Il 04/01/2017 09:04, Luca Delucchi ha scritto:
> Il 04/gen/2017 08:34, "Martin Koppenhoefer" <dieterdre...@gmail.com> ha
> scritto:
> 
> 
> 
> sent from a phone
> 
>> On 4 Jan 2017, at 08:27, Fabrizio Carrai <fabrizio.car...@gmail.com>
> wrote:
>>
>> Pongo un domanda a tutti: sarebbe corretto importare/usare le coordinate
> QTH dei ponti radio anche se la loro precisione non è quella dei survey o
> del tradizionale GPS a cui siamo abituati ? Se prendiamo il punto centrale
> della locazione identificata dal QTH [1] avremmo un errore di massimo di
> 2/3 Km (metà del lato dell'area).
> 
> 
> mappare un palo di un ripetitore con centinaia di metri di errori in OSM
> sarebbe sbagliato per me. 5-10 metri sarebbe accettabile, forse anche
> 20-30, ma in questo caso credo sarebbe meglio non importare
> niente/associare soltanto le informazioni utili a pali già esistenti in osm
> (non prendere la posizione dal file)
> 
> 
> ciao,
> Martin
> 
> 
> +1
> 
> Ciao
> Luca

Intanto un ciao a Luca (da molto non ho più avuto modo di sentirlo).
A mio modesto avviso non si dovrebbe trattare di fare un import massivo,
anche perchè i dati a disposizione sono queli che sono, imprecisi, non
aggiornati.
Ma ritengo anche che la totale assenza del dato (qualcuno mi ha scritto
essercene un centinaio si e no) sia una lacuna grossa, anche in funzione
del ruolo che queste infrastrutture possono rivestire nell'ambito della
protezione civile (opinione solo mia).
Se ci fosse un dato, anche approssimativo, potrebbe venire lo spunto a
chi sia in grado di correggerlo di sanare l'errore.
Se il dato rimane assente del tutto, vista anche la scarsa conoscenza
che c'è di questa infrastruttura, è molto improbabile che a qualcuno
venga la voglia di informarsi in merito a questi impianti tecnologici.
Anche perchè il ripetitore in generale (non soltanto quelli dei
radioamatori) non si limita ad essere un palo o un supporto di quel
genere. Solitamente è associato ad una costruzione che ospita le
apparecchiature, di cui il palo è soltanto supporto per le antenne.
Inoltre un ripetitore, a differenza della generalità delle amenity, non
è quasi mai presidiato, non riporta indicazioni o targhe che aiutino ad
identificarlo.
Per queste ragioni potrebbe essere utile un lavoro certosino sul
territorio, partendo dai dati inesatti di cui si dispone, al fine di far
crescere il dato a disposizione.
Per inciso, ho fatto una ricerca su internet per trovare qualche dato
reso pubblico riguardo al censimento di queste attrezzature.
Mi ha stupito il numero dei ripetitori di radioamatore esistenti e in
qualche modo censiti, sia pur con tutte le imprecisioni del mondo.
Solo la regione Liguria pare esserne piena. Immagino cosa vorrebbe dire
estendere la ricerca a tutte le regioni, comprese quelle a maggior
densità abitativa.
Comunque non insisto oltre. Proverò a fare qualcosa nei dintorni di casa
mia, a mero titolo di esempio.
Se poi qualcun altro avesse la medesima intenzione (un pretesto per
camminare per monti con il gps acceso), per me sarebbe tutto di
guadagnato. Avere un database con le ubicazioni puntuali avrebbe
l'utilità di semplificare l'orientamento delle nostre antenne.
Ma tutto ciò, in tempo non emergenziale, ha scarsa importanza.
Grazie per il bel thread. Non pensavo a tanto interessamento da parte
della community. La cosa farà certamente molto piacere ai colleghi
radioamatori che hanno realizzato quel sito, e che mi avevano dato
l'incarico di rappresentare in openstreetmap la questione.
Grazie ancora a tutti, e buone festività residue.

-- 
Giuliano Bordonaro i1BPF
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