Re: [Gfoss] DDL software libero e dati aperti Provincia Autonoma di Trento

2012-07-18 Per discussione Maurizio Napolitano

confermo:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2012/07/18/Trentino-Consiglio-approvato-ddl-software-liberi_7201786.html

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Re: [Gfoss] DDL

2012-05-05 Per discussione Massimo Zotti
In AMFM abbiamo riservato uno slot della conferenza di Settembre 
all'approfondimento sul tema, visto che il Senatore De Angelis 
intervenne già alla conferenza di un paio d'anni fa per discutere della 
questione e proprio in seguito a quell'incontro si è fatto promotore di 
questa iniziativa. Non mi risulta tuttavia che l'associazione AMFM abbia 
contribuito alla stesura del documento, giusto per evitare fraintendimenti.


Personalmente sono molto curioso di vedere come evolverà la situazione, 
e non mi interessa fare scelte di campo a favore di MATTM, DigitPA o 
ISPRA. Come chiunque, auspico solo che si faccia chiarezza e che chi ha 
delle responsabilità se ne faccia carico ed operi al meglio per 
raggiungere gli obiettivi.


Credo che in questo momento DigitPA stia tuttavia facendo un buon lavoro 
con il Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali, considerate le forze 
che ha potuto mettere in campo (e avendole conosciute di persona, posso 
dire che sono tecnici volenterosi ed in gamba), e non dimentichiamo che 
loro sono attualmente il riferimento per l'Italia in ambito INSPIRE per 
il popolamento del catalogo che sarà fruibile tramite il nuovo 
GeoPortale Europeo di prossima pubblicazione.


Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa 
essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il confronto 
su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo - 
finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto che a 
marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi 
decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e repertorio 
appunto [1]).


Massimo


[1] per approfondire suggerisco questo articolo 
http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html




Francesco P. Lovergine ha scritto:


Tanto per aumentare la già notevole confusione che regna sovrana.
Invece di premiare chi ha già in piena autonomia mostrato capacità
di saper fare e muoversi nella giusta direzione, si provvede invece
a spostare la responsabilità in capo a organismi prettamente politici
(DigitPA è ex CNIPA o sbaglio?) che non hanno mai concretizzato un tubo.

PS: mi baso su quanto riassumi, non avendo letto il DDL, chiaramente.



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Re: [Gfoss] DDL

2012-05-05 Per discussione Massimo Zotti
C'è di positivo che, essendo il documento che tu hai citato un 
allegato al Decreto, tutte le osservazioni che GFOSS vorrà raccogliere 
potranno essere inoltrate al Comitato per le regole tecniche sui dati 
territoriali delle Pubbliche Amministrazioni, appena sarà ri-costituito 
(quello precedente ha portato a termine il suo mandato).
La scelta di inserire tutte queste informazioni in un allegato tecnico, 
e non nel decreto stesso (com'era stato fatto invece per il 32/2010 che 
recepiva INSPIRE, ad esempio) ne consente la modifica in maniera molto 
più agile, non dovendo seguire tutto l'iter legislativo richiesto per la 
modifica di un decreto.


Saluti,
Massimo


P.S.: la volete smettere di attaccarmi sempre l'ECW ?!!! :))
(scherzo ovviamente!! Rispetto assoluto per le posizioni di GFOSS in 
merito).



a.furi...@lqt.it ha scritto:

On Sat, 05 May 2012 11:25:25 +0200, Massimo Zotti wrote:

Credo inoltre che qualsiasi iniziativa tesa a smuovere le acque possa
essere utile, quanto meno per stimolare la discussione ed il confronto
su questi temi così importanti, in un momento - non dimentichiamolo -
finalmente più vivace per l'informazione geografica italiana visto che
a marzo finalmente sono stati pubblicati i quattro importanti nuovi
decreti (quelli sulle ortoimmagini, dbt, sistema geodetico e
repertorio appunto [1]).

Massimo


[1] per approfondire suggerisco questo articolo

http://www.kartoblog.it/2012/04/il-ritorno-della-legalita-sui-dati.html



Massimo,

grazie per il link veramente molto utile: in particolare, razzolando tra
i numerosi riferimenti, io mi sono andato a leggere questo:
http://www.digitpa.gov.it/sites/default/files/allegati_tec/Linee%20guida%20ortoimmagini_10k%20%20dtm.pdf 



giusto alcune osservazioni a botta calda:

- finalmente vengono definite in un documento formale una serie di
  valutazioni tecniche chiare, ben fatte e molto ben documentate
  (veramente ottimo ...)

