
  qualche link in proposito? sono interessato a saperne di più...
 
  grazie, ciao
  christian
 
 Un esempio a caso come spunto per ricerca:
 http://www.linux-mips.org/wiki/AR7
 http://gpl-violations.org

e dove si farebbe riferimento a alcatel? perdona la mia ignoranza
sull'hw...

gpl-violations l'avevo ovviamente controllato, ma è fermo al 2008




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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 07/04/2011 23:57, Paride Desimone wrote:

Il giorno mer, 06/04/2011 alle 19.45 +0200, Davide Prina ha scritto:



Poi non è affatto raggiunta una massa critica, ci sono settori,
soprattutto generici dove sono disponibili programmi liberi validi, ma
se si va su cose specifiche ci sono numerose mancanze o programma liberi
che non offrono le stesse potenzialità.
Uno dei problemi principali sono i formati chiusi usati da moltissimi
software proprietari.


Vogliamo iniziare a vedere quanto GNU/Linux c'e' in giro?


se parli di sistema operativo possiamo dire che in alcuni settori occupa 
una posizione di quasi monopolio, ma se si parla in generale di software 
libero, come ho detto, ci sono settori dove è assente o i prodotti 
disponibili non sono eccezionali sotto alcuni aspetti.



cosa hai segnalato?
O meglio lo sai cosa puoi segnalare?


Dei piccoli router umts con firmware GNU/Linux. Sui loro siti, nulla di
nulla. Ah, naturalmente ditte italiane.


come detto se tu sei il detentore del copyright e la licenza usata è una 
di quelle create dalla FSF, allora la FSF può intervenire dietro tuo 
mandato. Negli altri casi non fa nulla perché per poter agire deve avere 
il mandato di un detentore del copyright (ci sono progetti che non 
intendono perseguire in nessun caso chi viola i loro prodotti, vedi 
Torvalds). Il non agire è dettato anche da un'altra considerazione: il 
detentore del copyright potrebbe aver dato in concessione l'uso del 
software o rilicenziato (certamente se c'è GNU/Linux non penso che si 
possa verificare una cosa del genere perché i detentori del copyright 
sono tanti).


Inoltre una volta che è stata confermata una violazione, sono vere le 
due condizioni sopraindicate e la violazione viene ritenuta importante 
(come detto non ci sono abbastanza mezzi per seguire tutti i casi 
contemporaneamente), allora iniziano prima dei contatti privati, che 
possono durare anche mesi o anni.


In questi casi puoi scrivere direttamente tu prima ai detentori del 
copyright e se non rispondono, allora scrivi alla società che produce 
quell'hardware e chiederne i sorgenti o per lo meno spiegazioni. Se non 
risponde puoi segnalarlo a qualche rivista on-line.


Ciao
Davide

--
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Database: http://www.postgresql.org
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Dario

Il 08/04/2011 19:27, Davide Prina ha scritto:


come detto se tu sei il detentore del copyright e la licenza usata è 
una di quelle create dalla FSF, allora la FSF può intervenire dietro 
tuo mandato. Negli altri casi non fa nulla perché per poter agire deve 
avere il mandato di un detentore del copyright (ci sono progetti che 
non intendono perseguire in nessun caso chi viola i loro prodotti, 
vedi Torvalds). Il non agire è dettato anche da un'altra 
considerazione: il detentore del copyright potrebbe aver dato in 
concessione l'uso del software o rilicenziato (certamente se c'è 
GNU/Linux non penso che si possa verificare una cosa del genere perché 
i detentori del copyright sono tanti).


Inoltre una volta che è stata confermata una violazione, sono vere le 
due condizioni sopraindicate e la violazione viene ritenuta importante 
(come detto non ci sono abbastanza mezzi per seguire tutti i casi 
contemporaneamente), allora iniziano prima dei contatti privati, che 
possono durare anche mesi o anni.


In questi casi puoi scrivere direttamente tu prima ai detentori del 
copyright e se non rispondono, allora scrivi alla società che produce 
quell'hardware e chiederne i sorgenti o per lo meno spiegazioni. Se 
non risponde puoi segnalarlo a qualche rivista on-line.


Davide, di fatto stai dicendo denuncia violazione GPL = inutile/lascia 
il tempo che trova ?


Correggimi se ho capito male.

Dario


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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 08/04/2011 19:56, Dario wrote:

stai dicendo denuncia violazione GPL = inutile/lascia il tempo che
trova ?


no.

Faccio un esempio:
* tu produci il software SW1 sotto GPL
* l'azienda A1 distribuisce un apparecchio con dentro il tuo software, 
ma non distribuisce i sorgenti

* io scopro questa cosa

la domanda: è sta violando la GPL?

Pensaci bene.

La risposta corretta è: non è detto.

Come faccio io a sapere se viola la GPL: devo chiedere a te se la sta 
violando, perché tu potresti aver rilicenziato il tuo software sotto 
licenza non libera per l'azienda A1 e quindi sarebbe tutto legale. Il 
detentore del copyright (se ce n'è più di uno devono dare il consenso 
tutti) può ridistribuire lo stesso software sotto altra licenza anche 
non libera e anche ad una sola azienda.


Riporto quello che penso sia quanto potrebbe accadere in un caso reale. 
Tieni presente però che non sono avvocato, non ho studiato legge e 
quindi potrei riportare delle imprecisioni.


Se scopro che c'è stata effettivamente una violazione cosa posso fare io:
* chiedere all'azienda che mi fornisca dei sorgenti;
* se non ottengo i sorgenti posso portarla in tribunale, ma qui devo:
  - dimostrare che sta violando il copyright e quindi devo ottenere da
te qualcosa che certifichi questa violazione
  - richiedere la distribuzione dei sorgenti

il caso peggiore per l'azienda è quello di distribuire i sorgenti e al 
massimo pagare le spese legali che ho sostenuto (ma non è detto...).


Capisci anche tu che un avvocato ti sconsiglierebbe di adire per vie 
legali, a meno che tu non abbia soldi e tempo da buttare.


Quindi la cosa migliore è avvisare il detentore del copyright e, se 
questo non vuole fare nulla, magari fare pubblicità negativa all'azienda 
A1 su riviste on-line, chiedere ad altri utenti di spedire e-mail di 
reclamo, ... A volte basta questo per far cambiare idea ad A1.


Se invece agisci tu, allora hai un potere decisamente maggiore: sei il 
detentore unico del copyright e puoi addirittura arrivare a proibire 
all'azienda A1 di usare per sempre il tuo software SW1 (se hai usato ad 
esempio la licenza AGPL 3.0 o GPL 3.0), puoi chiedere un risarcimento 
danni (non solo le spese legali).
In questo caso un avvocato può consigliarti di agire perché l'azienda, 
soprattutto se ci sta lucrando sopra, una volta che capisce cosa sta 
rischiando di perdere e quando fa due conti decide che forse è meglio 
non rischiare, che è meglio rispettare la licenza e magari versare anche 
un contributo per scusarsi dell'errore commesso.


Spero di essere stato chiaro.

Ciao
Davide

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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 08/04/2011 09:34, Federico Di Gregorio wrote:

On 07/04/11 19:47, Davide Prina wrote:

On 07/04/2011 10:38, Federico Di Gregorio wrote:

On 06/04/11 19:45, Davide Prina wrote:



Le licenze tipo GPL (copyleft) sono virali e forzano la
ridistribuzione delle modifiche mentre altre licenze (tipo MIT e BSD)
non lo fanno ma queste differenze non intaccano la definizione legale di
software libero o di open source.


se definisci virale la GPL, allora le licenze dei prodotti commerciali
cosa sono?


