Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-03 Per discussione Gianluca Turconi
In data 02 dicembre 2008 alle ore 19:55:49, Davide Prina  
[EMAIL PROTECTED] ha scritto:


[...]

Più di questo, che ha una pericolosità relativa perché
le azioni non possono semplicemente essere
comperate in borsa altrimenti Microsoft avrebbe scalato
Yahoo da un bel pezzo (esistono regole ferree per le offerte
pubbliche d'acquisto),


certamente esistono i regole, ma se uno ha i soldi può fare una scalata  
aggressiva spendendo molto più del valore della società e in questo  
modo ha buone probabilità di farcela.


No, non è così semplice. Non basta avere più soldi per lanciare in borsa  
una scalata ostile contro una società. E adesso è ache peggio di prima a  
causa delle norme modificate per affrontare la crisi attuale.


Per esempio, in Italia, prima era necessario possedere il 30% delle azioni  
per poter contrastare una scalata ostile con operazioni considerate  
anch'esse ostili. Il limite è stato tolto.


In precedenza, se un'offerta pubblica veniva fatta per il 75% del capitale  
nella prima assemblea successiva all'offerta venivano sospesi gli accordi  
di voto o gli accordi parasociali che esistono quasi sempre tra i vari  
azionisti di maggioranza relativa, per consentire di valutare  
finanziariamente l'offerta (era l'art. 104-bis del d.lgs.58/98). Anche  
questa norma è stata modificata.


E ce ne sono molte altre per salvaguardare gli azionisti di società  
quotate in borsa, da noi ma pure negli USA.


Solitamente nessuno offre più del valore nominale di una singola azione  
quando comincia la scalata, perché è normale che il prezzo aumenti quando  
l'offerta diventa pubblica. Quindi l'offerta in sé è sempre minore del  
successivo valore di mercato della società.



è interessante vedere come vi
siano anche brevetti software su molti progetti open source.
a sembra che i brevetti non centrano proprio in questo discorso. Inoltre  
i brevetti sul software non hanno valore legale in molti stati mondiali


C'entrano perché sono uno strumento di controllo della tecnologia  
indipendente dalle licenze, quindi dal copyright.


E' vero che non sono validi in molti paesi, ma lo sono negli USA e già  
questo è problematico per tutte le società che hanno la loro sede  
principale lì.



Per fortuna, recentemente negli USA, grazie alla sentenza
in re Bilski, si è posto un limite alla
brevettabilità dell'idea dietro al processo che porta
allo sviluppo di una determinata applicazione.


ho letto qualcosa ... però ho anche letto che la MacDonald ha avuto il  
brevetto su come si fa un tramezzino o qualcosa del genere ...


In Australia qualche anno fa hanno brevettato anche la ruota:

http://punto-informatico.it/61165/PI/News/tecnologia-brevettata-ruota.aspx

L'assurdità di alcuni brevetti è palese, ma per avere ragione sempre da un  
giudice dobbiamo andare. Noi due lo sappiamo bene, no?


Ciao,

Gianluca
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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-03 Per discussione Davide Prina
--- Mer 3/12/08, Gianluca Turconi ha scritto:

 Davide Prina ha scritto:

 è interessante vedere come vi
 siano anche brevetti software su molti progetti
 open source.
 a sembra che i brevetti non centrano proprio in questo
 discorso. Inoltre i brevetti sul software non hanno valore
 legale in molti stati mondiali
 
 C'entrano perché sono uno strumento di controllo della
 tecnologia indipendente dalle licenze, quindi dal copyright.

intendevo dire che non centrano molto nel discorso della maggior diffusione del 
software libero in questo periodo di crisi.

Di sicuro i brevetti sul software sono una vera e propria calamità per tutto il 
mondo del software ... l'unica cosa che un'azienda USA può fare per cautelarsi 
è brevettare tutto quello che gli viene in mente per avere un portafoglio di 
brevetti per contrastare un'eventuale operazione di un'avversaria. È un po' 
come la corsa agli armamenti nucleari che c'era stata solo qualche anno fa ...