- altrettanto positivo il fatto che finalmente i vari dati satellitari
  (SRTM, Aster, OrbView3, Ikonos etc) vengano ufficialmente citati in un
  documento della Repubblica Italiana.
  casomai suscita qualche perplessita' il fatto che Landsat non sia
  neppure mai citato di striscio ... veramente strano ... e' ben
  vero che Landsat ha una risoluzione spaziale poco spinta, ma
  rimane pur sempre una delle risorse di base fondamentali, o sbaglio ?

- noto comunque che (in linea di massima) il concetto di licenza e'
  affrontato in modo abbastanza disinvolto e con ben poca chiarezza.
  p.es. nel caso di SRTM di dice (correttamente) che i dati SRTM 
finished

  sono pubblicamente scaricabili dai siti USGS / NASA (verissimo)
  poi subito dopo si cita la versione SRTM CGIAR-CSI dicendo vagamante
  che anche questi sono pubblici ma richiedono l'obbligo della citazione
  della fonte: ma come ben sappiamo le cose non stanno affatto cosi',
  dato che le condizioni di licenza imposte dal CGIAR dicono chiaramente:
  Users are  prohibited from  any commercial,  non-free resale,  or
   redistribution without explicit written permission from CIAT.
  Insomma, nel caso SRTM USGS/NASA abbiamo a che fare con genuini Open
  Data, nel caso CGIAR-CSI assolutamente no.
  Forse questo andava spiegato un po' meglio nel documento ... ;-)

- per quanto riguarda i formati si consiglia di usare ASCII GRID per
  tutti i vari DEM / DSM / DTM etc: e questo mi pare ottimo, visto che
  a tutti gli effetti e' un formato aperto

- poi pero' quando si parla di ortofoto e dintorni si mettono assieme
  indistintamente in un unico calderone GeoTIFF, TIFF e/o JPEG (con 
relativi

  WorldFile .TFW / .JGW), ECW e Jpeg2000
  evidentemente qua si fa molta confusione: GeoTIFF, TIFF+TFW e JPEG+JGW
  sono formati aperti genuini a tutti gli effetti.
  viceversa ECW e' un formato chiusissimo e supportato da un un unico
  produttore (btw, giusto per rimanere in ambito proprietario, MrSID 
dove e'
  sparito ? non viene neppure citato di striscio, alla faccia della 
par conditio).

  Jpeg2000 ... who knows ? certo che e' afflitto da un sacco di brevetti;
  e per inciso, per quanto mi risulta non esiste nessuna implementazione
  free/open che lo supporti decentemente :-P
  visto che il documento e' molto ben fatto e ricco di informazioni
  dettagliate sui pro e sui contro dei vari formati, forse una piccola
  riflessione anche sugli aspetti formato aperto/ formato chiuso era
  sicuramente opportuna.
  invece, purtroppo, non c'e' neppure una riga su questi aspetti, pur
  critici: se non altro per il botto di soldi che constano alcune 
licenze.
  in tempi di crisi economica, forse le P.A. dovrebbero tenere conto 
anche
  di questi aspetti quando esprime una valutazione tecnica cosi' 
articolata

  e riccamente dettagliata, no ?

ciao Sandro






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Re: [Gfoss] DDL

2012-05-04 Per discussione Marco Curreli
On 11:42 Fri 04 May , Francesco P. Lovergine wrote:
 (DigitPA è ex CNIPA o sbaglio?) 
 
Non sbagli, ma il CNIPA era meglio, era più tecnico e meno politico.

Con passaggio da CNIPA a DigitPA è sparito l'Osservatorio Open Source e
il relativo forum.

