Ciao Sergio
Se sei un amministratore pubblico ti leggi le lìnee guida per il patrimonio
informativo pubblico e vai a scegliere la CC-BY 4.0 (che secondo me non è
una scelta furba ma come scrivevo ci sono diverse resistenze sulla CC0)
La PDDL è anche quella un simulatore di dominio pubblico e quindi è simile
alla CC0
Solo che le ODC sono poco diffuse

Io, dove posso, spingo sulla CC0
Leggi qui
https://pietercolpaert.be/open%20data/2017/02/23/cc0.html

OpenStreetMap ha scelto dall'inizio una licenza share alike apposta per
difendere la banca dati
Ogni tanto qualcuno prova a proporre qualcosa di più permissivo ma viene
sempre respinto dalla maggioranza.



Il giorno Lun 10 Dic 2018, 17:30 Sergio Manzi <s...@smz.it> ha scritto:

> Maurizio,
>
> grazie per l'estensiva analisi che sto cercando di seguire, compresi i
> link a cui rimandi, (*anche se mi sono ricordato che è tanto che non vado
> dal dentista e forse dovrei...  *:-) ), e grazie anche a tutti gli altri,
> Federico in primis, che stanno contribuendo al thread.
>
> Permettetemi solo alcune considerazioni da inesperto della materia:
>
> Mettendomi nei panni dell'amministratore di un ente pubblico che abbia le
> migliori intenzioni di rilasciare nel modo più liberale possibile i dati
> e/o i documenti (*con le dovute differenze*) che è chiamato a gestire,
> cercherei di vedere cos'ha già fatto chi si è trovato in una situazione
> simile e cercherei di adottare una licenza che abbia un ampio seguito e il "
> *backing*" di una qualche istituzione di chiara fama. Penso che *cadere *in
> una licenza "Creative Common", sia in questo senso abbastanza probabile (*e
> forse pure ragionevole*), perché senza dubbio parte di una famiglia di
> licenze estremamente conosciuta e diffusa.
>
> Se, come da premessa, voglio quindi rilasciare i dati nel modo più
> liberale possibile dovrei tendere ad adottare una CC-0, ma qui forse può
> subentrare l'aspetto psico-politico: il Sindaco di "Vattelapesca di sotto"
> ci tiene tanto a che il suo comune appaia tra i "contributors" (*magari
> in modo da potersi vantare di quali meravigliose cose siano state fatte
> sotto la sua amministrazione*) e quindi vorrebbe una clausola "BY". Una
> licenza che contempli solo una clausola che richieda un generico "
> *aknowledgment*" nella lista delle fonti, forse potrebbe bastare:
> chiamiamola CC-0A. Vedo, invece, pochi problemi di "SA" in una
> (non-)licenza quale la CC-0: è chiaro che poi ognuno ci potrà fare quel che
> vuole, anche costruire prodotti commerciali (*come con la MIT che io uso
> per il codice*), rilasciati secondo licenze differenti.
>
> Per quanto riguarda le licenze ODC, potete chiarirmi perché OSM si sia
> orientata sulla ODbL invece della PDDL [1], che mi sembra più permissiva,
> analoga alla CC-0? E' per garantirsi che eventuali estensioni del DB
> abbiano una ricaduta positiva sul progetto OSM? In tal caso, è abbastanza
> chiaro che non potremmo andare a chiedere ad un amministratore di adottare
> una licenza permissiva, priva di SA, quando noi richiediamo il SA...
>
> Ancora grazie,
>
> Sergio
>
>
> [1] https://www.opendatacommons.org/licenses/pddl/1.0/
> _______________________________________________
> Talk-it mailing list
> Talk-it@openstreetmap.org
> https://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it
>
_______________________________________________
Talk-it mailing list
Talk-it@openstreetmap.org
https://lists.openstreetmap.org/listinfo/talk-it

Rispondere a