2014-06-25 17:04 GMT+02:00 Francesco Piero Paolicelli <pierso...@gmail.com>:
> Dunque, l'esempio tipico è:
> 1) ufficio istruzione, vuole indicare tutte le scuole della città, con numero 
> allunni, servizi offerti ect e già che c'è vorrebbe farle appararire su una 
> mappa (es http://dati.comune.lecce.it/dataset/popolazionescolastica2013-2014)

Quindi hanno una esigenza sul fronte di georefenziare e quindi -
giustamente - cominciano a capire

> 2) hanno imparato che non devono andare su gmaps per cercare le coordinate ma 
> cercarle su http://dati.comune.lecce.it/tools/geocoder.html (ora anche con i 
> civici)

su quello che scrivi va aggiunto "hanno imparato che non devono andare
su gmaps *se vogliono avere open data*"
Per il resto poi si apre la questione che, se usi la base cartografica
di osm, allora devono usare la ODbL nel rilasciare i dati

> Nel frattempo avendo pubblicato stradario aggiornato e carta tecnica 
> dell'edificato e tracciati, proprio qui in lista qualcuno sta lavorando alla 
> pubblicazione dentro OSM di tali dati.

ma non posso usare anche il loro servizio di pubblicazione della carta tecnica?

> Oggi la mappa OSM di Lecce è molto povera..

E presto diventerà ricca :)

> Creano un dataset "nativo" secondo la definizione delle linee guida 
> nazionali, perchè tali informazioni non sono derivate bensi create con 4 
> dipendenti che si sono uniti attorno ad un tavolo per la costruzione del 
> dataset (uno segue gli asili, un altro le elementari, un altro le parificate 
> ect).

Il dataset è nativo, ma - se non hanno un sistema di geocoding che
permette loro di ridistribuire con la licenza che vogliono - tanto
vale che si limitano a creare dati ben fatti.

> Finchè sono 20 records, la buona volontà e la motivazione di fare bella 
> figura con il sindaco e con i cittadini, spinge quindi a mettere le colonne 
> lat e lon.
> Io poi ho derivato un geojson per aumentare il riuso (sempre in tools c'è un 
> convertitore csv to geojson aperto a tutti).

intanto possono anche cominciare a crearsi i civici georiferiti su
questa operazione (attento però alla licenza)

> Il problema nasce per le migliaia di attività commerciali, ricettive e 
> pubblici esercizi pubblicati. Lì dovremo fare una bonifica sul posto 
> ricavando la georeferenazione piuttosto che "fidarci" dei numeri civici 
> nazionli del PCN.

In teoria i civici del PCN dovrebbero essere aggiornati.
A suo tempo ho suggerito di chiedere al PCN - tramite il comune - come
sono generati quei civici e quanto sono aggiornati.
Sulla base di quello puoi avere un indicatore di validazione dei dati
che produci.
In ogni caso un buon geocoder ti restituisce anche un indice di
confidenza su quanto il dataset è valido.

> Suggerimenti?

Scegli la strada che vuoi, ma ricordati l'effetto delle licenze share
alike e del fatto che i dati che la PA distribuisce comunque ne assume
la validazione.

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