On Wed, Dec 26, 2018 at 7:10 PM Alessandro Vitali <vitoplu...@gmail.com> wrote:
>
> Ciao Napo, tranquillo... nessun freno! Sono consapevole che l'argomento è 
> tosto, corposo, complesso e che richiede tempi lunghi.

Allora non ti arrabbiare se ti smonto ancora qualcosa :)

>
>  Bene, allora far presente, nella relazione, questa problematica citando 
> alcuni esempi positivi e quelli negativi. Direi (se possibile) di citare il 
> lavoro di Informatica Trentina e chiedere all'assessore:
> - un aggiornamento sullo stato dei lavori
> - come la provincia intende utilizzare questo lavoro in favore 
> dell'aggiornamento cartografico e open data
> - i tempi previsti per la conclusione di questo progetto e l'utilizzo dei 
> dati aggiornati
> ... con l'obbiettivo di vedere come e quanto la politica sia sul pezzo. 
> Alzare l'attenzione!

Non mi sembra una buona idea se non hai già in mano la documentazione
che spiega il tutto.
Sicuramente c'è stata (o ci sarà) una delibera in merito.
L'azione di raccolta dei civici viene per rispondere ad una richiesta
di legge nazionale sui mandati dell'ISTAT legati all'anagrafica dei
numeri civici che viene fatta in maniera periodica.
L'azione penso che debba essere completata nel 2020.
Insomma, quello che voglio dire è che prima di andare ad alzare
l'attenzione su un problema che richiede molto tempo e cura, andrei a
fare delle verifiche formali del tutto.
Entro fine gennaio dovrei avere maggiori garanzie in merito.
Per ora, in tutta onestà, mi sembrerebbe di creare solo entropia.

> Ok, vi invio questo link ad un google doc 
> (https://docs.google.com/document/d/1oByccsHTBAMTBNbg992K2WLgwlT2h-AOPgGJYBqZN7k/edit?usp=sharing)
>  da cui partire su cui ho scritto un elenco di paragrafi da costruire.

Ci do un occhio appena rispondi alle osservazioni in questa email :)

> Bene l'apertura fatta con i dati 2012 ma si potrebbe cogliere l'occasione 
> sollevando il discorso dei problemi delle licenze offrendo qualche proposta a 
> riguardo (argomento che io proprio non conosco). Direi che siamo tutti 
> d'accordo sul fatto che ci sia un problema normativo alla base... quindi 
> l'obbiettivo dovrebbe essere cercare di fare leva su quello.

La delibera provinciale del 2012 ha avuto poi altri aggiornamenti e
riferimenti alle linee guida.
Considera che quella del 2012 ha deciso di rilasciare tutti i dati
geografici in CC0 quindi in piena compatibilità con la ODbL.
Uno dei problemi che sono venuti fuori dopo è che le linee guida del
patrimonio informativo pubblico stanno spingendo sulla CC-BY 4.0 (che
ha qualche problema con la ODbL).
Sta di fatto però che, sul tema dei numeri civici, si sta ragionando
in ottica opendata e in compatiiblità con OSM.

Perdonami invece perchè, nel geocatalogo della Provincia Autonoma di
Trento, c'è una flotta di dati aperti in CC0 (e cc-by) che ancora non
sono entrati in OpenStreetMap.
Giusto per farti un esempio c'è già tutto l'edificato del catasto
trentino e già la presenza degli edifici aiuterebbe molto nel lavoro
che stai proponendo.

Insomma:
prima di chiedere di più, vedrei di fare bene i compiti ed usare quanto già c'è!

> L'obbiettivo dovrebbe essere spiegare in parole semplici, all'assessore e ad 
> eventuali altri soggetti politici che verranno poi coinvolti all'approvazione 
> di eventuali norme provinciali:
> - cos'è OSM
> - come viene utilizzato in Trentino per sopperire alla mancanza di dati 
> certificati dalla provincia tipo:
> -- Database Idranti: ho conosciuto http://osmhydrant.org da Denis. So che i 
> VVF di Borgo lo utilizzano, i VVf di Trento (Renato correggimi se sbaglio) 
> hanno una cartografia dove vengono indicate le varie posizioni ma non mi 
> sembra sia su OSM. Sicuramente non è completo ma, dato che già alcune realtà 
> trentine lo utilizzano, credo sarebbe utile a tutti i corpi implementarlo.
> -- utilizzo alternativo (nelle aree con discreto aggiornamento dei dati) dei 
> normali navigatori stradali sprovvisti di aggiornamenti utili
> -- utilizzo (al momento come integrazione) dai servizi di emergenza
> -- numerose associazioni locali (orienteering, mountain bike, escursionismo, 
> ecc...)

.... come ben sai sono cose che racconto tutti i giorni, e che,
comunque, il dirigente (e non quindi l'assessore) potrebbe dire
tranquillamente che con il rilascio in opendata già sta abilitando
tutto questo.
Torno a ribadire:
cominciamo ad importare prima quelli che sono già stati aperti invece
di chiedere quelli che attualmente non esistono.

> - che tipo di licenza ha e (da quel che ho capito... forse in emilia?) come 
> in altre realtà viene utilizzando come strumento che utilizza dati 
> certificati importati...???