Cosa c'entra scusa? La GPL *è* virale. Mica è un male.


il termine è stato usato ed è usato come termine negativo perché ricorda 
qualcosa che contagia ed uccide tutto quello che tocca. Il che non è 
vero per la GPL.


Il confronto con le licenze commerciali è perché qui trovi davvero 
clausole virali, nel senso che uccidono e fanno morire tutto quello che 
toccano, questo perché di solito, anche per software distribuito 
gratuitamente, ci sono condizioni tipo:

* non puoi passare questo software a nessuno;
* non puoi installare questo software su più dispositivi;
* ...


*falso*, ci sono licenze che sono indicate come opensource dall'OSI, ma
che la FSF indica come non libere.


Il fatto che esista un (uno!) esempio di definizione interpretata male
non significa che le due definizioni non siano equivalenti.


un attimo.

1) uno dei compiti dell'OSI è quello di decidere se una licenza rispetti 
o meno la loro definizione di software libero. Ammettendo anche per 
assurdo che si siano sbagliati, allora mi sembra davvero assurdo che 
nessuno gli ha fatto presente questo errore e loro non se ne sono 
accorti dopo anni...


2) non dovrebbe essere la *sola* licenza che ha questo _problemino_
tempo fa avevo letto un articolo che parlava di questo, però non mi 
ricordo più e sul sito della FSF non ci sono, giustamente, tutte le 
licenze che non sono software libero.
Un'altra licenza che ricordo ha lo stesso problema è una che obbliga la 
distribuzione solo di patch, da applicare al momento della compilazione, 
ma non è possibile modificare e distribuire i sorgenti originali.



Il fatto che poi
qualcuno possa dire questo è open source anche se non rispetta la OSD
è perfettamente normale.


si ma se quel qualcuno è lo stesso soggetto che definisce l'opensource...

a me non sembra normale.

Ciao
Davide

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Petizione contro il formato ms-ooxml:
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Paride Desimone
Il giorno ven, 08/04/2011 alle 00.25 +0200, Christian Surchi ha scritto:

 difendo da sempre a spada tratta l'uso del termine software libero, ma 
 a quale definizione di open source faresti riferimento, scusa? la tua? 
 :)

Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
necessariamente le 4 regole di rms.
Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.

   cosa hai segnalato?
   O meglio lo sai cosa puoi segnalare?
  
  Dei piccoli router umts con firmware GNU/Linux. Sui loro siti, nulla di
  nulla. Ah, naturalmente ditte italiane.
 
 ma segnalati dove? riferimenti?

Ho seglatato due ditte. La prima e' la Tiesse[1], la seconda non riesco
piu' a trovare l'email.

Segnalati alla fsfe dopo averli segnalati a gpl violation. Ma nulla su
nulla.

 Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
  completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
  qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
  nonostante tutto ancora non ci sono.
 
 qualche link in proposito? sono interessato a saperne di più...

Ti passo il primo link, antelma[2], e' una ditta italiana che li vende.
E se non dovessi fidarti di Antelma, ti fornisco un link di un piccolo
vendor che comunque e' affidabile al 100%[3].

Spero questo possa fugare i tuoi dubbi.

Paride

[1]http://www.tiesse.com/Lipari.asp

[2]http://www.antelma.it/soluzioni/sistemiip/alcatelomnipcx.html

[3]http://www.cisco.com%2Fweb%2Fpartners%2Fdownloads%2Fsell%2Ftechnology
%2Fstorage%2Funifiedcomm%
2FCombined_Alcatel_Branch_AAG_FINAL.pdfrct=jq=Alcatel%20OmniPCX%
20Office%
20linuxei=sFafTauPIJDzsga_-sT4AQusg=AFQjCNENxYkaYRvp-fNXllHYOv6TRVAq4wcad=rja
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Paride Desimone
Il giorno ven, 08/04/2011 alle 20.25 +0200, Davide Prina ha scritto:

 Spero di essere stato chiaro.
 

Meglio di cosi' si muore.
E nel caso il software fosse il kernel linux inclusi ovviamente tool gnu
per far funzionare il nudo ferro, per dirla alla Rubini, che dici la
sta violando la gpl?

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 08/04/2011 09:57, Federico Di Gregorio wrote:


1) La FSF (per bocca di RMS) se ne frega completamente del modello di
sviluppo e della collaborazione (questo è il motivo per cui i progetti
FSF spesso languono... hurd, gcc, emacs, etc.) Alla FSF importa solo che
la licenza sia rispettata.


questa non l'ho mai sentita, ma anche se fosse. Chi sviluppa può 
decidere come sviluppare.
Poi la FSF sviluppa software libero, molte volte pagando gli 
sviluppatori. Per l'OSI non saprei proprio, non mi sembra di ricordare 
nulla.


Probabilmente la FSF cerca di creare e mantenere una base solida di 
software libero che permetta la produzione e l'esecuzione di altro 
software libero. L'OSI invece cerca di dettare regole su come creare 
progetti opensource.


Potremmo ribaltare quanto da te detto come: per l'OSI è più importante 
creare qualcosa e come crearlo, mentre per la FSF è più importante cosa 
si sta creando.



2) Quel simpatico militarista (ESR) che ha fondato l'OSI


insieme a Perens.
Il termine opensource però sembra essere stato coniato (o meglio 
riconiato per l'occasione, dato che ci sono utilizzi documentati 
precedenti) da una donna che partecipava con ERS e altri alla storica 
decisione della Netscape.



afferma che
open source (con le minuscole) è anche un modello di sviluppo, di
collaborazione, di comunità. La licenza è importante ma il modello di
sviluppo lo è altrettanto (ed in effetti i progetti che progrediscono in
fretta sono quelli con un modello di sviluppo aperto, a bazaar[1]
tanto per citare l'articolo originale).


certamente è un modello interessante, ma non adattabile esattamente in 
ogni circostanza.



[1] Che tutti quelli coinvolti nella discussiona hanno letto vero?
 http://www.catb.org/~esr/writings/cathedral-bazaar/cathedral-bazaar/


ho letto a suo tempo vari scritti di ERS e ci sono cose su cui sono 
d'accordo e altre su cui non concordo per nulla. Per esempio quando dice 
che ci sono casi in cui è meglio non rilasciare il software come 
opensource. Ma in generale penso si troverà sempre in chiunque qualcosa 
che si ritiene sbagliata.


Ciao
Davide

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Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 08/04/2011 20:56, Paride Desimone wrote:

Il giorno ven, 08/04/2011 alle 20.25 +0200, Davide Prina ha scritto:



E nel caso il software fosse il kernel linux inclusi ovviamente tool gnu
per far funzionare il nudo ferro, per dirla alla Rubini, che dici la
sta violando la gpl?


certamente, perché è praticamente impossibile aver ottenuto il consenso 
da tutti i detentori del copyright e in questo caso sono davvero parecchi.


Però tu sei chi ha rilevato la violazione.
Hai già provato a chiedere i sorgenti a loro?

Di sicuro ci sarà busybox. Il team di sviluppo attuale di busybox sta, 
con il supporto della SFLC[0], contattando ad uno ad uno tutti quelli 
che violano la sua licenza e molti li sta portando in tribunale. È un 
po' che non leggo più nulla però tutte le cause iniziate si sono 
concluse con il successo di busybox.