Ciao,
  Marco

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Re: [Gfoss] DDL

2012-05-03 Per discussione a . furieri

On Thu, 3 May 2012 06:00:13 -0700 (PDT), stefano campus wrote:

mi hanno segnalato questo ddl...
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/280578.pdf



visto che immagino che saranno ben pochi quelli disposti a
leggersi il testo del disegno di legge provo a farvi un
veloce riassuntino:

a) piu' o meno si tratta di una proposta che nasce nell'ambito
   dell'attuale maggioranza: il grosso dei firmatari appartiene
   al terzo polo, ma ci sono anche alcuni esponenti del PD,
   del PDL e del gruppo misto.
b) in sostanza si tratta di un singolo articolo: se approvato
   darebbe la piu' ampia delega al Governo per legiferare entro
   sei mesi riordinando l'intero settore dell'informazione
   geografica digitale.

qualcosa di piu' si capisce leggendo la (lunghissima) premessa:
non si parla mai esplicitamente di Open Data, ma tutto ruota
attorno alla effettiva possibilita' di facilitare al massimo
la libera circolazione e la condivisione dell'informazione
geografica digitale.
vengono citati come casi virtuosi l'ISTAT, il PCN e tutte
quelle regioni che consentono in vari modi la libera consultazione
via web dei propri supporti cartografici.

uno degli obbiettivi primari del DDL e' favorire l'e-Government,
ma viene posto un forte accento anche sulla promozione dell'accesso
ai dati geografici per le aziende, in modo tale che possano
efficacemente servire come motore di sviluppo economico.

a livello normativo questa proposta si incardina fortemente su INSPIRE:
viene proposto un profondo riordino delle competenze amministrative,
assegnando a DigitPA un ruolo centrale di coordinamento su tutta
l'informazione geografica digitale.
viceversa pare decisamente destinato a ridimensionarsi il ruolo
del Ministero dell'Ambiente: secondo questa proposta verrebbe di
fatto estromesso da qualsiasi ruolo decisionale in ambito INSPIRE
e di gestione dell'informazione geografica, ribaltando completamente
quanto precedentemente disposto dal DL 32/2010.

ciao Sandro

--
Il messaggio e' stato analizzato alla ricerca di virus o
contenuti pericolosi da MailScanner, ed e'
risultato non infetto.

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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Andrea Peri
“adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
aperti e dei diritti digitali del cittadino”

scusate l'intervento un po' provocatorio,
ma vorrei esempificare che le cose non sono mai cosi' semplici come sembrano
a prima vista.
Nella ipotesi teorica che questa legge prendesse corpo,
quale sarebbe il formato (aperto e libero) che i tecnici trentini dovrebbero
adottare per i grid e per i TIN ?

Prendiamo ad esempio l'onnipresente ascii-grid.

Potrei sbagliarmi , ma a me risulta che esso in realta' si chiami
arcinfo ascii grid (vedi gdal)
dal nome della casa che lo ha adottato per prima una certa Esri.

http://www.gdal.org/frmt_various.html#AAIGrid

E , sebbene sia un formato testuale che tutti leggono con un editor di
testo, non riesco a trovare da nessuna parte un qualche accenno che sia un
formato libero.

Non so' se questo e' realmente vero, ma se cosi' fosse.
In questo specifico segmento, i grid ( per i tin la cosa e' anche peggio non
esistendo a quel che mi risulta un formato universalmente accettato) quale
sarebbe il formato che si dovrebbe adottare ?

Grazie,

-- 
-
Andrea Peri
. . . . . . . . .
qwerty àèìòù
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Markus Neteler
2011/10/12 Andrea Peri aperi2...@gmail.com:
“adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
aperti e dei diritti digitali del cittadino”

 scusate l'intervento un po' provocatorio,
 ma vorrei esempificare che le cose non sono mai cosi' semplici come sembrano
 a prima vista.
 Nella ipotesi teorica che questa legge prendesse corpo,
 quale sarebbe il formato (aperto e libero) che i tecnici trentini dovrebbero
 adottare per i grid e per i TIN ?

Buona domanda...

 Prendiamo ad esempio l'onnipresente ascii-grid.

 Potrei sbagliarmi , ma a me risulta che esso in realta' si chiami
 arcinfo ascii grid (vedi gdal)
 dal nome della casa che lo ha adottato per prima una certa Esri.

 http://www.gdal.org/frmt_various.html#AAIGrid

 E , sebbene sia un formato testuale che tutti leggono con un editor di
 testo, non riesco a trovare da nessuna parte un qualche accenno che sia un
 formato libero.