Ciao
Davide

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Gianluca Turconi
In data 02 dicembre 2008 alle ore 08:54:13, Gianluca Turconi  
[EMAIL PROTECTED] ha scritto:


Sinceramente, non ho idea se Sun o altre società possiedano o meno  
brevetti su OOo, in sé o per il collegamento con Java o altre  
tecnologie. Penso diventerà importante se e quando Sun stessa dovesse  
ritirare il proprio sostegno alla comunità o, caso forse più probabile  
in questa fase di recessione, Sun dovesse entrare in amministrazione  
controllata e si dovessero verificare beni e proprietà.


Per avere un'idea di come vada Sun negli ultimi tre mesi (notare la caduta  
finale):


http://uk.finance.yahoo.com/q/bc?s=JAVAt=1d

La situazione è abbastanza simile per tutte le società del settore, ma non  
ho sentito nessuna voce su piani di salvataggio da parte del governo USA  
per l'informatica. Vedremo come andrà a finire.


Saluti,

Gianluca
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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Gianluca Turconi
In data 02 dicembre 2008 alle ore 11:16:35, Flavio Aime  
[EMAIL PROTECTED] ha scritto:


nel mondo del gioco d'azzardo (borsa) invece le cose non vanno  
benissimo. Chi vincerà, il reale o il virtuale?


Guarda che i soldi persi in borsa sono veri. :) E' proprio il problema  
della crisi attuale.


Saluti,

Gianluca
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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Gianluca Turconi
In data 02 dicembre 2008 alle ore 09:01:53, Gianluca Turconi  
[EMAIL PROTECTED] ha scritto:




http://uk.finance.yahoo.com/q/bc?s=JAVAt=1d
 La situazione è abbastanza simile per tutte le società del settore, ma  
non ho sentito nessuna voce su piani di salvataggio da parte del governo  
USA per l'informatica. Vedremo come andrà a finire.


Ultima e-mail, dopo non disturbo più.:)

Questo è il profilo in borsa di Red Hat negli ultimi tre mesi:

http://finance.yahoo.com/echarts?s=RHT#chart2:symbol=rht;range=3m;indicator=volume;charttype=line;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=on;source=undefined

Si è passati da poco più di 21 dollari per azione a 8.58 di ieri.

E questo è quello di Microsoft:

http://finance.yahoo.com/echarts?s=MSFT#chart1:symbol=msft;range=3m;indicator=volume;charttype=line;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=on;source=undefined

da poco più di 27 a 18.61 dollari di ieri.

In situazioni come queste ciò che conta per la sopravvivenza sono la  
liquidità e gli assets societari, nei quali rientrano anche i brevetti. :(


Saluti,

Gianluca
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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Flavio Aime

Gianluca Turconi ha scritto:


Questo è il profilo in borsa di Red Hat negli ultimi tre mesi:

http://finance.yahoo.com/echarts?s=RHT#chart2:symbol=rht;range=3m;indicator=volume;charttype=line;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=on;source=undefined 



Si è passati da poco più di 21 dollari per azione a 8.58 di ieri.


In questo periodo non so proprio chi stia salendo, nella realtà RedHat 
sta vivendo un periodo di aumento delle vendite e del fatturato come si 
legge qui:


http://www.redhat.it/news/article/2539.html

nel mondo del gioco d'azzardo (borsa) invece le cose non vanno 
benissimo. Chi vincerà, il reale o il virtuale?


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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Francesco Forti
At 11:16 02.12.2008, Flavio Aime wrote:

In questo periodo non so proprio chi stia salendo, nella realtà RedHat sta 
vivendo un periodo di aumento delle vendite e del fatturato come si legge qui:

http://www.redhat.it/news/article/2539.html

nel mondo del gioco d'azzardo (borsa) invece le cose non vanno benissimo. Chi 
vincerà, il reale o il virtuale?

Rischiamo di scivolare off-topic ma non direi che il mercato borsistico sia 
virtuale 
contrapposto al reale. 
Rappresenta la reale tendenza di milioni di risparmiatori (piccoli e grandi) 
rispetto alle aspettative attuali e future di crescita o di perdita. 
Se cosi' non fosse chiuderebbero le borse. Ma sarebbe una stupidata. 
Come buttare via il termometro ad un paziente con la febbre. 
Come se fosse colpa del termometro se la febbre è alta. 
Il mercato registra gli scambi, le euforie e le depressioni.
Strano ma quando le cose vanno bene nessuno si lamenta :-)

Franz 


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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Davide Prina
--- Mar 2/12/08, Gianluca Turconi ha scritto:

 In data 01 dicembre 2008 alle ore 20:16:34, Davide Prina ha scritto:

 Se Red Hat fosse il punto centrale per qualcosa di
 cruciale, allora permetterebbe a chiunque avesse abbastanza
 denaro di comprarsela, dato che è quotata in
 borsa, e di impadronirsi di questa risorsa disponibile solo
 li. Questo metterebbe in ginocchio tutti gli altri progetti
 che si basavano su questa risorsa e per arrivare ad avere
 un'alternativa potrebbero passare mesi, se non anni.