Puoi comunicarlo a loro:
http://www.busybox.net/license.html

Ciao
Davide

[0]
http://www.softwarefreedom.org/

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Petizione per uso di software interoperabile nell'UE:
http://openparliament.eu/
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Davide Prina

On 08/04/2011 21:25, Davide Prina wrote:


Puoi comunicarlo a loro:
http://www.busybox.net/license.html


mi è partita la mail prima di terminare ... se naturalmente sei sicuro 
che sia incluso busybox e quindi sia violata la sua licenza.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro il formato ms-ooxml:
http://www.noooxml.org/petition
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Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Christian Surchi
On Fri, Apr 08, 2011 at 08:50:40PM +0200, Paride Desimone wrote:
 Open Source e' tutto cio' che e' a sorgente aperto, ma che non rispetta
 necessariamente le 4 regole di rms.
 Free software, invece e' tutto cio' che rispetta le regole di RMS.

No.
 
 Ho seglatato due ditte. La prima e' la Tiesse[1], la seconda non riesco
 piu' a trovare l'email.
 
 Segnalati alla fsfe dopo averli segnalati a gpl violation. Ma nulla su
 nulla.
...

Ok, grazie.

ciao
Christian



signature.asc
Description: Digital signature


Re: Futuro della GPL

2011-04-08 Per discussione Dario

Il 08/04/2011 20:45, Davide Prina ha scritto:

On 08/04/2011 09:34, Federico Di Gregorio wrote:

Cosa c'entra scusa? La GPL *è* virale. Mica è un male.


il termine è stato usato ed è usato come termine negativo perché 
ricorda qualcosa che contagia ed uccide tutto quello che tocca. Il che 
non è vero per la GPL.




Si sta guardando il bicchiere metà pieno da due angolature diverse :-).
Si può sempre dire che la GPL *è* virale per le licenze commerciali e le 
loro clausole.
In fondo la GPL non ha una funzione anche propagativa ? [il contagio è 
una forma di propagazione :-)]


Il 08/04/2011 20:25, Davide Prina ha scritto:

Faccio un esempio:
* tu produci il software SW1 sotto GPL
* l'azienda A1 distribuisce un apparecchio con dentro il tuo software, 
ma non distribuisce i sorgenti

* io scopro questa cosa

la domanda: è sta violando la GPL?

Pensaci bene.

La risposta corretta è: non è detto.

Come faccio io a sapere se viola la GPL: devo chiedere a te se la sta 
violando, perché tu potresti aver rilicenziato il tuo software sotto 
licenza non libera per l'azienda A1 e quindi sarebbe tutto legale. Il 
detentore del copyright (se ce n'è più di uno devono dare il consenso 
tutti) può ridistribuire lo stesso software sotto altra licenza anche 
non libera e anche ad una sola azienda. 


In quale caso può accadere che io rilasci lo stesso codice con due 
licenze diverse, magari commerciale chiusa e allo stesso tempo GNU GPL ? 
Oppure non è lo stesso codice, ma differisce per alcune modifiche?
Assomiglierebbe a questa ipotesi -- 
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#ReleaseNotOriginal ?


L'azienda che distribuisse l'apparecchio ad uso interno potrebbe 
benissimo non dare nessun codice, rispettando GPL.


Ma la distribuzione in modo commerciale, (accordi o no con il 
proprietario) ricade in questa situazione 
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#TOCGPLCommercially 
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html#TOCGPLCommerciallye quindi 
di fatto violerebbe la GPL ?



Dario


P.S.
Pensate sia necessario proporre un aggiornamento delle GPL-FAQ 
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.it.html ?
l'ultimo aggiornamento risale a: $Date: 2005/05/05 19:37:12 $ $Author: 
novalis $


Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione bodrato
Ciao,

Il Mer, 6 Aprile 2011 7:30 pm, Davide Prina ha scritto:
 La AGPL 3.0 è la GPL 3.0 con l'aggiunta delle condizioni per l'uso del
 software libero tramite rete che obbliga chi usa in questo modo il
 software libero a ridistribuirne le modifiche.

Lo so che sono pigro, perché la risposta alla mia domanda potrebbe
essere: leggiti le licenze; purtuttavia pigramente domando.

Chiaramente la AGPL non è una versione successiva alla GPL (quindi non si
può passare dall'altra all'una senza il consenso degli autori, anche se
hanno messo la famosa formula or any later version), ma sono almeno
compatibili?

LGPL e GPL lo sono (c'è anche, se ricordo bene, una clausola specifica
che permette di passare da LGPL a GPL senza formalità alcuna) e pezzi GPL
e LGPL possono felicemente convivere all'interno di un progetto.

-- 
http://bodrato.it/software/strassen.html


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Federico Di Gregorio
On 06/04/11 19:45, Davide Prina wrote:
 On 06/04/2011 18:19, Paride Desimone wrote:
 che mai come ora, quando finalmente si e' raggiunta la
 massa critica necessaria ed e' quindi necessario continuare a combattere
 per il free software e non per l'open source
 
 prima di tutto software libero e opensource sono due cose differenti.
 C'è software definito opensource che non è software libero.
 Questo perché il software libero si basa su alcune libertà che deve
 avere chi entra in possesso del software e deve garantirle a chi lo
 ridistribuisce; mentre l'opensource, da quel poco che ho capito, non è
 interessato alla presenza di tale garanzie.

E aridaje, la solita confusione.

Dal punto di vista della licenza software libero ed open source sono
esattamente la stessa cosa. La Open Source Definition che ricalca in
maniera praticamente identica le Debian Free Software Guidelines
incorpora la 4 libertà della FSF.

Le licenze tipo GPL (copyleft) sono virali e forzano la
ridistribuzione delle modifiche mentre altre licenze (tipo MIT e BSD)
non lo fanno ma queste differenze non intaccano la definizione legale di
software libero o di open source.

Se invece parlaimo di filosofia di sviluppo o delle motivazioni che
portano alla scelta di una licenza invece che di un'altra allora i
sostenitori dell'uno o dell'altro termine portano tesi differenti. Ma
questo non inficia il fatto che da un punto di vista legale tutto il
software libero è open source e viceversa.

federico

-- 
Federico Di Gregorio federico.digrego...@dndg.it
Studio Associato Di Nunzio e Di Gregorio  http://dndg.it
 And anyone who yells fork deserves to get one stuck in them.
  -- Dan Winship


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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Fabrizio Tarizzo
On Thu, 7 Apr 2011 10:10:45 +0200 (CEST), bodr...@mail.dm.unipi.it wrote:

 Chiaramente la AGPL non è una versione successiva alla GPL (quindi non
si
 può passare dall'altra all'una senza il consenso degli autori, anche se
 hanno messo la famosa formula or any later version), ma sono almeno
 compatibili?

Sì, codice con licenza GPL3 (*non* GPL2) e codice con licenza AfferoGPL3
possono convivere nello stesso progetto (vedi sezione 13 di entrambe le
licenze).


-- 
Fabrizio


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione bodrato
Grazie Fabrizio e grazie anche a NN_il_Confusionario che, com'e` suo
stile, mi ha risposto in privato.

Il Gio, 7 Aprile 2011 11:02 am, Fabrizio Tarizzo ha scritto:
 Chiaramente la AGPL non è una versione successiva alla GPL (quindi non
 si
 può passare dall'altra all'una senza il consenso degli autori, anche se
 hanno messo la famosa formula or any later version), ma sono almeno
 compatibili?

 Sì, codice con licenza GPL3 (*non* GPL2) e codice con licenza AfferoGPL3
 possono convivere nello stesso progetto (vedi sezione 13 di entrambe le
 licenze).