L'alternativa è GRASS ASCII raster format:
http://grass.osgeo.org/grass64/manuals/html64_user/r.in.ascii.html

che esiste da circa 1984 che è libero.

Uguale per il GRASS Vector ascii format
http://grass.osgeo.org/grass64/manuals/html64_user/v.in.ascii.html
http://grass.osgeo.org/programming7/vectorlib.html#vlibAscii

ciao
Markus
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Sandro Santilli
On Wed, Oct 12, 2011 at 08:36:40AM +0200, Andrea Peri wrote:
 “adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
 aperti e dei diritti digitali del cittadino”
 
...
 Nella ipotesi teorica che questa legge prendesse corpo,
 quale sarebbe il formato (aperto e libero) che i tecnici trentini dovrebbero
 adottare per i grid e per i TIN ?

I figli non vanno necessariamente adottati, ma si possono pure fare.

Non voglio con questo dire che non esistano formati utilizzabili, non
ho sufficienti informazioni sulle esigenze che si vogliono soddisfare
e lo stato dei formati che citi.

Ma voglio mettere in risalto il fatto che troppo spesso si confonde
la liberta' con la convenienza.

Se si vuole indagare assieme circa l'esigenza specifica di
rappresentazione e scambio di dati organizzati in griglie o triangoli
questa lista ed il wiki di gfoss.it sembrano posti molto utili.

--strk; 

  ()   Free GIS  Flash consultant/developer
  /\   http://strk.keybit.net/services.html
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Maurizio Napolitano

Il 10/12/2011 08:36 AM, Andrea Peri ha scritto:

“adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
aperti e dei diritti digitali del cittadino”


scusate l'intervento un po' provocatorio,
ma vorrei esempificare che le cose non sono mai cosi' semplici come
sembrano a prima vista.
Nella ipotesi teorica che questa legge prendesse corpo,
quale sarebbe il formato (aperto e libero) che i tecnici trentini
dovrebbero adottare per i grid e per i TIN ?


Leggi il disegno di legge.
Se viene adottato un formato proprietario deve esserne data la
motivazione.
La legge prevede un organo di controllo sulle scelte prese.
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Andrea Peri
Bene, ottim esmepio.
Parliamo, a titolo di esempio, del formato grass-ascii-grid.

il formato grass-ascii-grid e' proprio un buon esempio per esemplificare i
problemi a cui si va incontro.

se guardi ai formati di gdal, vedi che gdal e' in grado di leggere e
scrivere l'arcinfo-ascii-grid.
Il che significa che il buon qgis potrebbe in teoria leggere e scrivere un
arcinfo-ascii-grid.

Invece, se si guarda al formato
Grass Ascii Raster.

vedo che gdal lo legge , ma non puo' scriverlo.
http://www.gdal.org/frmt_various.html#GRASSASCIIGrid

Il che significa che se adottassi quello, gli utenti di qgis (per dirne uno
qualsiasi) non potrebbero generarlo.
E l'unica strada per generarlo ad oggi e usare grass (caspiterina).
Ma questo vorrebbe dire che per prima cosa devono dall'ambiente gis che
impiegano esportare i loro dati grid in un formato che gass riesce a
importare e poi passarli in grass-grid-ascii.
Per cui l'assurdo e' che per poter generare un formato aperto e libero
devono passare da un formato non libero (l'arcinfo -ascii-grid).
E' un bel paradosso.
Si deve impiegare un formato non Libero per arrivare a un formato Libero.

Approfitto vigliaccamente di essere nell'argomento per porre un paio di
domande :)
il formato arcinfo-ascii-grid prevede un file esterno da abbinare e che
descrive il sistema di riferimento.
Il grass-grid fa una cosa analoga o risolve in altro modo ?

E se volessi studiarne le caratteristiche:
a parte i comandi per grass, e a parte il sorgente di grass stesso. Sono
disponibili delle specifiche di formato ?

Andrea.

Il giorno 12 ottobre 2011 09:16, Markus Neteler nete...@osgeo.org ha
scritto:

 2011/10/12 Andrea Peri aperi2...@gmail.com:
 “adozione del software libero ed open source, dei formati, dei dati
 aperti e dei diritti digitali del cittadino”
 
  scusate l'intervento un po' provocatorio,
  ma vorrei esempificare che le cose non sono mai cosi' semplici come
 sembrano
  a prima vista.
  Nella ipotesi teorica che questa legge prendesse corpo,
  quale sarebbe il formato (aperto e libero) che i tecnici trentini
 dovrebbero
  adottare per i grid e per i TIN ?