 Più di questo, che ha una pericolosità relativa perché
 le azioni non possono semplicemente essere
 comperate in borsa altrimenti Microsoft avrebbe scalato
 Yahoo da un bel pezzo (esistono regole ferree per le offerte
 pubbliche d'acquisto),

certamente esistono i regole, ma se uno ha i soldi può fare una scalata 
aggressiva spendendo molto più del valore della società e in questo modo ha 
buone probabilità di farcela.

 è interessante vedere come vi
 siano anche brevetti software su molti progetti open source.

a sembra che i brevetti non centrano proprio in questo discorso. Inoltre i 
brevetti sul software non hanno valore legale in molti stati mondiali

 Per fortuna, recentemente negli USA, grazie alla sentenza
 in re Bilski, si è posto un limite alla
 brevettabilità dell'idea dietro al processo che porta
 allo sviluppo di una determinata applicazione.

ho letto qualcosa ... però ho anche letto che la MacDonald ha avuto il brevetto 
su come si fa un tramezzino o qualcosa del genere ...
 
Ciao
Davide

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Davide Prina
--- Mar 2/12/08, Gianluca Turconi ha scritto:

 Per avere un'idea di come vada Sun negli ultimi tre
 mesi (notare la caduta finale):
 
 http://uk.finance.yahoo.com/q/bc?s=JAVAt=1d

anche in questo caso penso che il valore delle azioni di una società non centri 
molto con il discorso iniziale.
In ogni caso le azioni di una società possono salire o scendere anche se la 
società è vicina al fallimento o ha utili da capogiro. Per esempio una società 
in profondo rosso può vedere le proprie azioni schizzare alle stelle se c'è si 
sparge la voce che una società danarosa la vuole acquistare
 
 La situazione è abbastanza simile per tutte le società
 del settore, ma non ho sentito nessuna voce su piani di
 salvataggio da parte del governo USA per l'informatica.
 Vedremo come andrà a finire.

da quello che ho letto io girava la voce che Sun, dato il basso prezzo delle 
azioni poteva essere acquistata da altre aziende ... e c'erano un po' di nomi.
Inoltre ho letto che Sun probabilmente ridurrà l'organico, ma punterà sul 
software libero.

Purtroppo non mi sono salvato i link degli articoli.

Ciao
Davide

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Renato Ferrari
Il martedì 2 dicembre 2008, Francesco Forti ha scritto:
 Rappresenta la reale tendenza di milioni di risparmiatori (piccoli e grandi) 
 rispetto alle aspettative attuali e future di crescita o di perdita.

non me ne intendo, ma la borsa dovrebbe rappresentare il reale valore di una 
società, non le aspettative di crescita.

che so: una società immobiliare dovrebbe essere valutata per gli immobili che 
possiede, non per quelli che potrebbe possedere.

troppo semplicistico? 

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Andrea

Renato Ferrari ha scritto:
non me ne intendo, ma la borsa dovrebbe rappresentare il reale valore di una 
società, non le aspettative di crescita.
che so: una società immobiliare dovrebbe essere valutata per gli immobili che 
possiede, non per quelli che potrebbe possedere.
troppo semplicistico? 

  
No affatto, tantè vero che ha senso per chi acquista azioni ed 
obbligazioni, tenere in gran conto i bilanci di quella società.


Ciao
Andrea


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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-02 Per discussione Francesco Forti
At 20:22 02.12.2008, Renato Ferrari wrote:
Il martedì 2 dicembre 2008, Francesco Forti ha scritto:
 Rappresenta la reale tendenza di milioni di risparmiatori (piccoli e grandi) 
 rispetto alle aspettative attuali e future di crescita o di perdita.

non me ne intendo, ma la borsa dovrebbe rappresentare il reale valore di una 
società, non le aspettative di crescita.

che so: una società immobiliare dovrebbe essere valutata per gli immobili che 
possiede, non per quelli che potrebbe possedere.

troppo semplicistico? 