Ottimo! Mi azzardo a dedurne quindi che il codice AGPLv3 puo` convivere
anche col codice LGPLv3, visto che quest'ultima non è altro che la GPLv3
con qualche articolo in piu'... quindi condivide certamente lo stesso
articolo 13...
Son sempre piu' convinto che la versione 3 della GPL sia proprio un bel
miglioramento.

Nel frattempo ho anche visto che esiste una comoda tabellina per le
domande come quella che mi ero posto...

http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html#AllCompatibility

Peccato che la AGPL manchi.

Ciau,
m

-- 
http://bodrato.it/papers/


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Davide Prina

On 07/04/2011 10:38, Federico Di Gregorio wrote:

On 06/04/11 19:45, Davide Prina wrote:



Le licenze tipo GPL (copyleft) sono virali e forzano la
ridistribuzione delle modifiche mentre altre licenze (tipo MIT e BSD)
non lo fanno ma queste differenze non intaccano la definizione legale di
software libero o di open source.


se definisci virale la GPL, allora le licenze dei prodotti commerciali 
cosa sono?


GPL, MIT e BSD modificata sono considerate licenze sia libere che 
opensource.



Ma
questo non inficia il fatto che da un punto di vista legale tutto il
software libero è open source e viceversa.


*falso*, ci sono licenze che sono indicate come opensource dall'OSI, ma 
che la FSF indica come non libere.


Faccio un esempio: la licenza usata dalla NASA
sul sito dell'OSI è indicata come opensource:
http://www.opensource.org/licenses/nasa1.3

sul sito GNU è indicata come non libera:
http://www.gnu.org/licenses/license-list.html

riporto il testo presente sul sito GNU:
The NASA Open Source Agreement, version 1.3, is not a free software 
license because it includes a provision requiring changes to be your 
“original creation”. Free software development depends on combining code 
from third parties, and the NASA license doesn't permit this.
We urge you not to use this license. In addition, if you are a United 
States citizen, please write to NASA and call for the use of a truly 
free software license.


Per questo ho detto che software libero e software opensource sono due 
cose diverse e lo ribadisco.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro i brevetti software in Europa:
http://petition.stopsoftwarepatents.eu/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Davide Prina

On 07/04/2011 12:16, bodrato wrote:


Il Gio, 7 Aprile 2011 11:02 am, Fabrizio Tarizzo ha scritto:

Chiaramente la AGPL non è una versione successiva alla GPL (quindi non

si

può passare dall'altra all'una senza il consenso degli autori,


vero, non è possibile fare questo cambio senza il consenso dei detentori 
del copyright.


La AGPL è nata perché c'è chi si è rifiutato di includere le clausole 
aggiuntive della AGPL nella GPL per vari motivi. Poiché le clausole 
aggiuntive erano importanti per molti si è deciso di creare una nuova 
licenza (in teoria incompatibile con la GPL) e renderle compatibili 
mediante una norma presente in entrambe.



Sì, codice con licenza GPL3 (*non* GPL2) e codice con licenza AfferoGPL3
possono convivere nello stesso progetto (vedi sezione 13 di entrambe le
licenze).


bisogna però precisare:
1) è possibile creare un progetto con sorgenti con licenza AGPL 3.0 e 
altri con licenza GPL 3.0
2) non è possibile includere nello stesso sorgente parti AGPL 3.0 e 
parti GPL 3.0


Per alcuni tipi di sorgenti il problema 2 non si pone, perché è 
possibile spezzare un sorgente in due e assegnare ad uno la licenza AGPL 
3.0 e all'altro la licenza GPL 3.0. Però per altri, dove questo non è 
possibile, può essere attualmente un problema.



Nel frattempo ho anche visto che esiste una comoda tabellina per le
domande come quella che mi ero posto...

http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html#AllCompatibility

Peccato che la AGPL manchi.


ho fatto presente questa mancanza, ma mi sembra di aver capito che 
all'interno della FSF c'è chi osteggi questa licenza.


Secondo me con il tempo la GPL e la AGPL convergeranno verso il 
contenuto della AGPL... e questo può essere reso possibile semplicemente 
emettendo una versione di GPL e AGPL con esattamente lo stesso testo a 
meno del nome della licenza.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Elenco di software libero: http://tinyurl.com/eddgj
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Dott.Giovanni Bonenti
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 07/04/2011 19:47, Davide Prina ha scritto:
 *falso*, ci sono licenze che sono indicate come opensource dall'OSI, ma
 che la FSF indica come non libere.
 
 Faccio un esempio: la licenza usata dalla NASA
 sul sito dell'OSI è indicata come opensource:
 http://www.opensource.org/licenses/nasa1.3
 
 sul sito GNU è indicata come non libera:
 http://www.gnu.org/licenses/license-list.html
 
 riporto il testo presente sul sito GNU:
 The NASA Open Source Agreement, version 1.3, is not a free software
 license because it includes a provision requiring changes to be your
 ?original creation?. Free software development depends on combining code
 from third parties, and the NASA license doesn't permit this.
 We urge you not to use this license. In addition, if you are a United
 States citizen, please write to NASA and call for the use of a truly
 free software license.
 
 Per questo ho detto che software libero e software opensource sono due
 cose diverse e lo ribadisco.

Non falso, impreciso.
La sintesi del tuo discorso è che tutte le licenze definite libere
dalla FSF sono anche open secondo gli opensursari.
Non è sempre vero il contrario.
Ma dal punto di vista legale le licenze che rispettano le 4 libertà sono
anche comprese nella Open Source Definition, laonde Federico ha ragione.
Che poi alla base dell'etica della FSF e della non etica paracula
dell'opensurs ci siano cose diverse è noto, ed è questo che fa la
differenza (ed è il motivo per cui io scelgo di parlare sempre di
Software Libero e mai di Open Source).

ciao :)

Giovanni



- -- 
Dott. Giovanni Bonenti
Linux user #209071
Onestamente, il Jazz sono più quelli che lo suonano che quelli che
l'ascoltano! (Elio, 19 luglio 2005)
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)

iEYEARECAAYFAk2eE0kACgkQK0N8i/BT+eidfgCfYwGWjP98E2Rdpp9g3c/v+Xrm
zmEAnAu2da41sSPOiAtdVs+CT5RW+UU6
=uzmO
-END PGP SIGNATURE-


-- 
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debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per
problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org

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Archive: http://lists.debian.org/4d9e134e.1020...@missive.it



Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Davide Prina

quota correttamente

On 07/04/2011 21:41, Dott.Giovanni Bonenti wrote:

-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 07/04/2011 19:47, Davide Prina ha scritto:

*falso*, ci sono licenze che sono indicate come opensource dall'OSI, ma
che la FSF indica come non libere.

Faccio un esempio: la licenza usata dalla NASA



Non falso, impreciso.


impreciso il quoting, perché hai cancellato l'affermazione di Federico 
che ho indicata come falsa, la riporto:


 Ma
 questo non inficia il fatto che da un punto di vista legale tutto il
 software libero è open source e viceversa.

se non fosse falsa, allora la licenza della NASA sarebbe o sia libera 
che opensource o nessuna delle due.



La sintesi del tuo discorso è che tutte le licenze definite libere
dalla FSF sono anche open secondo gli opensursari.
Non è sempre vero il contrario.


veramente non ho neanche detto questo.
Quello che ho detto è c'è software opensource che non è libero. Per il 
viceversa non ho detto nulla perché non conosco bene il software 
opensource e quindi non sono in grado di dire nulla in proposito.