 Buona domanda...

  Prendiamo ad esempio l'onnipresente ascii-grid.
 
  Potrei sbagliarmi , ma a me risulta che esso in realta' si chiami
  arcinfo ascii grid (vedi gdal)
  dal nome della casa che lo ha adottato per prima una certa Esri.
 
  http://www.gdal.org/frmt_various.html#AAIGrid
 
  E , sebbene sia un formato testuale che tutti leggono con un editor di
  testo, non riesco a trovare da nessuna parte un qualche accenno che sia
 un
  formato libero.

 L'alternativa è GRASS ASCII raster format:
 http://grass.osgeo.org/grass64/manuals/html64_user/r.in.ascii.html

 che esiste da circa 1984 che è libero.

 Uguale per il GRASS Vector ascii format
 http://grass.osgeo.org/grass64/manuals/html64_user/v.in.ascii.html
 http://grass.osgeo.org/programming7/vectorlib.html#vlibAscii

 ciao
 Markus




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Andrea Peri
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Paolo Cavallini
Il giorno mer, 12/10/2011 alle 10.11 +0200, Maurizio Napolitano ha
scritto:

 Se viene adottato un formato proprietario deve esserne data la
 motivazione.

Allora siamo punto e a capo. Le motivazioni si trovano sempre, per
qualunque cosa, anche per fare le guerre, figuriamoci per usare un
formato proprietario.
Io personalmente non ho ancora visto scaturire dalle leggi sul software
libero (o open source) un risultato concreto immediatamente positivo, e
mi mantengo quindi molto scettico (non prevenuto, semmai postvenuto).
Saluti.
-- 
Paolo Cavallini: http://www.faunalia.it/pc

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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Maurizio Napolitano



Allora siamo punto e a capo. Le motivazioni si trovano sempre, per
qualunque cosa, anche per fare le guerre, figuriamoci per usare un
formato proprietario.
Io personalmente non ho ancora visto scaturire dalle leggi sul software
libero (o open source) un risultato concreto immediatamente positivo, e
mi mantengo quindi molto scettico (non prevenuto, semmai postvenuto).



Leggi il documento perche' il comitato di valutazione prevede una
presenza forte di esponenti delle associazioni che rappresentano
il software libero.
Inoltre c'e' un forte impegno sul rilascio di dati aperti utilizzabili
a qualsiasi scopo e privi di restrizioni tecnologiche.

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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Stefano Salvador
IMHO un formato di file può essere aperto anche se l'ha inventato una
specifica ditta. Basta che le specifiche siano pubbliche e non
esistano royalties o brevetti per una sua eventuale implementazione in
un software terzo. Nel caso particolare di Esri ascii grid non mi
sembra che siano vincoli particolari (ma protrei sbagliarmi) e quindi
lo ritengo libero tanto quanto il formato di GRASS. Anzi, verificato
che non ci siano vincoli o balzelli collegati, il formato ESRI sarebbe
preferibile in quanto supportato da praticamente tutti i software GIS.

My 2 cents,

Stefano
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione a . furieri
per prima cosa approfitto per rilanciare ancora
una volta il documento con le linee guida di
GFOSS.it sugli Open Data Geografici:
http://www.gfoss.it/drupal/opendata

come potete vedere [Allegato B], per i grid
viene proprio consigliato l'uso delle (ESRI)
Ascii Grid, dei (Geo)Tiff e dei vari formati
binari supportati da USGS

il documento non dice nulla per i TIN (sorry):
ma vedo che il buon vecchio SHP supporta uno
strano MultiPatch, che a naso assomiglia tanto
ad un TIN:
http://www.esri.com/library/whitepapers/pdfs/shapefile.pdf
(pag. 20,21 e successive)

chiedo a chi ne sa sicuramente molto più di me:
il MultiPatch SHP non potrebbe rappresentare un
ragionevole punto di partenza per i TIN ?

