Innanzitutto... buongiorno. Ho deciso di iscrivermi anch'io alla lista per partecipare ad un dibattito che comunque mi riguarda, anche se a volte solo indirettamente.
> Personalmente non mi sembra un'ipotesi, ma non mi sembra neanche > particolarmente utile. Non so cosa si intenda per "utile"... è un articolo con una riflessione di carattere giuridico, non un progetto. I progetti li lascio a chi è attivista in questo settore, che è sicuramente più titolato di me a redigerli e a portarli avanti. Il mio scopo era quello di segnalare un aspetto che prosegue nel solco del capitolo del libro "Contenuti aperti, beni comuni" (nel quale si chiariscono bene anche gli altri aspetti relativi alle fotografie e alle mappe). A proposito... qualcuno qui in lista l'ha letto? Non sarebbe male avere qualche feedback, anche in visione di eventuali aggiornamenti del capitolo. > Che la legge sul copyright escluda esplicitamente dal copyright i "testi > degli atti ufficiali" è un dato di fatto. > I problemi sono altri: > 1. in un decreto che dice "i confini del parco sono modificati come da > allegato, che è parte integrante del presente decreto" e l'allegato è > una cartina (es: Parco Nazionale del Gran Paradiso), questo allegato fa parte > del "testo dell'atto ufficiale"? l'interpretazione letterale della norma direbbe NO. le cartine non sono **testi** e c'è un diritto d'autore (benchè fragile) sulla raffigurazione grafica. ma se sulla cartina vi sono informazioni espresse in forma testuale a mio avviso è possibile estrarle e utilizzarle. 2. una CTR è un "atto ufficiale"? (non sto parlando di piani urbanistici, dove secondo me il dubbio non si pone) il concetto di atto ufficiale è proprio quello che va chiarito. un collega che si occupa di diritto amministrativo mi ha segnalato che quella definizione non esiste nel diritto amministrativo ma è solo della legge sul diritto d'autore. certo il legislatore quando ha redatto l'art. 5 LDA avrebbe potuto essere più specifico... ma la norma è quella e quella dobbiamo usare. > 3. si applica la tutela sui generis delle banche dati? > Secondo me le risposte sono 1. Sì, 2. Sì, 3. No, ma l'articolo non lo dice. forse perchè l'articolo non è un trattato sul diritto dei dati geografici ("Ovviamente il tutto meriterebbe una riflessione più approfondita di quella che ho potuto fare ora per redigere questo breve articolo. Ma intanto mi sembrava utile iniziare a dare il la per un dibattito con altri giuristi interessati alla materia.") e forse perchè l'art. 5 esclude ovviamente anche i diritti sui generis ed essendo tale esclusione implicita nel suo testo mi sembrava superfluo sottolinearlo. > PS: l'articolo allude alle norme americane. La questione in America è > ben regolata: > http://en.wikipedia.org/wiki/Copyright_status_of_work_by_the_U.S._government Che è esattamente quello che ho detto: "attuerebbe anche in Italia un sistema di "pubblico dominio" sui dati di origine pubblica simile a quello statunitense, dove infatti il problema della liberazione di gran parte dei dati geografici non si pone" con la differenza che negli USA lo si fa sulla base di una normativa specifica e dettagliata; dai noi lo si farebbe sulla base dell'art. 5 LDA e con il sostegno della giurisprudenza... aspetto sul quale (come precisato nell'articolo) mi riservo di approfondire. Un cordiale saluto a tutti. -- Simone Aliprandi - http://www.aliprandi.org _______________________________________________ Talk-it mailing list Talk-it@openstreetmap.org http://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it