Ma dal punto di vista legale le licenze che rispettano le 4 libertà sono
anche comprese nella Open Source Definition, laonde Federico ha ragione.


il punto di vista legale è la licenza stessa. Se la licenza non è 
software libero (o meglio se applicata non genera software libero), 
allora dal punto di vista legale non è software libero e di conseguenza 
se non è software libero non rispetta le 4 libertà, perché tutte le 
licenze che rispettano le 4 libertà sono licenze libere, anche se 
incompatibili con le licenze emesse dalla FSF.



Che poi alla base dell'etica della FSF e della non etica paracula
dell'opensurs ci siano cose diverse è noto, ed è questo che fa la
differenza (ed è il motivo per cui io scelgo di parlare sempre di
Software Libero e mai di Open Source).


Io preferisco non parlare di software opensource perché:
* se corrispondesse esattamente al software libero sarebbe un doppione 
senza senso, ma non lo è;
* visto che accetta licenze che non rispettano le 4 libertà e secondo me 
le 4 libertà sono fondamentali, allora trovo inutile informarmi più
in dettaglio e quindi preferisco evitare di parlarne se non per indicare 
che è diverso dal software libero.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Motivi per non comprare/usare ms-windows-vista:
http://badvista.fsf.org/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook



--
Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a
debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per
problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org

To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org
with a subject of unsubscribe. Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org
Archive: http://lists.debian.org/4d9e17fa@gmail.com



Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Dott.Giovanni Bonenti
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 07/04/2011 22:00, Davide Prina ha scritto:
 Io preferisco non parlare di software opensource perché:
 * se corrispondesse esattamente al software libero sarebbe un doppione
 senza senso, ma non lo è;
 * visto che accetta licenze che non rispettano le 4 libertà e secondo me
 le 4 libertà sono fondamentali, allora trovo inutile informarmi più
 in dettaglio e quindi preferisco evitare di parlarne se non per indicare
 che è diverso dal software libero.
Siamo d'accordissimo

Ciao :)

Giovanni

- -- 
Dott. Giovanni Bonenti
Linux user #209071
A volte il morso di un vampiro è come il dattero: l?astrazione della
caramella. (Monja)
-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)

iEYEARECAAYFAk2eGXUACgkQK0N8i/BT+egIggCdHgEoJKXdpFyDmP6QDtPAnGGi
BJcAoJ6tM6RuWwrL5Tw2hXqXHPtS4oth
=Xs91
-END PGP SIGNATURE-


-- 
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debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto unsubscribe. Per
problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org

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Archive: http://lists.debian.org/4d9e1978.30...@missive.it



Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Paride Desimone
Il giorno mer, 06/04/2011 alle 19.45 +0200, Davide Prina ha scritto:

 prima di tutto software libero e opensource sono due cose differenti.

E di fatti, e' quello che ho detto.

 C'è software definito opensource che non è software libero.
 Questo perché il software libero si basa su alcune libertà che deve 
 avere chi entra in possesso del software e deve garantirle a chi lo 
 ridistribuisce; mentre l'opensource, da quel poco che ho capito, non è 
 interessato alla presenza di tale garanzie.
 

Un esempio di software opensource e' Zfone di Phil Zimmerman.
Software proprietario con i sorgenti per farti vedere cosa combina il
software, ma non puoi utilizzarli, ne modificare nulla. Puoi solo usare
i binari

 Poi non è affatto raggiunta una massa critica, ci sono settori, 
 soprattutto generici dove sono disponibili programmi liberi validi, ma 
 se si va su cose specifiche ci sono numerose mancanze o programma liberi 
 che non offrono le stesse potenzialità.
 Uno dei problemi principali sono i formati chiusi usati da moltissimi 
 software proprietari.

Vogliamo iniziare a vedere quanto GNU/Linux c'e' in giro?

 cosa hai segnalato?
 O meglio lo sai cosa puoi segnalare?

Dei piccoli router umts con firmware GNU/Linux. Sui loro siti, nulla di
nulla. Ah, naturalmente ditte italiane.

 Se sei tu uno dei detentori del copyright sul software che ha subito la 
 violazione puoi segnalarlo al link che ti avevo indicato nell'altra mail 
 (che fa sempre capo alla FSF), naturalmente il software deve avere una 
 licenza emessa dalla FSF. Tieni conto che è possibile che il tuo caso 
 non venga subito preso in considerazione per diversi motivi: le risorse 
 che hanno solo limitate sia in termini di persone che di fondi.
 

Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
nonostante tutto ancora non ci sono.

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Christian Surchi
On Thu, Apr 07, 2011 at 11:57:58PM +0200, Paride Desimone wrote:
 Un esempio di software opensource e' Zfone di Phil Zimmerman.
 Software proprietario con i sorgenti per farti vedere cosa combina il
 software, ma non puoi utilizzarli, ne modificare nulla. Puoi solo usare
 i binari

difendo da sempre a spada tratta l'uso del termine software libero, ma 
a quale definizione di open source faresti riferimento, scusa? la tua? 
:)

  cosa hai segnalato?
  O meglio lo sai cosa puoi segnalare?
 
 Dei piccoli router umts con firmware GNU/Linux. Sui loro siti, nulla di
 nulla. Ah, naturalmente ditte italiane.

ma segnalati dove? riferimenti?
 
 Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
 completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
 qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
 nonostante tutto ancora non ci sono.

qualche link in proposito? sono interessato a saperne di più...

grazie, ciao
christian


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Dario

Il 07/04/2011 23:57, Paride Desimone ha scritto:

Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
nonostante tutto ancora non ci sono.

Paride


Ho lanciato la provocazione e noto con piacere che ci si sta schiarendo 
un pò le idee.

Ne ho molto piacere.

Approfitto per sottoscrivere quanto detto da Paride.

E non è l'unico caso, purtroppo.

Dario


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Re: Futuro della GPL

2011-04-07 Per discussione Dario

Il 08/04/2011 00:25, Christian Surchi ha scritto:

On Thu, Apr 07, 2011 at 11:57:58PM +0200, Paride Desimone wrote:

[cut]

Un caso eclatante su tutti: Alcatel. Fa' dei centralini telefonici
completamente basati su GNU/Linux, nemmeno uno straccio di sorgente da
qualche parte. Segnalazione fatta un paio di anni fa. Ed i sorgenti
nonostante tutto ancora non ci sono.

qualche link in proposito? sono interessato a saperne di più...

grazie, ciao
christian


Un esempio a caso come spunto per ricerca:
http://www.linux-mips.org/wiki/AR7
http://gpl-violations.org

Dario


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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Paride Desimone
Il giorno mar, 05/04/2011 alle 17.00 +0200, Dott.Giovanni Bonenti ha
scritto:

 Prima risposta: sì.
 Seconda risposta: no.
 Terza risposta: ma vah...
 Quarta risposta: no, vatti a vedere la GPL 3.0 e la AFFERO GPL 3.0.

Perfettamente d'accordo su tutto. Unica nota negativa e qui debbo dare
ragione a RMS, che mai come ora, quando finalmente si e' raggiunta la
massa critica necessaria ed e' quindi necessario continuare a combattere
per il free software e non per l'open source, che si sta notando un
preoccupante e progressivo addormentamento delle coscienze. Un concetto,
che si capisce molto bene, parlando di persona, con Richard.
Molto piu' spesso di quanto si creda le aziende tendono ad appropriarsi
del free software. Io ne ho beccato due. Ho provveduto a segnalare la
cosa ad fsfe, ma mi sa che anche loro non seguono cio' che dice Richard,
perche' io non ho avuto nessun riscontro ne' dall'azienda interessata,
ne' da fsfe :-(

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


-- 
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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Dott. Giovanni Bonenti
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 06/04/2011 18:19, Paride Desimone ha scritto:
 Il giorno mar, 05/04/2011 alle 17.00 +0200, Dott.Giovanni Bonenti ha
 scritto:
 
 Prima risposta: sì.
 Seconda risposta: no.
 Terza risposta: ma vah...
 Quarta risposta: no, vatti a vedere la GPL 3.0 e la AFFERO GPL 3.0.
 