---

giusto un paio di considerazioni di ordine generale,
cercando di ragionare terra terra:

ad un estremo abbiamo i formati aperti veri e 
propri: pubblicamente documenti, magari supportati 
da una specifica ISO (o simile), liberi da qualsiasi 
brevetto e/o copyright, magari anche largamanete 
supportati da API e tools open source (e magari
anche da API e tools proprietari).
Esempi classici: PNG, JPEG, (tappandosi il naso,
mettiamoci anche TIFF), tutta la roba W3C (TCP/IP,
HTTP, HTML, CSS etc), i vari standard OGC

all'estremo opposto abbiamo i formati chiusi: per
nulla documentati, magari volutamente offuscati, 
coperti da qualche brevetto o soggetti a copyright. 
utilizzabili solo ed esclusivamente tramite API e 
tools di un unico produttore, magari solo su un'unica 
piattaforma (in genere, Win)
Esempi classici: ECW, MrSID, DWG

il mondo non funziona quasi mai in base alla legge
del tutto o nulla: fortunatamente in genere c'è
sempre un'ampia gamma di sfumature di grigio tra
gli estremi opposti.

quindi abbiamo una lunga serie di formati che si
collocano nel mezzo.
ragionando in termini empirici, fino a quando esiste
uno straccio di documentazione (oppure fino a quando
il formato è tanto stupido da essere auto-intuitivo),
e fino a quando non esistono brevetti e copyright che
pongono restrizioni invalicabili, possiamo comunque
considerarli come formati 'quasi' aperti.
se poi sono largamente supportati da API e tools
sia open source che proprietari, allora per quanto
mi riguarda possiamo considerarli come standard
de facto, che favoriscono l'interoperabilità.
Esempio classico: ESRI Shapefile; difficilmente
possiamo definirlo aperto, ma nei fatti è la
colla universale che tutti sanno utilizzare senza
alcun problema, sia nel mondo del sw libero che
nel mondo del sw proprietario.

Altro esempio: i vari formati TXT e CSV sarebbe
più giusto definirli (s)formati; non esiste uno
straccio di specifica formale.
ma poichè sono demenzialmente semplici da supportare,
finisce che rappresentano lo strumento più universale
che si possa utilizzare.
XML fa le stesse identiche cose, ed in più è
rigorosamente formalizzato da specifiche pubbliche:
resta il fatto che XML è molto più rognoso da
supportare, quindi in moltissimi casi TXT/CSV
rappresenta un'alternativa assai più pratica.

Un ulteriore esempio: GIF è stato per anni una
bestia nera, visto che era coperto da brevetto.
oggi il brevetto è scaduto; e GIF è a pieno titolo
un formato che possiamo considerare aperto, visto
che tutti lo sanno creare e/o visualizzare.

Esempio da avvocato del diavolo: 7Zip è completamente
open; ma purtroppo è anche assai meno supportato
rispetto a Zip (anche se è decisamente più potente).
Buon senso dice che è meglio rilasciare i dati 
compressi come Zip, non come 7Zip: perchè in questo
modo si semplifica sicuramente la vita agli utenti.

quindi, tornando a bomba: perchè mai non usare
le (ESRI) Ascii Grids ?
in fondo sono semplicemente un banale TXT giusto
adattato al ruolo: qualsiasi sviluppatore può
leggere/scrivere un ascii grid con pochissimo
sforzo. e non a caso, la quasi totalità dei
tools GIS riesce ad acquisire e ad esportare
un'Ascii Grid

my 2 cents
Sandro


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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Markus Neteler
2011/10/12 Andrea Peri aperi2...@gmail.com:
 Bene, ottim esmepio.
 Parliamo, a titolo di esempio, del formato grass-ascii-grid.

 il formato grass-ascii-grid e' proprio un buon esempio per esemplificare i
 problemi a cui si va incontro.

 se guardi ai formati di gdal, vedi che gdal e' in grado di leggere e
 scrivere l'arcinfo-ascii-grid.
 Il che significa che il buon qgis potrebbe in teoria leggere e scrivere un
 arcinfo-ascii-grid.

 Invece, se si guarda al formato
 Grass Ascii Raster.

 vedo che gdal lo legge , ma non puo' scriverlo.
 http://www.gdal.org/frmt_various.html#GRASSASCIIGrid

 Il che significa che se adottassi quello, gli utenti di qgis (per dirne uno
 qualsiasi) non potrebbero generarlo.