Con franchezza, si'. 
Il valore attuale come dici è una componente, ma piccola. 
Immagina di possedere qualcosa il cui valore è noto a tutti, te compreso,
Il giorno dopo alcuni sanno sanno (ma non tuttti) che la cosa sta per perdere 
valore. Per degli immobili per esempio aumenta il tasso di crimuinalità 
nella zona. Una persona informata sa che quegli immobili sono destinati
a perdere valore. Nello stesso momento puo' avere informazioni che 
invece altri immobili acquisteranno valore (perché in zona costruiscono
centri commerciali e passerà la metropolitana). Per salvaguardare il 
valore del risparmio è opportuno che uno si liberi al piu' presto del beni di 
cui si prevede la perdita di valore comprando beni di cui si ipotizza un 
aumento. 

Ecco che il valore futuro diventa molto piu' importante del valore attuale. 
Quindi stimare il valore futuro è piu' importante (e difficile) della stima del 
valore attuale. 

Una azienda tra gli asset potrebbe avere brevetti ma anche questi possono
rapidamente diventare obsoleti se l'innovazione e la ricerca producono 
nuove recnologie che rendono superati quei brevetti. Cio' che oggi vale 
domani potrebbe non valere nulla. Ci salva solo il costante perfezionamento
la ricerca, l'innovazione, la capacità di fare invenstimenti. 

Ciao,
Francesco 







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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-01 Per discussione Davide Prina
--- Dom 30/11/08, Andrea [EMAIL PROTECTED] ha scritto:

 Davide Prina ha scritto:

 se ci fosse un punto unico per qualcosa, allora chi
 controlla quel punto potrebbe, cambiando politica, mettere
 in crisi l'intero sistema.

 ma anche nell'open source?

nel software libero può benissimo accadere.
Pensa ad esempio a Red Hat, società che produce, vende e offre assistenza sul 
software libero.
Red Hat è una società quotata in borsa che sta facendo negli ultimi anni dei 
ricavi pari al 30% del fatturato (fino a pochi mesi fa ... ora probabilmente 
con la crisi attuale le percentuali sono più alte).

Se Red Hat fosse il punto centrale per qualcosa di cruciale, allora 
permetterebbe a chiunque avesse abbastanza denaro di comprarsela, dato che è 
quotata in borsa, e di impadronirsi di questa risorsa disponibile solo li. 
Questo metterebbe in ginocchio tutti gli altri progetti che si basavano su 
questa risorsa e per arrivare ad avere un'alternativa potrebbero passare mesi, 
se non anni.

 In ogni caso questa non è una dispersione di energie,
 ma una riproposizione di una stessa cosa sotto diversi
 punti di vista. Se tutti facessero sempre tutto
 alla stessa maniera, allora non ci sarebbe progresso ... è
 quello che cerca di fare qualcosa in modo diverso che genera
 innovazione e trova soluzione mai pensate da nessuno prima
 di lui.
   
 si, certamente questo è vero, ma è un po' triste
 pensare a repository fatti di pacchetti che variano solo in
 poco l'uno dall'altro e tutto questo per molte
 distribuzioni.

non è poi così vero che le variazioni sono poche. Ultimamente per vari processi 
di standardizzazione (es: LSB) stanno diminuendo le diversità, ma bisogna 
tenere conto che ogni pacchetto è creato in modo da potersi incastrare 
correttamente all'interno della struttura di base su cui si fonda la 
distribuzione in oggetto.

 $ apt-cache show rpm

 Bene o male su tutte le distro esiste la possibilità
 di usare i gestori di pacchetti più diffusi.

 non lo conoscevo
 ma installa il pacchetto?

io non l'ho mai utilizzato perché penso che l'architettura dpkg/apt e derivate 
siano le migliori ... magari un po' più complesse da capire all'inizio (se si 
usa la riga di comando, altrimenti è trasparente), ma che in realtà, una volta 
capite, facilitano all'estremo le operazioni di 
installazione/rimozione/aggiornamento dei programmi.