 Perfettamente d'accordo su tutto. Unica nota negativa e qui debbo dare
 ragione a RMS, che mai come ora, quando finalmente si e' raggiunta la
 massa critica necessaria ed e' quindi necessario continuare a combattere
 per il free software e non per l'open source, che si sta notando un
 preoccupante e progressivo addormentamento delle coscienze. Un concetto,
 che si capisce molto bene, parlando di persona, con Richard.
 Molto piu' spesso di quanto si creda le aziende tendono ad appropriarsi
 del free software. Io ne ho beccato due. Ho provveduto a segnalare la
 cosa ad fsfe, ma mi sa che anche loro non seguono cio' che dice Richard,
 perche' io non ho avuto nessun riscontro ne' dall'azienda interessata,
 ne' da fsfe :-(

La cosa non mi stupisce.
Però mi sa che prima o poi le aziende capiranno che a parlare solo di
opensurs ci si castra perchè diciamocelo chiaro, a chi ti paga per un
servizio, del modello di sviluppo efficiente gli frega una sega.
Quando invece gli dici io faccio Software Libero, che ti lascia anche
la libertà, se io lavoro male, di prendere il sorgente, che è pubblico e
darlo da gestire ad altri che lo facciano meglio di me allora le
antenne si drizzano.
La vicenda Vendola-Microsoft (tutt'altro che conclusa) insegna che anche
i politici sono sensibili: nel primo comunicato in risposta agli
schiaffoni presi dalla rete Vendola parlava di neutralità tecnologica
Microsoft-style e altre amenità propagandistiche da software
proprietario. Nel comunicato dopo l'incontro con RMS Vendola dichiarava
che non era stato un incontro tecnico ma una lezione di politica
applicata all'informatica.
Come dicevo, la vicenda è ben al di là dell'essere conclusa, ma il
cambio di tono dimostra che le idee di RMS sono molto più persuasive e
in grado di toccare corde profonde che non le solite amenità da
opensursari sul codice ben scritto e sul fatto che della libertà non
interessa a nessuno (intanto togli la libertà e poi dimmi come lo fai il
codice ben scritto).

Ciao :)

Giovanni



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Dott. Giovanni Bonenti
Linux user #209071
Leggere nuoce gravemente all'ignoranza.
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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Paride Desimone
Il giorno mar, 05/04/2011 alle 21.06 +0200, Davide Prina ha scritto:

 Quindi c'è il rischio che Canonical (società di lucro) per qualsiasi 
 motivo venga comprata da una società che non è molto favorevole al 
 software libero. 

Con tutto il rispetto per Canonical, se anche dovesse essere acquisita e
terminata non influirebbe molto sul mercato. Verrebbe solo meno
un'altro competitor nel mondo del free software. D'accordo ha avuto il
merito di far conoscere alle masse GNU/Linux, ma questo non influirebbe
assolutamente nel mercato server dominio assoluto di ded rat, novell
(acora per poco) ed oracle (giusto per nominare quelle commerciali).

 Però, come detto Canonical di effettivamente suo ha ben poco ed inoltre 
 se ha rilasciato qualcosa con licenza di software libero non può far 
 nulla su quanto già distribuito, al massimo può modificare la licenza 
 per le versioni successive, ma le deve prima di tutto sviluppare.

Senza contare che qualsiasi upstream puo' modificare la sua licenza e
negare espressamente che la possa utilizzare chichessia, e quindi per
l'autore della distribuzione inizierebbero i seri problemi, perche'
avrebbe bisogno di una marea di programmatori per continuare a
sviluppare i vari programmi.

 Secondo me la minaccia attuale è il cloud computing e simili che possono 
 usare quasi il 100% del software libero senza dover ridistribuire le 
 loro modifiche. Per ora l'unico sistema di protezione è la licenza AGPL 
 3.0 

Perfettamente d'accordo. Ma non era la gpl 3.0 e non la agpl?

Paride
-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Davide Prina

On 06/04/2011 18:49, Paride Desimone wrote:

Il giorno mar, 05/04/2011 alle 21.06 +0200, Davide Prina ha scritto:



Secondo me la minaccia attuale è il cloud computing e simili che possono
usare quasi il 100% del software libero senza dover ridistribuire le
loro modifiche. Per ora l'unico sistema di protezione è la licenza AGPL
3.0


Perfettamente d'accordo. Ma non era la gpl 3.0 e non la agpl?


no è la AGPL.

La AGPL 3.0 è la GPL 3.0 con l'aggiunta delle condizioni per l'uso del 
software libero tramite rete che obbliga chi usa in questo modo il 
software libero a ridistribuirne le modifiche.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Sistema operativo: http://www.it.debian.org
GNU/Linux User: 302090: http://counter.li.org
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Davide Prina

On 06/04/2011 18:19, Paride Desimone wrote:

che mai come ora, quando finalmente si e' raggiunta la
massa critica necessaria ed e' quindi necessario continuare a combattere
per il free software e non per l'open source


prima di tutto software libero e opensource sono due cose differenti.
C'è software definito opensource che non è software libero.
Questo perché il software libero si basa su alcune libertà che deve 
avere chi entra in possesso del software e deve garantirle a chi lo 
ridistribuisce; mentre l'opensource, da quel poco che ho capito, non è 
interessato alla presenza di tale garanzie.


Poi non è affatto raggiunta una massa critica, ci sono settori, 
soprattutto generici dove sono disponibili programmi liberi validi, ma 
se si va su cose specifiche ci sono numerose mancanze o programma liberi 
che non offrono le stesse potenzialità.
Uno dei problemi principali sono i formati chiusi usati da moltissimi 
software proprietari.



Molto piu' spesso di quanto si creda le aziende tendono ad appropriarsi
del free software. Io ne ho beccato due. Ho provveduto a segnalare la
cosa ad fsfe, ma mi sa che anche loro non seguono cio' che dice Richard,
perche' io non ho avuto nessun riscontro ne' dall'azienda interessata,
ne' da fsfe :-(


cosa hai segnalato?
O meglio lo sai cosa puoi segnalare?

Se sei tu uno dei detentori del copyright sul software che ha subito la 
violazione puoi segnalarlo al link che ti avevo indicato nell'altra mail 
(che fa sempre capo alla FSF), naturalmente il software deve avere una 
licenza emessa dalla FSF. Tieni conto che è possibile che il tuo caso 
non venga subito preso in considerazione per diversi motivi: le risorse 
che hanno solo limitate sia in termini di persone che di fondi.


Se invece hai ricevuto quel software e non hanno rispettato la licenza 
di un software libero in esso incluso, allora puoi richiedere il 
rispetto. Se la licenza è stata emessa dalla FSF puoi segnalare il caso 
alla FSF, ma meglio sarebbe segnalarlo anche e soprattutto ai detentori 
del copyright.
Poi puoi scrivere quanto ti è successo su siti dove ci sono altri 
utilizzatori del prodotto che viola la licenza libera e chiedere di 
mandare mail di protesta all'azienda, di pubblicizzare la cosa su blog, 
... La pubblicità negativa può fare miracoli.