Credo che aggiungere in GDAL il supporto per anche scrivere il
formato grass-ascii-grid è piuttosto banale.

ciao
Markus
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Andrea Peri
Credimi sulla parola.

In GDAL niente e' banale !



Il giorno 12 ottobre 2011 14:00, Markus Neteler nete...@osgeo.org ha
scritto:

 2011/10/12 Andrea Peri aperi2...@gmail.com:
  Bene, ottim esmepio.
  Parliamo, a titolo di esempio, del formato grass-ascii-grid.
 
  il formato grass-ascii-grid e' proprio un buon esempio per esemplificare
 i
  problemi a cui si va incontro.
 
  se guardi ai formati di gdal, vedi che gdal e' in grado di leggere e
  scrivere l'arcinfo-ascii-grid.
  Il che significa che il buon qgis potrebbe in teoria leggere e scrivere
 un
  arcinfo-ascii-grid.
 
  Invece, se si guarda al formato
  Grass Ascii Raster.
 
  vedo che gdal lo legge , ma non puo' scriverlo.
  http://www.gdal.org/frmt_various.html#GRASSASCIIGrid
 
  Il che significa che se adottassi quello, gli utenti di qgis (per dirne
 uno
  qualsiasi) non potrebbero generarlo.

 Credo che aggiungere in GDAL il supporto per anche scrivere il
 formato grass-ascii-grid è piuttosto banale.

 ciao
 Markus




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Andrea Peri
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Re: [Gfoss] DDL Software libero, dati, formati e contenuti aperti in Trentino

2011-10-12 Per discussione Maurizio Trevisani
Gli obiettivi che le norme propongono per l'adozione dei formati aperti 
sono essenzialmente due:


_ le pubbliche amministrazioni che producono dati devono garantirsi la 
costante e futura capacità di usare i propri dati: non devono mettersi 
nelle condizioni per cui la capacità di utilizzo dei propri dati dipenda 
dall'utilizzo di SW proprietari, tali per cui se il proprietario del SW 
decidesse di non consentirne più l'utilizzo alla PA (o la strozzasse con 
i costi di licenza), questa non sarebbe più in grado di usare i propri 
dati (mi sembra che qualcosa del genere sia successo tra microsoft e 
alcuni stati dell'America Latina);
_ le pubbliche amministrazioni devono rendere disponibili i propri dati 
senza obbligare il cittadino ad acquisire licenze onerose per poter 
leggere quei dati.


Da questo punto di vista, un Esri ASCII Grid, letto e scritto da diversi 
SW, di cui molti anche senza costi di licenza (si mette in evidenza il 
fatto di SW OpenSource per le PA, per essere in grado di riusare sempre 
i propri dati, e di SW Freeware per il cittadino, per non obbligarlo a 
costi per poter leggere il dato), si può assolutamente considerare 
formato aperto.


Condivido quindi quanto afferma Stefano.

Chiaramente nella scelta dei formati (aperti) anche altre considerazioni 
giocano un ruolo: performance, diffusione, compattezza, ecc.


Se lo shape file o l'Esri Ascii Grid sono ormai uno standard di fatto, 
spazi di evoluzione significativi si possono intravedere per:
_ geodatabase (dati organizzati, relazionati, comprensivi di tabelle e 
vocabolari, ecc. in un unico archivio, magari accompagnati da tabelle 
contenenti  la relativa metainformazione, classificazioni, vestizioni, 
ecc.): es. Spatialite;
_ files raster (immagini, DEM, GRID...), magari corredati di piramidi, 
metainfo, ecc.: es. Rasterlite.


Ciao,
Maurizio

On 12/10/2011 10.35, Stefano Salvador wrote:

IMHO un formato di file può essere aperto anche se l'ha inventato una
specifica ditta. Basta che le specifiche siano pubbliche e non
esistano royalties o brevetti per una sua eventuale implementazione in
un software terzo. Nel caso particolare di Esri ascii grid non mi
sembra che siano vincoli particolari (ma protrei sbagliarmi) e quindi
lo ritengo libero tanto quanto il formato di GRASS. Anzi, verificato
che non ci siano vincoli o balzelli collegati, il formato ESRI sarebbe
preferibile in quanto supportato da praticamente tutti i software GIS.

My 2 cents,

Stefano
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