Sulla questione Emilia Romagna ti mancano molti passaggi.
I dati vecchissimi importati in OSM sono in CC-BY 3.0 e, al tempo
dell'import, le regole non erano così attente come ora, quindi non ci
perderei tanto tempo.
Sulla questione certificazioni comunque il tema non è banale.
Ci sono questioni squisitamente tecniche a cui OSM non risponde (es.
la scala o tutte le direttive europee) inoltre continui a
sottovalutare una variabile non indifferente: l'aggiornamento dei
dati!
Perchè una PA dovrebbe tenere aggiornata la base dati che usa tutti i
giorni e quella di OSM in parallelo?
Potresti dirmi "ma che vada ad usare solo quella di osm" ma questo
andrebbe a creare problemi invece sulle questioni tecniche della
gestione del dato territoriale.
Non è un argomento così semplice.

>> > - Segnalazioni di Rischio Clinico pervenute per il sistema 118 in merito 
>> > alle difficoltà di raggiungere il target
>> Questo sarebbe un dataset molto interessante d'avere in opendata.
>> Attualmente credo che si possa avere attraverso una richiesta FOIA
>
>
> Da 2 anni sono referente (assieme ad una collega infermiera) del rischio 
> clinico per il Trentino Emergenza 118. Abbiamo avviato un sistema di 
> segnalazione anonima di eventi avversi a cui i nostri colleghi incorrono 
> durante il servizio. Inutile dire come questo servizio sta mettendo in 
> risalto i numerosissimi problemi di individuazione target a causa di problemi 
> cartografici/strumentali.
> Sono dati che credo proprio non si possano rendere pubblici ma che (sempre se 
> la mia dirigente condivide), se usati per "giustificare" una segnalazione 
> fatta dal 118 all'assessore, danno un valore aggiunto alla segnalazione.


Come ti ho scritto sopra credo che con una richiesta FOIA puoi averli
rispettando però tutte le questioni della privacy

>> Come scrivo sopra la questione è già nella corde della Provincia ed è
>> in mano ad ISPAT (l'ufficio provinciale della statistica) e alla
>> Protezione Civile
>
>
> E, come dicevo sopra, sarebbe una richiesta/provocazione per sollevare 
> l'attenzione sul tema e far iniziare un dialogo anche tra APSS/118 e 
> Provincia.

Io aspetterei di vedere se e come parte il progetto di raccolta dei
civici che serve ad ISPAT e Protezione Civile (dove immagino 118
risponda)
Secondo me siamo nella situazione che ci sono tutti gli strumenti
legali e tecnici ma mancano i dati e quindi si rischia solo di fare
rumore

>>  > - Open data (esempio emiliano)
>> [...]
>> Mi puoi spiegare esattamente a cosa ti riferisci?
>
>
> L'esempio che intendevo è che se vai con OSM su un qualsiasi paesino 
> dell'Emilia Romagna trovi tutti i civici visibili.

Questo perchè la RER (Regione Emilia Romagna) ha raccolto i civici
molto tempo fa e, quelli che aveva, è andata a liberarli in opendata.
Da lì una operazione di import.
Quello che non so è come avviene (e se c'è) l'aggiornamento.
Considera che in OSM le persone inseriscono i civici con un punto a
cui aggiungono poi tutte le informazioni come cap, città, nazione e
nome della strada.
Con il risultato che se cambia uno di quei valori poi devi andare
dietro ad ogni civico per correggerlo.

> Questo per dire che il Trentino sarà anche considerato uno degli esempi 
> nazionali ma per quel che riguarda la pubblicazione dei civici e 
> l'aggiornamento delle vie è indietro.

È considerato uno degli esempi nazionali sul tema open data, sul
fronte della pubblicazione dei civici e aggiornamento delle vie è
indietro, ma, ancora, il problema non è che se si fa un annuncio di un
assessore che dice "Il Trentino supporta osm" poi, magicamente, i
civici e le vie appaiono.
Queste appaiono nella misura in cui qualcuno va a raccoglierle e le
tiene aggiornate.

La questione degli aggiornamenti è legata a processi da costruire.
L'apertura dei dati può essere vista (come nella maggior parte dei
casi) come un atto di pubblicazione, ma è efficace quando garantisce
un processo di pubblicazione e aggiornamento.

Qui è il processo che bisogna mettere in piedi ancora prima di pensare
a OpenStreetMap.
L'esempio Emilia Romagna che citi ha i suoi pro e tanti contro ( =
l'aggiornamento)

> PS: io parlo dell'Emilia perchè essendo originario di la l'ho presa come 
> esempio... poi non so se ci sono altre regioni/province più aggiornate.

Non mi risulta che ci siano province o regioni italiane che tengono
aggiornati i dati dentro openstreetmap.
Mi risulta qualche grossa operazione fatta da multinazionali
(microsoft, facebook e apple) e qualcosa lato governativo oltre
oceano.
Mi risultano invece tantissime operazioni di apertura dei dati con
relativo import fatto dalle comunità (es. Biella o Friuli Venezia
Giulia).

Buone feste e scusami ancora se propongo un punto di vista critico,
solo che ritengo estremamente necessario partire prima dallo stato
dell'arte e poi partire.
Ribadisco quindi i concetti:
- esistono già strumenti legali e tecnici da cui partire senza reinventare nulla
- mancano i dati di cui fai richiesta
- è necessario creare processi di aggiornamento e sostenibilità
- prima di chiedere dati d'aprire sarebbe opportuno guardare cosa già
esiste di aperto e cominciare da lì

PS:
ero nel comitato scientifico dlel'agenda digitale della regione emilia romagna

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