Ciao
Davide

--
Dizionari: http://linguistico.sourceforge.net/wiki
Petizione contro i brevetti software in Europa:
http://petition.stopsoftwarepatents.eu/
Non autorizzo la memorizzazione del mio indirizzo su outlook


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Re: Futuro della GPL

2011-04-06 Per discussione Paride Desimone
Il giorno mer, 06/04/2011 alle 19.30 +0200, Davide Prina ha scritto:

 La AGPL 3.0 è la GPL 3.0 con l'aggiunta delle condizioni per l'uso del 
 software libero tramite rete che obbliga chi usa in questo modo il 
 software libero a ridistribuirne le modifiche.

Ah, lo ignoravo.
Grazie.

Paride

-- 
http://keyserver.linux.it/pks/lookup?op=getsearch=0xCC6CA35C690431D3
Chi è pronto a rinunciare alle proprie libertà fondamentali per
comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né
la sicurezza.”

(Benjamin Franklin, 11 novembre 1755)


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Re: Futuro della GPL

2011-04-05 Per discussione White_Rabbit
On Tue, 2011-04-05 at 11:24 +0200, Dario wrote:
 Un mio carissimo collega, nonché guru, mi ha segnalato un recente post
 che ho trovato molto interessante:
 
 http://news.slashdot.org/story/11/04/04/2348214/The-Biggest-Legal-Danger-For-Open-Source
 
 Mentre si pensa a risolvere problema x sulla distro y etc., non è male
 (IMHO) domandarsi sul futuro
 del GPL. 
---
Premessa: non ho trovato un'espressione decente per il concetto dare a
qualcun altro il diritto d'autore che io ho su un lavoro creato da me
quindi ho usato delega del diritto d'autore.
---
L'articolo non parla, se non di sfuggita, della licenza GPL.
L'oggetto dell'articolo è la domanda Qual è la più grande minaccia per
l'Open Source? i brevetti [che in europa non valgono] o la delega del
diritto d'autore? [che viene richiesta ad uno sviluppatore quando il suo
codice è inserito in un progetto più grande i.e. Canonical, GNU...]
L'autore sostiene che la delega del diritto d'autore sia un grave
pericolo, perché ad esempio la Canonical, nel contratto che gli
sviluppatori accettano, dice che potrebbe rilasciare il codice con una
licenza diversa da quelle approvate dalla Free Software Foundation.
A me pare assurdo questo ragionamento perché implica la malafede della
Canonical; e se anche i sospetti fossero corretti, non mi pare che la
Canonical rilasci una percentuale di tutto il software libero tale da
mettere in pericolo l'open source: il software libero sopravviverebbe
benissimo ad un'ipotetica Canonical che si mette a chiudere il
software.
Molto più sensata mi pare l'osservazione di un commentatore (su
slashdot) riguardo al fatto che se anche liberiamo i PC e scopriamo che
la maggior parte delle persone usano console e smartphone che potrebbero
non avviarsi se decidono che il software installato non è affidabile [0]
siamo di nuovo nel guano; ma anche questa prospettiva non mi pare si
stia concretizzando...

[...]
 
 Dario

ciao,
bruno
[0] http://www.gnu.org/philosophy/can-you-trust.it.html


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Re: Futuro della GPL

2011-04-05 Per discussione Dario

Il 05/04/2011 12:10, White_Rabbit ha scritto:

On Tue, 2011-04-05 at 11:24 +0200, Dario wrote:

http://news.slashdot.org/story/11/04/04/2348214/The-Biggest-Legal-Danger-For-Open-Source

Mentre si pensa a risolvere problema x sulla distro y etc., non è male
(IMHO) domandarsi sul futuro
del GPL.

---
Premessa: non ho trovato un'espressione decente per il concetto dare a
qualcun altro il diritto d'autore che io ho su un lavoro creato da me
quindi ho usato delega del diritto d'autore.
---
L'articolo non parla, se non di sfuggita, della licenza GPL.
Nel pensiero centrale del post si parla proprio di Free Software (aka 
licenza GPL)

L'oggetto dell'articolo è la domanda Qual è la più grande minaccia per
l'Open Source? i brevetti [che in europa non valgono] o la delega del
diritto d'autore? [che viene richiesta ad uno sviluppatore quando il suo
codice è inserito in un progetto più grande i.e. Canonical, GNU...]
L'autore sostiene che la delega del diritto d'autore sia un grave
pericolo, perché ad esempio la Canonical, nel contratto che gli
sviluppatori accettano, dice che potrebbe rilasciare il codice con una
licenza diversa da quelle approvate dalla Free Software Foundation.
quel potrebbero equivale al potrebbero quando Oracle acquisì Sun e 
all'epoca si ipotizzava sul futuro di OpenOffice, Java 

A me pare assurdo questo ragionamento perché implica la malafede della
Canonical; e se anche i sospetti fossero corretti, non mi pare che la
Canonical rilasci una percentuale di tutto il software libero tale da
mettere in pericolo l'open source: il software libero sopravviverebbe
benissimo ad un'ipotetica Canonical che si mette a chiudere il
software.
che penetrazione hanno nel mercato le distro di Canonical ? (può aver 
senso le statistiche di http://distrowatch.com/ ? c'è di meglio?)

Si può dire che parte del mercato ne sarebbe comunque soggetto ?

Molto più sensata mi pare l'osservazione di un commentatore (su
slashdot) riguardo al fatto che se anche liberiamo i PC e scopriamo che
la maggior parte delle persone usano console e smartphone che potrebbero
non avviarsi se decidono che il software installato non è affidabile [0]
siamo di nuovo nel guano; ma anche questa prospettiva non mi pare si
stia concretizzando...


ciao,
brun
Questa osservazione è quella che mi ha interessato, e mi fa piacere 
anche te.

E diciamo anche la motivazione della mia provocazione.

Oggi ha senso parlare di GPL ?
Quante violazioni ci sono state sulla GPL ?
Mentre in America si susseguono sempre più FUD, patents or copyright etc.
nel nostro contesto, italiano, ci stiamo sempre più abituando a console 
e smartphone, tablet,
etc. dove le applicazioni che vengono usate, i sistemi, diventano sempre 
più controllati

e decisi da chi vende.

Scegliamo liberamente, con il senso del programma sicuro - programma 
migliore - programma proprietario (pur di averlo anche pirata, ma a 
rischio)
dove chi stabilisce sicuro è lo stesso proprietario e dove il nostro 
liberamente è confinato e deciso da chi vende.


La filosofia del free e del open, della libertà di scelta, come il 
sapere condiviso e distribuito a tutti,

ha ancora significato oggi ? O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?
La licenza GPL alla fine è risultata essere la fine del free e dell' 
open ? (provocazione)

Non stiamo perdendo un pezzo ?

Forse è una divagazione, o una provocazione sterile dovuta magari alla 
mia poca conoscenza. Forse solo flame.


La sensazione è che ci sia un fiume in piena che a tradimento potrebbe 
portar via un'idea.


Mah (IMHO) forse ci stiamo abituando alle abitudini.

E' una provocazione, prendetela per uno sfogo.

Dario

N.B.
Che diverse questioni su licenze e brevetti viene da pensare che siano 
solo una cosa tutta americana,
basta appurarsi quante volte, come sempre più spesso sta accadendo, che 
il mercato americano tenti

di influenzare o faccia pressione sul governo europeo.


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Re: Futuro della GPL

2011-04-05 Per discussione Dott.Giovanni Bonenti
-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 05/04/2011 16:22, Dario ha scritto:
 La filosofia del free e del open, della libertà di scelta, come il
 sapere condiviso e distribuito a tutti,
 ha ancora significato oggi ? O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?
 La licenza GPL alla fine è risultata essere la fine del free e dell'
 open ? (provocazione)
 Non stiamo perdendo un pezzo ?