Di sicuro permette di effettuare le operazioni che fa il pacchetto rpm su una 
Red Hat, ma:
$ apt-cache show rpm
[...]
Description: Red Hat package manager
 If you want to install Red Hat Packages then please use the alien
 package. Using rpm directly will bypass the Debian packaging system!
[...]

Ciao
Davide

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-12-01 Per discussione Davide Prina
--- Lun 1/12/08, Davide Prina ha scritto:

 Red Hat è una società quotata in borsa che sta facendo
 negli ultimi anni dei ricavi pari al 30% del fatturato (fino
 a pochi mesi fa ... ora probabilmente con la crisi attuale
 le percentuali sono più alte).

neanche a farlo apposta sto leggendo proprio ora due articoli proprio 
sull'argomento:

http://www.businessweek.com/technology/content/nov2008/tc20081130_319283.htm

http://www.businessweek.com/technology/content/nov2008/tc20081130_069698.htm
 
Sarebbe interessante trovare articoli simili su vendita servizi di assistenza 
di OOo e diffusione di OOo ... qualcuno ha qualche link?

Ciao
Davide

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[utenti] Re: installazioni

2008-12-01 Per discussione Gianluca Turconi
In data 01 dicembre 2008 alle ore 20:16:34, Davide Prina  
[EMAIL PROTECTED] ha scritto:


Se Red Hat fosse il punto centrale per qualcosa di cruciale, allora  
permetterebbe a chiunque avesse abbastanza denaro di comprarsela, dato  
che è quotata in borsa, e di impadronirsi di questa risorsa disponibile  
solo li. Questo metterebbe in ginocchio tutti gli altri progetti che si  
basavano su questa risorsa e per arrivare ad avere un'alternativa  
potrebbero passare mesi, se non anni.


Più di questo, che ha una pericolosità relativa perché le azioni non  
possono semplicemente essere comperate in borsa altrimenti Microsoft  
avrebbe scalato Yahoo da un bel pezzo (esistono regole ferree per le  
offerte pubbliche d'acquisto), è interessante vedere come vi siano anche  
brevetti software su molti progetti open source.


Ne discutevano, accesamente alcune settimane fa con scambio di accuse  
reciproche, Robert Kaiser di Mozilla Seamonkey e Michael Vincent van  
Rantwijk di Multizilla, a proposito del fatto che quest'ultimo possiede  
brevetti specifici.


La possibilità di avere, in quei paesi che li consentono, brevetti  
software su un'applicazione rilasciata poi come software libero è  
decisamente pericoloso, ma teoricamente e praticamente fattibile. Il  
pericolo è molto maggiore se chi registra il brevetto è l'autore originale  
che può poi rilasciare l'applicazione sotto altra licenza proprietaria,  
sostenuta però dalla disponibilità del brevetto. A quel punto tutti i  
distributori/sviluppatori dell'applicazione open source si troverebbero in  
una posizione assai particolare, perché la potrebbero  
distribuire/modificare in base alla licenza libera, tuttavia non in  
maniera royalties-free.


Per fortuna, recentemente negli USA, grazie alla sentenza in re Bilski,  
si è posto un limite alla brevettabilità dell'idea dietro al processo che  
porta allo sviluppo di una determinata applicazione.


Per esempio, per tornare al caso specifico e un po' più IT, si potrebbe  
brevettare un determinato sistema di installazione o di suite software per  
l'ufficio, ma non il processo mentale di controllo delle dipendenze o di  
completamento di un'operazione tramite interfaccia grafica.


Sinceramente, non ho idea se Sun o altre società possiedano o meno  
brevetti su OOo, in sé o per il collegamento con Java o altre tecnologie.  
Penso diventerà importante se e quando Sun stessa dovesse ritirare il  
proprio sostegno alla comunità o, caso forse più probabile in questa fase  
di recessione, Sun dovesse entrare in amministrazione controllata e si  
dovessero verificare beni e proprietà.


Ciao,

Gianluca
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[utenti] Re: installazioni

2008-11-30 Per discussione Renato Ferrari
Il venerdì 28 novembre 2008, Gianluca Turconi ha scritto:
  li ho sostiruiti ma non succede nulla devo forse disinstallare e  
  reinstallare?
 