Prima risposta: sì.
Seconda risposta: no.
Terza risposta: ma vah...
Quarta risposta: no, vatti a vedere la GPL 3.0 e la AFFERO GPL 3.0.

Inoltre: le questioni su patent infringiment riguardano prevalentemente
il mercato statunitense perchè in Europa (esclusa la Germania) anche
grazie al lavoro di lobby di certe entità (FSFE, FFII ecc...) i brevetti
software sono illegali.

Saluti.

Giovanni



-BEGIN PGP SIGNATURE-
Version: GnuPG v1.4.10 (GNU/Linux)

iEYEARECAAYFAk2bLpsACgkQK0N8i/BT+ei9hQCfewag5WVp1U9sRePWexA6sUNh
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=02az
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Re: Futuro della GPL

2011-04-05 Per discussione Dario

Il 05/04/2011 17:00, Dott.Giovanni Bonenti ha scritto:

-BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-
Hash: SHA1

Il 05/04/2011 16:22, Dario ha scritto:

La filosofia del free e del open, della libertà di scelta, come il
sapere condiviso e distribuito a tutti,
ha ancora significato oggi ? O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?
La licenza GPL alla fine è risultata essere la fine del free e dell'
open ? (provocazione)
Non stiamo perdendo un pezzo ?

Prima risposta: sì.
Seconda risposta: no.
Terza risposta: ma vah...
Quarta risposta: no, vatti a vedere la GPL 3.0 e la AFFERO GPL 3.0.

Ti ringrazio, conosco GPL 3.0 e AFFERO GPL 3.0.


Inoltre: le questioni su patent infringiment riguardano prevalentemente
il mercato statunitense perchè in Europa (esclusa la Germania) anche
grazie al lavoro di lobby di certe entità (FSFE, FFII ecc...) i brevetti
software sono illegali.

Per ora (e per fortuna).
Ma non bisogna illudersi che non ci siano sempre più pressioni al riguardo.
E se si guarda con un occhio sullo sviluppo e l'orientamento del mercato,
io non lo darei per scontato.

Dario


--
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Re: Futuro della GPL

2011-04-05 Per discussione Davide Prina

On 05/04/2011 16:22, Dario wrote:

Il 05/04/2011 12:10, White_Rabbit ha scritto:

On Tue, 2011-04-05 at 11:24 +0200, Dario wrote:

http://news.slashdot.org/story/11/04/04/2348214/The-Biggest-Legal-Danger-For-Open-Source




L'articolo non parla, se non di sfuggita, della licenza GPL.



Nel pensiero centrale del post si parla proprio di Free Software (aka
licenza GPL)


niente affatto dice: under a 'Free Software Licence' il che vuol dire 
una delle licenze che per la FSF sono usabili per produrre software libero


guarda qui per maggiori dettagli:
http://www.gnu.org/licenses/license-list.html


L'autore sostiene che la delega del diritto d'autore sia un grave
pericolo, perché ad esempio la Canonical, nel contratto che gli
sviluppatori accettano, dice che potrebbe rilasciare il codice con una
licenza diversa da quelle approvate dalla Free Software Foundation.



quel potrebbero equivale al potrebbero quando Oracle acquisì Sun e
all'epoca si ipotizzava sul futuro di OpenOffice, Java 


un attimo l'articolo parla di Canonical e di cosa potrebbe fare con il 
software che è stato donato a Canonical da chi lo ha sviluppato 
permettendo ad essa di scegliere la licenza di distribuzione.


Prima di tutto la Canonical è una SRL vedi qui:
https://secure.wikimedia.org/wikipedia/it/wiki/Canonical

quindi il dubbio può essere legittimo, perché potrebbe cambiare di 
proprietario, ma:


1) Canonical in pratica produce principalmente Ubuntu e questa distro, 
se non ricordo male, usa per circa l'80% i pacchetti prodotti in Debian. 
Poi produce anche dei siti web, con gli strumenti messi a disposizione 
per Ubuntu, appstore, ...


2) i pacchetti o prodotti sviluppati direttamente da Canonical penso 
siano veramente pochi e alcuni non erano (sono?) rilasciati con licenza 
libera (esempio luncpad)


3) ci saranno di sicuro molti pacchetti che non sono presenti in Debian 
che però Ubuntu non fa altro che pacchettizzare


Quindi c'è il rischio che Canonical (società di lucro) per qualsiasi 
motivo venga comprata da una società che non è molto favorevole al 
software libero. Questo rischio invece non c'è invece per la FSF che è 
una fondazione e quindi non può subire questo rischio.


Però, come detto Canonical di effettivamente suo ha ben poco ed inoltre 
se ha rilasciato qualcosa con licenza di software libero non può far 
nulla su quanto già distribuito, al massimo può modificare la licenza 
per le versioni successive, ma le deve prima di tutto sviluppare.


Per esempio Oracle dopo aversi comprato Sun ha chiuso dei progetti di 
software libero e alcuni sono stati presi e portati avanti da altre 
società (se non erro c'è un sistema di single sign on e qualcos'altro 
che ora non ricordo).
Ma ammettiamo che Oracle decida di non distribuire più OpenOffice.org 
sotto LGPL 3.0, ma usa una sua licenza proprietaria (se non sbaglio 
anche Sun richiedeva a chi contribuiva di dare questa possibilità); cosa 
può succedere?
1) chiunque può prendere l'ultima versione emessa sotto LGPL e 
continuare da li gli sviluppi
2) Oracle distribuisce le nuove versioni senza sorgenti, ma deve 
svilupparle e soprattutto non avrà più l'aiuto di tutta la comunità che 
ci sta dietro e quindi dovrà perdere dei contributi importanti, 
soprattutto dal punto di vista delle localizzazioni che sono molto costose


Però dal titolo sembra si voglia parlare di qualsiasi prodotto 
rilasciato sotto licenza libera, poi ci si limita ad un unico caso: 
Canonical. Mi sembra che chi scrive lo fa solo per guadagnarsi lo 
stipendio a fine mese.



Oggi ha senso parlare di GPL ?


dipende da cosa intendi.
Secondo me la minaccia attuale è il cloud computing e simili che possono 
usare quasi il 100% del software libero senza dover ridistribuire le 
loro modifiche. Per ora l'unico sistema di protezione è la licenza AGPL 
3.0 che io cerco di usare ovunque e che consiglio di usare anche ad altri.



Quante violazioni ci sono state sulla GPL ?


molte, probabilmente moltissime e quasi di sicuro la maggior parte non 
sono neppure state rilevate.


Però il punto è un altro, perché qualsiasi licenza d'uso adotti avrai 
questi stessi problemi: ci sarà qualcuno che non la rispetterà. Il punto 
reale è puoi avere degli strumenti di difesa? La risposta è sì.


qui ho messo un po' di link interessanti, da http://gpl-violations.org/ 
(che registra i casi di violazione scoperti) a un po' di link sui 
successi della GPL nei tribunali a...

http://linguistico.sf.net/dokuwiki/doku.php?id=licenza


La filosofia del free e del open, della libertà di scelta, come il
sapere condiviso e distribuito a tutti,
ha ancora significato oggi ?


se è free come libero, allora sì; perché è il modello di sviluppo 
migliore sotto tutti i punti di vista



O è rimasta un'utopia fantasiosa di Stallman?


non penso solo di Stallman, visto che di software libero ora ce n'è 
davvero tanto.



La licenza GPL alla fine è risultata essere la fine del free e dell'
open ? (provocazione)


le licenze libere sono