 E' sempre buona norma disinstallare la versione precedente, giusto per  
 sicurezza. Tanto le impostazini personali rimangono.
 

io, veramente, preferisco tenere sempre le vecchie versioni.
su slack11, l'ultima distro che mi permette difare ciò, ho staroffice5.2, e le 
versioni PLIO 1.1.5, 2.4.0 e 3.0.0

su mandriva2008.1 idem, tranne staroffice5.2 che non va (il che mi fa 
arrabbiare parecchio perchè, invece, sul maledetto windows xp staroffice5.2 
funziona sempre!!)

i motivi sono molteplici, primo fra tutti se qualcosa non va con la nuova 
versione, posso sempre provare con la precedente!

e, poi, mi sono sempre trovato meglio con le versioni ufficiali PLIO che con 
quelle pacchettizzate.

(tanto, il comando rpm, ho scoperto pochi giorni fa, funziona anche su slack e 
perciò, presumo, su tutte le altre distro) 

ciao
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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-11-30 Per discussione Andrea

Renato Ferrari ha scritto:
i motivi sono molteplici, primo fra tutti se qualcosa non va con la nuova 
versione, posso sempre provare con la precedente!
  


giusto... anche se può essere un po' pesante muoversi su versioni 
diverse laddove vi sia anche un salto sulla versione del formato.
e, poi, mi sono sempre trovato meglio con le versioni ufficiali PLIO che con 
quelle pacchettizzate.
  


quoto pienamente.
L'utilizzo delle versioni pacchettizzate e i repository per ogni distro 
è l'unico punto nel quale l'universo Linux mi sembra disperdere molte 
energie che potrebbero essere spese altri obiettivi.


(tanto, il comando rpm, ho scoperto pochi giorni fa, funziona anche su slack e 
perciò, presumo, su tutte le altre distro) 


non sulle debian derivate... senza aver convertito il pacchetto in deb 
tramite alien.

Ciao
Andrea

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-11-30 Per discussione Davide Prina
--- Dom 30/11/08, Andrea ha scritto:

 Renato Ferrari ha scritto:

 L'utilizzo delle versioni pacchettizzate e i repository
 per ogni distro è l'unico punto nel quale
 l'universo Linux mi sembra disperdere molte energie che
 potrebbero essere spese altri obiettivi.

se ci fosse un punto unico per qualcosa, allora chi controlla quel punto 
potrebbe, cambiando politica, mettere in crisi l'intero sistema.

In ogni caso questa non è una dispersione di energie, ma una riproposizione di 
una stessa cosa sotto diversi punti di vista. Se tutti facessero sempre tutto 
alla stessa maniera, allora non ci sarebbe progresso ... è quello che cerca di 
fare qualcosa in modo diverso che genera innovazione e trova soluzione mai 
pensate da nessuno prima di lui.
 
 (tanto, il comando rpm, ho scoperto pochi giorni fa,
 funziona anche su slack e perciò, presumo, su tutte le
 altre distro) 
 
 non sulle debian derivate... senza aver convertito il
 pacchetto in deb tramite alien.

$ apt-cache show rpm

Bene o male su tutte le distro esiste la possibilità di usare i gestori di 
pacchetti più diffusi.

Ciao
Davide

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Re: [utenti] Re: installazioni

2008-11-30 Per discussione Andrea

Davide Prina ha scritto:

se ci fosse un punto unico per qualcosa, allora chi controlla quel punto 
potrebbe, cambiando politica, mettere in crisi l'intero sistema.
  

ma anche nell'open source?


In ogni caso questa non è una dispersione di energie, ma una riproposizione di una stessa 
cosa sotto diversi punti di vista. Se tutti facessero sempre tutto alla 
stessa maniera, allora non ci sarebbe progresso ... è quello che cerca di fare qualcosa 
in modo diverso che genera innovazione e trova soluzione mai pensate da nessuno prima di 
lui.
  
si, certamente questo è vero, ma è un po' triste pensare a repository 
fatti di pacchetti che variano solo in poco l'uno dall'altro e tutto 
questo per molte distribuzioni.
Ricapitolando: trovo splendido che esistano molte distribuzioni la 
moltiplicazione dei repository, un po' meno... pur restando validissimo 
ciò che dici.



$ apt-cache show rpm

Bene o male su tutte le distro esiste la possibilità di usare i gestori di 
pacchetti più diffusi.

non lo conoscevo
ma installa il pacchetto?
Ciao
Andrea

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